1-115: tutto di pianto e dolor macero, / siede in un freddo sasso
commissione degli approvvigionamenti accumulava, per il macero, vecchie tessere stampate in soprannumero.
soderini, ii-165: prima si pongano in macero nella feccia del vino nero, tanto
diede una cert'am- pronto per il macero. tono a bacchettare una fila di
di adamo progrediti bastevolmente, spedirà al macero ogni cosa. = comp. di
, gonfio e bianchiccio come un otre macero. beltramelli, i-579: ripensò alla
delle biche / i chiari fossi e il macero coi sassi. bocchelli, 9-56:
pascoli, 1242: tra gli alberi ogni macero tramanda i un odore d'assai dolce
in capo capello o osso addosso che macero non fosse. s. bernardino da siena
carta da straccio. -carta da macero: costituita da carta usata, carta
del deserto e della cella col corpo macero da'digiuni, da'cilizi e dalle vigilie
cantina. moretti, 17-171: un macero ammorbante, un fontanile, una celletta
sentito dire... tenere in macero, a macerare il cenciame per ridurlo figurabile
impresa. soderini, ii-169: il letame macero postovi ancora copiosissimamente non gli basterebbe.
minutamente, tenuta la sua sementa in macero tre o quattro dì nell'acqua. carena
? vasari, ii-121: essendo egli macero dalle fatiche ed abbattuto dalla vecchiezza e
. machiavelli, 656: ma perché mi macero, e perché mi crucio io?
* cleopatra ', stata ivi in macero quasi che un anno. nievo, 245
. targioni tozzetti, 11-2-364: tal macero... fa unicamente rigonfiare ed
. targioni tozzetti, 11-2-364: tal macero... fa unicamente rigonfiare ed
dire... tenere in macero a macerare il cenciame per ridurlo
non avete voi sentito dire tenere in macero a macerare la canapa per ridurla filabile.
: ma era il corpo suo sì macero e sì venuto a fine per la lunga
3-313: il corpo nostro sta ora in macero, in galluzza e in concia.
il duol ond'io mi struggo e macero. trissino, xxx-4-70: in ogni parte
pescare, e tengono le ginestre in macero dieci giorni. 4. colore di
, cascante. diodati, 4-58: macero son, qualotro grinzo al fumo, /
in un sotterraneo immalinconito dall'ombre, macero dall'inedia, privandosi per un settenio
o piuttosto agguindolarli e condurli incappellati al macero? settembrini [luciano], iii-2-61
con le pugna non m'infrango e macero? 3. figur. far
scoride], 113: masticato [il macero di galeno] morde valorosamente la lingua
. targioni tozzetti, 11-2-364: tal macero è... una semplice, leggiera
il duol ond'io mi struggo e macero. nardi, 206: essendo lacerato e
collettore d'acque piovane o stagnanti; macero per la canapa. galanti
. targioni tozzetti, 11-2-364: tal macero è... una semplice,
, puzzolente, da starvi come in macero un corpo umano e muffare e imputridir
il lino, e'si mette in macero, se è possibile, in fiumi
non avete voi sentito dire tenere in macero a macerare la canapa per ridurla filabile?
canapa per ridurla filabile? tenere in macero a macerare il cenciame per ridurlo figurabile
con le pugna non m'infrango e macero? -intr. con la particella
il duol ond'io mi struggo e macero. machiavelli, i-viii- 34:
crusca]: la sena si tenga in macero nel vino bianco, e non se
nell'acqua, e il terzo il zafferano macero nel vino. caro, i-279:
dove sull'acqua viola / era macero messina, tra fili spezzati
olio comune e lungamente vi stia in macero, poi gli si dia alcuna decozione e
'in molle 'e non 'in macero '; e se dimandi loro perché
corlo et anche porlo nell'acqua, in macero nell'acqua dolce, corrente poco o
altra di scorza d'albero, messi a macero. magazzini, 44: sendo [
, e vuole quasi otto giorni di macero. targioni tozzetti, 11-1-87: il macero
macero. targioni tozzetti, 11-1-87: il macero dei lini e delle canape si fa
ridolfi, ii-206: la durata del macero [della canapa] è diversa secondo la
guisa di gabbia teneva le foglie a macero. 2. maceratoio per fibre tessili
ii-76: la canapa salvatica, posta in macero ed assettata come si fa la domestica
72: si dice 'tenere in macero '... del lino, della
che furono ben tosto fatti levare di macero. [sostituito da] manzoni,
tutto molliccio, che pareva stato in macero]. pascoli, 995: vi son
vecchi olmi; / e il sonnolento macero, che pare / quasi ronfare il
... scendeva a lavarsi nel macero / tutta ignuda, senza voltarsi.
