scoppiò a ridere alle prime parole di lui; rideva sempre tutte le volte che lo
egli troppo bene sapeva non essere colpa in lui, ma perché togliendolo subito di vita
del bel colle e del sorgente pastino / lui solo è il sacerdote e lui lo
/ lui solo è il sacerdote e lui lo agricola. arici, ii-131: or
verga, i-56: si divertiva ad intrigarla lui, alla sua volta, lasciandole supporre
ènne il prossimo edificato e santificato di lui, ché mentre che tu hai l'
suoi parenti mirabilmente mutati e edificati di lui, rispuosono: amen. caro,
fu il primo edificatore, e per lui così ebbe nome. boccaccio, i-505:
. de amicis, i-281: per lui l'arte suprema del metter le cose
volto, / perché gli stessi a lui fuscelli e fogli / per novo lavorio son
, ii-171: ruinò allora dentro di lui anche l'ultima consistenza di certezza,
fosse presente il nimico, garria con lui e diceva: questo edificio, o diavolo
per reimpiegarli nell'industria edilizia divenuta per lui una ragione di vita. g. bassani
del re, e molto meno di lui che aveva mancato di parola ed era cagione
nuova edizione del * goulasch 'da lui offerto al presidente stam- bolijski.
ii-60: costui che faceva parte anche lui della polizia come informatore e spia di
con l'educando e faccia tutt'uno con lui. landolfi, 7-123: convien fidarsi
per istruirlo, sicuro di educare in lui un nuovo ornamento per la pittura. fogazzaro
educa imparando da chi sa più di lui, si educa ancora più errando e
che studiavano da tanti anni prima di lui. -disus. stare in collegio
, 7-309: la democrazia non è per lui l'astratta democrazia cristiana di rosmini e
iv-2-350: era stato spiccato contro di lui un mandato di cattura, ma senza effetto
riprendere l'insegnamento e di separarsi da lui. un giorno, alla fine,
. loria, 1-82: nacque in lui un bisogno di azione, di disperate soluzioni
le storie de'tempi istarà bene a lui a farlo noto. marsilio ficino, xxxi-933
all'effetto: ne detti l'incarico a lui. baldini, v-209: kemal ha
da barberino, i-4: io che da lui ho la vita altri effetti.
consigli e pratiche tenute, rimanemo con lui d'acordo in questo effetto, ciò è
che niuna parola ne farete mai né con lui né con altrui, se non quando
suo'mai pensieri, / fidandomi di lui, io fossi preso / e poscia morto
. galileo, 4-1-388: viene da lui esibito che, dalla pubblicazione di questa sua
si giunse per altre vie, senza lui e contro lui. = voce dotta
altre vie, senza lui e contro lui. = voce dotta, lat.
si vennero... formando di lui [del vico] due immagini diverse;
grandissimo e giustissimo sdegno, non contra lui, ma contra di me che ne
, 73: la paura si maturava in lui in piani determinati e nell'effettuazione
con piacevole eloquenza e gesto trovando in lui molte virtù, [il re] li
, ma ben può esser onestamente da lui voluto con volontà permissiva ed indifferente. vico
già venuto giorni addietro ed avessi riscosso da lui un altro vaglia con la testimonianza dell'
affettuoso e orecchio musicale. se a lui manca l'evidenza e l'efficacia,
zelo. calvino, 1-524: tutto in lui, discorsi, aspetto esteriore..
, iv-269: la città di palermo da lui onorata, per le scoperte nel cielo
veniva. e sfido! la fantasìa di lui conflagrava all'effigie di una bellissima tosa
, come se fosse stato di mestieri, lui seguitarono in ritrarre gli dii e gli
reo contumace servendosi, in assenza di lui, di un suo ritratto.
può, eseguendola sopra un'imagine di lui. calandra, 26: ughes, riconosciuto
l'anima è da dio, e da lui essa ha similitudine e effigie. firenzuola
che, se altro non ci rimanesse di lui, sole basterebbono a far conoscere la
da se stesso / varia, che in lui molti e nessuno scorgo. carducci,
e che nessuno più avrebbe badato a lui. montale, 3-1 io: in
effondere / l'è necessario che a lui mi ristringa / e che al suo modo
campi: / effuso dal terreno / lui raccolse la dea nel latteo seno.
: furono adunque recate le vivande a lui da parte, a loro da parte,
, ed agli egizzii che mangiavano con lui da parte, conciò sia cosa che
di complemento egli ha la forma tonica lui, usata, però, anche in
notizia di dio per chiarità evidente a lui, che non ha uno servo di
insino in quarta di sua generazione appresso lui. a. pucci, cent.,
: qui la grammatica vuole 'tra lui e pochi altri '. -con
per certi atti, che l'aspettato era lui. [ediz. 1827 (n
(al posto della forma più corretta lui). fra giordano, 2-15:
sollecitare d'andar là a star con lui, che farei fortuna, com'ha fatto
, che farei fortuna, com'ha fatto lui. [ediz. 1827 (93)
fatto sollecitare d'andarvi a star con lui, che farei fortuna, come ha
a rispondere a questa che s'era fatta lui stesso, o piuttosto quel nuovo lui
lui stesso, o piuttosto quel nuovo lui, che cresciuto terribilmente a un tratto
le quali furono intitolate e mandate da lui, per risposta di certi versi mandatigli,
la donna, che molto meglio di lui udito l'avea, fece vista di svegliarsi
noi conosco, né ti so di lui più oltre dire. de jennaro, 153
ed il contenuto di essi fu da lui elaborato nel dolore e nel silenzio della
dovea risovvenirgli del potersi altrettanto domandare a lui, dove puntino i piedi indietro,
elastico; mentre il canzonato è rimasto lui, il tedesco. 5.
, / tanto più grave a lui a sostenere, quanto in più gloria
prossim sanza simulazione / correger fammi, e lui, iddio possente, / di parole
dell'adolescenza, parigi era stata per lui l'eldorado lontano, la terra promessa dove
, e partorì uno figliuolo; e vedendolo lui maschio ed elegante, lo nascose tre
svevo, 2-384: camminava accanto a lui... guardando il suolo ch'ella
molte parole. ammirato, 1-216: di lui si può sicuramente dire...
del suo indomito temperamento, perché sentiva in lui il vero maestro, innamorato dei classici
p. verri, xxiii-162: la di lui figura è veramente nobile e bella,
. dolce, xxv-2-279: andiamo a lui; ché questa mia facultate, questo
che volevano nient'altro che espropriare proprio lui. silone, 5-149: non credete
ciascuno, meritamente ammirandolo, confessa in lui solo ritrovarsi raccolte tutte le più pregiate
mancamenti che possono scoprirsi nelle opere di lui. -efficace (un rimedio)
sono più peccatore di te e di lui, perché conosco l'essenza del peccato.
esser parte per diverse essenze / da lui distinte e da lui contenute. leonardo
diverse essenze / da lui distinte e da lui contenute. leonardo, 2-132: il
scopritore e dimostratore di verità, perché lui è luce, scacciatore delle tenebre occultatrici
a sentire ad affermare che era, che lui e le cose, lui e la
, che lui e le cose, lui e la vita erano forti (eran nell'
le parti essenziali, alterarla come pare a lui che meglio convenga. milizia, ii-i
delle forze dell'uomo, la fallibilità di lui; ecco i tre principii reali di
deve trarre una necessaria, benché da lui non distinta, conseguenza, cioè che
bevesi tutto, / turando ben co'di lui solfi i pori. d'annunzio,
». bruno, 3-314: dice lui [aristotile] la materia essere in potenza
. risponderà una gran moltitudine con esso lui: quando arà la forma. genovesi
nessun altro essere esiste al di sopra di lui. 3. stare, trovarsi
1-29 (78): lo pregavo che lui fusi contento di pigliare una certa buona
e nondimeno / èli, ma cela lui tesser profondo. bocchineri, 1-13:
altra parte... furono a lui, e con dolci parole il pregarono.
m. villani, 1-26: per lui si teneva essere al papato, e
ancora in vita; all'onore della di lui memoria, se fosse estinto. manzoni
/ per cosa certa aver da lui a essere / richiesto. g. m
congressi tra lui ed il cardinale di vandomo. manzoni,
pigramente. « sarà mezzogiorno » rispondeva lui, scherzando. -con uso impersonale
« mezzo chilo se ne va per lui solo ogni volta che mangia »..
siguramente vo'metterete a domandare savere a lui, cui solo è darlo. bibbia volgar
signore nostro e salvatore iesù cristo. a lui sia gloria e imperio testé e nel
: -pazzo fu chi / ti mandò a lui, e tu pazzo altrettanto, /
che la su'donna fu grossa, lui gli cominciò a dire: -m'hai a
. folengo, ii-61: non fia di lui memoria più, ch'e'morti /
fosse come era, cioè che la donna lui inebriasse per poter poi fare il piacer
segreti, fate v'intendiate con lui. ariosto, 8-18: trovò
, fu de'lamberti; e altri affermano lui rante, / dove natura a tutte
fortune tra cui si svolse la vita di lui. l. martelli, 1-119
qui ritolse: e cosa era da lui. meditazioni sopra l'albero della a poco
si rauni in essa, renza verso lui, che volontà di dirgli in ciò che
: per- viene, quant'è da lui, ad impedire l'effetto primario della cioché
59): quando volle mischiarsi da lui. alvaro, 7-283: la luna e
avea il drappello, / ch'aiutò lui contra la gente infida, / esser
amici di gisippo ed i parenti furon con lui, ed insieme con tito il confortarono
fuor ch'un paggio, era con lui persona. cellini, 1-88 (207)
: sua gente giura d'essere con lui alla morte e la vita. giov.
di pellegrini, e iddio era con lui. elia amava riposo e solitudine,
e solitudine, e iddio era con lui. bibbia volgar., ii-301:
penne / giovanni è meco e da lui si diparte. 0. rucellai,
termine;... con lui era, componendo tutte le cose. intelligenza
più oltre precedendo predicavano, essere in lui una potestà assoluta sui principi.
