donati, ix-485: se ti piacesse in me cogliere il fiore, / apparecchiata son
, 4-15: poi ch'eo non posso me segno- regiare, / amor mi
aver per certano, / sì ch'or me ne par essere in bilanza. bencivenni
, che porto voi, / non me 'nde porea cosa entervenire / per ch'eo
gran regno. poliziano, 2-47: a me riuscì [certo vino] molto migliore
di perfetto amor sembiante, / che me promise loco en su'dolzore / adesso
allora che io con voi poco fa me n'uscii fuori. storia di fra
, che tale / la riputava in me: palese or sia, / or ch'
1-495: sì, lasci pure detto a me... è un po'di
far le gote rosse, che mature me ne fate assaggiare. marino,
non posso dire che io contro a me non dica. ariosto, 27-99: il
quando io considero che fra lei e me non è altro che ci proibisca i nostri
o sia ch'egli si fosse migliore di me, o anch'io mi placassi non
di certo morire, che io non me ne metta a fare ciò che promesso l'
cieca affatto! chiabrera, 185: ma me, me misero! / che il
! chiabrera, 185: ma me, me misero! / che il tempo volgesi
-che passi. goldoni, iii-9: a me basta che non mi burlino; del
! che la lepre sia diventata con me ieone, e che l'uomo il più
p. verri, i-42: a me basta l'aver provato che il lusso non
per gli altri né quindi onesto per me il manifestare tutto il vero, non però
sbandito, / vergogna né onor mai non me piacque, / ché la perfetta pace
piacque, / ché la perfetta pace me fa l'alma capace / en orme loco
notizia venuto non sia) io per me niuna conoscenza aveva di voi, se non
, / ché so che non è 'n me tanto valere / che 'l vostro core
ardir: datevi pace; / sopra me quest'impresa tutta chero. redi, 16-i-5
sorta rei / sarebbe un dar sentenza in me medesmo / d'uno ignorante in chèrmisi
d'annunzio, v-1-255: conobbe con me la trincea, conobbe con me la tana
con me la trincea, conobbe con me la tana e la fossa, conobbe
com'io fu'morto, / per me; ma un de'neri cherubini / li
e di guadagno avea nella compagnia tra me e franciesco di marco da prato e
/ io e il mare, / a me dà noia spesso / il suo eterno
che mia madre avea pensato prima di me al fatto suo. cellini, 1-3 (
meco non prendi / sdegno, s'io me ne vo di cheto a casa /
udito li obbrobri e derisione delli insipienti contra me. poliziano, 195: non mi
di quel corpo, fanno per giugner me; piacciavi, per dio! sofferire
/ ch'io so che arà di me compassione. guicciardini, 106: chi attende
ne restò turbato, malcontento; e a me fece comandamento che, sotto la disgrazia
la dovea guardar meglio persona / di me? 2. locuz. -non
di chiacchiere. giusti, i-538: a me è parsa sempre una bambinata di noi
tutti i panegirici son veri / che di me dagli zii son stati fatti, /
in quella memoranda serata ci fu per me il quarto d'ora più felice. la
, e per non fare ridere di me, io mi tacevo, specialmente innanzi
tenendo li occhi con fatica fisi / a me, che tutto chin con loro andava
.. non ch'egli consentisse a me chiamante, ma appena mi pure rispose.
sole; / cotanto io godo in lusingar me stesso. tesauro, xxiv-29: io
verga, 3-121: questa partaccia a me non la doveva fare padron 'ntoni
: di'a giovanna mia che per me chiami / là dove affi 'nnocenti
verremo a'fatti, vi chiamerete di me contenta. se avete piaga, pizzicore,
benché io noi meriti del tutto. per me mi chiamerò contento ogni qual volta com'
un cannocchiale o buona vista distinsero con me, vidi un essere umano apparire sul
il nome di chi ha chiesto di me. pavese, 6-257: a metà
chiamati di soprassalto, e poi guardavano me. -sostant. boccaccio,
tal cosa, gli rispondiamo: 'tu me l'hai chiantata, o calata, o
faceva giano. redi, 16-vii-25: me n'era andato in parnaso per cavar
idem, 20-91: -oimè! povero me! che ho io fatto? -eh niente
. panciatichi, 40: io per me l'ho per cosa più chiara della
reputar mi debbo, che il nostro re me a tanta cosa, come è a
/ de la vostra bellezza / a me dava chiarezza / che la greve ferezza /
domanderò, voglia fare a chiarezza di me, per certo niuna cosa mi comanderà
. luzi, i-79: tu ricorda per me gli anniversari / indolenti sugli argini segreti
se vuoi un chiarimento con silvana, me presente, io come testimone non mi
orribil fraude asconde / questo inviarti a me: ciò ch'ei soltanto / finor
diede i nervi, mi chiarì che per me lei non era che sesso. sesso
nella brachetta fazzoletto. ariosto, 40-4: me ne chiarir [della vittoria] poi
, e quella che egli dee far di me. 12. figur. ant.
un altro di quelli splendori / ver me si fece, e 'l suo voler piacermi
femina fatto sia, non sarà ben di me. ariosto, 11-77 'ch'ella
così ignudo i fatti suoi, a me pare, volendo immaginare pelle vie ragionevoli
: un turbamento subitaneo s'impadronì di me. così un lieve urto solleva il fondiglio
/ né io posso te, né tu me tór d'impaccio. / or chiariti
. leggende inedite, 1-157: a me parve vedere una donna vestita di bianco
alto. bonagiunta, ii-321: a me adovene com'a lo zitello, /
, / men chiara assai di questa a me riluce, / che guida pur l'
alberti, 2: spesso fra me solea maravigliarmi e dolermi se tanto valesse
membra / pose colei che sola a me par donna. boccaccio, dee.,
, che, mio malgrado, / di me trionfi, né per fallo mio.
maestro alberto, 16: una femmina da me è veduta, di volto molto da
altèro, / e l'altre doti a me date dal deio? boccaccio, 1-40
: mandovi questo fante volando, perché me ne riporti chiara risposta per accomodarmi a
sangue suo, e fidandosi egli di me. galileo, 871: le cose da
. galileo, 871: le cose da me sin qui prodotte, ed in particolare
il non riuscire a veder chiaro in me stessa, anzi questo cangiare continuo della
, 10-12: ma se 'n duce me prendi, entro a quel muro, /
montale, 49: fluisce fra te e me sul belvedere / un chiarore subacqueo che
si ricorderà tutta la vita sua di me. tu vuoi pur far a l'amor
fin eccessiva. boine, i-47: a me piace, amico, questo sipario-pallore,
dalla sua fantasia, che anzi raccontavo a me stessa, prima nella mia eccitazione,
e, se madonna ti domanda di me, dille che io son nel letto.
3-73: figurati... che io me ne stia ristretto a colloquio con la
nievo, 43: cercava farsi servire da me nelle sue piccole occorrenze piuttostoché dalla faustina
ve partireti de qui, che voi me absolvereti; altrimenti, per la barba
savonarola, 27: vergine, in me, deh! volgi i tuoi begli
mio destretto chiave, / inver di me fatt'ha contraria trave; / e parme
difesa della piazza, per quel che me ne intendo io, mi pare combinata
correttissimo mai più non avrete covelle da me. vi troverete dentro alcune postille aggiunte
acuti, i maturi e profondi per me. -figur. marino,
a chiave. marito traditore, si me ti accostarrai, t'ucciderò.
: e io maddalena trista / me gettaie su 'n soi piei, / per
peccata miei: / su 'n issi me chiavellarite, / maie non me ne levante
issi me chiavellarite, / maie non me ne levante. 2. congiungersi
mi fu fatto scorta; e chi me la faceva, aveva grande sospetto e paura
; io dico tanto, che a me mi pareva una maraviglia; e perché
. firenzuola, 202: misero a me,... il quale tratto da
coltellessa a lato che lui chiamava salvum me fac, con lento passo, per via
stimare che l'avere iddio diviso da me il soprascritto figliuolo... mi sia
, a pena per l'adietro da me veduti, ed or per volontà della
poiché la passione era più forte di me, finii per metter l'animo in pace
coltissimi individui, i quali tutti a me superiori di età, di dottrina,
nome / di tuo caldo seguace a me non valse. pellico, conc.,
, conc., i-37: io per me credo che per decidere se più bella
lei a finir di coltrare? da me, mi pare che tanta terra debba restar
/ la coltre, e tutto a me stesso rinvengo. palazzeschi, 3-291: la
dannato a l'odiosa coltre, / me senator volesse, il poverello, / cred'
non in queste vie straniere ma in me medesimo, senza incontrarmi. panzini,
e tutti gridavano la crociata contro di me, come s'io avessi dovuto trangugiarmi
petrarca, 317-14: et ella avrebbe a me forse resposto / qualche santa parola sospirando
si'vu meo conpadre? / unda vu me clama'co- madre? ». s
de marescotto di calvi, vostra comadre, me manda a vui. ariosto, 5-278
comandamento, / quanto cognosco più che voi me amati. leonardo, 1-133: le
io faccio dell'onore de'suoi da me rispettatissimi comandamenti. d'annunzio, h-555
. c. dati, vii-3-152: a me parrebbe... necessario, che
ma tua si chiama, avendo tutto me stesso a te stesso solo commesso. bruno
da essere, e in prima di me, che comando per casa. pavese
te bollo multu addemandare, / serbire se me dingi commandare. latini, i-2031:
pavese, 1-24: ci portò, me e talino, all'osteria là dietro
fare, / sol che ti piaccia a me tuo comandare. giannotti, 2-1-79:
il giovane, 9-318: né risparmiando me, né 'l padron stesso, /
e forti che forzato sono d'offender me stesso e d'esser del mio mal ministro
e forti che forzato sono d'offender me stesso e d'esser del mio mal ministro
. cecchi, 121: -in quanto a me, / gentiluomo (che non so
tuo la veritade; / poi che di me dispor puoi al tuo comando ».
