negri, 2-584: la gaiezza, la loquacità... agiscono su lui come
'), sul modello di xaxca 4 loquacità '. alalite, sf. miner
galileo, 808: atti più alla loquacità ed ostentazione, che alla specolazione ed
= fr. ant. baverie * loquacità, stoltezza ', da baver '
guerrazzi, iii-164: le cateratte della loquacità donnesca si apersero diluviando. fabrizio,
/ dell'epigramma. 3. loquacità, facilità estrema di parole, parlantina.
2. che si manifesta con una loquacità continua e vivace (un atteggiamento,
non negativo: discorso alla buona); loquacità sconclusionata e senza senso; diceria,
, 2-584: la gaiezza, la loquacità... agiscono su lui come
non vere, inesatte, o sull'eccessiva loquacità di una persona). - anche
fare. 9. che ostenta loquacità, verbosità; lungo nel discorrere;
. l'essere discorsivo; tendenza alla loquacità. soffici, v-1-717: abbiamo considerato
, e non aveva freno la loro loquacità. leopardi, i-529: quanto poi ai
acquistarsi nome di vivace e disputativo con la loquacità e vanità, rompono la testa ai
eco, e dal gr. xaaidfc 4 loquacità, chiacchiera '. ecolàlico,
-rifl. abbandonarsi a un'esuberante loquacità; profondersi in parole e atti di
discorso (e, con intenzione ironica, loquacità eccessiva, enfatica). fra
potenza, di ricchezza; sfoggio di loquacità, di eloquenza; fantasmagoria.
, suol far poche parole: la loquacità è incompatibile con lo spirito d'iniziativa.
la parola; il parlare. -anche: loquacità. meo de'tolomei, vi-11-27 (
: chi conosce in quale atmosfera di loquacità provinciale, di fiera della vanità e
faldella, 3-494: gli tornò utile la loquacità del veterinario saiacci,...
iv-2-96: scioglieva i freni della sua loquacità, intramezzando parole di gergo, reticenze
mangia la coda, il pappagallo per la loquacità,... il gallo per
garricità, sf. letter. ant. loquacità. andrea da grosseto, xxviii-212:
garrissa, sf. ant. loquacità; arroganza. albertano volgar.,
dotta, lat. tardo garritus -ùs 'loquacità, chiacchierio ': deriv. da
. con tono garrulo; con vivace loquacità. bartolini, 5-320: tutto
garrulità, sf. facilità alla chiacchiera, loquacità. buti, 2-141:
di stridulo ed inconcludente; la * loquacità 'riguarda più la speditezza e la
che parla molto volentieri, con vivace loquacità; ciarliero, chiacchierone; che si
-che si esprime con enfasi, con vuota loquacità (un sentimento, una passione,
yxcóoaa 4 lingua 'e xocxla 4 loquacità, pronuncia '; cfr. ingl.
b. croce, iii-32-387: con somma loquacità e con volto imperterrito, dissertò dell'
che alcuno potrà incolparmi o d'inavveduta loquacità o di procurata dissimulazione. f
. -ant. che manca di loquacità, che è poco facondo.
abbiano a discernere, a ciò che la loquacità de'tristi non abbia il sudore e
. castiglione, 256: per troppa loquacità passan talor i termini e diventano insulsi
assemblea interpellatrice. interpellatrice oziosità, loquacità. = voce dotta, lat
instituto ch'intimava severi castighi alla licenziosa loquacità. p. verri, 2-322: il
... per la sua ridondantissima loquacità, diviene intollerabile. mascardi, 2-150:
iv-2-96: scioglieva i freni della sua loquacità, intramezzando parole di gergo, reticenze
sottoponersi alla iniqua superbia, instabilità, loquacità e perversi costumi di donne. tasso,
instituto ch'intimava severi castighi alla licenziosa loquacità. zeno, i-172: utilissimo e lode-
lance rotte: a indicare eccesso di loquacità e millanteria sfrontata, accompagnate da incapacità
un leggio: distinguersi per una straordinaria loquacità. r. martini, 26
. dicesi per tacciare qualcuno d'eccessiva loquacità. arlia, 1-200: 'avere
s'è reso insopportabile per l'eccessiva loquacità. vai, 15: deh!
sulla lingua: distinguersi per un'irrefrenabile loquacità. lippi, 1-69: era tra'
parlare senza necessità, moderare la naturale loquacità. bartolomeo da s. c.
, di parole e di argomenti; loquacità smodata; serie di argomentazioni vacue,
; che si esprime attraverso una garrula loquacità. 5. agostino volgar.,
. 6. sm. ant. loquacità. aretino, iv-6-247: piacciavi.
