, oscuro e quasi muto, quel linguaggio o piuttosto gergo ne venne, che
sostant. salvini, 39-iii-143: quel linguaggio o piuttosto gergo ne venne che,
, di origine incerta, passato al linguaggio scient. romìglio, sm.
iii-130: leggi e componi in quel gentil linguaggio, /... / canta
alcuni petali. -gerg. nel linguaggio della malavita, la foto segnaletica del
antonomastico, dio (in partic. nel linguaggio vetero-testamentario; anche nelle espressioni santo
santi. -popolo santo: nel linguaggio veterotestamentario, quello di israele, eletto
. -sm. plur. nel linguaggio dell'4apocalisse', i giusti, i
dotta, lat. saperda (passata nel linguaggio scient.), che è dal
scopre e sfrutta le possibilità del suo nuovo linguaggio. = voce dotta, lat.
di reminiscenze latine, s'impastò in un linguaggio unico e potente. -efficacia
di espressione fu sempre il più saporito linguaggio meneghino. frateili, 5- 155:
bigiaretti, 11-32: galbani ostenta un linguaggio ardito, sboccato, forte delle più
. zapote, sapote (passato anche nel linguaggio scient. [achras) sapota)
il santo padre avrà tenuto un linguaggio più ipocrita, se bene egli è tiranno
dotta, lat. sarcitis (passato nel linguaggio scient.) dal gr. rapi
dal lat. sarda (passato anche nel linguaggio scient.), femm. di
. dossi, iii-333: sa il linguaggio dei fiori meglio di una educanda e
= dal fr. sassafras (passato nel linguaggio scient.), che è dallo
dotta, lat. saxifràga (passato nel linguaggio scient.), femm.,
. fare satira o ironia; usare un linguaggio pungente e mordace per mettere in ridicolo
v. satiro1), passato poi nel linguaggio scient. sàtiro3, sm.
lat. satureia (passato in seguito nel linguaggio scient.), di origine incerta
4. disus. piombo (nel linguaggio degli alchimisti e dei primordi della chimica
, 8-287: se la realtà è un linguaggio esso non può essere dunque che di
. 2. disus. nel linguaggio degli intagliatori, incavo a forma di
calvino, 17-57: mi sembra che il linguaggio venga sempre usato in modo approssimativo,
dello sbadiglio. lo sbadiglio è il linguaggio della noia. soldati, v-26: eugenio
fuori', 'sballano'come si dice nel linguaggio della droga. d. camboni [
),... arrivare al linguaggio come schema riassuntivo di una sensualità puntualmente
soppiantato le buone e ornate norme del linguaggio. r. longhi, 1089:
di una lingua; escluderle dal proprio linguaggio. f f tolomei
una parola [studenti] a cui nel linguaggio comune si legano idee vecchie e false
sua vergogna, con orribili crudezze di linguaggio. idem, 7-445: volle.
altro non fecero che introdurre nel nostro linguaggio t'approcher'de'franzesi. passeroni,
vituperosa che vorrebbesi affatto sbandita da ogni linguaggio. 8. dimenticato.
sbaraglia / la virtù di comprenderne il linguaggio. bocchelli, ii-204: la vista
dei voti. 5. nel linguaggio universitario, esame o serie di esami
delle qualità di un individuo, el linguaggio teologico, umiliazione del verbo nelltncamazione.
. figur. grossolano, sciatto (un linguaggio). papini, 27-475: comincia
a soffrire della primordialità, grossolanità del linguaggio: scrivere in quei laceri parinosi e
sia una bellissima prova, con un linguaggio che non sbava si può dire mai
stampo e, in partic. nel linguaggio delle fonderie, gli oggetti metallici ottenuti
. 2. lucch. nel linguaggio del ricamo, smerlare. giannini-nieri,
. calvino, 13-306: nel linguaggio politico s'è verificato un impoverimento,
2. figur. composizione letteraria dal linguaggio sciatto e melenso, fiacca nel contenuto
sboccatézza, sf. l'esprimersi con un linguaggio sboccato, scurrile. imbriani,
. v.]: 'sbolinato': nel linguaggio famigliare marinaresco: trasandato nei gesti e
è voce di uso popol. e del linguaggio familiare). d azeglio,
. scritto di getto, con un linguaggio immediato. c. e.
scostumati, a risa sguaiate, a un linguaggio triviale; accentuata scompostezza. -anche:
che non si accetta una divisione di linguaggio privato e linguaggio pubblico... mi
accetta una divisione di linguaggio privato e linguaggio pubblico... mi sembra che
andare ad atteggiamenti scomposti o a un linguaggio sguaiato, non mantenendo un contegno dignitoso
sul sedile. -che usa un linguaggio scurrile, volgare. cicognani, 1-163
-che è caratterizzato o fa ricorso a un linguaggio grezzo, poco elegante e grossolano e
assai altre cose i tesori di uel linguaggio si celebran dirittamente, così a questa del
. borsi, 2-39: il mio linguaggio è impacciato e manchevole. io racimolo
cominciato a sbucciare. y nel linguaggio sportivo, colpire la palla di stnscio
[herba] scabiósa (passato nel linguaggio scient.), dal class, scabiósus
cinema sovietici. -che ha un linguaggio e tratta temi provocatori e trasgressivi (
mancamento di linea. -nel linguaggio feudale, particolare tipo di subfeudo che
l. adimari, 1-198: sappiamo che linguaggio del cielo, che ne riprende,
dotta, lat. scaphium (passato nel linguaggio scient. per il n.