faceva veramente tutto quello che era in lui per conquistami le buone grazie del prete
spiaggia. qualcuno di loro veniva con lui ogni tanto;... ma era
, 11-4: eran stati contro a lui e contro a santa chiesa, a
congregazione di quello moni- sterio venne a lui e domandarogli che dovesse essere sopra loro
cavaliere, di quegli ch'erano sotto lui. m. villani, 9-1 io:
guittone, 179-7: onni vertù altrui lui vizio èe, / e riccore a
diventano rispettivamente: me, te, lui, lei e loro) o dal pronome
, o più tosto ch'io sia lui. d. bartoli, 5-507: noi
d. bartoli, 5-507: noi siamo lui, ed egli è noi, nella
[quelle scelleratezze] tutte sue, eran lui. giusti, 4-ii-361: qui cominciai
sei felice, non siamo felici. neanche lui lo è -e mi indicava col dito
: « miserere di me » gridai a lui, / « qual che tu sii
drittura operare; / e fue descrezion lui però data. novellino, 21 (
ricevuto tanti benefici da'medici quanto ha lui; nessuno che della ruina loro abbia
che della ruina loro abbia perduto più che lui; nessuno che del ritorno e grandezza
, alcun mi giunse indizio / di lui. cicognani, 9-9: e a vederlo
distanza, intendiamoci, non c'era che lui! -con valore temporale.
che nessuno possa fare assegnamento su di lui. g. m. cecchi,
che è posta sopra tessere, da lui. savonarola, 8-i-3: la eternità,
campanella, i-159: non possiamo lamentarci di lui [di dio] se siamo travagliati
, / per creazione usciste voi da lui, / da lui portando il santo
creazione usciste voi da lui, / da lui portando il santo amor natio. pananti
lo coltello; per che manifesto è lui essere concorso a la mia generazione, e
di fronte agli altri uomini, che come lui vivono soli e selvaggi senza la parola
ti diedono tessere, debono a presso a lui essere amati sì come più tuoi prossimi
; saùl me 'l toglie: / per lui s'udia il mio nome, ei
pron. pers. egli, ella, lui, lei); le forme plur
sì che l'uditore sia benivolo verso lui, cioè che li piaccia esso e 'l
meglio, non che del comune, di lui. -con funzione di agg.
a l'uomo e di fuori da esso lui rimovono da l'abito di scienza.
i filosofi a comici duetti con esso lui. -invar., anche davanti
fui estabilita / et ordinatà che amasse lui. = deriv. dall'ant
sommersa nello unico suo diletto interamente in lui si addormenta. et abbandonati tutti i sensi
., 23 (389): lui, con la bocca tuttavia aperta, col
confessato ebe una cotale visione: come essendo lui in estasi, e'parvegli l'anima
sole, e inonda / la terra a lui devota: / ignea ne l'aria
, e inonda / la terra a lui devota: / ignea ne l'aria immota
dal pensiero dell'uomo, che a lui si congiunge solo nella mistica pérdizione estatica
favellano, provano che l'animo di lui purissimo e tanto alienato da'sensi, ch'
fiancate. svevo, 1-280: cenò con lui che stava a guardarla estatico, meravigliato
, 1- 277: ma in lui, filippo, l'idea di un viaggio
nostro salvatore, che gli provvederà: lui estenderà il braccio suo e darà altre
pelle, e tutto l'universo da lui fu creato. a. verri, i-15
savonarola, iii-87: dissiti ancora che avendo lui [dio] virtù infinita si pruova
, / io, misera, che 'n lui tutti i miei studi, / tutte
amore faccia l'anima più appressare a lui per lo suo estendimento, adunque, quanto
tanto più lo intelletto è illuminato da lui per cognoscimento. estenditóre, agg
moglie condiscendente cogli umili oltre quanto a lui non convenisse. -dilatazione,
abborre dal particolare, siccome l'arte per lui è quel * l'apparenza splendida,
e hae steso la mano sua sopra di lui, e hae percosso; e conturbati
tanta estenuante attesa della morte, come lui tenente di fanteria, sempre in linea
opere del bassano, che provano aver lui saputo quando volle far meglio che non
, i-4: se fosse stato a lui conceduto di allontanare gli occhi dalla molesta
sommersa nello unico suo diletto, interamente in lui si addormenta. ed abbandonati tutti i
la nuova dignità non ha mutato in lui altro che l'esteriore. f. corsini
non gli sono niente inferiore; onde né lui amante debbo lasciare schernito, né voi
avendo di che nutricare sé, né lui, colui uccise e per membra partì.
intima. verga, 2-272: a lui stringeva il cuore di andare ad abitare
il comandante mi guardava e io guardavo lui; sembravamo entrambi avidissimi di scoprirci dalle
di madre forestiera, era imbastardito in lui el sangue fiorentino, e degenerato in
gli ecclesiastici hanno da potersi accostare a lui senza tema, senza tramezzo, com'è
bologna era ancora una città estera per lui. -che concerne le relazioni economiche
iv-n-298: ha sconsigliato de nicola a lui, sforza, di assumere il ministero degli
, il commerciante, non sapeva neanche lui. -viaggio all'estero, viaggiare all'
. soffici, iv-135: seppi da lui ch'egli era italiano ma vissuto quasi
un esempio solo di molte voci da lui felicemente introdotte) 0 esterrefatta », e
si ricordava lucidamente il volto esterefatto di lui, seduto di faccia tra un signore di
. de sanctis, 7_43i: in lui la coltura è estesa, ma nessun
molta estima, / si sente di lui sol via più dolere, / che di
lo ingegno / guida così, che lui la patria estimi. alfieri, 1-841:
estimativa sua, perché ogni bestia che lui vede gli è rappresentata manco forte di
e se non ha saldissimo fondamento in lui, difficilmente starà in piedi. carducci
veramente rispose alla estimazione che facevano di lui. -essere in estimazione: essere
piacque al pontefice nell'osio l'essere lui... in grandissima estimazione presso le
perpetua sete, la qual in lui si raccende, non s'estingue con la
1-897: il gel degli anni in lui / l'ardir suo prisco e la
d'amore. pascoli, i-510: in lui non si è mai estinto il fuoco
lasciato di sé figliuoli, s'estinse in lui e nel suo ramo la progenie di
: la virtù sua prima / ridesta in lui, se pure è in lui sopita
in lui, se pure è in lui sopita, / ch'essernon puote, in
senza aspirazioni. tutta la progenie di lui si è estirpata. quelli che presero
desideri l'estirpazione e la bassezza di lui, che il sommo pontefice romano.
dolce / consorte esilio, e quanto a lui bisogni / nell'estivo cammin seco si
più 'l gusto incende / di lui, più dal gustarne indietro il tragge,
apertura face, / e malgrado di lui la fiamma estolle. tasso, 13-i-1133
per legge amara, essa pur regna in lui / pel cor saggio e il bel
e non mai pieno, / se per lui contentar vendesi uom folle, / e
, fuggitivo, appelli / vii chi lui segue, e solo / magnanimo colui
coniglio mannaro umiliava lei viva, estolleva lui morto in quel cristianissimo pensiero dell'anima
s'estolle. carducci, 136: a lui ne'regni de la sua vittoria /
/ vostro rigor, che amor per lui v'affanna. foscolo, ii-290: e
violenza nelle rinunzie delle sue abbadie da lui estorte per forza. i. nelli,
grande, il quale vuol estorcer da lui l'attestato dell'adulterio della czarina innocente.
estorsioni, si erano bruttamente rivoltate contro a lui. lorenzino, 209: i sei
mirava contro massena, per le estorsioni da lui fatte, come dicevano, in tutti
tutti i paesi italiani venuti sotto il di lui governo. pavese, 4-225: vennero
tutte le profezie si verificano in lui [cristo] e che tutte gli
ma so finalmente che il giubilo di lui, in quello sfavillare di gratitudine,
, / per creazione usciste voi da lui, / da lui portando il santo amor
usciste voi da lui, / da lui portando il santo amor natio.
1405: ma s'è destino per lui [odisseo], che riveda i
, accanto a bice, accanto a lui! cicognani, 1-193: s'era alzato
o di lasciarli l'imperio meritato da lui, allora che augusto avesse voluto e fusse
più un cerchio chiuso, estraneo a lui. e. cecchi, 9-97: al
vera, allorché ci riportassimo alla di lui autorità. manzoni, 113: troviamo qui
ma estraneo affatto alla lite avuta con lui antecedentemente, gli risposi secco secco.
e che sostanza estranea non si mischi con lui, contraria alla complession dello spirito,
di accomodare, di ragionare ima leggenda per lui assurda e di estrame il suo nocciolo
, 6-14: della fedeltà di lui, forse, neppure era certa: quanto
comunicato al tenebroso caos, creò in lui la luce per estrazione de le sustanzie
, 4-50: aveva regalato, a lui ed a sua sorella, due biglietti d'
della città; e... lui e sua sorellina si sarebbero recati alle
ed elegiaca. moravia, xi-480: lui doveva essere di estrazione proprio rustica,
: quel fuoco non solamente non arse lui, ma eziandio l'estrema parte del suo
gli pareva che don predu fosse anche lui triste, quasi malato, ed esitasse
/ e dell'ira, che in lui sì fe'perfetta, / rendè ogni estremità
proporzione di rosa, alta circa come lui, dunque di alta statura per una
la vita condotto avea, dissi a lui: « perché semo noi venuti a queste
dilettando l'anima e la coscienza vostra in lui; e non vogliate pigliare la estremità
tansillo, ix-615: crescono tonde in lui sì che l'estreme / sponde risonan lungi
con lei; / e ella dopo lui, porgendo ad esso / gli estremi basci
è 'l dono estremo / che da lui per tuo mezzo agogna e brama / questa
partenza avessero talmente scossa la fibra di lui da lasciarlo preda di una fra quelle
, e non a noi / tocca a lui destinar la pena estrema. popini,
. cicognani, 9-143: avvertiva in lui, nella sua sensibilità estrema,.
aristotele si pongono due colori i quali da lui sono chiamati, come nel vero si
garzoni, 3-15: pausania riferisce ancora lui cose estreme della grandezza del corpo d'
1-938: cercando / io manderò di lui fino all'estremo / de'miei confini
che per avventura iddio ebbe misericordia di lui e nel suo regno il ricevette. sacchetti
le colpe. alamanni, 6-9: a lui fu con somma riverenza / d'ogni
della città, il dono da lui ricevuto con la vita; e fosse fedelmente
volentieri, sospettavano tuttavia un poco di lui. b. croce, iii-23-58: la
/ gir meditando, o il plettro a lui concesso / tentar con facil estro.
