è vero che vo'discorrereste volentieri colla mi' stella? io, da primo restai
gente accorta / dell'aspra pena che lo mi' cor porta. m. villani
agio. / se mai vien'per mi' agio, / pensa d'esser maestro /
dispacci! viani, 19-622: il mi' omo m'ha detto che, se non
latini, i-1411: anz'è di mi' volere, / che tu di non
/ ch'era de l'anno e di mi' etate aprile. tasso, 14-62:
vita torchio per mangiare una boccata col mi' onore. idem, 354: guarda lì
la gioi'domandare, / che 'l mi' coraggio cotanto disia, / ma 'l cor
: or convien che tu abbie il mi' consiglio, / che cader non potessi
/ piane, dolzi ed umili al mi' parere. idem, 296: levò [
. nieri, 212: vo'awezzare il mi' soma- rello a star senza mangiare.
dimostrando di far vita onesta; / ogne mi' fatto sì vo far a sesta,
io non saprei, né potrei ciò a mi' avviso cominciare a più prò d'uomo
in piena canizza sull'orme; e il mi' fido era in testa alla batteria,
grazia, fanciullino di poco tempo, e mi' faceva le più pia- cevol baiuzze che
ballatétta dolente, / va mostrando il mi' pianto / che di dolor mi cuopre
abbi a avere una fortuna mai nel mi' mondo? la vo'vedere come è
vedere come è fatta quella befana della mi' stella! panzini, ii-43: oh
disperazione. nieri, 67: il mi' figliuolo ha la benda agli occhi,
, 54-3: qualunque giorno non veggio 'l mi' amore, / la notte come serpe
e'diffama, / ma son del mi' certano. sonetti e canzoni, 6-7:
venni. fiore, 228-12: tutto mi' arnese tal chent'i'portava, /
'rlique i'pur pensava. / nel mi' bordon non avea ferratura, / ché
ovidio volgar., 2-146: per lo mi' avolo non si desiderano in inferno nel
come fu mala mossa / quella che 'l mi' disir per mi'danno ebbe! /
/ quella che 'l mi'disir per mi' danno ebbe! / poiché fermo in sé
, 82-5: ed èmmi sì turato ogni mi' buco, / ch'i'ho po'
. palazzeschi, 5-79: appena la mi' mamma l'andava a ricercare i'babbo
(rispose) a tempo mio le mi' buscherate l'ho fatte anch'io, sa
la cavallina. basta che insegni bene al mi' figliolo. 2. come esclamazione
ché, s'i'non sia del mi' capo dolente, / del su'fatto mi
danari, / così come ti cale del mi' occhio: / si n'avra'già
, / così come ti cale del mi' occhio: / sì n'avra'già un
volesse dire: « caro il mi' ghiottone! ho bell'è capito qual è
agghiaccia e strugge, / poich'al mi' andar fortuna s'attraversa, / e contale
/ queste son cose da 'cquistar mi' amore. / o se mi manda ancor
: / queste son cose da 'cquistar mi' amore. / o se mi manda ancor
angiolieri, 48-3: sed i'avess'un mi' mortai nemico, / ed i 'l
preziose notizie. nieri, 406: il mi' fratello che sta a bologna di te
cavallina. basta che insegni bene al mi' figliolo. pratolini, 2-450: dal
verebbe massa / per acconciare e abellir mi' mosto. g. villani, 6-77:
ch'e'diffama, / ma non del mi' certano; / perch'i', per
diffinimmo. fiore, 228-9: tutto mi' arnese tal chent'i'portava.
fiore, 91-12: e però il mi' volere i'sì vi chioso, / che
, / eh ed i'uscisse fuor di mi' proposo. landino [par.,
una folata di vento, addio le mi' ulive! = voce che si riconnette
, / per ch'ella vide subite mi' voglie; / e già per fetta
5. francesco, n: laudato si'mi' signore, per sora luna e le
senza colpa, dare / villan commiato a mi' gran disinore. belo, xxv-1-93:
colpa, dare / villan commiato a mi' gran disinore. fioretti, xxi-910 (8
92-2): morte, merzé, se mi' prego t'è 'n grato, / che
vi-11-19 (1-5): e già del mi' poco i'me ne conduco, /
: / queste son cose da 'cquistar mi' amore. / o se mi manda
consigliare, / unque dio non perdoni 'l mi' peccato. m. villani, 2-14
se 'l mio mal vi contenta, / mi' cruda e fera stella, / che
amore, 133: ed è scritto a mi' conto / ch'i'non sia più
amore, 134: ed è scritto a mi' conto / ch'io non sia più
, 48-5: sed i'avess'un mi' mortai nemico, / ed i 'l
, 3-10: perfetto onore, quanto al mi' parere, / non puote avere -chi
farzetti. fiore, 228-14: nel mi' bordon non avea ferratura, / ché già
sia allecerato. angiolieri, 27-1: lo mi' cor non s'allegra di covelle,
comandamento d'amore] è cortese, al mi' parere, / che d'esser *
m'avete, l'umel persona despetta mi' accogliendo e degnando in vostra altessa.
