pietro ispano, / lo qual giù luce in dodici libelli. instituti dei santi padri
potrò fra queste valli ombrose / sperar più luce, se mi fugge il sole?
luogo era strano: sopratutto per la luce lilla che lo illuminava in maniera tanto uniforme
indora. idem, iv-1-141: per quella luce tragica un corteo funebre di vele triangolari
non si ha più rifrazione e tutta la luce incidente si trova nel raggio riflesso)
uguale al rapporto fra la velocità della luce nel primo mezzo e la velocità della
nel primo mezzo e la velocità della luce nel secondo. crusca [s. v
.]: parlandosi del passaggio della luce da un mezzo in un altro meno
recedono con velocità pari a quella della luce. 16. geom. punti o
luminoso, splendente (un astro, la luce; ed è contrario di fosco)
aér tuo veste la luna / di luce limpidissima i tuoi colli. ghislanzoni,
luminoso. montale, 3-234: la luce sfolgora sulle apunane, limpidissime fra una
diventò favoloso, percorso da raggiere di luce, trasvolato dai limpidi uccelli nascosti di
di conoscere il mondo facendo brillare alla luce del sole un vero autentico limpido subitaneo
un mezzo trasparente che lascia passare la luce senza provocarne la diffusione. 15
bellezza / che sotto nero manto chiara luce, / più sento amor che nella mente
spira; / foco, ond'ha luce il sol, di stelle il manto /
g. bassani, 3-177: prendeva luce [la scala] da tre alti finestroni
bernareggi, 316: questo quadretto è una luce quadrata di un braccio agrimensorio, o
vecchio villaggio lombardo, mettono una vivida luce sul quadro di ballata romantica.
bontà. cicognani, 13-19: la luce le illuminava il profilo della parte da cui
'non conosce splendore più splendido della luce elettrica, benché terrena e marcescibile.
12-93: [non] vedendo spuntar luce di lira marchesana, il poeta, aggravato
occhi rosseggianti e sparsi / di sanguinosa luce. / entro le fauci / colavan marcia
fisiologia da poco tempo marcia scortata dalla luce delle naturali scienze, non ci deve
, 11-259: di cielo, di luce, di spirito e d'onda, /
marcida nel centro, / dove neppur di luce aurora sorge, / nulla via penetrar
nel mare pauroso delle foreste prive di luce. pea, 8-42: un mare
a spostamentiverso il basso. 10. luce diffusa, intensa; abbondante emissione di
diffusa, intensa; abbondante emissione di luce. carducci, iii-1-123: o diletto
non uscisse tutta inzuppata e grondante di luce dal mar celeste della poesia.
infinita, / ch'è mar di luce e vita, / e che in se
porta via qualche stilla del mare di luce. 13. stato interiore o
mio genero sulla via di trovar la luce ch'ei cerca, voi degnatevi indicarne le
, di stella del mare, di luce, di paradiso. -mare di
li quali, oltre al confine della luce, cavalcano, già tocchi dal sole
al mare, stelle al cielo e luce al sole. redi, 16-v-96: nell'
quella marea grigio-verde, che non tiene la luce. -di animali. bontempelli
rossi che fan l'altalena, e nella luce, la sediziosa eco di una «
7. luminosità diffusa e viva; luce o calore molto intensi. govoni
2-36: nella vasta marea della sua luce la strada maestra, innanzi a loro,
leggermente, oscillante (un effetto di luce). landolfi, 2-71: da
9. spargersi intorno, diffondersi (la luce). stuparich, 5-35: il
il quale nasce da vari sbattimenti di luce che cagionano gli strati. d'annunzio,
gioco di tinte e colori che la luce produce sull'acqua, nell'aria,
ricevette, com'acqua recepe / raggio di luce permanendo unita. idem, par.
6-127: dentro alla presente margarita / luce la luce di romeo, di cui /
dentro alla presente margarita / luce la luce di romeo, di cui / fu l'
, la quale elli chiama margherita, la luce, cioè l'anima d'uno romeo
romeo. -spirito beato sfavillante di luce. dante, par., 22-29
per modi di scongiuri nigromantici volgeva la luce in tenebre... ed induceva
le lampade imbrattate d'azzurro mandavano una luce falsa, che non raggiungeva i margini dei
e non si ha conforto alcuno dalla luce del sole. tasso, 14-32: non
permette la penetrazione di una quantità di luce sufficiente alla fotosintesi. bonvesin da la
vergine maria, madre del redentore, alla luce della sacra scrittura e della tradizione,
pesa alle catenelle, che faceva una luce come la luna lavorato, alabastrino
. è bella nella pioggia come nella luce dell'aurora o di un tramonto, e
anche le figure umane che in quella luce si levano. 2. figur
estens. abbondante emissione o emanazione di luce; sfolgorio. cagna, 3-16:
squallida. il corso annegato nei marosi di luce biancastra ed infocata che il sole dardeggia
del marsala attira gli ultimi fiocchi di luce e manda profumi alle narici. pavese
con quel cielo grigio e con quella luce cenerina. cagna, 3-123: nel palco
, come una sforacchiatura da cui la luce s'irradia, ma una vera e
con forza (il sole, la luce, ecc.). govoni,
giorno, più non s'intende se luce suono o calore, bruciando martella gli occhi
del campanello, e staccai il contatto della luce. 3. percussore che,
impaura / le sagome d'avorio in una luce / spettrale di nevaio. -per
martoriandole il polso, trascinandola verso la luce. cicognani, v-1-384: allora,
. poerio, 3-88: ahi la serena luce / allor concessa m'è quando lo
ojetti, iii-300: stamane ho riveduto alla luce del sole questo pasticcio di crema marzapane
mano a mano i lividori spariscono alla luce della libertà, la maschera casca e la
di esso che si vuole riparare dalla luce). 13. ant. apparizione
il volto dalle scintille infiammate e dalla luce abbagliante della canna ossidrica e dei metalli
piede dondolante, con una virgola di luce su la mascheretta di coppale.
, nei teatri per graduare gli effetti di luce dei riflettori). 5.
tra sé discordi e misti / trasse la luce al mondo, / tu l'abisso
]: 'masse d'ombra e di luce 'diconsi dai pittori quelle grandezze di
diviso per il quadrato della velocità della luce. -massa longitudinale: rapporto fra forza
delle tenebre, trasfigurato in angiolo di luce, che oramai nulla più gli mancava
più della sesta parte della larghezza della luce, né più della quinta.
, bicipiti e mascelle formidabili uscivano in luce da tutte le logge. puah!
albergo in faccia alla stazione aveva una luce accesa a pianterreno. entrarono lì, si
un gran bisbiglio, perché veniva in luce che quella matassa era molto lunga per
li studi delle naturali considerazioni, la luce diletta più i contemplanti; intra le cose
per modi di scongiuri nigromantici volgeva la luce in tenebre, subitamente menava li venti,
leonardo, 2-501: o matematici, fate luce a tale errore! lo spirito non
e dinudata da materia, che la divina luce, come in angelo, raggia in
-benché sia bianchissimo -è materiale e la luce nella sua immensa profondità si spande.
i manichei, materiale, ma anche la luce: una materia più tenue ma sempre
». appena quest'opera comparve alla luce, che stuolo di sicofanti insorse per
del suo padre, da cui ha luce di grazia, pur avendone anche per sé
materiato di polvere d istelle o di luce lunare. -sostant. carducci
annunzio, iii-1-10: ah, che luce! egli era impregnato di sole nuovo,
violento, rapito nei suoni e nella luce. e la voce dello strumento era
visibile, e una cosa stessa con la luce dell'occhio materno che s'inumidiva d'
poca vita tra sbatter d'ombra e luce. -che ha per oggetto la
a poco quella verde lanugine, dalla luce del sole e dall'alimento materno fatta
-uscire dalla matrice: nascere, vedere la luce. d'annunzio, ii-234: tuttavia
, lxi-153: ippolito di nuovo in luce venne / con sughi d'erbe e fu
ti seduce: / è pazzia dare alla luce / quel che scrive, o testa
sino a mezzogiorno; prime ore di luce della giornata; parte o momento del
giorno che comprende tutte le ore di luce antimeridiane (per lo più in funzione
fino a mezzogiorno; prime ore di luce della giornata; parte o momento della
paoni le gemmanti / piume verso la luce, e de'lor canti / striduli
strani, insoliti, suggestivi (una luce, un'ombra). boine,
nieri, 2-267: chi manda alla luce i libri per intertenere signorine, scrive
4-ii-14: nella gran sala rettangolare la luce entrava dai vetri opachi dei finestroni, avvivando
che diffonde, e non riflette, una luce, un'immagine luminosa (una superficie
gono, e poi, continuando la sua luce, caggiono, quasi come nebulette matutine
brillare all'inizio del giorno (una luce); che sorge di prima mattina (
reverenzia d'esso creatore, risplendono come luce mattutina nelle menti delli contemplanti. epicuro,
/ già cominciava a sorgere / la luce mattutina. leopardi, 9-29: a me
e pastoso (un colore, una luce, un effetto lumi- nistico).
della malta] riesce a servirsi della luce, e maturarla e spegnerla.