5-41: l'estro del compositore passava in lui e nel calore della passione creatrice gli
carne di spirito vestìo, / cambiando in lui, mostro estraverso a fame, /
., vii-438: faraone non farà con lui battaglia in grande oste né con
d'annunzio, iii-2-65: verso di lui la fazione estuosa agita le faci e
l'impressione grande che hanno fatta in lui i sospetti presi. foscolo, xviij-32:
romita castità dell'anima, erano frequenti a lui. praga, iv-13: entravo nella
appanni / che me di vanti e lui d'error condanni. alfieri, 1-274
allegriamoci ed esultiamo e diamo gloria a lui; per che sono venute le nozze dell'
pur ancora in la adolescente etate, in lui se può futura celsitudine iudicare ad illustri
per il padre dopo l'infatuazione per lui che si prova nell'età infantile.
la vita serena » / rispuos'io lui, « mi smarrì'in una valle,
assai coll'età, e sempre a lui vien nuovo, e tardo il disinganno,
mantegna; onde questa parte della prospettiva per lui solo giunse alla piena età. romagnosi
guicciardini, i-5: morte acerba a lui per l'età, perché morì non
luigi xiii, suo figliuolo, che a lui succedeva, ancora in età pupillare constituito
-e tu mi saprai dire il quando lui si crede. -quando finiranno sua naturai etate
giusta e pia, / ettemalmente da lui prevedute. michelangelo, i-132:
con li demoni, e mai di lui non avrà pietà. s. degli
la genera, ed ella eternamente è da lui generata. alfieri, 1-244: felice
nostro e salvatore iesù cristo. a lui sia gloria e imperio testé e nel dì
aveva l'evangelio eterno, acciò che lui evangelizzasse alli sedenti sopra la terra.
sposa, / e che la terra per lui si tenesse. s. degli a
ragionato loro, e che piglieranno da lui, ne risultò, come fu poi
non ubbidisce a norme di condotta da lui coscientemente elaborate o accettate, ma viene
qualche compito e che sono stati da lui esposti. = voce dotta,
. montale, 3-1 io: uomini come lui possono sfuggire all'ordine costituito, possono
della spezie etica. - / e lui: -è lo scassina a tuo talento.
l'etica invidia / i grandi eguali a lui lacera e mangia; / ed ei
ne fece chiara dimostranza, sicché per lui possiamo dire che l'abbiamo, e
maria sua sorella venendo a brighe con lui per questa donna etio- pessa, trionfato
la sua tromba: / onde a lui trasse di ciascun gran copia. frezzi,
bieco, / per bella un'etiopessa a lui assicura; / e stolto egli ama
l'amico dello zoppo, accompagnandosi con lui per le vie della città, non
etiopiche. etnanuelli, i-71: per lui era stato un periodo leggero e questo
gelli, 15-ii-163: essendo maladetto da lui e dagli altri apostoli, e
e preistorico, non potendosi, secondo lui, ottenere leggi davvero generali ove lo
di ventare io stesso come lui: perennemente euforico. pio -r-
di tal facoltà, per quello che di lui dicono gli storici della naturale storia.
israel chiamò uno eunuco, e disse a lui: spàcciati e briga di menare michea
faceva i porci eunuchi; / e lui fè dottorar nel berrettaio, / per non
pianta ospite tutte le sostanze nutritive a lui necessarie. = voce dotta, comp
i polsi sono stretti fra le mani di lui, sotto la gola; l'euritmia
dopo adamo traendola da una costola di lui e diede a lui come compagna;
una costola di lui e diede a lui come compagna; per la sua condiscendenza
puvis de chavannes era stato decorato da lui, che per l'occasione aveva ripreso
, nessuna si è asservita e prostituita a lui quanto le discendenti di èva.
a sorridere, per un momento a lui, affabilmente, ma subito evadendo ai suoi
. paolo ordinato evangelista, e da lui assunto per compagno d'opera, e di
. rovani, ii-832: ermes visconti e lui [il berchet] sono i veri
, farne coeredi tutti coloro che a lui credessero..., non essendo quasi
altrimenti fosse mala cosa, e a lui, oltre ogni dire, spiacente.
, 9-349: si risale con lui, se non erro, ai tempi della
, / o d'atroce emicrania a lui le tempia / trafigger anco. govoni,
e sostituire alla causa le cause era in lui una opinione centrale e persistente: una
amore d'orazio, non acquistasse appresso di lui concetto discapitevole alla sua condizione. bottari
42-iii-149: domandato da chi cercava di lui, a che fare quivi dentro?.
arrestato faliero, l'avevano torturato e lui aveva subito le torture zitto, finché i
la mia non evasione delle pratiche da lui sottoposte a me con le sue circolari.
stato naturale, non fatta esclusivamente per lui. moravia, 12-451: studiava quel viso
ogni evento andrò a vivere con esso lui nella nativa mia povertà. verga, 2-343
fu delli suoi compagni che nonne indovinasse a lui il male che gli avvenne, per
(119): santo grigoro orò per lui, a dio. e dicesi,
egli è di gran lunga in questo da lui evidentemente superato. varchi, 18-1-79:
1-153: non gli sfuggiva quando da lui un'idea veniva gonfiata per darle evidenza con
« bombardamento », culminato (per lui) nella atroce esplosione che lo aveva
evirare per poter cantare il basso come lui. pascoli, i-265: [quattrocento
foscolo, sep., 74: a lui [parini] non ombre pose /
strappava alla radice, a questo strappo lui... andava gambe all'aria.
perché non sappiamo ancora evocare intorno a lui tutto il quadro contemplativo di una società
, che la mamma tornasse evocata da lui visibile e immateriale, come una presenza
gozzano, 633: anna era per lui una quantità ideale, senza volto,
che fan tanto onore al nome di lui, col quale van sempre compagne.
movevano nella grossa testa erano svolte da lui con tanta chiarezza, sviscerate con tale
aristotele ferma la sua considerazione chiamata da lui ev- vasilia, cioè regno intero e
, gli evviva stessi che si facevano a lui, lasciavano ben poco e a ben
tutti. savonarola, iv-117: essendo lui [dio] ultimo fine di tutto
tutto gli voglio dare, / tutto a lui vo'donare. -figur.
non esiste più se si separa da lui: altro non rimarrebbe in questo caso che
tutta la società si sia cambiata prima di lui, meccanica- mente, per chissà quale
populo inimico, è lo essere abbandonato da lui; ma da'grandi, inimici,
21-84: la sua vita, eziandio lui tacente, era una pubblica riprensione e
, di stare per una metà con lui nella fabbrica d'un mulino, e
bibbia volgar., i-409: riempie'lui dello spirito di dio, di sapienza
o sono sua fattura: per lui corrono i fiumi, per lui spirano
: per lui corrono i fiumi, per lui spirano lavoro umile, meschino,
riu i venti, per lui girano i cieli, ed ogni cosa è
cui trasse e tra le anche lui [il vento] le chiome agli alberi
fabbrica sopra il fondamento della grazia di lui. marino, 13-26: semino in onda
architettato, né fabbricato empiamente contro di lui. muratori, 8-ii-72: il semplice erudito
i modi del favellare] fabbricati da lui, e in uso non furon mai
138: tosto, il cervello di lui si die'a fabricare romanzesche avventure.
come siam soliti a dire, dalla di lui mano, facilmente trova il più mirabil
, e spezialmente l'anima ragionevole da lui fabbricata ad immagine e similitudine sua.
un fastidio che non sapeva bene neanche lui. erano le case: tutti questi
accioché più celebre e più prezioso da lui si parta. ottimo, iii-735: argo
dell'uomo e arbitra e fabbricatrice di lui, ell'è una cosa medesima, che
, e che commetta / piastre per lui d'impenetrabil smalto. monti, i-759:
volendo egli ammettere di sapere ormai anche lui quanto vago e inefficiente fosse il suo
cognobbero alcuni frati, che conversavano con lui..., quanto suave tabulazione
la terra, tanto si dimostrava in lui maggiore vigore. garzoni, 5-48:
faccende della vendemmia, si scordò di lui. tozzi, iii-29: voleva che
che andasse nel campo, per occuparsi anche lui delle viti da potare e di tutte
siniscalco del reame, ed attese per lui alla muraglia di certosa. f. d'
le faccende tutte dello stato dipendessero da lui. davila, 15: era
il prete fu uscito di camera, lui ti scorge là in un canto quella personaccia
caporali, ii-61: almen, se con lui tratti una faccenda, / non si
che novità usate voi come dormite con lui? ». ella rispose all'ora:
facendomi toccare quella facenda, mi conoscesse lui netta e schifa di tal vitupero ».
o qualcosa: aver che fare con lui; trattare; occuparsene, dedicargli la
qualcuno: trattare o concludere affari con lui. g. morelli, 250:
divenire faccenda di qualcuno: spettare a lui, essere di sua competenza. monti
avessi a fare tanto viaggio e faccende quanto lui, ancora io sarei già levato.
