. / mal, tancredi, consigli e male stimi / se vuoi ch'i grandi
permette, e senza cui licenza niuno male ci può avvenire. fatti di giuseppe ebreo
né avrà sentito ombra o apparenza di male, si può, passato il ventesimo
dar quella pace, quel lascivo licenziare le male pratiche, e quel male incaminato giovanastro
licenziare le male pratiche, e quel male incaminato giovanastro ritirarsi a far penitenza in
loredano, 3-138: veramente è un gran male l'invidia: licenzia la ragione e
libero. guittone, i-39-111: com'male tue ài uzato lo licensato e sciolto
se medesimi, licenziosi ed arditi al male e cupidi di turbare il ben proprio
della lichene, e in così brutto male raguneremo da ogni parte molte cose, ancora
campi? nardi, 337: le male cupidità medesimamente sono nate prima che le
che dicono che la vita sia un male, basta guardare i bambini, nella
era pur smentita durante gli eccessi del male, tornò ad arriderci, ad allietarci colle
mare, / ma già non faccion male a por silenzio / a'più bizzarri
non v'ha sollecitudine, quando è male lievito, quando male stagionato, quando mal
, quando è male lievito, quando male stagionato, quando mal cotto, torto
son dure e lignee, e nutriscono male, e nuocono allo stomaco. sassetti
malvagi vizii,... guarisce lo male dello stomaco e fa l'uomo allegro
vita... è la scoperta del male umano, quando questa speranza si corrode
corrode, limata dall'incontrollabile potere del male intelligente, della cupidigia, dell'avidità,
, 246: un dì col suo male limato idiome [il moro] gli disse
fuoco alla bombarda è cominciare a dir male d'uno o scrivere contra di lui,
le anime del limbo, né ben né male '. es.: « ben levato
anime del limbo: né ben né male ». barilli, ii-323: la vita
: scendo nel limbo immoto dove infine ogni male ha pace / dove ogni urlo si
possibile è che quella, sì come male aggiugnente allo esilio, o l'esilio
in pratica, non ne derivi al prossimo male alcuno da cui sia dovere guardarlo.
la storia oltrepassa il bene e il male, il fatto e il limite dei singoli
mondo esterno, non è sede di male e di tentazione. b. spaventa,
creatore, resta che il male che si 'ama sia quello del
ma? non saperrete intendere il suo male? pallavicino, ii-47: la miglior limosina
biglietto che tengo per una delle più male azioni di vita mia. carducci,
. lippi, 2-7: mi sa male / di veder che un sì gran limosiniere
che appunto, come ad un estremo male, è bisogno in ciò d'un
ciò d'un estremo rimedio. -al male fagli male: per indicare una situazione
un estremo rimedio. -al male fagli male: per indicare una situazione o una
annotazioni sul decamerone, 107: 'al male fagli male 'dice il proverbio.
decamerone, 107: 'al male fagli male 'dice il proverbio. la povera
e buono è tenuto, può fare il male e non è creduto: l'opinione
buono è tenuto, può fare il male e non è creduto ».
è creduto ». -chi fa male odia il lume: chi agisce disonestamente
proverbi toscani, 83: chi fa male odia il lume. -chi l'
lume. -chi l'ha per male, si scinga: non bisogna dare
scinga. -chi mal fa, male aspetta: chi commette cattive azioni sa
; / che chi mal opra, male al fine aspetta. / di vederlo
in breve / vide chi mal fa, male riceve. -chi ride del mal
dietro l'uscio. -è meglio male che male e peggio: è meglio
uscio. -è meglio male che male e peggio: è meglio adattarsi a
ritonda, 1-309: noi siamo di vostro male molto grami e dogliosi; ma ancora
grami e dogliosi; ma ancora è meglio male, che male e peggio.
; ma ancora è meglio male, che male e peggio. -è un
peggio. -è un farsi maggior male il lasciarsi vincere dal male: rinunciare
farsi maggior male il lasciarsi vincere dal male: rinunciare a combattere la malvagità subito
toscani, 88: è un farsi maggior male il lasciarsi vincere dal male.
farsi maggior male il lasciarsi vincere dal male. -è un gran medico chi
-è un gran medico chi conosce il suo male: chi conosce i propri difetti o
un gran medico chi conosce il suo male. -iddio ci mandi mal che
ben ci metta ». -il male non sta sempre dove si posa, se
. m. cecchi, 233: il male / non istà sempre mai dov'e'
mal dov'ei si posa. -il male non viene mai tanto tardi che non
non sia presto. -il male viene a carrate e va via a once
proverbi toscani, 287: il male viene a carrate e va via a
via a once. -il male voluto non è mai troppo: non è
che non è giusto lamentarsi di un male che alcuno, per colpa o per poco
[s. v.]: 'male non fare, paura non avere '
od accuse. bocchelli, 1-iii-10: male non fare, paura non avere.
mezzo gaudio. -non c'è male senza il suo bene: un malanno
v.]: 'non c'è male senza il suo bene 'dicesi,
ne conforti. -non è peggior male che quel da sezzo: i vizi inveterati
-non far del bene se non vuoi del male: spesso chi pratica il bene è
del bene, se non vuoi del male. -non v'è mal che
si soffre con pazienza. -ogni male ha cagione: per tutto si trova
(sapete che si dice: ogni male ha cagione). -ogni male ha
male ha cagione). -ogni male ha la sua ricetta: nessuna disgrazia
. proverbi toscani, 72: ogni male ha la sua ricetta. -quando
la sua ricetta. -quando il male ha a succedere, la strada è
pisani; e, come quando il male ha a succedere la strada è preparata,
che non mi giova. -tutto il male non vien per nuocere: da ogni
non vien per nuocere: da ogni male può derivare qualche bene. i
. carducci, 111-24-150: come ogni male non vien per nuocere, massimamente nelle
jahier, 3-36: questa sembrava veramente un male; eppure, quasi a dimostrare un'
proverbio che dice: « tutto il male non vien per nuocere », affiancato
nel più inatteso bene. -un male tira l'altro: spesso un malanno ne
[s. v.]: 'un male tira l'altro'dicesi, in proverbio,
, a denotare come spesso a un male, a un danno, ne succedono
conseguenza di quello. -uno fa male a cento: molti possono patire danno
se ne ingegna. / ed un fa male a cento; né passare i si
= dal lat. mdlum 'male 'incrociato con l'avv. male.
'male 'incrociato con l'avv. male. maleaccòrto, v. malaccorto.
si lasciò incappare ne le unghie di male branche. bresciani, 4-i-243: i tapi-
gridar: -hop! hop! -e menava male dettamente la frusta. ungaretti
/ che tormento non è con magior male! s. caterina da siena, iii-249
come quegli che vide esser capitato tra male branche. calandra, 6-77: i miliziotti
. lottini, 177: coloro che dicon male da lontano di quelle persone che potrebbono
dal lat. maledìcus, comp. da male e dal tema di dìcere 'dire
maledii, maledisti). augurare il male a qualcuno, esecrare (per una
, il padre malediceva: per le male barbe giacomo invocava il barbiere; monaldo
la lingua, che tu non dica male d'altrui e non maladiciare persona.
maledica: come insulto e augurio di male a una persona. iacopone, 22-39
, lat. maledicére, comp. da male 1 male 'e dicére 'dire
. maledicére, comp. da male 1 male 'e dicére 'dire ',
di maladizione, che voi non facciate male a veruno di costoro. straparola, 3-4
quella per la quale si pronunzia il male contro alcuno, questo desiderando e imprecando
la sera del sabbato, anche con male grave, e ha fatta una fanciulla
, ma egli è peggio che il mio male non ha rimedio, conciosi a cosa
, così andoe d'allora innanzi di male in peggio, e tutto il suo andoe
, e tutte le cose gli vanno male. -fare in maledizione: rendere
io ho imparato (e forse ho fatto male) da coloro i quali fanno le
tosto per ricoprir con esse le lor male fatte. buonarroti il giovane, 9-269:
il cor si commosse nell'udire le male fatte. manzoni, pr. sp.
il fare, l'operare il male; malvagità. campanella, 4-557
è vizio... che fa male a gli altri e massime a buoni,
i corpi maleficiati non possono sofferire il male, né il toccamento, anzi né
forza e signoria il costrinse a ffare quel male. guidotto da bologna, 1-60:
, che non vi si dice altro che male, e beato quegli che sa dire
. anche -chi). che opera il male; che è spinto dalla volontà di
dai corvi prima che veggano quel tanto male che voi desiderate. cesarotti, i-vi-128
8. che appartiene alle forze del male; demoniaco, diabolico. buonafede
spalle. -che è sede del male. tasso, n-iii-833: la malignità
= voce dotta, lat. male ficus * malvagio ', da malefacère,
, da malefacère, comp. da male 1 malamente 'e facère 1 fare,
una voce malese. maleodorante (male odorante, malodorante), agg.
seduta fra'quei due, in un caffè male odorante! soffici, v-2-623: un
zelanda. = comp. da male [se] e polinesiaco (v.
siaco. = comp. da male [se] e polinesiano (v.
singapore. = comp. da male [se] e portoghese (v.
filippine. = comp. da male [se] e spagnolo (v.
. deledda, ii-67: nanna estirpava male erbe. viani, 14-421: nel parco
ricordarsi d'aver goduto, e star male, è un gran consumamento de'malestanti.
fra giordano [tommaseo]: dice che male dio gli vuole; e questo è
tu che dio il ti fa per male, ch'egli ti fa per somma misericordia
, odio ', comp. da male e volens -entis, part. pres.