6-1: sì traviato è 'l folle mi' desio / a seguitar costei che 'n fuga
: nulla posso levar io, per mi' 'ngegno, / del bel diamante ond'ell'
m'avete, l'umel persona despetta mi' accogliendo e degnando in vostra altessa.
, 125-2: que'che vorrà campar del mi' furore, / ecco qui preste le
: se giroe / ver parte quella u'mi' era dimura. dante, lnf.
6-4: sì traviato è 'l folle mi' desio / a seguitar costei che 'n
/ denanti da saul, co lo mi' dardo. bembo, ix-34: dinanzi
noi mir'a dritto specchi', al mi' parere. fra giordano, 1-247:
artigli, / per ch'ella vide subite mi' voglie; / e già per fetta
e'diffama, / ma son del mi' certano. b. visconti, ix-76:
suo! angiolieri, 15-5: ma lo mi' cor è sì disnaturato, / che
m'avete, l'umel persona despetta mi' accogliendo e degnando in vostra altessa.
meno!... vo'avvezzare il mi' somarello a star senza mangiare; vo'
, 104-4: morte, merzé, se mi' prego t'è 'n grato, /
alti dossi / de'verdi colli per più mi' diletto. ariosto, 37-98: avea
». « difatti, -disse il mi' òmo - a casa non ha mai mandato
stregola; / menacce e grida son le mi' esordia. ser giovanni, i-107:
ardisco la gioi'domandare, / che 'l mi' coraggio cotanto disia. dante, 59-10
trattato d'amore, 22-14: il mi' buon sire istà 'n verme spietato; /
/ là 'nde peccato face, al mi' parere, / poi tanto l'amo senza
perché non mi volete far rivedere la mi' bimba? manzini, 12-24: giovanni faceva
spera, / dolce mia donna e tutto mi' conforto, / non disferate mia mortai
bardi, xxxv-11-786: lo qual ['l mi' voler] non chiede -tuttor né dimanda
ferramento. fiore, 228-12: nel mi' bordon non aveva ferratura, / ché
lacrime amare. nieri, 121: il mi' zio per far la burletta, gli
216-13: più l'altrui fallo che 'l mi' mal mi dole; / ché pietà
core. detto d'amore, 460: mi' detto ancor non fino, / ché
salute. nieri, 67: il mi' omo, che prima mi voleva tanto bene
: garza, poco pregerei / il mi' brandon, sed i'te non potrei
, 6-1: traviato è 'l folle mi' desio / a seguitar costei che 'n
pur ferma sto, benché vacilli / mi' afflitta, debil anima. manzoni,
: per tanto mi dovete / nel mi' dir sostenere, / che 'l forzato volere
fosca. beicari, 5-85: quando al mi' occhio giugne la tua luce, /
6-2: sì traviato è 'l folle mi' desio / a seguitar costei che 'n fuga
solo. cinelli, 1-29: il mi' uomo è fuorivia, dalle parti della
, 221-6: garza poco pregerei / il mi' brandon, sed i'te non potrei
che crudel lancia 'ntraversi / nel mi' cor questa gioven donna gente / co'
/ lo dolce disiare / dov'è lo mi' cor miso. petrarca, 53-1:
. francesco, 19: laudato si', mi' signore, per frate focu,.
la gioi'domandare / che 'l mi' coraggio cotanto disia. petrarca, 38-9:
. francesco, 7: laudato sie, mi' signore, cum tucte le tue creature
54-1: qualunque giorno non veggio 'l mi' amore, / la notte come serpe mi
54-3: qualunque giorno non veggio 'l mi' amore, / la notte come serpe mi
poi girando, ripiena che fu del mi' prego, mi rispuose, e disse
. beicari, 5-85: quando al mi' ocàhio giugne la tua luce, /
. detto d'amore, 465: mi' detto ancor non fino, / ché d'
e ferocia. nieri, 75: il mi' bambino piccolo era quasi gnudo.
come se fosse ora, quando il mi' nonno piantò i più giovani [alberi
come te, se fossero tutti del mi' pelo gli si darebbe battesimo e fogna.
maravigliosa forza. fiore, 43-7: nel mi' visaggio l'uon si specchieria, /
125-3: que'che vorrà campar del mi' furore, / ecco qui preste le
ardisco la gioì'domandare / che 'l mi' coraggio cotanto disia. g. sacchetti,
è che mi fa la guerra? il mi' figliuolo. chi è che mi tira
è che mi tira alla vita? il mi' figliuolo. questa è la ricompensa del
fatto m'avete, l'umel persona despetta mi' accogliendo e degnando in vostra altessa.
messa. fiore, 43-6: nel mi' visaggio l'uon si specchieria, /
grembo e scappò via gridando: « le mi' pecore! ». -parte interna
quel gropponàccio. nieri, 383: be'mi' manichi di vanga e fiaccarglieli sul gropponàccio
statura. fiore, 43-6: nel mi' visaggio l'uon si specchieria, / sì
portai, / come voi siete, nel mi' cor pensando. intelligenza, 303:
, 6-2: traviato è 'l folle mi' desio / a seguitar costei che 'n
incendente, / tant'è 'l mi' cor gaudente, / che diciar..
