, che i franzesi, con una moda totalmente nuova avean cominciato ad abbigliare di
, e per così dire, abbigliarsi alla moda. c. i. frugoni,
piovene, 5-151: non è di moda il vino leggero e abboccato, ma
: qui l'abbracciarsi non è di moda: anzi il baciarsi fra uomini è
questa, una delle tante aberrazioni della moda. 3. medie. anomalia
1-449: il vivere in piena corrente della moda, diviene un abito che va ogni
... l'uso corrente, la moda, ecc., ed accattano l'
o è segno di affettazione, omaggio alla moda); intonazione, cadenza, pronuncia
casamente, adattabile, accomodante. moda. beltramelli, iii-636: -io voglio andare
. ojetti, 103: è una moda, come il nudismo dei nuovi adami;
adottato. alvaro, 7-143: la moda del ritratto in piedi, della figura
è un uomo di mondo che veste alla moda, che prende 11 mattino il suo
felicemente i vini che si chiamano di moda, come l'aleatico, il vermutte,
ballo antico, originario della germania, di moda in francia nel secolo xvii. ballavasi
scapigliata e battagliera che accenna passar di moda. = deriv. da allettare1
, e per così dire abbigliarsi alla moda. = deriv. da lindo
gioventù. alvaro, 9-370: la moda è, indosso alle donne perbene,
napoleone ed altri simili mezzi colori sono di moda. verga, 3-249: tornò a
erano rimate con l'eleganza oraziana allora di moda.
strepito. idem, 1-219: allora fu moda, come lo è oggi, che
né amicizie cicisbeatorie, né servitù alla moda. nievo, 50: cresciuta la banda
donna in peccato: e vennero di moda gli « anacoreti ». i cui
pravveste piuttosto stretta e corta (di moda presso la classe cavalleresca del trecento)
, 10-1-7: vuol fare il marito alla moda, disinvolto, andante, mostrando di
27. essere o non essere di moda. silone, 5-12: « anche
andazzo, sm. abitudine, usanza, moda, tendenza: cattiva o scadente,
e anche la farmacia segue la onnipossente moda. b. croce, ii-13-
le labbra. -in andazzo: di moda, d'uso. c. gozzi
. cicognani, 12-25: vennero di moda i lanci del disco, del giavellotto
vestaglia a strascico (secondo la moda femminile del secolo xviii); scendiletto
prestare, ancorché gratis, abiti di qualsivoglia moda. = deriv. da nolo
ora che il credere è doventato una moda, mi caccerei a capo fitto nel fumo
antichità e depurare dalla falsa lega della moda. berchet, conc., ii-263:
4. scherz. cosa vecchia, fuori moda; anticaglia, panzini, ii-726:
. estremamente antiquato, del tutto fuori moda. beltramelli, -153: carrozzoni antidiluviani
d'altro tempo; invecchiato, fuori moda, caduto in disuso, disusato.
. antiquatèllo: alquanto invecchiato e fuori moda. baldini, 4-231: l'albergo-pensione
? -arbitro dell'eleganza, della moda: chi si impone all'ammirazione e
e del lusso, diventano arbitri della moda -e la raffinano, e le dànno
3. antiquato, sorpassato, fuori moda (e spesso vi è connessa un'
: l'arcaismo non è per lui una moda come pei suoi tanti imitatori e seguaci
2. figur. antiquato, fuori moda. fogazzaro, 2-59: non gli
vetturino valica a mezza voce nell'aria di moda. banti, 6-92: lei accenna
: un cappellino arzigogolato secondo la spaventosa moda del tempo. soffici, 5-46: ne
. panzini, iv-779: nella lingua della moda si chiamava cornettista e poi fu detto
e i creatori di modelli per la moda o modellisti. = deriv.
astruserie. pea, 7-47'certe astruserie diventate moda, specialmente tra la gente di città
sono leciti, i parziali della moda, a rischio d'incontrare e il disprezzo
per diffondersi (un'idea, una moda, un'innovazione); prendere voga
sua condizione borghese quell'elemento nobile della moda contemporanea, ne modera l'abituale goffaggine.
per andare a caccia si veston di moda: cappellone a brigante...,
degli aspetti nuovi del costume, della moda, ecc.). tasso,
despotismo dell'autorità, e ai capricci della moda e dell'uso, per metterla sotto
gli uomini andavano in parrucca e la moda prescriveva alle nostre avole i pennuti turbanti
con un colore avventante o con una moda bizzarrissima farti sùbito sapere d'essere tanto
, fra le nubi chiare / come di moda settantanni fa! saba, 578:
i secondi sono ai nostri giorni di moda. giusti, 2-287: altèra in baffi
certo gergo tra sguaiato e melenso venuto di moda da qualche anno a questa parte e
monelli, 1-15: « nel linguaggio della moda, baguette indica quel fregio laterale della
e. gadda, 411: la moda o anzi manìa dei bagni di sole (
che in quegli anni eran già di moda. calvino, 1-272: così ero
sbiadito è la visione dei profili di moda, i cappelli, i vestiti, le
parigina (una pittura ora scaduta di moda). moravia, i-223: aveva
mutuo insegnamento che ora è venuto di moda, i cuori ci avrebbero pochissimo da guadagnare
napoleone ed altri simili mezzi colori sono di moda. = comp. da e barba
seta scura, quando non son più di moda, o portano, sopra le carni
di speranza che la nostra uni- versal moda di fare de'sonetti... voglia
fu egli a introdurre in italia la moda dei buccheri o barri, che eran
i-588: anche lui era vestito alla moda sportiva, a scacchi, con la
; i secondi sono ai nostri giorni di moda. giusti, 2-131: perché ci
dove stesse di casa la bassa e semplice moda per fare un vestito secondo le misure
abbigliati; l'ultimo stile della loro moda è più complicato del precedente ed io
ant. falda del cappuccio che nella moda medievale scendeva sulle spalle. g
cuffia che ricadeva sugli occhi (secondo la moda francese: durante il medioevo).
panzini, iv-64: nel mal gergo della moda, abito da bébé, indica una
1927) usano le donne perché è moda d'america, e perché sembrano bambine.
è beccafico: quando qualcosa è di moda, o ha grande diffusione, è
sec. xviii e xix: per la moda dei calzoni corti. bellaménte
e farsi beffe degli adorabili capricci della moda. de amicis, 1-943: splendevano
mostri di non conoscere la potenza della moda. -ben bene: di cotesto saremo
quel moscardino vestito come un cavallerizzo alla moda, stivaloni, frustino, cravatta svolazzante
in una maniera bizzarra, all'ultima moda, bianca e rosata in viso, con
scodella; il gioco (che fu di moda nel * 700) consisteva nel
e servire alla opinione corrotta e alla moda. rajberti, 1-104: se ci troviamo
/ fiocca il crine, che la moda, / secondando il bel sembiante, /
corti i capelli. / del tal la moda non volle il medesimo; / lunghetti
dicesi di chi vive ricercatamente secondo la moda corrente, tanto nel vestire, quanto in
poco in qua, sono tornati di moda i buoni affari d'una volta! e
dossi, 636: ciò che crea la moda, la moda pur spazza via,
: ciò che crea la moda, la moda pur spazza via, né oggi alcuno
talvolta « bozzetti », secondo la moda di quel tempo. 3. dimin
voce francese, briglia. già voce della moda per indicare il nastro che ferma il
un fatto economico, come è di moda credere, quanto di civiltà.
10 sciallo o altra cosa simile. la moda d'oggidì chiamalo col nome francese '
, / ed un cappel di brucioli alla moda. note al malmantile, 2-54:
. dal fr. brunette (aria di moda nei sec. xvii e xviii
anticamera che i franzesi, con una moda totalmente nuova, avean cominciato ad abbigliare di
e naturalmente la provincia esagera facendo diventare moda quello che è uno sgradevole portato dei
: fu egli a introdurre in italia la moda dei buccheri o barri, che eran
ti adattino le vesti / cui la moda e 'l buon gusto in su la senna
dossi, 636: ciò che crea la moda, la moda pur spazza via,
: ciò che crea la moda, la moda pur spazza via, né oggi alcuno
burla / né voi erano tanto in moda al tempo andato e che nei crocchi né
la sua bizzarra forma ornamentale, di moda nei salotti (1933)...
: ed è notevole che questo periodo della moda venga a cadere proprio in un periodo
eleganza infranciosata, i gesuiti calamistrati alla moda. = voce dotta, lat
era un calesse di quelli allora di gran moda, giallo, con le ruote alte
palazzeschi, 3-266: non erano di moda le spiagge con la salutare cura del
in ogni giovine un congiurato; in ogni moda o foggia di vestimento un segno
mille fregi e gioielli a cui la moda / di viver concedette un giorno intero.
. alvaro, 7-89: poiché la moda fa una faccenda di anatomia, altrettanto fa
, e altrettanto gli uomini. sono di moda alcune parole per definire la donna,
canna da cui penda / fiocco alla moda del color di miglio. pananti, i-57
già, te lo vorrai fare alla moda? ». silone, 5-72: negli
xxiv-942: vinta la nostra modestia dalla moda e perciò fatta sincope, giacque in un
disturbare i grilli. -canzone alla moda: molto diffusa e apprezzata dal gran
intonava motivi d'inni e di canzoni alla moda. -canzone ballabile: la cui
fabbricare di mia invenzione un carrozzino alla moda, capace con comodità di due persone
, si elaborano la lingua comune, la moda, il costume, ecc.)