. che si compiace o desidera il male altrui; malvagio, perfido; astioso
, della privazione di quello e del male, come malivolo, si rallegra. erizzo
un malevole pieno d'invidia allegrarsi del male che si paté ingiustamente. tasso,
dolore, ma gode de l'altrui male. bisaccioni, 3-317: ora eccomi al
= voce dotta, lat. malevólus 'male intenzionato ', comp. da male
male intenzionato ', comp. da male e dal tema di velie 'volere '
ant. e letter. che compie il male, che si rende gravemente colpevole di
(vulgata), comp. da male 'iniquamente, colpevolmente 'e dal part
. e letter. compiere il male, commettere colpe o reati; comportarsi,
facère 'agire '. malfare2 (male fare, mal fare), sm.
: 'malfattini ', cioè 'fatti male, inu- gualmente tritati ': nome
de'ricci, 1-267: e'mi sa male che sono [certe trine] sudicie
operare è furioso e risoluto, quando faccia male, gli resta quel tempo che manca
dolore o per altro che fosse, essendo male disposti, andavano bestemmiando iddio e santi
mano a'rettori, ognuno farà poi il male a sicurtà, veggendo che 'l mal
che aspiravano a togliere dal mondo il male; e si condannavano. soffici,
vita. 2. persona incline al male, d'animo abietto, infame,
. fra giordano, 1-229: le male opere, che l'uomo fa palesemente
. malefactor -óris * chi compie il male ', nome d'agente da malefacère.
lat. mediev. [de morbo] male ferrati-, cfr. abruzz. male
male ferrati-, cfr. abruzz. male feruti, calabr. malefferutu e malifiruti,
, malfinisci). ant. finire male, rovinare spiritualmente e moralmente.
= voce dotta, lat. male fortis 'poco forte '.
tal maniera purgarsi, che daria 11 male ad altri ed ella si sanerebbe, come
malgoverno? - perdonate. malgovèrno [male govèrno, mal govèrno), sm.
, sole e sanza governo d'anima e male governo del corpo. 2
(v.). malgradito [male gradito, mal gradito), agg.
di scrivere: e durerà il mio male gradito silenzio in fino a tanto che non
, il mal grado / e quasi a male stento lo comporto. p.
malgrado2 [mal grado; ant. male grado, mal grato, malgrato)
pubblicamente, è levata via, a male grado di chi l'ha voluto impedire
male si avanzarono su la breccia. tasso,
nicoletti, lxx-232: a guisa di filosofo male grazioso non ben seppe conversare coi laici
fu di morte / e d'ogni male apportator nel mondo. = comp.
'vjèstize ', così vicino al male trovasi il rimedio, e vi sono
fiore o un'erba buona pel suo male, / mossa a pietà, la bella
rinalda come « non ci sia niente di male ». = deriv. da
sizione d'animo; incline al male, al peccato; malvagio,
sgridandomi che, per fuggire il male, io abbia urtato nel peggio. siri
suo stato è cattivo, il suo male è malignante. malignanza', si.
2. disposizione a giudicare o a parlare male di qualcuno; maldicenza. c
, 2-i-230: finalmente, malignandosi il male, cadono a giacere più a guisa
deteriorarsi (una situazione); andare male (un affare); eccitarsi smoderatamente
contrari, l'allargarle per intrattenere il male, l'avvelenarle, l'infistolirle,
avversione, di ostilità; propensione al male; consapevolezza e volontà di danneggiare,
le donne, sete pronti per dime male, se avete corta vista, contra
qualche malignità di qualcuno che abbi voluto far male a lui. birago, 149:
dilazione ne i rimedi accresce la malignità del male. r. zeno, li-7-148
del tempo che durò la poca malignità del male. siri, iv-2-373: pareva la
il nuovo disordine, non ebbe forza il male, ancorché gravissimo, di ammazzarmi.
malignissimo). che è incline al male; che si compiace, con sottile
cospirato dal suo spirito malingnio sempre di male in peggio, fue a mme disubidiente
11-160: quando e'si fa il male con elezione, allora l'uomo è ingiusto
reo, alcuna volta per la presenza del male non è ancor maligno, alcun'altra
già questo perché marte sia maligno e male collocato nella figura. giuglaris, 70:
contrario alla legge morale; che induce al male, al vizio, al peccato;
facile diagnosi intorno a un romanzo nato male o a una manatella di versi scrofolosi
il maligno rassomiglia una città governata con male leggi, e questi, come abbiam
, sf. ant. e letter. male (fisico o morale); contagio
. disus. che ha disposizione al male; che propende ad agire disonestamente.
mi pare d'aver detto che 'l mio male sia forse incurabile, poi che ha
, e se pur l'hanno per male, il tengono secreto. vasari, 4-ii-891
e disse: « tu hai fatto male a penare tanto a dirmelo ».
umori. casoni, 3-27: il suo male, cagionato dall'umore malinconico, fomentato
qualche barone il quale trattava i popoli male e malissimo; fra i quali sono
ad una via montuosa, malinconica e male accasata. cicognani, 13-369: melanconica
). malincòrpo (ant. male in còrpo), avv. tose.
medesimo drappo: tutto si fece a male in corpo. guicciardini, 176: quelle
: quelle cose che si fanno a male in corpo per ogni piccola diffi- cultà
, come si dice volgarmente, a male in corpo. b. davanzali, i-43
postiglione, / che non vuol punto male alla sua pelle. alfieri, 12-201:
v.). malincuòre [male in cuòre), avv. per lo
, 2-557: l'uomo egregio a male in cuore s'induceva a supporre tristo altrui
v.). malingambe (male in gambe), agg. invar.
e ostaggi alle lor case vanno / e male in gambe tornano al paese / col
logro e consumato, / ch'essendo male in gambe e derelitto, / per
intenzione di nuocere, di far del male, di commettere azioni disoneste, riprovevoli
. -anche: calcolato erroneamente, valutato male. c. mei, 90
, per interpretazioni date nel '48, male intesa, e suona più federalismo che altro
. ant. capacità di discernere il male. albertano volgar., 1-28
comp. dal lat. mali 'del male '(genitivo di malum) e
. -malizia invecchiata: ostinazione nel male. dottori, 3-76: d'empi
: alla femmina diede natura animo a male inchinevole, e a nuocere ammaestrò il suo
; inclinazione a pensare e a giudicare male; capacità di riconoscere gli inganni altrui
nemmeno la « malignità », il far male o le disposizioni al mal fare,
che l'acuta e sicura percezione del male, e può accompagnarsi con la più
se prima non riconosce la cagione del suo male, che mi mostri e apri la
, ii-180: alcuna volta l'uomo consiglia male per ignoranza ed alcuna volta per malizia
prudenza il prendere più a sospettare il male che il bene. -usare malizia
-malizia mai non caccia malizia: col male non si ripara il male né si
: col male non si ripara il male né si vince. proverbi toscani,
proposito di recare danno, di fare male ad altri, di procurare pena e
compiace nel recare danno, nel fare male ad altri, nel causare dolori e pene
angustie; che ha perfetta conoscenza del male che fa; malevolo, maligno.
e alcuna volta viene a dire facitore di male. boccaccio, dee.,
è inclinato al peccato; ostinato nel male, incallito nel vizio. cavalca,
per una particolare esperienza e sapienza del male); molto prudente, diffidente,
è altro che ripigliare ogni cosa in male parte. g. c. croce,
non han tempo né ponno pensare a male, [i francesi], perché
di queste piacevoli e tristi disposizioni al male. pavese, 10-117: a torino si
ed è forte e potente a fare male. -dannoso, calamitoso.
: 4 mallegato '. quasi 4 legato male ', nome dato al 4 sanguinaccio
, iv-12: quando tu vuoi dir poco male, / si suol, matteo badia
'si dice di quegli che dicono male e cozzano con coloro i quali sanno dir
e cozzano con coloro i quali sanno dir male meglio d'essi, di maniera che
disposto in modo incongruo o precario; male assestato, male accomodato; disposto,
incongruo o precario; male assestato, male accomodato; disposto, sistemato senza
o in modo trasandato, raffazzonato; male in arnese; conciato male.
raffazzonato; male in arnese; conciato male. l. pascoli, i-37:
. malmostós, comp. da mal 'male 'e mostós 'sugoso '(
o odioso da essere ritenuto incline al male per propensione atavica, per attitudine connaturata
pane, fosse in vendetta del suo male o in rimedio del suo timore,
. malo (ant. anche male), agg. (al sing.