. francesco, 24: laudato si', mi' signore, per quelli che perdonano per
, 171-9: nulla posso levar io per mi' 'ngegno / del bel diamante, ond'
, / ch'è dentro a lo mi' cor, è nata / di voi,
bella calda: che mangiarino! è la mi' passione. mi piace più così che
avegna che crudel lancia 'ntraversi / nel mi' cor questa gioven donna gente / co'suo'
6-5: sì traviato è 'l folle mi' desio / a seguitar costei che 'n fuga
di pane bianco per darlo inzuppato alla mi' vecchia che non ha più denti. cassola
/ ond'io per mercé faccio ogne mi' fatto, / ca per mercé s'apaga
ch'i'non apra, / ché mi' onor non potrebb'esser pinto / di
ngannati, / quand'i'gli tenni ne'mi' lacci presi. boccaccio, dee.
, 4-42: o lampioncèllo, fallo per mi' amore, / tu se'il compagno
, 6-3: sì traviato è 'l folle mi' desio / a seguitar costei che 'n
essere il maggiore e dice: il mi' padre mi lasciò gran segnoria e gran
, 171-9: nulla posso levar io per mi' 'ngegno / del bel diamante, ond'
-lei ha sempre voglia di ghignare; il mi' linchétto era di quelli buoni, e
d'assisi, 23: laudato si', mi' signore, per quelli ke perdonano per
d'assisi, 17: laudato si', mi' signore, per frate focu, per
d'assisi, 5: laildato sie, mi' signore, cum tucte le tue creature
amico di dante, xxxv-11-740: sicché mi' lamentare - è di ragione, / ched
lancia! », / ciò a mi' padre, che-mmi tien sì magro, /
gordi come te, se fossero tutti del mi' pelo gli si darebbe battesimo e fogna
. francesco, 7: laudato sie, mi' signore, cum tucte le tue creature
. francesco, io: laudato si', mi' signore, per sora luna e le
! / or convien che tu abbie il mi' consiglio, / che cader non potessi
. francesco, 20: laudato si', mi' signore, per sora nostra matre terra
d'una lancia! / ciò a mi' padre, che mi tien sì magro,
estra, / vorre'saper se 'l mi' creder è manco. -disonesto,
calda: che mangiarino! è la mi' passione. bacchetti, 18-i-481: mimosa
/ ed unque il mar non vidi al mi' sciente. monte, xvii-287-56: la
171-n: nulla posso levar io per mi' 'ngegno / del bel diamante, ond'ell'
zà benegna, / dolce, gentil mi' amanza; / or te mostri ma-
coraggio / ched io d'amor richieda la mi' amanza; / l'altro mantiene il
specie nella frase: * addio, mi' mengòi! '. = probabile
215: tutta la piazza conosce il mi' obrobbio, e egli mi mostrano a
. francesco, 6: laudato sie, mi' signore, cum tucte le tue creature
sostenere / la più dolce fatica, al mi' parere, / che sostenesse mai null'
. intanto mi tenete un po'il mi' bimbo. 4. in espressioni di
. francesco, 5: laudato sie, mi' signore, cum tucte le tue creature
trove / non hai respetto alcun de'mi' dolore. petrarca, 216-12: più l'
: più l'altrui fallo che 'l mi' mal mi dole. pascoli, 1-441:
tanto abbiamo bevuto del vino delle « mi' terre » e di palleroso. viani,
, intanto mi tenete un po'il mi' bimbo. c. e. gadda,
er padre de liliana, er povero mi' socero, era un omo sincero. pasolini
. pasolini, 3-103: « pure mi' fratello lavora », disse poi tommaso.
. nieri, 212: vo'avvezzare il mi' somarello a star senza mangiare,.
, -bella, -si favella / lo mi' core con mico. guido da pisa [
par veder sempre ferire / co li mi' occhi avanti de la faccia. baldi,
agg. possessivo di prima pers. mi' e da nonne, plur. di nonna
xxxv-n-705: là 'nde però s'acconcia il mi' fin core / in divisar di lei
/ ond'io per mercé faccio ogne mi' fatto, / ca per mercé s'apaga
, mamma, digi posare, per lo mi' amore, de fare questo ».
avegna, / darà riposo a lo mi' cor, e montra, / eh'a
ardire / di dir la gioia ove il mi' core sale. anonimo, i-537:
gioiosa, / e conta a la mi' amata / lo mal che patit'aggio /
ciascuna vale, / che faccia tosto il mi' pianto mortale. 44.
s. francesco, 27: laudato si'mi' signore, per sora nostra morte corporale
verebbe massa / per acconciare e abellir mi' mosto. g. villani, 8-116:
mostrate / al tutto face che '1 mi' cor ubila / onne vano penserò.
ballatetta dolente, / va'mostrando 'l mi' pianto / che di dolor mi cuopre
dolce, 9-35: che vuol dir, mi' anima, / che non picchiate,
salle. petrarca, 194-6: fuggo dal mi' natio dolce aere tosco. guidiccioni,
in mala pianeta, / che 'l mi' prego tegn'io nave afondata.