? prima di partire, discutevamo io e lui su la maledetta faccenda da sbrigare in
: nel fatto però, veniva anche lui a essere il faccendiere, lo strumento
l'opera d'un tanto ausiliario; per lui, tirarsene indietro sarebbe stato decadere dalla
dominatore, inquieto ed acceso della di lui consorte. manzoni, pr. sp
faceano spiccar maggiormente il tetricoso del di lui volto di piombo. i. nelli,
): nel fatto però, veniva anche lui a essere il faccendiere, lo strumento
pitagorico. moravia, xi-283: con lui ci stavano la moglie, grossa e faccendona
stavano la moglie, grossa e faccendona come lui, e la figlia oringia.
24-20: quella faccia / di là da lui, più che l'altre trapunta,
lo squadravano minutamente, erano facce a lui così sconosciute, come quelle dei lontani paesi
... io allora era appresso di lui. gelli, 15-i-229: in questo
nella solitudine, s'addormentò, e a lui venne un angiolo e destollo, e
faccia di dio per imagine che di lui si faccia. 8. coraggio
cioè a dire che si convegna con lui, e che sia utile. idem
presente dio come se tu fusse con lui a faccia a faccia. ariosto, 46-29
d'annunzio, iii-1-356: contro di lui, apertamente, a faccia a faccia,
iddio a faccia a faccia, e vedendo lui veggono tutte le cose, siccome in
, / che parea il bosco di lui paventoso: / tutta aspreggiata avea la bella
la sua faccia, ed iddio parlò con lui. -cambiare, mutare faccia o
se non quanto / la gelata di lui sorella vaga, / or in guisa di
quali egli successivamente ne scrisse; andarci lui con nuove interpretazioni e limi
. io porrò la mia faccia contra lui e contra lo suo parentado. passavanti,
/ spesso ferì con quelle frecce; in lui / tutto tutto è crudel, ma
di tassil- lonne / ch'avesse senza lui fatta la pace, / di che il
e prende / amor quest'alma, a lui fidata ancella, / ferro recide;
egli amava veder ancora i parti di lui nello stile satirico e faceto, nel quale
faceto le aveva proposto di proseguire con lui fino a roma. 5. acer
egli vuole, senza parer d'esser lui il facimale o 'l facibene secondo l'
era stata inante, / si tornò a lui. f. d'ambra,
veste femminile che ivi erano apparecchiate. lui fu facile e presto si vestì.
di scipione destrutti, non furono da lui vendicati, né la insolenzia di quello
, disprezza il quadro facile: con lui abbiamo di nuovo un plastico degno del
beata stanchezza. bocchelli, 1-i-172: a lui piaceva d'ascoltare... le
egli vuole, senza parer d'esser lui il facimale o 'l facibene secondo l'
8-i-15: fallano quelli che dicono che in lui [in dio] è il tempo
natura facinorosa del pontefice faceva credibile in lui qualunque iniquità. morando, 547:
/ è un uom facinoroso; di lui non vo'fidarmi. bianconi, xxiii-216:
aver veduto il facitore eterno avere a lui dato spirito e intelletto divino. manso,
e quasi l'uccise, e scacciò via lui e li compagni fuora del tempio.
per quella via menarlo che più a lui sia lieve. m. villani, 1
ciascun piace di fare, / ch'a lui ragione o forza non contende. passavanti
facoltà d'europa, dicendo ch'a lui bastava la speranza dell'im- perio dell'
ch'ebbe di parlare / licenziossi da lui; ma prima chiede / licenza e facoltà
la mano soltanto; però a lui solo, mentre passava la soglia,
, se gli capitava il fagiano, e lui lo pelava. 6
'. saccenti, 1-2-25: di lui non ho che dir, ma dirò solo
m'accendi, / tu vedi spesso lui, spesso l'intendi, / e talor
fretta quel di più che potesse far per lui; fece di tutto un fagotto
, gua dagnava tesori, lui, è vero, e la teneva come
scuola, cominciarono a scagliare contro di lui i sillabari, le grammatiche.
da faina. la sa più lunga lui del panattoni. moravia, i-682: un
1772-1837) designò il grande edificio da lui stesso progettato, capace di ospitare una
guerra. bacchelli, 2-79: concertò con lui e scrisse un piano da proporre a
volgar., viii-633: e con lui eravi lisia, procuratore e proposito delli
falce mesti / la polverosa estate a lui si duole. pascoli, 358: sembra
. cecchi, 5: la gelata di lui sorella vaga, / or in guisa
dipinge la figura imperiosa e falchesca di lui. 2. figur. aspro
digiuni. forteguerri, i-24x: per lui in pindo non si falcia biada, /
sarto di remo, poi, faceva per lui condizioni specialissime, dilazioni e arrangiamenti sui
, presolo e trovatolo grasso, pensò lui esser degna vivanda di cotal donna.
. g. morelli, 415: a lui in vece del re s'accomandò,
quella di coloro che furono innanzi a lui, avendo egli aggiunto maestà alle figure,
lasciò che lo scolare si ponesse il di lui gippone, e la falda di tela
colle scarpettine alla francese, spettinato anche lui come uno sposino, li precedette per uno
mentre visse bramante, fu adoperato da lui nell'opre sue ventura, falegname pistoiese
e alla loro risposta: « non lui, sì i preti suoi che lo falsano
fallace / fa manifesto a chi di lui ben ode. maestro alberto, 97:
consiglio di sorprenderlo alla fallace, da lui sorpreso con provido consiglio pur seppe fuggire
che per sette anni aveva dato albergo a lui. baretti, 2-189: il goldoni
querele..., fu deliberato per lui di avere sopra questo caso con tutti
ieri, che inganna; / e in lui che al tuo sangue combacia / avrai
fallacia della giustizia degli ateniesi, anche a lui fu data a bere una coppa,
è stimato degno d'essere udito. -a lui basta ben questo. or attendete quanto
/ terrà che 'nver 'di lui dett'aggia, amore. dante, par
'nchieder d'amare! / ch'io inchiedesse lui d'amanza, / ché m'à
m'à tolto lo posare; / per lui moro for fallanza. anonimo, 1-66
avanzarsi più che l'altre volte / pingendo lui nel colorar l'infiora, / e
che sementa molto sementa, non fallando lui frutto. muratori, 9-159: hanno i
altro al bisogno, anzi si mette per lui difendere e atare. s. agostino
: mi ha fatto questo ritratto di lui chi ha sentito dalla bocca del tuo coloandro
fallare. tommaseo, i-387: a lui, fragile e mal sicuro di sé,
forze dell'uomo, la fallibilità di lui; ecco i tre principii reali di fatto
comisso, 7-57: devo tuttavia a lui la conoscenza con una parola che gli
dello zio che s'era preso cura di lui orfano, la vocazione strozzata dal bisogno
miseria. tasso, iv-215: da lui non disiderava più di venti o trenta
, ii-373: il baretti predicava in lui un nuovo shakespeare; e, quando gli
alla prova, se la prese con lui furiosamente, come l'avesse tradito.
. morì sanza figliuoli, e in lui fallì il primo lignaggio de're di francia
non ha promessa a chi si fida in lui. andrea da barberino, iii-325:
banchiere, fallito dipoi o morto anche lui, non avrebbe saputo dirlo.
argante corse / (fallo insolito a lui) l'aringo invano. malatesti, 1-75
, ed avrebbegli imputata ogni disgraciardetto a lui: m'hai preso in fallo. aveano
la innamorata giovane, che non men per lui ch'egli per lei si facesse,
, che gli si renda, / da lui rinaldo durlindana prenda. -sbagliare
. cammelli, 290: forsi che lui [il servo], s'io gli
; noi ci fermammo proprio sotto di lui e per riscaldarci facemmo degli immensi '
a genio mai,... con lui aveva rotto, al pari di monaldo
in avventura d'un personaggio falotico come lui, ed errante a mezz'aria e sul
i nobili del senato adriatico, a lui per condizione rendutisi e con eroica fortezza
, 88: quando furono dinanzi da lui, disserli... come nacor aveva
ho mai sognato tracciarvi una falsariga di lui, ma unicamente un caràttere, scelto è
alle forche et al fuoco, per essere lui falsario di monete. baruffaldi, 21
avendo, in un contratto fatto per lui, errato, e per quello essendo stato
, ché ciò poco importa, dandogli lui l'assenso, e stampandola, crederò io
ricorse alla penna falsatrice per gabbare anche lui. carducci, iii-7-380: mente e istru-
qui si canta, / che mai con lui non avea trattato. garzoni, 1-535
alle altrui falsità che alla verità da lui per lunga esperienza potuta conoscere, la
nato, per alcuna falsità commessa da lui nel processo di certa lite,.
co'falsi timori aggravava il male di lui daddovero. -falsa strada: che
/ a che ripon'più la speranza in lui, / che d'ogni pace e
tale in un modo, che a lui solo è concesso. -troppo carico
fianco, il petto. / misero lui ch'adultero, ch'avaro, / che
male accordato con gli altri costumi di lui belli e misurati, quel valoroso vescovo
sua cosa: sodo e intrepido anche lui; ma il vero diavolo è nella
, fu noto a tutti che lui e renata facevano all'amore. idem,
si spande. petrarca, 98-7: a lui non si pò torre / suo pregio
sollo: / varia fama è di lui, né si raguaglia. guicciardini, v-21
se lode / cerchi e fama appo lui, ma fedelmente / adulando ubbidir.
dall'uno all'altro polo il di lui nome immortale. alfieri, i-211:
a quello innocente la fama contra a lui data di tanta sce- leratezza.
fatti, avea parlato, che di lui. viani, 19-539: cosicché dandone
tassoni, 1-54: gli anziani appo lui col lucco in dosso / seguivano a
pirandello, 7-134: s'era recato da lui per intercedere in favore d'alcuni parenti
questa volta giustino se la prese con lui: « ma sta'zitto tu, disgraziato
due [comete] che apparvero per lui, gli parevano morte di fame.