. e letter. che è incline al male, che si compiace di fare il
, che si compiace di fare il male; che è dedito al peccato,
masuccio, 246: un dì col suo male limato idiome [il moro] gli
marino, v-27: io ti vo'male / per esser ne'costumi un mal
, iv-337: lo sgricci, per male compagnie a cui si era gittato,
, il padre malediceva: per le male barbe giacomo invocava il barbiere; monaldo
4. che non adempie o adempie male ai propri doveri. cavalca,
disonestà, di malizia; rivolto al male, al peccato o alla frode,
farsi della città di lucca signore con male arti si sforzò. vasari, i-260
aver lasciato ozioso il talento non fece alcun male positivo, perché non rubò; ma
di belle donne, ed istavano nel male luogo, e davansi a chi le volea
multiplicò sì che li spinse / da le male parole ai peggior fatti. c.
dati, 3-60: gli furono attorno colle male parole. g. gozzi, 456
gli urti che mi furono dati, le male parole che mi furono dette, tanto
l'aveva messa fuori di casa a male parole. 10. che esprime o
sgarbato. guittone, xxiii-6: esto male mio / creato fue di sì mala
il maligno rassomiglia una città governata con male leggi. cebà, ii- 105
sfregio postogli in fronte a forza di male informazioni. nievo, 4-36: 'in
ruto / e venuto -ne sono a male porto. guittone, 53-1: ahi
, i-582: già era venuto il male dì, nel quale m'erano apparecchiate le
. pulci, 9-84: erminion, male novelle hai certo. ariosto, 23-7:
che con tutto ciò m'ha dato di male strette. 19.
compagni, 1-10: passarono per casentino per male vie. dante, inf.,
, et all'altezza delle ripe, e male vie che bisognava lor fare prima che
feci fare perché i macci erano in male istato. fatti di giuseppe ebreo,
(670): aveva fatte ben altre male vite]. d'annunzio, i-547
de'visdomini, 246: nato è si male frutto / che manten pocrisia. fra
, una crepa in cui s'abbarbicavano delle male piante. pascoli, 985: altro
delle malattie, 1-29: songhiozzo è male movimento della vertude motiva. giuglaris,
caricle ed io assai volentieri, callicratide di male gambe, perché andava a vedere una
'n tal maniera, / c'ha male e dice: « ben ò ».
ritengono in rapporto con le forze del male sugli elementi della natura, compresi gli
non si dotano se none di roba male guadagnata e i preti l'hanno di male
male guadagnata e i preti l'hanno di male acquisto e in malora se ne va
, /... / male a tuo uopo mi lassasti andare. g
comp. di malordinato. malordinato [male ordinato, mal ordinato),
ella [la città di tassilla] è male ordinata, e ripiena di picciole stradette
. maligno, malvagio, incline al male (una persona).
mettono per le mani de le più male paghe che siano, o persone fallite,
forse comp. da malum 'male 'e picèum 'del colore della pece
la particella pronom. ant. comportarsi male, in modo malvagio eingiusto.
locuz. -andare in malpunto: finir male, andare al diavolo (anche come
s'incammina. 2. riuscito male, sbagliato. moravia, 17 *
sabina. 4. figur. male spirituale, abbattimento morale. fra giordano
malsano { mal sano; ant. male sano), agg. che
. machiavelli, 408: i paesi male sani diventano sani per una moltitudine di
. letter. sec cato male, in modo imperfetto. papini
la servitù, che è un gran male, non minore certo fu quello dell'essere
e se voglion esser malserviti, servirgli male e attendere a fargli pagare.
attaccaticcia e tenace che non è il male de'suoi bordelli. passeroni, iii-278:
pezzetti o strisce irregolari, e quasi tagliate male, onde il suo nome.
impacciata. 2. tagliato male, con poca cura (un capo di
, sm. letter. disposizione al male, alla malvagità; malanimo, ostilità,
. maltinto, agg. tinto male, tinteggiato in modo irregolare.
tolleranza fraintende, e tollera il male e il falso quando potrebbe e dovrebbe correggerlo
dell'avarizia sono usura, rapina, male tolto, frodolenti mercatanzie, ritenimenti di
dell'altrui bene e maltrattamento è dicere male d'altrui. = comp.
. -in senso attenuato: trattare male, far torto, recare nocumento o
. lat. mediev. maletractàre (male tractdre nella vulgata) e fr. maltraiter
trattati. -in senso attenuato: trattato male, fatto oggetto di torto o di
e da esso spiegata: 'che male riluce, e però bieco fiero, parlandosi
. malùccio1, avv. alquanto male, non molto bene (ed è
umóre, mal umóre; ant. male umore), sm. umore o insieme
pananti, ii-206: dovevano essere di male umore gli oracoli per l'interrogazioni perpetue
malusare, tr. ant. impiegare male, adoperare in modo errato e improprio
, agg. ant. impiegato male, in modo errato. salvini
, agg. ant. e letter. male abituato, male avvezzato. brusoni
. e letter. male abituato, male avvezzato. brusoni, 9-243: vorrei
, e poni sopra lo luogo del male. c. durante, 2-270: è
loro uccideva. 8. male, in modo sconveniente. tavola ritonda
sottile perfidia, di compiere il male, di trasgredire le leggi, di
recto, /... / male abbia chi te serve e chi t'adora
che egli ha intenzione di far del male ad un uomo,... diventano
); ispirato da forte inclinazione al male, da grave depravazione morale (un
, 1-56: a me non sarà molto male agevole il mostrarvi la falsità di sì
corrono flussi malvagi. -andato a male, malsano, insalubre (un alimento)
eguale a quel che si compiace del far male. 12. acer. malvagióne
dell'animo; disposizione incallita al male; inclinazione abituale a recare danni,
, la povertà, la coscienza delle male operazioni, s'accostavano a lui.
e chi sa non può veramente fare il male. -perversità diabolica. cavalca
tua malvasità. / se in sto male me tegnirai, / presto morte me
, 239: non mi farebbe male l'adagiarmi per qualche ora su quel
insula è lat. mdle versati 'comportarsi male '. malveduti. de marchi
v.]: 'malversato ': male amministrato; e onc. 2 di
terreni umidi. tutta la 2. cresciuto male; stentato. mano che scema il suo
'malvagità '. malvestito { male vestito', dial. ant. malvestido)
siena, 248: se uno immondo e male vestito vi recasse uno grande tesoro del
malvézzo2, agg. letter. male abituato, male allevato; ineducato,
, agg. letter. male abituato, male allevato; ineducato, maleducato.
dico che non istarebbe forse in tutto male che talora si facesse ad uno
malevogliènté). che si compiace del male altrui; che è animato da sentimenti
non può far molto altrui né ben né male. biondi, 1-ii-44: la pomposa
a nuocere, a operare il male, a procurare il danno altrui; intenzione
croce, ii-6-91: la gioia del male... si suol riporla..
1-161: agolante gli guatava con uno male volere, inanimato contro a loro due.
sempre così '. a chi gli va male, consolandosi con la speranza. vittorini
* bambina voce infantile. 'non far male alla mammina '. 3.
, 345: da mammolétto sendo sempre male allevato, avea preso baldanza e quasi più
quello poetico e speculativo, respira male. papini, vi-114: mi
, -all'orecchio della mamma può sonar male lo scherzo. pirandello, 8-460:
facile diagnosi intorno a un romanzo nato male o a una mana- tella di versi
g. capponi, i-440: sforza viveasi male soddisfatto e malfermo nella fede verso il
sostentarsi. agostini, 1-60: men male sarebbe ogni dì provedere alla mancanza delle
se l'alma non si sforza nel suo male. giuseppe flavio volgar., ii-57
la qual vergogna si recò talmente a male che se ne andò in nulla e
, 96: terminai alfin, bene o male, quasi tutto il primo atto.
nel segno, sì manchi e saetti male. b. segni, 58: non
che non manca altro che li abbia male, iddio l'adiuti. baldovini, xxx11-
me ne fuggissi, o mi farebbe capitar male o mi vitupererebbe per tutto napoli.
mancatore. 4. che fa male, che offende, che reca danno
annotazioni sul decameron, 28: come è male il supplire di fantasia dove l'uom
vantaggio, e con tutto ciò è manco male usar camesecca, senza cavarne soldi,
mandare in terra alcuno bene o alcuno male, metteva le mani in amendue i vasi
, semi delle divine prerogative insteriliti, male allignati e resi deboli e manchi per
(334): molti ne conciò male, molti n'ebbe amici; non già
di peso a rispetto delle grosse, minor male sarebbe di far meno di peso una
prudenza. tommaseo, 11-180: nel male della volontà è sempre manco d'intelletto.
. periodici popolari, ii-681: il male che più affligge la nostra italia è
, iv-218: forse l'ha mosso quel male affetto che induce talora gli uomini a
solenni. -meno grave (un male, una sventura, un danno)
so che la noia può farmi manco male che la fatica, e però spesso
mi piglio la noia. -manco male: v. mancomale. 6.
