tuo pino a studiare faresti meglio a mandarlo a livorno o a genova a fare
: queste ragioni mossono il padre a mandarlo nella milizia, bene accompagnato d'uomini
celare il giovane, non avendo accorgimento di mandarlo 0 di farlo nascondere in altra parte
mi cascò l'ago. non so come mandarlo, se voi non sete.
, ii-534: suo padre aveva stabilito di mandarlo in un collegio a studiare agricoltura.
con lo alito, per mangiarselo, e mandarlo male, e goderselo con colui a
mercato nuovo restò con un amico di mandarlo [il suo servidore], subito
appresso di me, e non mandarlo così caldo caldo, e appena uscito dalla
il suo consenso,... ovvero mandarlo a me in forma autentica. redi
. credo che la meglior via di mandarlo possi essere con le balle di mercanzia
idea di suo padre però non era di mandarlo agli studi;... era
bella davvero: a denotare meraviglia mandarlo via così tra 'l dire e 'l fare
bel nuovo fuora, o piangendo e lagrimando mandarlo vagheggiando per il palato sin tanto che
.. voleva armare un bertone per mandarlo in corso, ma, come donna ripiena
nostra, una piccola distrazione, per mandarlo in bestia, e una volta ch'egli
nuovo fuora, o piangendo e lagrimando mandarlo vagheggiando per il palato sin tanto che
alle mani; e la polizia minacciasse di mandarlo chiamare per rimproverargli di non aver trattato
di questi « bulli * prima di mandarlo al confino. bullo1 (buio
-convertire uno da cavaliere in vescovo: mandarlo in galera (perché anticamente a chi
picchiarlo duramente. -al figur.: mandarlo in rovina. tecchi, 2-37:
parlò, avrei pur buona occasione di mandarlo alle stampe. algarotti, 1-403:
qual maniera, fai conto, da mandarlo per due mesi all'ospedale.
sensi suoi, dio vero, / e mandarlo ed armarlo non ti degni, /
tal qual maniera, fai conto, da mandarlo per due mesi all'ospedale.
col digiuno o con l'elemosina o col mandarlo perciò a qualche devozione, dove e
chicchere, senza formicolare dalla pnirìgine di mandarlo in frantumi. pirandello, 5-284:
parer, sanza dimostrazione / s'ingegnerà mandarlo ganellone. b. segni, 9-102:
in questo paese, voi vogliate / mandarlo via così tra 'l dire e 'l fare
che avesse la licenzia dal vescovo, e mandarlo a lui che lo desaminasse, lo
dosso, convenne aspettare l'opportunità di mandarlo nunzio a venezia. rosa, 1-150:
candida manifestazione, e si contentarono di mandarlo soltanto alle galere. carducci, iii-12-45
trovar mezzi più discreti per liberarsene e mandarlo in esilio, si preparasse a screditarlo con
argomento d'esso in prosa, e mandarlo loro; e per quest'altro ordinario
se per un toscano il padre crede / mandarlo, per un fiasco di vin nero
, ma perché avessimo il piacere di mandarlo in fumo con un'occhiata dell'intelletto
questo paese; / però mi duol mandarlo a fiamma e ferro. tassoni,
diede luogo la sua fiacchezza a mandarlo un'altra volta a maccao.
per un toscano il padre crede / mandarlo, per un fiasco di vin nero,
ancora lì: e nessuno penserà a mandarlo a riparare. -strato esteriore del
e con una lettera per persona sicura mandarlo da parte mia a suor maria diomira
chicchere, senza formicolare dalla prurlgine di mandarlo in frantumi. bocchelli, 4-16:
nuocergli, tramare ai suoi danni; mandarlo in rovina; riuscirgli nefasto.
posta. cestoni, 297: potrebbe mandarlo senza francare, perché il mio amico
chicchere, senza formicolare dalla pnirìgine di mandarlo in frantumi. silone, 5-205:
, ma perché avessimo il piacere di mandarlo in fumo con un'occhiata dell'intelletto
in gabbia, / (per non mandarlo in galea com'e'merita) /
canto in mezzo all'onde, / per mandarlo da sé mai sempre in bando.
lo feci gittare in iscagliola: vorrei mandarlo a mia madre. guerrazzi, 2-379:
in libertà l'uccello da preda; mandarlo alla caccia. - anche al figur.