non cuoce, e non cocendo, nel macero non si mollifica, come fa la
non essere [la calcina] stata in macero a bastanza te ne daranno indizio i
carta, tenuti per più giorni in macero in acqua chiara, poi benissimo pesti
sentito dire... * tenere in macero a macerare il cenciame 'per ridurlo
, 2-89: ieri tutto pareva un macero ma stamane / pietre di spugna ritornano alla
: il vento che rimase / sul macero dei fiori / nella stracca allegria / ove
infranto il cibo, e stando a macero, e masticando la seconda volta, la
-condurre, buttare, mettere qualcuno al macero: mandarlo in rovina, giocargli un
esser largo in cintola, mettere in macero il baccelliere senza la patente del mirabao
o piuttosto agguindolarli e condurli incappellati al macero? borgese, 1-184: voleva concludere dicendo
cencio e degna d'essere buttata al macero. -mandare (o andare) al
. -mandare (o andare) al macero: a indicare l'invendibilità di un
[s. v.] mandare al macero le bozze avanzate alla stamperia. b
le copie sequestrate non vennero mandate al macero. montale, 9-29: scrisse musiche inedite
/ al màcero. -stare in macero: sopportare pene espiatrici e purificatrici.
ma il corpo nostro sta ora in macero, in galluzza e in concia.
« cleopatra », stata ivi in macero quasi che un anno. -tenere
che un anno. -tenere al macero: coltivare diligentemente. d'annunzio,
con la consueta sua lepidezza tenuta al macero in un acquaio di sagrestia.
acquaio di sagrestia. -venire in macero: viaggiare sotto la pioggia. caro
12-i-83: siamo a velletri. venuti in macero tutto il giorno, prima spruzzolati d'
giorni [il lino] è perfettamente macero. d. bartoli, 2-1-94: si
pianta [l'appio] molto letame macero. baruffaldi, i-67: ma le
vostro messo a partire, il quale tutto macero dalla pioggia è giunto al momento ch'
grigi come la cenere, col cuoio dentro macero di sudore, intriso di sangue.
: il quale micipsa... era macero d'infermità, e però era un
. cecchi, 24: smorto e macero / per non aver dormito. d.
13-3-67: il santo padre, già macero da'patimenti passati e dall'infermità presente
in capo capello o osso addosso che macero non fosse. sacchetti, 86-104: la
aveva in testa / a quel pedante macero / far terminar la festa. percoto
, i-75: quel tuo volto più macero, quel tuo / soffrire, e tesser
un'accusatrice pesantezza, un che di macero, di guasto. 8.
, 20-590: era il corpo suo sì macero e sì venuto a fine per la
farebbe scappare la pazienza / a un romito macero nell'eremo. fiamma, 1-118:
. negli eremi squallido, incolto, macero, fece tanti anni penitenzia...
. grave. bocchelli, 13-502: macero e consunto di digiuni e penitenze;
conoscere l'error fatto e dipoi, macero, cominciare a trattar di soddisfazione,
bocchelli, 2-xix-191: quel loro stesso colore macero e mézzo. = forma
già nel suo bel regno, / di macero era, e or più non lucea
mattioli [dioscoride], 113: il macero è una corteccia che si porta da
pietra. vasari, ii-121: essendo egli macero dalle fatiche ed abbattuto dalla vecchiezza e
comune e lungamente vi stia in macero, poi gli si dia alcuna decozione e
dianzi baldanzoso e paffuto, si ravvisa macero e grullo. magalotti, 20-180:
. 7. molto fermentato, macero (il concime). roseo [
4. per estens. molto fermentato, macero (ilconcime). soderini, ii-271
[dioscoride], 113: [il macero] masticato morde valorosamente la lingua e
: il lino che sarà stato in macero nell'acqua corrente, farà più bianco il
d'erba medica fuso al fetore di qualche macero. = lat. mentdstrum 'menta
un sotterraneo, immalinconito dall'ombre, macero dall'inedia, privandosi per un settenio
caricati; da quel loro stesso colore macero e mézzo, da quella fievole stanchezza
; / la morte assisesi sovra del macero / primo cadavere. papi, 4-17
sestari di mortine pesta e mettendole in macero in tre emine di vino, e poi
, puzzolente, da starvi come in macero un corpo umano a muffare e imputridir
e di lettiere di paglia, che è macero, ma non troppo fermentato.