piedi combaciandosi con la mia dietro di me e la mia dietro di me prolunga la
di me e la mia dietro di me prolunga la sua in una solitudine incognita
nocenti; sconfiggi i combattenti contra di me. guido delle colonne volgar.
combattimento di febbre, e di continuo io me la sentivo crescere. 7
caffè situati presso le università: « per me la religione non è altro che un
. petrarca, 26-2: più di me lieta non si vede a terra /
[desiderio di ozio] era in me un accesso periodico d'ogni anno nella primavera
. e più o meno durevole e da me sentito, secondo che il cuore e
difesa della piazza, per quel che me ne intendo io, mi pare
che stende a terra, vicino a me, il mio compagno non può lasciarmi indifferente
di mille combriccole, che vuole da me? firenzuola, 230: egli va
e fino a un certo segno anche a me, ma che non giova a nulla
viene adoperata la forma oggettiva: come me, come te, come lui,
mi condusse a tanta debolezza, che me convenia stare come coloro li quali non si
novo giorno: / cotale è dolce a me... / la chiara face
passione, non ardirebbe di parlar con me come parla. alfieri, xiii-50: voi
anderò io. -come! senza di me? avrete cuore di lasciarmi in livorno
codesti rimproveri, quand'era lei che me la faceva andar via, la testa,
iena se ne doleva: -non con me, disse la volpe, tu ti devi
ma. ariosto, 43-31: a me duro parea pur di partire, / non
/ né un'ora pur, che senza me restassi. 13. sm.
consigli. e questo non dico io per me, come che io sia di quelli
io sia di quelli sì sufficienti né per me salvare, però che al vecchio è
gli governi o volga, / primavera per me pur non è mai. =
contar poi la coda di questa per me fatale e ad un tempo fausta cometa.
« che cosa tu gli avrai detto di me *. pirandello, 7-170: entrò
avere il mio nome, vuole esser me in ogni cosa; o più tosto che
fine, e nemmeno un ordine qualsiasi che me ne spiegasse la natura.
lo mio deporto, / figlio, chi me t'ha morto, figlio mio dilicato
giorno della mia prima comunione fu per me ben differente da quello pieno di felicità
diede inizio / loro a parlar di me: e cominciàrsi / a dir:
alfieri, vii-44: qual raccendi in me furor novello, / quando a gran
mia commedia, non fanno più per me. manzoni, fermo e lucia,
d'udire ora discorrer lui, ora discorrer me, come se vi trovaste a un
un significato più grave nelle cose a me prossime. 2. disus.
grazie della cortese commemorazione fatta di me col serenissimo di mantoa. dovila,
il buono, se ne trovate in me; compatite e ancora biasimate tutto quello
panzini, iii-829: è venuta da me perché io le dia una commendatizia per
445): ma, perciò che a me va per la memoria una cosa non
altri due! pirandello, 7-209: me l'hanno detto e mi hanno raccontato
medici, 299: se da me medesimo avessi giudicato questi miei versi indegni
, molto meglio la presunzione del giudicarmi da me medesimo. leone ebreo, 294:
conietturare gli andari dei nostri paesi da me stesso. 4. per simil
comenti popolari. boine, i-41: a me piacevano quei commenti in bisbiglio con le
mi spiego perché più capo avete di me, che, non valendo ad esprimermi molto
un codice... provvedile per me. botta, 5-266: si potevano rappresentare
che sì grate alternar nobili veci / a me sia dato! cesarotti, i-m:
cellini, 1-27 (73): io me ne andavo il giorno della festa volentieri
tempo in cercarlo quia pavesco de non me incontrare in qualche furone e che ornatamente
i-855): come potrà mai! misera me! l'animo mio puro e castissimo
alla cosa, e poi lasciar agir me. colletta, i-51: il frate.
farò che almeno / nel grado a me commesso / mi trovi ognun di voi sempre
, la quale si era smarrita da me, e non per mio difetto, ma
commettono con la radice, tal che me n'è rimasa ignuda la midolla che
: or, donde nasce / in me il timor d'orror frammisto? è forse
tu abbia a dire: io non me n'era avveduto. ottimo, i-408:
questione delle mie castella, delle quali me ne spodestai, e sotto la vostra
: oh quando fia / che venga e me pur susciti / la primavera mia,
lire di milano; co'librai che me ne hanno commesso le ho contrattate tre
836: una buona proposta sarebbe secondo me di vendere tre quarti d'ogni pinacoteca
tuo cristiano. bruno, 50: a me è stato commesso il prologo; e
bacio all'aureo mio benefattore; voi me lo commetteste, ed io l'inseguii col
ha mille scudi di dota, che la me ne fece donazione: con dugento la
vo el ditto mio; / ma molto me par che sia rio / colui che
par che sia rio / colui che me dà comiato. / comiatato, sì mustro
mustro affrigolito, / perché del suo me sia donato. commiato (ant
, e son, d'amore / senza me dipartir né sceverare, / ed or
tr. (commìschio), ant. me scolare insieme.
questi servigi a gli amici, che a me, se non qualche occasione, e
un poco di cioccolatte; ma poi me lo chiede e dice con autorità commissariale
volgar., i-83: ma perché a me non è licito di recusare la commessione
, 1-86: ond'ella, che vedea me sì com'io, / a quietarmi
che il cubito o i ginocchi / me scorge o il mento dal cader
delle cose malferme della terra. in me volgea sue luci beate, / mentr'io
, anche movimenti politici, ribellioni, me fra le ginocchia di martino, si avanzò
, ch'io non seppi discostarla da me né seppi rifiutar la dolcezza di sentirla
altissima quiete; / ond'io quasi me stesso e il mondo obblio / sedendo
umane, non crederia che potessino o me stesso o le carità vostre commuovere a
la innocenza? ma tu hai commosso me contro a lui, acciò ch'io
: altri l'ave commossa / in me questa grande disventuranza. petrarca, 43-4:
brigata; non è da dimandare. a me veramente, oltra al piacere grandissimo,
io pien del terror, che in me commosse / l'idea di tanto duol.
tutte le volontà che io porto in me medesimo, oscure o lucide, esercitano già
io colui molto ringrazio, il quale me ha condannato in quella pena, la quale
incomodo, di quattro,... me ne andava o solo o con essa
madre continuava a vivere sebbene distante da me e poteva anche compiacersi dei successi cui
comoda mai non seppi immaginare, onde me ne accomodo saggiamente. alvaro, 9-110
stare assai comodo, ma appresso di me è poverissimo. boccalini, i-331: gli
i maturi mi conoscono, ma per me la collina resta tuttora un paese d'
alita il mondo e l'erebo / in me, terribil pane. /..
dante, inf., 26-101: misi me per l'alto mare aperto / sol
non sei di compagnar sul calle / me che affrettarlo agogno, / però che il
sembrare dolce la povertà e ha operato su me in maniera che io non mi sono
soddisfazione le altre ore del giorno da me. foscolo, xv-127: il sole e
noia della sciocca compagnia che lavorava con me, e la niuna corrispondenza di gentili
due figlie del sor matteo non erano per me, e nemmeno per nuto. erano
-figur. magalotti, 1-8: me gli conta [i buccheri] non più
su la via di fiume presi con me quanti volli. poche mie parole bastavano a
25: vedo in sogno attorno a me / le compagnie, / i plotoni coll'
quanto durarà la mala via, / da me serai battuto e flagellato, / né
più forte né più fido compagno di me puoi avere a così fatta cosa. pulci
indietro e lasciate questo servigio fare a me, ché io so non meno ben
compassione o riconoscenza per avere ella scelto me solo consolatore del suo stato, versandomi
svevo, 3-613: era la donna da me prescelta, era perciò già mia ed
mio dilettissimo laurenzio, che ritornando a me con le mie compagnuzze muse, di loro
compagnuzze muse, di loro e di me ti farei parte. gelli, iv-53:
. cornaro, 105: né ora a me dà noia l'orrendo pensiero della morte
di porpora. / non rimanga su me alcuna veste / sacra. =
al nulla / sentire io comparando, e me veggendo / corporalmente ne la negra terra
nostra amicizia, sotto colore de carità me haveno ditto milli mali de'fatti tuoi
desiderio di ritrovarmi con fiammetta mia, me li accosto tanto ch'ogni po'più
venditore ambulante, a due passi da me,... padroneggiava l'attenzione con
sproposito! serao, i-241: cinquantamila lire me le scialerei, compare mio, per
gran vista..., a me si fa in gran maniera difficile il dare
altre simili cose io le borbottai tra me e me centinaia e centinaia di volte
cose io le borbottai tra me e me centinaia e centinaia di volte; ma
calda calda e ben rosolata in tavola, me la sconocchiai francamente quasi tutta. l
casa è non poco gloriosa, a me non ci pare vedere alcuno non compariscente,
parla]... non era di me maggior di statura, il che coopera
. è stato quello, che prima di me colla vista e con altro mezzo ha
3-645: le due signore ebbero da me un saluto compassato. levi, 1-47:
pena capitale. firenzuola, 203: me ne andai a una ostessa chiamata megera
il circolo di giotto] appresso di me trova facil credenza per averne veduto segnare
, per accennarne l'ampiezza; poi me la misurò, aprendo le dita a compasso
incantare dagli effetti. ed io trovo in me più occhi e senso che compasso e
col compasso una ciocca di capelli, me ne tirò un pochino più l'uno
le dolci tempre / lor compatire a me, più che se detto / avesser:
priego idio che, come ha donato a me questa cognizione, cossi...