dicevi. caporali, i-106: tentar mandarlo u'i cavalier erranti / ne i campi
de acceptare. caporali, i-106: tentar mandarlo u'i cavalier erranti / ne i
né liberarlo, né ri mandarlo. b. segni, 4-40
del figlio, si vide costretto a mandarlo via dalla villa, con un assegno
... infastidiva, per presto mandarlo via, disse: o fate quello che
che non è buono se non a mandarlo fuora. monti, xii-3-243: quel sale
inferno. -mandarlo alla malora, mandarlo al diavolo; levarselo d'intorno senza
mettergli una corbella sulle spalle, e mandarlo alla scuola raccogliendo all'an
martini, 89: voglio chiamar giannicco e mandarlo a insellar il cavallo. baldi,
; e sapete che era mio intento mandarlo là. calvino, 102: l'
. -fare ira a qualcuno: mandarlo in collera, indispettirlo profondamente.
un poco il vostro ragazzo, per mandarlo in sin là. tasso, 6-5
che io potevo lavoracchiare per lui senza mandarlo in malora. carducci, iii-22-443: il
. un certificato. domani ella vorrà mandarlo al bassini all'università da parte mia
? fagiuoli, 1-5-19: pensò di mandarlo a studio a padova, per imparare o
fardello coi due tiranti e così filando mandarlo giù rotolone; o alzando a rotolone
. -mandarlo fuori dai piedi, mandarlo al diavolo. sacchetti, 16:
4 mandare a letto uno ', mandarlo via da sé, con impazienza o
varchi, 18-1-75: s'erano serviti per mandarlo con lettere... a certi
porre qualcuno ad ogni sua spesa: mandarlo in luogo lontano con incarichi speciali rimborsandogli
di giorno, non si rimanesse di mandarlo a chiamare. fogazzaro, 13-426:
di stima e di ossequio cordiale); mandarlo via, invitarlo ad allontanarsi (per
a leggi, arete preso buona resoluzione a mandarlo alle lezioni di logica e teologia,
, ii-14-272: il maghetto verrà. vogliamo mandarlo per da vero nel mondo della luna
buttare, mettere qualcuno al macero: mandarlo in rovina, giocargli un brutto tiro
, ii-14-271: il maghetto verrà. vogliamo mandarlo per da vero nel mondo della luna
in qualcuno: causarne la perdizione, mandarlo in rovina. rime anonime napoletane del
era ancora un bel da fare per mandarlo alla malora del tutto. boine,
monte- marciano, suo nipote, per mandarlo in questo reame co 'l soccorso ch'
. quarantotti gambini, 4-141: -e poi mandarlo - concluse, mentre da ogni parte
il coraggio di copiarlo a macchina e mandarlo. -assol. mazzini, 10-56
, iii-261: se già, per mandarlo al congiuntivo, non inter- petrassimo.
tutto quanto contr'a un solo / per mandarlo in minuzzoli a patrasso. idem,
note al malmantile, 2-704: 4 per mandarlo in minuzzoli a patrasso. mandare a
bari è questo, e, per mandarlo a conclusione, cerca di complire il suo
medico... sentiva più voglia di mandarlo dal babbo che non di serbarlo alla
, 12-58: se si trovasse eretico, mandarlo al fuoco. -mandare alla banda
., 1-1 (71): il mandarlo fuori di casa nostra così infermo ne
, la qual truovo ora risoluta a mandarlo in galera per anni. buonarroti il giovane
potrà indrizzarlomi per la posta in ravenna senza mandarlo prima in roma, perché mi verrà
partito alle mani, per ciò che il mandarlo fuori di casa nostra così infermo,
materiale contadino e pensò con la iustizia mandarlo contento. sercambi, 1-i-20: innella città
leggi. fagiuoli, 1-5-19: pensò di mandarlo a studio a padova, per imparare
che, se hai 'l capo a mandarlo, ti sia troppo indugiato a comperarlo
a te, che fai mestiero / di mandarlo per via grave e steccato / quasi
manovale. strati, 79: mandarlo a scuola e sentirlo leggere; e
, o pure per mutarvi qualcosa e mandarlo fuori, non migliorato, ma più
ti prego, se v'è modo di mandarlo via o almeno di mitigarlo: non
, 354: 'egli è buono a mandarlo per la morte ', cioè a
libbre d'antimonio per ciascheduno, e mandarlo nel campo tedesco simulatamente. siri,
vi-285: vo'al capitano di giustizia / mandarlo, per provar se buon rimedio /
robberia con lo alito per mangiarselo e mandarlo male e goderselo con colui a chi
gli chiese un poco di disegno per mandarlo a sua santità. giotto, che garbatissimo
(e, con valore attenuato, mandarlo al diavolo, all'in- ferno)
questo pensiero, aspettando occasione onesta di mandarlo ad effetto, occorse che e'fu
conveniva procedere con più cautela per mandarlo ad opera con intero onor d'amendue
nievo, 80: s'era messo a mandarlo qua e là per rivedere le lingue
, di vestimenti e danari procurò di mandarlo innanzi per le mani de'poveri. statuti
sua, diliberando che fussi prete, mandarlo a studiare in ragione canonica in italia
nuovo fuora, o piangendo e lagrimando mandarlo vagheggiando per il palato sin tanto se
sopra di ana- creonte e promettoti di mandarlo all'autore che avrà grande occasione di
del fumo per una parte, e da mandarlo in un'altra. si usa
li potevo dar la meglio nuova che mandarlo al padrone. io ti so dire
glielo chiede: il vescovo, nel mandarlo, si scusa colla brevità del tempo.
