e scusa in donna quasi ogn'altro mendo. / o, che molto comendo
e scusa in donna quasi ogn'altro mendo. / oh, che molto io commendo
e scusa in donna quasi ogn'altro mendo. / oh, che molto io commendo
. battoli, 9-30-293: a quello spiacevol mendo del guizzar ch'egli [demostene]
= deriv. da cronometro. mendo un color nero carbone con riflessi di
zione -e refetto, / en ciascun mendo e defetto / t'ha per soccorso
. guittone, ii-248: en ciascun mendo e defetto / t'ha per soccorso
questa vecchiaia ne viene con ogni mal mendo. ariosto, 10-15: oh sommo
parte dell'uomo (assu mendo quindi gli eoliti come prova dell'esistenza
. battoli, 30-409: a quello spiacevol mendo del guizzar ch'egli [demostene]
, 41-373 • per un certo mio mendo letterario sono avvezzo a schiccherare e impiastriccicar
del ventre da là uscire, ti- mendo piangeva. savonarola, iv-334: le tua
, / sì che dor mendo rimane alla pania, / perché appoggiato a
restorazione -e refetto, / en ciascun mendo a defetto / t'ha per soccorso
. esperto ed inreprensibile d'ogni mal mendo. gelli, iii-16: avete tutte
: avete tutte voi donne questo maledetto mendo di voler sempre rimpinzar tanto ch'a
, 9-30-292: a quello spia- cevol mendo, del guizzar ch'egli a ogni poco
, 41-373: per un certo mio mendo letterario sono avvezzo a schiccherare e impiastricciar
cose sacre, ma per un certo suo mendo di formare equivoci sopra tali parole latine
andò riprendendo il conte ricciardo del suo mendo. gioberti, i-ii-277: qual è
i-ii-277: qual è in sostanza il mal mendo che il concionatore ravvisa negl'instituti filantropici
latina. / non alterato pur da picciol mendo, / di sucto pien, non
considerazione; il cui difetto è il mendo principale del discorso del bossuet.
. magalotti, 26-49: ha un mendo, ossia infirmità, attribuita ordinariamente dai
. 4. locuz. fare un mendo a qualcuno: recargli un danno,
o signor nostro, non ci far tal mendo / di voler che tua vita qui
: procris sposai: se mi fesse alcun mendo, / farebbe mal, ché de
prov. la vecchiaia viene con ogni mal mendo: è causa di molti gravi difetti
questa vecchiaia ne viene con ogni mal mendo. gelli, 17-115: in fine,
proverbio) se ne vien con ogni mal mendo. = voce dotta, lat.
ch'e'pena sostegna / tanto che mendo vegna - al meo fallire.
a ciò unde el dubbio aparesse alcuno mendo essare da fare, debbiansi i decti iij
ghiado / ed ebbecene assai con questo mendo. libri di commercio dei peruzzi,
fior., i quali gli doniamo per mendo di sue robe vecchie e altre sue
28-90: sperando in questo trovar qualche mendo / al danno che più volte mi
nostro, dando pegno di pagar il mendo. = deverb. da mendare;
. mendòsus 'difettoso '. mendo villa, si. ittiol. region.
successori del colpevole, assu mendo il carattere di un'espiazione che, pur
dicea delle proprietadi delgli uomini, expri- mendo di catuno monde e menbro. s.
salvini, 41-373: per un certo mio mendo letterario sono avvezzo a schiccherare e impiastricciar
ricorda beatrice, / si chuo lo mendo ben, donne mie care. idem,
, voi donne, questo mala- detto mendo di voler sempre rimpinzar tanto un ammalato;
battaglia al castello di capalle, e mendo esser scornate, / e te dàn de
vi truova una piega o un mendo, non che una sdrucitura o uno squarcio
divise, gli cadde in acconcio di far mendo una proporzione sesquialtera. zione dei
interruzioni per opera del tre mendo figlio di papa e del sinuoso cardinale di
. magalotti, 20-49: ha un mendo, ossia infirmità attribuita...
/ sì che la vita ne lasi per mendo! ». elucidano volgar.,
lo aiere, soto lo so ferma- mendo. simintendi, 3-187: non vae follemente
134: la vecchiaia vien con ogni mal mendo. la vecchiaia non vien mai sola
bancherellieri del sud che pre mendo sulla ritrosia di questa gente assetata di degnazione