7. locuz. -al manco male: nel modo migliore. f.
l'uno e l'altro al manco male che possono. -avere, acquistare,
dabovich) ». mancomale (manco male), avv. meno male,
(manco male), avv. meno male, per fortuna (ed esprime compiacimento
verucci, 82: manco male che da poco in qua sei diventato
li accontentasse. ghislanzoni, 13-91: manco male che le accuse vigliacche non giunsero all'
anniscosta, l'aveva sotterrata. manco male. sotterrata nun c'è più.
per estens. infliggere, causare (un male fisico o morale, una sofferenza,
v. tappeto. — mandare a male: v. male1. -mandare a
nascite e di morti, / causa le male sorti, / ed ogni suo negozio
lo aveva provocato né gli aveva fatto male, eppure la sua semplice presenza era
. 13, e spirito. -mandare male: v. male2, n. 17
ibidem, 353: dio ci mandi male che ben ci metta. (quando accade
oltre al dovere, cagionò altro che male ad essi, fatti publicamente frustare come
crudo. 3. inflitto (un male fisico o morale: per lo più
bellissima tabacchiera d'oro per pochi versi male scritti e peggio cantati, questa è munificenza
dimin. manducardino: guerriero scalcinato, male in arnese, privo di caratteristiche marziali.
del pomo della scienza del bene e del male non manducherai tu. s. bonaventura
bene, e del lasciarsi piegare a male. rajberti, 1-33: oh, è
. baretti, 6-346: né farete male se a questi studi inferiori, aggiungerete
di reputazione, in modo che molto male si potrà maneggiare questo stato. p
che le lance e gente a cavallo male vi si maneggiono. p. f.
al piemonte. mazzini, 10-362: il male è questo,
carducci, ii-1-186: non c'è male: la mistura dello stile è latina,
lo più per mano d'uomini di male affare. f. m. zanotti,
si dice toscano e che scrive ptoverettamente male, bisogna pur ammettere che da una
non ò neiente / blasmare amor se male mi trasporta, / voi che siete
rina. -per estens.: musica male eseguita o noiosamente uniforme.
l'ho per bene, e non per male, / pur che tu prendi, facci
. 2. che non fa male e non è del tutto sgradevole (
la pretendono per un po'di lettere male imparate. vogliono / giudicar,
] / volontà di fare male... i quali sono i bravazzi
ufficio che non sa svolgere o svolge male, svogliatamente. de amicis,
stipendio senza meritarselo, lavorando poco, male, svogliatamente (con partic. riferimento
di travale, v-16-35: guaita, guaita male: non mangiai ma mezo pane.
de l'albore proibito del conoscere bene e male, che è la dilettazione carnale.
anch'io a vedere un poco quel male che a questa figliuola si aveva a
mangiano viva. 6. pronunciare male o in modo incompleto una parola,
non siano mangiati dalli loro superiori col male exemplo. 16. trattare con
mangiare il fuoco ': solo quel male che non può fare, non lo fa
v. spalla. -mangiare bene o male: disporre di vivande scelte, gustose
; in quella di pasquale si mangia male. è una famiglia che mangia bene.
bene. le persone di servizio mangian male in casa p. ». una
. va alla guerra, / mangia male e dorme in terra ». tecchi,
ogni poco basta, e il troppo fa male. -cane non mangia cane:
nelle condizioni di drogo, mangiato dal male, esiliato fra ignota gente.
notti una passeggiata romantica solo o male accompagnato. morante, i-196: chi la
con tutti gli stranieri che osassero dime male. tarchetti, 6-ii-575: ti chiedo
, e non per tanto ne ebbono male alcuno. della porta, 4-62:
del corazza, 253: era sì velenoso male, che istavano le genti sanza manicare
dio, ecc.) e il male (cioè le tenebre, la materia,
l'uno di bene, l'altro di male. s. agostino volgar., 1-5-183
che biasimino li corpi terreni come natura del male. landino, 77: e paterini
castelvetro, 210: il peccato è male, del quale, se dio è cagione
dio del bene e 'l diavolo del male. b. davanzali, ii-417: da
della lotta tra il bene e il male è un'eresia che sorge negli spiriti
, della lotta del bene contro il male,... è falsificazione e nullificazione
agg. guittone, xxiii-6: esto male mio / creato fue di sì mala
grammatica. leopardi, i-177: il male deriva piuttosto dal contrasto della semplicità delle
teme per le sue mal trascelte e male adatte imprese il confronto delle cose fatte
-le sette e mezzo, bellezza. -meno male, stamani credevo di arrivare in manifattura
me, così crudamente manifestato, farebbe male. pirandello, 8-985: accettava da lei
de'secreti altrui e tenace nelle male sospezioni, essendo perverso in amendue difetti.
sull'* italiano '. non sarebbe male poterlo inserire sul 'nouvelliste'. ojetti
. cocchi, 4-1-137: la natura del male è di ulcera manifesta ed assai grande
riceverai bene; ma se tu farai male, subito il tuo peccato sarà a me
menzogna, / tutta 'meglio soli che male accompagnati 'si rappresentano tua vision fa
il rimedio sarà, s'egli ha del male, / un manipolo 0 due di
/ eh'a tutti un poco il male spesso sgrava. sanudo, lii-528:
pirandello, 7-872: s'è fatto male? -il piede. ahihai. ma non
i musulmani per allontanare le potenze del male e ottenere la protezione di dio.
: c'è quell'impiegato che porta male. io vado a provare al sette,
. doni, 117: oggi tu staresti male al mondo, che bisogna dar la
pensa a loro, per farle ogni male. bocchelli, 1-i-554: quella mano di
degli imperadori, 1-22: per ciò male n'avvenne loro, ché i franceschi
, a lascivie, e ad ogni male. aretino, 20-170: accadendo che
ritrova, per essere stato fin qui male inteso da tutt'uomo. c. dati
la tua donna, e fare ogni altro male, e tu aresti a starti con
mia sorte, / mio ben, mio male e mia vita e mia morte,
quello che vogliono, o bene o male che si sia. machiavelli, 27:
mani a dosso, s'è portata tanto male di me e di questi fanciugli,
vanello], e stavano per conciarlo male. bocchelli, i-iii- 252: le
cangia per quella sguaiata / a cui del male e ben dié in mano il freno
non è cibo da gustare a palati male avvezzi da una cotal critica ed erudizione
fu preso e rubato e, così male in arnese, uscito delle loro mani
carducci, ii-7-246: ti scrissi che stavo male, molto male, moralmente: son
ti scrissi che stavo male, molto male, moralmente: son sempre solo, solo
, intr. (5): meno male, che il buon pensiero m'è
affetto, non sarebbe per me gran male. -levare, liberare, pigliare
a mano sinistra: essere incline al male. lotario diacono volgar., i-196
guittone, i-3-398: chi mal sente, male ama; e chi male ama,
sente, male ama; e chi male ama, a mal porgie la mano.
bosolino, che voi non vi facessi male giugnendovi alle mani insieme. bisticci,
pianeti hanno potenzia a farti fare il male, e tu il fai, idio non
sgangherava altrui le mascella. la seconda male affatto, ché sapeva di muffa, e
, e fors'anche sì bisognoso e male intenzionato, che trarrebbe opportunità dalla vicinanza
cattaneo, vi-1-371: questi frenetici di male... felicemente sono rari nelle
ragioni e di virtudi e partitori dal male. firenzuola, 67: tu [amore
ogni awersitade ed ingiuria, non rendendo male per male; la quale virtù dee essere
ed ingiuria, non rendendo male per male; la quale virtù dee essere primamente
ii-173: esser, dico, minor male a peccare in troppa mansuetudine, pietà
la peggio che quando uno nel far del male si può mantellare coll'esempio dell'altro
sia nobil, guitto, vesta bene o male, / e porti anche il mantel
, 17-224: oh, di quanto male è cagione nel mondo questo coprire i vizi
e sanza rompere diciate a lionello che male si possono coprire sotto el mantello del
loro hanno sozzata per mali desideri e per male volontadi. cecco d'ascoli, 273
suo bene cagione e d'ogni suo male. bellincioni, ii-182: o luce
): sapete quanta farina hanno mandata a male, tra ieri e stamattina? da
? oriani, x-25-166: gli fa male questa passione di sua madre per tonio
forse che la cavalleria mi starà così male, e saprolla così mal mantenere o pur
, v-1-139: certamente potreste far peggior male che di non mantenermi la parola.
, non deteriorarsi; non andare a male, non guastarsi (un frutto).
, 9-27-2-98: cuori tanto indurati nel male che tutto il fuoco deu'mfemo e tutti
dell'ipocrisia. gigli, 3-94: dal male oprar la notte è manto. delfico
sagia parte, / mant'a di male palpe. guittone, xix-20: la sfiorata
corpore nobili 'di estetiche andate a male. montale, 4-91: quando si
qua lità o andata a male o nociva. fra giordano,
. 21. locuz. marcare male: con riferimento a situazioni che sono
e. gadda, 167: « marca male! » diceva rientrando a gran passi
poeti / di capitar la maggior parte male, / bisognosi vivendo e poco lieti
pute, dèi sapere allora che àe quello male della fistola. m. savonarola,
la ferita generava sangue marcido, essendo male curata. boccaccio, 9-44: i
, avariato, deteriorato, andato a male (un frutto, un cibo,
pensa il pisellone / che la livia abbia male; io, che ci bado,
. -andare marcio il gioco: andare male un affare. g. m
non sia dato a te: dir male d'ognuno, perché le brigate abbian
: avariato, deteriorato, andato a male (un cibo, un frutto).
più fulgida, sulla marciosa palude del male, la potenza della santità.
; avariarsi, deteriorarsi, andare a male (un frutto, un cibo).
e marcisce in tanto che da quel male alcuni se ne muoreno. savonarola, i-32
nell'acqua, e fanne empiastro al male. c. bartoli, 1-74: per
); avariato, deteriorato, andato a male (un frutto, un cibo)
che ha la marcorèlla: ito a male. tozzi, iv-430: il vino di
vino di quella botte era andato a male e aveva preso la mercorella.