. francesco, 21: laudato si', mi' signore, per sora nostra matre terra
, / perché fai vita, quanto al mi' parere, / leggera a dio et
che fecemi tal berta? -la mi' nonna: per esprimere insofferenza, noia
si dica: 'oh, la mi' nonna!... la mi'nonna
la mi'nonna!... la mi' nonna gli aveva biondi...
gli aveva biondi... la mi' nonna gli aveva biondi che parevan fila d'
s. v.]: anche la mi' nonna se non fosse morta sarebbe viva
nomo. laudato si', mi' signore, per sora nostra morte corporale,
. francesco, 28: laudato si', mi' signore, per sora -con riferimento a
. francesco, 13: laudato si', mi' signore, per frate vento / e
: poi fei de la toa grazia el mi' cor nudo. l. giustinian,
francesco, 28: laudato si', mi' signore, per sora nostra morte corporale,
stessa / la cruda pena ch'el mi' cor sustene, / e quante doglie per
215: tutta la piazza conosce il mi' obrobbio, e egli mi mostrano a
sonetti e canzoni, 6-36: tuttora il mi' cor si notrica / nel vostro dolce
mostrate / al tutto face che 'l mi' cor ubila / onne vano penserò, e
suo. giuliani, ii-355: la mi' nonna. povera vecchia! mi voleva
madonna] facea, / del fatto mi' credett'esser certano: / allor sì volli
.]. omo? il mi' omo è al lavoro \ nieri, 67
al lavoro \ nieri, 67: il mi' omo, che 10. primo omo:
bon'omo!, quell'omo!, mi' omo!). p. petrocchi
fa quel che non deve. 'o mi' omo, è fora di finirla!
. francesco, 28: laudato si', mi' signore, per sora nostra morte corporale
/ ond'io per mercé faccio ogne mi' fatto. pier della vigna, 130:
. francesco, 13: laudato si', mi' signore, par frate vento / e
quat- tr'anni che qui vendo 'r mi' onore, / io che mi sento bona
xxxv-n-720: perfetto onore, quanto al mi' parere, / non puote avere - chi
che lo vostro reame porta, che voi mi' doniate licenzia [ecc.].
. e. gadda, 15-29: il mi' rospo, tre giorni avanti di tirar
intesi, / e tornai a lo mi' ostello. cariteo, 281: eterna vive
mi giuochi. giuliani, ii-201: il mi' povero zio era un uomo buono,
sempre sia, / tua forma nel mi' cor piagente sguardo. attribuito a petrarca
più che la stella bella, al mi' parere. dante, lxxv-5: ch'i'
da lentini, 40: tal è lo mi' coragio, /... / c'
tale / che 'n poca parte il mi' cor vita sente. boccaccio, dee
ogne mia coza, / sensa 'l mi' cor, c ai tu, ch'i'
parte del mobole quando partì da'frate'mi' e da'fìliuoli di pacino de'perazi mio
sospiri, / quanto posso 'nforzando 'l mi' lamento / per quella che si duol
giuliani, ii-336: se sapesse nella mi' vita quante traversìe! a contare tutto
/ più che la stella bella, al mi' parere. petrarca, 52-4: non
con la perizia magistrale gocciolatami giù alla mi' penna da una diuturnamente patita lor frequenza
. giuliani, ii-326: anche il mi' omo si consuma dalla fatica: fa pietà
che pareva volesse dire: « caro il mi' ghiottone! ». bersezio, 1-86
gordi come te, se fossero tutti del mi' pelo gli si darebbe battesimo e fogna
vive; non vi fate compatire, la mi' donna. ma lei sempre tenace,
, / ché molto si penar di far mi' grado. fatti di cesare, 13
manca, / tosto ver ti drizzate mi' pennello. -drizzare il timone di
/ o vero a que'che seguor mi' pennone, / e'convien che sia
/ ma la speranza in che 'l mi' cor disia / alcun pochette in ciò
mi ripresenta, / madonna, il mi' richero, / fra me stando in pen
vano amor giovan'essuta / son nel mi' tempo, o fatto ho cosa vana,
. francesco, 7: laudato sie, mi' signore, cum tucte le tue creature
. francesco, 27: laudato si', mi' signore, per sora nostra morte corporale
meo de'tolomei, 49: già del mi' poco i'me conduco, / ch'
da pisa, xxxv-1-284: a perdimento perdei mi' allegransa. -a perdimento di tempo
. francesco, 23: laudato si', mi' signore, per quelli ke perdonano per
, -bella, -si favella / lo mi' core con mico: / di persona -non
/ pensando ched i'v'aggia in mi' balìa. cino, iii-25-10: da
è quella che membro, / e 'l mi' pianeto ne meto ch'estingua / lo
pianto, e sa da chi? dal mi' pietrino, che non si poteva rimenare
. cicerchia, xliii-347: o dolce figliuol mi', io ur aspetto: /
, 215: tutta la piazza conosce il mi' obrobbio e egli mi mostrano a dito
] come un agnello; ma al mi' fratello che lo picchiò ben bene un
quando fui un poco sbozzolata, la mi' mamma volle mettermi alle caldaie del paperini
. giuliani, i-44: eh, mi' nastagia, chi ci vuole stare in
/ sì com'elli ti caglia del mi' occhio, / sì. nn'avra'già
consigliare, / unque dio non perdoni 'l mi' peccato. b. davanzati, ii-292
dante, xxxv-ii-771: non posso rafrenar lo mi' talento / ch'ognor mi pinge in
, i-459: è tomo in casa un mi' figliuolo, che volse andare a servire
, xxxv-ii-776: la speranza in che 'l mi' cor disia / alcun pochétto in ciò
fur galli e saranno, / ché il mi' mastro di ballo era il poppazzo.
