sassi, e giocavano a far la merenda. pascoli, 277: appariva nel
: tiravano fuori dalla bisaccia la scarsa merenda, accoccolati su di un basto, masticando
aggiungere al latte della colezione, e della merenda, qualche poco di acqua pura.
): molto avendo ragionato d'una merenda che in quello orto ad animo riposato intendevan
cioè dell'asciolvere, del desinare, della merenda e della cena. lippi, 5-61
osteria, l'amico propose subito la merenda, e fu bentosto ordinata. bettinelli,
asciolvere e bere, il desinare, la merenda, degno dello inferno per le
e i popolani con le ceste dell'ultima merenda, coi fiaschi dell'ultima sbornia umana
era bomberaca / per cena e per merenda, / per appiccar la benda. mattio
della bottega di valdés, vendute prima dal merenda, e poi ricognosciute e approvate da
batuffolo della carta dalla quale aveva tolto la merenda e se lo ricacciò in tasca.
di queste brigate che vengono a far merenda in campagna. -in espressioni vocative:
poltrona, pregustavo una lettura, la merenda col tè, magari una partita a
. svevo, 5-49: fu una merenda a periodi. dapprima un latte squisito
, [famiglie di artigiani] facevano merenda in crocchio. alvaro, 9-10: tra
, il pallido bambino / sbocconcellante la merenda, chino / sul tedioso compito di greco
manicargli il pane e il cacio della merenda. panzini, i-116: su la tavola
sottoposti un desinare, o una merenda, per esempio una smaccheronata, o una
. -entrarci come il cavolo a merenda: non avere alcuna attinenza con la
che c'entran come il cavolo a merenda. giusti, ii-374: ci vogliono
e v'entrino pure come il cavolo a merenda, importa un
nel credo 0 quanto i cavoli a merenda, ce lo lascio. cardarelli, 6-36
che c'entravamo come 1 cavoli a merenda. -essercene più che cavoli a
suo. -mangiare il cavolo a merenda: far cosa inopportuna.
135: non vo'mangiare il cavolo a merenda. -mangiare il cavolo con i
capra. -stimare quanto il cavolo a merenda: non tenere in alcun conto.
/ lo stiman come il cavolo a merenda. note al malmantile, 1-423: si
contrario: lo stimo quanto il cavolo a merenda. 5. dimin. cavolino
non accozza mai la cena con la merenda. 6. prov. chi
il suo monte. sul chiacchierio merenda o con il desinare: non riuscire a
as solo, poi la merenda, il cenone, la veglia fino al
di scranne, di cestini per la merenda, e di ombrelli col manico all'aria
bianca e nera il citriolo della sua merenda. calvino, 1-256: aveva fatto
, il pallido bambino i sbocconcellante la merenda, chino / sul tedioso compito di
aggiungere al latte della colazione e della merenda qualche poco di acqua pura. crudeli
è l'asciolvere della mattina, la merenda del giorno, e 'l pusigno dopo
: quando que'fanciulli faceano colezione o merenda, mi diceano: « oh se potessimo
colazione del diavolo. 5. merenda sull'erba; refezione all'aperto.
domenicali. -colazione al sacco: merenda che generalmente si fa in campagna durante
cibi in comune durante la refezione o merenda. nell'ambiente dei monasteri il termine
pane (specialmente a colazione, a merenda); cibo (e indica lo stretto
, il pallido bambino / sbocconcellante la merenda, chino / sul tedioso compito di
ai sottoposti un desinare, o una merenda, per esempio una smaccheronata, o una
/ che pensi tu che noi siàn tua merenda, / poi che tu vieni in
e v'entrino pure come il cavolo a merenda, come pilato nel credo.
e minuti invitavano gli stornelli a far merenda ed i colombi a litigare con questi per
che c'entravamo come i cavoli a merenda. baldini, 4-227: in definitiva,
-desco molle: refezione, spuntino, merenda, serviti con semplicità, sopra una
allegri, 215: datomi desinar, merenda e cena / fui gratis, com'un
cosa per desinare, o piuttosto per merenda. carducci, iii-6-278: al boschetto
asciolvere della mattina, la * merenda 'del giorno il * pusigno 'del
pensi tu, che noi siam tua merenda, / poi che tu vieni in qua
-entrare, entrarci come i cavoli a merenda o come pilato nel credo: v
ed un po'anche per l'esuberante merenda divorata in faccia al sole, nel
v'entrino pure come il cavolo a merenda, come pilato nel credo, come
col pane e col sale o vuo'a merenda / o asciolver, come i
che ci vada a far merenda. pirandello, iii-120: qua ti
): molto avendo ragionato d'una merenda che in quello orto ad animo riposato
e credo che ci vada a far merenda. pascoli, 419: l'uva
per estenuarne fastosamente il nome, chiamossi merenda) furono banchettati. di breme,
soldi di denari. 2. merenda, cibo. sacchetti, 154:
di mangiare insieme, di fare una merenda, una cena in comune, pagando
buono, bastava, all'ora di merenda o di cena, esser lì.