vecchio mari che aveva una casa. lui era un avaraccio famigerato e tutti sapevano che
guerra e del caso, era da lui stimato troppo rovinoso partito. metastasio, ii-95
1 -intr. (63): a lui la cura e la sollecitudine di tutta
giorni col vescovo e con la famiglia di lui, la quale era per lo più
amico esso di lei, e rivai di lui. segneri, i-44: che confusione
marina. e i suoi famigli accompagnano lui. 2. garzone addetto alla
noi poterono sostenere, e feciono pigliar lui e due suoi famigli, e feciollo
uno di questi re, e menatolo a lui come un cane. g. morelli
che aiuta il proprietario e vive con lui in famiglia (nell'italia settentrionale)
varchi, v-49: se si vuol mostrare lui essere uomo per aggirare e fare stare
anni, fummo allogati per famigliuoli, lui alla bastida io alle brugnine, ambidue
, 8-i-38: vedi con quanta cura lui reggeva la sua famiglia che, benché
, e udendo le grida, ché per lui si combatìa, gli fece vestire roba
perti. masuccio, 40: quantunque lui fusse multo domestico de'fra'minori,
senza invitare tutti gli uffici che a lui si appartenevano intra gli uomini di più
, con fuga occulta e tostana pervenne a lui. aretino, iv-1-192: il furor
: mandò il figliuolo, e con lui due molto suoi grandi famigliari, per
accompagnarlo, se ne andasse con esso lui. sarpi, vi-1-217: entrò con tutta
insieme col marito conferire, e da lui intendere la sua volontà. =
legge né pratica di discrezione, con lui non v è da pigliar troppa famigliaritade
morte del padre; subito si familiarizzò con lui, meravigliata della sua mitezza. soffici
m'hai trattata sempre familiarmente davanti a lui. e. cecchi, 5-102: egli
.. consiste nel dimostrar che fanno aver lui de'primi nello familiarmente scrivere lasciato da
e una viva ammirazione per il carattere di lui, per la fedeltà fanatica alla memoria
alquanto disgustata curiosità, e su di lui un'attrazione profonda.
tozzi, iv-119: la giovane sentì in lui un persecutore fanatico. 4
che nato già termina, / e di lui non rimane vestigio. p. verri
i-307: quell'arte aveva lasciato in lui una spezie di fanatismo letterario. leggeva
, u factore essere u stare co'lui [a un mercante insubordinato] in de
48-8: ma chi me ne riprende co'lui metto / che, se vedrà il
., 16-86: esce di mano a lui che la vagheggia / prima, che
., 3-9 (352): con lui altri fanciulli della sua età s'allevavano
sdegna con amore che si fa gioco di lui: fanciulleggia con ganimede; pettegoleggia con
abbia compassione allo 'ngannatore mio, vedendo lui, che inganna gli altri, esser
anguillara, 3-224: d'intorno a lui varii fanciulli avea, / quel tenea
cotale, che me; perocché a lui lascia fare ciò, ch'e'vuole,
affanni / questi ond'or l'asia lui conosce e noma. pallavicino, ii-303
amicizia all'italiano guido settimo, esule come lui. d'annunzio, v-1-413: per
dovea portare la corona del reame dopo lui. questo suo padre, dalla fantilitade
; però rimase lo suo gusto in lui, e lo suo odore non è
. molti giovani e molte fanciulle disiderano lui: ma egli ebbe sì crudele superbia nella
, / non vede alcuno, e lui seguir non bada; / grida: fanciullo
, veggendo il padre, corse a lui e fecegli festa, come i fanciulli
moglie di ambrogio ciuffagni. ebbe di lui parecchi fanciulli maschi e femmine. miracoli della
al mondo quelle azioni essere state da lui indirizzate a isfogar la libidine, l'avarizia
pasolini, 3-22: « è entrato lui! » gridò allora, con le mani
. a gara tutte due dissero di lui quello che dice maestro pasquino de cardinali
de marchi, ii-693: rideva anche lui, facendo ridere la gente col ritornello
, 1-79: forte... in lui il disiderio di nettare la profana letteratura
fango o sterco, / poi conculcando lui vizi e demoni. bibbia volgar.,
ma che era milionario al par di lui. imbriani, 2-173: se napoli uscisse
ma non può soffrire chi non fa come lui; ed è ben nota fra quanti
di sparta. verga, i-394: lui vedeva trottare allo stesso modo la figliuola
movimenti simili a quelli che furono in lui eccitati dagli stimoli esterni dietro ai quali seguitano
estimativa sua, perché ogni bestia che lui vede gli è rappresentata manco forte di sé
, come parmenide già, e dopo lui aristotele e gli altri peripatetici dimostrano.
così alto e così veramente lusinghiero per lui che era re. alvaro, 11-40:
conobbe che quella era apatelea tanto da lui disiata. caporali, ii-114: così,
essere deciso. savonarola, iii-188: lui [il tiranno] sta sempre in
capriccio. velluti, 322: sendo lui d'età di 22 anni in circa,
fantasia di voler tentare la fortuna anco lui. soffici, v-3-294: non arrivai
il perduto passeggeri pirandello, 7-451: lui allora si guardava dietro, nel buio lungo
-e chi sei tu, -sdegnoso a lui richiede / -che fantasma importuno a i viandanti
è tutto illuminato, si veggono in lui quelle macchie corporali, fantasmatiche, sensibili,
ci si rendeva esattamente conto, che lui soltanto conosceva, con quella confidenza fra
come parve al mazzone e dopo di lui a don gregorio comanino. giannone, i-390
finalmente al mondo, e vicino a lui, persone ch'egli conosceva ben bene
malumore lungamente represso, e cavarsi anche lui la voglia di essere un po'fantastico
, u factore essere u stare co'lui in de la dieta botega u banca.
quinde inanti possano avere pregio convenevile a lui, e non pregio di maestro, infine
, s'avvisò questa donna dover essere di lui innamorata. caro, 2-1-247: tanto
casa un fan- telletto, / e lui daremo ben mangiar e bere, / e
quello che poteva essere re, rimosso lui, era piccolo fantino, cioè monsignor
varchi, v-49: se si vuol mostrare lui essere uomo per aggirare e fare stare
il fratello, / ch'avie cacciato lui, e così sprona; / ma la
che c'era di vitale nel ricordo di lui, e ricostruito un fantoccio.
dal chiromante già si svegliava e cominciava in lui a operare. b. corsini,
so quanto avrei pagato che non fosse lui che me lo dicesse, per potergli credere
campi, ove la moglie, / di lui già pregna, appunto avea le doglie
, 531: nondimeno l'animo, a lui per ambizione, e a'viniziani per
capriccio della fantasia. soldati, iii-118: lui certamente, anche senza volerlo, farà
. ariosto, 28-10: pur per ubbidir lui che gli è signore, / disse
tomaso a bologna, si ragionò con lui dello edificare quella casa del vescovado, e
commissione a maestro tomaso, che facesse lui. savonarola, 4-4: ma se
ingrassare il cavolo. / ma faccia lui: che poco ingrasserollo, / perché
altresì tosto gittandosi in terra, pregava lui che benedicesse lei: la qual cosa
quale egli fu fatto di poi da lui. tasso, 8-2-45: « facciasi »
che s'erano messi addosso, lui e la ghita, la quale continuava
fora e disnaturato in tutto e laido lui. dante, purg., 1-103:
andasse a fare de'panni, e a lui lasciasse governare l'esercito. ariosto,
mi prese un'altra sigaretta, perché lui se le faceva a mano. piovene,
suo padre volea venire a fare con lui colezione. boccaccio, dee., 4-7
disse a mio padre che, se lui mi mandava là, che mi faria lettere
una confessione scritta di mano propria di lui, nella quale avea fatto nota dei
fa le prime parti, / e da lui quasi tutto sia tessuto / dell'opera
da una scarica generale diretta contro di lui. d'annunzio, i-636: e nulla
cione chiaro, che diventò giallo sporco quando lui, voltandosi, scostò un poco la
, 1-249: quel vederla stentare o con lui 0 per lui, facendo miglia e
vederla stentare o con lui 0 per lui, facendo miglia e miglia talvolta per recargli
qualche avversario che meritasse di incrociare con lui la spada delle vane parole. cicognani
, vi-353: chi fu dinanzi a lui, che facesse tanta resistenza alli nimici
età matura applicarsi le feste a far lui nella chiesa pubblica la dottrina cristiana a'
i bollettini per sapere cosa avveniva di lui, ma ne capì meno di prima,
-ma ora chiedo a voi sua madre: lui, francesco, è o fa lo
francesco, è o fa lo sciocco? lui se n'accorge, secondo voi,
questi adoperar facea pensieri, / perché lui solo a combatter se avanta / contra al
per suo valore / che caro aver di lui dovessi il core. tasso, v-48
capo, / stettero immobili senza a lui fare parola o domanda. cicognani,
conosciuto, cominci a far ragione con lui dell'opere e de'dì. savonarola,
5-56: ne la casa del re di lui diversi / ragionamenti e in tutta scozia
. dovila, 222: furono destinati a lui tre deputati, che dovessero..
segneri, ii-258: non potendo ottener da lui... che ritrattane la religion
amicizia un giorno, al cinema, che lui mi stava accanto. 26. stipulare
facea per tirannia. molti diceano di lui male per viltà e per piacere a'
ascoltano, / ed al detto di lui tutti s'acquetano. manzoni, 43:
l'altro armato, / sommessi a lui si volsero, / come aspettando il fato
, che fossino alla penticosta dinanzi da lui; nella quale festa fece molti cavalieri
83): molte terre teneva da lui e provincie, sì che poteva ben
festa, ed io ne feci a lui, / e dopo salutai quegli altri dui
un momento l'impressione d'essere anche lui persona di casa. pavese, 5-38:
il cavallo no si voleva dipartire da lui, anzi più gli s'accostava e
o poco, non me, ma solo lui grasia ne faite, da cui solo
., 33-147: il tradimento insieme con lui fece. maestro alberto, 154:
, 7-673: e chi era più lui, adesso? ecco qua: uno che
a gustare dio facendo una volontà con lui. giov. cavalcanti, 308: veduta
pulci, 23-22: si difilava a lui, come il falcone, / quando ha
: a cagione del bell'esempio di lui, fece guadagno d'un altro singolarissimo artefice
ch'ei credette poter giovare al di lui male, gliene propose, promettendogli di
sorpreso da questa voga e volle anche lui scrivere un romanzo storico, frutto degli
agevolmente / mirtillo crederà che non per lui, / ma per diporto tuo ci sii
! moravia, i-241: merighi anche lui è squattrinato, tra tutti e due farete
cavallo, non avesse fatto salirvi sopra lui. salvetti, no: non sono
degli arienti, 153: se lui avesse voluto cosa disonesta da la moglie,
ritrarre nuda. pavese, 1-11: lui invece si era fatto prendere senza un soldo
, i-20-154: se dilettate onore, faitevi lui laudare; e se volete arrichire,
se gradite gentili essere grandi, procacciate di lui esser figliuoli. boccaccio, dee.
