se non l'aborto cionco e monco. 3. persona mal fatta
), agg. reciso, monco. -per estens.: persona alla quale
d'annunzio, ii-418: ed un monco / scosse ridendo il moncherino come /
penna, cioè in su 'l lato monco che inverso te guarda, e scarnala e
della marinara. pea, 3-236: il monco aveva due distintivi al bavero della giacca
veniva fuori con ricordare che in fondo il monco era stato sempre considerato da tutti un
napoli, vera mecca dei cabalisti, il monco viene sdegnosamente boicottato. bocchelli, 1-iii-587
, 3-233: del braccio artificiale [il monco] non poteva servirsene che per estetica
un occhio in battaglia perduto; / monco ha il sinistro braccio, ed il
, 3-233: la parlantina facile, al monco, gli veniva dai giornali dei quali
via borgo, dove è l'abitazione del monco, le donne escono fuori da tutte
o vecchio organetto scordato / da un monco veterano per umili strade guidato. /
/ iscbiavo, ragazzon, prigione e monco, / ch'io vo'che l'
seguito a taglio, amputazione); monco, tronco; azzoppato, storpiato.
partorire / se non l'aborto cionco e monco, / l'acéfalo mostro che ha
partorire / se non l'aborto cionco e monco, / l'acéfalo mostro che ha
. da xoxo0ó <; * troncato, monco '. còlobo (disus. anche
gr. xoxo0ó <; * monco '(per il pollice ridottissimo).
; il colorito è sobrio e spesso monco; scarse e comuni sono le immagini.
sante mani in capo, mi sento monco, dimezzato e dinoccolato. là spero d'
e lo porto ancora un po'curvo e monco nell'ultima falange in memoria delle mie
nascendo un bambino cieco, zoppo, monco o difettoso, sicché non possa faticare,
, dimónchi). letter. rendere monco. = comp. da di-con
), agg. reso monco; mutilato. buti, 1-713
'l volto / lacerato, incischiato e monco tutto. arici, 1-86: in giù
sergesto, col suo legno infranto e monco / e tarpato de'remi, in vèr
assaggiare pur troppo i frutti d'un sapere monco, leggiero, arido, dissociatore,
forza scosso / par sanza braccia o monco d'ogni cosa. luca di benvenuto
alcun valore, sì come è il membro monco, cioè invalido e impotente ad alcuna
giudizio generale, e che non può essere monco e impreciso, incerto. verdinois,
carducci, iii-5-447: il verso è monco o almeno inarmonico. -che dà
volto / lacerato, incischiato e monco tutto. g. gozzi, i-17-155:
di ferite, / lacerato, incischiato e monco tutto! monti, xii-6-144:
d'instabile, d'indefinito, di monco. leopardi, i-1202: il linguaggio poetico
5-395: col suo legno infranto e monco / e tarpato de'remi, in
/ e con più chiari segni il monco busto / conoscer vuole e l'omicida
, riconoscevo l'or- betto, il monco, nino il marsigliese. pratolini, 10-34
essere quasi inintelligibile alla lettura, apparir monco o smezzato com'opera d'arte.
significazione intensa al suo parlare rotto e monco. 2. che si manifesta
tra le labbra mi sento solo, monco e quasi intimidito. sbarbaro, 1-138
valore, sì come è il membro monco, cioè invalido e impotente ad alcuna
, gobbo, sordo, muto, monco, sciancato, scemo, con la lentezza
. mànus 'mano 'e murcus 'monco '. manina1, sf. mano
fuori con ricordare che in fondo il monco era stato sempre considerato da tutti un mattoide
il naso piatto e schiacciato, essere monco o menno, essere cieco da natività
famiglia alcuna che non abbia alcuno monco o alcuno storpiato. loredano, 3-48
. = femm. sostant. di monco. moncare, tr. (
, mónchi). ant. rendere monco, mozzare, troncare, mutilare.