coltissimi individui, i quali tutti a me superiori di età, di dottrina, e
... che tu compatisca in me quelle maniere un po'rozze e malcreate
baretti, 2-233: che importa a me che a voi piacciano i vocaboli cuculiare
così completa che mi sembra nascano da me. pavese, 8-140: negli stili
/ de la vista che hai in me consunta, / ben è che ragionando
marino, 12-114: ben s'in me fien già mai forze possenti / a compensarti
, / ch'avrai giusta cagion di me lodarte. monti, i-59: per compensare
cattivo quel buono che avete voi fatto a me, vi trasmetto sei copie di alcuni
, xiv-141: il passato governo decretò per me il trattamento e le competenze di capitano
competenza di alcuni altri anche maggiori di me per età, ricevuto poi un nuovo esame
animo di una persona, si sfoghi con me, che le do licenza. alfieri
che bramate di apprendere, e a me che studiomi d'insegnare. leopardi, 851
/ o madre mia, ben giove a me compiacque / ogni preghiera: ma di
preghiera: ma di ciò qual dolce / me ne procede, se il diletto amico
la compiacenza infantile che io sentivo verso me stesso e fame, se era possibile,
disse: « chi starebbe meglio di me se quegli denari fosser miei? »
bellissima forma e grazia, questa tale io me ne servivo per ritraila, a proposito
però, ch'io sia tanto fuor di me e mi stimi sì poco ch'io
mi strazia, chi non fa conto di me, chi non mi vuol pur compiacer
la sua forza. brancoli, 4-54: me ne compiaccio e me ne felicito immensamente
, 4-54: me ne compiaccio e me ne felicito immensamente. 8.
del lasciarmi vedeami infermo, e compiangeva in me un uomo ch'ei probabilmente non vedrebbe
e li compiango: rispettate voi in me l'uomo che avete amato ardentemente,
che giusta al mio potere, quanto dio me ne darà la grazia di compirlo,
, non posso tenermi dal sorridere fra me stesso: tanta confidenza ho che la
: nuova degli usi, fuor di me, sfinita, / mal compir le servili
. tommaseo, i-102: questo, che me di tanto amor circonda, / ampio
/ ampio universo, e si curva su me, / spirito è tutto: e
avvenne che questa mirabile donna apparve a me vestita di colore bianchissimo. idem, inf
liturgica. iacopone, 28-11: assai me levo a matutino ad officio divino;
io voglio in ogni modo che voi me ragionate un poco di questa cosa. e
: quando mai le poche postille da me compilate per amor vostro non giovassero a
mio frontispizio. carducci, i-491: me ne venni poi la mattina con due libri
. giov. cavalcanti, 101: a me pare che questo fosso si faccia profondo
ecco che, per accrescerle quanta per me si può perfezzione, vengo di bel nuovo
nella vita del mondo, già per me quel tempo non sarà compitato, che
il mio pensiero mi appare isolato da me. io lo vedo. s'alza,
[amore] cominciò a prendere sopra me tanta sicurtade e tanta signoria per la vertù
che li dava la mia imaginazione, che me convenia fare tutti li suoi piaceri compiutamente
l'opera, ti lodarai compiutamente di me. tasso, n-ii-23: peraventura può
falsa opinione nei vecchi estimo io per me ch'ella sia perché gli anni fuggendo se
tutta la debolezza della mia complessione, me ne vivo sano, e credo che
occupazione giornaliera. svevo, 3-638: per me i miracoli esistono e non esistono.
a mangiare. tommaseo, i-350: guardano me con pietà, che non so fare
lei dedicati. svevo, 3-846: a me parve che ada continuasse a divertirsi a
tanto complimento. anonimo, ix-1077: assai me pento del sacramento; / ma non
iniqua trama che si ordisce contro di me, e sollecitare in persona l'indagine
.. imitare la natura quanto a me fosse possibile e con tutti i liniamedti che
quando in quando il suo componimento da me, che era o traduzione, o
aver tempo d'uccellare così, tra me e me, ai passerotti, diedi
tempo d'uccellare così, tra me e me, ai passerotti, diedi da fare
bibbia volgar., v-631: per me regnano i re quanto al consiglio;
i re quanto al consiglio; per me i conditori e componitori delle leggi cognoscono
pagine di che io possa disporre. e me ne bisognano molte. e quando si
. alberti, 118: componevami fra me stesso a mente, dissi io,
, 121: io fabbricando poi chimere tra me stesso, m'accorsi che era comportabile
. iacopone, 62-67: or non me toccar la resìa, che è contra la
da sofferire, vedetel voi; io per me non intendo di più comportargliene, anzi
, lasciato da banda il sodisfare a me. bruno, 3-1120: è la
, 2-28 (351): di poi me volevo ritornare in italia, non mi
gatto. montale, 3-102: con me usava un misto di cattivo inglese e
). lenzi, 1-2: per me domenico lenzi biadaiuolo, grosso e idiota
di questa canzone] venissi, parendo a me questa donna fatta contro a me fiera
a me questa donna fatta contro a me fiera e superba alquanto, feci una
sul mare, retrocedenti in composizioni di me sempre più vicine alla mia infanzia, parevano
volete voi fare, a dir a me, che sono ignorante, le vostre dotte
e di storia antica; dal quale me la cavai con una gloria immortale.
(303): povera lucia mondella! me ne ricordo, come se fosse ieri
incresce. iacopone, 25-78: che me veia iacere colui ch'è adasciato / a
o sciolta, che ne le mano me capitasse. giov. cavalcanti, 48
bracciolini, 1-15-n: meglio era per me lasciarla stare, / che comprar brighe a
. foscolo, xv-370: anche a me il carnevale diviene noioso; né so
, /... / non me ne fiderò mai più. varchi, 23-277
da qualche amico, perché facilmente a me verrebbe compero stoppa o capecchio in quel
dal genitor frugale in pochi lustri, / me pre- cettor d'amabil rito ascolta.
nacquero in casa e crebber figli. / me compra donna generò, né m'ebbe
turba, che commise / feroce in me la man comprata e schiava: /
ricrescer la cometa, avesse voluto comprender me ancora, non però creda il sarsi
: non fur più tosto dentro a me venute / queste parole brievi, ch'io
parole brievi, ch'io compresi / me sormontar di sopr'a mia virtute. m
ringraziare, / perché, al dir che me fai, chiaro comprendo / che a
, / e nel salir del del se me fa duce. /... /
così rapto nel ciel, fuor di me stesso, / comprendo del zoir di
e descritti ed intesi; e per me temo che trascendano la comprensione finita. borsieri
maestro alberto, 16: una femmina da me è veduta, di volto molto da
allegrezza: -ora, disse, in me si verifica, che questo è male da
di sant'agata ve li sentirete senza di me. -figur. carducci, i-1388
galileo, 4-3-13: argomento, pare a me, concludente, le fila esser talmente
da'comprofessori del padre branda a me decretati. = comp. da
detto ch'egli stia per fidanzarsi con me? ». rise forte, ma con
col cotale mio parente, e egli a me, e cadre'gli in pena di
di sua eccellenza illustrissima infra quella e me della fattura del mio perseo. redi,
mi dubito / che si spicchi da me senza conchiudere. guicciardini, 2-3-199:
corso, la carica di podestà non me la dà nemmeno cristo sceso in terra
io giochi, per non far dire di me la conversazione. in ogni caso io
gli allegati c m- provanti saranno da me rassegnati quando me ne sarà rilasciata ricevuta
m- provanti saranno da me rassegnati quando me ne sarà rilasciata ricevuta dalle persone delegate
mi vorrò, la bocca mia condannerà me; se io innocente mi mostrerò, samente
piuttosto condisceso a qualche felice speranza di me concepita di quello che abbia premiato il merito
più volte m'ingegno di patrocinarmi da me: se non che questo mio ricorso a
convertito, vi dico. io per me, ne godo. sapete che sarà un
spessissimo, e con entusiasmo, a me ragazzaccio ignorante d'ogni arte ch'io
. dice cola: « male per me, ché dov'io avea riposti cento fiorini
, delle corti vizio, / infiammò contra me li animi tutti. petrarca, 3-8
si è compiac- ciuto sovraporgli indirizzandolo a me, potrebbe né più né meno convenire
rincalzo; / e tremando ciascuno a me si volse. ser giovanni, ii-107:
ogni potestà familiare, padrone assoluto di me e del mio bene, io
giusti, v-196: sto col pover'a me che m'abbiano a dare un grado
fontanella, i-232: penso, misero me, dubbio in aspetto, / del mio
guinizelli, iv-24 (6-46): da me [le virtù] fanno partute e
lo spirito, ella lo sa meglio di me, va sopra la lettera; ed
sebbene i termini della comunicazione fossero per me onorevolissimi. svevo, 3-576: io
: quel po'di bene ch'è in me quasi tutto mi venne dall'anima di
non sapeva dimenticare il testamento finché non me ne aveva data comunicazione. se ne ricordava
col battesimo solo e con la fede me ne hai fatto degno. -comunione
quale ero uscito -si agitava sommessamente in me, senza volersi decidere chiaramente.
solo ma grande rappresentante in italia in me attualista comunisteggiante. comunìstico, agg.
