propria, e amor per altra noi martella. g. gozzi, ii-85: io
5-27: l'ancudine, quando più si martella, più è forte e più soda
, come dice il comico, e martella su l'incudine.
questa licenza di favellare) asce e martella a fabbricargli e conficcargli lo stato [
panciatichi, 24: batti, picchia, martella, mentre che stavamo tagliando le zampe
adiungendoli pene; / questi nel regno si martella / fra marco e francia con evento
, tuna). risuona, e martella; / ma forbice, l'è sempre
è rinfrescato, e l'acqua che martella i vetri del lucernario dà una tristezza.
19-169: più e più volte percuote e martella; / ma poi che vide che
7-49: tocca e ritocca e risuona e martella, / e'saracini uccide come cani
: adosso a gli altri il saracin martella; / roberto, il conte de asti
tocca e ritocca e risuona e martella, / e'saracini uccide come cani;
la faccia; / e sopra gli martella, e tien sì curto, / che
/ che mi lacera ognora e mi martella. -scaricare la coscienza: pentirsi
l'altro coza e l'un l'altro martella / davanti all'amorosa pecorella. diodati
gli è satollo di vento: or lo martella, / e 'l dabbudà su l'
, che parea ch$ vi fossero tutte le martella di questo mondo, che vi dessero
ovvero 'dàgli, tocca, picchia e martella '. forteguerri, 22-32: perché
.. colli spessi colpi il suo elmo martella, e fiacca il cerchio dell'elmo
, / qual bronzo che a stormo dirotto martella, / dagli antri romiti, dall'
, e la lavora, e la martella, e non la lascia che non sia
/ che l'onda indarno in suo furor martella / colle domite fronti. leopardi,
bencivenni, 4-14: quando quel tentatore noi martella sopra 'l dosso, elli ne fabbrica
, e la lavora, e la martella, e non la lascia che non sia
sottintesi, e la lavora, e la martella, e non la lascia che non
sottintesi, e la lavora, e la martella, e non la lascia che non
gli è satollo di vento: or lo martella, / e 'l dabbudà su l'
le gran zolle si rompano con gran martella. bembo, i-233: né credono
. machiavelli, 802: nel regno si martella / fra marco e francia con evento
gli pareva che tormentassero uomini con le martella. bisticci, 3-217: era cosa
santo bernardo, quando quel tentatore noi martella sopra 'l dosso, elli ne fabbrica
tramortito / per lo grave dolor che lo martella. tasso, 7-11-63: oblia rinaldo
ove ritorte / ad ogni gente tirannia martella. 7. pericoloso, esiziale
.. / ognior scrivendo stimula e martella, / come colei ch'è ingiuriata forte
, 6-44: rinaldo sempre all'elmetto martella, / perché e'sapeva ch'egli
: e dagli e picchia, risuona e martella; / ma forbice, l'è
del ferro / ritocca e suona e martella e forbotta, / ch'era più dura
e di nuovo il percuote e lo martella. -morir di fame in un
.. / ognior scrivendo stimula e martella, / come colei ch'è ingiuriata forte
che l'onda indarno in suo furor martella / colle domite fronti. -ant
del ferro / ritocca e suona e martella e forbotta, /... /
intende se luce suono o calore, bruciando martella gli occhi e le viscere; l'
panciatichi, 24: batti, picchia, martella, mentre che stavano tagliando le zampe
opra, all'opra! dàgli. martella. / chi del gitano la vita abbella
il seno e la faccia, / martella un brando su la negra incude / con
una volta; la fame non lo martella, ma una strettezza incomoda lo inquieta
: turba di rei desir non vi martella, / non vi appresta il velen
/ tanto è il dolor che dentro lo martella. tebaldeo, cap., 3-50
ove ritorte / ad ogni gente tirannia martella. palazzeschi, 1-407: si sentiva
chiama morte, e si macera e martella, / credendo aver perduta fiordelisa. sansovino
ne consegue; la maniera con cui si martella. -per estens.: sequenza
di martellare), agg. che martella, che adopera o batte con il martello
. è il tiro dell'artiglieria che 'martella 'di colpi allorché prepara l'attacco
5-27: l'ancudine, quando più si martella, più è forte e più soda
del gran fabro ch'a jove i strai martella. ariosto, 45-70: ruggier su
ariosto, 45-70: ruggier su la spada martella / per rintuzzarla che non tagli o
è il fil del viver mio; / martella i fogli, ed il mio cor
i fogli, ed il mio cor martella; / legagli, e son tra lor
tinti il seno e la faccia, / martella un brando su la negra incude /
serve battono i tappeti, il ciabattino martella le suole, il fabbro picchia sull'incudine
e colli spessi colpi il suo elmo martella. leggenda aurea volgar., 236:
/ col pugno in guisa l'elmo gli martella, / che 10 fa tramortir sopra
altro cozza, l'un l'altro martella, / davanti all'amorosa pecorella.
