donna disvilupparsi dall'accappatoio già asciutta e monda e tutta delicata come un alabastro color
donna disvilupparsi dall'accappatoio già asciutta e monda e tutta delicata come un alabastro color
una pina, ma maggiore, e si monda. tommaseo [s. v.
poco della grandezza d'una mezza nocciuola monda. leopardi, i-14: tutte le
attinse l'acqua, l'acqua era monda e la carrucola cantava nel tirare su
fiore della canepa, / con la monda saliva / dandogli un barbugliare di favella /
, che 'l corpo tocca e 'l cuore monda... la cagione della istituzione
viene scancellato, e resa l'anima così monda come nello stato dell'innocenza. pallavicino
volere il boccone smaltito e la pesca monda: ottenere, o volere ottenere qualcosa
bernabò, noi abbiamo stasera la pesca monda, e 'l boccone smaltito affatto.
fiore della canepa, / con la monda saliva / dandogli un barbugliare di favella
verghe si fa, ovvero con una monda verga invischiata. = dimin.
perché fumeggia assai, calveggiante nella sommità monda e liscia, benché la parte di
, 62: * chi vuol la casa monda, non tenga mai colomba 'è
mai stia in ozio, sia polita e monda. idem, 45-94: ohimè che
battendo la mano sulla sua zucca monda, « que dirà de esto su
perché fumeggia assai, calveggiante nella sommità monda e liscia, benché la parte di esso
perché senza fiele, nella passera perché monda le nostre macchie. 5.
v-49: chi puote fare la cosa monda, concetta del non mondo seme? ariosto
, e per via tutt'altro che monda e confessàbile. soffici, ii-174:
. r. aloe buono e mirra monda, ana parti equali, e poi
limpida [cotesta fonte] e sì monda, e pur tanto si striscia e convolge
di colore rosso e verde, e si monda con facilità. fagiuoli, 3-5-70:
/ pura, e le mani tuffi nella monda / acqua lucente. d'annunzio,
iii-105: immediate che uno ha la conscienzia monda e pura e che si confessa e
o almeno su per terra creta ben monda. biringuccio, 1-121: ancora quando vi
. ariosto, 179: se per sentirsi monda essere ardita / femina deve a far
crosciare / l'argentea pioggia / che monda, / il croscio che varia /
crosciare / l'argentea pioggia / che monda, / il croscio che varia / secondo
sta fra'miei vestiti, benché né monda né eletta, ma bella per me,
., v-186: dio mio, monda è la sua via; i parlari del
abate isaac volgar., i-54: monda te medesimo dinanzi da dio, avendo
all'uomo d'ingegno l'argomento si monda si dirugginisce. idem, ii-1-94: il
nell'aria, mentre la dorata e monda discesa del frumento dalla bocca ristretta dà
: il tagliamento de'capelli significa la monda e non formabile vita; ma a
d'una medicina] è, che monda li lebrosi, lebra non naturale toglie
/ sua cura a far disgombra e monda l'aia. alfieri, 1-775'vivo io
del cielo, in quanto più disviziata e monda dalle impure e grosse evaporazioni.
che de la diva fronte / la monda umanità levasti al fonte, / chiamano.
esso persona che non fusse pura e monda. p. del rosso, 349:
elaborazione elevata sopra l'uso volgare e monda di ogni elemento impuro o barbaro.
elaborazione elevata sopra l'uso volgare e monda di ogni elemento impuro o barbaro
16: da i venti / difendean la monda zucca / con l'elmo signoril de
piante che alleva in vaso non le monda delle erbe che vi allignano; anche
viene scancellato, e resa l'anima così monda come nello stato dell'innocenza, quantonque
ma dell'infamia che mi opponi sono monda. papini, 20-555: cristo è
). che espurga, purifica, monda. - anche al figur. p
poco della grandezza d'una mezza nocciuola monda. manzoni, pr. sp.,
del cielo, in quanto più disviziata e monda dalle impure e grosse evaporazioni. g
/ e come era a veder pulita e monda, / la rivolge in negletta e
luce gioconda, / fammi l'anima monda, / e amar senza fallura / per
; spela spippole, farlotti; li monda, risciacqua poi, accende la stipa.