un po'fermi fu aperto il sacco della merenda. bacchelli, 1-i-27: farebbero meglio
: tornò con un piccolo paniere da merenda per ragazzi, ma di fibra, e
/ che c'entran come il cavolo a merenda. giusti, ii-430: mi ci
di festa e un banchetto 0 una merenda pagata dal padrone ai lavoranti. nieri
ai sottoposti un desinare, o una merenda, per esempio una smaccheronata, o una
volesse pur filosofare / dato gli sia subito merenda. bocchelli, 1-i-294: -ma chi
, sempre disposto a barattar pranzo merenda cena golosìa fornicherla e ogni altro
possessione de le terre, fu data per merenda a la fame di più di quaranta
: non si trova all'ora della merenda e vien fuori che, sulle tre,
si mangia soprattutto a colazione 0 a merenda. di giacomo, i-627: -rosinella
, ora che piove, starsi a merenda con amici, a passare genialmente la
si ripeteva quotidianamente, all'ora della merenda. 7. ant. abbattimento
via e nascosta in tasca una piccola merenda, o una ghiottoneria dolce, che
due sassi, e giocavano a far la merenda. de roberto, in: giocava
ei brama che gite via per andare a merenda. una gran girella di formaggio del giteo
, 6-34: lì si fermavano a far merenda i gitanti. 2. tose.
un pranzo, una cena, una merenda. 3. difendere qualcuno da un'
di niello, sempre disposto a barattar pranzo merenda cena golosia fornicherìa e ogni altro piacer
grado ai meschi- nelli i resti della merenda. -di proprio grado: spontaneamente
mi fanno festa, mi imbandiscono una merenda. moravia, ix-221: avevo imbandito
208: aspettan drieto a cena aver merenda / e giugner nelli lor mortali inciampi
baretti, 3-142: io darò una merenda universale, a cui tutti gli amici
bizzarria, come questa di aver fatta merenda all'aperto con quell'indiavolamento di tempo
io pasando fu'invitato da'suoi parenti a merenda. gualdo priorato, 3-iii-92: in
mia, deh! vien meco a merenda, / ché vo'che no'facciamo una
maria fu sparecchiato. / finita la merenda,... / ripresero il
maniglie all'oste per lo prezzo della digraziata merenda. metastasio, 1-7-32: tutta agli
libre / di persciutto mangiai dianzi a merenda. b. davanzali, ii-442:
fronte. tassoni, 1-61: finita la merenda, e risalito / a cavallo ciascuno
. trappola. -mangiare il cavolo a merenda: v. cavolo, n. 4
ai sottoposti un desinare, o una merenda, per esempio una smaccheronata, o
; / stenderò in terra tutta la merenda / che nel zaino ho portata; e
marendaròla, sf. ant. piccola merenda, me rendina.
una marendaròla. = dimin. di merenda. marénga, sf. disus
: margherita ci promise un po'di merenda sostanziosa, con due polli invece d'
a venti parassiti / desinar, colazion, merenda e cena. p. giustiniani,
, 20: io vado a provedergli la merenda. una viva ripugnanza sia ai sensi
portando a uno suo marito nomato landra merenda al campo, la ditta valige trovò
pasando fu'invitato da'suoi parenti a merenda. sercambi, 1-i-131: disposti.
