lingua, secondo il quale i fenomeni linguistici avvengono per rigorosa regolarità logica (secondo
entro la quale si presentano determinati fenomeni linguistici (cfr. areale, n.
linguistica (dove si presentano determinati fenomeni linguistici). arèca, sf. palma
di uno stato che comprende due gruppi linguistici); scritto in due lingue,
confine; nelle nazioni formate di gruppi linguistici diversi, come il belgio; anche rispetto
orientale, con propri caratteri antropologici e linguistici, che comprende vari popoli etiopici (
quale, in seguito a vari fenomeni linguistici e fonetici incidenti, finì coll'informarsi
in considerazione le strutture e gli elementi linguistici nella loro evoluzione attraverso il tempo.
uso (con citazioni o altri documenti linguistici). -provvedere uno studioso o uno
a introdurre logicità e regolarità nei fatti linguistici, sentenziando deviazioni quelli che loro non
di caratteri raz ziali o linguistici o culturali e, in pochi casi,
l'analisi della distribuzione geografica dei fenomeni linguistici. -disus. geografia litologica,
ling. insegnamento delle lingue mediante criteri linguistici. = voce dotta, comp.
più manierata ed eccessiva, di elementi linguistici o artistici o letterari della grecia classica
si riferisce a uno dei tre gruppi etnico linguistici in cui si divise l'umanità dopo
. -con partic. riferimento a usi linguistici. g. f. achillini,
la reticenza può richiamarsi sia a dei riferimenti linguistici come a riferimenti che hanno già perduto
per estens., anche a fenomeni linguistici); anorganico. vittorini, 7-219
tutte le zone circostanti per speciali caratteri linguistici [isola linguistica o dialettale),
praticamente perfetto, del sistema di segni linguistici della sua cerchia e della sua nazione.
di limoges ed era tributaria di elementi linguistici e culturali delle aree egemoni della provenza
. cognizione, cultura linguistica; studi linguistici. manzoni, v-1-469: il meno
mai nulla nel passato, dei fatti linguistici fondamentali, ebbe un tale potere di
indigeni, nate per permettere a gruppi linguistici molto diversi di entrare in contatto.
espe- rienza, sotto forma di atti linguistici individuali (anche nelle espressioni linguaggio articolato
linguaggio fonetico); complesso di segni linguistici, elaborato convenzionalmente nell'ambito di una
oggetto: enunciato o insieme di enunciati linguistici che costituiscono oggetto di discussione, in
matematica: quella in cui i dati linguistici vengono formalizzati e diventano elementi di operazioni
apparizione e della frequenza media degli elementi linguistici. 2. disus. filologia.
formiamo, si, la memoria di prodotti linguistici (del nostro ambiente storico-linguistico),
fa nel « leonardo » sugli studi linguistici in italia, egli [bertoni]
quella in cui si riscontrano determinati fenomeni linguistici, considerati come il risultato delle correnti
viene studiato in rapporto con determinati fatti linguistici, come la fonetica, la morfologia,
di somiglianza. -intrusione di elementi linguistici estranei0 nuovi. castelvetro, 10-xi-454:
e organizzata la biologia e degli strumenti linguistici da essa impiegati. = voce dotta
log. enunciato o insieme di enunciati linguistici mediante i quali si opera una discussione
in cui l'analisi di determinati dati linguistici o, anche, di altre forme
vista statistico e quantitativo, i fenomeni linguistici di massa. = voce dotta
o cultura per mezzo dei suoi modi linguistici ed espressivi assunti in falsetto, ironicamente
è messo in movimento sotto i mirini linguistici, ed è loro sfuggito. =
un seguito cronologico e grammaticale di fossili linguistici bene imbalsamati; c'è del molliccio
. -che non risente di influssi linguistici estranei. foscolo, xi-i-ioi:
-entità statale composta da gruppi etnici, linguistici e sociali differenti. -anche: impero
, per adattarlo a canoni estetici o linguistici diversi, per lo più nuovi o
servendosi, in parte, di elementi linguistici napoletani. muzio, 6-269: i
un errore logico mediante sofismi e artifici linguistici. rosmini, xxii-288: talora l'
legati da vincoli etnici, culturali, linguistici, spirituali, costituiscono una nazione e
i caratteri antropologici paleoafricani e i caratteri linguistici propri delle parlate cuscitiche (una popolazione
la necessità di interpretare unitariamente i fatti linguistici, lessicali o fonetici, appartenenti alla
sia fisici sia culturali e in partic. linguistici (il gruppo, la famiglia etnica
canoni, di regole, di precetti linguistici. delminio, i-238: se tutti
. linguaggio oggetto: insieme di enunciati linguistici su cui si esercitano la discussione e
, separate fra di loro per motivi linguistici, nazionali, geografici (e la loro
) antico e moderno, negli aspetti linguistici, letterari, storici, filosofici,
, in partic., negli aspetti linguistici, letterari e filosofici (anche con
, attestazione o eredità in altri sistemi linguistici. = comp. da òsco
a introdurre logicità e regolarità nei fatti linguistici, sentenziando 'deviazioni 'quelli che
. ling. che si riferisce ai fenomeni linguistici propri di una non ben definita lingua
che ne è traccia in altri sistemi linguistici; abitato o fondato da tale popolo
preparato. -attuare prestiti culturali o linguistici. mascardi, 2-137: è,
cosa sono questi se non altrettanti campi linguistici, di cui possiamo benissimo arrivare a
attraverso una stratificazione di caratteri culturali e linguistici e di fisionomia e gastronomia e ironia e
pasolini, 13-240: i miei esperimenti linguistici... hanno ben poco di ciò
; secondo i moduli e i modelli linguistici, espressivi, interpretativi e artistici della
della poesia e degli àmbiti letterari e linguistici con essa collegati (uno stile,
al suo interno molti e diversi livelli linguistici e di stile (un'opera letteraria)
presenza di diversi livelli stilistici e registri linguistici (un'opera letteraria).