. v.]: 'moncare': rendere monco, mutilare. 2.
tirannia. = denom. da monco. moncèlla, v. monacella
moncherìa, sf. ant. l'esser monco, meno mazione di chi
meno mazione di chi è monco, mutilato o storpio. f
tura. = deriv. da monco. moncherino, sm. braccio
moncherin a. = deriv. da monco. monchézza, sf. letter.
condizione o menomazione di chi è monco. b. corsini, 12-63
12-63: da sé ferissi e ne rimase monco; / né perché poi fuss'egli
monchezza intellettuale. = deriv. da monco. monchino, sm. ant.
che moncherino, specialmente soprannome d'uomo monco. p. guanto di lana
pollice. = deriv. da monco, col suff. -ino proprio del dimin
non mutolo, non zoppo, non monco, non rattratto. giovanni dalle celle,
sarà quando due preti, l'uno è monco e l'altro muto, l'uno
in un tratto / e, vedendosi monco, il maladetto / voltò le spalle e
, 7-105: oh se io fossi monco, tanto vorrei studiarmi a tener la penna
figliuolino in braccio, / lo vedrai monco e con mezzo mostaccio. d'annunzio
o vecchio organetto scordato / da un monco veterano per umili strade guidato.
'1 volto / lacerato, inciscliiato e monco tutto. g. gozzi, i-17-155
ferite, / lacerato, incischiato e monco tutto! -in relazione con un
del braccio e chi del naso è monco. d'annunzio, iv-1-923: un
: un uomo gigantesco, sanguigno, monco d'un braccio, si trasse
pulci, 22-211: te gastigherò, monco ribaldo. varchi, 23-287: non
che io mandassi la palla a un monco? b. corsini, 8-42: a
, / tutti gridare: o miserabil monco! gigli, 2-134: ogni sorta di
. bacchelli, 1-ii-433: il pacifico monco andava, vedeva, testificava.
per tutto algeri sotto il nome del « monco », e il dey confessa ch'
se non quando sa che il « monco » spagnolo è in buona custodia.
trasalendo, riconoscevo l'orbetto, il monco, nino il marsigliese. pratolini, 9-1310
: quasi gli sembra vero che il monco sia stato amico del babbo.
2-ii-148: arrigo mandò loro un cane monco e scabbioso, trattandogli con ciò da ribelli
, guizza, vibra, / quasi monco serpente, / l'eginetica mente.
l'asino / giura che, così monco, egli è un disutile.
/ e inonorati scevola / dall'esil braccio monco. -di animali. carducci
, 8-56: con più chiari segni il monco busto / conoscer vuole e l'omicida
orsa, eh'avea uccisa, il capo monco. f. f. frugoni,
di lamballe, da quel collo che, monco, le fu porto a ravvisare dalle
ha le orecchie recise e il naso monco. praga, 3-41: il naso uscìa
: il naso uscìa schiacciato, / monco, nero, raggrinzato, / come il
braccia, / arido, brullo, monco. gozzano, i-63: dai monchi nodi
sarebbe rimasto tra mano un campione così monco da doverlo buttare. -spezzato,
il telamonio aiace vibrava nella mano il monco fusto. -parzialmente distrutto, danneggiato
sergesto, col suo legno infranto e monco / e tarpato de'remi, in vèr
ma il naviglio restò mezz'arso e monco. -che è o appare incompiuto
valore, sì come è il membro monco, cioè invalido e impotente ad alcuna operazione
chiamar ministerio o principato, sarebbe come monco della principal sua parte e non durerebbe
tutto l'essere loro, qualcosa di monco e di falso, come suono d'istrumento
la rappresentazione e rimarrà necessariamente un genere monco ed imperfetto. imbriani, 4-374
, non può esistere che un affetto monco, artificiale, violento, spesso ridicolo,
/ se non l'aborto cionco e monco, / l'acéfalo mostro che il
[s. v.]: 'monco ': libro, scritto, passo
intero, è « stampato, dato monco ». de sanctis, 7-355: il
de sanctis, 7-355: il libro è monco. e una
carducci, iii-5-447: il verso è monco o almeno inarmonico: forse innanzi al
(415): a quell'annunzio necessariamente monco e confuso]. carducci, ii-4-36
l'appartamento. impariamo il loro linguaggio monco, e nell'intimità ne adottiamo la nomenclatura
significazione intensa al suo parlare rotto e monco. banti, 6-14: sembrano..
spelluzzicare biscotti dai piattini e quel canterellare monco, cogli occhi alla finestra.
che un ricordo pallido, falso e monco. 5. non condotto a
: che vuoi tu che scriva così monco d'anima e di corpo? tarchetti
sigaretta tra le labbra mi sento solo, monco e quasi intimidito. 7
-cavare o levare di mano a un monco le bastonate, le busse:
gli sgrugnoni] di mano a un monco e io, per dirtela, gli ho
l'avrebbe cavate di mano a un monco. -divenire monco: venir meno
mano a un monco. -divenire monco: venir meno, attenuarsi. iacopo
farebbeapagareco'monchi '. -non essere monco: essere in grado di difendersi efficacemente
rompesse il chitarrino, / tu non sei monco. - lascin fare a me,
di cuore. = deriv. da monco, col suff. -one (cfr.