qualunca perdesse, uno carnelevale, cioè una merenda firenzuola, 569: fornita che fu
firenzuola, 569: fornita che fu la merenda, e'si ballò e si cantò
; / stenderò in terra tutta la merenda / che nel zaino ho portata;
tutto leggiero. tassoni, 1-61: la merenda e risalito / a cavallo ciascuno al
gente morta. lancellotti, 142: la merenda, nominata antichissimamente da noio e festo
è ito al ponte a greve a una merenda. forte- guerri, 22-16: non
aveva già ordinato a'garzoni ima bella merenda e che voleva trattenerlo, gli replicò che
le fronde / ben più d'una merenda si divora. pananti, 11-123:
11-123: un giorno che voleva la merenda, / ne fece quel monel una
. cantoni, 33: la parca merenda si mutò presto in conversazione. pascoli,
/ l'erbe non compre per la pia merenda / nel giorno di calendimaggio. d'
i grappoli pesanti di mucciafora, la merenda a calderino, la colazione nella pineta.
anni, il pallido bambino j sbocconcellante la merenda,
18-28: ci siamo portati, per merenda, carciofi, lonza, formaggio, vino
ero andato con tre o quattro a una merenda in collina - mica lontano, si
. v.]: s'avvicina la merenda. -ora di o della merenda:
la merenda. -ora di o della merenda: pomeriggio avanzato. galileo, 8-ix-221
la fai che gli è or di merenda. lalli, 3-132: dateci italia,
contenda / prendervi porto a l'ora di merenda. redi, 16-ix-416: sull'ora
redi, 16-ix-416: sull'ora della merenda se ne piglia un'altra bevuta simile
, / senz'aspettare all'ora di merenda. 2. in senso generico
giorno che starsi insieme allegramente a una merenda la sera. caporali, ii-87:
stivali mi furon cavati / e la merenda ad ordine fu messa: / cardi
.. aver voluto intervenire a certa merenda fatta dalla duchessa di scevrosa, non ostante
notte ristoro; noi, standoci della merenda contenti, usiamo di passarne tutto '
cosa. giannini-nieri, 75: 'merenda ': colazione della mattina.
mi son levato e ho fatto merenda con una bella tazza di latte e
], / od alcun altra sorte di merenda, / onde poi le brigate ne
. -a colazione, a pranzo, a merenda, a cena: in qualsiasi occasione
a colazione, a pranzo, a merenda, a cena. foscolo, xviii-292:
a cena, a colazione e a merenda. -a merenda: in occasione o
a colazione e a merenda. -a merenda: in occasione o all'ora del frugale
« babbo, arenne noi anche a merenda? ». e questo dicevano perché erano
/ a cena, a desinare ed a merenda. ercole bentivoglio, i-14: confessovi
libre / di persciutto mangiai dianzi a merenda. batacchi, 3-6: prima d'
d'andare a pranzo tamburava, / a merenda scuoteva un po'il groppone, /
v.]: se ne discorrerà a merenda. questa mela la man- gerai a
. questa mela la man- gerai a merenda. -andare a far merenda in casa
gerai a merenda. -andare a far merenda in casa belzebù: andare all'inferno
tu / appaiata a zanetto a far merenda, / e senza vino, in casa
qualcosa quanto o come il cavolo a merenda; essere un cavolo a merenda:
a merenda; essere un cavolo a merenda: non essere pertinente, non fare
) alle ultime; sebbene siano cavoli a merenda. p. petrocchi [s
quanto * o * come il cavolo a merenda ': di persona o cosa,
ci aveva che fare come 'l cavolo a merenda '. nieri, 318: benché
pilato nel credo o quanto i cavoli a merenda, ce lo lascio. -dare
ce lo lascio. -dare la merenda a qualcuno: preparargli e offrirgli un
pur filosofare, / dato gli sia subito merenda. b. pino, 2-35
b. pino, 2-35: la merenda si darà con molta spesa di casa
ritorno al porto egli diede loro una merenda sì superba che in barcellona sarà sempre
. baretti, 3-142: io darò una merenda universale, a cui tutti gli amici
tua salute. -dare, portare merenda a qualcuno: conce- derglisi carnalmente.
, 20-109: datogli una o due volte merenda, e non più,..
pastura / portarmi fin nel campo la merenda / e, se tavolta avevo poco appetito
provenda. -dare una donna per merenda alla fame di qualcuno: lasciarla in
possessione de le terre, fu data per merenda a la fame di più di quaranta
. -entrarci come il cavolo a merenda: v. cavolo, n.
n. 4. -essere o diventare merenda di qualcuno: fornirgli con le proprie
che pensi tu che noi siàn tua merenda, / poi che tu vieni in qua
qua contro divieto? -fare merenda: consumare, per lo più in
): molto avendo ragionato d'una merenda che in quello orto ad animo riposato
all'adda in baroccio, e far merenda sulla riva, proprio sulla riva.
d'annunzio, iv-2-180: nel bosco la merenda fu fatta su l'erba, in
3-135: a metà del pomeriggio facevano merenda con una fetta di pane, un
terreno. -mangiare il cavolo a merenda: v. cavolo, n.
