tendenze a ricadere nell'eterismo e nel matriarcato le difese o le esaltazioni della *
degli affari, dandomi la prova perfetta del matriarcato, che è una fase primitiva dell'
predominio in campo politico e sociale; matriarcato. tramater [s. v
della femmina, alla ginecocrazia matrimoniale o matriarcato, per metter capo al dominio spirituale
si tratti di società primitive fondate sul matriarcato) che comporta l'obbligo, secondo
) in un contesto sociale caratterizzato dal matriarcato. per estens.: donna che
. che appartiene o si riferisce al matriarcato; caratterizzato dal matriarcato. levi,
si riferisce al matriarcato; caratterizzato dal matriarcato. levi, 6-89: in paese
zia angela. = deriv. da matriarcato, sul modello di patriarcale-, cfr
(sec. xix). matriarcato, sm. etnol. istituzione sociale,
martini, 1-iv-88: vige nei baza il matriarcato, ed è naturale che sia così
figlia, e sognano un nuovo decadentistico matriarcato. e. cecchi, 6-258:
, come in altri aspetti, è un matriarcato. bocchelli, 14-102: consuetudini,
, che ricordavano a casati l'antico matriarcato, si mescolavano coll'istituto del padre
all'abdicazione, coltivano nella mente fantasie di matriarcato. = deriv. dal lat.
, 1-iv-88: vige nei baza il matriarcato, ed è naturale che sia così in
riferisce al patriarcato (in contrapposizione al matriarcato). -in senso generico: che
, la quale si reggeva clandestinamente a matriarcato. il regime patriarcale da lui imposto
ai discendenti maschi (in contrapposizione a matriarcato: oggi, per lo piu,
della femmina, alla ginecocrazia matrimoniale o matriarcato, per metter capo al dominio spirituale
di sviluppo delle società primitive anteriore al matriarcato (e fra le popolazioni attuali si
... è in molti riguardi un matriarcato. -significazione. lanzi, 1-2-49
dal gr. yéqiov -ovrog 'vecchio'e da matriarcato. gestalt [gèstalt, gestàlt]
gr. véog 'nuovo, recente'e da matriarcato. neomazziniano, agg. stor.