e come si può dire italianamente nel linguaggio militare, io non so; ma so
io non so; ma so che nel linguaggio comune non ci serve davvero. l'
pendenza. io. tipogr. nel linguaggio della legatoria, l'insieme dei segni
escalfar. scalfare2, tr. nel linguaggio della sartoria, rendere più concavo lo
incerto. scalfo2, sm. nel linguaggio della sartoria, la sagomatura falcata fra
particolarmente ripido di un sentiero; nel linguaggio dell'alpinismo, tacca praticata con la
: liberarsene (ed è proprio del linguaggio tamil.). moravia,
: il loro... è il linguaggio artifiziato d'uomini scaltriti, che si
c'era di tenere quel medesimo linguaggio che usano per loro scampo 1 veri
fa la canaglia. -usare un linguaggio violento e volgare. l.
2. assumere i modi e il linguaggio propri degli strati più bassi del popolo
montale, 13-36: non saprei decrittare quel linguaggio / se anche fossi cinese. basterà
discorso (ed è contrapposto, nel linguaggio teologico, allo scandalo diretto o
, lat. scandens -intis (passato nel linguaggio scient.), pari. pres
, lat. scandix -icis (passato nel linguaggio scient.), dal gr.
anche te, per imparare la diversità di linguaggio, che passa fra chi fa la
[l'amnistia di pio ix] il linguaggio nuovo, semplice, aperto senza sentore
dotta, lat. scarabaeus (passato nel linguaggio scarabeùccio, sm. letter. persona
], iv-435: scarico': nel linguaggio del commercio vàie uscita di merce o
una comune attitudine mentale così come il linguaggio letterario del seicento tanto dilagò, s'
scarico. -buono scarico: nel linguaggio amministrativo, ricevuta che certifica l'uscita
da inutili ridondanze; disadorno (il linguaggio, in partic. quello poetico
è scarnito, macerato e assottigliato il linguaggio. -schematico. r
dal lat. scarus (passato poi nel linguaggio scient.), che è dal
di gnido. 5. nel linguaggio colloquiale: incapace, inetto. r
l'erba. 5. nel linguaggio dell'ippica e del ciclismo, spostarsi
produzione europea. 6. nel linguaggio dell'archivistica, eliminazione, possibile in
lo scartoccio. 6. nel linguaggio degli sbandieratoli del palio di siena,
scarzata, sf. tose. nel linguaggio dei giocatori di biliardo, tiro malriuscito
voce di provenienza merid. appartenente al linguaggio famil.). migliorini [s
voce di provenienza merid. propria del linguaggio famil.). guido delle colonne
passione. -in partic., nel linguaggio medico: che è causa dell'insorgenza
lei, per raggiungerla. -nel linguaggio sportivo, impegnarsi con grande accanimento e
dalla defecazione. -scatofilia infantile: nel linguaggio della psicoanalisi, forma di piacere sessuale
, granghignolesca, sacrilega, d'un linguaggio ora ebbro, ora scurrile e scatologico,
di necessità (ed è voce del linguaggio burocratico). migliorini [s.
, che dicono senza indugio e in linguaggio immediatamente comprensibile chi è e di che
. -con proprietà ed eleganza di linguaggio. p. petrocchi [s.
ne deriva: eleganza, squisitezza di linguaggio; raffinatezza di stile. guarini
vita poetica, non nella sceltezza del linguaggio o de'concetti, ma nel movimento.
sceltissimi. -elegante, forbito nel linguaggio. b. davanzati, ii-284:
-assai elegante, forbito, terso (un linguaggio, uno stile). gélli
raccontava le sue scempiaggini con un suo linguaggio tronfio, enfatico e lambiccato tra di retore
p. gonnelli, 1-167: in linguaggio cinematografico si intende con scena la parte
arlia, 1-304: 'scena': nel linguaggio teatrale dicesi 'scena piena'quando l'
v.]: 'scena': nel linguaggio musicale s'intende questa parola in senso
. far andare fuori centro. -nel linguaggio tecnol., determinare una scentratura.
scemitrice, stampa in ogni movimento del linguaggio, anche ne'più intimi e riposti
. in fondo a (ed è del linguaggio colloquiale). fanfani [s.
frequenza nell'insieme di testi ripresi dal linguaggio economico e finanziario di cui si è
. -scheggia di fumo: nel linguaggio degli alchimisti, pietra dalle virtù leggendarie
, 16-137: gran prova dell'estremo linguaggio cinquecentesco, questo testo si porta seco
, più morte ai quelle di qualsiasi linguaggio morto. -trama musicale prestabilita.
medesime lettere trovami pochi indizi di un linguaggio non ancor fermo; si scuopre anche
di convenzioni che allora formavano il solo linguaggio possibile. -per estens.