maturare: cioè farsi abili a sostenere la luce divina. 10. ant. erogare
al fine di accrescerne la sensibilità alla luce. 11. maturazione dei formaggi:
inonda / la bella stanza d'ima luce aurina: / freme la messe ai
, marcata (un colore, una luce, una fiamma). cellini,
occhiata disgustata alla strada già piena della luce matura del mattino inoltrato. bernari,
sommerso il tempio cristiano / in una luce d'or gaudiosa, / da 'l mausoleo
tanto da vedere il mio libro alla luce del mondo. p. petrocchi [
suscitando su tacque enormi vampate di luce argentea fumosa. -suono tanto intenso
tito e di costantino, aggirandomi in quella luce di perla e, non senza una
così artifiziosa, che quel raggio di luce, che vi dà dentro, vi
, par., 13-55: quella viva luce che sì mea / dal suo lucente
una. buti, 3-395: la quale luce 'sì mea ', cioè per
. il suo profilo mefistofelico spiccava nella luce della candela. soldati, 2-27:
con annessi due altri stambugi di seconda luce dall'aria mefitica e un puzzo da mozzare
sembra di risalire all'aria e alla luce da un fondo opaco e mefitico. bonsanti
avanzata molto in italia l'anatomia della luce. = deriv. da megalografìa
: non potti sì invocar la sancta luce / che me volgesse la beata spera
. dante [tommaseo]: luce ella nobil [la donna] nell'ornato
solito, è abituato a una mezza luce, a una conversazione discreta, alla riservatezza
colonne. d'annunzio, iv-1-5: la luce entrava temperata dalle tende di broccatello rosso
lavoro del nostro archeologo non vide la luce che il fascicolo delle, [epigrafi]
anima vi disposi, sentendo la virtù della luce degli occhi vostri, la soavità delle
dalla sua prigione, rivestito di tanta luce di maestà italiana e tanto al di
onofri, n-21: nuvole s'incastellano di luce / sui magri tetti, e crudamente
g. raimondi, 2-78: la luce del giorno che cadeva dietro i pioppi
ora / e giugno lo ristora / di luce e di calor. pascoli, 17
zarlino], ma non mandò in luce, un libro intitolato * de re
che gli manda in refrigerio una benedizione di luce. -sm. 5.
t'avea più volte / d'inusitata melpomenia luce. = voce dotta, dal lat
del ventre della madre ne veniva in luce, portò seco una grandissima veste d'
breve e nubilosa luce / vo ripensando, che m'avanza,
, veniva qualcosa che non era più luce, ma come la memoria della luce.
più luce, ma come la memoria della luce. 7. annotazione sommaria e
avesse cura che non uscissero mai alla luce versi cotanto vergognosie ridicoli. -esposto,
mustafà, infantassero e mandassero poscia alla luce il parto supposto di questa ultima sua
., 31-47: su per la viva luce passeggiando, / menava io li occhi
ma non di assalir di fronte alla luce del sole colle insegne scoperte, ai così
, 533: quando si mostra la sua luce [della luna] piena, /
, n. 26. -menare a luce: far nascere. capellano volgar.
mento indugiasse o più tardi mi menasse a luce. -chiarire, spiegare.
pietoso, che voi mi meniate a luce anco di un altro dubbio che mi
e dal no e dal sì prenderò luce e calore e maturità. papini, x-1-813
, slavato, i suoi occhi senza luce, i suoi capelli di stoppa e l'
potere godere la vita e la temporale luce. ariosto, 17-106: per tor
attivi. ungaretti, il-no: per la luce giusta, / cadendo solo un'ombra
: puossi a voi celar la vostra luce / per meno obgetto, perché meno
. non gradiva che si mettesse in una luce men che favorevole la « sistemazione »
sole e quel diluvio d'oro della luce che per tanti secoli versa e spande
del papa, 4-118: questa [luce] è fluida in grado supremo, per
intrigate, senza un menomo albore di luce? leopardi, iii-288: la mia
, consistente in una reazione verso la luce con mantenimento di un angolo costante con
dello spirito; ciò che gli dona luce, energia, conforto; sorgente carismatica
il mensual suo giro, ora di luce / empie ed or vota il suo
avea per istituto di dare mensualmente in luce le sue relazioni. baretti, 6-285
. anguillara, 15-29: la sua luce mental lucida e pura / ogni ascosa cagion
e gli usi, / che la luce mental, se il core è gelo?
in problema mentale e lasciarsi penetrare di luce, l'incompreso esser compreso. moravia,
lavoro si è tentato di portare qualche luce intorno alle vaghe e confuse idee della
occhio de la mente trai / di luce in luce dietro a le mie lode,
la mente trai / di luce in luce dietro a le mie lode, / già
nascimento era tornato lo cielo de la luce quasi a uno medesimo punto, quanto a
affitto, i quattrini a mara, la luce, la rata dei mobili.
le cose terrene, / di vera luce tenebre dispicchi. cellini, 878: volto
. si applicarono a comporli e darli alla luce colle stampe per comodo de'cantori.
fronte fora / tratta del dì la luce, orbo restai: / ma, mentito
non fatto finta di cristallizzare in una luce, in una gloria mentita, da
nel teatro del mondo e morto a la luce, sepolto a pena ne le librarie
: perocché qui è fatta menzione di luce e di splendore, a perfetto intendimento
. savonarola, 8-ii-6: la luce di dio è inaccessibile e li beati
di bel gioco / e uno sprazzo di luce entro i miei occhi / ne resta
foco naturai chiaro somiglia, / gli fece luce, mostrandogli intorno, / come se
reducere a ragione colui in cui è la luce di ragione del tutto spenta, che
nuova, 31-10 (100): ché luce de la sua umilitate [di beatrice
giornata è arminio il padre. / luce lugubre il brando suo tra i foschi /
la notte intorno ascose / l'aurea luce del sol col nero manto, / imprese
gloria e 'l cielo di stelle e di luce, non vorranno permettere che al presente
, apparvero solide, scomparendo con la luce il gioco e l'inganno. rimasero i
mortai malinconia, e ci apporti la luce della vital allegrezza che 'l mortificare e 'l
inchiostrazione solo di quelleche sono state esposte alla luce. = voce dotta, comp
io pensava meco stesso di dare in luce dodici delle più brevi tra le mie
solare sul quale, per mezzo della luce diretta del sole, si misura il tempo
fra giordano, 70: la terza luce, che hanno gli angioli, è
fontana vivace. panziera, io: meridiana luce splen- diente, / pazzia di cristo
.. il marciapiede illuminato di blanda luce meridiana; il tronco verde e marrone
. letter. splendente, abbacinante (la luce). fra giordano [crusca]
fra giordano [crusca]: alla luce meridiana del mezzogiorno. baldini, 9-122
il fango di quelle viottole, la luce meridiana di quelle marine,..
il taglio, il colore, la luce, il gusto di cose viste in toscana
. -per estens. illuminato dalla luce intensa del mezzogiorno; immerso nella quiete
ho,... contro la meridiana luce della ragione,... in
d'un pallido raggio di luna in tanta luce meridiana di realismo imperante ed intemperante.
della perfezione infinita di dio, nella luce sfolgorata della verità, nel fervore esaltante
). 10. locuz. a luce meridiana: con immediata evidenza.
. un bello sgolarsi per dimostrare a luce meridiana l'eccellenza della sua proposta.
prologo... la rimise in luce una donna gentile, quale un saluto
era stato creato a ragguardare la superna luce, ma per merito de'peccati cacciato
dei passeri merlettando di ironie volubili la luce dolce dei pomeriggi. 2.
comisso, ii-171: li osservano alla luce blanda che entrava dalle finestre merlettate.
vista mi raccesi / tale che nulla luce è tanto mera, / che li
suo scopo: svincolare, in piena luce il papato dalla sua fastosità, dal
175: sorgi, sol novo, e luce a luce accresci, / quell'alma
sorgi, sol novo, e luce a luce accresci, / quell'alma accendi,
triste che io non so immaginarla alla luce del sole, ma la vedo in una
vero, senza però alcun artificio di luce e d'ombra. michelstaedter, 654
tomba sepolto / manda il guardo meschin luce smarrita. 3. pieno di
fioco, debole (uno splendore, la luce). brusoni, 5-182: guglielmo
anni immiserita. borgese, 1-353: la luce meschina faceva giochi raccapriccianti con l'ombre
seneca volgar., 3-71: neuna cosa luce sanza mescolamento d'alcuna cosa lucente.
di tutti i colori forma il bianco della luce. d'annunzio, v-1-333: sono
insieme ne mescolano secondo che variamente alla luce sono collocate. -confondere.
petto dell'amatore alcuna virtù diversa dalla luce, non dependente da essa o dal moto
e spinta / m'ha ciascuna altra luce, / ed altro buon mi scura,
altra miscura, / tanta chiara no luce. bartolomeo da s. c.,
, dalla maggiore o minore esposizione alla luce solare. = voce dotta, comp
di var- lungo avevan visto nella prima luce del giorno invernale correre tra seminati e
moto (avviamento), messa in luce (illuminazione), messa in azione
tutto lo sfarzo e l'imponente messa in luce, che oggi si usa in una
/ e de l'ombra e de la luce, / il cui raggio a noi
il sole, stupendo di calore e di luce, incendeva per lo emisfero come creatura
la fredda realtà ha sempre ragione la luce di un lontano ideale intravvisto.
o da un metallo suscitasi calore e luce. papini, 39-61: da ragazzi fu
di notte e trasfigurarsi in angeli di luce e lodare lo studio e la perseveranza
i-8-215: vinto il poeta da cotanta luce / cala con umiltade le ginocchia /
che li occhi di color dov'ella luce / ne mandan messi al cor pien di
ch'ei riceve dalle varie mestiche della luce e dell'ombra, e si chiama
ma solo una mestica assai grossolanamente fatta di luce e d'ombra. 3.