come ad un flagello il grano si monda e la paglia si rompe. zanon,
e te che della diva fronte / la monda umanità lavasti al fonte. sarpi,
non li fragella e fragellati non prendeno monda mento, e non mendati
] si cuoce così: che nella farina monda diece cotante misure d'acqua si pongano
giri, /... / la monda umanità lavasti al fonte. galileo,
perché fumeggia assai, calveggiante nella sommità monda e liscia. 3. letter
a spirituale generazione, la quale è monda e santa, cioè di generare figliuoli
del cuore rileva a contemplare l'orazione monda, e 'l giubbilo della laude, e
(dice la scrittura), è monda a'mondi. passavanti, 118: molti
coperto di buona tela incerata secca e monda, di taffettà cerato o gommato.
sia gramolato: e in questo modo si monda ottimamente, né la stoppa gramolando si
, / col suo mordace stil non monda nespole. = deriv. da
bibbia volgar., x-411: religione monda e senza macula appo dio padre questa è
gli uomini si spaventano da l'acqua monda e dal suo suono. dizionario di
: sendo la chiesa una cosa pura e monda, non si dovevan imbrattare di corpi
: immediate che uno ha la conscienzia monda e pura..., viene di
ufficio è sacrificare e immolare quell'ostia monda, che, come predisse malachia,
a dio, supplicando che sì come monda gl'imondi, et giusti- fica
fango scendeva all'imo, l'anima facevasi monda. -all'ultimo posto.
trattato delle mascalcie, 1-278: monda l'unchie delli piedi del cavallo e
/ che con nodo stringea la veste monda. mattioli [dioscoride], 605:
si vantava molto d'essere santa e monda, contra le altre genti incirconcise.
pudico pastor dai cinque pasti / che si monda con l'acqua di pilato, /
sendo la chiesa una cosa pura e monda, non si dovevan imbrattare di corpi
, e ponti sopra la terra dura, monda, e falli ardere finché la terra
pace interiore e delle gioie ineffabili della monda coscienza. mazzini, 2-217: l'
son inquinati e non fedeli niuna cosa è monda. canteo, 395: questi son
chiuso e lì coltiva, enumera, monda e trita le sue insalatine.
quella lebbra andò giù, come si monda / un'anguilla insalata. manolesso,
cuocile sotto la bragia e poi le monda, e tagliale per traverso longhette e sottili
vacuitade del ventre fu riempita di cera monda, lo corpo fu inunto di aloe e
anime a gli eterni lampi di quella monda bellezza, la quale né per morte cessare
dito e salive in prima purgatorie / monda. carducci, iii-1-255: costei da i
. fabbri, 41: d'ogni labe monda / reca l'alma all'aitar.
il mele, solimato per lambicco, monda il vizio degli occhi da ogne bruttura e
nostre anime a gli eterni lampi di quella monda bellezza la quale né per morte cessare
trino ed uno / l'alma si monda al salutar lavacro, / qui, grida
fai lavare per averla poi netta e monda da ogni bruttura? egio, 43:
anima più che neve o che lana monda. dante, inf., 30-142:
, 5-42: lavata, spazzata, monda, con i boccaporti chiusi e gli ostini
ii-73: santa costanza, dalla lebra monda, / con devozion vedrete convertire.
: ecco gli occhi leggiadri, ecco la monda / chioma e la bella bocca e
o signore iesù cristo,... monda e purifica le nostre cogitazioni, letifica
la ruggine della colpa, e diventa monda per grazia. ariosto, 190: quel
la buccia. magalotti, 2-66: monda un par di limoncini / sol per
è la stanza limpida, allegra e monda. 4. per estens. che
cane] e da se stesso si monda, / e sano il fa la sua
di piova, se ella è bene monda e messa in cisterna ben lavata nettamente,
pura, e le mani tuffi nella monda / acqua lucente. 5.