aveva potuto fare di non protestare a lui e insieme al collegio, che non
della gerarchia buddistica e la fortuna di lui fu fatta. -con la particella
né di accostarsi ha caro: / per lui non fa lasciar venirsi addosso / un
fretta quel di più che potesse far per lui; fece di tutto un fagotto,
uno chiamamento, e ben si fa a lui questo ufficio del chiamare, perocch'egli
botta, 4-220: che più facesse a lui il difendere le cose proprie, che
falce mesti / la polverosa estate a lui si duole, / e nel meriggio le
di fare a mala guerra, come lui ha fatto sempre, ché saprò fare ancor
paura; non aveva paura di nessuno, lui: ma ecco, a farla a
ho voglia di cacciarti via e di ritor lui. -fatene come di vostro. magalotti
, acciò che abbiamo a fare con lui. boccaccio, dee., 10-2
grandissima somma di danari, andò a lui uno de sua di casa e sì
ella fuggendo per non avere a fare con lui, fuggì a peneo suo padre e
padre e chiamato dal suo padre aiuto, lui la trasformò in arbore lo quale si
,... si fece con lui, come si suole, famigliarmente parlando.
foco si delibra. lorenzino, 70: lui dice che non è possibile trovare cose
, buono, fece bene anche a lui. -fare bisogno o mestieri;
ma i provenzai che fecer con tra lui / non hanno riso; e però mal
(174): chi farà contra di lui, farà contra di me. de
52: poiché il re rimetteva a lui il comando dell'armi potevano essi far di
: sopraggiunse il babbo, che faceva lui solo per tre giovinotti, e inventava sollazzi
bùrico; 10 l'accorcio, ma lui quando la ricontava, la pigliava alla
generale. lassù 10 rividi vicino a lui un altro istante. de roberto, 18
parea che lo saladino sapesse fare senza lui, tanto l'amava. cavalca, 16-2-123
del mio fare e del mio dire, lui e la duchessa mi facevano i più
farùccio. svevo, 5-80: assunse lui un farùccio di protezione e dichiarò:
ierusalem. ariosto, 16-72: felice lui, se contentar di tanto / onor
d'un diaspro / tal che per lui, o perch'ella s'arretra, /
giorno, i-494: mille d'intorno a lui volano odori / che a le varie
udendo sì fatto sermone, / a lui rispose: « cavalier villano, / che
, 1-215: un de'sala è con lui, chiamato floro, 1..
pascoli, 217: il vecchio tramontano anche lui ruma / qua ne'frondai gridando e
calvino, 2-112: -presto, -farfugliò lui, -va sull'albero dove s'è fermato
greci sincomisto. verga, ii-363: lui stava a vedere, sopra pensieri, piluccando
di crusca. ma... a lui bastava che la farina degli scritti de'
di detti del tuano si parla di lui, e circa alla religione non pare netta
farina del suo sacco: venire da lui, essere opera o compito suo (
l'avesse se non per esser da lui chiamato a conseglio de la lastra e
666): don abbondio, pregato da lui di fissare il prezzo, si fece
ferro tagliente incisa e sciolta, / da lui disgombra il farinevol pondo, /
quale il mondo trova quello che basta a lui per ridere. pellico, conc.
e come se il nastro fosse per lui un precipitato), aveva preso con onore
borboni. i fratelli di napoleone, da lui farmacopolizzati a re di napoli,
, v-3- 374: niuno come lui saprà mai più essere il consigliere,
tutta questa farragine di versi mostra in lui un ingegno tecnico di grande abbrivo, rotto
del legnetto tolta, quello sfondolarono, lui in un povero farsettino ritenendo. sacchetti
. lanzi, i-16: disse avere trovato lui la pittura tra le fasce e il
perché il veleno de l'anima, per lui trapassando, offende quell'oggetto verso cui
: che cioè elena fosse innamorata di lui, come virginia le aveva predetto.
giornali del mattino, già segnati da lui, come ogni giorno, con grandi tratti
dismisura cresciuto il fascio dello affanno di lui. 4. archeol. fascio littorio
del caduto fascismo o dei regimi a lui affini. levi, 3-107: passiamo
attenti, come si fa a parlare con lui... ». = voce
, svolazanti per l'aria, e lui più d'ogn'altro pazo riguardevole dimostranti.
bene, perché c'è pure in lui un impaccio, un fastidio, quel che
gusto di quel pittore o pure della di lui molta fastidiosaggine. -irrequietezza,
. non ha bisogno di aggiungervela, lui, di fuori, quasi nuovo elemento:
momento a contemplare l'ospite così noioso per lui. [ediz. 1827 (259
momento a contemplare l'ospite così per lui fastidioso]. -sostant.
'l duca non voleva servirsi più di lui, poiché adoperava altri; di che
né fuora non poteva alcuno conversare con lui. p. della valle, 26:
maestà che mi lasciassi stare, perché lui mi teneva prigione per omicidi e per
era ligneroles, ed accosta- ronsi a lui sotto colore di volere ragionare.
/ a che ripon più la speranza in lui, / che d'ogiii pace e
, mia la vita / or da lui fastidita. carducci, iii-11-34: così
a san domenico; e dormendo lui, san domenico gli apparve, e
tuo fastoso / per farsi eco di lui l'eco del mondo. parini, iii-22
grandi titoli fastosi / le vergogne a lui celate / de la nuda umanitade.
pentì d'aver lasciata la filosofia, da lui nella sua gioventù più florida, con
, paradiso. jahier, 216: lui ha aggiunto gratis del bene al mondo,
ugolino, se, come traditore, è lui pure tra'ghiacciati, come vittima,
rendere eterni e fatali ai seguaci di lui tanti errori che furono fulminati sin di
po'tardo. fucini, 251: di lui si raccontava, fra le altre,
e a man a mano / con lui chi di sue coste donna uscio: /
francesi] fu l'ostinazione, per lui e per tutta l'italia fatale, di
apparire su le pareti quella mano a lui sì fatale, che dinunziògli la morte
a l'umile vergine apposti / per lui fumavano fusi in arrosti. pascoli, i-728
dimenticata in un cantuccio al par di lui. faldella, 3-72: questo è
occhi delle ragazze, facendosi fatalone più di lui. = acer, di fatale
occhi con- tinovamente spargeva, voltatosi a lui, disse: deh, patrone,
sua fatata truova, / e spesso a lui simil derrate rende. ariosto, 16-82
tre signori di roma: e innanzi a lui erano stati cinna e siila, e
nel ventre. tasso, 16-51: lui commove in guisa tal, ch'a freno
d'èrcole, poniamo quivi a onore di lui, perché fu molto virtudioso ed a
cuor gentile: / vedran, che a lui simile / non fia d'alcide ogni
vivere altri dugento anni, ché anche lui godesse della fatica che aveva durato per gli
fiamma, 198: sol d'acquetarti in lui prendi fatica; / e di fermare
per riposare con li fiumi, che lui po seguitano; altrimenti continuando col suo
che era più faticante, andasse con lui a perseguire i nimici. b. davanzali
avvegna che niuno siavi stato più di lui faticante e spedito e ricercato per ben
alcuno sì ben costumato, che di lui il divino iudicio e l'umano igual-
da stefano, e stefano imparò da lui a essere più fino e lavorare da
tozzo di pane faticato da altri per lui. moravia, xi-97: si vede
sicurezza di giudice, ella sentì per lui in quel momento crescere l'ammirazione. bocchelli
crudeltà d'un giudice che voleva da lui una confessione, destituto d'ogni soccorso
sarà vie maggior pietà di te verso lui lasciarlo morire, che più in lui con
lui lasciarlo morire, che più in lui con la tua presenza prolungare la fatichevole
per gli altri soltanto, ma anche per lui sarebbe stata una pazzia. serra,
furie: laonde il suo timore pare in lui non difetto di natura, ma violenza
l'altro armato, / sommessi a lui si volsero, / come aspettando il
cotesto era il fato odierno della musica lui non si pentiva di non avervi sortito orecchio
: ma con verità, ch'a lui sta troppo bene ogni male: piatisce coi
vita, lasciando la paurosa cerva a lui che dolente gliela pareva ripigliare, tornandosi
tutti del valletto straniero; e di lui disse tutte le sue fattezze, e
, d'inginocchiarsi, che dentro di lui s'era già compiuta. baldini,
cui l'uomo agisce su un oggetto a lui esterno. b. segni, 11-177
tratta di tutte le cose degne fatte da lui. bibbiena, 114: se loro
aiutato, il savio penetra, con esso lui, quasi volando, tutte le cose
alla imagine e similitudine di dio, in lui più si manifesta la bontà divina.