, la tela che slumacheggia, la luce falsa, il colore che s'immelma,
i-xi-6: de l'abito di questa luce discretiva massimamente le populari persone sono orbate
mezzo a tanta profusione di caldo, di luce e di colori, non è possibile
. carlo borromeo, 1-24: quanta luce, dilettissimi figliuoli, di consolazione e
'l sol più chiaro splende, / è luce incerta e scolorita e mesta. tassoni
e mesto il giorno / spande pallida luce al loco attorno. monti, x-1-122
fioco, smorzato, evanescente (una luce). poerio, 3-633: il
poerio, 3-633: il pianeta dalla mesta luce / illuminava l'ineguali vette, /
se la materia è minore che la luce, l'ombra è simile a una meta
via, senza meta, sotto la prima luce delle lampade elettriche. soldati, ix-189
polimerizza per effetto del calore, della luce e dei perossidi, dando origine al
offuscato da quella nebbia di troppa luce [aristotele!, adombrò in due
la solida sua grossezza ci nasconde la luce del sole. pallavicino, i-735:
di parlari che parecchie stampe venute in luce in questi ultimi anni sembrano cabale e
metallo. bacchelli, 2-i-644: la luce sul mare si rifletteva metallicamente e s'
tornasi di lampedusa, 290: la luce riflessa del mare metallico era accecante.
l'acqua, vedendo come sulla laguna la luce, che fra breve agonizzerà, bacia
che si propagava per la solitudine di luce indefinitamente. borgese, 6-36: e
perfettamente levigata investita da una sorgente di luce. pascoli, i-155: tra scilla
metallo sconosciuto, trasparente e irrorato di luce propria. 6. indole,
sotto l'azione del calore, della luce, dell'elettricità, ecc., o
metastasiano rimprovero per averlo ricondotto all'insoffribile luce del sole allora si potrebbe dirgli che la
e le meteore vermicelli, delli quali luce il corpo pur come fosse fuoco; platoniche
caledoni espresse nei poemi ossianici, la luce abbagliante che accompagnava le apparizioni dei
improvvide illusioni, a rischiarare di sinistra luce il buio mistero di un liberticida in
strettamente dipendenti dalle condizioni atmosferiche, dalla luce, dal colore o dall'umidità dell'
quelle belle cose nuove offerte tra tanta luce, dietro i cristalli puliti. -coltivato
bruno per esposizione all'aria e alla luce, solubile in acqua, alcool ed
, tendente al bruno se esposto alla luce, solubile in alcool ed etere,
un confusissimo caos trasse ad una chiarissima luce di scrittura metodica ed isquisita i libri confusi
a favorire l'illuminazione della mente alla luce del bene e del vero.
: procedimento di determinazione della velocità della luce, messo a punto da j.
: non è tutt'oro ciò che luce o splende, / vaghe fanciulle,
ch'è tanto sottana; / non vedea luce, sol, luna né stelle /
, ecc.) in una determinata luce, sia favorevole sia sfavorevole; attribuirle
proiettare, riflettere, diffondere (una luce). leonardo, 2-80: i
pronom. filtrare, penetrare (la luce). dante, inf.,
, 8 (228): cessata ogni luce, don abbondio lasciò la poveretta,
a qualcuno: presentargliela m una cattiva luce, ponendone in evidenza gli aspetti negativi
andito lungo, a poco a poco la luce illanguidì. -mettersi dentro a qualcosa
messo in lega? -mettersi in luce: porre in evidenza le proprie qualità
contatti », di « mettersi in luce » e perfino di concludere vantaggiosi affari
v.). mezzaluce (mèzza luce), sf. luce debole, poco
mezzaluce (mèzza luce), sf. luce debole, poco intensa, incerta,
diffusa, indiretta (cfr. anche luce, n. 15).
del palco, vi spandevano una mezza luce. carducci, iii-23-422: compresi quanto
con le pitture fantastiche, con la mezza luce de'suoi templi e la loro tranquillità
, ii-472: il velo e la mezza luce non lasciavan distinguere né l'età,
. cecchi, 2-139: nella mezza luce delle lampadine arrossate il tram pareva deserto
2. figur. di mezza luce (con valore aggettivale): che
un'italia di prova, di mezza luce, senza storia, per soli amatori,
per lo più al plur. fascio di luce emesso dal faro di un autoveicolo in
proiettarsi verso il basso sulla carreggiata; luce anabbagliante (e si contrappone a luce
luce anabbagliante (e si contrappone a luce di profondità o abbagliante; cfr. luce
luce di profondità o abbagliante; cfr. luce, n. 21).
. = comp. da mèzzo1 e luce (v.). mezzaluna (
delimitazione delle zone d'ombra e di luce, compiuta attraverso la netta opposizione di
soli toni contrastanti, uno per la luce e uno per l'ombra.
quella camera. senz'aria, senza luce, là, a mezzanino. soldati,
affezioni, possi cognoscere lo splendore della luce verace. arrighetto, 222: ora è
chiama velocità media di quella apertura o luce. baruffaldi, iii-38: sia mezzana /
attenuato o vago: con riferimento alla luce e all'ombra che concorrono a costituire
/ a meza notte priva d'ogni luce, / mi trovo in picciol legno,
una tremula / bolla d'aria e di luce dove il sole / saluta la tua
, 27-654: tentai di spiare ogni luce e ogni stella ma rimasi nel limbo
tocco sfumato di passaggio fra immagini in luce e immagini in ombra o fra oggetti
legatura, n. 12. -mezza luce; v. mezzaluce. -mezza ombra
o di metallo, traforato per dar luce all'andito. -mezzo mattone:
l'impulso del braccio qt di una luce cyqt mobilmente fermata in y. grandi
avesse nel mezzo dentro questo circuletto di luce, e poi per la concavitade dentro infino
1-231: o padre eterno, o infinita luce, / principio, mezzo, fin
10-149: si è restaurato o rimesso in luce o rinfrescato negli intonaci, con impegno
) attraverso il quale si propaga la luce (per lo più nelle espressioni mezzo
, / assiso 'n mezzo scuro, luce rade. dante, conv., iii-ix-9
d. bartoli, 9-31-1-188: la luce, in entrando dall'aria nell'acqua
5-78: moto di refrazione conviene alla luce ogni qualvolta essa da un mezzo sottile passa
sino a tanto che un raggio di luce scorre per il medesimo mezzo, come
acqua. piazzi, 1-74: la luce, che di sua natura si propaga
ad essa [rifrazione] è soggetta la luce che viene a noi dal sole e
che m'esce poi per mezzo della luce / là ond'entrò la dispietata luce.
della luce / là ond'entrò la dispietata luce. bisticci, 1-i-17: aveva il
, par., 20-37: colui che luce in mezzo per pupilla, f.
la fiamma, rallentava e restringeva la luce, affinché tu, inteso a fare ogni
. locuz. -di bel mezzogiorno: alla luce del giorno, in pubblico.
sfumatura intermedia fra l'ombra e la luce, cui fanno ricorso i pittori per
). letter. che emette una luce fioca; prossimo a estinguersi; semispento
quartieri popolari, senz'aria, senza luce, senza igiene,... respirando
vie destrier corrente / schiude miche di luce in una zampa. pascoli, 506:
, ogni volta che veggono in prima la luce; ma, secondo che vi concorrono
e letter. che risplende di viva luce o riflette la luce con vivi bagliori
risplende di viva luce o riflette la luce con vivi bagliori; luminoso, fulgido,
lorenzo de'medici, ii-65: o vera luce micante e purissima, / te per
/ acciò ch'io vegga la tua luce pura. -rivestito di un'armatura
letter. mandare sprazzi e bagliori di luce; splendere, rilucere, scintillare;
fiammella che man mano ingrandiva irradiò la sua luce per l'ampia caverna. viani,
cassieri, 166: ha detto che la luce elettrica per le scale è una micragna
artificialmente a un periodo di esposizione alla luce più breve del giorno solare. =
', a seconda che si utilizzi la luce emessa da un apparato illuminatore, trasmessa
comportamento ottico dei minerali. -microscopio a luce ultravioletta: ultramicroscopio. -microscopio a raggi
perconsentire l'osservazione di oggetti opachi alla luce ordinaria e a quella ultravioletta. -microscopio
vien chiamato 'solare 'o 'a luce elettrica 'o 'a luce di
a luce elettrica 'o 'a luce di drummond ', ecc. secondo la
, col tempo e l'esposizione alla luce, si fa denso e granuloso,
gioia. poliziano, 1-716: dà luce all'emispero / la mia bru- nelluccia
. / finché l'alba non mieta luce e rugiada. 9. raccogliere
di teme le migliara / per una luce in apparenza chiara, / che poi
. d'annunzio, i-995: una luce vermiglia / risplende nella pia / notte
, 30-28: mai non veder la luce / era, credo, il miglior
-più splendente, più fulgente (la luce). baldi, 72: già
/ di penetrar le nubi e miglior luce / portar al mar che d'improvvisi lampi
testamento [tommaseo]: la ditta luce migrante sotto terra, vegnente allo suo nascimento
prato, lxxxviii-1-489: migrando la mia luce in la tua spera, / fedito caddi
uso degli occhi, per mancanza di luce, qualche altro organo supplisse a tale
e. gadda, 15-20: dentro la luce sanza fine, lungo i millanta milliarii
. gioberti, 4-1-540: la luce trascorre 310. 200 chilometri in un
nome santo. -che mette in luce, rivela, dimostra l'origine divina
militaròide come de madrigai stentò a vedervi luce cherubica in quella diota...