[il male] è stravagante ed alla moda, / che non se ne rinvien
, ora che il credere è doventato ima moda, mi caccerei a capo fitto nel
capogirlo di vivere, di vestire alla moda sicambra. non niego ch'ella sia bizzarra
canna da cui penda / fiocco alla moda del color di miglio. carena, 2-51
il vario gusto delle persone o la variabile moda. tommaseo, i-365: una pioggerella
che dai galli s'è appresa la moda corrente negli uomini di comparire come capponi
dell'autorità, e ai capricci della moda e dell'uso, per metterla sotto il
: a tener dietro a'capricci della moda, e'si spende un diluvio,
carrozza, o simili, passata di moda, dicesi che 'l'è una carrega'
. bacchelli, ii-117: finché durò la moda dei pappagalli, allignava di solito nelle
co'fioretti dello stile ch'era allora di moda; e tal fiata, come i
che facevan crepare dal ridere eran di moda; c'era per la musica e
ballo un po'vecchiotta, tornata di moda, in quella carola, quel contrappasso.
di mia invenzione un carrozzino alla moda, capace con comodità di due persone,
inconcepibile. ojetti, i-796: la moda d'oggi porta con sé un castigo atroce
: in quell'inverno aveva introdotta la moda delle catene di fiori sospese dall'un
mutuo insegnamento che ora è venuto di moda, i cuori ci avrebbero pochissimo da
cavalièra: da cavaliere, secondo la moda dei cavalieri. c. e.
una magnificenza senza pari e tagliati sulla moda del paese: e più, le insegne
co'fioretti dello stile ch'era allora di moda. 4. libro che contiene
per andare a caccia si veston di moda. pascoli, 1488: per certuni vilissimi
un altro, secondo che si muta la moda ne'colori de'vestiti, cambia il
quando eleganti donnine col candido grembiule fu moda che servissero gli avventori, non solo nelle
tani, profumieri e chiappapopoli de'saloni di moda. = comp. dall'imp
fra le nubi chiare i come di moda settant'anni fa! -per simil
dimentico niente. alvaro, 7-87: la moda, è chiaro, torna sempre più
che anni fa, quand'era di moda, si chiamava di coccodrillo. borgese,
al tradizionale costume giapponese che fu di moda negli anni tra le due guerre mondiali
ai fianchi con larga fascia. la moda ne ha introdotto il nome da noi
cosmètici tagliati ad uomo, àbiti alla moda imbottiti di stoppa. = cfr
: come la fortuna è cieca [la moda] perché non vede il precipizio voraginoso
i capelli. / del tal la moda non volle il medesimo; / lunghetti
« qualche decennio addietro, quando la moda obbligava le signore a certe enormi pettinature,
altro, secondo che si muta la moda ne'colori de'vestiti, cambia il
velo che non potevi dire né alla moda né fuori di essa. c. e
è preferito da chi vuol seguire la moda ed è scritto sulle tavolette di cioccolato.
secondo è, per fortuna, la moda. -figur. leopardi,
cisalpine dei lombardi. -secondo la moda del periodo della repubblica cisalpina.
, giorno, intr.: alla moda. lungi da queste carte i cisposi
agguanta insatirito per cantare il vieto inno di moda alla sirena. nieri, 208:
un cappellino di parigi / all'ultima moda, / le mie civettone!
superficialità sopra le nazioni civilizzate sono di moda, né mancano gli esempi d'illustri
poco vistosi, non passano facilmente di moda; anche la persona che li indossa)
dosso. era questo un giustacuore di moda vecchia, e vecchissimo esso pure.
, che anni fa, quand'era di moda, si chiamava di coccodrillo, egli
ogni giovine un congiurato; in ogni moda o foggia di vestimento un segno di
a coda di topo fossero venute di moda a firenze. -spuntare la coda
ed è notevole che questo periodo della moda venga a cadere proprio in un periodo di
oro da cui pendeva, quando la moda voleva così, l'orologio delle signore
, sbeccati davanti, proprio all'ultima moda. jahier, 29: hanno regalato dei
1-38: a tener dietro a'capricci della moda, e'si spende un diluvio,
altro, secondo che si muta la moda ne'colori de'vestiti, cambia il
ogni giovine un congiurato; in ogni moda o foggia di vestimento un segno di
vaghezza di novità; ed eccole alla moda. parini, 583: le altre [
cangia gli aspetti / inclita dea, la moda, e che gl'incensi / fin
... ai miei tempi la moda non comandava che le spose. 7
fabbricare di mia invenzione un carrozzino alla moda, capace con comodità di due persone,
il buon gusto non può essere di moda tra i muscolosi uomini d'oggi che
ogni caso era la persona che diventava di moda insieme col libro. -fare
184: vedo andarsi introducendo [una moda] in qualche tribunale d'europa,
le compilazioni che sono ora tanto di moda. cesarotti, i-135: la singoiar gloria
due di seta cangiante, con mantellette di moda antichissima e con certe cuffie luccicanti di
/ mille fregi e gioielli a cui la moda / di viver concedette un giorno intero
non esagerassero il già esagerato linguaggio di moda, ch'e'[guittone e pannuccio]
74: di più, qualunque manifattura di moda appena è comparsa, di subito s'
co'fioretti dello stile ch'era allora di moda; e tal fiata, come i
il popolo è inaccessibile agl'infiussi della moda. 4. gente che abita il
figur. influsso corruttore esercitato da una moda, da un costume, da una dottrina
xxiv-943: col suo doppio contagio [la moda] fa marcire l'umana greggia per
gli aspetti / inclita dea, la moda. -figur. tassoni,
. dati, 8-30: quattro sonettini alla moda, un discorsetto bizzarro fatto a pompa
ballo un po'vecchiotta, tornata di moda, in quella carola, quel contrappasso.
: basta dire ch'ella [la moda] sia accompagnata dal fasto per espugnar
dei figurini di teatro o addirittura di moda. convenzionalizzare, tr. rendere convenzionale
nascondere abiti logori o passati di moda; capo di vestiario nuovo ed elegante
/ l'accesso ulterior, messe alla moda / di purpurei corimbi han la collana
di cervio, del quale ora è la moda in roma. a questa interrogazione io
ricordi. alvaro, 7-87: la moda, è chiaro, toma sempre più a
che dai galli s'è appresa la moda corrente negli uomini di comparire come capponi
burle quelle farsette, che erano tanto in moda al tempo andato. fogazzaro, 5-314
. un uguale gusto e una uguale moda corrono i teatri, il libro, e
anche in ciò si correva dietro alla moda di venezia. svevo, 3-604:
nostri giovinetti in quegli anni aveano per moda di far delle corse a cavallo per
una cosa); antiquato, fuori moda. cicognani, 6-235: era una
giovane; digià sfiorita, messa con una moda un po'antica che le dava l'
per gentilezza e divenne poco stante di moda. nido eritreo, i-106: ne'teatri
onore; nome e cosa diventarono di moda. -cosa di scuola: il
cosmètici tagliati ad uomo, àbiti alla moda imbottiti di stoppa. serao, i-33
giacinta, s'è fatta il mariage alla moda? -eh! un abitino di poca
che dai galli s'è appresa la moda corrente negli uomini di comparire come capponi.
d'una libera costituzione, giusta la moda che per ogni cosa veniva allora d'inghilterra
ideale della bellezza virile e femminile e la moda e gli atteggiamenti e il linguaggio e
palazzeschi, 3-266: non erano di moda le spiagge con la salutare cura del
illustrato dove c'è un figurino di moda: manteau con fourrures, costume di
. foggia di vestire, di abbigliamento; moda. della casa, 627: i
couture indica anche nel gergo intemazionale della moda l'arte del couturier...
sul davanti (e fu ripresa dalla moda del primo impero e del primo novecento
di grande valore; modello di alta moda. tommaseo, ii-110: l aristodemo
del creare, ma nel linguaggio della moda, seguendo l'uso di francia, si
che facevan crepare dal ridere eran di moda; c'era per la musica e
, essendo questa bella stoffa passata di moda.
cappellino di parigi / all'ultima moda, / le mie civettone! =
di bavere e di altre simili cose di moda. giusti, v-315: creda a
non fu poesia, sì invece una moda erotico-teologico- scolastica, conforme ai tempi in
in cui sorse. che poi questa moda servisse talvolta a comunicazioni criptografiche, potrà
burle quelle farsette, che erano tanto in moda al tempo andato e che nei crocchi
, politica, sport, teatro, moda, ecc.). collodi,
libri e oggetti religiosi francesi secondo la moda, il gusto, l'arte dei
vecchi come il cucco, passati di moda. e finiscono col darci del rimbambito
di seta cangiante, con mantellette'di moda antichissima e con certe cuffie luccicanti di
una dottrina, un costume, una moda, ecc. f. f.
la pietà v'ha il pascolo, la moda v'ha la culla, e la
di quei cupolini che ora sono di moda. 3. elemento mobile del
/ alla curia, a introdur sì bella moda? idem, i-316: io della
, 1-29: ci sono donne che la moda fa somigliare a curiosi animali; altre
quasi 'infantilismo': movimento artistico, di moda in francia e altrove. ne è
le dame portano vaghi ventagli per secondar la moda, non per bisogno che n'abbiano
, come esigeva il brutale ballo di moda: in null'altro dissimili dai teppisti
. affettazione di eleganza raffinata, alla moda; atteggiamento, comportamento di distaccato e
5-291: lo stesso dandismo e la moda non son che larvati sussidi al bisogno
ne crea talvolta le stranezze e la moda. oggi in disuso ».
erano belle, l'oscuramento pareva una moda eccitante, la guerra un uso lontano
dardeggiava col binoccolo i giovinotti più alla moda. fracchia, 1032: i loro occhi
effeminatezza, i peccati divenuti oggetti di moda e di gara nel bel mondo datano
(un organismo, una famiglia, una moda, un'istituzione, anche uno stile
lingua. bontempelli, 19-44: la moda è stata affidata alla donna appunto per poter
titolo ma che davano il tono alla moda. svevo, 1-203: santo già
un fenomeno naturale); passato di moda (un oggetto, un uso, un
. ojetti, ii-10: è di moda dir male della rivoluzione...