apicco buon mastro divino. / tutto mi' arnese, tal chent'i'portava, /
né non per altra cosa, / del mi' disio venuto a dolce porto. benivieni
a me non t'aprendi / e 'l mi' sermone aprendi. -prendere, pigliare
/ né poragio: / tal è lo mi' coragio. chiaro davanzali, vti-60:
corta vita. giuliani, ii-90: il mi' povero cecco voleva tanto bene a quello
ed ammonizioni. nieri, 67: il mi' omo, che prima mi voleva tanto
, d'un penserò, - lo mi' cor traggiate. chiaro davanzati, v-79:
, / perché fai vista, quanto al mi' parere, / leggera a dio et
1383, in della quale di agata mi' donna si ripuose, incominciando a vespre
non prenderaggio, / anzi m'allegrerò del mi' tormento, / come fa del rie
prego con gran devozione / che 'l mi' error ti risulti in oblio, / sì
(b) -7: riguarda se 'l mi' spirito ha pesanza: / ch'un
. francesco, n: laudato si', mi' signore, per sora luna e le
. francesco, 16: laudato si', mi' signore, per sor'aqua, /
avere / come per tutto avere / il mi' fantin savere: / ché 'l fantino
e canzoni, 8-10: s'acconcia il mi' fin core / in divisar di lei
pare e de mia mare e de mi' frar ser can michel in le so oracion
balko e posa far ila cavo in la mi' corte, scala me par e li
. francesco, 22: laudato si', mi' signore, per sora nostra matre terra
? ». giuliani, ii-211: il mi' babbo, s'io non mi rendevo
fiore [dante], i-91-14: il mi' volere r sì vi chioso, / che
sì lascierei / ched i'uscisse fuor di mi' proposo. marsilio da padova volgar.
: lasso, ch'i'ò complito lo mi' anno! / en provasone ch'i'
tutto per filo e per segno al mi' figliuolo, e lui ve ne pagherà di
: poi tei de la toa grazia el mi' cor nudo, / non pensando che
consigliare, / unque dio non perdoni 'l mi' peccato. 11. tr
bologna, i-71: tu'saggio senno al mi' gran dolere / tosto mandi conforto che
: / vui siti 'l costo ch'el mi' cor mi costa. c. malespini,
ii-390: è sempre col carretto guasto il mi' bimbo; glielo puntello (rimetto in
l'altro dava de'punti alle toppe del mi' pastrano vecchio. p. petrocchi [
, i-42: ci ho que'poveri de'mi' figliuoli, che dalla mattina alla sera
. francesco, 16: laudato si', mi' signore, per sor'aqua, /
. francesco, 14: laudato si', mi' signore, per frate vento / et
/ si mostra ben quant'è, nel mi' colore, / e che, giugnendo
): qualunque giorno non veggio 'l mi' amore, 7 la notte come serpe
francesco, 23: laudato si', mi' signore, per quelli ke perdonano per lo
/ che guida in terra me e 'l mi' coraggio? / voi, gentile ed
, / che tu ài procreate per mi' morte / e che la terra mia ànno
, 6-9: sì traviato è 'l folle mi' desio / a seguitar costei che 'n
angelica figura et amorosa, / che lo mi' cor de morte re- vivasti / e
dante, xxxv-ii-771: non posso rafrenar lo mi' talento / ch'ognor mi pinge in
198: toh! -disse vermùtte -è il mi' ragazzo maggiore. o questa? cicognani
, / per un punto go perduto il mi' ragazzo ». aveva tirato un numero
, -bella -, si favella / lo mi' core con mico: / di persona
i'pur ragiono / servirti, e 'l mi' voler lo mi concede. ottimo,
mandòmi a dire giambo pieri che la mi' ragione era salda co'masci. petrarca,
. amico di dante, xxxv-ii-740: mi' lamentare -è di ragione, / chéd'
conterò tutto per filo e per segno al mi' figliuolo, e lui ve ne pagherà
dante], i-135: è scritto a mi' conto / ch'i'non sia più
mi ralegre- ragio / mai a lo mi' vivente. bonagiunta, lxiii-81: no se
niccolò del rosso, 1-86-6: lo mi' core tante pene sente / et è
poi féi de la toa grazia el mi' cor nudo, / non pensando che
gli spacconi e invitarci?.. mi' padre aveva preso un ramicelo..