, quando il sole, estrema fonte di luce e di vita, si levò trionfale
, 1-104: un perpetuo uscire alla luce di libri nuovi fa dimenticare i vecchi e
: se noi guardiamo il bambino alla luce del mimetismo, in cui lo colloca
, 39: che cur'io se nubilosa luce / apre nell'oriente e 'l volto
bosco incende / e 'l ciel di luce e di scintille inonda. fantoni,
gli occhi de'mortali, dalla straniera luce rapiti, immobilmente in quel temuto crine
capo di vana minchioneria e vuoto di luce. g. m. cecchi, 191
5-165: era nei lunghi saloni una luce in cui già tremolava il presentimento del crepuscolo
capo molte minerve che vogliono uscire alla luce. 5. nome con cui
gotico slanciato e mingherlino, piena di luce e d'un buon odorino d'incenso e
fenomeni e, in partic., alla luce rosata dell'aurora). — anche
che intinto / il pennel de la luce / ne'color de l'aurora, /
spoglia. linati, 18-27: gran luce era sul lago, una luce giovine di
gran luce era sul lago, una luce giovine di prima primavera che miniava ogni
dal sole e in partic. dalla luce soffusa dell'aurora o del tramonto.
con la diversa refrazion che [la luce e le specie visive, entrando per la
tiene in se stesso la miniera della luce. magalotti, 21-78: se ciò
la quale, siccome il fuoco e la luce nella miniera del sole, cosi anch'
l. ghiberti, 50: la luce minima è quella che non si può
non si può dividere in numero di luce e per diminuzione manca d'essere luce
luce e per diminuzione manca d'essere luce. ariosto, 24-82: le reliquie estreme
, 2-2-11-152: il fuoco e la luce anch'ella è composta di minimi piccolissimi ed
budello, tra i portici soffusi di luce stanca e rosata. 43.
a una certa inclinazione della maschera nella luce non si distingueva che l'ebete fisionomia
misera gli tolse, / che de la luce, sola, era ministra. castiglione
1-59: tal vaga donna, in geminata luce [degli occhi] / ministra
è serafina, / dell'amoroso ciel luce perfetta, /... / le
a chi 10 sposo aspetta, / luce che per vegliar mai non si stanca
. caterina da siena, v-12: la luce pervertirete in tenebre, tenendo che papa
vi, che in verità è una luce, non sia vero cristo in terra,
un sol occhio è ministro alla mia luce. delfico, iv-42: la natura ha
poeta, ma perché non più tosto la luce? veduto che il sole ministro maggiore
ministro maggior de la natura / equabilmente e luce ed ombra imparte. io.
dal carro più i ministri de la luce, / che tremulando sue sintille adduce
p. es., le ore di luce rispetto alla notte). gregorio
., 14-35: io udi'ne la luce più dia / del minor cerchio una
meno sfolgorante, meno vivo (una luce, uno splendore); meno luminoso
/... come il sol luce minor confonde, / fece ivi ogn'altro
reducere a ragione colui in cui è la luce di ragione del tutto spenta, che
vento); attenuare, sfumare (la luce, l'ombra).
. tecchi, 13-47: vividi di luce, di vita, di gioia, furono
iii-15-184: né io ho rimesso in luce questa storia d'inezie e borie minuscole
finestra alta, disegnava un quadrato di luce pallida, tagliata a scacchi dalle grosse inferriate
secolo morto, che in quella chiara luce mattinale formavano una ricchezza armoniosa. pirandello
circuito di illuminazione, usato per dare luce alle scale, che in base all'
che a momenti la luna accendeva di luce violenta. -di piccolo formato (
quelle tenebre, avendo l'occhio purgato dalla luce che si riverbera da'circostanti corpi,
l'abbraccia la compenetra la riempie di luce per ogni minutissima fibra.
estrarre con la sua splendida parafrasi tanta luce, quanta basti a tramutar que'lumicini
particolare vivezza (un bagliore, una luce). graf, 5-48: intorno
mai intravvenire che una delle minuzie della luce urti in due o tre o più degli
[il so ^ e] manda la luce ad un lembo quadrato: / le
, 2-440: se si spremesse tutta la luce del- l'aurore in una perla,
ha tolto e toglie ciascun dì la luce / che avean li occhi miei di tale
veggio presso il fin de la mia luce. idem, 328-1: l'ultimo,
aria dolce senza mutamento, / dove la luce tremola e scintilla / tra il fasto
-fioco, incerto, debole (la luce). ungaretti, xi-43: nello
, xi-43: nello spazio stretto, nella luce miope... e collo sfondo
come reazione alla luce intensa o come sintomo di stati morbosi
ungaretti, xi-270: m'accenna la luce della stanza. è difatti una luce che
la luce della stanza. è difatti una luce che giuoca nel modo più mirabile e
ella mirabile? -sfolgorante (la luce). tasso, 14-41: vi
ac- censo / tosto vedrete di mirabile luce. bacchetti, 1-ii-381: le due
, mediante lampade ad arco, a luce elettrica...; lampade senza fiamma
per quei tempi, esse facevano una luce mirabile. -molto gradevole (un
di mirabilissima bellezza... con la luce de'suoi begli occhi mi prese tanto
e lasciando la camera de la sua celeste luce mirabilmente luminosa. pallavicino, 1-543:
. savarese, 186: la mirabolante luce di parigi è la strenua difesa che
del passaggio dell'equatore], in piena luce di sole, uomini e donne giravano
ma lo distraevano i vaghi miracoli della luce e dell'ombra per l'intrico dei
fiore mistico, in quel vapore di luce. moretti, iii-59: la prima piada
clero visaggio, / che non è luce né sia miradóre, / più che gli
: fenomeno ottico dovuto alla rifrazione della luce, per cui appaiono nell'orizzonte false
chiamarsi quell'ameno fenomeno ottico che per luce riflessa dai bassi vapori rappresenta da lungi
'altresì deve chiamarsi il fenomeno di luce riflessa dai bassi vapori, come da
/ cosa che nomar suole / una luce miranda, / ch'è più chiara che
'ntorno d'una ebrezza / di rosea luce! g. raimondi, 7-146: felicita
ogni mente isbigottita, / o chiara luce di nuovo apparita / 10 cui splendor
/ ch'illustri il mondo d'una seconda luce, /... / per
i miei occhi e hanno bevuto una luce al cui paragone anche questa sembra smorta
ciel d'una sinistra e fissa / luce in cui l'occhio di mirar non osa
, 10-6: della detta figura nascea una luce tanto grande e profonda, che abagliava
violento, rapito nei suoni e nella luce. ungaretti, viii-23: grido / il
antri / funesto) la scìa di luce. -in relazione con un compì
spiriti contemplativi, a mirare ne la luce che sola se medesima vede compiutamente.
/ lo ben che ne la quinta luce è chiuso. sacchetti, 285:
lei sturba, di sotto le [alla luce di giove] gira. di costanzo,
per ogni minuto secondo, [la luce] ha tuttavia bisogno di dodici anni
/ gli ornaste i quadri di siderea luce / e apparvero, per mira opra
per il miro / gurge, di luce; un alito disperso / da un solo
in vano: / ma in piena luce videti / il cavalier romano. / pe
tutti impolverati di rugiada e brillano contro luce. idem, 5-421: si potrebbe
di diffamare e di mettere in cattiva luce qualcuno. testi, 2-743:
strada era silenziosa, la casa piena di luce, ma in uno stabile di tre
vaga meschianza e bell'innesto / di luce e d'ombre nell'arco taumantico.
mellitissimo. -offuscamento (della luce). cesari, iii-524: '
nominò 'mera ', cioè schietta luce, senza meschianza. 3.
tutta la scoria che li divideva nella luce, anime nude. -con riferimento
, intinto / il pennel de la luce / ne'color'de l'aurora, /
l'ombra e moltiplica, dove la luce è debole, e si meschiano e fan
; e alcuna volta io penso della luce di verità, ma in quella luce si
della luce di verità, ma in quella luce si meschia una nebbia di disperagione,
, quando casca / giù la gran luce mischiata con quella / che raggia dietro
quasi un tempo di mezzo mischiato di luce e di tenebre, il quale noi chiamiamo
del papa, 5-59: il fuoco è luce mischiata con altre materie che la rendono
25-57 (ii-270): come a la luce chiara e graziosa / succede l'ombra
posano in falso, la grandezza della luce è stralarga e que'tanti pilastrucci non fanno
-fioco, debole (un lume, la luce che ne emana). nievo
l'angoscia di tanto travaglio divenuti schifi della luce, serratisi in casa, si diedero
spirito dopo la tentazione, rinfòrzati nella luce delle mie miserazioni. segneri, i-700:
un tempo, ma accesi da timida luce sensuale, la ricercavano quasi implorando.
che 'nnanzi tempo spenta / sia l'alma luce che suol far contenta / mia vita
destino. montale, 1-133: nella luce / radente un moto mi conduce accanto /
è problema, c'è qualcosa che invoca luce di pensiero. bella soluzione quella dei
ora snelli, le rivede non più alla luce de'lumi ma alla chiara luce del
alla luce de'lumi ma alla chiara luce del sole. il luogo e le abitatrici
, tutto non più velato dalla misteriosa luce notturna, fa ribrezzo. d'annunzio
, ma un eclisse, in cui la luce non è talmente velata che non trapeli
appare incomprensibile, inspiegabile, anche alla luce della scienza, e che, talvolta
: sotto il frascame si spande una luce / velata e infusa di blando mistero.
ombre e misteri, / onde sua luce al vero ancor s'adombra. baldi,
la notte la privazione de la sua luce o de la cognizione, ha data
il raggio, / par che la luce con etereo spirto / nell'onda amata a
del papa, 4-118: questa [luce] è fluida in grado supremo,
5-i-42: il dolce aer puro e questa luce / chiara, che 'l mondo a
, / la virtù mista per lo corpo luce. buti, 3-69: 'la
l'alma trista / aver lasciata questa luce mista. 18. al plur
misto / di grandezza e viltà, di luce e fango? monti, x-'3-489
, / atto son puro e son luce infinita. leone ebreo, 266: la
de le stelle, che a la luce del sole chiarissima facevano quasi una danza.