miei tempi e la mia patria e me stesso. leopardi, 1046: or come
/ e il raggio della luna / a me vi disascose. b. croce,
colle o con le; unita ai pronomi me, te, sé dà origine alle
. alfani, ii-500: in me non ebbi tanta parte, / ch'i'
trarca, i-ii: di me medesmo meco mi vergogno. idem,
monti, x-3-165: colla parte di me che intende e vede / dietro le tenni
non mi lasciava mai capire se con me si fermava per creanza o perché ci stesse
imperio. petrarca, ii-1-43: combattea in me co la pietà il desire. boccaccio
/ ch'io so che arà di me compassione. leonardo, 1-176: al
: non sono / in pace con me, ma non aspetto / perdono da
antico esemplare di teocrito] appresso di me, e per poterlo scartabellare e confrontare
nome in quel che io ho, me n'andai subito / in germania, ove
! goldoni, iii-12: è venuto da me l'altro giorno, con tutta segretezza
socco, / la donna emiliana da me amata / nel tempo triste della giovinezza
. l. bellini, i-1-600: a me pare bello e intero con tutti i
pure a te venisse, / ora di me un'eco di memoria, / come
tutta la debolezza della mia complessione, me ne vivo sano, e credo che non
io non abbia finito col farmi di me la stessa opinione che ne hanno gli altri
belo, xxv-1-154: pavesco de non me incontrare in qualche furone e che ornatamente
ho registrato in questi fascicoli prova che in me c'è e c'è sempre stato
. m. cecchi, 14-1-5: -a me pare sempre dare del capo ne'cimiteri
battoli, 33-315: va dunque (secondo me) l'operazion dell'udire in questo
: già lessi, ed or conosco in me, siccome / glauco nel mar si
. m. cecchi, 20-6: -a me par sempre mai di dar del capo
né di fatti preteriti, ma di me, e di cose tanto vive e presenti
concavo d'un sasso ignoto, non pur me gli salvò, ma inteso come e
padre redentore / che tanta grazia a me vogli donare, / che in me
me vogli donare, / che in me conceda tanto di valore / ch'io possi
non lo meriti, questa corona nondimeno me l'hanno conceduta e data tutti e'
correr lento. tansillo, ix-615: in me correnti / fiumi di pianto, al
questi vecchi sono concentrati ostilmente su di me. 3. figur. rivolto
5-344: maddalena è di fronte a me, bellissima, il volto un poco
: a quella vista sentii nascere in me un così concentrato furore che, per la
in agricoltura *. « e io me la farò. studierò i trattati. la
. pavese, 8-30: quanto a me, la composizione di una poesia avviene
poesia avviene in un modo che -se non me lo mostrasse l'esperienza -mai avrei creduto
ad un'informe situazione suggestiva, mugolo a me stesso un pensiero, incarnato in un
. iacopone, 65-223: l'amor me 'ncende tanto, che 'n carne me
me 'ncende tanto, che 'n carne me s'è dato; / terrollome abbracciato,
., 26-73: lascia parlare a me, ch'i'ho concetto / ciò che
, 10-571: per la speme che di me concetta / a la patema lode emula
dà questa febbre del concepire e comporre; me lo trovai tutto steso nella quinta mattina
chi legge le sopra nominate canzoni in me avere segnoreggiata. idem, par.,
opra più perfetta / rinascere, di me nacqui modello. / poi mi scolpii
d'oggi tra 'l mio fattore e me ci è insin voluto qualche anno innanzi delle
, qualche coro, qualche pezzo concertato per me ritare la stima degli artisti
e della signora clarice? -meglio che da me l'intenderete qui da fiuta, che
focolare quando dimenavano la polenta. 10 me n'accorgeva pel fumo che cominciava a spennacchiarsi
io, / di tanta grazia a me concessa indegno. tasso, 4-85: rendè
ricrescer la cometa, avesse voluto comprender me ancora, non però creda il sarsi
far loro un mal termine. -il ciel me ne liberi da questi concettacci.
: ben è vero, dicevo tra me, scartabellando il manoscritto, ben è vero
ha / ch'io non ne porti verso me disdegno. lorenzo de'medici, 307
di molto il concetto che feci di me stesso. e. cecchi, 6-334:
sieno quelle conchiglie? oh se ella me lo negasse, io vorrei mandarlene tre
concio a questa volta, che de me sì sta securo, j che ià mai
sì, che non s'aspetta / per me se non la morte, che m'
paradiso; / po', volta a me, mi concia / sì, c'oltr'
casa poche sere fa e picchiando, me lo vidi a comparire innanzi tutto scorticato
. belo, xxv-1- 102: me voglio conciare con questo bono uomo che me
me voglio conciare con questo bono uomo che me ha dati li quattrini, che dice
nel loro conciliabolo parlano in malo modo di me, e ridono, uno è chinato
, 1-ii-56: il primato venne da me concepito, come un libro affatto conciliativo
fondamenti gettati con tanta dottrina pare a me che restino stabilite due conciliazioni. cattaneo,
si abbandonato d'aiuto, che spesso me ne gira la testa, e la
la congregazione del concilio fosse ridotta in me solo, v. s. illustrissima ande-
in pace la verace corte, / che me rilega ne l'eterno esilio! idem
se gli si vorrà a buon concio da me partire, egli converrà che primieramente la
grande. caro, 12-iii-84: io me la rappresentava sempre occupata ne le concioni,
ti prego che ti piaccia avere di me misericordia, con ciò sia cosa ch'io
una cena per uno, e comincieremo da me. — voce dotta, lat
io mi vedo aver concitato contro a me tutto il mondo con la mia lingua,
l'orrore della guerra / scende in me: cittadino della terra, / in me
me: cittadino della terra, / in me: concittadino d'ogni uomo. sbarbaro
. chi sa cosa avrete pensato di me! verga, 3-25: se il negozio
/ del caro velo, onde fra me conchiudo / ch'ella sia di valor salda
la vostra ragione non conchiude contro a me. ariosto, 43-88: che gli
conchiudere / del pregio voglio che stia a me: prometteli / generalmente: tu m'
mondo agli uomini vani; e io me ne vado a tal loica, che non
, / in una sola a me stessa dispiacqui; / che 'n troppo umil
: quel pensiero, che vigila dentro di me oggi fino a sera e mi conduce
ma pare si risvegli domani insieme con me e ripiglia quelle conclusioni e le trasforma
ed attribuirle al signor mario ed a me, per confutarle ed in questa guisa
io certo che, se ci saranno, me le manderete; ma per pigliare altro
come sono spiritualmente, così conchiusa in me da ogni parte la favola della vita
grado estremo biliosi; ed io per me sono in dubbio, se le polveri
, 7-171: il vero romanzo per me consiste nei punti di concomitanza dell'intreccio
lascerò a far delle ingiurie ricevute da me vendetta, solo che tanto tempo mi
. tasso, ii-75: né a me stesso contradissi; ma, sempre concorde
contradissi; ma, sempre concorde a me stesso, il ministro come ministro trattai,
si truova ne li corpi celesti, me pare più presto effetto e segno del
aria? »... « a me potete dirlo, caro mio, » riprese
.. e in questo modo spererei dio me ne prosperasse et aspecterei acrescermi non poco
lui, concredendo che la pigliasse per me, e 'n quello scambio e'la
piglia per lui, e dice villania a me: cosi vuol ella ire. tommaseo
. magalotti, 7-93: confessate per me il mio debito a'vostri concreditori dell'
vostra prendevati, sin ti vi in me svigliarenosi li concupiscibili appetiti. bandello,
poco l'affrenite, / ché suoi penser me so ferite, / che tutta me
me so ferite, / che tutta me fo concussare. = voce dotta,
condache meu, conde appan verità te pus me ». condanna, sf.
2-34: se la cosa stessi a me, io condannerei questi iottoni in tutto il
mi lasciavano dentro, non credere che me ne sarebbe importato! dentro o fuori
ho detto ai giurati: « fate di me ciò che volete: condannatemi, assolvetemi
volete: condannatemi, assolvetemi; per me è lo stesso *. -condannare
mi vorrò, la bocca mia condannerà me; se io innocente mi mostrerò,
. pallavicino, ii-28: io per me stimo, che la sentenza del caterino
alla quale rispuose; ma io non me ne ricordo. poliziano, 2-34:
2-34: se la cosa stessi a me, io condannerei questi iottoni in tutto
si condice. / non si condice a me false spe ranze, /
. alberti, 387: niuna cosa a me sarebbe più cara che avermi trovato con
avvenga che varii siano, pur a me sono essi sempre stati acerbissimi, né
essi sempre stati acerbissimi, né da me credo che si potesse imparar condimento bastante
buona fede e la condiscendenza sono in me due infermità che degenerano spesso in sciocchezza
bibbia volgar., v-631: per me regnano i re quanto al consiglio;
i re quanto al consiglio; per me i conditori e componitori delle leggi cognoscono
e disse: -messere, a me non pare; però che la legge è
belli occhi pien d'amore / che me ferirò al cor d'uno disio, /
non solamente che non si convene a me, ma forse più che alcuno altro
che questo silenzio tanto intollerabile era per me tuttavia la condizione più favorevole. cassola
202: se solamente per condolermi con me stesso del torto che mi fa l'amore
lodi che ho pur ora sentito a me, io pur ringraziando intimamente e condonando
della intera capacità mia di regolarmi da me stesso, e di viaggiar solo.