, 6-44: rinaldo sempre all'elmetto martella. marini, iii-52: fremea quegli d'
ma il mirabile epèo / s'avventa e martella sulla guancia. -martellare i
ch'ella senta / viensi a'romori, martella, tambura. conti, 283
all'imbrunir del giorno / l'uscio martella. -per estens. combattere. -anche
machiavelli, 1-viii-240: nel regno si martella / fra marco e francia con evento
gli è satollo di vento: or lo martella / e 'l dabbudà su l'epa
se luce suono o calore, bruciando martella gli occhi e le viscere.
pea, 3-165: l'acqua che martella i vetri del lucernario dà una tristezza
tolle / quella durezza, e vi martella tanto / che lo penetra infino a
midolle. giocosa, 2-691: la pioggia martella sui vetri che è un dispetto.
marinetti, iii-336: lo scricchiolìo dei tarli martella secondi. govoni, 9-35:
sottintesi, e la lavora, e la martella, e non la lascia che non
, 4-169: -tacete là -gridava e pur martella / che non doveva lasciarla un giorno
non si giudica il destino che ci martella e ci foggia. -intr.
mio scontro, ch'ogni dì mi martella, come s'io non avessi altra facenda
2-60: elisa mi tradisce, mi martella, m'uccide. c. i.
quel ch'io sento, il cuore vi martella? carducci, iii-1-217: or
/ co'suoi sdegnucci il core mi martella. landolfi, 11-73: -ma taci
/ chiama morte e si macera e martella, / credendo aver perduta fiordelisa.
. nievo, 7-39: a lungo si martella in tal pensiero, / alfin lo
, iv-148: dio, che nell'inferno martella, nel purgatorio illumina e nel paradiso
, / che l'anima col corpo me martella. guarini, 358: hui,
: il dì che l'avversario mi martella / a trafitture di timore e dubbio.
carattere rigorosamente e obbiettivamente tecnico: non martella e non incorona. -ribadire una
servaggio ove ritorte / ad ogni gente tirannia martella. di giacomo, ii-590: un
langue colei che 'l cuor urge e martella, / con la sua faccia candida e
, 136: la dolce passion che ve martella, / car segnor mio, non
: noti posso più restar sì me martella / amor dicendo: or mira con disio
tanto è il dolor che dentro lo martella. caiani, xxxix- i-116: l'
gilosia col dir sospecto / sempre mi martella e dàmme guai. ariosto, 32-88:
ariosto, 32-88: intanto arde e martella / di fuor l'amante aspra passione amara
crucia gli animi infelici, che gli martella a doppio. forteguerri, 10-6: né
la propria, e amor per altra noi martella. goldoni, xiii-248: turba di
xiii-248: turba di rei desir non vi martella, / non vi appresta il velen
una volta; la fame non 10 martella, ma una strettezza incomoda lo inquieta,
o padre mio, la tosse / ti martella di nuovo. nievo, 370:
nuova di eludere 11 segreto che ci martella, una voglia di perforare nel di
, / ch'ognior scrivendo stimula e martella / come colei ch'è ingiuriata forte
uomini], li punge, li martella, vuole sopratutto farli tremare dallo spavento
a festa. marradi, 409: ancor martella / da tutti i templi ogni campana
, lxviii-123: il capo a furia le martella; / è il piede come fosse
2-233: c'è un desiderio che martella / per stringerci nelle sue vene
/ son, che mai sempre dentro vi martella. alfieri, 4-21: fieramente nell'
è il ripicchiare di un'idea fissa che martella in mente al poeta e al popolo
, dagli, tocca, picchia e martella: a furia di insistere, batti
* dàgli, tocca picchia e martella '. tommaseo [s. v.