piè nell'archeologìa e l'altro nella moda l'addestrarono [la poesia melica]
ultimo numero del- 1'* illustrativo della moda 'per decidere il modello e la
faremo i vestiti nuovi, delle stoffe di moda, ci sarà molto da fare e
secolo preceduto, erano già passate di moda sulle sponde della senna. giusti,
e il prete, o adesioni alla moda di quel concitare. bocchelli, i-327:
e in via di decorazione e di moda. = voce dotta, lat
gianni, xviii-3- 1039: divenne una moda l'immaginare costituzioni, copiare o deformare
i-317: anche la volubilità, la moda, il disamore dell'erudizion faticosa..
questa in oggi par la filosofia più alla moda pe'secolari, come quell'altro,
europa questa fosse la religione più alla moda pe'galantuomini. vallisneri, i-xliii:
a poco a poco si deposita in una moda normativa, di largo uso: dall'
sa che è dilicata / cura, e moda studiata / andarsene alternando / un cotal
della stagione a disperdersi, agitato dalla moda che corre la città cavalcando un ronzino
2. non più usato; fuori moda. piovene, 5-157: molti,
. bartolini, 16-111: una moda d'acconciatura di capelli così detestabile quanto
costi seguire passo passo i dettami della moda femminile. 3. ant.
che ha, se non fosse oggi la moda di gridar miracolo, tosto che si
1-ii-156: abbassava e riduceva [la moda] colletti e cravatte, scorciava e
in sostituzione dell'anteriore diable (di moda nel 1825): secondo il termine
porta il nome di diable. di moda verso il 1910 ». diabologìa
spesso ruotano intorno a un sacerdote di moda, che prolunga la tradizione del direttore
dietro... ai figurini di moda. 7. giusta, secondo,
tutti quanti. alvaro, 14-24: la moda delle donne segna bene la tendenza del
tutto, anche la volubilità, la moda, il disamore dell'erudizion faticosa..
rancidumi di scolastica, ch'era la moda di quei tempi. cuoco, 2-i-5
; a tener dietro a'capricci della moda, e'si spende un diluvio, un
16-vii-160: [è] abbigliato con tutta moda al moderno costume franzese con mille dinderli
, ii-671: quando cesserà nelle donne questa moda delle unghie dipinte di rosso, di
un sollazzo, un diporto, una moda, una galanteria. g. maccari,
finanziera e imo stufatino di bove alla moda. -figur. pisacane,
... oggi è divenuta di moda. è stato armando a dargli il
tutto, anche la volubilità, la moda, il disamore dell'erudizion faticosa..
. lo spendere è sempre stato alla moda. -mi pare di essere delle più
19-45: la donna non discute la moda, ma la accetta come inesorabile.
tener dietro... ai figurini di moda. -finire, troncare la disputa
magalotti, 20-237: il genio, la moda, e anche un pochetto di boria
2. non abituale; passato di moda; diverso, insolito, raro,
prelibate, facenti parte della vocaboleria di moda. 4. sm. prodotto
un sollazzo, un diporto, una moda, una galanteria. verga, 1-29:
fatta alta e complessa, e la moda aiutava a stringerla in vita e a
si fabbricavano colà, e di cui la moda, obbedita al solito con furore,
color tortorella; l'avevano pettinata alla moda, colla divisa in mezzo. cicognani
dice né pur quivi / esser la moda divulgata. beccaria, ii-627: se
del primo linguaggio diviene un dizionario di moda. dossi, 521: né il mio
/ ed un cappel di brùcioli alla moda. note al malmantile, 1-198:
fummo così dolci, che, credendole la moda, ce n'innamorammo subito. carducci
senza maniche (e furono entrambi di moda nella seconda metà dell'ottocento).
sa che è dilicata / cura e moda studiata / andarsene alternando / un cotal
significare la donna volutamente scheletrica, di moda, ma poco gradita al regime.
targioni tozzetti, 12-5-197: è anche moda il disprezzare troppo i libri antichi;
, sfilacciati e scempi, mentre la moda, che cammina come non ci fossero poveri
se dotato di una certa curva alla moda, [il cappello] felicissimamente si
alta spada, finché ne dura la moda. -prezioso, riccamente ornato o
. alvaro, 7-24: è di moda, tra le famiglie della borghesia, lasciare
candeliere, circondata da quattro giovanetti di moda, provveduta di una bella carrozza con
uno di quei soffitti decorati secondo la moda intorno all'800, nel quale si vedevano
, alta spada, finché ne dura la moda. giusti, iii-133: rammentati dello
di drammi per musica, altro genere di moda. d'annunzio, iv-2-192: raccontava
deledda, iii-952: vestito inappuntabilmente alla moda di allora, cappellino di paglia con
in un paese instabile / è l'efimera moda, e non durabile. alfieri,
paralizzò, per usar un termine di moda, tutte le mie facoltà, e mi
di piacere: l'ultima parola della moda, le spiagge della florida eclissate, l'
del direttore. e ora entra nella moda di dire senz'altro * un editoriale '
di un bell'efebo e pederasta alla moda. pecchi, 10-82: la « scola-
effeminatezza, i peccati divenuti oggetti di moda e di gara nel bel mondo datano precisamente
in un paese instabile / è l'efimera moda, e non durabile. rosa,
scelto con gusto sicuro, conforme alla moda (e indossato con disinvolta sicurezza mondana
ii-554: sappi che questa è l'ultima moda; che le signore eleganti hanno tutte
mondana e impone i propri gusti nella moda. -vita elegante: vita mondana.
; a tener dietro a'capricci della moda, e'si spende un diluvio, un
di merce scelta, delle novità della moda; frequentato da una clientela ricca e
costituivano... gli elementi della moda del vestire femminile. b.
, più che altrove, ogni specie di moda scorre come elettricità dai palazzi ai tuguri
xxiii-291: benché sia fuor di moda il credere che l'elettrizzazione produr
cadute! oh quante opinioni passate di moda!... platòniche idee, pitagòrici
un vizio, un'abitudine, una moda); che si ripete a più o
e di diana. propensione, moda che si diffonde largamente e rapidamente;
grafaio, sebbene oggi ne corra la moda. idem, 2-146: lasciate
che, per usare una frase di moda, 4 segnano un'epoca 'della
ha le qualità per diventare improvvisamente di moda. 4. equilibrato (uno
secoli, di epoche, di ère la moda si ripete. 2. per estens
ei voglia lasciar andar in disuso i51 moda nostra di professarci cavalieri a visiera alzata,
di cinquantanni prima, al tempo della moda dell'erotismo. piovene, 5-112:
scoprire le ultime portate o evoluzioni della moda, che venivano annunziate da parte sua
] /... contro la strana moda / di portare una coda.
da qualche tempo in qua è venuto alla moda, e abbiamo l'onore anche noi
aggregati almen da gregari nell'esercito della moda tocca correre almeno mezza l'europa. verga
, ridotte dalla stagione balneare e dalla moda esibizionistica a somigliare, per il nudo
camerieri insolenti di un grande ristorante di moda. 3. che pretende d'
sociale; anche un costume, una moda, un gusto). p.
926: — dov'è il palazzo della moda? -chiede jeannette che di tutta
tre mesi un vestito nuovo all'ultima moda era la sola espressione della sua vita
nella materia. -vultima espressione della moda: l'ultima novità della moda.
della moda: l'ultima novità della moda. fanzini, ii-148: io ero
furono garantite come l'ultima espressione della moda. -toccare la massima espressione:
. per estens. gusto; voga, moda. soffici, v-3-377: creste e
sente un po'troppo il frasario di moda e una certa oscurità di sviluppi astratti,
arte, ma il costume, la moda, anche nelle manifestazioni esteriori).
: il tarlo dell'estetismo già di moda in quel tempo conquistò senza fatica la pochezza
, come pare che sia diventato di moda, da qualche tempo, da parte
, come un cappello da signora, della moda d'una volta. la sua età
il gusto, il costume, la moda, la tecnica propri dell'europa.
nella libertà delle dispute, divenuta la moda corrente del secolo e della corte
scoprire le ultime portate o evoluzioni della moda. alvaro, 7-267: a mano
giorno assumono nuove forme dal capriccio della moda. l'oro e l'argento vi si
certo vezzo sgarbato e vociando lo stornello di moda. albergo in piazza montecitorio,
cure: il quartiere nòvo venuto di moda. -figur. operare, agire
citare un dramma di amore. poiché la moda fa una faccenda di anatomia, altrettanto
le compilazioni che sono ora tanto di moda. cesarotti, i-i7: non tutti gli
o recanti faldiglie e falpalà di moda mezzo secolo prima. -figur.
col nome di qualche virtù passata di moda. tìtoli altisonanti, nessun contenuto;
falli, le macchine erotiche, rimessi di moda in un secolo di delizie.
la pianta del carciofo] in oggi alla moda, non averebbe mancato di metterla in
. ma ora, nel linguaggio della moda, è quella striscia di tessuto che
come base alla solita gradinata oggi di moda su tutte le scene davvero moderne, bastavano
rapire al fanatismo leopardiano. è una moda borghese. ojetti, iii-45: anche
a proposito. beccaria, i-i77: la moda, quantunque inquieta e fantastica, può
fantasma dell'antichità, il brillante fantoccio della moda non ci seduca. m. leopardi
luoghi comuni, i fantocci della retorica di moda, le anime e le vanità regionali
era tutta così fasciata nella squisitezza di quella moda che allora sembrava apprestare le donne per
particolarmente in argomento di arte, di moda, di politica, di costume,
; o come sia caduto presto dalla moda qualcuno che non ha potuto seguirla.