e, venuta la pace, / monco, rotto e monocol, nella curia /
-ci). letter. mutilato, monco (anche volontariamente, per evitare il
nostri mutinamenti che augumentano mutilato, monco. pascoli, i-567: i
di certe parole e intieri episodi resterebbe monco. -correggere errori, imperfezioni di stile
l'appartamento. impariamo il loro linguaggio monco e nell'intimità ne adottiamo la nomenclatura
.. restituì il testo delle pandette monco; compilò il meglio delle novelle,
, non può esistere che un affetto monco, artificiale, violento, spesso ridicolo
. -i). medie. oftal- monco. tramater [s. v.
, un uomo gigantesco, sanguigno, monco d'un braccio, si trasse a
. pagliaresi, xliii-34: e chi doventa monco e chi attratto / e così tutte
: inonorati scevola / dall'esil braccio monco, / ed orbi crani, e faccie
', sul modello di mancus 'monco '(da manus 'mano ')
, guizza, vibra, / quasi monco serpente, / l'eginetica mente. manzini
, 1-88: accettando il vecchio liberalismo monco e riformistico,... [sturzo
3-233: la parlantina facile, al monco, gli veniva dai giornali dei quali imparava
parte. burro e seneca, un monco e un pedante dall'altra, pretendere
pollanca del mezzodì, quando un vecchietto monco, zoppo, guercio, calvo e
ottimo, i-243: il membro ch'è monco è senza potenziale virtù d'operare.
produttore: essi fanno di lui un uomo monco, frammentario, o l'appendice di
settimana, seimila lire sui numeri del monco. bacchelli, 4-145: vuoi puntare
l'asino / giura che, così monco, egli è un disutile. / e
rigoroso e perfetto -non quello ipocrito e monco dei pusilli scettici d'oggi -o la
/ e con più chiari segni il monco busto / conoscer vuole e l'omicida ingiusto
(59): un zoppo, un monco, un gobbo, un cieco,
/ ischiavo, ragazzon, prigione e monco. boiardo, 2-28-15: agramante prese
occhiaie i voti anelli, / del naso monco le caverne oscure, / de le
, 5-157: che il destino rattrappito e monco, / per metter poi la nobiltà
non mutolo, non zoppo, non monco, non rattratto. boccaccio, dee
lamballe, da quel collo che, monco, le fu porto a ravvisare dalle grate
ma il naviglio restò mezz'arso e monco. leoni, 86: si crede lo
/ a parlarne son fioco, a scriver monco. = etimo incerto.
da sé ferissi e ne rimase monco. d'annunzio, 4-ii-48: da un
pollanca del mezzodì, quando un vecchietto monco, zoppo, guercio, calvo e
trasalendo, riconoscevo l'orbetto, il monco, nino il marsi gliese
bersezio, 2-82: il braccio destro era monco, l'occhio perduto e appena rimarginate
(59): un zoppo, un monco, un gobbo, uncieco, un sordo
/... / venia col legno monco e sderenato. -mal sviluppato
: 'semi-ingegno': mezzo ingegno, ingegno monco. = comp. dal pref.
ferite, / lacerato, incischiato e monco tutto! sereni, 3-71: non svettarono
venuto voglia di strimpellar la lira a un monco. baretti, 6-238: certi garzoncini
: costui, negli abiti / strizzato e monco, / si stira, s'agita
ed ei ne visse poi stroppiato e monco. bisaccioni, ii-45. sorse in questi
che sia vecchio né cieco o monco o zoppo, /... /
/ sergesto, col suo legno infranto e monco / e tarpato de'remi, in
, 149: cadde il temerario nell'acque monco, e arrabbiato, seguitato dal primo
dal braccio manco, ch'anco era monco, e dentro quello tenea riposti capestri,
del cavaliere della mancia e a quello del monco di lepanto: triade famosa e non
sua parte; mutilato, mozzo, monco (il corpo). -anche: staccato
/ tutti gridaro: « o miserabil monco! ». forteguerri, 17-36: ciò
amenta, 1-36: tu non sei né monco, né storpiato; e può diri
serbiiddio l'austriaco regno » ridicolizzato nel monco e celebre: 'serbidìola'. = deriv
, convaloreintens., edaun deriv. da monco. smorbioso, agg. region