a piacere. -fare passeggiare qualcuno: mandarlo via. [sostituito da] manzoni
o sì in gabbia / (per non mandarlo in galea com'e'merita) /
': in modo basso, vale mandarlo via, licenziarlo. -respingere un pretendente
. pratolini, 10-84: prima di mandarlo al confino, lo riformarono per via dei
fagiuoli, 1-3-246: fui costretto a mandarlo via [un contadino] ed è
quanto contr'a un solo / per mandarlo in minuzzoli a patrasso: /.
-avviare qualcuno per le poste: mandarlo all'altro mondo. lippi
è molto maggiore l'ucciderlo o il mandarlo in essilio tapinando per lo mondo?
precocemente sveglio, suo padre pensava di mandarlo a scuola, sognava per lui un
vitellio per accenderlo, l'indusse a mandarlo a chiarirsi delle forze nimiche e di
preferibile mettergli una corbella sulle spalle e mandarlo alla scuola raccogliendo all'andata e al
ma gari di mandarlo a dar via l'anima alla presenza di
era per armare da io galee per mandarlo fuora, come fece l'anno preterito.
spender il cuore e gli occhi e mandarlo in rovina: io uso carità anche
formato alcun processo informativo, eziandio per mandarlo altrove fuon dello stato. buonarroti il
3-527: fece il papa un legato per mandarlo in cicilia a trattare l'acordo e
commise che io roponessi un gentiluomo per mandarlo a sua maestà. alpi, 1-134
chicchere, senza formicolare dalla pnirigine di mandarlo in frantumi. buzzi, 159:
-mandare qualcuno a carte quarantotto: mandarlo a quel paese, al diavolo.
mezzo di quereloso discorso, appena potei mandarlo via. salvini, 3-30: non sapevano
martini, 89: voglio chiamar giannicco e mandarlo a insellar il cavallo e partirmi con
, 3-100: a roma non voglio mandarlo, quel ragazzaccio di 'ntoni, a fare
mente, cred'io) quando trattavasi di mandarlo ambascia tore: 's'
nuovo, restò con un amico di mandarlo, subito arrivato a casa, per
adopravano nelle sfere governative a tutt'uomo per mandarlo avanti o di riffe o di raffe
giornale. se raccogli denaro, cerca mandarlo. abbiamo bisogno anche del poco. la
, cominciò a rimbrottare il povero per mandarlo via. michele del dogante, lxxxvili-i-670:
farlo arvenire possa et a luie sia lecieto mandarlo senza alcuno pagamento de gabella prendendo la
4. il respingere qualcuno, il mandarlo via, il tenerlo lontano, anche
a sbaragliar il campo / sicuramente da mandarlo via; / al solleone poi non
via con la testa. non posso nemmeno mandarlo per la carità: beve tutto quel
mette a ristruggere per ridurlo in verghe e mandarlo dove n'è la chiesta.
con lo alito, per mangiarselo e mandarlo male e goderselo con colui a chi
over se avessero trovato contrafacente alcuno di mandarlo irremissibilmente a la pena che li è
ha facilità in sceglier il migliore e mandarlo ad esecuzione. mascardi, 3-33:
inquisiton... si contentarono di mandarlo soltanto alle galere, previe dugento frustate,
signor trazer di seragio sultan mustaphà e mandarlo in sancazado de magnesia sopra la anatolia
di chicchere, senza formicolare dalla pnirigine di mandarlo in frantumi, né, incontrando un
ha facilità in sceglier il migliore e mandarlo ad esecuzione. l. riccoboni,
-fare balzare qualcuno in una schiavina: mandarlo come rematore su una galea. caro
et assaggiandone ti bisogni presto risolverti a mandarlo giù o a sputarlo, userai questa accuratezza
non averci più a che fare, mandarlo a quel paese. 5. maffei
.. voleva armare un bertone per mandarlo in corso, ma, come donna
faccino o dopo che finito abbino di mandarlo fuora... ma taccisi in due
sdegnimento / ti prego, bello, di mandarlo a lato. = nome d'
prendere qualcuno a calci nel sedere-, mandarlo via, scacciarlo rudemente, bruscamente,
un piè nel sedere ad uno': mandarlo via. e con maggior forza: 'prendere
., 1-1 (1-iv-36): il mandarlo fuori di casa nostra così infermo ne
spirituale..., procurò di mandarlo a siena per padre spirituale.