onora, / è un mal di moda che non reca smania, / talché non
immenso faro, la gloria, la moda, la passione, il vizio e
cadute! oh quante opinioni passate di moda. = deriv. da farraginare
una lettera nascosta dentro un giornale di moda sotto fascia. tozzi, i-232: aveva
: rovina tutto il fatalissimo spirito della moda, per cui quando nuova cosa apparisce
landolfi, 7-39'ora che rison di moda le memorie dei ladri, non vedo
regnare nell'isola di capri, rendesse di moda l'umile trattoria di faflù. alvaro
e serene. alvaro, 7-263: la moda succinta metteva a profitto alcuni doni che
al mento (e furono di moda soprattutto nell'800). arila
adesso il seno non è più di moda. b. croce, iii-9-35:
un'arte, una scienza, una moda, un'attività, un fenomeno storico
: la peggiore disdetta è che la moda non si fermi alle parrucche, ai
devote. milizia, iii-260: la gran moda d'un giletto corto e stretto,
cartella dei colori dell'ente naz. della moda, 1943). 3.
leccate secondo l'ultimo chic della moda col giubbettino alla figaro, la taglia
il cane bianco ». -figurino di moda. leopardi, v-497: spero che
per le case e i giornali di moda o anche per il teatro, il cinema
. -anche: fascicolo, giornale di moda. foscolo, xvii-106: o non
grecia, l'altra co'figurini di moda raccomandatici? borsieri, conc., iii-518
marchi, i-460: il figurino della moda venuto d'inghilterra portava quest'anno,
dei figurini di teatro o addirittura di moda. -modello per uniforme militare,
eleganza; chi segue i dettami della moda con morbosa meticolosità; damerino, zerbinotto
voleva « imitare nessun politico figurino di moda ». periodici popolari, ii-83:
una frase fatta, un figurino della moda anglo-americana. c. e. gadda,
spilli, vestito come un figuro da moda e spiritoso del pari.
secolo preceduto, erano già passate di moda sulle sponde della senna. nievo,
finanziera e uno stufatino di bove alla moda. 3. marin. imbarcazione
maniera veramente magnifica quel novello capriccio della moda. ojetti, ii-542: stanno vicini
un finimento di pizzi all'ul- tima moda, che sarà incirca venti braccia. settembrini
, un'abitudine); passare di moda (una corrente artistica o culturale);
/ fiocca il crine, che la moda, / secondando il bel sembiante, /
una volgare ricerca della popolarità e della moda. -ornamento naturale, bellezza.
proletaria e populista. è la gran moda nella bassa corte letteraria, sono le
con cui un abito è confezionato; moda. m. villani, 1-4:
sulla foggia degli abiti, sulle stoffe di moda. gozzano, 24: sotto il
l'altro un amico mio, giovinotto di moda, lo trovai vestito da capo alle
dalla educazione, dai pregiudizii, dalla moda, da'libri, dai più opposti
il metro e alcuni smorfiosi giornali di moda. -come simbolo dell'arte del
paese straniero (un uso, una moda, ecc.). f.
forestiero. forestierismo, sm. moda o costume di origine straniera, esotismo
distingua. -alla forestiera, alla moda forestiera: conforme ai dettami della moda
moda forestiera: conforme ai dettami della moda, del gusto straniero. mercati,
mano che il capitano le stendeva alla moda forestiera, con un molle abbandono.
al singolare). - anche: moda. 5. bernardino da siena,
forgióso, agg. ant. vestito alla moda, elegante. p.
di vesti, mobili, utensili); moda, modello. g. micheli
sono d'ordinario forzati e falsificati alla moda secondo gli umori passionati. milizia,
voce velata fosca agra, divenne di moda, specialmente tra i giovani e le ragazze
. rigutini-cappuccini, 200: la moda de'nuovi balli ha anche introdotto
: ci si è ora immischiata la moda, mercé della quale i testamenti politici
uso o il costume francese, secondo la moda, lo stile proprio della francia.
secondo l'uso francese; a imitazione della moda, del gusto, delle usanze propri
iii-140: quel francesizzare era oramai una moda volgare che rallegrava le sale dei nobili e
divozione ci venga di francia insieme alla moda dei cappellini. = deriv
franca: secondo l'uso, la moda francese. casti, xxiii-504: non
proverbi toscani, 11: vuoi mordere questa moda dei frontespizi strambi e da cavadenti;
egli a quella nobiltà e arruotarsi alla moda. soffici, vi-1-311: dopo aver
donzelli. roberti, ix-42: la moda innanzi a sé schiera alberelli / di
235: senza volermela prendere né con la moda, né co'matti, né co'
de'matti '... adesso la moda non trovò abbastanza nuovo e ben sonante
e naturalmente la provincia esagera facendo diventare moda quello che è uno sgradevole portato dei
, come d'un cosmetico di moda. carducci, ii-20-41: agli oziosi
per le apparenze; futile (una moda, una cerimonia, un'attività, ecc
la cucina, il vestire, ogni moda più frivola. baretti, 3-126: verrete
: quel francesizzare era oramai una moda volgare che rallegrava le sale dei nobili e
venosta, ii-1-354: le signore più alla moda, più eleganti, più belle,
'fronda', era non essere alla moda. panzini, iv-279: *
della stagione a disperdersi, agitato dalla moda che corre la città cavalcando un ronzino di
: il suo abbigliamento era fuori di moda: il vestito grigio dalla giacca troppo
le doti del proprio corpo, la moda. pea, 7-5: la loro fame
colonna di amabile prosa funeraria che la moda consacra agli scomparsi. e. cecchi,
durante le recenti discussioni sono venuti di moda, da coloro che vogliono fare un
mano: v. fuorimano. -fuori moda: v. moda. -fuori opera
fuorimano. -fuori moda: v. moda. -fuori opera: v. opera
i guantari hanno messi fuora per la moda da correre nel prossimo inverno.
balli, beveva tutte le misture di moda. landolfi, 3-11: voi non v'
alla lana, al lino, alla moda, al vestito, alle gale, a
i-ii- 507: l'andazzo della moda era sì grande, che tutte le
dello stesso elegante contorno le follie della moda, gli studi della to
-è una galanteria; è un abitino alla moda. cantoni, 21: si era
galanteria si chiama introdotta dal dameggiar alla moda, ma senza modo né modestia.
. (galléggio). ispirarsi alla moda, alle dottrine, al regime di francia
di tal nome, oramai non più di moda, è comune la parola francese,
.., sua santità progredisce sulla moda dei gamberi. de roberto, 517:
l'effeminatezza, i peccati divenuti oggetti di moda e di gara nel bel mondo datano
man ti adattino le vesti / cui la moda e 'l buon gusto in su la
, i-282: per me, sia di moda geremia o pulcinella, oramai quel che
gozzano, 929: -il palazzo della moda!... -amica mia che cosa
. govoni, 462: della moda la gazzarra! / chiome corte, e
le arcate di un cimitero alla moda! 6. ant. stillicidio
mutuo insegnamento che ora è venuto di moda, i cuori ci avrebbero pochissimo da guadagnare
è specialmente geologica (scienza ora di moda), ma fatta in maniera molto
o a una locuzione diffusa e di moda). d'azeglio, 1-160:
il metro e alcuni smorfiosi giornali di moda. 7. gesso di tripoli
dice nel lin guaggio della moda per indicare maniche tutte di un
: ampia scollatura degli abiti femminili di moda durante la rivoluzione francese. de
ode a silvia, dove flagella la moda « alla ghigliottina ». -finestra alla
della natura, della sorte, della moda, ecc.). aretino,
era la sintesi dei capricciosi ghiribizzi della moda e pareva non posato ma sospeso sulla nuca
di belle lettere ', secondo la moda d'oggidì, me lo fecero a
tutta così fasciata nella squisitezza di quella moda che allora sembrava apprestare le donne per
milizia, iii-260: la gran moda d'un giletto corto e stretto,
, ii-1-705: noi donne galanti, alla moda, non sappiamo, non c'immaginiamo
dell'intellettualismo e dell'arrivismo, della moda e dei misteri della fama.
la gioielleria segue tanto da vicino la moda che il gusto del committente, in secoli
/ mille fregi o gioielli a cui la moda / di viver concedette un giorno intero
scientifici (ma anche di costume, di moda, ecc.), in seguito
; corrente (un gusto, una moda, ecc.). de sanctis
247: 'cose del giorno', 'moda del giorno ', e simili, sono
d'un abito giovanile e acconciata alla moda d'allora. emanuelli, 1-45:
imparata. calvino, 7-122: la moda comincia a girare in un altro verso
un'opera d'arte); essere di moda. s. maffei, 5-5-150:
tirate, leccate secondo l'ultimo chic della moda col giubbettino alla figaro. viani,
addolcire. magalotti, 24-347: la moda è di non mettere più il zucchero
v-21: oggi che la magrezza è di moda, sei un pesce fuor d'acqua
rebus ', quando v'entri la moda, che dal modo ha fatto divorzio
scarsella. milizia, iii-260: la gran moda d'un giletto corto e stretto,
vedere, adesso che hanno messa questa moda dei giurati, cosa mi direbbero se mi
i volti glabri allora non erano di moda, e la soppressione dei baffi avveniva
'godet', nome maschile francese della moda del vestire, 'allargamento 'a campana
a colori vivaci, in ritardo dalla moda e non pertanto esagerandola con una volgarità
sua condizione borghese quell'elemento nobile della moda contemporanea, ne modera l'abituale goffaggine
intende, con goffaggine, perché la moda ha per sua natura l'ufficio di
-privo di eleganza, brutto, fuori moda (un capo di vestiario, un
quelli coi fiori d'argento all'ultima moda. chiari, i-180: non è ella
con diversa ampiezza e lunghezza secondo la moda; sottana. -per estens.
metà del secolo xviii e ancora di moda nell'età romantica, che, secondo
proporzioni, si limitò agli aspetti d'una moda e d'un lusso.
quella parte di borghesia che si dava per moda a seguire le costumanze cavalleresche e la
locuz. - alla grande: alla moda, all'usanza dei grandi, degli
candore sul volto. = termine della moda spagn.: grandilla 'bavero alto
di quella latinità e grecità venuta alla moda. carducci, ii-3-220: quella ipotesi
aggregati almen da gregari nell'esercito della moda tocca correre almeno mezza l'europa.
fare un grembiulino di renza di questi alla moda, che arrivano sopra le ginocchia.