lucente, stamani, siete tutta fresca e monda: come nel sogno, un fior
, battendo la mano sulla sua zucca monda, « que dirà de esto su
estens.: che purifica, che monda; purificatore, espiatorio; che serve
fu il rogo, lo spazza e lo monda: fra poco la pioggia, una
s. bernardo volgar., n-13: monda la coscienza tua e sempre sia apparecchiato
le prebende piene di biada cribrata e monda nelle magnatoie ridondanti e colme. =
, battendo la mano sulla sua zucca monda, « que dirà de esto su excelencia
; e se la digestione sua sia monda, è guarito. = alter,
, e piglia once otto d'uva passa monda. 3. dimin. mandorlétto
costume, / se n'andò verso monda salvo e sano. boccaccio, dee.
[ii] subdiacono,... monda e purifica il calice e mette nelle
, ii-169: è da laudar om carne monda avere, / ma più netta tenere
ch'e't'è cascata questa pera monda; / o va'or tu e léccati
, vi-577: il meretricio 'non monda nespole ', perché occasiona il precepizio,
bernardino da siena, 508: chi la monda a merli [la pera],
73: sotto la buccia, che si monda come si mondarebbe un fico, resta
formaggio grasso e oncie tre d'uva passa monda. idem, lxvi-1-267: salami di
xxxiv-705: - or s'ella è monda o casta il vo'vedere; / dammi
1-273: tolli dell'uva passa, monda delli suoi granelli, mollata nell'acqua;
.. vale tanto la stoppa di lino monda, molle nel mele. tanaglia,
panzini, iv-432: 'monda ': voce regionale (alta italia)
tre anni con la scusa di andare alla monda delle mandorle andava invece ad alzarsi le
da la buccia liscia, che si monda come quella del fico nostrale. idem,
fico d'india], che si monda come si mondarebbe un fico, resta un
tu, caso che il sabato che monda l'ova si fusse trasformato ne la
castagne,... quello altro monda un baston di sorbo. nomi,
, 77: colla pialla il duro albero monda. pascoli, 326: fa in
fa in corsonna / le vetrici e le monda e le rivende. stuparich, 3-62
quella lebbra andò giù, come si monda / un'anguilla insalata. buonarroti il giovane
, 10-80: tutto un orecchio gli monda di pelle. 3. liberare una
, questo te l'insigna: / monda la vite da ogni secume. crescenzi volgar
crosciare / l'argentea pioggia / che monda. palazzeschi, 1-486: acqua!
il rogo, lo spazza e lo monda. alvaro, 8-283: è una bellezza
vico, 511: tutto ciò che monda, pulisce e raffazzona una donna si disse
alfin torna l'udito, / e si monda l'orecchia, s'era sorda,
[di una medicina] è che monda li lebrosi, lebra non naturale toglie
ch'è così salsa e pungente, però monda lo ventre. crescenzi volgar.,
119: il sonno risarcisce, rinnova, monda, vivifica, ristora, mentre la
i-9-70: dopo il lavor colui che monda / l'erbe pur al tornar succide o
i-23-77: il provvido villano... monda e purga / di bronchi il campo
, [il ventilabro] pulisce e monda facilmente ed in poco tempo somme grandi
quale trae lungi infino alle radici e monda e apparecchia gli animi, acciò che
. è quella dello studio in virtù, monda e mette l'uomo in sicuro.
iddio le invia / il turbine che monda. d'annunzio, i-693: in
io rivivrò. la lieve ostia che monda / io la riceverò da le tue
, / di che leggiermente non si monda. pulci, 3-1: o padre,
fuora, e dice: fariseo cieco, monda quel ch'è dentro. firenzuola,
le mie colpe ornai / rimovi e monda tu. vincenzo maria di s. caterina
: in questo loco la colpa si monda / dell'ira, e intorno denso fumo
ricevuta / gli abbrucia dentro e sbuccia e monda il petto. 12.
