; ricercato, artificioso; eccessivamente manierato; lezioso. leonardo, 1-262
, di ammanierare), agg. manierato, artificioso, affettato. baldinucci,
3. artificioso, affettato, manierato. alfieri, 1-872: altri qui
con artifìcio; artificioso, artefatto, manierato. d'annunzio, ii-780: icaro
, non ha proprio niente del poeta manierato e squisito a cui la civiltà moderna ci
sottoposto. 3. affettato, manierato, raffinato, ricercato; voluto a
marine. 4. figur. manierato, affettato, convenzionale. pancrazi,
l'incoerente, il dissonante, il manierato, il concettoso, l'allegorico, l'
l'incoerente, il dissonante, il manierato. 4. che non distingue chiaramente
, iii-2-251: nulla di daddoloso, di manierato, d'artificiale nella bambina, spontanei
, dai modi affettati; lezioso, manierato. carducci, ii-3-27: mi citi
da atteggiamenti leziosi e da un tono manierato, per cattivare l'animo altrui:
.. e poi va sfumando nel manierato, nel galante, nel convenzionale,
la parodia del sublime, e il manierato che è la caricatura del bello.
di altissime liriche, ora effeminato, manierato, artificioso. collodi, 619
naturalezza, di sincerità, forzato, manierato, lezioso (la voce, il canto
ciò che è eccessivo, poco naturale, manierato, artificioso; ciò che non deriva
iii-20-66: dal gonfio e falso il manierato; dal marini provenne il metastasio.
. egli ha un certo che di manierato che toglie forza al concetto. baldini
-sostant. carducci, iii-5-317: al manierato de'cinquecentisti al barocco de'secentisti alla
elaborato con ingegnosità, ma in modo manierato, con freddezza di sentimento (un'
tutto va bene. 8. manierato, stucchevole, artificioso (un artista,
; affettato, smanceroso, sdolcinato, manierato, lezioso. c. bini,
cavalieri serventi. -lezioso, manierato, frivolo, affettato. goldoni,
. letter. affettato, lezioso, manierato. savinio, 1-161: sono
un artista, uno scrittore); manierato, lezioso. vasari, i-845:
: egli parlava con naturalezza quel linguaggio manierato, quasi estenuando nell'artifizio delle parole
per lo più accade a'macchinisti, manierato e men corretto. 6.
e diviene ciò che si chiama maniera (manierato), convenzione, caricatura. imbriani
manierataménte, avv. in modo manierato, con affettazione. tommaseo [
panneggiare. = comp. di manierato. manieratézza, sf. letter
manieratézza, sf. letter. l'essere manierato; mancanza di naturalezza e di spontaneità
simbolisti di dieci anni fa. manierato, agg. che esprime o è improntato
della bambina ci trovo un po'di manierato. pirandello, 8-1035: -avanti
vecchio di quell'età: un vecchio manierato e scimunito che non sapeva nemmeno alzare
più grave e malinconico e anche un tantino manierato. 3. che è o
. algarotti, 1-viii-132: lo stile manierato di ovidio ha molta somiglianza con quello
più abbondante cicerone, né seneca più manierato. foscolo, iii-1-287: il punto
non so che di freddo e di manierato e di morto che agghiaccia in tutte
noterei che c'è qualche cosa di manierato e di affettato: si vede una
: egli parlava con naturalezza quel linguaggio manierato, quasi estenuando nel- l'artifizio delle
quasi subito perché l'irritava lo stile manierato e falsamente soldatesco dell'inviato speciale.
per non dar nel leccato e nel manierato curando le minime cose, come,
della semplicità delle cose col ricerato e manierato dello stile. gioberti, 1-ii-443:
stile. gioberti, 1-ii-443: il manierato... è la caricatura del
per tutti i versi, si cade nel manierato e nel concettoso. carducci, iii-20-66
iii-20-66: dal gonfio e falso il manierato; dal marini provenne il metastasio. ojetti
e nella vita, sapeva appena di manierato,... lo metteva in sospetto
emanuele filiberto: un quadretto un po'manierato e teatrale, ma vivissimo, della vecchia
semplice, fuggendo... il manierato e il lezioso, le sue opere fanno
toni minori si presta meglio al canto manierato della musica francese. 5
fontenelle e per lo meno il nostro manierato bell'ingegno algarotti? carducci, ii12-
. non ha proprio niente del poeta manierato e squisito a cui la civiltà moderna ci
algarotti, 7-9: è pittore in somma manierato, che non può se non travviare
, ma non uguale nel disegno; più manierato di taddeo più capriccioso nell'ornare,
il correggio non piace, perché troppo manierato e dolciastro. = deriv. da
arti del bello visibile, che pecca nel manierato per troppo manifesto affettare una maniera di
. anco dell'artista sarebbe assai 'manierato '; ma 'manierista 'è sempre
particolare). -anche: artificioso, manierato. guarini, 2-65: uno stile
e poco riuscito artisticamente, o anche manierato, privo di naturalezza. papini,
...: arlecchino ingentilito, manierato; una maschera trapassante in mascherina e
squillante. -privo di naturalezza, manierato, stucchevole (uno scritto, un'
dalla predilezione per l'idillio galante, manierato (un'opera, uno stile).