6. anche al plur.: moda. -ultimo grido: le creazioni più
recenti, le espressioni più eleganti della moda (e traduce il fr. dernier cri
, che cambiavano via via seguendo la moda, l'ultimo grido. 7
famoso, rinomato, celebre; alla moda. buommattei, n: poeti di
-essere in grido: essere di moda; godere grande rinomanza. zeno
di giacomo, ii-651: già la moda francese aveva prescritto... i
iii- 404: la linea della moda era veramente nuova, di una novità
da cui; / e sebbene alla moda ogn'un li guarda, / si rinfaccian
per tenerla allargata e gonfia secondo la moda del secolo xvii e xviii (e
: citiamo, fra i termini di moda, il * guardinfante ', introdotto
. locuz. alla guascona: secondo la moda in uso presso i guasconi.
scriminatura. bartolini, 16-111: una moda d'acconciatura di capelli così detestabile quanto
il palato guasto piuttosto che dilicato della moda, non resterà egli amareggiato più che
e il prete, o adesioni alla moda di quel concitare. gramsci, 6-128
l'erta via, per dirla alla lor moda, della bella letteratura. carducci,
roba passi per filosofia. 3. moda, foggia di vestito o di arredamento.
le ali. -secondo una data moda di vestire e di presentarsi; conforme
delle bizzarrie fantasticate dal lusso e dalla moda, e spesso dal gusto depravato. cesarotti
ti adattino le vesti / cui la moda e 'l buon gusto in su la
: nella città..., come moda di vesti, si cangiava ogni due
aggettivale: elegante, raffinato, alla moda. goldoni, vii-iiio: -anch'ella
è fatto il 'mariage 'alla moda? -eh! un abitino di poca
, alle quali, conforme a una moda tedesca, taluni si attenevano. herpangina
, « tecnocrazia » stanno diventando di moda ed esprimono un nuovo ideale della cultura
di capi di vestiario; creatore di moda. = deriv. da ideare.
voler imitare: non è per me questa moda. romagnosi, 10-98: taluni.
4 giornale illustrato ', 4 la moda illustrata ', 4 ii libro illustrato '
far proprio (un atteggiamento, una moda); mettere in serbo, conservare
d'imbracarle con quelle cinture tanto in moda in certi paesi, le lasciavano in
/ la cara patria a non curar per moda / talor s'avvezza. settembrini [
, se ne potrebbe 2. succubo della moda e dell'etichetta. qua portare
imitati dall'antico, come andavano di moda quarantanni addietro. -contraffatto (l'
. modernità, che segue la moda, aggiornato. luzi, 25: è
, 41-465: questi stessi che per la moda si mettono in impegno di non citare
impennacchiati, le vesti alquanto passate di moda. calvino, 3-24: incontrava paladini
5-291: lo stesso dandismo e la moda non son che larvati sussidi al bisogno
, per dirlo con una espressione di moda, la « irradiazione della francia nel mondo
e vuol far belli i corpi / la moda di sua man. cesarotti, 1-xix-124
una persona o un prodotto, una moda, ecc.). comisso,
: oggimai che ritornati / son di moda e stinchi ed ossa / e né pure
tutti questi preamboli praticati dalla gente di moda, quando... c'invitano magnificamente
libro, un prodotto commerciale, una moda). carducci, ii-8-374: sai
, l'ha educata a dispetto della moda. cagna, 2-44: che bazza
831: ben è vero che io [moda] non sono però mancata e non
questo dipingere ornai è cosa di tutta moda. rosmini, xxvii-301: di questo passo
non udire lo schioppettare del frustino della moda. 4. ant. che ha
un altro, secondo che si muta la moda ne'colori de'vestiti, cambia il
aria di studentessa che vuol fare la moda e ha le dita sudice d'inchiostro
: era in somma un letterato alla moda. riproduceva in un italiano incipriato di gallicismo
incommutabile ed una, e non nella variabile moda, che qual novello proteo muta forma
senza tramontare, né per ciò incom- moda la nazione col calore. buonafede, 1-i-295
poter interrompere, senza commettere incongruità nella moda, l'odiosità di quella gran linea retta
o letteraria, imo spettacolo, una moda, un prodotto). salvini,
. calandra, 4-2: torneranno di moda... i grandi collari tondi,
terra d'erbe ignuda et fuori moda. erma, / né »
volgare ch'è nell'esser fuori di moda e toccano, in somma, una
palazzeschi, 3-266: non erano di moda le spiagge con la salutare cura del
il grande hugo: non obbedì mai alla moda dell'artistica indifferenza, della 4 impassibilité
fa l'articolo numero uno era la moda, l'editoria e la pittura ne hanno
chi presenta abiti maschili nelle sfilate di moda. = nome d'agente da
indossare abiti per presentarli nelle sfilate di moda, e anche per fotografie di modelli.
delle diverse sartorie e delle riviste di moda. bonsanti, 5-322: ella sapeva
sull'esito della guerra e affettava alla moda dei combattenti indulgenza, anzi simpatia per
seco attrae poi governi, istituti, moda, abitudini. cattaneo, v-1-5: l'
mille fregi e gioielli, a cui la moda / di viver concedette un giorno intero
... e gli infatuamenti della moda... è dato raccogliere alcune cosette
di astrologia, che era la gran moda d'allora, e di cui quella
azione creativa (un gusto, una moda letteraria). garisendi, xxxviii-293:
convenzionale, quel corrotto spirito cavalleresco di moda... ha infettato finora la poesia
d'imbracarle con quelle cinture tanto in moda in certi paesi, le lasciavano in
; francesizzante (una corrente, una moda culturale, ecc.). — anche
le brune, che oggidì sono alla moda. 5. cospargere di gesso la
nei confronti di una teoria, di una moda; assimilare, imparare in modo acritico
ricchezze e del lusso, diventano arbitri della moda... e deriva, in
»: parola che delolme ha posta in moda, e che è inutile fuorché nell'
arte, privo di maschera e vestito alla moda, che, sorto cronologicamente dopo le
mobili scolpiti di quello stile floreale di moda cinquanta anni fa... si perdevano
di genio. foscolo, v-352: la moda in europa rimbiondisce ad un modo i
: le più addottrinate nei secreti della moda, sporgono il seno, e stanno con
di qui l'ammirazione, divenuta ora persino moda letteraria, verso i dissoluti, i
curiosità per sapere a chi la dea moda aveva destinato quel cappellino. manzoni,
volgare ch'è nell'esser fuori di moda e toccano, in somma, una fondamentale
ad inspirarsi su le ultime creazioni della moda. è iperbole alla francese.
è soggetto a continui cambiamenti (la moda). fagiuoli, v-5: il
, seco s'unìo / l'istabil moda: e in terzo luogo fu / ritrovato
intarsiate e la sua faccia saccheggiata alla moda. 4. figur. inserito
intellettuale '. come sostantivo, venne di moda in francia (e, subito
di carlo, fare un matrimonio alla moda, cioè d'interesse. carducci, ii-10-28
. interlardano (vocabolo fabbricato alla loro moda) interlardano quelle loro opere di parole
, di una cultura, di una moda. e. cecchi, 9-121:
attesta... la celebrità di moda a che era venuta cotesta nuova forma
un costume, una consuetudine, una moda, una cultura, un'arte, un'
, in quell'invemo aveva introdotta la moda delle catene di fiori sospese dall'un capo
magalotti] a introdurre in italia la moda dei buccheri o barri, che eran
e alamari d'oro, secondo la moda ora invalsa. invalutàbile, agg.
pezzo in qua, sono diventate di moda invasioni o sovrapposizioni di un'arte nell'altra
perdere di attualità, al passare di moda, di consuetudini, oggetti, abiti
; cadere in disuso; essere fuori moda, perdere di attualità. muzio,
caduto in disuso, sorpassato; fuori moda. cellini, 839: che bisogno
non ne era l'invenzioniera) la nuova moda. = deriv. dallo spagn
le facce... questi eroi della moda... hanno scavalcato tutta le
... tracciator severo di qualunque moda, fra tutti il primo investiva.
di brera, uomo dei più alla moda, e direi dei più inviziati della
arsenale di simulazioni e dissimulazioni imposto dalla moda, o, come si dice, dalla
. moretti, 15-264: segue l'ultima moda la quale le consente di valersi quasi
nel 1932. i giocherelli passano di moda e si rinnovano. = deriv
antica tradizione popolare, fu assai di moda a firenze dalla fine del secolo xvi,
l'ipsometro di fahrenheit fu rimesso in moda da wollaston e migliorato da regnault.
; cadere in disuso, passare di moda, essere sorpassato dai tempi.
per lo più come schema astratto o moda culturale o espressione di cerebralismo, d'
perché anche di là son venute di moda, così in letteratura come in musica,
, 1-55: giacché è elegante la nuova moda dei paraventi di 'toilette 'per
riferimento alle parole di una canzonetta di moda ai tempi di guglielmo ii).
dirsi, il la dell'ultima creazione della moda. d'annunzio, iv-1-150: quasi
« istanze » dell'uomo, era di moda soltanto tra una tal compagnia di sfaccendati
: gioco affine alla dama, di moda durante l'impero napoleonico; in esso
per quell'ambigua languidezza romantica allora di moda. g. bassani, 5-59: non
... pur nuotando nei languori alla moda, stavano poi benissimo di salute.