/ -beccati questo. - e tu monda quest'aglio. -mondarla con mano
se bene l'impressione di francia non monda nespole. latti, 9-78: furialo
. idem, 10-116: turno non monda nespole o lupini: / n'averà
proverbi toscani, 306: all'amico, monda il fico. -mondagli l'orzo,
a giornata. = deriv. da monda, ampliato dell'infisso -ar-, col
la voratore agricolo addetto alla monda delle risaie. panzini
che vaglia il frumento; addetto alla monda del riso o al mondatoio delle olive.
coltivazione; sarchiatura. -in partic.: monda del riso. marchesa colombi,
5. agostino volgar., 3-130: monda, priegoti, monda gli occhi miei
., 3-130: monda, priegoti, monda gli occhi miei dentro, virtù mondificativa
insegna e ammaestra di tenere la conscienza monda e netta. = nome d'
mondiglia di verzino si è quando si monda; e ragiona che quanto la detta
spurga e il grano collo sventolarsi si monda, così la coscienza degli scrupoli si
, sf. lavoratrice agricola addetta alla monda del riso; mondariso. panzini
oro, i tuoi capelli sono lana monda. f. badoer, lxxx-3-86: le
senza avedermi della berretta che non è monda. agostini, 1-104: li conservatori
n'è la stanza limpida, allegra e monda. lastri, vi-212: si collochino
, 5-42: lavata, spazzata, monda,... la coperta risuona tutta
, con la veste scinta e ben monda. campofregoso, 2-47: de una
/ che con nodo stringea la veste monda. equicola, 311: avertiamo che
/... sia polita e monda. buonarroti il giovane, 9-264:
: guidata da una man polita e monda, / prendea de'miei sospir l'aura
ecco gli occhi leggiadri, ecco la monda / chioma e la bella bocca e il
: matilde,... sempre vestita monda ma dimessamente,... non
odor di capelli giovani e rii persona monda. d'annunzio, iv-1-41: quando si
piacere, ella era tutta fragrante e monda come se uscisse allora dal bagno. palazzeschi
ii-169: è da laudar om carne monda avere, / ma più netta tenere /
volta, come la mano di moisè monda [dalla lebbra] e bella. bembo
possa prestare la chirurgia consiste nel tenere monda l'ulcera, già fatta, con
che sia la semenza del grano ben monda e purgata da qualunque altra di diverso
... dai venti / difendean la monda zucca / con l'elmo signoril de
, battendo la mano sulla sua zucca monda, « * que dirà de esto su
si era posto a grattarsi la zucca monda come una palla da bigliardo. calandra
. calandra, 4-186: quando la zucca monda e la chioma bruna furono scomparse fra
e sottile, il quale ha terra monda, forse basterà un'aratura o
una spurcizia un fango / apresso a monda perla orientale. -in senso generico
dì; e se la digestione sua sia monda, è guarito. g. c.
di piova, se ella è bene monda e messa in cisterna ben lavata nettamente,
: il fiumicel dell'acqua pura e monda. m. savonarola, 13: l'
di foiano è in se medesima più monda e meno carica di particelle minerali.
pura, e le mani tutti nella monda / acqua lucente. palazzeschi, 1-487
ritempra e si feconda, o acqua monda! -vino mondo: non annacquato
. butti, 331: la mattina era monda, soffusa di luce. gadda conti
, 21-58: tremaci quando alcuna anima monda / sentesi, sì che surga o
tanto pura, tanto virtuosa, tanto monda e pieno di grazia... che
, la conscienzia immonda non si fa monda, la conscienzia cattiva non si fa buona
mano per le sua pure opere e monda di cuore per li sua santi e casti
vi conforto sempre a stare netta e monda da ogni peccato. caviceo, 1-130
ogni peccato. caviceo, 1-130: monda son io da queste colpe. n.
sola nostra allegra società granellesca si tenne monda dall'andazzo epidemico goldoniano e chiarista.