: riceveano [le spelonche] la luce misuratamente e chiudevano di fuori l'impeto
della primavera, nell'ampia e superba luce dell'estate. onufrio, 231:
: tutto era mite e discreto. la luce interposta lisciava anche / all'alpi le
fioco, soffuso (un raggio, la luce); sbiadito, pallido, sfumato
navarro della miraglia, 68: la luce era diffusa e mite; l'ombra era
mare. gadda conti, 1-385: la luce di quel giorno già lontano, pallidamente
espero brilla o non brilla di una luce mitemente viva e quasi rossa? serao,
moravia, viii-205: onde e onde di luce dorata, mitemente ardenti e abbaglianti,
, smorzato; tenue, fioco (la luce). marchesa colombi, 2-139:
quella stanza da pranzo fresca, alla luce mitigata dalle persiane; mi ero posto
de'lumi, e nella bottega la luce era mitigata. ojetti, i-531: odor
d'incenso o di sandalo, luce mitigata da tende e cortine, sete e
i-413: qui è mattino estivo, una luce abbagliante... giunge mitigata dalle
pioggia, alla grandine, a una luce, ecc.). viani,
gli strilli; uno specchio girevole mitraglia di luce e abbacina gli spettatori. baldini,
mire incrociate dei mitragliatori sulla lista di quella luce. alvaro, 11-237: in quell'
., 31-48: su per la viva luce passeggiando / menava io li occhi per
ch'è separato da questi, ma luce / chi collui si conduce / per quella
si propaga rapidamente (il fuoco, la luce); che presenta una particolare fluidità
g. del papa, 5-61: la luce è un corpo, siccome è il fuoco
continuo; intermittente, discontinuo (la luce, un'ombra, un'immagine)
argenteo. ojetti, i-634: la luce e l'acqua, mobili, labili
ora fallace del giorno che cade la luce traspare, s'annida, lotta per
, 7-61: quel salotto pieno di luce, quantunque dal tetto basso, arredato
almo terreno / rendon del sol la luce sbigottita e i mobil più velati,
era una stanzina terrena che pigliava luce da un sottoscala. la mobilia non
retina, ove vengon punzecchiati dai raggi della luce... tostamente si muovono di
, smorto (un colore, una luce). lucini, 1-294: spontanea
sul davanzale gettavano delle fioche zaffate di luce rossiccia su quella festa allegra come un
gli smoriva nella gola: come la luce sempre più querula e falba di un mocco-
superfici con la creazione di fasce di luce e di ombra, a scandire gli
modeno è per la decima parte della luce de'maggiori e per l'ottava parte
maggiori e per l'ottava parte della luce de'minori. buonarroti il giovane,
un tessuto, anche un effetto di luce). onufrio, 82: vestiva
seconda soglia constituisce il labbro inferiore della luce del modulo o sia bocca.
. cecchi, 9-218: un sentimento della luce e dell'atmosfera che avvolge ed ambienta
il liquido non occupa interamente la sua luce; e se la bocca del condotto è
, collocandoli prima a quel punto di luce che gli pareva più adatto a renderli vaghi
rossastro. lo faceva sedere in buona luce, ordinava il tè per lui e obbligava
e si atteggia il modello per porre in luce la squisitezza dell'abito.
meno violento (una fiamma, una luce). dolce, 7-14: erano
universo sia diffusa certa virtù accompagnata da luce e da calore, la quale, mescolandosi
né troppo tenue (un fuoco, una luce). giuglaris, 169: per
, non bellezza solamente e adornamento, ma luce e scorta e sostegno dell'animo,
riferimento al sole, considerato fonte di luce e di vita. bembo, 1-153
quelli di lucignolo tondo, acciocché la luce, chiusa dentro di essi, si raccolga
stolta, come ogni escluder volontario della luce dagli occhi. b. croce,
gloria. d'annunzio, iv-2-87: la luce che entrava nella stanza era una di
il caso si incarica di recare in luce una nostra virtù che modestia voleva non
par., 14-35: io udi'nella luce più dia / del minor cerchio una
14. fioco, tenue (una luce). monti, 5-5: in
/ d'olanda fina, fra modesta luce, / nuda agnese già in letto s'
lucerna sotto il modio: impedire alla luce di risplendere. -al fìgur.:
2-1 \ la sapienza è a modo di luce, la quale non si può ficcare
., 8-21: vid'io in essa luce altre lucerne / muoversi in giro più
spiriti contemplativi, a mirare ne la luce che sola se medesima vede compiutamente. idem
ti affretti a nascere? / tua luce a me che vai, s'io più
. 6. ott. modulatore di luce (anche semplice- mente modulatore):
- modulazione con ultrasuoni: diffrazione della luce che attraversa una cella a ultrasuoni,
a spigoli opposti, che polarizzano la luce in una direzione perpendicolare a quella di
gli occhi bistrati e ardenti di una luce tutta esteriore. moravia, xiv-266: aveva
la fiaccola sotto il moggio, essere comeuna luce sotto il moggio: celarla sotto un recipiente
sotto un recipiente rovesciato affinché non faccia luce o si spenga; impedire alla luce
luce o si spenga; impedire alla luce di risplendere (con riferimento al passo
si mette sopra 'l candelliere, ed ella luce a tutti coloro che sono in casa
illuminato alla più chiara sfera della sua luce, non volle che una si viva fiaccola
proposito a riempire la chiesa d'immensa luce, si hanno a tener nascoste sotto
papini, 27-1035: ero come una luce sotto il moggio che non illuminava nessun
11 lume s'è acceso, la sua luce risplenda e ferisca gli occhi di tutti
5-103: nello specchio molato, dalla luce chiara e profonda, apparivano, quasi in
'ntorno d'una ebrezza / di rosea luce! 2. ristorare, rinfrescare
da me, e splendi in la tua luce: / tu se'quel sommo ben
acqua che entra e decorre per una luce o bocca larga un'oncia lineare del vecchio
essi alla terra, un punto / di luce nebulosa. collodi, 785: fra
, per alquanto non pativano l'amabile luce, tutto lurido e mesto e anxioso
cielo, sì che tenebrosa / la luce torni e sia perpetuale, / e in
di dolore, di pena (la luce, la fame, la sete, il
3-5: il sole, overo la luce, per la quale tutte le cose
tal trasparente, perché non ricevesse la luce, perché la luce potesse passare.
non ricevesse la luce, perché la luce potesse passare. chiaro davanzati, lix-51:
). moravia, iv-145: la luce della candela illuminava malamente la sua faccia
lì, raggiava, e le lame di luce rimbalzavano verso l'alto, contrastando le
, a cui faceva scorta / candida luce tra fioretti bassi. 15.
. 29. illuminato da una luce tenue e chiara, delicatamente soffusa (
-che emana un mite chiarore, una luce delicata, soavemente diffusa (un astro
l'immagine vaga e sfumata (la luce). aleardi, 1-176: lungamente
navarro della miraglia, 82: la luce aveva non si sa che tinte serene
dell'alba / che s'imbeve di luce, rischiara il viso. vittorini, 1-77
58. che rifrange debolmente la luce; che emana una luminosità iridescente e
fea biancheg giar d'incerta luce i colli. mamiani, 10-ii-642: l'
, molleggiò, cieca / per la gran luce rosea del tramonto. govoni,
il cervello,... nella luce del plenilunio, nel fresco alito della
, e il peso si fa a luce di candela, accioché l'aere non faccia
, la mollezza della poltrona, la luce discreta, le variazioni del fuoco,
apparivano ad ogni scoppio in una diversa luce trasfigurati fantasticamente. deledda, ii-955:
manzoni, ii -1-75: come la luce rapida / piove di cosa in cosa
luminosi che, per multiplica- mento di luce in quelle e ne lo loro aspetto,
dii flegma. campanella, i-43: la luce è una, semplice e sincera /
: tempo, di cui la momentanea luce, / nata e rinata, e
i lampi gettavano uno sprazzo momentaneo di luce in quel buiore, si vedevano piroscafi
fine di essere vendicato in tutta la luce di cui è degno. carducci, iii-10-75
poi dittatoriali e assolutistici, rischiarandolo alla luce della libertà? 6. che ha
vede in sua essenza, in absoluta luce, la vede nella sua genitura che gli
bettini, 1-248: di giorno prendeva luce da tre finestre aprenti sopra uno scialbo
, tu, de le mondane genti / luce immortai, regolatrice e guida. passeroni
vita alla mondana. -produrre alla luce mondana: partorire. tasso, 14-516
vezzosa flora / furtivamente a la mondana luce / produsse, a un re commista
calabria i venti del mare e la luce e il sole hanno compiuto l'opera,
rende la salute agli infermi, la luce ai ciechi, la mondizia ai lebbrosi,
mondo, sopra del quale nascerà la luce del dì, e sia quella luce forte
luce del dì, e sia quella luce forte e non sia del sole, e
luogo oscuro, troverà la forma della luce e troverà con questo la figura.
la mattina era monda, soffusa di luce. gadda conti, 1-410: quando,
? laude cortonesi, xxxv-11-25: isplendiente luce d'ogne mondo, / di fin lo
/ tanto, che noi seguiva la mia luce. petrarca, 70-41: tutte le
visibile, estetico e vario all'occhio dalla luce e dai colori. b. spaventa
, 14-2: vigilando ne l'eterna luce / sedeva al suo governo il re del
gentil, quanto in quell'ora / che luce ne la parte ove dimora / la
e mille / che van pei mari della luce a nuoto. foscolo, sep.
99): già, per la nuova luce vegnente, ogni parte del nostro mondo
abbi il destrier teco / ne l'alta luce e giù nel mondo cieco. b
e. gadda, 6-129: con quella luce nei baffi e negli zigomi, un
sereno, / ch'è giuoco della luce a i nembi in seno.
[s. v.]: la luce dell'alcool salato è quasi perfettamente monocromatica
alcool salato è quasi perfettamente monocromatica. luce monocromatica di nebulosa o di pianeta.
cromato re ad assorbimento o filtro di luce) o della dispersione della luce nei
di luce) o della dispersione della luce nei colori complementari (monocromatorea dispersione).
finestra o, anche, porta a luce unica, priva di ripartizioni architettoniche per
cespugli muovono, vada il parto alla luce. -diritto di monta: prezzo che
fior cui ricolora / in sul mattin la luce / e la rugiada irrora. de
bollicine chiare / verso l'aria e la luce. -giungere a un livello superiore
: poiché... abbiamo dato in luce il parallelo del legislatore licurgo e del
strisce di fuoco e fiammelle di chiarissima luce. c. mei, 118: il
8-74: lo squallor crudo della prima luce, nell'angustia opprimente di quella sudicia
ch'io ti vegga / con la luce de gli occhi fuori. orsù, /
strappò gli occhi... vede questa luce anche con le sue occhiaie vuote
d'annunzio, iii-1-1099: vespero, luce su i culmini sola, membra d'
brescia, il quale però darebbe più luce alla mia città, se tutte le quattro
xviii-3-510: le diverse opere che diedero alla luce, con cui ne resero i princìpi
mora, / bella d'armi e di luce l'italia saltò fuor a. papini
esempio, sono un poco svuotati alla luce di una morale sociale...