presenza di diversi livelli stilistici e registri linguistici in un'opera letteraria, in un
che presenta diversi livelli stilistici o registri linguistici; che ha o assume più sensi o
potenziamento delle 'infrastrutture di base', strumenti linguistici di diffusione eccezionali, radio, cinema
valori storici e culturali, di modelli linguistici o letterari (un'opera, un
: ricavare da altri ambiti culturali e linguistici particolari elementi. -anche: imitare (
diversificazione delle lingue o di più ceppi linguistici all'interno di una stessa lingua originaria
-con riferimento all'estendersi di usi linguistici. gigli, 4-187: contammo fino
e diffusione di forme, di usi linguistici (e le affinità più o meno palesi
letter. tendenza a imitare i modi linguistici o letterari provenzali. -in senso concreto
psicolinguìstica, sf. studio dei comportamenti linguistici in rapporto con i processi psichici che li
certo numero di correlazioni logiche fra elementi linguistici, introdotto da f. de saussure
2. che comprende quattro gruppi linguistici (una regione). gobetti
persone o fatti per mezzo di segni linguistici e con intento estetico nell'ambito della
. -piegarsi a tutti gli usi linguistici. carducci, iii-i 1-330: cotesta
1938 al 1945) e negli usi linguistici di chi vi faccia riferimento critico:
che, con una confusione di concetti linguistici con concetti etnici, sarebbe stata propria
dei fautori del razzismo e negli usi linguistici di chi vi fa riferimento critico:
meno il terzo dei materiali paesani, linguistici e pittorici usufruiti dal giusti. cassola,
lingua mediante l'inserimento di reali elementi linguistici (e si parla di regole di
riferimento a incroci o prestiti fra sistemi linguistici diversi. 0. rucellai, xxvii-6-68
reazionario, e quindi riadotta tutti gli schermi linguistici restauratori. = comp.
spirituali, sentimenti o, anche, esempi linguistici o culturali. tommaseo [s
, di mescolare i propri stronzi esperimenti linguistici con che gue- vara.
, attraverso l'esame comparativo di elementi linguistici comuni tratti da lingue diverse, si
reazionario, e quindi riadotta tutti gli schemi linguistici restauratori. -istituito durante o in
ad un tempo. -rifornirsi di prestiti linguistici. leopardi, i-74: la lingua
: la complicazione... dei rapporti linguistici tra la rivoluzione politica e la trasformazione
. ant. insieme di elementi grammaticali o linguistici dello stesso tipo (e la categoria
letterari o di determinati vocaboli o modi linguistici in quanto inusitati, impropri o volgari
. -evitare l'uso di elementi linguistici o stilistici impropri, scorretti, ineleganti
raccolta di tutto il filosofarne e scienziame linguistici in commercio. = deriv. da
su un numero di parole e modi linguistici che egli stesso aveva reso praticamente innumerevoli
, romanzi, film e volonterosi saggi linguistici e semiologici, appartengo fatalmente a una
stabiliscono le condizioni di felicità per atti linguistici) rappresentano altrettante selezioni circostanziali, in
ascoli [in « studi orientali e linguistici » ii (1855), 251]
-lòog 'si menti e influssi linguistici francesi. - anche rifl.
ogni cosa insieme; e di elementi linguistici per comporre un'opera letteraria o per
nell'altra sfuggire la sentenza elementi linguistici o stilistici ritenuti scorretti o della
il beneficio che ne verrà agli studi linguistici, i quali urge sgombrare dei metodi
lievi. -far perdere a elementi linguistici la loro pregnanza espressiva. dovesse
della sincronia quale fu introdotto negli studi linguistici da f. de saussure; che
; che studia un insieme di fenomeni linguistici come costituenti un sistema in un singolo
particolari vincoli etnici, religiosi, politici, linguistici entro cui si instaurano forme di cooperazione
si occupa delle relazioni esistenti fra gli usi linguistici e l'ambiente sociale dei parlanti.