413: ogni cosa... è monda a'mondi. nannini, 1-180:
, 257: la sua orazione sia monda nel cospetto di dio e acciò che
che lei risenta in essi la vita monda e schiva di prima. -perfetto,
sendo la chiesa una cosa pura e monda, non si doveva imbrattare di corpi di
] è sacrificare e immolare quell'ostia monda che, come predisse malachia, senza
dio cosa non vuol che non sia monda, / io rendergli desio l'anima pura
morale. zuccolo, 1-118: religion monda e pia non può senza punizione lasciare
carducci, iii-12-318: la delicatezza e la monda eleganza antica aveva ceduto a una cotale
sua elezione e rarità è quella della monda e schietta semplicità, eh'è il carattere
tutta roba 'kascer', tutta roba « monda » che un ebreo avrebbe potuto tranquillamente
, / né mai sarà d'obbedienza monda / in qualunque tua voglia è mia
/ ecco che boccon ghiotto, o pesca monda! / non vi rincresca s'un
, 2-347: ognuno vorrebbe la pera monda e còr la rosa senza pugnersi,
20-83: noi abbiamo stasera la pesca monda e 'l boccone smaltito affatto. nomi,
con li miei guai. -riuscire monda la pesca a qualcuno: raggiungere pienamente
la duchessa, essendogli la pesca riuscita monda, da ciascuno suddito era reverita e
, 83: chi vuol tenere la casa monda, non tenga polli né colombe.
, 62: chi vuol la casa monda, non tenga mai colomba. ibidem,
: / illustrane la sabbia liscia e monda. idem, 11-262: nell'aspettar io
48: piglia libre due di uva passa monda e ben lavata, e dalli un
. di munto1, sul modello di monda (da mondare). muntare,
di piova, se ella è bene monda e messa in cisterna ben lavata nettamente senza
volgar., 11-17: colla mano netta monda di sopra ciò che nuota o di
la faccia del quale era netta e monda e tutta piena di venustà. carletti
ufficio è sacrificare e immolare quell'ostia monda che... con singoiar gloria del
tua faccia sia lieta e la vesta monda, non lorda né notabile per nulla singolarità
e... la delicatezza e la monda eleganza antica avea ceduto a una cotale
frugoni, vi-577: il meretricio non monda nespole, perché occasiona il precepizio, preverte
convien] la conscienza netta aver e monda, / in odio ogni viltate.
di assai limitate fortune, sempre vestita monda ma dimessamente, e figlia soprattutto d'
neve, i capei belli come lana monda, la voce è sonora come un
, / stimo assai men che non fa monda e pia / vergine il letto di
'asperges me ', del delitto mi monda! = voce dotta, lat.
barilli, 5-42: lavata, spazzata, monda -con i boccaporti chiusi e eli ostini
fango scendeva all'imo, l'anima facevasi monda. quaglino, 3-93: come lo
... pietre palmate intorno a monda di spagna, dove cesare vinse pompeo;
tronchi / il provvido villano; or monda e purga / di bronchi il campo,
e la scorza sottile che si monda come di pomo. l'hanno per cibo
e ben levata la scorza e ben monda, e toi do libre de mandorle ben
pesto e ben levata la scorza e ben monda. gherardi, 2-i-227: ieri vendea
foiano è in se medesima più monda e meno carica di particelle minerali
ciascuna sponda / e d'ogni saper monda, / passibil, brutta, rozza,
si abbruggia nel fuoco, anzi si monda e riluce: et è forse quella che
pere alla vigna. -cogliere la pera monda: ottenere facilmente un risultato positivo.
vecchio non abbia a corre questa pera monda come ei crede. -dare le
a mondar pesche. -riuscire la pesca monda: ottenere un vantaggio senza fatica.
la duchessa, essendogli la pesca riuscita monda, da ciascuno suddito era reverita e temuta
proverbi toscani, 306: all'amico, monda il fico; al nemico, la
messisburgo, 95: piglia la ruvia monda e falla cuocere in buono brodo grasso
, iii-1-57: pianamente, come si monda una mandorla sino al bianco, io
te che de la diva fronte / la monda umanità lavasti al fonte, / chiamano
campo], il quale ha terra monda, forse basterà un'aratura o due o
: guidata da una man polita e monda, / prendea de'miei sospir l'aura
, 83: chi vuol tener la casa monda non tenga polli né colombe. lippi
fegato è una vena chiamata porta che monda il sangue dalla colera e fele.