notizie. moravia, xii-178: il linguaggio di cecilia era così schematico ed esangue per
. -il cinema come arte; il linguaggio cinematografico; la cinematografia (anche nell'
non solo nel dialetto, ma altresì nel linguaggio familiare; idiotismo a cui non è
loro [dei dorici] dialetto o linguaggio significava scherzare, onde ancora 'dia- saten'
iv- 436: 'scherzo': nel linguaggio musicale, denominazione, dato da beethoven
che conduce alla sala e infine nel linguaggio attinente a tal divertimento, aiutati da'
, stiacciate. 8. nel linguaggio della scultura, caratterizzato da un aggetto
per esempio. idem, iii-26-343: il linguaggio cerimonioso del gabinetto non cederebbe di molto
. -volgare, grossolano (un linguaggio). bacchelli, 18-i-77: per
. -poco curato, scorretto (il linguaggio). baretti, 6-380: quelle
ne'teatri, eternamente espresse in un linguaggio sciancato, scorretto, sciagurato e degno
frequente, ma non del tutto scomparsa dal linguaggio de'barbieri e parrucchieri, con la
piattezza, banalità di stile e di linguaggio. marino, xii-243: farò veder
che costituiscono le 'giunture'del suo linguaggio quotidiano. -squallore di un edificio
dotta, lat. sciaena (passato nel linguaggio scient.), adattamento dal
to, istruito, informato (anche nel linguaggio burocratico). bibbia volgar.,
. -dotto, erudito (il linguaggio). piccolomini, 10-122: altre
cifra o in codice, in un linguaggio convenzionale o, anche, in caratteri
un oracolo o, anche, un linguaggio criptico; risolvere un enigma.
ne li animi, / come un tenebroso linguaggio / che nessun sapiente riesce a scifrare
con facilità e spontaneità; vivacità di linguaggio, facilità d'eloquio; disposizione abituale
altro; imitarlo nei gesti, nel linguaggio, nello stile. fineschi,
buon gusto di uno stile, di un linguaggio o di un modello letterario.
della stoppia. 4. nel linguaggio dei pescatori, anello di ferro,
lat. scincus (passato in seguito nel linguaggio scientifico), deriv. dal gr
tentato anche per l'oppostissima diversità del linguaggio di seppellire la libertà nascente del popolo
d'amore, con le ricercatezze leziose del linguaggio, con le sciocchezzuole bambinesche, è
-sciogliere la parola: articolare il linguaggio. p. del rosso, 312
a sangue. -che usa un linguaggio molto esplicito, crudo, scurrile o
in celle, comincia a prendermi un linguaggio così affettato nella pronunzia, nella frase
lat. scirpus (passato in seguito nel linguaggio scient.), di origine incerta
v.]: 'sci-sci': voce del linguaggio mondano: 'una ragazza sci-sci',
che bel seismo faressimo! -diversità di linguaggio fra diverse persone o classi sociali.
già distribuito... nel suo linguaggio i comunisti sono 'separatisti', cioè
oramai l'arcadia ha sciupato tutto il linguaggio dell'amore. faldella, i-5-155: il
voce, in partic., del linguaggio sportivo). 13. aeron.
del sedile. 4. nel linguaggio della moda: che cade morbidamente sul
è prenda nuovi scivoloni. -nel linguaggio sportivo, sconfitta inaspettata. c.
vitalità e di ricchezza semantica di un linguaggio. calvino, 13-151: l'opposizione
un atteggiamento, una credenza, un linguaggio, ecc.). moravia
libertà e della giustizia, la fa il linguaggio politico dei due blocchi, sclerotizzato,
. 9. gerg. nel linguaggio giovanile dell'italia centrale, ragazza di
secondo l'uso della scuola, nel linguaggio scolastico, nella maniera usata per l'
essa assunta. -che usa un linguaggio triviale o pesantemente allusivo, sboccato.
defluire in quello inferiore (e nel linguaggio giuridico è considerata come potenzialmente utile e
dotta, lat. scolopax, passato nel linguaggio scient., deriv. dal gr
, lat. scolopendra (passato poi nel linguaggio scient.), dal gr.
la faceva... il suo linguaggio scolorito e sommario. -che usa
beneme 6. nel linguaggio dei parrucchieri, acconciare i rita della corona
letteraria; evidenza di concetti e di linguaggio. leopardi, i-34: imita [
10. taglio scolpito: nel linguaggio dei parrucchieri, quello eseguito con brevi
e in partic. è usato nel linguaggio scient.). -per estens.:
opera (ed è termine proprio del linguaggio dei librai antiquari). panzini
la scomunica, se si vuole usare un linguaggio sacerdotale. idem, iv-619: 'scomunica'
4-1-7: avvezzato da molto tempo al linguaggio dei vili e tremanti adulatori che vi circondano
scrivere altro che sconciamente, per aver linguaggio ben formato e nobile, usarono quel
di coerenza, in partic. nel linguaggio, nell'opera di un autore.