pan che si disfà in savore / macero prima in molle e senza orliccia.
-non lasciare a qualcuno osso addosso che macero non sia: percuoterlo duramente.
in capo capello o osso addosso che macero non fosse. -non lasciare un
piega. -vecchio straccio mandato al macero. soderini, ii-144: cattivi [
20-590: era il corpo suo sì macero e sì venuto a fine per la lunga
, 1-28: questo mio languidulo corpusculo / macero e affligo, né lieto o tranquiìlulo
(delle castagne) per metterli a macero; uniti insieme, s'aprono più facile
era puzzo di stabbia e di paglia al macero, e un gran profumo di finocchi
'in molle 'e non 'in macero '; e se dimandi loro perché,
resse. aleardi, 1-84: il volto macero, ritinto / dal juliet bry, tanto
'in molle 'e non 'in macero e se dimandi loro perché, rispondano
all'asilo notturno! bacchelli, 13-502: macero e consunto di digiuni e penitenze;
foglie della madreselva] sono state in macero non aver né freddo né tremito.
nel caso dei giornali, direttamente inviate al macero, rimandando all'editore solo un ritaglio
mia mezza 'cleopatra', stata ivi in macero quasi che un anno. faldella, i-5-139
12-i-83: siamo a velletri. venuti in macero tutto il giorno prima spruzzolati d'un
pascoli, 1242: tra gli alberi ogni macero tramanda / un odore d'assai dolce
. alearai, 1-84: il volto macero, ritinto / dal sol di spagna,
con la consueta sua lepidezza tenuta al macero in un acquaio di sagrestia. ojetti,
scappar la pazienza / a un romito macero nell'eremo. -farsi romito: in
dei vecchi olmi; / e il sonnolento macero, che pare / quasi ronfare il
, 2-89: ieri tutto pareva un macero ma stamane / pietre di spugna ritornano
lomb. ed emil. (ruo 'concio macero e mescolato con terra'), di
che si disfà in savore, / macero prima in molle e senza orliccia. settembrini
alquanto stordito. bocchelli, 13-502: macero e consunto di digiuni e penitenze, quasi
forza del fuoco, così posti in macero non si scompongono sì presto, come
betocchi, i-75: quel tuo volto più macero, quel tuo / soffrire, e
con la consueta sua lepidezza tenuta al macero in un acquaio di sagrestia: « gabriele
quando dal sotto in su nel chiaro macero / lo sorprese che estatico spiava / l'
l'error fatto: e dipoi, macero, cominciare a trattar di soddisfazione,
. d. bartoli, 15-2-41: macero poi, spolpato e scarno, sì che
12-i-83: siamo a velletri. venuti in macero tutto il giorno, prima spruzzolati d'
umide, bene stabbiate e rivolte con letame macero e cenere in abbondanza.
, 2-89: ieri tutto pareva un macero ma stamane / pietre di spugna ritornano
: uno strasordina, / s'inferma e macero / si sente e lacero / da
vecchi olmi; / e il sonnolento macero, che pare / quasi ronfare il canto
il colonnello dovara alto, sparuto e macero sì che gli traluce il fegato e il
1-28: e questo mio languido corpusculo / macero e affligo, né lieto o tranquillulo
: io sarò là / quando il macero / sarà una coltre di nozze da re
... / dove le carni mie macero, e vergo. giuliani, i-355:
cui si teneva sommersa la canapa al macero. bacchetti, 1-ii-572: il filopanti