-dcìs. loquaceménte, avv. con loquacità; con discorsi lunghi ed eloquenti;
loquàcia, sf. letter. loquacità. nievo, 203: lo
= deriv. da loquace. loquacità, sf. disposizione abituale (o anche
dello scelto, i-155: chi odia la loquacità, distrugge molti mali. zanobi da
sempre di poi i conviti seguita la loquacità, cioè disordinato parlare, che quando
a discernere, a ciò che la loquacità de'tristi non abbia il sudore e le
: molti... per troppa loquacità passan talor i termini e diventano insulsi
. boterò, 13: la imprudenza e loquacità de'cortigiani. s. borghini,
. borghini, 1-392: per via della loquacità sdrucciola qualche parola nimica della verecondia.
il tutto udì, / spesso l'altrui loquacità stancò. amari, 1-1-217: trovò
ogni cosa per l'annunzio precorso, o loquacità del saraceno alleato, o tradimento altrui
: questa signora tàlice era d'una loquacità maligna e stucchevole. pea, 3-218
stucchevole. pea, 3-218: quella loquacità sciocca le dava noia. gioberti,
gioberti, 1-i-739: in quale atmosfera di loquacità provinciale di fiera della vanità e di
socialismo italiano. -scherz. vostra loquacità: come appellativo rivolto a persona ciarliera
belo, xxv-1-142: m'aricomando alla loquacità vostra. 2. per estens
galileo, 3-3-398: perdoni la troppa loquacità e gradisca la prontezza dell'affetto.
... per la sua ridondantissima loquacità diviene intollerabile, essendo più tosto un
... ne ristorano qualche poco della loquacità erudita e della frequenza del concettizzare puerile
: il parata, trascinato dalla propria loquacità, passa dalla repubblica ideale al governo
sì poco, a dispetto de la vuota loquacità moderna che pure ha l'audacia di
dell'opera, innocente origine di tanta loquacità e la critica è fatta.
, iii-13-239: toma a mente la « loquacità » a cui dante riferiva la cagione
.. quali sarebbero l'iracondia, la loquacità, la melanconia, il tedio della
. 4. locuz. con loquacità: in modo loquace, verboso,
avere falsamente composto tanto miracolo con femminina loquacità. oliva, i-1-373: ragionò costui due
: ragionò costui due grosse ore con loquacità asiatica, alla presenza del generale e
, xii-312: riprese, con improvvisa loquacità: « figurati, quando ero al convento
; eloquenza, facondia. -anche: loquacità, garrulità. guittone,
della lingua, della favella); loquacità eccessiva e incauta. tesauro, 2-97
nel parlare, im portuna loquacità e stile comunemente detto * asiatico ',
abbiano a discernere, a ciò che la loquacità de'tristi non abbia il sudore e
quella sua tormentosa, continua e micidialissima loquacità, la quale pare al lettore più
la foga del discorso o l'eccessiva loquacità. p. f. giambullari,
inesauribile. -in par- tic.: loquacità. fiacchi, 199: la donna
. quali sarebbero l'iracondia, la loquacità, la melanconia, il tedio della
aristippo, ora il lusso e la loquacità di platone. leopardi, v-17: uomini
del gr. ttoxu-) e da loquacità (v.). multiloquènte (
sciocco, inopportuno e insistente, fastidioso; loquacità smodata, logorrea (e ha una
. mutismo, sm. scarsa loquacità che caratterizza l'atteggiamento abituale o il
: formione. costui, con somma loquacità e con volto imperterrito, dissertò dell'ufficio
tolto con il suo atro nigrore, crocitante loquacità., turpe e zinganesca impostura.
parlare a vanvera, senza ponderazione; loquacità futile. folengo, i-315:
valore attenuato: sequelaabbondante di parole; loquacità. tesauro, 5-160: della eloquenza
guisa di ostentatori di una lor certa loquacità, perché eloquenzia sia riputata. b
un profondissimo sonno. anche l'ultima loquacità ostinata chiuse gli occhi. alvaro,
e con le proprie doti di loquacità e di spirito, riesce a
, la maggiore o minore attitudine alla loquacità o alla facondia o il maggiore o
forz.); facilità d'eloquio, loquacità. -anche: disposizione abituale (
. di parroco (con allusione alla loquacità), secondo altri; nel signif.
dannunzio, iv-2-100: lindoro con la sua loquacità cercava di vincere le estreme esitazioni della
discrezione; che si manifesta con eccessiva loquacità o maldicenza; che deriva da curiosità
a cagion del tutto sarebbe stata dissipita loquacità e, per dirlo in piano volgare,
indirizzo del colpito. 3. loquacità, parlantina. bocchelli, 2-v-316:
aderenti a tale scuola (come la scarsa loquacità; e in questo significato può assumere
. piata2, sf. region. loquacità, gusto della chiacchera, parlantina.