115): molte volte nelle cose da lui fatte [da giotto] si truova
. guicciardini, i-145: diputò oltre a lui vari capitani in molte parti del regno
al governo della calavria, fatto da lui gran conestabile; a gaeta il siniscalco
però d'un ingegno più risoluto di lui e più vasto. leopardi, 32-175:
attaccaticcio, ma non agli scoti né a lui, giramondi nati e fatti.
non d'arme, / ch'a lui nave ir non può né cariaggio. d'
per cristo e per combattere per lui, e per fare fatti d'arme.
cielo, / lo ciel vogliendo, a lui ubidir tole, / e desse
rispose: « ebbene, vattene con lui ». -dormire sopra il fatto
, docilmente, si incamminò dietro di lui. -fare al fatto: importare
, ii-172: vedi tu, drieto a lui non già gran fatto, / tre
del passato, nel fatto si distacca da lui intonando un canto che quegli non ha
il re molte cose segrete con esso lui, e mostrando di deferire molto
1-287: sentirai come, ragionando con lui di volerti dar donna, egli è uomo
son parole: / ma guai a lui, se vuol venire a'fatti. collodi
sì guemito di soavitade che sopr'a lui non si muova un sol pelo, ma
, al suo fattor sempre sottana, / lui obedisce e lui acquista onore, /
sempre sottana, / lui obedisce e lui acquista onore, / donne, tanto che
è mio creatore; / io fui da lui creata, / e fui incominciata.
tempio di dio, e che in lui si deve leggere l'arte divina e imparare
massimo / fattor, che volle in lui / del creator suo spirito / più vasta
convegna e capitoli di tutto quello che lui avesse a fare per detto re in detta
uno garzone. savonarola, 7-ii-341: lui non è stato mai fattorino, come vuoi
satirici che, adattati e sconciati da lui, facevano al caso. -l'
dio; e tanti pregi che in lui si adunano, il fan tosto riconoscere
è mio creatore; / io fui da lui creata, / e fui incominciata.
. marino, 12-77: incontr a lui non hanno / malìe possanza, o magiche
/ per lo regno mortai ch'a lui soggiace, / diventa in apparenza poco e
lo spirito si diparte, onde nascono in lui molte tentazioni, ciò sono: confusione
e s'era messo in gala anche lui per venire a tavola,...
con aria faunesca nel venir su di lui interdetto e furioso. faunlno, agg
/ fausta accogli la prole / di lui [crispi] che la tirannica vigilia /
dolce bocca /... / a lui non ride pur, non pur favella
, non pur favella, / ma in lui di baci ima tempesta fiocca. g
novellino, 21 (43): a lui venieno sonatori, trovatori e belli favellatori
. palazzeschi, 4-202: i pugni da lui dispensati con tanta destrezza...
, i quando maligna pecchia / a lui la man ferì. pascoli,
io porto in bocca il fele, a lui di favo / le labra stillan.
pitture picciole; né altri meglio di lui ornò allora di storie e di favole gli
una favola di qualcuno: sparlare di lui, inventare dicerie sul suo conto.
, ha le mie lettere palesate e con lui insieme, a guisa d'uno beccone
favoleggiava altrui d'un'altra terra / a lui sol certa. popini, 26-250:
vii-357: o quanto bene s'avvera in lui ciò che di quella misera falsamente finse
ma adoperandole in quelle parti che a lui stesso dovevano mostrarsi chiaramente favolose.
20-7: novo favor del cielo in lui riluce / e 'l fa grande ed augusto
dal ciel non manda / di grazia in lui non meritato lume. dottori, 45
bavaro, perocché il re di francia avea lui più stato e favore, perocch'era
signore, sa che il signore, è lui che ama e sarà generosissimo dei suoi
niccolò con tortura, e ricercar da lui che faccenda era questa ch'ei maneggiava
/ in sé sicura e anche a lui più fida, / due principi ordinò in
don lagàipa, che s'era recato da lui per intercedere in favore d'alcuni parenti
che era a pontremoli, stimando da lui avere favore a esser mantenuto in firenze
, se non vi fusse alcuna ombra di lui, non si sarebbe messo a volerci
ch'ella dicea, / ed ella a lui il simile facea. grazzini, 2-140
disse a mio padre che, se lui mi mandava là, che mi faria lettere
da scintilla di pietà che fusse in lui, largamente promise ogni cosa tentare ond'egli
a pagare che i venticinque ducati a lui promessi. c. dati, 3-30:
la mano nella spalla, o tesser da lui rimirati con un ghigno, ancor che
, il secondo mese che tocca a lui dà le membra [al seme]
valerio massimo volgar., i-377: ma lui con grandissima fatica e pericolo intrigato,
bene ordinare in ogni parte a gloria di lui e a gloria della chiesa. comisso
stesso, crescendo la mia comprensione di lui, singolarmente umiliante e delusivo.
del fondaco non avevano saputo nulla di lui nell'infanzia, dopo la notizia del
lo presentano gli storici dediti a'nemici di lui. 7. dato, pronunciato
del re e del duca, dove lui molto favorì la parte del duca.
: tocch-tacch! « favorisca! » grida lui; e corre ad aprire. verga
madre del re e molto favorito da lui, mosso o da leggierezza o da
, legittima e fazziosa, detta da lui oligarchia. 5. che rivela
cenno a un monsignore ritto dietro a lui. c. e. gadda, 504
improvvisamente quella regina andò dritto verso di lui, gli gittò come una sultana il suo
,... palesava come in lui brillasse dell'arabo sangue, di quella
cosa lo dispoglia, / e le ricchezze lui, ed ei lor lascia. bencivenni
rant'anni, seduto poco discosto da lui, col capo scoperto e grondante di
febbricare, e l'ottavo dì venne per lui santo francesco, secondo la promessa,
vegliava per l'infermo, palpitava per lui, tremava per lui. =
infermo, palpitava per lui, tremava per lui. = dal lat. febricitare
medicinali sparsi dappertutto, ci mise le mani lui. 2. sm. rimedio
e fussi al mondo un ben, quanto lui, raro. caro, 16-1:
montale, 6-274: non una volta lui sporse / cocca di manto o punta
301: tespi avea prima di lui introdotto l'uso di coprire e variare
4-324: avevo tanto bisogno di sfogarmi con lui... mi ha lasciato tutta
il pazzo in un ambiente simile a lui. -recipr. bocchelli, 1-277
; / e s'io fo morir lui, sia ancora peggio. / per tutto
, / veggio el mal fecondar fra lui et ella. muratori, 5-ii-372: secondo
fecóndia che non mi sarei aspettata da lui pochi minuti prima. = deriv
nulla prendono che non sia superfluo a lui, e gli dànno sovente ciò che
mondo furono create da dio, e da lui per tutto disseminate e sparse, per
clima. foscolo, 1-461: a lui feconda / fu tre volte la donna.
, ed è grido che si alza da lui, e il ragazzo lo porta per
dio, crede fermamente le verità da lui trasmesse attraverso la rivelazione e proposte dal
fuor compiute / al sacro fonte intra lui e la fede, / u'si dotar
fede cattolica? boiardo, 1-1-7: lui solo a combatter se avanta / contra
al primo grado, imperadore: / che lui convenne / e li pertene / la
credete / nella fede de amor in lui sperando / e cun sospiri nel suo fuoco
il prezzo ch'erano restati d'accordo con lui, a tanto il mese, non
e l'onor di questo mondo, lui... non s'è vergognata di
le promise, e la pulciella promise lui fede e lealtade. savonarola, 7-i-60:
che frasche: io non posso credere di lui, se non tutto bene e pura
1-24 (68): intanto a lui passato la stizza ed a me la
fia possibile secondo la fede avuta di lui. bembo, 1-166: quel ch'i'
xviii-150: al giovane drappel, che a lui sorgendo / di bel pudor si tinse
cavalca, 16-1-115: tutti corsero a lui confessando il nome di cristo e domandando
amiamo dio per quello ch'è di lui scritto. crusca [s. v.
bernardo diaz e, in fede di lui, antonio de herrera vogliono che anche
nel mancar di fede / tutta a lui la bugiarda africa cede. v. franco
studi, onde la collazione fatta da lui, sarà certamente esattissima, e meriterà
portare fede a qualcuno: nutrire fiducia in lui; essergli fedele, devoto, ossequente
dominio di quel principe, che aveva in lui collocato tanta fede. foscolo, xv-225
fede di qualcuno: nutrire fiducia in lui; prendere confidenza. maestro alberto,
messer bernabò, niuna fede prendea di lui. -ricevere, accettare, prendere
, 1-38: fanno una fossa, e lui sot- teranno, e pongansi insieme fede
più di tre mesi or dicendolo a lui, / et ora spaventando i compratori /
mancato il padre egli averebbe perduto il di lui danaio e l'alloggio. p.
di veder perpetuata con un fidecommesso da lui statuito la sua superba raccolta dei ritratti
né priva del suo aiuto chi confida in lui. cavalca, 6-1-212: è anche
e molti altri discepoli del maestro, ritiratosi lui stesso a vivere sotterra. 3
donna di casa, più sorda di lui, e d'un grosso cane nero,
parzialità da parte del sovrano verso di lui, unite al proprio sentimento di devozione
all'autorità,... facessero di lui non soltanto un fedelissimo funzionario ma un
suoi fedeli; quel fedele, ch'a lui si ribellasse, non disleale, non
-dacché li piacciono, io li guarderò per lui. g. villani, 9-177
sacra di parigi. / van con lui tutt'i fedeli, van gli abati ed
, i-4: io, che da lui ho la vita e l'onore, /
, i-i77: si davano volentieri a lui e l'ubidivano fidelmente. muratori,
se lode / cerchi e fama appo lui, ma fedelmente i adulando ubbidir.
gloria della città, il dono da lui ricevuto con la vita; e fosse fedelmente
una viva ammirazione per il carattere di lui, per la fedeltà fanatica alla memoria
mercede, / se tu facessi di lui qualche pruova; / ogn'un zimbella
, ogn'un guata e vagheggia, / lui sol per fedeltà esce di greggia.
gadda, 6-14: della fedeltà di lui, forse, neppure era certa. brancoli
a riposare, l'aveva ora smossa lui medesimo. serao, i-867: uh!
diede [washington] alle colonie da lui redente e federate le istituzioni pensate ed
fedire; e voi farete quanto che a lui piacerà. dante, inf.