fenoglio, 5-i-1151: johnny lo picchiava per mandarlo fuori sensi per un po'.
tanto più quantose fusse mortale, scacciarlo e mandarlo alla feccia ed alla sentina dello inferno
febbricitante. verga, 7-225: voleva mandarlo in piazza, a comprarle delle acciughe
-interdire a qualcuno la patria sepoltura: mandarlo in esilio perpetuo. petrarca,
tra- zer di seragio sultan mustafà e mandarlo in sancazado de magnesia sopra la anatolia
ii-231: resti servito il signor duca di mandarlo a napoliper la strada del cardinale granvela.
della specie di viventi per mutarvi qualcosa e mandarlo fuori, non migliorato, litigiosi che
ridolfo, gli venne un pensiero di mandarlo a richiedere di combattere a corpo a
so dove se proceda tanta dilazione in mandarlo et in fare ad mi qualche risposta,
diveller germanico dalle legioni troppo sue e mandarlo, con la scusa di nuovi governi,
domandava un schiavo di questa chiesa per mandarlo con mie e sue lettere al conte di
... solfeggia il corano per mandarlo a memoria. -diffondere le note
., 1-1 (1-iv-36): il mandarlo fuori di casa nostra così infermo ne
ogni cosa..., non che mandarlo via per quelle inezie, era uomo
-sorbire il sangue di o a qualcuno-, mandarlo in rovina impadronendosi dei suoi beni.
. -mandare a spasso qualcuno: mandarlo via o congedarlo. manzoni, pr
allontanare qualcuno dalla patria; bandirlo, mandarlo in esilio. b. davanzati,
si può pigliar la granata, e mandarlo via]. 'il danaro, non è
-spedire qualcuno per i fatti suoi: mandarlo via in malo modo, senza dargli
sperimento, e niente valea, deliberarono mandarlo alla moglie et a'parenti a dire.
di nuovo a strapazzarlo, e voleva mandarlo in piazza a comprarle delle acciughe salate,
lasciare un luogo; farlo uscire, mandarlo via (anche preceduto da fuori).
-mandare qualcuno a farsi squartare: mandarlo al b. cerretani, 1-318:
lo dio d'amore ne fece nobilissimo mandarlo, molto verde e molto bene stante,
. fatto un libro di sue composizioni per mandarlo al re francesco di francia, lo
il padre aveva raccomandato a queste di mandarlo subito per la sua strada. beltramelli,
proprio che si strugge per finir di mandarlo male. -sostant. manzoni
. bartoli, 12-1-61: si consigliarono di mandarlo ad insegnar lettere d'umanità in firenze
precocemente sveglio, suo padre pensava di mandarlo a scuola, sognava per lui un
di versi questo foglio, / e poi mandarlo subito alla posta. slataper, 2-191
venne l'ora de terza, / mandarlo ad impicare / de fuor de la
di fango il cappotto. oggi dovrò mandarlo in tintoria. calvino [queneau],
forse, sul piano letterario, seppero anche mandarlo ad effetto. 5.
stipendi de'viniziani i quali trattavano di mandarlo con trecento uomini d'arme a soccorrere pisa
inventati, e il lavoro si dovesse mandarlo avanti così, a trucco e branca.
il tuffo, vultimo tuffo a qualcuno-, mandarlo insto ed ignobili sassi. lastri, i-103
18 (315): « e perché mandarlo via? che faceva tanto bene qui
. così, mi vien proprio voglia di mandarlo all'uccellatoio; ed io guarini,
, ha pensato il signor cardinale di mandarlo anche lui in compagnia. -con riferimento
età perfetta, determinò il re di mandarlo in studio a padova. boterò,
) scrivere un articolo sul vostro 'discorso'da mandarlo al perticali, vi so dir che
il suo figlio a casa ora, per mandarlo al volontariato più tardi. b.
: l'opuscolo si guasterà meno, a mandarlo imbustato. imbustinaménto, sm
ma spacca la minchia, sono costretto a mandarlo via. minchiata, sf. region