allettamento. -anche: atteggiamento affettato e manierato. g. morelli, 227
o esprimersi in modo vez- sozo, manierato, lezioso o, anche, lusingatore,
abbozzata ualche immagine di poeta morbido e manierato, che alla compiacenza del vago,
, v-1-307: il fumoso e moscio e manierato carriere. -che non
: egli parlava con naturalezza quel linguaggio manierato. moravia, xii-200: la spia alla
mali anzi ne moltiplicarono; e al manierato de'cinquecentisti al barocco de'secentisti alla
. -per estens.: ampolloso, manierato, ridondante. soffici, v-6-437
insolito, ricercato, affettato, eccessivamente manierato (un componimento poetico, uno stile
e al figur. in modo irrealmente manierato e convenzionale. gramsci, 7-7:
in atteggiamento, per lo più eccessivamente manierato, di meraviglia o di compiacimento;
, 135: uno sgambettio pagliaccesco e manierato. quarantotti gambini, 10-107: amano
so che di dolce e candido e manierato e finalmente passato di moda, che
bucolica. - anche: lezioso, manierato, affettato. scarfoglio, 233
freddo non potrà trovarci un pocolino di manierato. pananti, i-224: si è raccozzato
di eleganza; piatto, banale, manierato (lo stile: anche riferito alle
preso al pennello di terburg o il manierato fare di champfleuiy, il realista per
ritrarle così come sono anche il più manierato dei pittori avrebbe scrupolo. -quadro
-con valore spreg.: lezioso, manierato. giordani, xiv-6: deu'inghilterra
non so che di freddo, e di manierato, e di morto che agghiaccia in
rivoluzioni e di ribellioni al falso e al manierato delle scuole, per riabbeverarsi alla natura
, pretenziosa, che talora travalica nel manierato e nell'artificioso (per lo più
della semplicità delle cose col ricercato e manierato dello stile. -che ha modi
il ridicolo in quanto troppo ricercato, manierato, artificioso (uno stile letterario).
uno zelante rifacitore, secondo uno stile manierato, di un tema che magari non sente
o anche falso, artificioso, ipocrita, manierato
voce indigena. sciscì, sm. manierato, lezioso nei comportamenti, nel modo
2. sm. atto, comportamento manierato e lezioso. pasolini, 3-163:
diceva di sé che col manierato, affettato, lezioso. l'
non vedete che uno sgambettio pagliaccesco e manierato. = deriv. da sgambettare1
che ha un comportamento affettato ed eccessivamente manierato. sacchetti, 86-11:
» -che ha uno stile troppo manierato e artificioso. faldella, i-5-181:
deriv. da smanierato. ^ manierato, agg. sgarbato. viani
ex-, con valore privai, e da manierato (v.).
gran copia e, anche, in modo manierato, senza originalità. baretti
tarchetti, 6-ii-534: quel suo dire manierato, quelle sue passioni soprannaturali e impossibili
da renderlo eccessivamente artificioso, affettato, manierato (un'opera letteraria o artistica, un
testo letterario) o anche ridondante, manierato, stucchevole, pedantesco; debole dal
l'elegante e molleggiato collovati, così manierato nello stile da dare gli stranguglioni a
cameriere era ubriaco. -eccessivamente forbito, manierato, stucchevole (un'opera scritta,
per estens. carattere eccessivamente ricercato, manierato, lezioso di uno stile letterario o artistico
-per estens. comportamento enfatico, eccessivamente manierato (anche nell'espressione fare il teatrino)
in modo da risultare eccessivamente artificioso, manierato o stilisticamente mediocre (un'operaletteraria, artistica
. 3. carattere artificioso, manierato di uno stile letterario, di un
estens. elemento architettonico eccessivamente ricercato, manierato. milizia, i-407: e così
premunirsi 4. pieno di sentimentalismo svenevole; manierato, opportunamente contro un'eventualità negativa.
artistico può alludere a un gusto eccessivamente manierato, alla ricerca del grazioso fine a
manieratézza, sf. letter. l'essere manierato; mancanza di naturalezza e spontaneità;
gran copia e, anche, in modo manierato, senza originalità. – anche sostant