chi n'è stato il condottiere? chi me l'ha messa in camera, se
-né anco vecchia, conciossia ch'io me ne valsi ne la dieta, che noi
son condotto, / con tra di me non parlerebbe motto; / non mi sarebbe
sorelle / nel suo trionfo, e me condusse ancora / fra due, ch'ancona
un sentiero / muto e solingo a me s'aprìa, per esso / mi lasciava
lo tuo gran perdonare / a peccar me conducìa e facìalme adoperare, en speranza
mangiar né bere, / e sanza me campati non sarete. boiardo, 1-2-1:
tutto lasso e rotto e già fuora di me, mi condussi a la designata fontana
. caro, 12-i-7: io per me mi condussi a tanto di fame, che
: e già del mi'poco i'me ne conduco, / ch'è 'n viver
32-83: e vidi quella pia / sovra me starsi che condu ttrice /
adiviene corporalmente, così pare a me che adivegna spiritualmente. fioretti,
volontà. lorini, 122: a me molto piace... far prezzo di
il dire quanto io penassi, non me le potendo il più delle volte procacciare [
perché di solito sono esse che scelgono me. silone, 5-250: la vita ritirata
; e però non ti confai a me, né io a te. pandolfini,
confaccia? castiglione, 248: a me par che con gli italiani più si
tenere le conferenze. si appoggiò a me... l'incarico di progettare
il latino con l'interpretazion vostra, a me pare che voi ottimamente a l'ufficio
conferire sopra una lettera che lasciò per me. colletta, i-259: i napoletani
, cioè la mole dello strumento, e me ne ha fatta evidenza a mio costo
il cristianesimo, invece di disfare in me ciò che la filosofia potea avervi fatto
vorrebbe avere, / vo'che per me a lui sia confermato / ben quello e
confermo: or forza, / che a me ti tolga, esser non può.
né avendo punto riguardo che quanto da me fu prodotto fusse confermato e concluso con
esperienza della mia vita confermò sempre in me ed in altri la verità di questa antica
il tuo cuore si va cangiando per me? confessalo: non temere da me né
per me? confessalo: non temere da me né rimproveri, né trasporti. leopardi
udir che feci questa nuova dottrina, me ne scandalizzai dentro me stesso, così
nuova dottrina, me ne scandalizzai dentro me stesso, così mal me ne parve.
scandalizzai dentro me stesso, così mal me ne parve. algarotti, 3-340:
confesso la verità, ero contento di me. più guardavo quel mio bozzetto, e
i-141: niuno tra noi più di me confessa la libertà essere amabilissimo e preziosissimo
, per confessar corretto e certo / me stesso, tanto quanto si convenne, /
, confessò avere avuto e ricevuto da me, per dota della caterina mia figliuola
ragazze di buona famiglia che si confessano con me, dieci... sì,
, v-175-1: pater noster, a deo me confesso / mia colpa d'one pecà
visione apparve che ritenne / a sé me tanto stretto, per vedersi, / che
i-353: confessò aver avuto e ricevuto da me per dota della caterina...
poco interessanti per voi e vergognose per me. pure bisogna e mi getterò a capo
data la confessione, perché sa che me ne manca il tempo... *
, 377: costei confessa a me, oggi, non ricercata, quello che
. caro, 3-3-122: per confettar me con sua santità, hanno detto ch'
d'esser papa; / e spesso me la fo col pane schietto. d'annunzio
questa istessa polpa di cassia è da me fatta accomodare in forma di una conserva
altra voce simile d'altre lingue a me cognite, come se fossero immagini, veniva
crusca]: ma più avaccio / mira me dio beato / in croce conficcato /
non si confidava disporre lo spirito per me. ariosto, 23-89: doralice che
mi fanno puoco o niente confidato di me stesso, per più sicuro mantenermiti, accetto
con questo confidente avviso non solamente obbligherà me, ma obbligherà ancora un signore, dirò
fagiuoli, 1-5-10: presi appresso di me i danari opportuni, e quanto più di
sperare. castiglione, 236: a me [è] intervenuto più d'una volta
appartenga, non posso tenermi dal sorridere fra me stesso: tanta confidenza ho che la
crede di poter fare a confidenza con me, padrone, ma si guardino bene di
. i. nelli, 1-1-1: con me potevate fare a confidenza. goldoni,
è stata gran confidenza fra lei e me. monti, i-5: se intanto
il suo cagnolino, ed entrava con me nelle maggiori confidenze. 7. locuz
agio. goldoni, vii-1096: per me, ci sia chi ci vuol essere,
, vi dico in confidenza tra voi e me, che siete una gran lingua cattiva
tutti gli altri; ma io quanto a me, con licenza vostra e del secolo
/ mostrava, ora la man vèr me stendea, / come il ferro io
qui mi traesti e con violenza, da me chiamata empia, mi confinasti in quest'
, / odendo il canto tuo tutto me struco. marino, vii-253: che fa
confini. strinati, 124: a me conviene andare a confino a foligno;
mortai confine / tutto, credilo a me, torna in amaro. algarotti,
: la guardia campestre sperava, da me, trarre un qualche utile; mentre io
, 30-18: o falso relioso, or me responne, / che nel core èi
veggio intorno. monachi, ix-26: me doglia confonde / ch'agli occhi mi
52: e se ben sua adorneza me confonde / e vame consumando a poco
e tale, che mi confondo in me medesimo quando io vi penso. boiardo
ho avuta di confondermi e vergognarmi di me medesimo. metastasio, ii-101: -una
ii-203: per dimenticare il fiasco fatto con me medesimo, correva a tuffarmi nello svago
eppur voglio conformarla; opera tu in me questo miracolo! leopardi, 1073:
a compagnia volere, / convieni da me conformarti e valere. s.
di buon famiglia che si confessano con me, dieci... sì,
individuali. silone, 5-186: non me la sento di giudicare le questioni che
e poi che piace a cristo, a me perdona. tasso, 16-7: e
, vi confortate, / ed a me non guardate, / ché picciol è per
il ciel novo destino / fatto ha per me, né vuol ch'io me conforte
per me, né vuol ch'io me conforte / de aver mercè dal mio viso
vita porta; / vento suave e fresco me conforta, / e il mar tranquillo
, / e il mar tranquillo a navicar me invita. savonarola, 7-i-5: fa'
vista di questa sorella, già da me tanto amata,... confortandomi
posso, che vi piaccia pregare iddio per me, nelle vostre orazioni. giov.
.. / deh pietosa una volta a me tapino, / se non vuoi dar
foglio, / sì ch'io posso di me dicer lor porto; / in quale
conv., il-xn-i: come per me fu perduto lo primo diletto de la mia
e noia, /... / me sforzeraggio a trovar novel sono. pulci
pulci, 10-63: e se tu vinci me, datti conforto, / ch'e'tuoi
lieta potevano terminar la lor vita se me non avesser generato, d'ogni conforto
, d'ogni conforto ignudo, a me medesimo noioso e grave. della casa
, ma io le sentivo avventarsi in me e saettarmi. = voce dotta,
, mai più non avrete covelle da me. pallavicitio, 1-136: tutta l'opera
: nuto che, in confronto con me, non si è mai allontanato dal salto
lasso e rotto e già fuora di me, mi condussi a la designata fontana.
con gran diletto te vituperasti, / a me è pena la confusione. bibbia volgar
confusione, dirò di qual macchia io contaminassi me stesso in quella udienza beatissima. manzoni
un po'di scompiglio d'animo, me la farebbe comparire donna qual ella è.
, cinque canti, 1-15: a me convien meglio chiarirvi quella / parte, che
di questa bellezza purificava e accresceva in me le confuse emozioni di quelle ore.
donna apparve santa e presta / lunghesso me per far colei confusa. idem, purg
gli occhi di tutti si fissassero sopra di me; onde io chinando i miei me
me; onde io chinando i miei me ne stavo dubbioso e confuso ed immobile
di rose è una bottiglia destinata a me... ringrazio confuso. pavese,
arbitrio ed attribuirle al signor mario ed a me, per confutarle ed in questa guisa
di cicisbei. tommaseo, i-385: me giovane oscuro e dissenziente da lui,
congedato tutti i miei servi meno uno per me, ed uno per cucinarmi; che
scrittori contemporanei italiani molto più famosi di me. non ne conoscevano alcuno, neanche
d. bartoli, 33-318: a me non può cadere in pensiero, che quanto
fedeli. guicciardini, 169: a me non è manifesta la verità, e chi
mille conghietture, e a consolarsi con me della mia fortuna. d'annunzio,
abbondanza d'idee, maggior contento di me. leopardi, 977: ma le
fiore, x64-5: di leggerne, da me congio tu n'hai; / ma
71-31: la cantate iogne e con deo me coniogne: / iogne la vilitate co
ma più la mia, perché solo con me s'era congiunto. -figur
: tutto attrassi e composi / in me, tutto abbracciai, / di congiugnimenti maestro
invittissimo re..., ma da me, timidissimo soldato e parchissimo operatore delli
., 21-85: luce divina sovra me s'appunta, /... /
veder congiunta, / mi leva sopra me tanto, ch'i'veggio / la somma
la camera erano, s'accorsero di me, che io piangea, per lo pianto
questa; onde f accendo lei partire da me, la quale era meco di propinquissima
sanguinitade congiunta, elle si traessero verso me per isvegliarmi, credendo che io sognasse.
avete alcuno che v'ami più di me. ariosto, 10-68: da la fata
infra tue mura infami, / tutti a me son di sangue. nido eritreo,
amore nato tra congiunti, sempre qui a me et in ogn'altra loda parerà essere
nessuna ventura al mondo potea toccarmi secondo me più fortunata di questa in simile congiuntura.