angelica figura et amorosa / che lo mi' cor de morte revivasti. -per
spiaccia / o vero a que'che seguor mi' penone, / e'convien cne.
bambino. viani, 19-622: il mi' omo m'ha detto che, se non
olomei, 49: or mi rendessen del mi' pur arquanto! / che tutti i
uh non pensate! ho avuto le mi' contentezze davvero. -essere ancora da
per estens. e nell'esclamazione 'al mi' resto! 'diceva quello che vendeva
s. v.]: 'al mi' resto ', soglion dirlo i venditori
essa derrata... 'al mi' resto ', quando veggiamo alcuno mangiare o
che suol dirsi pure: 4 al mi' resto, dicea quel che vendeva gli
tu 'l credi, / c'onni mi' disio mi fa retrorso; / no vole
disio mi fa retrorso; / no vole mi' omago né ma fedi; / rompime
mai viste compagne; parean germani bel mi' tiro! appuntai subito lo schioppo, ma
calzo e mi vesto; / piglio il mi' ribechino e vado via. d'annunzio
: io, tapini che, per lo mi' peccato, / s'egli è nel
cicerchia, xliii-362: quando nacque iesù mi' gran desio / par- turi''l 'n
passeggiate solitarie. giuliani, i-41: bel mi' vino! quando me ne potevo bere
o no, per poi rifischiar tutto al mi' omo. bechi, 73: hanno
a sì bon porto / che tute le mi' pene in gio'refrisca.
, ii-98: il giorno che partì il mi' cecco, l'ultima volta ch'io
offrirla. cinelli, 1-219: il mi' omo pare abbia trovato lavoro. gira
disir che tutor penso / da lo mi' cor onni tenebra spinge, / e romane
bello da rimanerci, è udire il mi' lattaio fiorentino a discorrere. -da non
, e sa da chi? dal mi' pietrino, che non si poteva rimenare a
, 903: se tutti ti volessano 'r mi' bene, / le sante si potrebban
à glaritate / che alumare puote lo mi' core; / e molto mi contenta 'l
bonis, 65: s'i'dilungo la mi' diciarìa, / non ti maravigliar,
mia /... / l'alte mi' belle, forti e riche porti / son
sfatata / che fu principal causa de mi' morte. mannelli [crusca]: un
remudi / la legrega cht ò nel mi' corago, / ché li suspiri po'
, / onde rinasce e surge lo mi' bene. lorenzo de'medici, i-175
in loco rinchiuso / e pianger lo mi' danno tutto tempo, / ch'è.
rinfisimipensar quel mio gradasso, / quel mi' eroe, quel mi'astolfo, il mi'
, / quel mi'eroe, quel mi' astolfo, il mi'agricane, / il
mi'eroe, quel mi'astolfo, il mi' agricane, / il bucchero dell'indie
spizzico, alla rinfusa. le mi' spalle, si rinfuno, / et forse
/ che molto si penar di far mi' grado. petrarca, 289-9: lei ne
. francesco, 32: laudate e benedicete mi' signore e rengraziate / e serviateli cum
offerta che facea, / del fatto mi' credett'esser certano: / allor sì volli
/ lassa, cui piacean doglie nel mi' core. cantari, 72: liom-
/ ora trovo / e rinovo / mi' coragio. fiamma, 1-382: lo spirito
). giuliani, ii-177: la mi' figliuola le prese male a un piede
infermo. giuliani, ii-177: la mi' figliuola le prese male a un piede:
avvicinato al letto, riscappai in cameruccio a mi' padre. c. e. gadda
che fare il contadino? » domandava mi' madre, riscodellandomi dell'altra minestra.