, nelle tonalità o nell'armonia di luce, di colori, di sfumature di
[jan sturzal a grande morbidezza armonica di luce e ai linea nei suoi marmi rappresentanti
nelle tonalità, da perfetta armonia di luce, di colori, di sfumature (un
, tenue (un colore, la luce). molineri, 2-7: le
per crescenti laghi di sereno, una luce morbida. piovene, 7-481: le giornate
, 7-481: le giornate passavano nella luce cangiante, morbida, tutta iridescenze,
aprile. sinisgalli, 9-58: la luce d'oro / trabocca dalle cime. /
/ biondo e morbido l'olio della luce / si riversa quaggiù. -ameno
, tosse e congiuntivite con insofferenza della luce, presenta una netta evoluzione esantematica,
i cortili diventano fornaci e crogiuoli di luce sfaccettata; e dal cielo séguita a
e dal cielo séguita a versarvisi altra luce, polverosa e mordente come la calce
24. spiovere, proiettarsi (la luce). li. cecchi, 8-30
li. cecchi, 8-30: la luce morde lietamente sui fioroni degli enormi orci
ogni mattina mi desta il filo di luce che trapela dalle stecche delle tapparelle, e
che si spe- gne lentamente (una luce, una fonte di luce, un
lentamente (una luce, una fonte di luce, un fuoco, ecc.)
che moriva sul pavimento, mandava una luce languida e saltellante sopra lucia, [
il lucignolo moriente sul pavimento mandava una luce languida e saltellante]. tommaseo [s
fuor dell'acqua, per salutare la luce morente. carducci, iii-1-169: ne
spenta, anche se vacilla e ondeggia per luce morente, fa pur luce.
ondeggia per luce morente, fa pur luce. -sostant. mazzini,
tenue e tremolante (una fonte di luce). -anche al figur.
compagna / lampade ho sol di moribonda luce. c. 7. frugoni, i10-
cose / rallegra or tu la moribonda luce. borsieri, 89: -siamo venuti
, 1-74: veniva un fiotto di luce moribonda. c. f. gadda
, 3-89: la città aveva dato alla luce tre grandi scrittori. tutte e tre
senz'onde, / e la sua luce avrà t sol da la luna, /
muore appena scende la notte. nessuna luce alle finestre, nessuno in giro per le
poco a poco, spegnersi (una luce, il fuoco). -anche con la
che moriva sul pavimento, mandava una luce languida e saltellante sopra lucia. carducci
: negli alti finestroni / muore la luce della tarda sera. -cessare,
la memoria e il contento d'ogni luce colorata. 20. figur.
il sonno ove di butto / nova luce percuote il viso chiuso, / che fratto
poiché se un sol raggio di quella luce vi balenasse sincero dalle mie ciglia,
la sua tomba del fulgore della celeste luce ». foscolo, xi-2- 593:
che, non sapendo d'altronde acquistar luce alle tenebre dell'ignoranza loro, con
mortale, apparì come in una impercettibile luce, la quale segnava ogni linea e
frati, sprezziam con lieto seno / luce mortai per eterno sereno.
cose e persone (un effetto di luce particolare). pratolini, 3-62:
, 1-1-18: non si può macular sua luce pura / per cosa corruttibile e mortale
dire / perché m'awien che la luce di quigli / che mi fan tristo
ombra, / notturna quanto più la luce ha forza, / m'insegui. morte
ove mestizia alberga e morte, / luce fiammeggia torbida e vermiglia.
qualche sera a stare col riverbero della luce elettrica dalla strada, ma era una
sentire di più la mancanza di una luce nostra come se ci fosse una morte tra
m'ha tolto e toglie ciascun dì la luce / che avéan li occhi miei di
/ a lo sparir de la vital mia luce, / a morte per miraeoi non
: « sola tu sei la mia luce ».
la morte; o occhi già colmi di luce, or pieni di tenebre;.
per simil. fioco, debole (una luce); che ha scarsa intensità,
opaco. algarotti, 1-ix-124: la luce, che eccita i fosfori, ella
, attenuato (uno splendore, la luce). moravia, i-452: laggiù
sulla strada, ecco apparire in quella luce mortificata del cielo rannuvolato e afoso,
non è vicenda di buio e di luce. / lungi di qui la tua vita
un secolo morto, che in quella chiara luce mattinale formavano una ricchezza armoniosa. papini
ly tenue, fioco, debole (una luce). ugo di perso,
. nievo, 677: in una luce morta e rossigna che pioveva da lampade
alla giornata fosca d'inverno, alla luce mezzo tra viva e morta della foresta
: nel salottino c'era sempre quella luce pallida di luna morta. e. cecchi
nuvole afose, con dietro una morta luce argentea, cresceva lo squallido del luogo
/ tanto che noi seguiva la mia luce. petrarca, 23-52: né meno
bacio d'un dio: / bacio di luce che inonda la terra, mentre alto
notturni che s'arrestano appena accendi la luce, e fanno il morto fin che
dei defunti. -anche: emettere una luce molto fioca. p.
... gettavano delle fioche zaffate di luce rossiccia su quella festa allegra come un
i-13: la stanza era un cubo di luce bianca coi due amanti dentro come,
ant. spegnere, smorzare (la luce); estinguere (il calore).
mosca,... appetendo la luce, vedendo la lucerna accesa, non sa-
aria attorno gli danzassero tanti moscerini di luce. 3. figur. capriccio,
. ugurgieri, i-607: co molta luce corse una stella mossa dal cielo per
... ed il suo solco dà luce per longa strada. galileo, 3-i-243
così come convengono a paesi caldi, luce elettrica, 'pancals 'mossi dall'
e tutta d'alluminio luccicante, in quella luce, come una spera, pareva non
sì è en suo vedemento; / la luce eh'è de la fede altro me
firenze. -ant. mettere in luce le capacità di una persona.
figura. -rendere visibile (la luce). ritmo cassinese, xxxv-1-9:
di giacomo, i-426: continuando la luce a mostrare quelle cose, la breve
poco tutta quanta. -riflettere la luce. intelligenza, 52: quel siriarco
e nera / e 'l sol la luce sua richiude e serra. g.
/ pur per mostrarne quanta lui coroni / luce e bellezza nell'eccelse cime / del
. b. davanzati, ii-380: la luce del vangelo di cristo...
in un determinato aspetto, sotto una luce o con caratteristiche o qualità particolari (
-mettersi in vista, mettersi in luce, farsi notare intenzionalmente, per lo
donna, ne la quale de la divina luce assai mi si mostrava, è quello
: tal si mostrò con la divina luce / il redemptore a quella, di
via diritta apparecchiatrici, mo- stratrici di luce. = dal lat. monstràtor
mota: presentare una persona sotto una luce favorevole, mettendone in evidenza i pregi
, la piazzetta, sommersa in una luce giallognola, uggiosa, era tutta un
la cui sembianza / per mezo de la luce a i rai gli arriva; /
la vita fino all'ultimo passo e la luce fino all'estremo bagliore sono un moto
, tu riesci ad avergli data tanta luce che riverberi su tutte le tue facoltà fantastiche
universo, voi siete un velo di luce che veste l'immenso piano.
, hanno girato tutte le chiavi della luce e sono scappati via, lasciandomi nel
. marino, xii-79: uscì finalmente in luce quella sua benedetta 'creazione 'o
tarchetti, 6-i-508: le tenebre e la luce: i due grandi simboli, i
con la grana delle cose sotto la luce vera. 13. ant. provocatore
del caldo nell'elemento del fuoco, nella luce e nel sole; e l'azione
e 'l sole e 'l caldo e la luce e '1 cielo il movimento acciò che
stanzino privo di finestre, privo di luce, in cui andrea era stato sepolto.
tremante / per l'aria oscura / di luce a tingere l'opposte mura. carena
1-ii-25: tu, donna, se'la luce chiara e bella / per cui nel
d'annunzio, iv-1-469: entrava con la luce l'odore muschiato delle rose gialle che
alligna nelle grotte e riflette la debole luce che vi penetra. -muschio quercino:
suoi esempi nell'imitare gli effetti della luce, nel segnar con intelligenza la muscolatura de'
credeano le tenebre esser più antiche della luce; onde alcuni credono che a ciò
da secoli e secoli combattono contro la luce del giorno... sanno imbrigliare,
... sanno imbrigliare, filtrare la luce, romperla, distillarla, dosarla.
allietavano colla musica dei corpi danzanti, colla luce del loro sorriso, col calore del
govoni, 3-177: con l'archetto di luce sfiori [la luna] e ammansi
bianchi avevano un candore che rifletteva la luce come se fosse stato metallico, mentre
di visuale o a ogni alterazione di luce (un panorama, una prospettiva);
d'argento. / or, ne la luce senza mutamento, / are un fragile
9-intr. (1-iv-783): la luce... aveva già l'ottavo cielo
morbi adduce, / ai purpurei tiranni infausta luce. -modificare, per lo più
la vittima, la restituisce convalescente alla luce, rinnovandola come una serpe che muti
/ sopr'essa il sol la sua luce fermava, / facendole coi raggi chiaro
, intorno a questo concentrava tutta la luce e lasciava il rimanente in profonda oscurità
dal chiaro e colto ingegno crebbe / luce sì nuova fra mill'altre e mille
5-29: io venni in luogo d'ogni luce muto. buti, i-154: 'in
buti, i-154: 'in luogo d'ogni luce muto'cioè privato d'ogni chiarezza.