son poderoso. iacopone, 91-123: monda sempre permane men te che
sapessi questo te l'insigna: / monda la vite da ogni secume. crescenzi volgar
effettuata in periodo precedente a quello della monda per estirpare le prime erbe infestanti.
lat. prae 'prima 'e da monda (v.). premondano
prossima. la preparazione rimota è la vita monda e mortificata... e la
nel tempo delle subite piove la biada monda o presso a monda si porti.
subite piove la biada monda o presso a monda si porti. cennini, 3-135:
sendo la chiesa una cosa pura e monda, non si doveva imbrattare di corpi di
raggio tuo gl'inverni crudi / e monda le soffitte ove più diaccia / scende
al pugnio, quando tu vederai alcuna acqua monda o fontana, aspergile la bocca e
è così salsa e ungente, però monda lo ventre di flemma grossa e viscosa.
tronchi / il provvido villano; or monda e purga / di bronchi il campo.
. 2. figur. che monda l'anima dal peccato; che conduce
egli vuole la casa sua purgata e monda di ogni macchia. crescenzio, 2-3-337
ria, fuoco che affina il lussurioso e monda il cuore e aguzza l'occhio
perche immediate che uno ha la conscienzia monda e pura e che si confessa e commu-
è l'ordine del subdiacono al quale monda e purifica il calice e mette nelli vasi
io mi sento l'anima leggera e monda, nata da ieri! palazzeschi,
sendo la chiesa una cosa pura e monda, non si doveva imbrattare di corpi
la quale trae lungi infino alle radici e monda e apparecchia gli animi acciò che portino
vico, 4-i-366: tutto ciò che monda, pulisce e raffazzona una donna si
locuz. -avere la testa a rapa, monda come una rapa: essere completamente privo
v.]: 'à la testa monda com'una rapa ': che è
: / tanto [la casa] era monda e rasa / che sedio non ci
la veste razionale, la quale è monda per opera e stesa per isperanza.
, perché retro / è calva e monda quale specchio o vetro. a. casati
con vera contrizione ed umile confessione la monda e la rabbellisci. 4.
le prebende piene di biada cribrata e monda nelle magnatoie ridondanti e colme. maironi
api).): la ghianda si monda diligentemente... è per una
le mie colpe ornai / rimovi e monda tu [dio]. f. m
mattioli [dioscoride], 708: monda [lo zolfo] e netta tutte
tornar vi dovesse già ripurgata, già monda. -eliminato dal corpo (una
riso. - in partic.: chi monda il riso. carducci, iii-23-377
o alta veritate,... / monda sempre permane -mente che te possedè:
277: l'anima non è ancor monda benché abbia naturale volontà de salire al cielo
rotta: e specialmente quando ella è monda e isciolta da ritenimento.
in corsonna / le vetri ci e le monda e le rivende. d'annunzio,
aridi tronchi / il provvido villano; or monda e purga / di bronchi il campo
sempre lo rode, con dirgli: monda bene, frega, stropicci, taglia quel
: in somma ognuno vorrebbe la parte monda e cór la rosa senza pugnerei.
rose rosse. zucchero fine. regolizia monda. soderini, iv-227: di quello
la fai lavare per averla poi netta e monda da ogni bruttura? gigli, 4-2
, lxvi-1-44: poi togli farina bene monda e fanne pasta salda e forma al
le montagne], quando alcuna anima monda / sentesi, sì che surga o che
., priegoti che ti salvi e guardi monda e pura. 21. intr
lorenzo de'medici, 5-21: non si monda e non si schiaccia [il lupino
/ non chi si pente, ma si monda e scarca / chi la mano al
ridendo, con la vesta scinta e ben monda. delminio, 2-141: sotto le
non si abbruggia nel fuoco, anzi si monda e riluce. redi, 16-iii-220:
seccata. paganino bonafè, xxxvii-uo: monda la vite da ogni sicume, /
idem, xxxvii iii: monda la vite da ogni secume. crescenzi volgar
, 21-60: trèmaci quando alcuna anima monda / sentesi, sì che surga o che
fallenza, / di che leggiermente non si monda. -essere causa di condanna.