, 1-28: mi fece uno gran male el mare: istetti tre dì sanza mangiare
aver riparato per quanto stette in me al male commesso, non ho altra speranza ed
donna, fuoco e mare, / tre male cose. proverbi toscani, 56:
immobili piante. 6. reggersi male sulle gambe; barcollare. guerrazzi,
ogni fiumana e del bene e del male. settembrini, 1-19: a sedici anni
compositi odori, vibrava come una lampadina male avvitata. 2. aspetto particolare della
sì come se una pietra margarita è male disposta. -conteria. cattaneo
era facile far tanto bene per quanto male aveva fatto... in « un
fingendo che il maestro gli faccia gran male, piange e stride a più non posso
cioè essere adirato e avere ciò per male, si dice: è marina,
nuoti, o nice, / benché male a'tuoi paia, / perch'a ninfa
essere adirato, e avere ciò per male, si dice: « e'marina,
le condannagioni sarà il far de 'l male, rubbare, mariolare, uccidere,
e riprovevoli, chi è disposto al male o è di animo malvagio; malandrino
. mali (genit. di malum 'male '), con passaggio di /
io credo in verità che non sia gran male per un poeta, se la donna
stato / forse cagion di tutto questo male. -per estens. con riferimento
che si farebbono coscienza di pensar alcun male, quando anche avessero colta la moglie in
: le vicinanze intorno, odenno quello male fatto [il ratto delle sabine],
poco bene ». « stanno anzi male: ma per la 'marmitta 'e
poco bene ». « stanno anzi male: ma per la 'marmitta'e pei marmittoni
una marmotta... incapace di far male. carducci, ii-4-218: e il
. il mal grado / e quasi a male stento lo comporto.
sai tu che gli è stato detto male del papa apertamente da altri là in sul
[i gusci d'uovo] stavano male, puzzavano di rinfrescume, era anche uno
. calvino, 11-52: meno male che ci sono queste carte, qua sul
che s'acordano insieme a fare uno male. -intr. cellini, 2-26
furibondo / ca- gion lui d'ogni male, / martel d'ogni rovina. denina
, e facevano sentire il martello del male più fortemente. -oppressione spietata.
quanto il martel d'amor, non fanno male. varchi, 3-53: chi sgrida
1-13: tilesio dovrebbe non guardare al male e venir a questo aere delicato, dove
, 4-ii-76: ella era dessa il male insopportabile che tu fingevi d'avere; dessa
propensione di quei popoli a credere ogni male de'francesi senza stillarsi il cervello in
corso d'anni o qualche doglia o male, / qual nebbia a l'ora si
tormenta se medesimo, che altrui faccia male. = denom. da martirio.
trégua, o spesso, la forza del male tògliene la coscienza, qui, il
un poco di medicarmi, sentendomi assai male in assetto dello stomaco e d'altro,
biondo garcilaso / già martoriata dal segreto male. tornasi di lampedusa, 201:
quando che sia, o bene o male che si faccia, fa pur i fatti
. sassetti, 7-277: non sarebbe male farli questi discorsi e vedere di risolverci
avverrà già questo perché marte sia maligno e male collocato nella figura, ma sì bene
fine, prego dio che vi guardi di male. di pisa, alli 11 di
: la nebbia di marzo non fa male, ma quella d'aprile toglie il pane
dall'artiglieria, la facevano quel giorno male. la guerra di serrezzana [rezasco]
figur. vizio, colpa; peccato; male morale, azione o discorso malvagio,
in pessime condizioni economiche, malridotto, male in arnese, di aspetto miserevole;
quale ha fatto lecito l'imitare il male, ha ritrovato ancora questi nomi sconvenevoli
l'azione di forti impressioni, di un male fisico o morale che hanno profondamente frastornato
, 365: - e'non c'è male alcuno. / - e'potrebb'essercene
della sventura per accorgersi che l'infinito male vinceva il rarissimo bene, per scoprire
d'ora in avanti ad intravedere il male nelle sue più perfette mascherature, e
la stilla è ostinata contro il mio male. 17. archit. milit
con ordine il bene, ma il male con violenza. 'masnada d'impiegati
10 non dico mica che si sia fatto male ad aprire le porte a tutti:
moretti, iii-23: -ti ha fatto molto male?... ti ha lasciato
. croce, iv-n-280: dormito poco e male per dolori al braccio liberato dal gesso
11 massari dell'arte, per schifare magior male,... vennero in sulla
la masarizia, tal che fece molto male al frate. sansovino, xliv-170:
sbaraglio, fino a farsi panegirici del male... e profferirsi a chi regge
-anche: fare cattivo uso, impiegare male. velluti, 105: prese
grave, svantaggioso, doloroso (un male, un danno, una pena,
che iddio è giusto fino a fare il male? questo massimo male? 11
a fare il male? questo massimo male? 11. gravissimo, irreparabile (
massimi della letteratura romana non allignavano le male erbe dell'invidia, della malignità.
: al lodi dovreste dire che fa male ad attaccare la massoneria. la massoneria
. v.]: 'masticacchiare': masticar male. non comune; piuttosto 'biascicare',
3-326: come greco io mastico un po'male l'italiano. fusinato, vii-958:
o biasimi; spargere dicerie, dir male, mormorare. a. mocenigo,
mastica. -masticare o masticarla male: sopportare malvolentieri qualcosa di spiacevole;
è in discussione. egli la mastica male a fatto, sì per essersi dovuto intender
tale / che la mastican tutti più che male. note al malmantile, 1-325:
4 la masticavan male': la intendevano male, la sopportavano malvolentieri... qui
bell'effetto l'equivoco del verbo 4 masticar male ', che pare che voglia dire
pare che voglia dire 4 la 'ntendevano male ': e vuol poi dire,
vuol poi dire, che 4 masticavano male ', perché non mangiavano, non
io lo sdruco; / i la mastuco male, i la mastuco. / è
tanto che gli uomini cominciavano a masticar male. baldini, 9-119: era già
per roma capitale,... masticava male. -masticare male qualcosa: sopportarla
.. masticava male. -masticare male qualcosa: sopportarla malvolentieri. fagiuoli,
2. figur. teoria o pensiero male assimilati, discorso o scritto elaborati superficialmente
. figur. che ha conoscenze scarse e male assimilate in una determinata disciplina; rimasticatore
la porta chiusa, la sarebbe andata male ». così dicendo, diede due
scusarsi dal non dire o dal dire male accusano e incolpano la materia, cioè
. tasso, n-iii-899: tutto il male che si può dire de la natura
morte... e non bastando tanto male, ch'io ancora debba sì lungamente
pone, / né può inghiottire, e male el fiato rende. f. vettori
esca la materia peccante, non cessano il male e li sintomi, ma all'ora
è insomma l'arte di sembrare conciati male servendosi soltanto di elementi di qualità.
mangiare la pecora, e che non paresse male e mormorio fosse tra il populo,
troppo poco carne, che fisiologicamente è male. 4. che si compie
in lui, se non certe frasi male rimpastate e l'affettar grandi e sconvenienti e
materiale il giudizio può essere giusto, ma male applicato. -impedimento materiale:
copia soverchia costituisce l'essenza di questo male, è manifesto che la diminuzione della
10-358: qui dov'io sono, vivo male, rinchiuso, senz'aria, senza
le più volte, d'una inesperienza del male. = voce dotta, lat.
. raimondi, 4-122: qui si scrive male. ma... può scrivere.