mio collega è anche, poverino, un linguaggio volgar, tante sconcordi / ragliate ed ululati
sostant. pallavicino, iii-365: col linguaggio degli scontentati, diceva che da indi
in futuro. -per estens., nel linguaggio comune: riguerra c'è tanto di
a me, che saprò fingere il linguaggio, e scontorcete il viso più che
o compatibilità (in partic. nel linguaggio amministrativo, con riferimento a documenti,
mimesi del naturalismo classico sostituendo al suo linguaggio di naturalismo oggettivista il nuovo linguaggio di
suo linguaggio di naturalismo oggettivista il nuovo linguaggio di naturalismo soggettivista. -alterare
finanziaria. -in partic.: nel linguaggio delle operazioni bancarie e contabili, saldo
-in forma ellittica senza preposizioni nel linguaggio delle inserzioni pubblicitarie. secondamano [
). -in partic.: nel linguaggio sportivo, avere un improvviso e vistoso
, in partic. economica. -nel linguaggio sportivo, sconfitta clamorosa, batosta.
che mentata. 4. nel linguaggio dell'areonautica, forte sbalzo subito da
difesa. -in partic.: nel linguaggio militare o dei duelli, costringere l'
-figur. scoprire la corona: nel linguaggio politico del secolo xix ^ con riferimento
iv-438: 'scoprire la corona': nel linguaggio politico, secondo l'ordinamento costituzionale monarchico
una nuova terra, ma che nel linguaggio del paese l'abbiate trovata denominarsi già
perversione nota come 'voyeurismo'ma che il linguaggio tecnico italiano definisce 'scoptofilia'o, meglio
traghetti e le scorciatoie del pensiero e del linguaggio,... si persuaderà che
dotta, lat. scordium (passato nel linguaggio scient.), dal gr.
ed onere. 2. nel linguaggio giornalistico, che ha ricevuto una sottrazione
sistema proporzionale (con riferimento, nel linguaggio giornalistico, alla legge 4 agosto 1993
ara per escuso parlando io del mio linguaggio. tassoni, xiii-329: 's'i 'l
ne'teatri, eternamente espresse in un linguaggio sciancato, scorretto, sciagurato e degno
. de roberto, 8-159: il linguaggio adoperato in questo tragico idillio gli riusciva
, senza esitazioni o involuzioni (un linguaggio, uno stile, un discorso, una
. figur. scioltezza e facondia di un linguaggio; spontaneità e ricchezza d'inventiva di
maggior scrupolo d'onestà ogni intemperanza di linguaggio, ogni scorrimento di frase men che
il mese precedente (ed è proprio del linguaggio burocratico ed epistolare). stampa
, letizia e pace. -nel linguaggio della lirica stilnovista e amorosa, per
o da una luce; e nel linguaggio dei petrarchisti, da quella degli occhi
, sfrontatezza di atteggiamenti; scurrilità di linguaggio. della casa, 5-iii-364:
. -in senso generico, nel linguaggio ant. o letter.: irlandese o
sfumature e di possibilità espressive (il linguaggio umano, la lingua, lo stile
, cercare né come l'uomo possegga il linguaggio, né come o perché il linguaggio
linguaggio, né come o perché il linguaggio umano sia scisso e, dirò così
. s. maffei, 4-242: il linguaggio delle scritte in caratteri etruschi, osservate
lingua, spesso considerata in contrapposizione al linguaggio orale, spontaneo, quotidiano).
diversi scritti nell'uno e nell'altro linguaggio d'italia ha perpetuato la sua memoria
tra le venzionali con cui si rappresenta il linguaggio. - con più dispregio o commiserazione
verb. da scribère sentazione del linguaggio basato su disegni di og
scritura), sf. rappresentazione del linguaggio (o, in senso concreto,
all'inizio della storia della rappresentazione del linguaggio, tale sistema trovò il suo maggiore
: sistema segreto di rappresentazione grafica del linguaggio usato in partic. in dispacci militari
modo con cui un testo è scritto; linguaggio peculiare di uno scrittore; stile letterario
falsità. pasolini, 10-196: il linguaggio di 'lotta continua'e (a un livello
spesso usato al plur.): nel linguaggio religioso ebraico e cristiano, l'insieme
tri mai. amari, 1-i-450: in linguaggio scritturale solennemente ei [il papa]
della scrivana. 7. nel linguaggio dell'antico testamento, dottore della legge
e parlano; nonhanno di lui né il linguaggio né le idee né gli affetti. carducci
autorizzati a chiamarsi scrittori. -nel linguaggio burocratico e giuridico, che è autore
. scrophularia (passato in seguito nel linguaggio scient.), deriv. dal tardo
arcobaleni: spuntano / scrosciando il loro linguaggio / di spruzzi che rintoccano / nelle grotte
scrosci di tosse. y nel linguaggio televisivo, breve interruzione del segnale video
tu parli, / unico, il tuo linguaggio onnibeato. manzini, 8-19: qui
il 'punto', come si dice in linguaggio marinaro. e. cecchi, 5-362:
: atto dello scrutinare. non del linguaggio parlato, ma s'intende. =
case, che chiamano, nel loro linguaggio, 'scucire e cucire': invece digettare a
-ordine di scuderia: espressione diffusa dal linguaggio dell'ippica ad altri àmbiti sportivi per
7. scudo aereo o missilistico: nel linguaggio della ta. fenoglio, 5-i-579:
conifere. 13. econ. nel linguaggio giornalistico, nome dato all'unità monetaria
parlare? cesarotti, 1-xxxii-216: empio linguaggio ad empie scoleattinto / tu parli indarno ove
.. fa parlare cassandra profetessa con un linguaggio da sua pari, inviluppato e strano
tragica, granghignolesca, sacrilega, d'un linguaggio ora ebbro, ora scurrile e
sulla scena. -che usa un linguaggio triviale, espressioni salaci per lo più
. 5. stor. nel linguaggio giuridico-contabile del banco di san giorgio (
. soffici, v-6-476: il suo linguaggio artificiato e la sua poetica, in
sono il contrario. 6. nel linguaggio dei giovani, duplicato (un nastro
eranoin secca sulla riva. -nel linguaggio biblico, l'insieme delle terre emerse
anni. secentenne genetliaco. raro anco nel linguaggio scritto. = deriv.