. fagiuoli, 3-1-135: per dormir me n'andai stracco e sudato, /
, perché fuggire? / perché contro di me c'è una congiura. foscolo,
mosse il predetto uomo in verso di me. tasso, 6-iv-2-38: la morte
; / ecco i suoi congiurati in me già mossi. boccalini, i-120:
: tutte le cose fanno congiurazione contra me. 5. ant.
, 984: io giudico quanto a me di essere infelice, e in questo so
inganno. se gli altri non sono, me ne congratulo seco loro con tutta l'
: il piovano si diceva contentissimo di me; si congratulava col conte e col cancelliere
altera e compunta; si congratulava con me della rapida migliorìa. brancoli, 4-99
. -bel dettato! -in carità, che me ne congratulo. -egli la fa meco
la vostra chiarina è per fidanzarsi. me ne congratulo, quantunque... al
cosa ci vuole ormai per un omino come me? la pensioncina! quella che avrei
li messero tutti sotto coperta; a me toccò a stare nella capitana, nel
tu per tu; / ora tu me lo mostri un conigliaccio, / ch'abbia
sporcato d'inchiostro secondo si usa, me ne spedisce un altro sullo stesso conio
conio. la vittoria vostra / solo in me non consiste. la soralma / in
: dal che m'avvisai come per me pure stagione fosse giunta di coniugarmi.
devi, perch'io devo, e a me si deve '. / e il
e con pochissima connessione: pure a me non s'aspetta far questi giudizi.
d. bartoli, 33-228: a me la conseguenza è falsa, perocché non didotta
. d'annunzio, ii-851: con me là dove chi combatte abbica, /
, 1-620: ch'io dentro di me fino all'ultimo / serbi la visione /
uguccione da lodi, xxxv-1-618: sì me mostrassi doi cose veramente, /
mia conoscenza viene dall'esperienza; lontano me lo ricordo e me lo rappresento;
esperienza; lontano me lo ricordo e me lo rappresento; la conoscenza è di un'
lapo gianni, ii-478: veniste a me con sì libero core, / di vostro
disiri i e che fu tardi per me conosciuto. bibbia volgar., v-164:
menzionando? ». / perch'elli a me: « di sua maggior magagna /
alfieri, vi-48: terror, che in me mai non conobbi prima, / da
conoscere a prova che certe considerazioni da me fatte sopra le forze, la portata
ii-380: quest'atto, che a me pareva degno, fu mal conosciuto;
, / quanto cognosco più che voi me amati, / come io comprendo per esperimento
contento / avrà fors'altri; a me la vita è male. nievo, 72
non son tanto privo di giudicio in conoscere me stesso, che mi presuma saper tutto
, mi fe'perdere il conoscimento di me medesima. berchet, i-64: a parigi
di fatti. svevo, 2-414: me ne è stato parlato tanto da una
primiera. aretino, 1-19: a me basta il conoscimento del sapere. campanella
perdon, se fallimento / fosse di me, vogliendoti laudare. angiolieri, 77-1
, 16-vii-292: io, conoscitore di me medesimo, quasi ammutolito, e tutto
di avere ìd me un conoscitore del vostro merito, uno
figliuolo di conosciuta pietà, arse qui me caieta... con quello foco ch'
la vita mia! / non saccio ove me sia, sì m'ha d'amor
amore, / chi t'ha dato di me tal segnoraggio, / ch'ai conquiso
/ le sue conquiste; / per me l'ingenuo / piacer d'amore / non
sempre nello sforzo di farla ridere di me alle spalle mie dimenticando ch'io l'avevo
e il fuoco..., io me n'andrei alla patria di tutti, dove
improvvisamente nella notte, tessevano attorno a me la storia della città giovine e feroce,
al vostro luogo sarete, facciate che a me vegna quel veracissimo corpo di cristo,
abate desiderava d'esser consacrato arcivescovo da me. colletta, i-177: il re scrisse
consacri questa operetta, la quale da me allora fu scritta che la sorte non
: niun figliuolo era stato più di me colmato di benefìzi dal padre e dalla madre
ogni potestà familiare, padrone assoluto di me e del mio bene, io aveva
mia innocenzia, tu sia quello che a me, che con prestezza vo'morire,
cavallo. tasso, 2-23: sol di me stessa io consapevol fui, / sol
, 1-179: sono consapevole a me medesimo di non voler diminuire in nulla
. redi, 16-iv-391: se a me perverrà congiuntura alcuna, o consapevolezza
la paura per conseguenza di esserne da me punito con una risposta al 4 bue
4 revue 'venne subito non tanto a me che al nostro borghi e tambroni,
i miei ospiti, che sospettavano in me la malattia epidemica, non mi avessero fatto
, dei quali feci gran festa in me stesso, ma non lo dissi a chi
. la faccio esonerare e lei viene con me. buzzaii, 1-265: il tenente
avenga madonna mia che l'enimma per me proposto a tutti paia dover esser irresolubile,
fin dalla prima occhiata sentì adunque per me l'odio più sincero; ed io
chi lo scampa, lo scampa per me, e perciò sono obbrigato io per
supremo grado d'amicizia che, secondo me, ci dà quanto di bene ha in
nievo, 5: la vita fu da me sperimentata un bene; ove l'umiltà
mio luogo cordiale. se lo stomaco me lo consentisse, darei fondo qui alla
par., 19-3: parea dinanzi a me con l'ale aperte / la bella
molt'altre ch'io ho, perché a me basta di accrescere il mio conserto di
e tra tutte queste la più gentile a me è paruta l'acqua di cannella.
: questa istessa polpa di cassia è da me fatta accomodare in forma di una conserva
perché il solo unico e primo uomo da me di mia propria man fabbricato, possa
fabbricato, possa... senza di me moltiplicarsi in innumerabili uomini, anch'essi
in innumerabili uomini, anch'essi senza di me conserva- bili e fecondabili per se stessi
. giov. cavalcanti, 100: a me basta tanta potenza quanta abbisogna a conservamento
, 2-53: - la sua sorella non me la ricordo, -disse emilio.
e quelli che verranno / faranno come me, s'industrieranno. -in formule
musico. -sorella amatissima, anche in me nacque, subito che lo vidi, tal
fra la gente. rispose: considero me stesso. nievo, 132: il sole
nella vera e santa pazienzia; considerando me, che senza la pa- zienzia non
, iii-1-9: per che io, considerando me minore che questa donna, e veggendo
minore che questa donna, e veggendo me beneficato da lei, proposi di lei
pittore, e il metodo che a me pare il migliore a tradurlo.
che sopra ciò è venuto ancora a me in considerazione. 2. meditazione
ragionamenti, non avendo avuta conoscenza di me, e non avendo io merito da
studi, io che non saprei consigliare me medesimo...? de sanctis,
suo cenno, in mia difesa / a me non basterebbe / un trasporto d'amor
che tu scriva sicuro, ancorché non me ne sia consigliato con altri, che
quelli che furono miei consiglieri hanno abbominato me; e colui che massimamente io amava
io amava, fatto è contro a me. albertano volgar., i-42:
i consigli buoni. ariosto, 6-48: me consiglier, me avea dì e notte
. ariosto, 6-48: me consiglier, me avea dì e notte a lato.
consigliere. tasso, 2-23: sol di me stessa io con- sapevol fui, /
: al dolce tòsco / che in me vèrsi, ti conosco. botta, 5-444
buonarroti il giovane, 9-739: di me, che son la vita alma civile
mostrata disinteressatissima ed ha rimesso tutto in me, senza volere né procuratori né consiglieri:
d. bartoli, 9-24-1-7: io per me... volentieri mi sono indotto
boccaccio, i-168: dì sicuramente a me quale sia la cagione della tua doglia
cominciai con più saldo consiglio a colpare me stesso del folle proponimento, che seguire
dèe consiglio / di vibrar in ver me suoi lampi oscuri. tassoni, 9-66:
marino, 283: deh s'a me non è tolto / il discorso e 'l
consigli, / è giusto ch'io me ne rammenti, e taccia. monti,
. carducci, i-255: io per me mi rimetterò al consiglio superiore, ricorrerò
dante, purg., 13-75: a me pareva, andando, fare oltraggio,
che non li penetrava niente più di me, e ci perdevamo in un mare di
. la vittoria vostra / solo in me non consiste. una sol'alma / in
credo mai scampare / sed eli'a me non dà consolaménto. latini, rettor.
lor dolcezza / i tristi fati di me invecchiato. origene volgar., 288:
non ritirerà il suo sguardo neppure da me. berchet, corte., i-69:
. cosa fanno? stanno bene? me ne consolo. par ini, 600:
, 244: la pisana folleggiava con me da vera pazzerella: pareva che quel suo
e a servir messa?... me ne consolo con te. io ti
iacopone, 40-20: s'eo me faccio omo, omo ha suo entennemento
essere imputato da voi, ma me ne dovete aver compas sione
ne staranno più consolati, e a me con questi loro giudizi non daranno un dispiacere
pontini, iii- 202: a me dà l'animo di accogliere i signori ambasciatori
e ero consolato ch'essa credesse in me. 3. letter. calmo,
giolivo parlato, / e'convien che per me sia gastigato, / ché ciaschedun mi
32: deh! dimmi; a me, consolator ne vieni, / o troncator
e quegli odori / tanto tanto per me consolatori, / di basilico d'aglio di
iacopone, 21-62: puoi che da voi me departo, damme la benedezione: /
., ii-ix-2: 'oh lassa a me, come si fugge / questo pia
! sì che già queste cose udite, me esser non iudichi disiguale pe'colpi di
per tua consolazione e mia, te me lo facci a modo del cerbio. savonarola
ferire la consolazione unica per me, del vederla, entrai in
vetro parata da tendine lilla scopri per me ima santa bambina in raso bianco costellato
. bruno, 65: io, per me, di rima non m'intendo;
. coletta, n: a me basta a consonare / quisto tono de
l'un fa: che sa dà 'me? / e l'altro: a me
me? / e l'altro: a me che me se dà? v.