/ che par che l'eschin dalle male notte. aretino, iv-4-127: alla fè
genito. -ant. malattia, male, vizio di o della matrice (
(anche solo matrice): isterismo, male della madre (v. madre,
li dolori de'lombi, e remedia al male della matrice per donne. mattioli [
/ di ben matrigna ed albergo di male, / già non ti cale -a cui
durezza, con grettezza eccessiva; trattarlo male, farlo soffrire; essergli avverso,
oggi sono nate, che le fanno ogni male. anticamente non era così; avevano
altra parte voglia l'unione per istar male. il matrimonio è subordinato così alla
. verga, 4-293: [le male lingue] invidiavano mastro don gesualdo il
gli incubi di un mattacchione se digerisca male. -agg. panzini,
inverno. lippi, 1-18: molto male per noi andrà il negozio, / che
matta desnaturata è troppo a conosciere 10 male e non odiarlo. iacopone, 39-34:
i. nelli, iii-223: -che gran male ci è poi che una fanciulla scriva
dalle prime ore del giorno; cominciare male la giornata. tommaseo [s
quando di bel mattino comincia a andar male una cosa. pascoli, 481: han
; che non distingue il bene dal male. ubertino d'arezzo, v-230-3
; deficiente. latini, 3-73: male hai parlato, fuggitivo servo: ora,
per l'asciutto va su i fuscellini / male in arnese, e indosso porta un
il quale quanto più glie è fatto male, più colli bastoni e colle pietre
n'aveono piacere, e dicendo loro trepidamente male di loro follia. brasca, 69
, 86: a volte però gli va male: / il dolce è un impasto
lo concede. tu lo credi un male, e lo reputi aggressore. finalmente te
per questo errore, / ad aver male e farò matta cera / e del palagio
3-55: d'uno che dica male d'un altro, quando colui non
la libera propaganda dell'opinione, fanno male a sé e a noi e ritardano col
i prudenti medici, allora che il male è acerbo e incrudelisce, non usano
bene si contrapesa con quattro libre di male. chiari, i-89: la risoluzione sua
16. lenirsi, attenuarsi (un male, un dolore). boccaccio,
vuole dare la medicina se non quando il male è maturo; a darla prima farebbe
eccellentissimi medici... aspettano che 'l male sia maturo, e da poi s'
universo (in antagonismo col principio del male); zoroastrismo. gioberti
essa a lavorare di qualità, che male per chi 1'accostava. carducci, iii-
sapete, questi cotali ricevon molte volte di male mazzate. corona de'monaci, 226
le sanno o le san poco o male, / son pari a quei che d'
, domandata da un giovane innamorato che male aveva una sua dama ch'era inferma,
, 10-96: stettero un pezzo senza farsi male, / perché alla penna ambo tenevan
menarono a curare molti altri che stavano male di mazzucco e mi diedero due altre ceste
. a. passavanti, 20: male a mio uopo non vi credetti l'altro
della eloquenzia àe fatto più bene o più male agli uomini et alle cittadi. dante
questa significa la prava operazione, cioè male operare. maestro alberto, 131
passaggieri la forma d'uomini. manco male se di tanti ufficiali di giustizia,
onore. muratori, 15-44: il male sta che gl'ingegni di molti, o
, / ma per aver men pena il male chèggio. cellini, 725: io
... adagio, per non farti male. gozzano, i-118: ho goduto
, spirito di rivalsa e compiacimento del male altrui. foscolo, iv-297: io
- con valore attenuato: il meno male che sia possibile, piuttosto male che
meno male che sia possibile, piuttosto male che bene, alla meno peggio; così
segneri, ii-321: contuttociò nel tuo male puoi consolarti; perché sei venduto bensì
maniere esclamative, che esprimono rassegnazione a male minore di quello che avrebbe potuto incoglierci,
meglio de la citade e per lo male dei malfattori. dante, inf.,
. è al fronte poverini che stanno male. -vivere una vita più felice,
137: la povera sciantosa a chi fa male? / non vai meglio di noi
spesse volte il buono guasta; / un male è il ben con violenza fatto
. medie. rimpicciolimento nor male del cuore durante la sistole. =
. sia a noi d'ogni nostro male cagione. -dare la mela a
come una melaròsa per dire che gli faceva male a respirare. -per estens. essenza
guerrazzi, 16-79: vorrei che il male si aggravasse; perché davvero mi sento
fette, di quelli che sono riusciti male, vale a dire biancastri. ojetti,
modo, perché non se gli facesse male e che non si rompesse o ammaccasse
voi mi faresti ridere, ed ho male. / addio, i'non vorrei che
è cascato. -che s'è fatto male? -no, ha battuto la meloria »
non c'è nulla, e che il male si restringe alla membrana che involge gl'
, 4-1-52: la sua sede [del male] è nelle parti membranose, massime
/ membrando il bene e smemorando il male. alfieri, 8-351: certo è il
consunto il volto e le membra dal male, / di un nego- zietto sull'
vantaggi e con pronto rimedio sanar il male. torricelli, 191: aspirerà
commesso qualche vero delitto, se abbia male versata la sostanza altrui, se sia
, 268: parrà forse ad alcuno che male sia statuito che la congiunzione abbia per
ocasione / di metter fin con memorabil male / al suo cieco appetito irrazionale.
, 3-29: a colui ch'àe il male de la obtalmia, facciasi cotale collirio
chiari scrittori memorato il bene e 'l male. sarpi, ix-119 gli uscochi,
pericoli, o di risparmiare lo scoppio di male peggiore. guerrazzi, 2-748: ripari
il signore per l'allontanamento di ogni male, lo supplicava mentalmente di liberar venezia
liberar venezia dai francesi che le sembravano il male più grosso. d'annunzio, iv-1-80
imminenza del parto sono le circostanze del male descritto. leopardi, i-38: quanti
èe quella che ti trae a questo male? ugurgieri, 270: se tu apparecchi
l'orare mentale dei monaci avrà per male che ci sia anco il giuocar di
hai dimenticati. guittone, xxi-20: al male obbria consento, / al ben,
fuori, 1 poveretti. ma meno male che il più del tempo che hai
soderini, iv-32: patiscono ancora del male della men- tigine gl'agnelli mandati fuori
non poterono muovere il consolo a tanto male, eglino medesimi, spartiti andando a ciascuno
del loglio, scegliere il bene dal male. galileo, 8-xiii-386: il greco era
344: 'nel mentre 'è male usato invece di 'nel tempo,
conv., iv-xxv-9: ahi quanto sta male a cia scuno nobile uomo
che ne la bocca d'ogni donna stean male. idem, purg.,
; / e partase d'usar sì villan male / solo cui villania pare e menzogna
a meraviglia! -per antifrasi: di male in peggio. p. petrocchi [
. (a chi si maraviglia del male altrui: l'à vicino a casa il
altrui: l'à vicino a casa il male). 15. spreg. meravigliàccia
papini, 27-1026: religione inospite di villani male inurbati e di soldati mercanteggianti.
un po'di bene e un po'di male ». 6. che tratta
, siccome avarizia e prodigalitade, che male usano il danaio, che è giustizia
perché si dica: -il papa ha male e'more - /... /
. / e fanno mercanzia del vostro male. m. adriani, i-208: volle
e talvolta far passare quel ch'è male e assicurare all'ingiustizia l'impunità.
di chi sia innamorata. -mercarsi male: cacciarsi nei guai. foscolo,
occasione a rilevare come le guerre stieno male alle republiche mercatanti. 3.
le pene a buon mercato, riesci male. -con valore attributivo: di
e1 me pare / ch'eo farave tropo male, / e seria mal mercao /
. baldinucci, 6-7: qualche forestiero male informato,... o a
prelibati libri, ne'quali hai detto male della filosofia e fatto affronto a noi,
vanno anche d'ordinario a finire in male. metastasio, 1-iv-498: vivendo io in
. andrea da barberino, 1-148: male pensiero ài fatto a non ti arendere
/ mercé la chederìa / ch'alo meo male desse alzamento. guittone, 9-3:
glorioso per la istoria,... male avrei io potuto di poco men che
. degli arienti, 170: se male ho facto, abiate di me mercede,
amore, a le qual sapete quanto male se può resistere. ariosto, 28-88:
dell'avarizia sono usura, rapina, male tolto, frodolenti mercantanzie,...
cose hai dette nella cura di questo male, dimmi anco di grazia quello che ti
le polpe secondo i gradi diversi del male e le forze dell'infermo. tommaseo,
par., 4-63: questo principio, male inteso, torse / già tutto il
/ con dirgli mona merda et ogni male. 4. circostanza o situazione
non sa né di ben né di male. -indovinare le merde al tasto
è ricca e 'l marito ne sta male. * = » dimin.
poter lussuriare e per poter fare ogni male senza riprensione e per aver licenzia di
pezzo litigo con tutti, e tratto male francamente tutti: o meglio, dico la
. sarpi, i-1-104: le cose passano male così qui, come costì; e
licenza di meretrice, perciò cagiona'più male che bene. -delle membra di
il ben comune e fuggire uno maggiore male. f. f. frugoni, vi-577
altrieri, non senza ilarità, di vedere male impressi nella carta floscia di un giornale
, ma rimanuto debile e stracco dal male, ebbe ordine dal medico..
, acciocché n'uscissero le reliquie affatto del male. guarini, 448: il meriggio
premio merta il ben, qual pena il male. bandello, 1-2 (i-20)
legno della scienza del bene e del male,... per farlo meritare per
libera. mazzini, 86-273: il male è nel mondo per essere combattuto e
ciossia cosa che il bene e il male sarebbe la colpa dell'ordinatore della predestinazione
uomo farà in terra o bene o male, così sarà meritato e di gioia e
merta egli che gli brami ogni gran male, / per l'aspra tradigion ch'egli
le cose, e del bene e del male e di tutti i meriti. bibbia
al duca lessandro, ch'io avevo detto male di sua ec- cellenzia.
i-56: se pure aveva avuto per male d'essere stato chiamato in giudicio, e
dove sono ora le tue saette, male merite di ferite di fitone, a rispetto
ei s'immaginavano essere spaventoso principio del male delle cittadi. -che si prostituisce
. cantoni, 719: la pigli male perché ho dato della povera meschina a
e versa poscia il ben sparso di male / ne lo stato mortale. bruni,
: eran tutti e due piccoli, male in carne, di poca salute, pareva
» ha creato il dio del « male », il diavolo, la iettatura,
, giorno, i-533: se per tuo male un dì... obliassi /
caduta, sorte ', anche rafforzato in male mescheance 'sventura, maltrattamento
è scritto nel salmo: 'pàrtiti dal male e fa il bene', che certamente
occhi sono imbrattati con mescolamento d'alcun male. seneca volgar., 3-149: tutte
e pure e sanza mescolamento d'alcun male. s. maria, maddalena de'
e de'beni a'cattivi e del male a'buoni e del male a'cattivi
cattivi e del male a'buoni e del male a'cattivi; che, veggendo questa
ciò che alla mescolanza del bene e del male appartiene. cesarotti, 1-ii-116: questa
586: giudice del bene o del male il talento annebbiato od illuso d'ognuno:
vivono bene ed a quelli che vivono male. giov. cavalcanti, 456:
poco di bene è mescolato fra tanto male. carducci, iii-14-327: tra i morsi
cfr. dire1). ant. dir male, sparlare, fare della maldicenza.
stesse condizioni, né in bene né in male). 8. dimin. mesétto
7: si crede che l'essenza del male sia solamente d'affezione ipocondriaca,.