v.]: 'picchia e martella, qualcosa ha ottenuto'(dàgli, dàgli
-'dagli, picchia, risuona e martella ', suol dirsi ad uno che adoperi
4 dagli, tocca, picchia e martella ': maniera denotante viva e continuata insistenza
(femm. -trice). che martella. -in partic.: operaio addetto a
parea che vi fossero entro tutte le martella di questo mondo. sacchetti, 114-16
modo: fannosi per questo effetto alcune martella gravi e grosse con le punte d'
le gran zolle si rompano con gran martella, perché altrimenti, sì come detto avemo
e rea / è questo menator delle martella. -per metonimia: scultore.
comandamento di dio, sono flagella e martella a'popoli per punire le peccata.
questi con le accetta e con le martella quelli di dentro li per- cotevano;
a quel dolor che al petto ti martella. sannazaro, iv-60: appiè di una
malvagia e rea / è questo menator delle martella. 5. per estens.
rotto della cuffia, ma dagli picchia e martella ci restai com'un merlotto.
l'altro cozza, l'un l'altro martella / davanti all'amorosa pecorella. ariosto
cfr. anche lat. mediev. martella, di min. di murta 'mirto
: colli spessi colpi il suo elmo martella e fiacca il cercnio dell'elmo e lo
questo dolore, che giorno e notte martella il cuore dello sventurato, è egli '
all'opra! all'opra! dàgli, martella. ghislanzoni, 2-109: dunque!
nuova di eludere il segreto che ci martella, una voglia di perforare nel di
, i-90: fannosi per questo effetto alcune martella gravi e grosse con le punte d'
di occhi spalancati. -picchia e martella, e mena, e ripicchia, e
rotto della cuffia, ma dàgli picchia e martella ci restai com'un merlotto. mamiani
soppidiano che parea che vi fossero tutte le martella di questo mondo che vi dessero entro
/ del gran fabro chya jove i strai martella, / e la pas- sion,
. onofri, 12-43: tempo che martella i ritmi / ìnsiti nell'inverno redivivo.
via via, nel tempo che martella i ritmi / ìnsiti nellùnvemo redivivo.
è il ripicchiare di un'idea fissa che martella in mente al poeta e al popolo
co'suoi sdegnucci il core mi martella. verga, 8-57: si udiva nella
colli spessi colpi il suo elmo martella e fiacca il cerchio dell'elmo e lo
le gran zolle si rompano con gran martella, perché altrimenti... non è
ria, / e mi beffa e mi martella, / tristarella, rubacuori. cantoni
: della materia del bogliente ferro dalle martella fabbrili battuta sogliono scintillare alcune scaglie affocate
/ giudica la virtù nel vestir nero. martella, 2-8-39: io, per dirla
lu scurzale, / la cazzola e lu martella 2. ant. grembiule femminile,
nobile rugiero / sopra de pinador forte martella; / l'elmo gli ruppe e spennacchiò
piacere. periodici popolari, ii-92: mi martella... il pensiero del povero
del gran fabro ch'a jove i strai martella. molza, 1-373: indarno spendi
, sua strada, / e tu martella poi da l'altra parte; / alor
una volta; la fame non lo martella, ma una strettezza incomoda lo inquieta,
all'imbrunir del giorno / l'uscio martella. aleardi, 1-463: non è questo
... un para, picchia e martella. 'tappete'si aggiunge come per assonanza
, giovane, biondo e vigoroso, martella rapido le sillabe, con una sonorità da
col pugno in guisa l'elmo gli martella, / che lo fa tramortir sopra
sottintesi, e la lavora, e la martella, e non la lascia che non sia
... un para, picchia e martella. 'tappete'si aggiunge come per assonanza
langue colei che 'l cuor urge e martella, / con la sua faccia candida e
col pugno in guisa l'elmo gli martella, / che lo fa tramortir sopra la
essilio: / l'eterno imperador sì ti martella, / per che a nostro concilio
, e colli spessi colpi il suo elmo martella, e fiacca il cerchio dell'elmo
probabilmente il gestore del banco, mi martella la testa con un bastone. =
in effetti, oltre alla sondaggiomania, che martella sistematicamente gli elettori, è il vero