4. -stimare quanto il cavolo a merenda: v. cavolo, n.
v.]: san luca, la merenda nella buca. (s. luca
toscani, 194: san luca, la merenda nella buca e la nespola si speluca
v.]: 'merendaccia ': merenda cattiva, sgradita. ballesio, 769
. ballesio, 769: c'invitò a merenda, ma fu una merendaccia.
.). = dal lat. merenda, plur. neutro del part. fut
cfr. isidoro, 20-2-12: « merenda est cibus qui declinante die sumitur, quasi
agg. letter. che consuma la merenda; che partecipa a una scampagnata con
; che partecipa a una scampagnata con merenda al sacco. gozzano, i-376
; aus. avere). fare merenda. -in senso generico: pranzare, mangiare
vogliono be'merendare e così vanno dalla merenda alla ciena e mai non si saziano
tr. mangiare (per lo più a merenda). nieri, 328: venuta
dotta, lat. tardo merendare 'fare merenda ', denom. da merenda.
fare merenda ', denom. da merenda. merendino, sm. merenda
merenda. merendino, sm. merenda frugale; spuntino. pananti,
merendùccia (merenduzza), sf. merenda o spuntino frugale. 1
il cibo che viene dato loro per merenda e, servendosi di suppellettili minute,
portare quello che è dato loro per merenda; ed accomodando tutto in piccole particelle
9: una meta di bue fu la merenda. machiavelli, 1-viii-298: alzò quel
andato con tre o quattro a una merenda in collina -mica lontano, si vedeva
] pulito come la cotta di don merenda, il mio reverendo collega della prima
vo'che ti condanni / di far questa merenda alta e sovrana... »
levi da tavola, da desinare o da merenda o da cena, ti lava le
andare a pranzo tamburava, / a merenda scuoteva un po'il groppone, / dava
libre / di persciutto mangiai dianzi a merenda. brusoni, 935: crescendo di
i bambini conservano il pranzo o la merenda da consumare a scuola. cicognani
la cartella dei libri e il paniere della merenda. -paniere a rotelle: carrello
vivande necessarie per una colazione o una merenda. tommaseo, 1-139: momo mangia
cui vengono riposte la colazione o la merenda di un bambino o di un ragazzo
nel credo, come il cavolo a merenda. -essere ridotto papa sei:
, a cena, a colazione e a merenda. bontempelli, i-192: andai nello
pasando fu'invitato da'suoi parenti a merenda. savonarola, i-55: molti passorno
che si consuma col thè o a merenda; pasticcino (e anche il composto
, ii-303: noi si chiama la merenda quella che si fa fuori del pasto
aceto. caporali, ii-87: la merenda ad ordine fu messa: / cardi con
, per lo prezzo della disgraziata merenda. g. m. casaregi,
. svevo, 5-49: fu una merenda a periodi. dapprima un latte squisito,
): ritornò in sul ragionamento della merenda della qual prima diceva: né guari di
la colazione, a pranzo, a merenda, a cena, di giorno di pesce
. picnic e pick-nick) 'colazione, merenda all'aria aperta', comp. da
venti parassiti / desinar, colazion, merenda e cena. papi, 4-57: 0
. cassola, 1-36: in attesa della merenda, ilio propose una partita a ping-pong
. malespini, i-60-169: venne la merenda copiosa di sorti diverse di confezioni,
doi pizze de cascio fresco per la merenda per li confratri. -figur.
moniglia, 1-iii-32: io ingollai a merenda / un bricin di pulenda. algarotti,
gozzi, 1-370: brighella voleva una merenda polita con salse. -gradevole alla vista
, 66: la luna era tornata da merenda / e fra cipolla predicava a'porri
. gadda conti, 1-15: facevo merenda colle vecchie serve di casa o col
all'adda in baroccio, e far merenda sulla riva. [ediz. 1827 (
la prebenda / v'è riposta per merenda. -in contesto scherz.
4-277: andò in cucina a prepararsi la merenda. -apparecchiare il tavolo; imbandire un
. a prescindere dalla mezz'ora dedicata alla merenda, di tanto in tanto smettevamo anche
buon'ora e pigliar qualche confezzion a merenda e poi cenar a buon'ora.