il proseguimento degli effetti di un tal male può indurre vizio nel mesenterio e nelle altre
celebrarla in fretta e furia, dirla male, storpiarla. de amicis, xiii-238
predica: scegliere un rimedio peggiore del male. davila, 302: io ho
. velluti, 13: e1 nostro male stato... già era cominciato per
passeggierà / del bene, oppur del male messaggera. montale, 1-40: il mondo
: messer domenedio ti conforti e di male guardi. machiavelli, 12-40: qui è
dominedio, idest che io non fo mai male a
molto, / tanto è il gran male che oggi v'ha preso. firenzuola,
-rispose ser ciappelletto -che io ho detto male d'altrui. sacchetti, 137-46:
, comin- ciorono nelle pratiche a dire male di piero. f. corsini,
in una pezza, e ponile nel male. trattati dell'arte del vetro, 1
cosa mestano costoro, vedrò addentro il male. -ripetere insistentemente e noiosamente i
. 10. locuz. -mestare male la propria cucina: governarsi imprudentemente o
. rosa, 1 -77: stiamo male; e l'unguento rosato e la
pare iniquissimo e tutto 'l giorno ne dicon male, e sì per la volontà che
di mistero. guittone, i-1-183: de male conosciuto departire non de'esser mistero ammonigione
o egli non conosce l'autore, o male lo conosce 0 troppo. mazzini,
tremula e canuta, / piena di male, mesta e si pesante / che quasi
a. cattaneo, i-7: sta pur male la sacra teologia tra le mestole e
caso la prima scelta fallisce e si capita male, gli si leva il mestolo e
della debita elasticità sia la cagione del male per cui si domanda consiglio. pasta
stando sempre in suspettosa paura non patire male alcuno. ariosto, 833: la mità
o nel faust, e che, male adattandosi alle parole e alle immagini di
dell'origine del bene e del male e del fine di ciascheduna cosa. perché
, si regga sull'irrazionalità e sul male. -spiritualmente, platonicamente.
limiti della scienza del bene e del male e farsi uomo metafisico è di certo
chi avesse detto che quello era un male temporario e speciale sarebbe stato deriso come
pollo pesto ', che vuol dire star male d'una cosa, tratto dagli ammalati
: « non credete, se io dico male ». pur vediamo se potessimo dire
traeva dei buoni auspici. -meno male! -pensa, -pare che il sole gli
volta a eliminare la causa di un male, praticata intervenendo direttamente nella parte del
il brilli ha dovuto finalmente cedere al male, ed è a letto. non che
a letto. non che sia un grave male. ma il medico gli dice che
sicché non si sa se sia bene o male detto 'metratura'... noi
e l'arbore di conoscere bene e male, misse l'uomo in quello orto per
dice, è qualch'uno che mi vuol male, che cerca di mettermi nella disgrazia
alcuno ', mediante il biasimarlo e dime male. d. battoli, 16-2-43
messi a'tormenti quelli che averanno fatto male. ariosto, 18-3: per lui sue
mettere all'inquisizione quegli che avevano detto male di lui nel caffè dello svizzero.
vizi si fanno leoni e serpenti e male bestie che uccidono e nocciono e fanno
che uccidono e nocciono e fanno molto male e mettono veleno e fanno peggio che
avvertito che nella vostra gazzetta non istarebbero male i casi più curiosi e notabili accaduti
e punge or manto, / in male tale e tanto / metter consiglio alcun leale
: scrissivi per la ultima mia del male dello ambasciatore fiorentino, el quale di
. cecchi, 150: -sta però sì male / quella povera sua figliuola? /
l'una è di mettere allo sposo il male leggiero, l'altra di non farne
iv-750: la gente non fa il male senza saperlo e senza volerlo; tocca
, li quali sapeano le prime nostre male operazioni. 41. scommettere,
grave pericolo si metteranno, ogni altro male incontreranno, ad ogni più crudele sventura
quelle labbra medesime. -mettere a male: distruggere, guastare, rovinare qualcosa
gridando e ciò che trovava sì metteva a male. bibbia volgar., v-656:
casa; ma la folle donna mette a male ciò ch'ella ha tra le mani
la gran pecca sua fu messo a male. -mettere a non cura qualcosa
tasta una bottiglietta di birra e rimane male. -mettere le bandiere in un
ho trovata questa. -mettere male: risultare svantaggioso, poco propizio o
a migliore mercato, la qual cosa mettea male a'genovesi. -promettere male,
mettea male a'genovesi. -promettere male, mostrarsi mediocre, carente di attitudini
(una persona). -mettere male: seminare, provocare discordia (v
, n. 21). -mettere male gli anni: portarli male, sembrare
. -mettere male gli anni: portarli male, sembrare più vecchio. cantoni
per la madonna delle grazie. li metto male? -mettere male qualcosa a qualcuno:
grazie. li metto male? -mettere male qualcosa a qualcuno: presentargliela m una
disse con voce fioca -ma non gli metter male la cosa... povero babbo
. povero babbo! -mettere male qualcuno con qualcun altro: porlo in
disaccordo, farlo litigare. artale] male coi parenti. -mettere mali dadi
far ceppo, non fece altro che trattarmi male e metter su suo padre perché mi
, sono la principal cagione di tanto male. -con allusione oscena.
un poco, temporaneamente, e lasciano il male. palazzeschi, i-152: la signora
; /... / ad oprar male erano mezzane e, quando / lor
sì ch'a nulla, fendendo, facea male. a. pucci, cent.
ànno l'appetito corrotto e la volontà male ordinata, ellino possono fare la inchina
eticamente intermedio fra il bene e il male; privo di particolare gravità, veniale (
, che possono applicarsi a bene et a male. patrizi, i-ii-83: quello
fu alla spina, perché il metallo correva male. citolini, 401: i martelli
cavallo venti dì; e se il male è forte, quaranta dì; e se
a. cattaneo, iii-251: il male, che io devo schivare, cioè l'
norma; che, nel bene e nel male, non si discosta di meno m'
ad un tempo il bene ed il male, due altri giornali, 'il soodhakur
. e'fiorentini l'ebbono molto per male, perché erano stati mezzani a pacificarli insieme
pesce morto! non te l'avere a male ma sembri tutto un dentice a mostra
di travale, v-16-35: guaita, guaita male: non mangiai ma mezo pane.
farsi della città di lucca signore con male arti si sforzò. nardi, 46
sì che la coda non possa far male. boccaccio, viii-2-266: la nebbia
figlietta sua. bacchelli, 1-iii-383: meno male che il più del tempo che hai
che tu mi scriva più che stai male:... non ti dico già
non serva mezzo o nel bene o nel male. 13. metà di un intero
4-2-66: si racconta con certezza che questo male sia nato circa quattro anni avanti quasi
sono messe in mezzo tra bene e male. pulci, 17-11: ecco il sol
disse: « se iddio mi guardi da male, monsignore, la cosa sta come
delle mascalcie, 1-291: lava bene il male col vino, poi tolli la mezzola
delle mascalcie, 1-25: ma se 'l male [del cavallo] serà mezolano,
. schiatta pallavillani, xvii-659-4: dicier male altrui sansa casgione / al postutto vi
288): avendo forse avuto per male che io mi ve ne sia doluta per
foscolo, xvi-217: io mi sto male -male, insopportabilmente quasi. tommaseo,
695: io comincio a indovinarmi del male vostro. -in relazione con verbi
gli avevano, penso che la facessero molto male colà particolarmente di gennaio, quando vanno
5-210: caterina vedeva, nelle stamberghe male illuminate, eccitate dal miagolio delle fisarmoniche
: le cose che furono e che son male non le lasciare mica sempre. guittone
... non c'è mica male, sa? ne sono abbastanza contento.
? -con litote. mica male: discretamente, in certa misura,
quelle prime domande s'era ingarbugliato mica male. -con valore aggettivale: abbastanza bello
i-123: la sandra, quella mica male, ma con la testa storta.
ginevra ne gìo. né miga parve avuto male: ché, montato quasi le scale
ei, paraola dissensata! / quantu male fui trobata, / obebelli n'ài
eccellenza. tassoni, xiii-xvi: alle male accozzate testimonianze del gomez o del buoni
acciò che la non faccia poi lor male. varchi, 3-94: favellare a
e adagio, per non dir poco e male. caro, 11-126: i fichi,
riguardari, / ond'io n'ò riceputo male a torto / quan- d'elli s'
.. non mi lasciano occorrere qualche male eh'almeno con una micula, con un
non si fa il bene né il male. bacchelli, i-48: il maestro.
sec. xiv, 43: brieve al male de'denti e a migrana, cioè
giorni... imparai bene o male l'uso del microtomo, dei termostati
midolle, / ch'è seminato dalle male pratiche. campailla, 13-23: è tosso
si trova fiele: restituire bene per male, contraccambiare un'azione malvagia con una
e in fiele: in bene e in male. vittorini, 3-82: dunque
seme: vedersi ripagato il bene col male, un beneficio con l'ingratitudine,
migliaccio o di frittata umana che fece male a'nervi d'una regina buzzurra i
che sia allegrare, / ché 'l male è de lo ben meglioramento: /
pubblico è in miglioramento. auguro meno male delle prossime elezioni, se vi saranno
: il porcellio prese meglioramento e sanò del male. cellini, 1-59 (145)
5000.... avrei per male, come per me stesso, se mancasse
i sua parenti, vedendolo gravare il male, ne feciono portare tutto il miglioramento
.]: poverina, le è venuto male agli occhi; e sì che erano
non fusse insieme con la nova del male ionto, ché, oltra lo aviso
, escludendone, non di proposito il male, ma naturalmente l'impoetico. jahier,
. slataper, 2-355: bisogna accogliere il male e saperlo vincere. la moralità comincia
(32): ho 'vuto male di stomaco e non ho potuto star chinata
il mio distino, / che pur di male in peggio andata sono / né par
o vigore di gioventù o natura del male che ha i suoi periodi di quiete,
. segneri, iii-2-19: quanto è gran male disobbedire e disonorare un padre a voi
ma io non sapeva che domeneddio avesse per male che l'uomo fosse geloso, ché
sommo bene è la sapienza, il sommo male è il dolore del corpo; imperò
è della miglior parte, il sommo male è della peggior parte e pessima.