. ogni genere di scherzi: gli scherzi linguistici, le bizzarrie, i grotteschi,
pasolini, 13-240: i miei esperimenti linguistici, pur complessi, complicati e spesso fin
condotte (1482-84) [in « studi linguistici italiani », ix (1983)
4. leggera commistione di elementi linguistici e stilistici in un testo.
linguistica: disciplina che analizza i fenomeni linguistici, al fine di rilevare le frequenze
, di tutti i divieti stilistici e linguistici. pasolini, 8-68: in una nuova
tutti i guazzabugli e i giochetti [linguistici] che ne vennero. bacchelli, 1-i-498
costituenti fonetici o nella stratificazione degli acquisti linguistici e inversamente delle perdite. pasolini,
-per estens. ciascuno dei livelli linguistici, formali o di contenuto che caratterizzano
10. ant. che avviene attraverso mezzi linguistici. castelvetro, 8-1-171: è da
determinati dalle relazioni reciproche dei singoli elementi linguistici, considerati come parti di un ordinamento
è raffaello che va epurando sublimemente costrutti linguistici già vigenti ed è tutto, sempre,
ascoli [in « studi orientali e linguistici », ii (1855), 26
linguistica superficiale, che analizza i fenomeni linguistici nella loro applicazione concreta (e si
sociale. arbasino, 19-66: tabù linguistici che intasano anche il privato: ruoli
di artifici stilistici ed espressivi o di modelli linguistici, in un'opera letteraria; sobrietà
la quale gli elementi (narrativi, linguistici, stilistici, ecc.) di un'
branca della linguistica che analizza i toni linguistici, in partic. nelle lingue (come
2. fortemente improntato agli usi linguistici toscani (i modi espressivi, lo
a chi ne formalizza stucchevolmente i modi linguistici e ne fa affettata ostentazione).
ascoli [« studi orientali e linguistici », i (1854), 16
ad altri concetti, idee, caratteri linguistici, notizie di diversa provenienza o natura.
« bollettino del centro di studi filologici e linguistici siciliani », vii (1962)
magi. -che comprende tre gruppi linguistici (uno stato, una regione)
confine o a nazioni formate da gruppi linguistici differenti). = deriv.
con troncamenti (con riferimento a prestiti linguistici). bembo, iii-86: non
studia il modo in cui i suoni linguistici vengono percepiti all'apparato uditivo.
valacchia o appartiene ai gruppi etnici e linguistici di tradizione prima gallica e in seguito
libro di nesone [in « studi linguistici italiani », xvii (1991),
. ogni genere di scherzi: gli scherzi linguistici, le bizzarrie, i grotteschi,
esprimere con parole, rappresentare con mezzi linguistici. marinetti, iii-390: verbalizzo ad
un pensiero con parole, con mezzi linguistici. pasolini, 8-212: in quest'
-verbo performativo-, nella teoria degli atti linguistici, quello che rende esplicita la forza
annunziata (1287) [in « studi linguistici italiani », xx (1994),
firenze (1287) [in « studi linguistici italiani », xx (1994),
, 8-70: la complicazione poi dei rapporti linguistici tra la rivoluzione politica e la trasformazione
svoltesi nel ventennio fascista i fattori strettamente linguistici da quelli nazionalisti e senofobi. montale
base neo-indiana, dalla sovrapposizione di elementi linguistici arabo-persiani, armeni, rumeni e di
. annunziata [in « studi linguistici italiani », xx (1994),
alla trasmissione di informazioni attraverso segni non linguistici). riza psicosomatica [giugno
che stabiliscono le condizioni di felicità per atti linguistici) rappresentano altrettante selezioni circostanziali, in
delle caratteristiche accomunanti due o più sistemi linguistici geneticamente affini. = voce dotta
o è relativo alla variazione dei fatti linguistici secondo una prospettiva spaziale. =
l. messina, in « incontri linguistici », vii (1982), 179
l. messina, in « incontri linguistici », vii (1982), 175
, sf. ling. rappresentazione dei suoni linguistici mediante gesti, tipica del modo di
a uno stile letterario ricco di elementi linguistici eterogenei. bertolucci, 1-140:
. studio della rappresentazione grafica dei fatti linguistici. -anche: analisi della scrittura come forma
2. ling. insieme di diversi usi linguistici, come forestierismi, neologismi, voci
confine; nelle nazioni formate da gruppi linguistici diversi; anche rispetto al dialetto e alla
lingua male si piega a questi attualismi linguistici, a questi brachilogismi così strettamente legati all'
2. ling. nella teoria degli atti linguistici, che conferisce a una persona una
una mescolanza di elementi (etnici, linguistici, culturali, ecc.) di origine
si riferisce ad atti o elementi linguistici. r. pannain [« le
). letter. improntato agli usi linguistici propri del dialetto napoletano.
, 16: un'assenza di idiotismi linguistici che di recente de seta ha rivendicato come
la comunicazione nei suoi aspetti strutturali, linguistici e tecnologici, in partic. con riferimento
agg. che segue in parte i precetti linguistici dell'accademia della crusca.
. letter. ricorso stucchevole a modi linguistici fiorentini. dossi, 2-iii-892: il