: gli s'è enfiato il piede alla mi' donna; il male arrivò all'osso
, / non hai respetto alcun del mi' dolore. idem, conv., iv-xvn-12
ti prego con gran devozione / che 'l mi' error ti risulti in oblio. guicciardini
ora trovo / e rinovo 7 mi' coragio, / ché tant'agio / dimorato
. giuliani, i-44: eh, mi' nastagia, chi ci vuole stare in
. francesco, 19: laudato si', mi' signore, per frate focu, /
... / secondo ched i'veggio mi' vantaggio; /... / ancor
tu 'l credi, / c'onni mi' disio mi fa retrorso; / no vole
disio mi fa retrorso; / no vole mi' omago né ma fedi; / rompime
, rinfresco ingegni, / per vincer col mi' ardir la sua possanza; / fuggo
: se tu m'insegni oggi la mi' amorosa, / ti vò rifare [o
spiantare / e ti vorrei piantare nel mi' orto. savinio, 10-63: terminato lo
offre cioccolato o rosolini, / chi sul mi' arrivo fa gratulandone. c. i
e. gadda, 15-29: il mi' rospo, tre giorni avanti di tirar le
iacopone, lxxxiii-489: sorelle, prègovo per mi' amore / ke. nno faccate grido
13: una venosa diciva: « ei mi' anelli / di sen mi tolse quel
ardire / di dir la gioia ove il mi' core sale. -crescere spiritualmente con
« ove se'tu, o vita di mi' alma? / mortai dolore 'l cor
, i-125-3: que'che vorrà campar del mi' furore, / ecco qui preste le
doni, iv-1-316: dalla corda di 'b mi' ('si') io salto ad 'effaut'
a la difesa, / che sanerete mi' colpo mortale. chiaro davanzati, xxiii-46
a cui intendo che savoro à 'l mi' pomo, / che mena il piciolletto albosciel
quando fui un poco sbozzolata, la mi' mamma volle mettermi alle caldaie del paperini
dico ben ch'i'lavorroe / col mi' brandone: sì gli scalderoe / che ciaschedun
ca- scuno omo che à discrizione / mi' oppinione de qo confermasse: / dove
: e1 mio caro solingo e la mi' cucciola / con la zampa grignando mi
fé m'have schernito, / né mi' diritto dimostrar nonn-oso; / ma pur
no, per poi rifischiar tutto al mi' omo. 2. locuz.
ho qua dentro. / faccio per iscialar mi' afflitta oglia: / sebbene io canto
esser di me conoscente, / al mi' sciente, - tuto il saveranno, /
che liquore che ti non vidi al mi' sciente. piace nel mortaio di piombo e
riparo, / mettendo ei lupi nello mi' grasso ovile, / c'han divorate le
ovile, / c'han divorate le mi' pecorelle, / puniscal'cum reai debito stile
, ii-92: il giovedì notte la mi' bimba maggiore, la nun- ziatina,
nessuno. giuliani, ii-201: il mi' povero zio era un uomo buono,
scivolare. giuliani, ii-372: il mi' babbo avea un gran carico (di
, vi-402 (88-13): ho un mi' padre vecchissimo co-lui l'abbraccio ai
b) -8: riguarda se 'l mi' spirito ha pesanza: / ch'un prest'
non mi ralegreragio / mai a lo mi' vivente. boiardo, canz., 124
/ che noi consuma fuoco, al mi' sembiante. -con, in sembiante
(in partic. di il mi' òmo, vo'siète un senapismo'.
morire. giuliani, i-41: bel mi' vino! quando me ne potevobere un bicchieretto
. francesco, 13: laudato si', mi' signore, per frate vento / e
i-458: è torno in casa un mi' figliuolo, che volse andare a servire:
. francesco, xxxv-i-34: laudate e benedicete mi' signore et réngratiate / e serviateli cum
edimostrando di far vita onesta; / ogne mi' fatto sì vò far a sesta,
deleta tal pensieri, / e per mi' grato 'l mondo seria sfonto, / e
ernia. giuliani, ii-372: il mi' babbo avea un gran carico (di
tu 'l credi, / c'onni mi' disio mi fa retrorso, / no vole
disio mi fa retrorso, / no vole mi' ornalo né ma fedi, / ronpime
d'annunzio, iv-2-41: 'poveri amore mi'! more de sete! '..
'ora che ero sfur- bito, il mi' zio m'ha rimandato qua'. =
ruzzola. giuliani, ii-372: il mi' babbo avea un gran carico (di
sempre alle su'ore, / e alle mi' ore io nun mangio niente. ojetti
ne la vita gioiosa / dov'ha lo mi' canz., 72: se cosa
prego con gran devozione / che 'l mi' error ti risulti in oblio, / sì
che ti piace / d'udire rinovellare el mi' dolore. canteo, 174:
crudel torto / è questo che 'nverso il mi' sire faccio. pascoli, 973:
massaia. giuliani, i-43: la mi' nuora-, vorrebbe far lei da padrona,
. giuliani, ii-229: venne il mi' omo, mi chiama, e io giù
216-13: più l'altrui fallo che 'l mi' mal mi dole: / ché pietà
xxxv-ii-720: perfetto onore, quanto al mi' parere, / non puote avere -chi nonn
. francesco, 6: laudato sie, mi' signore, cum tucte le tue creature
volgar., 3-99: la somma del mi' comandamento è questa, che tu viva
i-198-3: la vecchia se ne venne al mi' ostello, / e disse: «
. giuliani, ii-20: quando conobbi il mi' omo, più del visaggio, mi
del silenzio il sospiroso 'la fa, mi' sul quale cade il gemito dei legni
, 215: tutta la piazza conosce il mi' obrobbio, e egli mi mostrano a
. francesco, xxxv-i-34: laudato sì, mi' signore, per quelli e e
conforto, / quando a ti piacesse mi' fenire. -per estens. capire
. francesco, xxxv-i-33: laudato si', mi' signore, per frate vento / et
. francesco, xxxv-i-34: laudato sì, mi' signore, per sora nostra matre terra
quanto meglio era esercitare col barbiere il mi' perduto taglio ai tanta sottilità'»
cielo d'alcamo, 176: arcompli mi' talento in caritate, / che l'
/ par che, pensando, il mi' cor tant'esalti, / ch'ogni altro
tale / che 'n poca parte il mi' cor vita sente. = comp
stessa / la cruda pena ch'el mi' cor sustene, / e quante doglie per
. francesco, xxxv-i-33: laudato sie, mi' signore, cum tucte le tue creature
niccolò del rosso, 1-100-5: amor mi' doia, amore mi'spene, /
, 1-100-5: amor mi'doia, amore mi' spene, / d'amore sunto,
meo de'tolomei, 49: già del mi' poco i'me conduco, / ch'è
spiantare, / e ti vorrei piantare nel mi' orto, / sera e mattina ti
terra. giuliani, i-47: 1 mi' figlioli gli vònno un en dell'anima
: / là 'nde peccato face, al mi' parere, / poi tanto l'amo
brevemente splicare / la pena ch'el mi' petto ha circondato. mariotto davanzali,
. giuliani, 1-41: bel mi' vino! quando me ne potevo bere un
tuo viaggio e tu non rispetti la mi' figliuola, io ti stacco gli occhi
. francesco, io: laudato si, mi' signore, per sora luna e le
più che la stella -bella, al mi' parere. monti, 6-518: seco iva
; non vi fate compatire, la mi' donna. -con uso avverò.