e l'altro: a me che me se dà? v. galilei, 1-125
. antonio da ferrara, ix-138: non me fate, per dio, riprensione,
mio ben se scarca / piangereste per me mia pasione, / ché quando dua
delle sfere sono motori, io per me credo, e credo di creder il
ripiegarsi sulla propria vita, mentre a me pare che niente sia più umanamente giustificabile
sensi, / che questi a me consorti, il grande ajace / e i
rise l'alta progenie, e me negletto / disse, o mal venturoso,
, ii-68: e non pur a me danno / superbia fe', ché tutti
. tasso, 20-59: ed a me, lassa! e insieme a i miei
. petrarca, 274-7: disleal a me sol, ché fere scorte / vai
alberghi celesti / socero avrai saturno e me consorte. brusoni, xxiv-850: rinegata
signora vittoria, assicuratevi di avere in me un conoscitore del vostro merito, uno
. alfieri, vi-86: offeso / in me il tuo re, non il tuo
; / come quel, ch'or me lega, e voi già strinse, /
lasciare il mondo, e viver da me stesso, / la corte e ogni ria
/ « questa *, rispose, « me ne fa padrone, /..
per la consuetudine ed uso continuo tra me e lei, quella prima fiamma [d'
quattro stagioni,... a me piace che si levino. sarpi, i-176
. io non avrò più bene e certo me ne andrò via per consumamento.
in mare. monte, ii-392: dolente me, son morto ed aggio vita,
60: le bellezze de questa giovene me piaceno tanto, che tutto ardo del
tanto più, quanto l'abito ho indosso me strenge celare e come in fornace ardente
si pur alluma, / e mai non me consuma. rinaldo d'aquino, v-116-42
di tale foco so raceso / che me ne consuma. iacopone, 69-116: eo
143: il tempo miserabile consumi / me, la mia gioia e tutta la speranza
corso. tassoni, 8-60: misera me, dicea, quant'error presi / quel
altrui ne la vista ardi, e me consumi. ariosto, 33-115: ti
con la cima tende / al ciel che me la diè. nievo, 242
ci covi qualche cosa, che io me ne consumo! boiardo, canz.
risparmo, / ma giorno e notte me consumo in pianti, / per far questa
, che ciò ch'è scritto di me s'è compiuto e consumato. 3
pena non deriva de star sempre en me adizata. idem, 81-4: o amor
ira ed orgoglio a un tratto in me consunse / l'acre desìo, de'sensi
ariosto, 45-37: deh torna a me, deh toma, o caro lume
l'impressione d'una creatura diversa da me, ma consostanziata con me.
diversa da me, ma consostanziata con me. consustanziatóre, sm. stor
, ii-730: stavo meglio prima. per me il contadino deve fare il contadino,
sacrificarle. parini, 606: con me egli offendeva tante civili e nobili persone
annunzio, v-1-1024: quelli mandati contro me con le armi passano alla mia parte
. alfieri, 1-45: offeso / in me il tuo re, non il tuo
primitiva schiettezza. carducci, 39: me non contamini venduta lode, / non premio
lordo. firenzuola, 211: a me..., che bevvi iersera senza
peccato. ariosto, 17-126: né per me voglio che gli sia guadagno / tessermi
per dannagio, / mi pare a me per gioia conceduto: / ch'orno fugge
, fratelli miei, e pregate per me il signore, che non mi conti a
com'gran ventura / si conterie morir me a 'ssessino. dante, xlvii-84: e
, i-2545: con questi pensieri / me n'andai ali frati, / e tutti
. cecchi, 1-28: serviti di me il meno possibile. non mi scomodare inutilmente
pagheremo ogni cosa ». « a me perché venite a contarmela? sapete che
, si lagna. / quant'io per me, ripasserò que'monti / ch'io
è il contegno, in ch'ella a me si mostra. foscolo, xiv-252:
il tuo cuore si va cangiando per me? manzoni, 37: lunge il grido
contemperaménto, sm. il con temperare; me scolanza proporzionata; unione equilibrata
. agostini, 42: altrui e me medesimo amerò in tanto, in quanto che
/ che il del, le stelle e me [il sole] contempra e muove
spazio appena sensibile. perciocché, come a me par vero, si contempera con egualità
contemprate con tacque e sangue che per me ancora scaturirono dal tuo infocato petto d'
lacopone, 69-134: puoi en l'ottavo me n'andai, e co li angel
io voglio / ne'tuoi sembianti contemplar me stesso. foscolo, iv-384: misuro
un modo, / ché io per me indarno a ciò contemplo. fioretti, xxi-978
castiglione, 479: dico che a me pare che i prìncipi debbano attendere all'
contemplato, avete fatto bene a venir da me. è un caso chiaro, contemplato
mangiato. soffici, il-n: io me ne andavo vagando su e giù come in
). tasso, 12-102: ei me, pregante e contendente in vano, /
quella parte ne la quale contendono in me diversi pensamenti. lorenzo de'medici,
mungià prende a cantare, il4 libera me domine ', e il 4 ne
dio, che il contenderle è confermarle. me tastasio, ii-260: che
angoscia. petrarca, 92-6: io per me prego il mio acerbo dolore / non
il core. alberti, 58: a me cotesto pare più da confessarlo a te
questo, che contesa diseguale / e'tra me e questa donna, vo inferire,
sì che talvolta / le femmine entro me chiusero molta / menta e il seme
un essere senza termine che contengo in me ciò] che può essere, e la
le parti del mondo principiarono anche per me ad essere qualcosa più d'una distinzione
francia ed in inghilterra, non già che me ne fosse rimasto né desiderio né curiosità
rimasto né desiderio né curiosità, che me n'era già saziato d'entrambi dal
contengono e per la celerità con la quale me le hanno fatte pervenire, indizio non
contenuto; se la cosa sta come me la conta, non ha tutto il torto
e far ch'egli rimanga sodisfatto di me. sarpi, i-12: continuando il
s. degli arienti, 81: non me posso più contenere non dica un altro
di non avere una somma compiacenza di me medesima. p. verri, 1-75
però tu debbi volere quello che a me è grato e contentamento. bisticci, 3-45
si ha a tenere, io per me vorrei che ogni sera infino a tanto
padre redentore / che tanta grazia a me vogli donare, / che in me conceda
a me vogli donare, / che in me conceda tanto di valore / ch'io
; ma io sento qualche cosa in me che non mi contenta, qualcosa di strano
, io farò di modo che di me ti contenterai. vasari, iii-505:
tu ti contenti di lasciare appresso di me questa tua figlioletta, perciò che buono
entrare in compagnie nella barca, se io me ne contentavo. tasso, iii-58:
mano a una sedia di legno, me la mise davanti. -ti contenti
ei voleva farle concorrere. -contentato me, te, lui, ecc.:
te, lui, ecc.: contento me, te, lui, ecc.
i-92: non debbo pensar altro che a me solo, / e contentato me,
a me solo, / e contentato me, contento il mondo. contentatura,
leggerai questo libro; è piaciuto a me che non sono di facile contentatura;
rosmini, xxvii-323: lascio andare se non me ne date almeno un accenno; e
più vento, / tant'allegrava ver'me la sua cera. dante, 14-13:
foglia. bembo, 1-257: più di me nessuno in terra / visse de'suoi
: il piovano si diceva contentissimo di me; si congratulava col conte e col cancelliere
benché io noi meriti del tutto. per me mi chiamerò contento ogni qual volta com'
massimamente amici. e così fatti, dentro me lei poi fero tale, che lo
ne ho avvisato il padre, ed egli me ne ha concesso il suo assenso,
come pasque. -contento io o me, tu o te, contento tutto il
o contento / avrà fors'altri; a me la vita è male. tommaseo,
priego per l'amore de iesu cristo me lassati andare al mio viaggio, restituendomi
. castiglione, 151: ma a me non po caper nella testa che d'una
stato il pensiero, che ha condotto me a scrivere questo brieve trattato, in grazia
. gramsci, 103: per me l'espressione letteraria (linguistica) è un
volgar., x-85: significato fu a me di voi, fratelli miei, che
bene, m. ercole, da me e da m. carlo conceduto e da
contese esperto, / pugnato avrìa per me. alfieri, vii-66: questo il giorno
periglio; / senza contesa vogli a me lasciare / la tua sorella, quel fiorito
65-212: o dolce vita mia, non me far star penosa, / tua faccia
star penosa, / tua faccia graziosa me dona a contemplare. i si non
fra le torbide scene / senso in me desta il pingermi / tue sembianze serene;
parte contestata la lite, veduta per me ragione, volete che per me diffinito sia
veduta per me ragione, volete che per me diffinito sia. bandello, 2-3 (
, / che più parea voler di me contezza. intelligenza, 2 7:
sapea in che modo egli avere di me la si potesse. ariosto, 26-48:
il divario che passa tra voi e me nella congiuntura presente? fra il mio
capitano; a cui / diedi di me contezza, e 'l persuasi, / sì
ch'io loro dessi maggior contezza di me. -domandare contezza: chiedere ragione
. iacopone, 47-2: a me la freve quartana, la confina e
comento; il quale, quanto per me si è potuto, non solamente allarga,
, fosse baldanza d'amore a segnoreggiare me, tuttavia era di sì nobilissima vertù
. petrarca, 82-4: ma d'odiar me medesmo giunto a riva, / e
cui subito vidi la firma di ada, me lo consegnò, mi pregò di farlo
signore. firenzuola, 208: io me ne andai in capo di scala per
e aprimi la porta, ch'io me ne voglio andare anzi ch'egli apparisca
nievo, 73: nei conti fra me e dio a voi non tocca intromettervi.