dall'uso del predicare, dava a quel linguaggio un carattere singolare. mazzini, 92-249
simpliciter 'universalmente, senza restrizioni'nel linguaggio della scolastica medievale). galileo,
2-xxv-253: 'opera'in tal senso è del linguaggio popolare e di vari dialetti, specialmente
ai ministri. 'sède': nel linguaggio liturgico, il luogo riservato al celebrante
lat. sèdum (passato in seguito nel linguaggio scient.), di origine prelatina
andare, dentro un'aula universitaria, al linguaggio pesante: « ragazzi, smettiamo di
sega, farsene una sega, proprie del linguaggio giovanile). -figur. mezza
nella segatura di ferro. -nel linguaggio dei pescatori, esca per le nasse
apostolica. 3. disus. nel linguaggio degli scalpellini, la cavità che si
seggiovia. -per estens. nel linguaggio della marina militare, impianto analogo usato
omogenei in rapporto con un prodotto. -nel linguaggio della pubblicità: sezione di un mercato
zitto ed entròil capoposto. -nel linguaggio di sport, come il calcio, la
andrà in simil paese a parlarvi il linguaggio della verità, renderà il più segnalato
quali si usa l'alfabeto, il cui linguaggio è adattato a determinate posizioni assunte da
produsse alla luce, ove il perfetto tosco linguaggio fiorisce, e però per proprio non
sacri, è propriissimo in quanto è linguaggio che argomenta la verità delle cose insegnate
due che ci sentono fa inventare un linguaggio, il supposto peccherebbe del vizio medesimo,
: denominazione generimotivato: nella filosofia del linguaggio, le associa ca di
o, per estens., un linguaggio artistico. -in partic.: la parola
bon senso che, non essendo il linguaggio altro che significazione, tutti i suoi
leiè segno. le sue linee parlano un linguaggio che renderebbe simile a un dio colui
essi sono stati ideati per conservare il linguaggio astronomico antico, il quale senza ciò
modo che i poeti possono conservare il linguaggio antico scambiando il nome di costellazione in
tarchetti, 6-i-527: lo sbadiglio è il linguaggio della noia. questo stato della macchina
spreg., con riferimento a un linguaggio burocraticamente sciatto). l.
. dir. proc. pen. nel linguaggio ispirato al codice di procedura penale del
l'uso e le caratteristiche (nel linguaggio della propaganda bellica). è
di un autore che si avvale di un linguaggio non generico e comune. pasolini
si nutre di cavallette'(passato nel linguaggio scient.), dal gr. zetauxls-lòog
che si fa selezionatrice e restrittiva del linguaggio non è tanto dovuta, per la verità
. selxnon e selinum (passato in seguitoal linguaggio scient.), dal gr. oexìvov
le costolette. 5. nel linguaggio tecnico-scientifico, termine generico che indica qualunque
delracqua. -elementare (un linguaggio). delfico, i-5: la
io perderò l'altrui e 'l mio linguaggio. verga, ii-214: voi, mondana
e chiari / lo splendor d'altro linguaggio. -contratto con una persona di
(una legge); impuro (il linguaggio di un'opera letteraria). -
del segno linguistico. 2. nel linguaggio della teoria testuale, unità semantica all'
della linguistica che esamina i fenomeni del linguaggio dal punto di vista del significato,
espressioni quali semantica del cinema, del linguaggio pittorico, ecc.; e tale
, potenzialità delle parole, di un linguaggio, di un'opera, di esprimere
, di esprimere significati. -nel linguaggio della semantica, proprietà di ogni sistema
disus. semantica (e, nel linguaggio della linguistica contemporanea, vive con esclusivo
concorre in modo decisivo (e nel linguaggio filosofico, per lo più al plur
primari ed elementari della scrittura e del linguaggio articolato. tolomei, 36: partendo
dir. cost. semestre bianco: nel linguaggio giornalistico, il periodo degli ultimi sei
. semiciclo, sm. nel linguaggio scientifico e tecnico, la metà di
contrastanti sfumature, che riproducono in un linguaggio semi-estremista i vari motivi degli altri partiti
, che questo nome 'vates'nell'altrui linguaggio voleva significar qualche volta il poeta nel
termini dotti di origine greca (un linguaggio). pratesi, 4-124: que'
sgomenti... di tutto quel linguaggio semigreco non capirono una parola. =
semplici, al loro stato seminale di linguaggio. = voce dotta, lat.