. esperienza. lacopone, 91-127: monda sempre permane mente che tepossedè: / per
suo [del cece] ti lavi, monda la serpigine e la 'mpetigine. fasciculo
appellavasi per sopranome, perciò che avea latesta monda come una rapa, ond'era sfrontato.
fu il rogo, lo spazza e lo monda. -liberare un corso d'acqua
nettata, sgorgata, bianchita e resa monda da tutti i peli. sgorgato2 (
è quella dello studio in virtù, monda e mette l'uomo in sicuro.
.. / la conscienga netta aver e monda, / in odio ogni viltate,
più leggiera, più soave e più monda. g. gozzi, i-6-163: fuori
scala del paradiso, 377: l'anima monda sente la soavità e 'l buono odore
il mele, solimato per lambicco, monda il vizio degli occhi da ogne bruttura e
. doni, 5-77: quello altro monda un baston di sorbo. scamozzi,
ke pertenia a luxuria, ma sont e monda e pura. tisti, altrettanto de'cinquecentisti
assassino. / -beccati questo. -e tu monda quest'aglio. = part
barilli, 5-42: lavata, spazzata, monda, con i boccaporti chiusi e gli
penètra, / pago sarò che tacita m monda; / abiti meco e spezzerò la
a cui di buon cuore mi trasferisco. monda proletarizzare (v.). del
spurga e il grano collo sventolarsi si monda. 19. emettere sangue (un'
: tanto fu allisa la suo carne monda, / per tale stonda -fieri flagellala!
. percioché lo esser suo sarebbe di monda e di nobile donna e l'operare
1-9-70: dopo il lavor colui, che monda; / l'erbe tura stessa).
, 7-ii-8: subdiacono... monda e purifica il calice e mette nelle vasi
ponevamo nel mezzo della casa, ben monda e profumata con tutto, soffumigandoti
spurga e il grano collo sventolarsi si monda.
tre anni con la scusa di andare alla monda delle mandorle andava invece ad alzarsi le
che lei risenta in essi la vita monda e schiva di prima. -privo di
i-157: sulla zucca tignosa e mezzo monda, / una tedesca cuffia atropo avea
fa le mondine e quale poi le monda. -a turno. boiardo
in questa maniera la frutta deve venir monda dalla prima buccia. -mondare il
. a. boni, 167: si monda una discreta quantità di cicoria coltivata,
discreta quantità di cicoria coltivata, si monda anche la scarola e dopo aver tolto
fette della radice piana, fresca e monda [ai serpentaria], e contrita quanto
a lessare con essa la enola ben monda, e quando è ben cocta bati la
vasto egeo, fra quanto l'acqua monda, / d'isole al pari gloriose,
quale trae lungi infino alle radici, e monda e apparec pistoiesi, 1-69
che de la diva fronte / la monda umanità lavasti la fronte, / chiamano.
/ pura, e le mani tuffi nella monda / acqua lucente. pavese, 1-37
ci avea né vasa: / tanto era monda e rasa, / che sedio non
donna in prima / no è ben monda dal disio carnale, / o per vechieza
nebbie, e le nuvole, la scopa monda la casa, il fuoco monda l'
la scopa monda la casa, il fuoco monda l'oro, il ventilabro monda l'
fuoco monda l'oro, il ventilabro monda l'ara. segneri, i-243: il
per mezzo della pala, pulisce e monda facilmente ed in poco tempo somme grandi
/ germina. arici, i-35: monda d'altre vermene il ceppo. d'
terreno, il quale si riempie di ghiaia monda e asciutta, mescolata con carbone,
una volpe intera con la pelle sparata e monda dalle interiore, e metti in uno
leucanthera o vulgaris) con frutti comzucca monda come una palla da bigliardo. pratesi,
come un uovo immaturo, l'idea monda e sformata, sì che per raggiustarla ortopedicamente
, e decorosa, e dignitosa, ossia monda di patetismo, e di dolorismo,
, e decorosa, e dignitosa, ossia monda di patetismo, e di dolorismo,
, e decorosa, e dignitosa, ossia monda di patetismo, e di dolorismo,