balocchi. giusti, iii-301: secondo me, hanno fatto male i conti e gli
tanto a sapere chi ha chiesto di me, e quasi con ansia, è
149: gl'ignoranti, stimate, di me e di mie sen- tenzie poco farebono
poco conto avere, / se per me un ruggier sol vi fa temere. castiglione
che conto. pindemonte, 14-237: me compra donna generò, né m'ebbe /
poca vertù, ch'io ho, me adacqua la divinità sua, acioché 10
la divinità sua, acioché 10 non me ne « ubriachi, metto i doni a
, egli ne ha d'avere per me. non ha perciò da trattarmi villanamente,
nievo, 191: adesso hanno mandato fuori me perché fiuti l'aria, e cerchi
]... fa conto di me. dio m'ha dato del bene,
sono i conti che dovrete fare con me » proseguì la marchesa. « poi
bisognerebbe che mutassero natura due cose in me variabilissime, la salute e il volere
un anno, se mettesse conto citare me stesso. borgese, 1-222: si sentiva
tenuto di render conto di lui e di me. sarpi, ii-58: maturata questa
e non ho da render conto di me a nessuno. alfieri, i-115:
dovendomi nei seguenti anni render conto in me stesso della cagione di quell'affetto mio sragionevole
, direi che ciò proveniva forse in me da una certa generosità di carattere.
e che sì, che se tu me la fai fiutar più, e mar sime
nel paese più nessuno si ricorda di me, più nessuno tiene conto che sono
223): lui faceva tener conto di me segretamente, perché aveva grandissima autorità in
dell'oprar mio vuoi conto / da me, tu? 14. dimin
argenti francesi a'giorni andati / passò fra me e voi. fagiuoli, 3-1-258:
conticino, /... ieri a me venne / perché gliel'accozzassi. manzoni
sia conto / quel che predisse a me l'inclita circe. manzoni, 16:
., 33-31: questi pareva a me maestro e donno, / cacciando il
cielo azzurro. quando s'accorsero di me, si sbandarono, pronte a gettar il
avariate. è vero che tra lei e me non v'è contrabbando di sorta,
mi procurava delle sigarette di contrabbando e me le faceva pagare quello che gli costavano
qua pronto a contraccambiarla delle cortesie usate a me una volta e di quelle che vorrà
. che le mie tragedie ricevessero da me poi quel compimento ch'io era in grado
lo pregai, e fecilo pregare, che me lo restituisse [un certo terreno
bacio all'aureo mio benefattore; voi me lo commetteste, ed io l'inseguii col
v-131: domenica avrai l'abito: me ne sono occupato anco per darti un
che, per un, mille più di me li aggrada. cino, ii-582:
gheria, francia e spagna; / a me piace abitar la mia contrada. di
, piangendo la mia verde etate, / me che 'n sì vili ed orride contrate
combattere; e hai posto sotto di me gli miei contradicenti. intelligenza, 84
giamboni, 4-248: rispondano ora a me i contradicitori del verage iddio. d
volgar., v-25: questo sarà a me consolazione, che tormentato me con dolore
sarà a me consolazione, che tormentato me con dolore, non mi perdoni;
e collega -soggiunse la civetta -ma per me, quando il morto piange, è
zendrini ha una vera smania di coglier me in contraddizione con me stesso come democratico
smania di coglier me in contraddizione con me stesso come democratico e razionalista. imbriani
la soddisfazione di farlo quando piacerebbe a me? questo vuol dire che siete uno spirito
pezzettini. e codesti pezzettini staccati facevano in me tutt'un altro effetto, parevano tutt'
che tu mostri, / ch'io me ne vengo, ove tu andrai, con
la mia conoscenza viene dall'esperienza; lontano me lo ricordo e me lo rappresento;
esperienza; lontano me lo ricordo e me lo rappresento; la conoscenza è di un'
io fossi un signore (che dio me ne guardi) non saprei mai,
30-1-196: egli è tutto al contrario di me: è salvatore ancor esso, ma
, 156: villa vuole scritturare per me una certa fanò, che canta da
questo troncone: / così s'osserva in me lo contrapasso. anonimo fiorentino, i-612
febbre del cuore si veniva felicemente per me manifestando con sintomi assai diversi dalle tre
ceneri. nievo, 521: indarno io me le contrapposi dimostrandole che certi torti non
marino, vii-161: troppo bene è per me saputo che l'ombre sono indegne di
mia vita perduta e pur sempre da me posseduta, come appar manifesto ne'quaderni
cor te se scianti, / stu me lo voi contrariare. g. villani,
suon della foresta / impugnan dentro a me novella fede / di cosa ch'io
vidi il nido famosi; / et a me solo è il ciel tanto contrario.
ii-390: ed ogne altro valore è per me morto, / e di quanto amo
, omè, non la divide / da me, come diviso / m'ha dal
ix-21: poi mercede e pietate a cui me ziro, / mostra non possa intender
e d'un contrarioso distinato, / di me medesmo ch'amo for misura /
di se medesimo. alfieri, i-76: me ne piacque perfino il gergo, forse
voi. alfieri, i-145: formato in me tal proponimento, per legarmivi contraendo con
più debiti della lepre qualcuno pagherà per me. imbriani, 1-38: la facilità
mi ristringeva e quasi mi contraeva in me stesso, a fine d'impedire che tesser
europea letteratura nelle diverse età, a me pare che usiate di una denominazione impropria
/ dirò: ch'a te ed a me par salutifero / el porre alla finestra
, ma porgeva assai contrassegni e di me e di que'tempi. nievo,
: de tanto mal non vói che io me lamenti, / né che io contrasti
farò che almeno / nel grado a me commesso / mi trovi ognun di voi
/ mi vuol pur contastare, / non me ne vo'turbare, / anzi ringrazio
a voi po parer una cosa ed a me un'altra, ma a me stesso
a me un'altra, ma a me stesso poria parer or ima cosa ed ora
: con tanta forza il gran desir me assale / che ogn'altra pena è
salviati, 9-67: altrettanto delle sopra da me nofendersi e di contrattaccare. mate
foscolo, xiv-103: co'librai che me ne hanno commesso [copie dell'ortis
grani a suo modo, e io me ne son contentato per onor suo e per
, va a fare un giro insieme a me! 3. assol. mercanteggiare
voi il contrario matrimonio tra alessandro e me solamente nella presenza d'iddio, io
a contravvenire ai miei proponimenti e non me ne accorgevo. d'annunzio, v-2-30
estuanti desiri per li quali son leso che me ne fanno come un viro furente.
la cortese e patema amorevolezza verso di me del principe di masserano. manzoni,
maggiormente in contribuzione la liberalità di chi me le compartisce, e obbligarla a rinnovarmele
a voi, donne, ma a me hanno già contristati gli occhi e 'l petto
., i-111-3: ché né altri contra me avrìa fallato, né io sofferto avria
brevi paci, / amor, che contra me superbo regni, / amor, che
contro a te stessa, e contra me sarai? monti, 1-370: né tu
io mi sforzerò, in quanto per me si potrà, di obedirlo. bembo,
un rompicollo... ma, contenta me, e per prender questo figliuolo;
che credono alla modestia? se io me n'andassi a firenze ora, non
., 1-46: questi parea che contra me venesse / con la test'alta e
7-20: mi veniva in mente linda. me la sentivo contro il braccio e toccare
, inf., 13-72: ingiusto fece me contra me giusto. manzoni, pr
., 13-72: ingiusto fece me contra me giusto. manzoni, pr. sp
mentre la voce veniva da dietro di me, dall'altro che l'aveva bellissima.
comisso, 7-289: davanti a me vedevo l'isola dei morti dove era
aveva inteso essere stato fatto contra di me. l. scdviali, 19-2-5: espugnata
nota non cessava neppure nei suoi rapporti con me. fare un'altra nota o di
fregandosi le mani. « sparlavate di me, eh? mi sussurravano le orecchie
{ contrassoggètto), sm. mus. me trosservare, che anche la
, v-2-286: mai m'avvenne di coglier me medesimo in fallo di scoprire innanzi all'
in giornali e riviste italiane delle dottrine da me esposte nell'* estetica ', sono
, perché ho piacere di starmene a me, e perché mi faceva dispetto di tener
, sat., 1-127: a me, per esser stato contumace / di non
contumace, che dio non avrà più in me parte alcuna, come in uno spirito
può avere mille ragioni di dolersi di me, non avendo mai... vedute
scritto / e reca la risposta a me trafitto. lorenzo de'medici, 168:
d'un papa, pigliatene esempio da me, che, con tutta la mia
speranza che quello che è intervenuto a me in questo caso, potesse accadere a
della mia vita. perché era in me, dentro di me che scoprivo finalmente
. perché era in me, dentro di me che scoprivo finalmente qualche cosa e quale
virtù alla mia bellezza. rimovesti da me la tua faccia, e fui conturbato
con le tue querele / né te né me più conturbare. galileo, 1115:
ragione. io gli scuso, e non me ne conturbo. 11. intr
rimira, / e in lui di me, lontano, avviserai / il mesto aspetto