): avendola consigliata, per il meno male, di non palesar nulla, e
altri che hanno patito di questo medesimo male, mi dicono che la lentezza del guarire
23: quando lo sparviere ha 'l male de'mignatti, ovvero de'lombrichi,
tutti sono uniti nel bene e nel male. manzini, 17-73: ecco che
vecchio] millanta / et ha per male se non gli è creduto, / vedesi
proverbio millenario che esorta a preferire un male già noto ad un bene non sperimentato.
moravia, 19-117: come si muove male, in maniera del sistema metrico
fu otta ch'i'ebbi il cotai male nella milza. fiori di filosofi, i-189
che sono nel corpo del cavallo, al male dello stomaco e della milza e al
dello stomaco e della milza e al male del petto. beicari, 6-181:
... forse aveva occhi non male: occhi grigi, d'acciaio.
domicilio. -in senso concreto: il male stesso in tal modo prospettato.
mediante un certo comportamento) di un male futuro e ingiusto, la cui attuazione
volontà di colui stesso che prospetta il male; può essere fine a se stessa (
. 3. preannuncio di un male futuro, non qualificabile come ingiusto,
tale da costituire un danno, un male, o comunque da essere temuto o
ad altra specie o ad altra minaccia di male una difficoltà di respiro così contumace che
consiglio. ottimo, i-282: chi male userà il maschio, l'uno e l'
): questo è adunque il gran male, il gran peccato, il gran
; e tutti ci minaccia di far male, en modo che la lesandra ed
recargli offesa, danneggiarlo, fargli del male. baldi, 280: quando ai
niccolò da correggio, 168: di male in peggio e non a passo lento
ci minaccia, e prende sembiante di male. -incalzare, urgere (il
: malattia che minaccia. segni del male che più o meno minacciano.
minacciano. -con riferimento a un male morale. calandra, 277: la
oggetto qualcuno di minacce, prospettandogli un male o un danno che lo attenda come
i-24: minacciava quella notte di molto male, cui la sorte addolcì. c
nel senso del peggioramento; aggravare un male fisico o morale. g. del
. del papa, 6-i-36: il suo male è un principio di cachessia, minacciante
24. prospettare a qualcuno un male o un danno, allo scopo di
, affinché gli uomini sappiano per avanti il male
carismaticamente investito della facoltà di annunciare il male o la punizione incombente). s
chi ha veramente intenzione di fare del male a qualcuno, non lo annuncia.
sgonnellare. -con riferimento a un male morale. carducci, iii-18-47: dinanzi
; lasciato incombere (un danno, un male, per lo più come punizione o
tommaseo [s. v.]: male minacciosamente aggravato. 5. paurosamente
ereditaria minavano la resistenza dell'individuo al male e ai suggerimenti della cattiva coscienza.
si sarebbe messo a posto mai: il male lo minava, lo disgregava.
e le riportano sulla via del male. pratolini, 10-430: anche l'
rievocammo quei tempi, egli minato dal male che lo portò dopo lunghi atroci strazi
mazzini, 26-162: l'austria è assai male in arnese: minata dal fermento slavo
venga il canchero ai peccati! ché questo male che io ho, fu solo per
4-1-62: il vitto più conveniente al male descritto... si è quello
: vedendo che la minerà di questo male era crassa, fredda ed invecchiata,.
1-11: gli indoratori, per ovviare al male che dal maneggiar questo semplice procede,
. capponi, 1-i-420: di questo male fu prima origine il principio feudale,
volgi in pene; / cauto argo al male e cieca talpa al bene, /
a destra ed a sinistra. -conciare male, ridurre a mal partito. fra
tu stesso sei stato ministro del tuo male, che, s'avessi proceduto più
scriveva egli al ministro degli affari esteri male conoscersi i popoli cisalpini a parigi.
di dio, soggetto a maledizioni, a male inclinazioni, a peccati cosi ben come
gli scopi o indicazioni della cura di un male, per altro lungo e difficile,
le di lui visite per disingannare chi pensava male di esso. 2.
aver suggeriti alcuni rimedi per minorare il male, confessa che molto è senza rimedio
: io mi trovava aggravato da tormentosissimo male, che tuttavia non è cessato, ma
, par che mi senta minorar il male. m. leopardi, 3-8: nei
andò co'fanti tedeschi a verona, male sodisfatto del viceré, il quale,
noi / nostra giovan età corrente in male; / la seconda è cotale:
meno deleteri (un danno, un male). a. pucci, cent
dubbio per lo certo / per minor male. b. cavalcanti, 2-57: nel
si debbe porre il liberarsi da qualche male, o apparente male, e di
il liberarsi da qualche male, o apparente male, e di due mali il pigliare
a malincuore, credilo, pel minor male. montano, 1-51: l'immaginazione arretrava
quel suo paradosso latino la conciasse sì male e dicesse che ella non era lingua,
morire: così mi spiace il tuo male, così fui sempre larga nel servir altrui
: bisognami fare così, e star male io per minuire mali altrui.
e dicane / ciò che ne sa di male; e le buone opere / altrui
ventosità, taglia minuto lo loco del male. 7. costituito dall'agglomerazione
croce bianca, lx-1-51: interpretando sempre male l'azioni altrui, si servono d'
, 1-30: la strage maggiore del male è stata nel popolo minuto, ne'poveri
. cocchi, 4-1-190: le circostanze del male della signora... sono una
queste spese ad minuto lo fanno stare male contento. scarufjì, 41: quanto
minuto: picchiarlo duramente; conciarlo molto male. legger. di dei santi apostoli
. 'nel più bello della rappresentazione venne male alla prima donna e no'si rimase
mio conforto in dolor, mio bene in male. bandello, 2-37 (i-1103)
: io voglio innanzi che costoro dicano male di me a corpo voto, che a
è in letto, che gli è venuto male a un tratto...
tenga di mira, e voglia farvi del male, non è cosa da prendersene gran
); acuto, dolorosissimo (un male). cavalca, 18-260: dio
ha un veder mirabile / e l'altrui male assai facil reprendese. 5
veleno dell'in- giurie, non ha male e, passando per lo fuoco delle tribolazioni
che, venuti nell'arcispedale rovinatissimi dal male e più cadaveri che corpi viventi, non
/ s'accorse ben che 'l suo male era nato. idem, lxvi-12:
1-33: il temerario mira verisimile il male di cui sospetta. p.
per alcuno sembiante può nascere un gran male. filippo degli agazzari, 39:
', che è peccare e commettere alcun male, con ciò sia cosa che quando
dosso e non dicano che io spendo male i danari di v. a.,
e'tumulti che non aveva avuto per male la mossa di quelli. davila, 712
con tutte le mali arti e le male furie della tirannide addosso, non seppe
son levata due volte credendo che si sentisse male; e tutte e due le volte
... mossi dalle preghiere e male informazione,... mi arebbon
parli di me né in bene né in male. = denom. da mostaccio
faccia a me grufolava un figuro, male in arnese, col mostaccio quasi nel
10-27: martinazza, che teme del suo male, / vedendo che il nimico se
qualcuno di barba e mostacci: conciarlo male. marino, xiii-222: un galantuomo
1244: -all'italiana / le mostre vanno male. -alla francese / gli orologi van
se io lo trovase? / altro male io non li mostrerazo, / vo-
accaduti cangiamenti ora in bene ora in male. buonafede, 2-i-207: se i detrattori
mostrato da li medici ch'elli avea male d'amore. a. f. doni
peccatori questa cosa, e 'l grande male che n'esce, in ciò che
scienza che ci mostra a schifare il male. piccolomini, 1-246: prestezza e
per catuna delle dette vie il bene dal male si conosce. dante, conv.
88: tanto più non veggendo il male in viso, ma avendo ad essere
amici, quali sono bene amici e quali male. leonardi, 2-184: il concorso
; ma per le divisioni nasce ogni male. dante, vita nuova, 8-5 (
pur sanno la ricetta infallibile d'ogni male che si mostra fuore e che cela
vostra gran scienza in ben cerner da male. cavalca, 20-572: vide in terra
(come personificazione del peccato, del male, per lo più nelle espressioni mostro
e crudele, chesi compiace di compiere il male, di procurare danni e sofferenze o
le mie lettere, la mia poca scienza male impiegata farebbe apparire le mie opere mostri
spontanea ed implacabile assiduità, per cui il male diventa padrone invitto ed assoluto.
perversione dell'animo, disposizione connaturata al male; deviazione, disordine, anomalia morale
mostruosa indifferenza per il vocabolario mi fa male. rosmini, 2-135: chi dicesse l'
un lumino... rischiarava assai male la miserabile stanza. un po'di
la campagna è povera / e coltivata male; / l'ingrasso è il pan
.. sì narreremo brievemente il difetto del male reggimento eh'allora era in firenze.
il re, che non può far mai male, si dirig- gono al parlamento come
l'hanno abboccato, e han fatto male. motivazionale, agg. che