: se qui non fusse universale la moda di mortalmente odiare gli stranieri e di
erano rimate con l'eleganza oraziana allora di moda. soffici, v-5-125: nel settecento
procacissima, comparivano tutte le stravaganze della moda più sfacciata. -sostant. castiglione
, esso non esclude che anche alla moda debba applicarsi in latinuccio: 4 na-
-arius. è un suffisso francese alla moda, passato dalla francia in italia all'
pare che anche nel 1833 fossero di moda i lazzari risorti e le donne allampanate.
lazzarona che re ferdinando aveva messo alla moda. -lento, tardo.
iv-618: il romanticismo ha rimesso alla moda il cristianesimo, lebbra orientale che nel
, leccate secondo l'ultimo chic della moda col giubbettino alla figaro, la taglia
, 59: se talvolta essa [la moda] ha menato romore, non da
abominevoli. foscolo, v-327: questa moda di richiedere e promettere di leggieri la
richiedere e promettere di leggieri la è moda più nostra che inglese: 4 qui ognuno
la necessità è la madre legittima della moda come di tutte le azioni di noi
oriani, x-28-106: alcuni lioncelli della moda passavano dieci volte al giorno sotto le
che oggidì dante è il poeta della moda, e ristampasi ad ogni due mesi,
c'è da comprare un vestito di moda alla moglie: ecco una levata di sangue
martelli, 48: questi eroi della moda, con dei quadrettini eunuchi e levigati
per studiata, eccessiva ricercatezza (una moda, un'acconciatura). tommaseo [
e rispetto, spesso eccessivi, una moda, una credenza, una tradizione.
voce] in una canzone allora di moda. 3. letter. luminosamente
: le signore civettavano per vezzo di moda coi lindi francesini pirandello, 8-474:
di un modello o di una corrente di moda. - al figur.:
tinta. bocchelli, 1-ii-156: [la moda] scorciava e raddrizzava giacche e sopravvesti
meno libera e dissoluta e segue la moda con affettata e ostentata eleganza; damerino
o bei narcisi, o giovani di moda, / di far cader certe furbe trincate
punto alla lizza, dai ministri della moda. svevo, 6-196: mi duole di
intenzionalmente queste bellezze locali seguivano la grande moda di fuori. - sostant
non è dunque sottoposto alle leggi della moda né al logorio del tempo. montale,
sentendosi soffocare. -nel linguaggio della moda, gradazione speciale del colore rame.
. locuz. -alla lucchese: secondo la moda e le tradizioni proprie della lucchesia.
ii-378: mi rallegro con voi che la moda tessalica in atene la renda così lustrosa
fusinato, vii-962: dopo il teatro la moda vuole / che col macao si vegga
gigetto er bullo o la canzonettista alla moda, d'una parodia come l'amleto
. frugoni, i-437: tralascio che la moda è un'artificio macchinato, come quelle
... / a te la moda oggi antepone, stolta, / il gracile
discorsi macchiavelleschi ': oggi caduti di moda, perché scoverti. più dispregiativo e
, sm. scherz. signorino alla moda. genovesi, 474: so de'
di seta cangiante, con mantellette di moda antichissima e con certe cuffie luccicanti di pagliuzze
che l'adornava, era bensì tagliata alla moda, ma con tal maestrìa che serbava
: un sozzo awenturier magnamaroni / alla moda non è per il paese, / scuola
e del lusso, diventano arbitri della moda. d'annunzio, iv-1-38: la
brigantaggio, come pare che sia diventato di moda, da qualche tempo, da parte
,... coi calzoni di moda, le magliette malandre. 3
ogni novità. andava ancora vestito alla moda del ventuno; portava la barba a
2-59: vorrebbero introdurre... la moda del disprezzo per le dottrine di
: i pellegrinaggi a roma vennero alla moda o si cambiarono in mania nel ix secolo
dei 'rococò'o vecchie ciarpe rimesse in moda. mazzini, 51-25: questa mania
. bresciani, 1-i-47: ecco la moda delle placchine, che sono una sopravveste manicata
la figlia rimane un manichino decorato dalla moda, animato dalla illusione stessa della eredità
modo abituale, consuetudine, abitudine; moda, guisa. chiaro davanzati, xi-41
che il manierismo cominciò ad esser di moda, il desiderio di reclutare manieristi onorari
questo... è una nuova moda, una manifattura di quel paese,
giuochi di mano erano sì fortemente alla moda in corte, si può ben dubitare che
sol manumento a cui la volubilità della moda o l'ignoranza dei posteri non abbia
era particolarmente vistoso e caratteristico nella moda secentesca); paramano. cicognani,
: era rimasta fedele nel vestiario alla moda d'allora: la sottana ampia, a
elettezza che il d'annunzio ha messa in moda, e che appartiene ormai perfino ai
di seta cangiante, con mantellette di moda antichissima. de pisis, 1-250: è
-per estens.: nel linguaggio della moda, qualunque tipo di soprabito femminile anche
questi sono tutti filosofi e maestri alla moda, mantenuti a bella posta dal nostro re
fagiuoli, 1-6-417: questa sarà una nuova moda, che i mariti ci siano sì
alquanto ampio e lungo (e nella moda femminile, soprattutto nel secolo xviii,
3-208: andava vestita senza riguardo alla moda con la mantiglia « a fisciù »,
, senza maniche, diffuso soprattutto nella moda femminile del secolo xviii. fagiuoli
, che fabrica il mobiletto ricercato dalla moda. 16. mus. la tastiera
fuor del comune, raro, alla moda ', appartenente all'aristocrazia della cosa
. 3. nel linguaggio della moda, tonalità di grigio. -tess
d'un piatto di pesce marinato alla moda portoghese. c. e. gadda
'marrone ', nel linguaggio della moda prevale, per vero abuso, la
1868- 1945) che ne lanciò la moda. mascagnìa, sf. ant.
e accademie / faran largo alla gran moda / e alla vasta immensa coda. g
foggia pastorale è più che mai di moda... ma vi sono di bei
strafottenza. alvaro, 7-89: sono di moda alcune parole per definire la donna,
maschile: secondo l'usanza, la moda propria degli uomini. cavalca, 19-446
la linea, il taglio, la moda maschile (con riferimento ad acconciatura e
il taglio, la linea, la moda, l'usanza maschile
figura maschile (abbigliamento, ornamenti, moda). boccaccio, ii-308: tornossi
ima teoria degli investimenti venuta in gran moda dopo la crisi del 1929.
perché il materialismo non è più di moda. -vita dissoluta; libertinismo.
1783, si era vietato a'mercanti di moda di pqter vendere stoffe di seta.
di carlo, fare un matrimonio alla moda, cioè d'interesse, pigliando quel signore
antico ducato di masovia. divenne di moda a parigi (secondo impero). la
balli, ad armadi di abiti passati di moda. d'annunzio, iv-1-9: io
i manicotti contenevano un mazzolino secondo la moda leggiadra. piovene, 7-4: accadeva
si radunano a ondeggiare come è di moda, ma non vogliono musica meccanica o lontana
medaglioni: oggetto o costume passato di moda; persona dalle idee sorpassate e dalle
della medaglistica greco-romana del rinascimento venuto di moda con d'annunzio già prima della guerra
medicale: secondo il costume o la moda dei medici. b. pino,
amara per tutti coloro che amano per moda. panzini, i-821: catullo ci andò
ristoranti... ed il declino della moda del pugilato. cassola, 2-291:
melodrammacci francesi e tedeschi son venuti in moda sotto il ridente cielo d'italia, e
piani del savioli, già messo di moda a bologna nel 1747, ma non
il critico più severo in fatto di moda non avrebbe segnalata una menda nel suo
io mi sono uno de'rari forestieri alla moda, non vi diceva che un po'
i bravi borghesi uscendo dalla trattoria di moda prima di salire in tassì. soldati
15-247: quanto ai balli di moda, non se ne può menzionare che imo
di questo taglio; / ultimo taglio, moda fresca... / -vi ringrazio
di librari e di altri mercadanti alla moda e lingua francese, i quali negoziano
e messo lì. -messo alla moda: v. moda, n. 7
-messo alla moda: v. moda, n. 7. -messo alla
foscolo, v-359: poscia fu ed è moda che i professori di metafisica francesi,
quell'amore del meraviglioso, a quella moda del racconto ciclico che predomina nei romanzi
secondo un determinato costume, una data moda (e può essere seguito da un
la frutta del carciofo] in oggi alla moda, non averebbe mancato di metterla in
12-34: uscian da quegli zate oggi per moda tedesca in italia, sarebbe riescito ingegni
canna da cui penda / fiocco alla moda del color di miglio. 3
il costume, l'abitudine, la moda di milano e dei suoi abitanti (
. acconciatura femminile del capo, di moda nel secolo xviii, piccola ma alquantoelaborata ed
se il costume ed i pregiudizi della moda minacciano di voler oltrepassare i confini della
tra tutti i gatti è molto di moda. = comp. dal pref.
ginocchio, entrata nei dettami della moda e del gusto, soprattutto occidentale,
imparare una minuétta e un'aria alla moda,... come mamma si fa
, u-13-53: oggi è venuta in moda una critica che chiamano storica,.
niente le bastava; stivalini d'ultima moda, fazzoletti tutti di seta da mettersi
tali altre miscee, andato giù di moda, egli lo introdusse novellamente nell'ottica
dedicati ad argomenti disparati (attualità, moda, cultura, ecc.).
tempo in cui la fede era ancora di moda, e produceva negli spiriti eletti quei
direte ch'io vi presento, alla moda macedonica, in un piatto molte vivande,
tanto più ora che son venuti di moda. = voce dotta, lat.