i figliuoli. 15. nel linguaggio sportivo, distaccare uno o più avversari
di gigli, 16. nel linguaggio sportivo, notevolmente distaccato in una gara
costituiscono sistemi di significazione, privilegiando il linguaggio verbale nell'ambito della vita sociale e
anche subito in grado di decifrarla: quel linguaggio privo di lessico, di grammatica e
prima o poi sulla propria strada il linguaggio (quello 'vero'), non solo
. semiòsi, sf. nel linguaggio delle scienze umane, la relazione biunivoca
'semeiotica'o 'sintomatologia': è voce del linguaggio medico... e significa studio
ed espressioni ornate e rettoriche, il linguaggio viene di necessità aggregato alle espressioni nude
fogazzaro, 7-201: questo è un linguaggio che ha del novo in una bocca
.]: 'pro': spesso usato nel linguaggio sportivo come abbreviazione di professionista. e
riserve:... sta bene il linguaggio vivace in una rivista di questo tipo
fantasia, di efficacia espressiva (un linguaggio, uno stile). bacchetti,
e gentilizio genio a rinnovare il semispento linguaggio dei suoi inizi nella potente e rigogliosa
. improprietà, banalità, approssimazione di linguaggio. b. croce, i-4-72
crescenti d'aumenti costanti. -nel linguaggio filosofico, indica tutto ciò che è
e sono semplice genti, e ànno sozzo linguaggio. boccaccio, yv-zy. io,
particella pronom. fare ricorso a un linguaggio più semplice e più diretto, a uno
... doveroso riconoscere subito che il linguaggio del nostro critico si è in questi
di un'organizzazione; veterano. -nel linguaggio sportivo, atleta di grande esperienza e
delle opinioni, le intemperanze del linguaggio. gobetti, i-99: meda aveva ragione
(ed è termine ora diffuso nel linguaggio comune, anche con valore eufem.
processo). -in partic.: nel linguaggio filosofico, l'insieme della conoscenza sensibile
, 74: disprezzeràogni cesellatura e sfumatura di linguaggio, e in fretta e in furia
egli riusciva a tradurre istantaneamente nel suo linguaggio pur le più complicate maniere della sua
interminato rimbombo. 6. nel linguaggio tecnico, capacità di una macchina,
'nòtre sixième sens'del 1828). -nel linguaggio comune: forte intuito e capacità spiccatissima
conflitti psicologici. -in senso generico, nel linguaggio comune: il sentirsi responsabile di un
si presentano all'uomo quali segni del linguaggio personale degli dei: si dimanda al
senso: non a memoria (nel linguaggio scolastico). -leggere, parlare a
per estens., indica, nel linguaggio militare, ciascuno degli apparecchi che servono
: si trovano la truculenza e il linguaggio crudo di certo teatro elisabettiano, insiemecon la
: sentenza capitale (ed è proprio del linguaggio non tecnico). -per simil.
fra il bambino e l'adulto un linguaggio comune. tutti questi progressi sono sentenze
, che ha assunto valore specialistico nel linguaggio dei giuristi e dei grammatici.
i-5-20: nicola marselli col suo linguaggio filosofico, mate favore di
portamento, grave ed autorevole, il suo linguaggio ascettico e sentenzioso, le sue massime
altrettanto nefasto all'espressione pittorica pura, linguaggio plastico dell'universo. gobetti, ii-158
iv-137: coloro... sanno un linguaggio che possono dichiarare il sentimento loro non
prima di chiarire la natura del suo linguaggio bisogna affinare il gusto.
il livello più basso e triviale di un linguaggio. p. nelli, 57:
]: 'cambiare la sentinella': usatotalvolta nel linguaggio comune per 'rilevare la sentinella'...
), con valore affettivo tipico del linguaggio infantile. sentinellare, intr. (
simintendi, arrovellati contro questo povero linguaggio umano. svevo, 3-34:
, raccomando me stesso. -nel linguaggio aristotelico: che può appartenere o non
e nuda e con nel linguaggio politico chi parteggia per separare una provincia
tentato anche per l'oppostissima diversità del linguaggio di seppellire la libertà nascente del popolo.