, 1-29: or pure avete auto oggi merenda. / forse di me non vi
per pastura / portarmi fin nel campo la merenda. / e se talvolta avevo poco
e. cecchi, 6-69: fanno merenda sml'erba o in qualche rustica trattoria.
insidie m'apparecchia / l'astuta suor merenda. / non vo'che il puzzo offenda
, a sciolvere e a desinare, a merenda, a cena e a pusigno,
): ritornò in sul ragionamento della merenda della quale prima diceva. zanobi da
a rassodare il loro entusiasmo ad una merenda. c. corrà, 488: il
, a colazione, a pranzo, a merenda, a cena. -piantare ravani
una famiglia, che gli davan sempre merenda. viani, 19-620: nel paese
: allora dall'autobus faceva sciorinare una merenda, ch'egli stesso consumava coi bambini,
, si era seduta ad assistere alla nostra merenda. -ribes selvatico: uva spina (
la cena e 'l desinar con la merenda / non m'era preparata a tempo e
febbraio) la terra rifiata e la merenda è ritrovata: vogliamo dire che la
nell'espressione proverbiale a san luca la merenda si rimbuca). giuliani, ii-303
, ii-303: a san luca poi la merenda si rimbuca. = comp. dal
più offerto in onore di qualcuno; merenda, pasto più o meno leggero.
stupenda) / di fare una larghissima merenda / del prior castiglioni alla cascina.
stupenda) / di fare una larghissima merenda / del prior castiglioni alla cascina.
ebbe, ritornò in sul ragionamento della merenda della qual prima diceva. pagliaresi,
certi tozzi di pane, si posero a merenda. 11. figur. parte
grappoli pesanti di muccia- fora, la merenda al calderino, la colazione nella pineta,
rompidigiuno, sm. invar. spuntino, merenda consumata nell'intervallo fra i pasti
che d'argento e tezza la merenda. d'oro empie mille mani
abituati a mangiar sul lavoro, facevano merenda lì, su una panca: il pan
tordo trabocca. san luca, la merenda nella buca e la nespola si spiluca
, a colazione, a pranzo, a merenda, a cena. -figur
cantoni, 33: la parca merenda si mutò presto in conversazione, e
che c'entran come il cavolo a merenda. bonghi, 1-141: se il davanzati
effetto scavato. cicognani, 3-187: facevano merenda lì, su una panca: il
sicastigano, levando loro la colizione e la merenda o scemando la pietanza...
e cena, / a sciolver e a merenda. 2. tr.
18-28: ci siamo portati, per merenda, carciofi, lonza, formaggio,
anni, il pallido bambino / sbocconcellante la merenda, chino / sul tedioso compito di
chiate'... come il cavolo a merenda. -di un denaro farne sei
ei brama che gite via per andare a merenda. 2. per estens. l'
, e achille, volendo loro dar merenda per accarezzarli, si mette insieme con
appunto ordinato per la tuttesalle una buona merenda e fatto fare una sfoggiata torta piena
fanno ai sottoposti un desinare o una merenda, per esempio una smaccheronata o una mangiata
mattina, poco avevo smangiugghiato profittando della merenda dei ragazzi. idem, 7-275: perfino
prenda, / basta solo una semplice merenda ». 13. locuz.
cinque il soprafato cameriere gli preparava la merenda, consistente in tne, latte, pane
toscani, 194: san luca, la merenda nella buca e la nespola si spiluca
: vò mandarti le smoccolature / per tua merenda: l'appetito aguzza, / strega
, 242: le maestre in quella merenda si davano tempóne fino a sera inoltrata,
uando son molti a sciolvere, o merenda, / ch'alcun da canto i
pecchi, viii- 49: bella merenda all'aperto, di quelle che usavano un
giorni la vecchia veniva a portar la merenda. non gli importava che i bocconi più
aretino, 20-66: fattogli porre inanzi una merenda,... sollecitandolo a bere
, 86: alle quattro si fece merenda insieme con pane e zebibbo, seduti sul
d'andare a pranzo tamburava, / a merenda scuoteva un po'il groppone, /
ei brama che gite via per andare a merenda. bechi 1-139: svogliatacelo! zucconàccio
(pic-nic), sm. invar. merenda all'aperto durante una gita.