esperto'. polilalìa, sf. loquacità anormale o anche patologica. =
cosa per l'annunzio precorso, o loquacità del saraceno alleato o tradimento altrui.
che alcuno potrà incolparmi o d'inavveduta loquacità o di procurata dissimulazione. leopardi,
la derisione, il dispreggio, la loquacità, l'impostura; ed in quella
testa. 3. dire con loquacità o anche in modo logorroico e senza
la derisione, il dispreggio, la loquacità, l'impostura; ed in quella
... i quali per troppa loquacità passan talor i termini e diventano insulsi
procacciavano. -prurito di lingua: loquacità irrefrenabile (e la propensione a essa
'della 'galante canaglia 'italiana: loquacità maialesca a quattr'occhi; silenzio e
è ormai ridicolo tenere occulta. la loquacità e la melensaggine, scurrile e lepida
: sapersi far valere mediante una disinvolta loquacità. bottari, 5-165: questi professori
tanto eccessivamente che per la sua ridondantissima loquacità diviene intollerabile, essendo più tosto un
riferire, per leggerezza o per eccessiva loquacità, ciò che si è sentito e
, la santippe non però per la sua loquacità, per le sue risse, per
rumorosità sono scese. 2. loquacità, propensione a esprimere ad alta voce
di particolari, con franchezza, con loquacità sentimenti e aspirazioni; dichiarare la propria
porle a cagion del 'tutto'sarebbe stata dissipita loquacità e, per dirlo in piano volgare
salvini, 39-v-202: dalla banda della loquacità io veggio stare l'arroganza, la
tratti, ha uno sprazzo di quella loquacità febbrile, scorrazzante in vasti e sommari
impudiche, conque'risi dissoluti, con la loquacità, insolenzia e tai costumi scurili,
molti vizi, di vana allegrezza, di loquacità, di scurrilità, di mormorazione,
da'quali fuggono a'contrari ricetti la loquacità, moltiloquio, garrulità, scurrilità, bottonaria
, la compagna indulgente delle mie svagate loquacità senili. -età senile: la
botta, 5-320: aveva a vile le loquacità e le sfrenatezze dei democrati di quei
10. incapace di moderare la loquacità, smodatamente chiacchierone e, anche,
sempre ai poi i conviti seguita la loquacità, cioè disordinato parlare, ché quando
sgallettìo, sm. cicaleccio, petulante loquacità. fahier, 3-121: lo sgallettìo
- per estens.: mancanza di loquacità, incapacità di dialogo che caratterizza l'atteggiamento
brio e di spirito, con la sua loquacità sempre pronta d'uomo del nord che
: la si sforzava di moderare la loquacità soventi volte sussurrona e villanesca della compagnia
l'esuberanza, le effusioni sovreccitate, la loquacità. la capria, 1-218: seduti
tanto eccessivamente che per la sua ridondantissima loquacità diviene intollerabile. leopardi, iii-7:
lo stordimento deltarrivo spiegavano naturalmente la poca loquacità di consalvo. comisso, 14-61:
la risposta sia notata di prolissità e loquacità, né sia tanto laconica e succinta che
contan più. -eccessiva e vuota loquacità g. bragaccia, 1-171:
, 75: si sforzava di moderare la loquacità... sussurrona e villanesca della
: la compagna indulgente delle mie svagate loquacità senili. -che tocca superficialmente svariati
taccolerìa, sf. chiacchiera, ciarla; loquacità sconclusionata e senza senso.
, agg. che si manifesta con una loquacità continua ed eccessiva. bersezio,
, l'atteggiamento); caratterizzato da scarsa loquacità (la personalità, lo stato d'
nostalgia », disse stef, spinto alla loquacità dall'umore taciturno del collega.
... di gabbare con quella sua loquacità da sensale in favore della infallibilità e
da quali fuggono a'contrarii ricetti la loquacità, moltiloquio, garrulità, scurrilità, boffona
in maniera inopportuna e fastidiosa; eccessiva loquacità, logorrea. s. girolamo
se dapprima la si sforzava di moderare la loquacità soventi volte sussurrona e villanesca della compagnia
tolto con il suo atro nigrore, crocitante loquacità, turpe e zinganesca impostura. d
, sf. medie. incremento patologico della loquacità. = voce dotta, comp.
di costoro è stata mai sempre la loquacità. lasciatemi dunque fare il mio mestiere
2. prolissità. – anche: loquacità, facondia. larepubblica [26-vii-1985]
r rumorosità, sf. invar. loquacità, propensione a esprimere ad alta voce