e da dio. -muto alla luce: cieco. capuana, 15-259:
begli occhi limpidi, ma muti alla luce? 20. enol. mosto
'-di 'astro che splendeva d'eterna luce '-che i nostri poeti e professori
cose date alla stampa, non alla luce. carducci, ii-1-34: né io
il silenzio ne'concordi numi / poscia la luce in che mirabil vita / del poverel
/ lo ben che ne la quinta luce è chiuso. tosso, 2-4: dond'
nasudo, natu). venire alla luce, venire al mondo, essere generato
gli occhi volubili e sono inimici della luce del sole. g. gozzi,
ritengono per un poco di tempo la luce,... nascono non molto
/ il sol nascendo mostra la bella luce. soderini, i-56: il primo dì
in grado. non prima nasceranno alla luce del mondo che all'onore di venir
bontempellt, 19-68: al cessare della luce sentii nascere nella profondità un suono.
dio che le ha dato la luce. -far crescere, far spuntare
l'uova. i girini vennero a luce contemporaneamente dalle uova soggettate al fuoco e
non ponendo nello spirito umano nessuna naturai luce, di necessità dànno nascimento alla conoscenza
, avvolgendo completamente in un alone di luce vivissima (con riferimento alla letizia dei
, 422: la qual cosa venne a luce per lettere scritte dai cerchi a quello
porse; / e mente, ché la luce si nascose / da sé.
si cela elli stessi / per troppa luce, come 'l caldo ha róse / le
. muratori, 8-ii-27: e una luce nobilissima, chiusa... nei più
biblioteca e degli archivi estensi, recò in luce... un'altra redazione del
voglio che di questa tenebra tragga la luce del cognoscimento di te, nel quale
la tronca degli egizi e a dare luce alle nascoste ai tutte le altre nazioni
eterno girar del naspo nella serena indifferente luce di roma: che cos'è la morale
seconda che lo stimolo sia rappresentato dalla luce, dal calore o da fattori meccanici
fenomeno ottico, a una scia di luce, a un raggio di sole o
di rosea fosforescenza, un formicolare di luce corallina: fuochi delle turbe che pernottavano
(i55): quando venne alla luce, il principe suo padre, volendo
. micali, rinunciando a portar qualche luce sui loro natali [dei tirreni],
un davanzale illuminato gettò un fascio di luce sul gorgo del piccolo mostro natante.
. il suo corpo irradiava nativamente la luce e la giovi valerio massimo
20- 203: un raggio di luce... mise in evidenza il bassorilievo
direttamente da un corpo celeste (la luce). galileo, 1-2-301: non
di suprema importanza, questo è della luce nativa, a così chiamarla, di
), agg. venuto alla luce, al mondo, generato (anche nell'
tratti più bui, per ritrovarla nella luce delle rare vetrine, nata ogni volta
inspiegabili (o non ancora spiegati) alla luce della scienza o sono oggetto di conoscenza
giambullari, 5-11: la natura della luce è di sempre illuminare non solamente il
, 1-ix-125: sarebbe forse che la luce, penetrando la sostanza dei corpi,
lama ricurva. la lama aveva la stessa luce della naturina. -peggior.
salvini, 39-iv-5: una vermiglia e fresca luce di gioventù, uno spirito di gioconda
contenti della vastità degli spazi e della luce delle stelle. -mus.
, la pura dalla immonda, la luce dalla tenebra e la finita dalla infinita.
negare il nome di filosofia perfezionata dalla luce del cielo. rosmini, xxvii-27: dottrina
naturai propietà l'offuscare, tuttavia recan luce quando si mascherano con la sembianza del
montale, 3-86: stavo per spegnere la luce quando, preceduto da un discreto batter
e i naturalisti, sono da ristudiare alla luce di idee europee, collegandovi il pungente
an gelica figura, / luce, la qual sanza luce no'luce;
figura, / luce, la qual sanza luce no'luce; / pella tua luce
/ luce, la qual sanza luce no'luce; / pella tua luce febo si
luce no'luce; / pella tua luce febo si conduce: / te nello 'mpirio
, nella neve; confondersi in una luce incerta. sbarbaro, 1-53: infine
, essere offuscato (il sole, la luce). moretti, ii-474: prima
ii-474: prima di sera, quando la luce non era naufragata ancora del tutto,
per sortilegio con appena un sospiro di luce. -disperdersi, svanire.
, storiche e formali, verrebbero in luce da una conoscenza più minuziosa della prosa
/ « vendeca nostra eniuria, alta divina luce! / aguara'a lo naufragio che
: delle appese faci / la variopinta luce / i navighier conduce / al margine
navigazione, e impedendo ogni proiezione di luce: si dice special- mente delle navi
gambe vi navigavano dentro come raggi di luce. landolfi, i-142: aveva.
spopolata, la sala navigava, tutta luce e silenzio. 11. tr
voli corra e scivoli / come la luce e ancor più del silenzio...
prostituta ', e ponevano in piena luce qual sia quel genere di libertà che
, 2-14: io da sì chiara luce / lungi men vo, che il cor
nel ciel che più de la sua luce prende / fu'io, e vidi cose
, 7-185: è grande differenza se egli luce con iguali razzuoli, o vero si
variano per alcuna nebbia che contrastea alla luce. dante, purg., 5-117:
, a guisa di nebbia, ricoprono la luce del sole. gualterio, xxxvi-95:
così parlava ad enea in luogo tutto luce, ove non era mestieri aguzzar punto la
/ sì di quest'occhi la sua vaga luce / disgombrava le tenebre e la nebbia
da me, e splendi in la tua luce: / tu se'quel sommo ben
. graf, 5-1081: chiedi alla luce del sole / la verità nuda e
de le luci mie turba l'amata luce. tasso, 13-i-586: care luci gioconde
breve / nebbia, correndo all'alta eterna luce. b. tasso, 131
, era il laboratorio, la lampada della luce elettrica. tra le nebbiosità, aveva
-smorzato, poco intenso, debole (la luce). - anche al figur.
questa or troppo acuta, or nebbiosa luce, tutti ne hanno sentito il difetto
[s. v.]: nebbiosa luce: confusa e incerta.
e si perdono in una gloria di luce. 4. privo di lucentezza
surgono, e poi, continuando la sua luce, caggiono, quasi come nebulette matutine
io del sol non vedrò più l'aurea luce. bresciani, 6-x-105: cotesti nebuloni
a distanze calcolabili in milioni di anni luce dalla terra, emettono generalmente radioonde e
cioè luminose, in quanto riflettono la luce delle stelle associate o producono fluorescenza,
non sono che certe macchie di bianca luce, sparse in diverse parti del cielo
. 2. per simil. luce poco intensa, come annebbiata. cinelli
la valle] era buia e senza luce; profonda, cioè alta e di grandissimo
. gozzano, i-1024: passiamo dalla luce riposata della necropoli al riverbero abbagliante del
, facendolo attraversare da un fascio di luce incidente di intensità determinata e misurando la
incidente di intensità determinata e misurando la luce diffusa in direzione perpendicolare con una cellula
elettrica; il rapporto fra l'intensità della luce incidente e quella della luce diffusa è
intensità della luce incidente e quella della luce diffusa è funzione della concentrazione (e
dal suolo, mediante un proiettore di luce modulata e un rive latore
fosse per portare una picciola candela nella luce del sole? il che non sia detto
par che tu nieghi, / o luce mia, espresso in alcun testo / che
tessere, perché non sarebbe venuto alla luce, se non fusse stato amore. d
. fotogr. immagine ottenuta esponendo alla luce una pellicola o una lastra trattata con
lastre o pellicole sensibili, impressionate dalla luce in un apparecchio fotografico e sottoposte a
cui in ogni momento le frecce della luce le crivellavano, tutto stampato in negativo
tanto, però, per mettere in luce le contraddizioni dinamiche della lotta di classe
in modo uniforme da una sorgente di luce situata posteriormente, che permette di osservare
neve, sterilità di terra, brevità di luce, pigrizia di tempo, uso di
vete / il mai più riveder l'amata luce. tasso, 1-16: tu i
tempo prodotte. lubrano, 1-54: la luce dell'inganno stimasi fiaccola per batter le
gigantesco / intrico. -non emanare luce. casoni, iii-473: tenebrosa vagante
, tornano a vedersi vicino al confine della luce altre simili macchie negrissime. brusoni,
vita, al mondo solare, alla luce) e alle manifestazioni di tale simbologia
il cielo, che fa scemare la luce (una nube, un nembo, un
rende l'atmosfera tenebrosa, priva di luce (un temporale); che trascina
, pieno di ombre; privo di luce, avvolto nell'ombra; immerso nelle
l'anima] tanto negra che la luce del creatore nulla imbianca. monti,
/ gira, per mio destin, sua luce altrove, / son oscuri i miei
negro negro, senza quasi speranza di luce. 13. infausto (il
cangiante vesta, / e vestisi di luce che l'indora; / di negro quel
per modi di scongiuri nigromantici volgeva la luce in tenebre... ed induceva le
di un ambiente cupo, scarso ai luce, tetro e, in partic.,
726: qual nembo oscuro all'amorosa luce / vela i begli occhi? bianchi,
di temporale. piovene, 10-442: nella luce del giorno nembi nerissimi, vorticanti in
un nembo d'ór, cinta di luce. 5. per simil.
del sole o di una fonte di luce, e anche alla rappresentazione della radiazione
occidente. bernari, 4-164: la luce li mise in movimento, come un
/ e con gli strali suoi di luce ardenti / da l'orizzonte saettava il
/ paga il cambio, ogni mese della luce. / così a ricchezza povertade oppone
animale e uno che è nimicissimo della luce. della casa, iv-367: è
/ gira, per mio destin, sua luce altrove, / son oscuri i miei
nemmeno. poche ore. / una luce mai vista. / fiori che in
moltiplicavano, raggirandosi in uno spazio senza luce e senza speranza. alvaro, 11-123
ii-279: perché mai in mezzo a tanta luce questo corpo non gittò neppur un neo
., ii-404: nel 1815 uscivano in luce 1 " inni sacri 'del
la gambarte, videro per prima cosa la luce al neon del baretto, sola in
stradali e pubblicità luminose, dà una luce bianco- rossastra insieme con l'elio,
neonato, agg. che è venuto alla luce, che è stato generato da
; neonato postmaturo, se venuto alla luce dopo 42 settimane complete o più di
agli idrocarburi, all'ossigeno e alla luce. piovene, 10-137: così
la scrittura delle iscrizioni puniche venute alla luce in africa e in sardegna successivamente al
io pur ho memoria / della nemica luce. deledda, ii-404: l'idea
la niquità. giamboni, 21: la luce non si conviene con le tenebre e
nequitade? o che compagnia ha la luce con le tenebre? 2.
vista, anche per particolari effetti di luce o di ombra; cupo.
di mammarie e di nereidine rifulgono di luce fosforica. = voce dotta, lat
5-168: aveva una grossa maglia nella luce dell'occhio destro, e la pelle
aria frapposta vi riflette qualche poco di luce e tempera quella nerezza. pratesi,
135: un fitto polverio nérica e luce / su i sacchi eretti del carbone.