-ciò che domandate, / dirne lo mi' parer, s'è menzonero / (sóne
quando fui un poco sbozzolata, la mi' mamma volle mettermi alle caldaie del paperini qui
strinse il petto, / quanto 'l mi' ardente, acuto, acerba e sodo.
la chitarra, xxxv-ii-432: prendete '1 mi' consegl'non siate vani: / arosto
giuliani, ii-368: per me se un mi' figliuolo si volesse metter a correre (
sugna. giuliani, ii-177: la mi' figliuola le prese male a un piede:
niccolò del rosso, 1-100-6: amor mi' doia, amore mi'spene, /
, 1-100-6: amor mi'doia, amore mi' spene, / d'amore sunto,
, i-38-7: egli [amore] è mi' segnor ed i'son seo / fedel
p. petrocchi, 1-43: il mi' fratello era imbronciato con me; ero
san francesco, xxxv-i-33: laudato si', mi' signore, per sora luna e le
/... / laudato si', mi' signore, per sor'acqua, /
... / laudato si', mi' signore, per sora nostra matre terra.
... / laudato si', mi' signore,] 3er sora nostra morte corporale
rinaldo d'aquino, 97: adunque mi' tacer è conoscenza. stefano protonotaro,
. francesco, 13: laudato si', mi' signore, per frate vento / e
e strinse il petto, / quanto 'l mi' ardente, acuto, acerba e sodo
, i-47: sì, vive il mi' babbo, vive, grazia di dio,
. francesco, 20: laudato si', mi' signore, per sora nostra matre terra
che guida in terra me e 'l mi' coraggio? / voi, gentile ed amorosa
con la perizia magistrale gocciolatami giù alla mi' penna da una diuturnamente patita lor frequenza
ta, / ma sarebbe per lo mi' talento; / s'i'dico tort'o
, / ch'i'avesse cavelle per mi' antenna, / me verrei trabattando con la
/ or così vanno le cose al mi' modo. leggenda aurea, 895: anche
che mi dicea madonna allora, / mi' spirito neun non si movea, /
che, d'un penzero, - lo mi' cor traggiate. fiore [dante],
d'amare / e di'che questo mi' signor è reo, / e ch'e'
6-1: sì traviato è '1 folle mi' desio / a seguitar costei che 'n
): qualunque giorno non veggio 'l mi' amore, / la notte come serpe mi
fu mala mossa / quella che 'l mi' disir per mi'danno ebbe! alberti,
mossa / quella che 'l mi'disir per mi' danno ebbe! alberti, 1-227:
applicato specialmente al morale. 'non toccar ir mi' nipote, troglion ispennacchiato'.
trave / non hai respetto alcun del mi' dolore. sercambi, 1-i-100: checca,
/ ancor mi 'l tegno di ver mi' mal uge, / profetar mi duol de
. francesco, xxxv-i-33: laudato si', mi' signore, per soriaqua, / la
. francesco, 33: laudate e benedicete mi' signore e rengra- ziate / e serviateli
. giuliani, i-44: eh, mi' nastagia, chi ci vuole stare in
. francesco, 16: laudato si', mi' signore, per sor'aqua, / la
257: a casa ci sta il mi' nonno... gagliardo che è,
/ tanto di fallo fare a la mi' amanza / riprendone villana vicinanza, / ché
e il sonno), venne il mi' omo, mi chiama, e io giù
ti piace ch'io deggia contare / lo mi' voler di ciò ch'à'dimandato,
darci un bel castigo, che m'intendi mi' diceva tognetta. – con uso