parte lesa). -anche, nel linguaggio comune: pignoramento (come atto iniziale
. teresa d'avila (serafina y nel linguaggio della moda, maglia o camicia
tica agiatezza. giuliani, i-238: nel linguaggio de'volterrani s'incontrano sovente delle frasi
. medie. serbatoio di virus: nel linguaggio epidemiologico, animale in cui vive un
sen fé più serena. linguaggio proprio dei laudari medievali. laude
lacunosi interventi di emergenza. -nel linguaggio delle assicurazioni, suddivisione in serie di
, sm. spreg. che usa un linguaggio seriosamente sentenzioso, solenne e moralistico
. alvaro, 5-150: parlavano un linguaggio fiorito, pescato nei libri o nei discorsi
medici, 25: 'balangage': termine del linguaggio spor4. che si muove secondo una
africa serra. 14. nel linguaggio militare e sportivo, diminuire la distanza
come un sacco di piuma. -nel linguaggio dantesco, le anime in quanto esecutrici
agli stranieri, contra il pervertimento del linguaggio e del gusto. carducci, ii-9-69
: ecco la pena! -nel linguaggio calcistico, della pallacanestro, del rugby
entra poco. 3. nel linguaggio della poesia cortese e, generalmente,
forme sue transitorie. -nel linguaggio marxiano (e in quello ideolo- gico-propagandistico
attuale. romagnosi, 4-209: nel linguaggio ordinario degliantichi giureconsulti, il nome di servitù
vuole una risposta. 14. nel linguaggio giornalistico, articolo o serie di articoli
in schiavitù politica (come reminiscenza del linguaggio biblico). f. fortini,
servo di dio, che, nel linguaggio ecclesiastico, designa chi è vissuto e
, 17-242: con i resti desolanti del linguaggio e della passione sessantottesca, c'
domandarsi all'ultimo conto. -nel linguaggio forense, ogni seduta o colloquio che
harassment). -in senso improprio, nel linguaggio giornalistico: iniziative nell'ambito sessuale che
scherz. delle espressioni eufemistiche proprie del linguaggio burocratico). la stampa, società
: in letteratura la sessualità è un linguaggio in cui quello che non si dice
20-71: la malizia e i doppisensi del linguaggio 'sessuologico', specie nel primo atto
. figur. esame serrato e minuzioso del linguaggio di un'opera letteraria. leopardi
, bramosia, cupidigia). -nel linguaggio mistico e con significato positivo: vivissima
fratello e sorella, il che, nel linguaggio della setta, si chiamava appunto matrimonio
in guerra. 6. nel linguaggio di g. b. vico, principio
negli autori cristiani che ne rispecchiano il linguaggio, assume valore simbolico quale multiplo di
avverbiale settanta volte sette, propria del linguaggio biblico). bibbia volgar.
: che dura settant'anni. del linguaggio scritto: 'servitù settantenne'. =
rigidi settatori della purezza e proprietà del linguaggio poetico de'due grandi secoli avrebbero,
ricettive. -settimana della liquidazione-, nel linguaggio di banca e di borsa, periodo
con noi. 5. nel linguaggio biblico, periodo di sette anni,
l'ombre dello inferno. -nel linguaggio escatologico, che verrà immediatamente prima della
sfarzo e cenci, cercava [il linguaggio dei crepuscolari], forse toccava,
5. che si regge su un linguaggio altisonante, ricco di metafore, di
: traslazione ideologica di una espressione del linguaggio elettrotecnico... derivati, '
panzini, iv-630: 'sfasato': nel linguaggio elettrotecnico, che è fuori di fase
v.]: 'sferzo': usato nel linguaggio comune per 'ferzo'. nel linguaggio comune
nel linguaggio comune per 'ferzo'. nel linguaggio comune si usa anche per indicare l'
sfesatura, sf. region. nel linguaggio dei macellai, taglio della fesa nella
e sfesso. 3. nel linguaggio dei calzolai, penetrato solo in parte
versatili, capaci d'innestare su un linguaggio, in gran parte divenuto abitudinario,
alta italia. 3. nel linguaggio politico, votare la sfiducia al governo
ormai sfiduciati. 2. nel linguaggio politico, privato della fiducia politica (
una persona (ed è proprio del linguaggio volg. e del gergo giovanile).
dalla malasorte (ed è proprio del linguaggio volg. e del gergo giovanile).
da lor medesimi sfigurato, e nel linguaggio non solo, ma nel pensare saraceno
fino a metterla in filo. si usanel linguaggio comune invece di 'farla fileggiare'. =
un usignolo / va sfogando in suo linguaggio / il suo dolce, antico duolo,
, enfatico, eccessivamente ricercato (il linguaggio, un'espressione, uno stile).
dispregio, quasi sformassero l'indole del nostro linguaggio. -travisare la verità.