d'auro e di baci liberale, a lui / una parte chiedea del fedo letto
. de marchi, i-854: fu lui che gli toccò staccare suo padre dal portone
8-75: dì al tuo padrone che venga lui a cambiare la carne, se ha
membra / ch'esto sasso felicie tra lui serra, / per farsi terra in
di felice rossore. panzini, ii-599: lui era guercio, e aveva la fisionomia
specchiarsi il firmamento, senza essere anche lui intorbidato. 8. ricco di
una ferma speranza... che a lui fossero poi facilmente per offrirsi molte felici
'l lassa. beccati, xxx-4-309: per lui pastor son fatto il più felice /
gira il sole, / e per lui su salito in ciel mi truovo. lambruschini
: la felicità si prendea beffa di lui; mascherandosi in fogge così oscene e bestiali
ciascuno, si fa e si dice da lui solo per conseguire l'ultima perfezione sua
animo di vantaggiare gli interessi privati di lui medesimo. algarotti, 1-443: il
. lorenzino, 73: se ben lui ha aùti tre figliuoli (che certo è
io nissuno ne sia per avere, lui volentieri ci ha dato erminio suo minore
doni che il cielo avea piovuti sopra di lui. manzoni, pr. sp
ben raro però era il risentimento in lui, ammirato per la soavità de'suoi modi
fra giordano [crusca]: parlò a lui con parole cotanto dolci e d'amore
suscitare in italia lo studio delle di lui opere, noi oseremmo quasi felicitarci d'
cesare, e noi ce ne felicitiamo con lui. = voce dotta, lat.
ogni cantone, / -ma dov'è lui -diceva -quel fel guerzo, / il qual
sotto al ponticello / e volser contra lui tutt'i runcigli; / ma el
un mostro / ch'era più di lui grande, ed era augello: /.
ognor ravviva / grazia che largamente in lui deriva. -per simil. con
di noi me- schinelli; / di lui, che si morìo; di me,
influenze e felle, / ancor da lui non visto, il cielo avaro: /
masuccio, 203: con fellone animo da lui partitose, se n'andò rattissimo a
: in una di quelle gondole nere lui e lei, nascosti in fondo al felze
elli morisse sanza erede, e di lui non rimase niuno figliuolo maschio né femina
si attacchi, a sorte, a lui venerea peste. = voce dotta
ti avrà irritato, mai parli di lui com'esso [l'evangelista] fa
vere,... fu deliberato per lui di avere sopra questo caso con tutti
6-180: l'improvviso inopinato incontro con lui..., i pensieri che coi
mario... fino a recarsi da lui, a sedersi sul suo letto, a
/... / sol per lui combattendo il riso 0 'l guardo,
io non mi posso stare securamente a lui. de'mori, x-983: messer
descrizione del tipo di bellezza femminile da lui preferita. pavese, 6-145: gridò
regno femminoro, la quale venia a lui con trecento donzelle per cagione d'avere figliuoli
donzelle per cagione d'avere figliuoli di lui. libro di sydrac, 16: quella
albanoni, / e come tutti a lui ubbidir fuoro; / altalistri regina d'amazzoni
. anguillara, 5-30: sdegnato contra lui con una scure, / per vendicar
un tratto, senza osare di dirlo a lui, sentì come un fendente dal capo
un po'di spazzatura su le scarpe di lui. d'annunzio, iv-2-546: i
cacciavano le dimonia. boiardo, 2-3-64: lui guardava lei con molto affetto, /
; / più fiumi e più reai da lui si spanda / da quella parte che
michelstaedter, 366: l'oscurità per lui si fende in una scia luminosa.
. gelli, 15-i-678: fu riputato da lui nella 'etica'il guadagno de'feneratori
quel della gran mandibola, venne a lui con la spugna imbevuta d'acqua fenicata
il più ricco del luogo, ma anche lui in berretta fenicia. 2
dante! quanti pochi hanno imparato da lui a distinguere l'essenza della istituzione,
seni gonfi, che tuttavia somigliava a lui, che egli poteva comprendere fibra per
. rovani, ii-16: vicino a lui era il prevosto lattuada di varese,
. e i problemi particolari apparve in lui [in hegel] una traccia nella
conclude l'autore, e concludiamo con lui) che la filosofia... avrà
parentesi » il mondo reale (per lui irreale). fenomìa, sf
dal ferace corno / versar su parti a lui vassalle applausi / e non contesi mai
e dominio del monumento, che in lui si trasfondea con la donazione; e tra
ara maggior. pascoli, i-157: di lui tutti sanno, anche perché ricordato sul
, 2-10 (254): essendo a lui il calendario caduto da cintola, e
un sarto con complimento indovuto, da lui deluso, poscia che la sua comitiva
sei come quel dio / e come lui chiomato / e imberbe, e con la
, aprimi il seno; / feriscimi per lui. supplice, umile / eccomi a'
amore, come s'egli si lamentasse a lui. pulci, 2-72: parea quando
/ non credo che soffèra / che per lui morte mi fèra. petrarca, 202-5
il danneggiava; e 'l castellano feriva lui, che quanta arme prendeva, tanta
ne mandava alla terra. e lancilotto feriva lui, e truovalo più forte che diamante
forte che diamante; e 'l castellano ferì lui nello scudo, e partillo per mezzo
sopra lo scudo; e tristano fiere lui e portollo alla terra tutto delibero.
, di volere stare a contrastare con lui: ma è da pigliare la saetta della
se n'andar le saette / drizzate a lui con disperato fine / di punirlo o
riempiuta l'ampiezza del fatto cerchio da lui. livio volgar., 1-373:
tradimento, ma dio ogni volta che lui manda uno flagello, massime e'grandi flagelli
l'uomo bizzarro, / e sperai 'n lui vendetta. ei v'ha ferito;
, essendo già ferita d'amore di lui, diedegli comiato che s'andasse a
più che l'ordinario, ancora perché lui volse fare la ferita alquanto aperta,
savonarola, 8-i-107: bisogna dire che lui [satana] ponesse qualche cosa nociva
menollo allo albergo, ed ebbe cura di lui. collenuccio, 119: stracciandosi li
prende il giusto tono. ciò che in lui è ferito, non è l'orgoglio
il ritorno al proprio focolare: per lui la caserma è un carcere e la bandiera
dei cantici volgar., xxi-347: da lui, ave- ranno corona d'auro in
una zampa: / di sotto a lui pur d'oro era il torchione, /
acciocché fermamente ritenga quella cosa che in lui sopravviene per rettificazione ed equazione e figurazione
[filosofia] molte cose appresi da lui ne le publiche scuole, le quali non
secondoché svetonio disse, che tostamente da lui, essendo imperadore, sarebbe dalla pregione
, che l'anima che spera in lui, sempre è provveduta da lui. lorenzino
in lui, sempre è provveduta da lui. lorenzino, 244: quando noi
. aretino, iv-1-13: pure a lui [dio], che può il tutto
sua misericordia è infinita... in lui adunque l'animo e la speranza vostra
, non per fruirlo, fermando in lui il desiderio e l'amore. 12
/ schiva non fossi, solamente a lui / forse m'inchinerei. magalotti, 7-191
il cammino. tasso, 20-47: vèr lui si drizza, e i suoi sgrida
fogazzaro, 2-47: ti parlerò di lui; un tema che potrà forse conciliarmi
doveva all'ingegnere: l'aveva fermata lui, a tempo, sull'orlo dell'abisso
tutto mio podere / mess'ò in lui [amore] spietato, / e fermato
: il padre si fermò sopra di lui, e guatandolo, pianse rammentando tutte le
se ne rise; et innanzi che lui se ne avedessi, e'vi si
nostro signore iddio, e molto favellò co lui. davila, 164: dall'altro
a raccontare dei dissidi che ebbi con lui e che sono tanto pochi. cicognani,
diedero 24 figlioli. pea, 7-184: lui, in tanti anni di giramondo,
petrarca, 44-7: che vostra vista in lui non può fermarne. lorenzo de'medici
quella udita, la nostra speranza in lui [dio], sì come in cosa
i sanseverineschi non venissero ad unirsi con lui, e che volessero più tosto fermarsi
come una mano vigorosa sulla spalla di lui: - e adele? -fermarsi
da calcolare i punti della calzetta; né lui, starnutare. moravia, xi-25:
, padre di famiglia e soldato, lui voleva fare un'eccezione. nuova fermata
là ov'ella vuole, / sì lui faccia intendente che si duole / d'una
duraturo. boccaccio, viii-1-77: in lui tutta la publica fede, in lui
lui tutta la publica fede, in lui tutta la speranza publica, in lui sommariamente
lui tutta la speranza publica, in lui sommariamente le divine cose e l'umane
e deciso. la filosofia è in lui ancora in istato di fermentazione. carducci,
virtù della scultura, che innanzi a lui giaceva senza onore e nelle tenebre sepolta
a che ripon più la speranza in lui, / che d'ogni pace e di
: e'non si può avere di lui altra fermezza o vero costanza, che si
difendersi da quello peccato ch'è a lui opposto. guittone, i-21-157: ché fer-
troppo spesso all'attrazione che esercitava su di lui la vista di monica, si riprometteva
4-27: comu- nicossi il papa con lui del corpo di cristo per più fermezza
del re di francia, quando a lui piacesse: e per dote la duchea d'
la condizione d'ettore, ed appressandosi a lui, li porse il coltello in segno
e quel popolo che malignò contra di lui, che non hanno più regno né luogo
così mi stavo con gli occhi fermi in lui. varano, 186: fuor che
in seno per andare, come da lui mi spicavo in palazo, ricercai come
. tommaseo, 1-82: stimo in lui un ingegno non profondo, ma fermo,
appoggiò mollemente il braccio affa spalla di lui, e si lasciò andare. bocchelli,
mano, la quale, albergando con lui, gli porgesti come a tuo oste,
masserizia appo sé da potere pigliare di lui buona isperanza o sicurtà di ferma istanzia
che tosto si dovea permutare, / e lui per nuovo amante abbandonare. caro,