. caratterizzato dall'oscurità, privo della luce diurna. banti, 10-18: i
, cupo, fosco; privo di luce o poco illuminato (un luogo, un
sì poco e quasi nulla era di luce / in quella affumicata e nera strada
insegna della farmacia notturna mandava una lieta luce rossa. vittorini, 9-7: andò
impossibile che si producano un giorno alla luce, unicamente per soddisfare la curiosità delle
colpevole. sbarbaro, 4-18: alla luce del pastore, il paese si sollevò;
da non lasciar fuoriuscire nessun raggio di luce né materia né segnali (e a
causa della notevole forza di gravità, la luce viene attratta all'interno indipendentemente dalla
corpi che assorbono tutte le radiazioni della luce. maestro rinuccino, 108-1: se
il pranzo domenicale fu lieto, nella luce d'un meraviglioso pomeriggio, rimasti al marciapiede
nerumi di mosche, mandava una sbiadita luce giallastra. le mosche volavano a sciami
.. a 'atmosfere ', alla luce cioè della memoria. =
angolo d'ombra, in una immensa luce calda, era quasi deserta; nessuno
fido intuonai sempre all'orecchio / ch'ogni luce mortai giunge all'occaso. d.
celli... / di nestorea luce gravido, / fra le cure sue sublimi
spaldo, divideva nettamente l'ombra della luce. -in una scrittura facilmente decifrabile
sinisgalli, 6-260: la separazione della luce dall'ombra, la divisione di un
/ e fallo de le sue virtù dar luce. dante, xxxix-13: ella
cui sarò inabissata e consumata nella gran luce di dio mi sembra che ogni parola umana
ti mostri / e co la bella luce scorgi le genti vaghe. cinuzzi, lxv-172
lodate il giorno / che la serena luce mi riporta. guidi, xxii-13:
immensa, abbandonata e vuota, nella piena luce, beicari, 2-77: vedendo il misericordioso
muratori, 7-iv-380: ho io dato alla luce il diploma del medesimo federigo, molto
. idem, 179-9: l'altrui luce l'acceca e onor onta. idem,
caro caso / in un'esperienza di luce. -in partic.: istituito
-anche: oscurato, non illuminato dalla luce. naturale, ombrato. marino
in parte colorato si confonde scemata di luce. caproni, 198: era un angelo
che essa possiede di riflettere specularmente la luce incidente (ed è dovuta alla natura
, totalmente o in parte, dalla luce o di impedire o rendere confusa la
di un corpo celeste che non emana luce propria. mamiani, 10-ii-403: incliniamo
: incliniamo a credere che il mandar luce sia condizione essenziale ed universale di tutti i
diviene abile a trasmettere e refranger la luce. pirandello, 7-1053: non aveva
fermento: / e il plenilunio in luce sembra berla. valeri, 3-207: invisibile
affaccio al balcone ora che la immensa luce del sole si va spegnendo, e le
-anche: luogo ombroso, protetto dalla luce del sole.
predisposizione alla degradazione per azione della luce solare). o pacizzatóre, sm
: che non può essere attraversato dalla luce, che non ne permette, in
/ dicendo: -questo la notte fa luce / e 'l corpo opaco fa parer
opaco è quello il quale non ha luce e non dà luogo al transito del
entro de'quali può far passaggio la luce e l'ombra; ombrosi, tenebrosi
per i quali non ha passaggio la luce né l'ombra. sarpi, vii-6:
2. per estens. che non emana luce propria; buio, oscuro (un
il sole splende di propria e perpetua luce. pascoli, 72: e tu,
baldini, i-457: al secondo piano una luce opaca traspariva da una porta a vetri
stretto, dove ristagna un poco di luce opaca e verde. -che emana
occhi, grandi e in un'opaca luce uniforme. 3. velato,
sinistro e così impeditosi il passaggio alla luce. 4. offuscato da uno
8. che oscura, ottenebra la luce del sole; che cela, confonde
: cominciava ad albegiare, ma la luce si faceva strada quasi a fatica tra il
-soffuso di foschia; lattiginoso (la luce solare); plumbeo (il cielo
i-13-70: presto l'occhio può veder la luce, / se opaco o grande spazio
9. letter. privo di luce, buio; tetro, fosco,
10. protetto, schermato dalla luce naturale; che si trova in penombra
nessuno amo: nel mio cuore opaco / luce non v'ha che d'un segreto
si mutò improvvisamente in una donna di luce, tutto il salotto ne sfolgorò. betti
colpa, dal peccato; non illuminato dalla luce divina. f. f.
microscopia, particolare tipo di illuminatore a luce riflessa utilizzato per l'osservazione di corpi
base alla colorazione e ai giochi di luce, le denominazioni di opale arrechino,
talvolta alcune pietre che presentano riflessi di luce bianchicci e cerulei, come l'adularia
traslucida; opalescente, opalino (una luce, un corpo illuminato, il cielo
spiraglio dell'imposta chiusa, / e di luce d'opale circonfusa / a me dormente
la macchina procedeva coi due coni di luce opalescente, simile, per via della nebbia
, le case si vestivano di una luce opalina, tramite malinconico delle ombre.
porto a milano e così colloco in luce nel mio salotto la signorina oretta,
: da quelle piccole operelle emanava una luce che doveva togliere le tenebre della pittura
gioberti, iii-196: questo consenso della luce umana colla divina mi par di vederlo
operato da tutti 11 animali mediante la luce. b. segni, 11-91: sopporta
natura la dà sempre scema [la luce del creatore], / similemente operando a
manifestano parimenti a noi coll'azione della luce. c. bini, 1-22:
papa, 3-28: stimando eglino la luce essere anch'ella un effluvio di minimi
10-13: com'è... la luce negli occhi, così il suono negli
, onde poi s'aveva a spandere la luce della cristiana verità. gilio, l-11-37
. / e a tutte dà splendiente luce / con diversi splendori / insieme operatori.
le tenebre e introdursi in lei la luce, cercasse di sapere quale è prima di
un bello inno mandava / a quella diva luce. cattaneo, vi-1-252: le casse
opime. savinio, 12-247: la luce era quaresimale. tele protettive coprivano i
gadda, 6-322: a risplendere nella nova luce, checché ne opinasse il pestalozzi,
nel fondo del quadro, sotto una luce secondaria, la lascia sussistere. carducci
l'anno del matrimonio, venne alla luce una bella creatura; e, come
opposito. savonarola, i-298: venendo la luce... si diffonde per tutto
estetici, artistici); contrasto (di luce e ombra, di colori, ecc
godimento più diretto nella natura e nella luce, la stessa impostatura colonnare è animata
leonardo, 2-210: ombra è privazion di luce e sola opposizione de'corpi densi opposti
parte d'un monte, aove la luce del sole già scomparso, scappando per
spalancar gli opposti / schermi a la luce, e rigidi osservàro / che con tua
da una massa incombente che sottrae la luce del sole; sovrastato da un corpo
fioco, smorto (un lume, una luce, un colore). brusantini,
contro il cannone, là giunge la luce di fiume, di là si scopre la
, di là si scopre la luce di fiume. -segregato, rinchiuso
. molza, 1-179: da la luce molta / oppresso rimarrei del viso umano
luminosa con l'intensità maggiore della propria luce (con riferimento all'azione della luce
luce (con riferimento all'azione della luce del sole su quella delle stelle)
se macchiata il sol dispieghi / sua luce; se la luna è tutta in piano
quale è sottoposto; l'alternarsi di luce e ombra fa variare l'intensità della
in una scatola ove un fascio di luce illumina successivamente le lettere una dopo l'
la quale riceve, così, la luce in maniere diverse secondo la forma delle
della porpora visiva sotto l'influenza della luce. = voce dotta, comp
uscio del bagno, un filo di luce... era stato sufficiente a rilevare
annunzio, ii-124: ombra, per la luce soave / onde vieni, sosta,
alcuni opuscoli sino ad ora privi di luce, come pure un numero grande di
dì. verga, 2-120: quella pallida luce sembrava versare onde di non so qual
: i'non son forte ad aspettar la luce / di questa donna, e non
, quanto in quell'ora / che luce ne la parte ove dimora / la dama
di illuminazione facendo svolgere durante la luce naturale del tardo pomeriggio quelle attività lavorative
1940-42. ojetti, 1-45: approfittando della luce che gli lasciava l'ora legale,
: quelle, ricadenti nel periodo di luce naturale della giornata, in cui è normalmente
: entro le man sue reca più luce che non l'ora prima: / fatta
, ond'io parlo ora, / luce del ciel di sé largir non vole.
/ e giugno lo ristora / di luce e di calor. pirandello, 8-122: