. d'annunzio, iv-2-489: convien mescere alle rose qualche roseo fiore dell'atro
mangiare, come nel bere, attese a mescere ai due testimoni, con discrezione,
uno arrivò con una brocca e incominciò a mescere latte su una fila di bianche scodelle
vaio, / tregèa, confetti e mescere a razzaio, / vestiti di doagio e
lampada, e che si usa a mescere ed agitare i liquidi. 4
ti chiappa manfròllo che si era fatto mescere il solito mezzo bicchiere di rumme,
, come nel bere, attese a mescere ai due testimoni, con discrezione, in
ti chiappa manfròllo che si era fatto mescere il solito mezzo bicchiere di rumme, e
dire. 6. ant. mescere. bibbia volgar., viii-242:
dotta, lat. commisclre: v. mescere. commischiaménto, sm. ant
, ché io so non meno ben mescere che io sappia infornare. bandello, 1-27
sia stretta, non dee mai indurre a mescere e confondere le due giurisdizioni, né
di vaio, / tregèa, confetti e mescere a razzaio. boccaccio, dee.
non far altro ad ogni ora che mescere. g. averani, ii-82: perché
fiasco e i bicchieri, apprestandosi a mescere. moravia, viii-18: le mie
/ né ti rincresca sovente ne'calici mescere l'acqua. pirandello, 7-574: le
dossi, 611: ecco l'avaro padrone mescere qualche goccia di vino nella febbrosa acqua
, / né ti rincresca sovente ne'calici mescere l'acqua. comisso, 14-107:
la coniugaz.: cfr. mescere). letter. mescolare, confondere,
= comp. da fra1 e mescere (v.); per il raddoppiamento
; per il raddoppiamento dell'iniziale di mescere cfr. gli altri composti da fra
donna / seppe più gaio riso / mescere nei suoi baci. -animato da
): io so non meno ben mescere che io sappia infornare; e non aspettaste
: anche un altro gocciolino si lasciava mescere, dopo aver detto alle amiche che
orizzontali per sollevarla e una verticale per mescere, piede basso (ed era anche
son cinque, e non riparano a mescere liquori. e l'alcool si sente nell'
imparan poi ne'regi tetti? / mescere al dio, scalzarlo, riforbirlo, /
inconveniente, quando i fati incalzano, mescere all'austera prosa i lenocini poetici.
: i damigei di vino, / per mescere, i crateri incoronavano. pindemonte,
utilità. tommaseo, 15-92: cotesto mescere il narrativo al drammatico rompe la monotonia
della chiesa debbe ciascuno secondo sua capacità mescere. guido delle colonne volgar.,
106): io so non meno ben mescere che io sappia infornare; e non
al bel sole de palpi / mescere il nobil tuo vin cantando: / cantando
a confortare i singhiozzi coi maccheroni e a mescere alle lacrime patrie il 'lacrima christi'?
sé una rigida sobrietà, largheggiò nel mescere ai suoi convitati. fogazzaro, 11-177:
mani. 2. per estens. mescere (una bevanda). soldani,
'macinare ': lungamente tritare e mescere le sostanze solide, con aggiunta di
i singhiozzi coi maccheroni e a mescere alle lacrime patrie il 'lacrima
le tue bocche, dove tu vuoi mescere la cera, serrarai il nòcciolo drento nel
mangiare come nel bere, attese a mescere ai due testimoni. jahier, 236:
[la fortuna] in ogni tempo di mescere il sublime al ridicolo, quasi ad
a bestemmiare come un turco e a mescere minaccie, ingiurie e pugni. praga,
i detti. tommaseo, 15-92: cotesto mescere il narrativo al drammatico, rompe la
non mi credo indegno del tutto di mescere al vostro il mio nome. percoto
, 43: la madre che seguita a mescere nella pentola fumante anche la manciata di
, o a comperatori o bevitori dare o mescere i'gniuno modo [ecc.]
un molto santo padre e incominciò a mescere. fazio, v-11-4: come a chi
106): io so non meno ben mescere che io sappia infornare; e non
, [fra cristoforo] non esitò a mescere, e si mise a sorbir lentamente
ordinarle un boccaletto e farvelo di più mescere in bocca. lucini, 11-181: si
,... acciocché copertamente possano mescere il veleno della loro retà. della
le tue bocche, dove tu vuoi mescere la cera, serrarai il nòcciolo drento nel
: l'arno già non ristava di mescere / e guastò in parte il castello altra
della chiesa debbe ciascuno secondo sua capacità mescere e ministrare alli popoli rozzi e poveri
. v.]: senza mescere non si ottien nulla da certa gente.
, 2-117: la voce dispettosa continuava a mescere infamia, anche quando marta..
mescere? cesarotti, 1-xiii-302: vergogna, argivi
dicono che 'dànno il vino a mescere '. -mescere il lete:
= comp. dall'imp. di mescere e acqua (v.), sul
mescio. = deriv. da mescere, con prob. influsso di meschiare;
il solo protonotaro. 3. mescere (una bevanda). bibbia volgar
. mésciere, v. mescere. mescino, sm.
= voce pis., da mescere. mesciròba (misceròba, misciròba
saraba 1 bere ', accostato a mescere. méscita, sf. atto che
da un recipiente in un altro o nel mescere una bevanda. -in partic.:
zuppe, minestre e altre cose da potersi mescere, cioè versare, per esser bevute
'e di altre cose da potersi mescere. tommaseo [s. v
prevalente uso tose., deriv. da mescere. mescitare, v. mescidare
lavarmi. = deriv. da mescere. mescitóre, sm. (femm
: servo o domestico addetto a mescere il vino ai commensali; coppiere.
3. agg. ant. usato per mescere (un recipiente). salvini
,... altri un vaso da mescere,... non tazza,
. = nome d'agente da mescere. mesciuto (part. pass
mesciuto (part. pass, di mescere), agg. versato, travasato
con le domestiche. 2. mescere, versare. apocalisse volgar.,
(la minestra); versare, mescere (le bevande). castra fiorentino
debbe ciascuno, secondo sua capacità, mescere e ministrare alli popoli rozzi e poveri
, somministrare; servire a tavola, mescere; governare, dirigere '.
mìschio). mescolare, miscelare, mescere; impastare, incorporare, stemperare;
missido. mìsciere, v. mescere. miscinése, v. messinese
indipendenti. tommaseo, 15-92: cotesto mescere il narrativo al drammatico rompe la monotonia
betteioni, vi-436: un nappo ti vo'mescere / d'oblio d'ogn'altro amore
vaso d'argento o altro metallo per mescere acqua alle mani nelle sacre funzioni e
le tue bocche, dove tu vuoi mescere la cera, serrarai il nòcciolo drento nel
confortare i singhiozzi coi maccheroni e a mescere alle lacrime patrie il 'lacrima christi
dispensare, distribuire (una vivanda); mescere (una bevanda). -anche al
particolar erba, per cui bollire e mescere... han paioletti e pentolini e
un recipiente. -in partic.: mescere il vino. chiabrera, 1-ii-334:
piretto e i bicchieri e incominciò a mescere. 2. dimin. pirettino
a'nostri giorni il più magro borghese può mescere meglio, e più, che non
propizio, fra cristoforo non esitò a mescere, e si mise a sorbir lentamente
attende a rochiare pesce alla pretesca e con mescere sempre a bicchiere pieno.
alla salute di qualcuno; versare, mescere. pseudo-scroffa, 1-47: deh
, fra cristo- foro non esitò a mescere, e si mise a sorbir lentamente il
un po'titubante in quell'atto del mescere. bernari, 3-291: don gaetano non
capacità di quattro boccali, usata per mescere il vino. fanfani, uso
e da un'altra il beccuccio per mescere. = deriv. da quartale
invehi solet ': tu se'buono a mescere a'ranocchi. idem, 121:
di vaio, / tregèa, confetti e mescere a razzaio, / vestiti di
di vaio, / treggea confetta e mescere a razzaio. = voce di
.: cfr. fondere). mescere, versare un liquido in un recipiente
non imparan poi ne'regi tetti? / mescere al dio, scalzarlo, riforbirlo,
(per la coniug.: cfr. mescere). letter. sommuovere, rivoltare
anche assol., nella forma iter. mescere e rimescere. manzoni, pr.
et al fuoco. 2. mescere, versare a propria volta. apocalisse
-far portare un'altra bevanda da mescere. de marchi, ii-165: paolino
magalotti, 21-27: s'incominci a mescere argentovivo in- fintanto che, traboccando il
84-20: l'amo già non ristava di mescere / e guastò in parte il castello
rochiare pesce alla pretesca, e con mescere sempre a bicchiere pieno. = denom
di vaio, / tregea, confetti e mescere a razzaio, / vestiti di doagio
affetto e pure la bevvi, e volli mescere (in cambio) dell'acqua dolce
barbey d'aurevilly, che si divertiva a mescere il cattolicismo col satanismo. b.
] poi ne * regi tetti? / mescere al dio, scalzarlo, riforbirlo
-servire di coppa, della coppa: mescere da bere. g. villani,
programma. avendo domandato di parlare per mescere la sua lingua a quel concerto poliglotte,
, 1-193: lui si tacque a sentir mescere. - in posizione enclitica
che ha l'incarico di attingere o mescere vino durante riti sacrificali o acqua in
5 (79): non esitò a mescere, e si mise a sorbir lentamente
un bricco con un altro, a mescere da una stagnola invece che da un'
e bicchieri, cominciò a istapparle e a mescere di sua mano. pea, 3-236
664: di poi arditamente si può mescere la cera calda e bene strutta. cadetti
576: mi limitai a sturare ed a mescere. fenoglio, 5-iii-12: venne la
la proprietaria in persona, a sturare e mescere. -sostant. ricettario fiorentino
le donne sfaccendavano a condire insalate, mescere vino nuovo, tranciare pane sulla tafferia
impose di occuparsi solo di lui, di mescere solo a lui; un tassagnotto nero
non mai. -per estens. mescere. chiabrera, 1-ii-318: moviti,
, 15-82: porgeva il calice scoperto / mescere attento al meno e al più /
per offuscar le mie glorie e per mescere nel mio sangue tesegrabil tintura di fellonia.
veder chi è. alfieri, 5-189: mescere al dio, scalzarlo, riforbirlo,
di vaio, / tregea confetta e mescere a razzaio, / vestiti di doagio e
pioppo candido / l'ombra ospitale amano mescere / co'rami, e la linfa fugace
a bestemmiare come un turco e a mescere minaccie, ingiurie e pugni. nievo,
copertoi di vaio, / treggea confetta e mescere a razzaio, / vestiti di doagio
: intanto un altro domestico si aggirava a mescere del caluso. idem, 17-216.