propagande il 'bisogno di essere alla moda '. -elemento fondamentale, struttura
, che fabrica il mobiletto ricercato dalla moda. -mobilino. crusca [s
'erba che brucia '. moda, sf. nell'ambito dei costumi,
la moderazione modesta, perché seguita la moda sempre più smoderata. redi, 16-v-348
finissima di savona; e così è la moda. magalotti, 9-2-183: non mi
sento gran difficoltà in accomodarmi a una moda che vedo andarsi introducendo in qualche tribunale
vi lusingate con dire: questa è la moda, questa è l'usanza del mondo
mondo, perché appunto l'usanza e la moda della moltitudine è batter la strada dell'
ed una, e non nella variabile moda, che qual novello proteo muta forma
studia a far gli uomini savi, la moda sarà una proprietà di vivere, e
persone. ortes, 98: 'moda ': un'introduzione di qualche novità
sulle idee nostre opera talora anche la moda. sul senso di questa voce, dopo
, 1-297: una volta volea la moda che le donne fossero filosofe e incredule,
dell'amore 'romanzesco ': la moda vuole che si abbandoni con disprezzo ai
gioberti, 4-1-122: la... moda è la modernità non consolata d'antichità
provinciale, e che non capiva la moda. bocchelli, 1-i-556: gli sfaccendati,
alle piccolezze notavano che gli ufficiali, moda nuova, dalla guerra in poi portavan
di un aggiornamento religioso esteriore; la moda in chiesa; intendendo per moda l'
la moda in chiesa; intendendo per moda l'impronta che la vita d'oggi e
praticare il culto. vittorini, 7-195: moda è ogni innovazione e ricerca di innovazione
un altro, secondo che si muta la moda ne'colori de'vestiti, cambia il
il verde. ghislanzoni, 1-8: la moda dei mustacchi e della barba completa incontrava
appunto, in quell'inverno aveva introdotta la moda delle catene di fiori sospese dall'un
i grandi candelabri; ed anche la moda dell'esilissimo vaso di murano, latteo
: docile trastullo / fien de la moda le colonne e gli archi, / ove
nostre conoscenze in questo mese sono dalla moda cacciate lontano da londra. leopardi,
leopardi, 830: dialogo della moda e della morte. -fuori moda:
della moda e della morte. -fuori moda: persona che per idee o per
nella propria sensualità è oggi un fuori moda, un cacciatore che vuole andare alla
. le femmine, sap- piendo la moda, non danno fede alle parole degli uomini
ha scritto nulla: e sarà nuova moda. ecco un'altra moda. crederesti
e sarà nuova moda. ecco un'altra moda. crederesti che è venuto a zurigo
a esigenze di eleganza). -alta moda: l'insieme delle creazioni di abbigliamento
nel vestire e non mutano mai la moda. segneri, iii-1-99: come..
. riccati, 4-366: per ogni moda che da lei s'addocchi / tanto desio
, 1-1-172: la svergognata disonestà della moda corrente, che è la divisa delle mondane
abborriscono. leopardi, i-1215: la moda cambia le usanze del vestire e di
il critico più severo in fatto di moda non avrebbe segnalata una menda nel suo
di quel rigido marzo gli elementi della moda del vestire femminile. pea, 7-612:
che crea quattro volte all'anno la moda di francia. jahier, 29: hanno
, sfilacciati e scempi, mentre la moda, che cammina come se non ci
i capelli rialzati sulla fronte secondo la moda del tempo e camminava impettita. moravia
: sempre vestita da ballerinetta secondo la moda del momento, con una leggera camicetta
intenzionalmente queste bellezze locali seguivano la grande moda di fuori, soltanto lo facevano alla
sovrantendente alle femminili faccende, è * moda 'nominata. fantoni, ii-147:
quella i figli albergano / della volubil moda. foscolo, v-300: in inghilterra
foscolo, v-300: in inghilterra la moda è regina prepotentissima anche più che in
1-29: ci sono donne che la moda fa somigliare a curiosi animali; altre,
-figurino, giornale, rivista di moda: fascicolo periodico dedicato, totalmente o
grecia, l'altra co'figurini di moda raccomandatici? capuana, 1-i-495: la bimba
marchi, i-460: il figurino della moda venuto d'inghilterra portava quest'anno, come
di giacomo, ii-551: giornali di moda e di lettere del tempo suo.
. v.]: * figurino della moda 'dicesi anco la persona che ambisce
apostolico all'antica? / e a questa moda non v'adatterete? manzoni, v-1-324
, non che una scienzia, una moda. g. ferrari, 82: così
: così nasceva il classicismo, questa moda inaspettata della letteratura, questa forma sì
[rilluminismo in italia] era una moda innestata sul vecchio, tra l'universale
tutte le estremità, questi eroi della moda, con dei quadrettini eunuchi e levigati,
di qui l'ammirazione, divenuta ora persino moda letteraria, verso i dissoluti, i
specifica. magalotti, 9-2-161: questa moda de'gran dizionari viene in tanta voga
quell'amore del meraviglioso, a quella moda del racconto ciclico che predomina nei romanzi
cavallereschi. papini, ii-1263: la moda della poesia oscura apparisce sempre alla fine
parini, giorno, ii-931: la moda impone / ch'arbitro o fiacco a
di guerre e simili accidenti, se averano moda da intraprendere e sostentare una guerra,
cortigiano, non ebbe riguardo all'antica moda del secolo di lucilio e giudicò che
loro statuto di non alterare l'antica moda del loro canto, stimando quell'alterazione
pero] e guidatele in questa nuova moda, averemo spalliere assai più robuste e
'di dire i fatti suoi alla sua moda. manzoni, vi-1-254: chi guardi
, vedrà se, anche rispetto a una moda di scrivere, il mutamento sia stato
suo libro, non troviamo la 'moda 'né di parini, né di
evandro divenne anche re, secondo la moda di quei tempi. -genere,
a. cattaneo, ii-204: che moda di fede è questa tua? alla
norma. 7. locuz. -alla moda (con valore avverb.):
l'adornava, era bensì tagliata alla moda, ma con tal maestria che serbava,
gli uomini e vuol vestire anch'essa alla moda, come potrà mai riprendere efficacemente gli
, vestita tutta di nero, alla moda di cinquantanni fa, con una cuffia
sono d'ordinario forzati e falsificati alla moda secondo gli umori delli uomini passionati e
; ed altri, perché, vivendo alla moda, pensano più al servigio dell'altrui
bettinelli, xiv-58: non vado alla moda per avere tai libri su la toeletta.
di librari e di altri mercadanti alla moda e lingua francese, i quali negoziano
] gran copia ma di quelli alla moda d'oìlanda: cioè autori di varie
di quando in quando è uffiziato alla loro moda superstiziosa. praga, 4-40: una
una donna, col capo circondato alla moda montaniana di un fazzoletto rosso, distendeva
i pannolini del bucato. -alla moda, della moda, di moda, dì
bucato. -alla moda, della moda, di moda, dì gran moda
-alla moda, della moda, di moda, dì gran moda, in moda
moda, di moda, dì gran moda, in moda (con valore attributivo)
moda, dì gran moda, in moda (con valore attributivo): conforme
da cui, / e sebbene alla moda ogn'un li guarda, / si rinfaccian
dire in una parola, non così alla moda, non dovevano così alla ricisa condannarsi
l'ordinario falsa, benché tanto alla moda. delfico, ii-40: le lodi
lodi ai trapassati, sempre più in moda che ai viventi. carducci, ii-1-267
da quelli che amano la poesia di moda, lodate e forse soverchiamente da altri
le nubi chiare, / come di moda settant'anni fa. montano, 477:
non è moderna nel senso corrente e di moda, e rappresenta forse uno di quei
/ ed un cappel di brucioli alla moda. moneti, 2-v: per mano
giubboni fu ridotto in un'abito alla moda tutto ricamato di nuovi pensieri,
capelli vaporosi, teste laccate, abiti di moda. -abbigliato secondo i più recenti
mi son uno de'rari forestieri alla moda, non vi narrava che un po'
dardeggiava col binoccolo i giovinotti più alla moda. sbarbaro, 1-133: bue alla
. sbarbaro, 1-133: bue alla moda è quello. sì compito giovane si mostra
con essa sola nel suo carrozzino alla moda trapassando a casa d'alberta.
-macché, è la canzonetta di gran moda, - rispose il figlio. -molto
prato a travalle, delizioso ampio giardino alla moda. carducci, iii-19-85: oh verso
, sotto le arcate di un cimitero alla moda! alvaro, 20-7: l'apparizione
una bella donna su una spiaggia di moda non potè non suscitare un movimento profondo.
di sghembo nell'angolo della balera di moda. -che gode di una fama
, 1-xix-166: uno di questi agenti alla moda chiamavasi 'antiperistasi '. cesari,
che oggidì dante è il poeta della moda e ristampasi ad ogni due mesi.
più stretta conoscenza con l'eroe della moda. pratesi, 1-158: in tal modo
divenuto un medico famosissimo e di gran moda. moretti, ii-342: pareva nato
o sui preraffaelliti inglesi allora di gran moda. -bizzarro, stravagante.
/ perch'egli è stravagante ed alla moda, / che non se ne rinven capo
note al malmantile, 2-575: alla moda... in questo luogo vuol
del tutto insolito. diciamo 'cervello alla moda 'per significare * cervello stravagante e
mutar che si fa tutto giorno della moda nel vestire. -che si adegua
o come sarebbe a dire, alla moda, perché i veri uomini dabbene cercano
1-i-627: io / son un bravo alla moda. il mi, mi, mio
di carlo, fare un matrimonio alla moda, cioè d'interesse, pigliando quel
e stimato ricco. -all'ultima moda (con valore avverb.): secondo
alti e membruti, stilati all'ultima moda. e. cecchi, 6-370: a
mai abbia veduto; vestita all'ultima moda, con quell'arditezza un po'stonata e
hanno le belle ragazze a vestirsi di moda, quando possono spendere solo pochi centesimi.
solo pochi centesimi. -all'ultima moda, d'ultima moda (con valore
-all'ultima moda, d'ultima moda (con valore attributivo): confezionato
cos'è? una scuffia di ultima moda con la sua rifinitura di merletti de'più
peso un drappo di lione all'ultima moda. pirandello, 8-439: sfoggiavano allora
allora a gara ricchissimi abiti d'ultima moda: fatti venire dalle primarie sartorie di
e ori preziosi. -andare di moda: essere in auge, essere molto
il principio di secolo, andava di moda! -andare giù, passare,
-andare giù, passare, uscire di moda: cadere in disuso. algarotti
non erano per ancora andate giù di moda le torri. delfico, i-470: questo
cangiò il nome, quando uscì di moda, e non alterò punto le facoltà o
ci fu scialo: ora è passato di moda. b. croce, iii-27-270:
il romanticismo] era certamente uscito di moda, nella sua accezione teoretica e positiva.
positiva. -diventare, venire alla moda, di moda o in moda:
-diventare, venire alla moda, di moda o in moda: divenire di uso
alla moda, di moda o in moda: divenire di uso frequente ed esteso;
xxii-68: gli epigrammi sono venuti alla moda. de sanctis, 11-13-53: oggi è
sanctis, 11-13-53: oggi è venuta di moda una critica che chiamano storica,.
come mi hanno detto sia venuto di moda oggi a milano. b. croce,
po'di tutto ciò che è venuto in moda in questi ultimi anni: i postulati
all'italiana, nella foggia venuta di moda del giubbetto e dei calzoni di velluto
3-139: quel motivo diventò subito di moda: si sentiva fischiettare in continuazione.
in continuazione. -essere alla moda, di moda o di gran moda;
. -essere alla moda, di moda o di gran moda; essere moda
alla moda, di moda o di gran moda; essere moda o la moda:
moda o di gran moda; essere moda o la moda: essere conforme al gusto
gran moda; essere moda o la moda: essere conforme al gusto, agli
che si fatti discorsi non sono alla moda né furon mai; ed è perché la
né furon mai; ed è perché la moda è l'opera della fantasia, non
: il pudore non è più di moda. giusti, 4-i-110: in oggi educare
o almeno far vista, / è moda. nievo, 36: tra loro due
quelle farsette, che erano tanto in moda al tempo andato e che nei crocchi di
tempo del loro amore, perché era di moda nell'estate del '36. -essere
ed ogni genere di violenze era alla moda. mazzini, iv- 2-30: oggi
, iv- 2-30: oggi è di moda, anche ne'più buoni,..
e un vestito rosso, corto com'è moda. alvaro, 11-49: sappiate che
11-49: sappiate che quest'anno è di moda andare scalze come loro, le donne
scalze come loro, le donne alla moda. -trovarsi in un periodo particolarmente
se ne ricorda; ed è in gran moda, dipinge i personaggi reali, ed
, fortunato del trattamento, era alla moda in milano. -costituire un tipo
pare che anche nel 1833 fossero di moda i lazzari risorti e le donne allampanate.
209: quest'anno sono più di moda le magre delle grasse. -farla alla
che ognun goda. / facciamola alla moda. -fuori moda (con valore
facciamola alla moda. -fuori moda (con valore avverb.): in
: la madre era vestita regalmente fuori moda. -fuori, giù di moda
moda. -fuori, giù di moda, fuori moda (con valore aggettiv
-fuori, giù di moda, fuori moda (con valore aggettiv.):
la specie umana, primieramente è fuori di moda. -anche il mio cervello è
-anche il mio cervello è fuori di moda. alvaro, 13-186: stella era
pablo picasso, una bellezza piuttosto fuori di moda. -antiquato, sorpassato. c
motociclette vecchie, strapazzate e giù di moda suscitavano in lui quella stessa dolcezza,
d'un tempo: vecchi libri fuori di moda. -malattia alla moda, di moda
libri fuori di moda. -malattia alla moda, di moda: affezione, per
moda. -malattia alla moda, di moda: affezione, per lo più immaginaria
svenevoli e languorosi. -mettere alla moda, porre, rendere di moda:
-mettere alla moda, porre, rendere di moda: rendere attuale, conferire interesse a
qualche lume, mettono il sapere alla moda. carducci, iii-17-108: furon pazzie
ne levò il rumore e le rese di moda. b. croce, iii-25-175:
che il d'annunzio ha messa in moda... appartiene ormai perfino ai
che i trovatori cominciavano a porre di moda nelle corti d'amore. -per moda
moda nelle corti d'amore. -per moda: secondo un atteggiamento di passiva conformità
lontana, che forse avrai deplorati per moda, mentre sotto gli occhi tuoi marcivano
cavalieri e dame che la gustassero almeno per moda. -secondo l'andazzo abituale.
giustizia troppo lunga, e forse, per moda, favorevole più ai mascalzoni che ai
che ai galantuomini. -rimettere in moda: richiamare in uso, rendere nuovamente
dei 'rococò'o vecchie ciarpe rimesse in moda. -seguire la moda, stare sulla
ciarpe rimesse in moda. -seguire la moda, stare sulla moda: conformarsi agli
. -seguire la moda, stare sulla moda: conformarsi agli usi e alle opinioni
fatto all'antica e non istate sulla moda. g. ferrari, i-155: se
il mondo, rinnegandola per seguire la moda. -tornare di moda: conoscere
seguire la moda. -tornare di moda: conoscere una nuova popolarità dopo essere
pananti, i-166: i cipollotti tornano di moda / col gran tignù rivolto a tramontana
se poi la coda / tornò di moda, /... / alzai patiboli
maniera di vivere è questa? -alla moda. - alla moda? una cattiva modaccia
questa? -alla moda. - alla moda? una cattiva modaccia è ella.
, deriv. dal lat. módus 1 moda, foggia, maniera '.
, sm. letter. chi segue la moda del momento (in partic.
cosmopolita. = deriv. da moda, col suff. peggior. - [
, agg. statist. valore modale: moda (v. moda,
: moda (v. moda, n. 6). 2
lo più frivoli e capricciosi, della moda o dei gusti correnti. - anche sostant
ricerca tosto che vede affacciarsi la nuova moda per imitarla con prevenzione sollecita..
è proprio, che si riferisce a una moda nel comportarsi, nell'atteggiarsi, nel
nulla senso. = deriv. da moda. modalismo, sm. relig
. temanza, 120: belle sono le moda nature delle comici, esquisiti
suburra. 3. indossatrice di moda. 4. dimin. modellina.
non erano modellate sul gusto o sulla moda, ma spontanee, cordiali e vere
, in un unico esemplare; creazione di moda. -in senso generico: abito estremamente
sceglieva il peggiore. -figurino di moda; disegno o, più spesso,
impeccabile, con eleganza e secondo la moda. pavese, 5-152: questo lugli
sua condizione borghese quell'elemento nobile della moda contemporanea, ne modera l'abituale goffaggine
. 2. in modo conforme alla moda, alle usanze, ai gusti moderni
la mentalità, le opinioni, la moda, i costumi dei tempi moderni;
3. improntato ai gusti, alla moda, alle necessità dei tempi attuali;
arte. = deriv. da moda, col sufi, -ismo, che indica
). letter. chi segue la moda o le mode, fautore delle novità
era sentimento, per gli altri è moda: però tutti i modisti e le modiste
'si dice talvolta chi segue la moda, la modernità. barilli, i-22:
della musica. = deriv. da moda, col suff. personale -ista.
signora in conformità con i canoni della moda; crestaia. -anche: venditrice di
acconciature da donna secondo la moda corrente; crestaia. * fa la
mode, che segue le leggi della moda '; secondo il buon senso toscano è
cose: qualche volta anche dei cappellini di moda. oggi, invece delle modistine,
(nel 1808), da mode 'moda '. modista3, sm.
smorfie modistiche. = deriv. da moda. modìstico2, agg. (plur
modus in rebus, quando v'entri la moda, che dal modo ha fatto divorzio
. cecchi, 5-311: passerà la moda del 'puzzle '? io veggo,
: era rimasta fedele nel vestiario alla moda d'allora; la sottana ampia, a
1-449: il vivere in piena corrente della moda, diviene un abito che va ogni
attuale, contemporaneo; che è di moda. giusti, 4-i-33: liberali
, 1-1-172: la svergognata disonestà della moda corrente, che è la divisa delle mondane
stravaganti e rispondenti alle esigenze della moda. -anche: che si comporta e
avviene, obbedendo ai canoni fissati dalla moda, dalla mentalità, dei gusti di tali
, le consuetudini, le novità della moda che riguardano o interessano gli ambienti dell'
problematiche e di contenuti, di una moda culturale. vittorini, 5-53: se
. il critico più severo in fatto di moda non avrebbe segnalata una menda nel suo
per l'ordinario falsa, benché tanto alla moda, o certo moneta che non cava
mongòlia2, sf. nel linguaggio della moda, pelliccia di una particolare varietà di
sm. invar. nel linguaggio della moda, giaccone a tre quarti, chiuso
, 357: 'il monitore della moda. il monitore delle campagne '. sono
, 99: 'l'arte alla moda '. quest'arte, sorta più specialmente
. locuz. — alla montanina, alla moda montanina: secondo l'uso delle popolazioni
una donna, col capo circondato alla moda montanina di un fazzoletto rosso, distendeva
3. nel linguaggio della moda, lembo di stoffa che forma il
imprestavano al nudo le diafane reticenze della moda. monumentali, eppure fresche come uova
l'ottica di un gusto, di una moda, di un interesse che escludono o
io le gocce e le polverine alla moda, delle quali anche qui ve n'è
. atteggiamento ideologico, fede religiosa, moda o movimento culturale che esercita o è
scandalosa il non avere l'abito alla moda di quello che sia essere piacevolmente mormoratore
: se il costume ed i pregiudizi della moda minacciano di voler oltrepassare i confini della
mostri di non conoscere la potenza della moda. carducci, iii-25-9: gittandoci in faccia
floreale. — nel linguaggio della moda, elemento ben caratterizzato che mette in