. 3. ant. nel linguaggio evangelico, che dedica tutte le sue
manego e caìte do le oscurità del linguaggio e le tortuosità stili in
. -licenziosità (anche scurrile) di linguaggio o di argomenti. buonafede,
2. stravaganza arbitraria nell'uso del linguaggio. rezzonico, 339: la sfrontatezza
miseramente sfruttati. 5. nel linguaggio marxista, retribuito in modo inadeguato o
3. retribuire in maniera inadeguata. -nel linguaggio marxista: operare lo sfruttamento in danno
allontanano dal punto di vista e, nel linguaggio della pittura, delle immagini che li
i membri del corpo hanno il loro linguaggio: i gesti e le attitudini supplisconoalle parole
telo umido. 16. nel linguaggio cinematografico e televisivo, attenuare gradualmente l'
aspre; smussato nei toni (un linguaggio, lo stile di un autore,
-che usa un linguaggio smussato nei toni. gadda conti
ultima pàtina alla pittura. -nel linguaggio musicale, passaggio graduale da una nota
. 4. figur. nel linguaggio biblico, indica il rapporto fra dio
tro pressanti richieste (ed è voce del linguaggio tafucini, 119: prima di buio
da qualcuno o qualcosa. 6. nel linguaggio sindacale, separare una parte sganasciare la
strada a mezzacosta. -nel linguaggio sportivo, distaccarsi dagli avversari in una
impaginatura nel proemio. -storpiatura del linguaggio. p. guzzanti [« panorama
5. figur. distoreere il linguaggio. aretino, 10-46: per essere
mi truovo sgan con un linguaggio rozzo, pedestre; che manca di
, trasgressivo (un testo, un linguaggio). tanto da essere apparso 'disumano'
miniaturizzato dei 'poveri', per conquistare quel linguaggio aggressivo, contraddittorio, sgarbato, insieme
168: onde tutti si fan novo un linguaggio, / per non si sgarganar,
una parola. 4. nel linguaggio della malavita, commettere uno sgarro.
/ -in partic.: nel linguaggio della malavita, grave oltraggio; infrazione
lo potevo fare agevolmente, tanto quel linguaggio mi sgorgava dal petto e avevo bisogno
animo. soffici, v-5-170: il linguaggio dell'arte vera è un altro,
sgrammaticalizzazióne, sf. uso di un linguaggio semplificato e svincolato dalle regole gramma
• sgrammàtico, sgrammàtichi). usare un linguaggio sgraffito (part. pass,
cavillare su questioni di gram linguaggio, anche cercata a scopo espressivo.
modo insufficiente la grammatica e usa un linguaggio con numerosi e frequenti errori.
contiene molti errori di grammatica (un linguaggio, un componimento, un discorso).
, preferendo le forme vivaci proprie del linguaggio parlato. -anche, con meton.
stesure perfette. -uso di un linguaggio scorretto, con frequenti errori di grammatica
partic. scolaro, che usa un linguaggio sgrammaticato o scrive con numerosi errori di
ingranaggio. -in partic.: nel linguaggio marinaresco, svolgere dall'argano una catena
e attualmente, in partic. nel linguaggio familiare, indica riprensione rivolta a fanciulli
2. erroneità o improprietà di linguaggio. alfieri, i-179: era forza
.: che si esprime con un linguaggio sconveniente o volgare; sboccato, becero
. -grossolano, rozzo (un linguaggio, un dialet- to).
di forma, errori o improprietà di linguaggio; trasandato, sciatto, raffazzonato (
che ne evoca lo stile, il linguaggio, le storie e 1 personaggi o
.: mandare al diavolo (nel linguaggio familiare). = per anton.
d'eriche e sarmenti. -nel linguaggio biblico, con riferimento alla manifestazione sensibile
, pericoloso anzi, parlare il dolce linguaggio della natura o accostare il fuoco dello
ma espongono delle realtà importantissime in un linguaggio nitido e preciso. rovani, 3-i-39
, 3-i-39: che differenza fra questo linguaggio e quello della maggior parte anche dei
vista originali. jovine, 5-306: il linguaggio degli oratori era sibillino, contraddittorio.
fuoco. 7. nel linguaggio biblico, la manifestazione sensibile della presenza
nel 'retablo'di v consolo] nel linguaggio barocco a cui sono avvezzi gli ammiratori
e gentilizio genio a rinnovare il semispento linguaggio dei suoi inizi nella potente e rigogliosa
. -carcere di massima sicurezza: nel linguaggio criminologico, politico e giornalistico, tipo
quelle immagini. -franchezza di linguaggio. dante, purg., 22-20
iv-445: 'sieroterapia': neologismo del linguaggio medico che indica un recente metodo di
formare delle allieve o, secondo il linguaggio di fabbrica, delle sigariere. sigarillo
sigh, inter. nel linguaggio dei fumetti indica il pianto o un
giornale. -in partic.: nel linguaggio diplomatico, parafatura. migliorini,
uomo, presuppone l'immagine e perciò il linguaggio. ar-19-88: questo cingolo ti dono in
b. croce, ii-5-44: il linguaggio non viene più concepito core tuo,
quanto modelli, generi, forme, linguaggio, ecc. -aspetto di un
quelli significate. rosmini, 2-2-175: il linguaggio non ci potrebbe giovare a nulla,
noi non avessimo già in noi leidee dal linguaggio significate. -denotato da un simbolo
... per sapere lanon essendo il linguaggio altro che significazione, tutti i
padrona di casa (ed è espressione del linguaggio familiare). modio, xlv-359
quiete'. 7. nel linguaggio giornalistico o pubblicitario, attrice, cantante
la doana. 16. nel linguaggio giornalistico, signori della guerra: governatori
elevato, solenne (un discorso, un linguaggio, uno stile o un testo)
1905], iv-446: 'silo': nel linguaggio degli agricoltori sono così chiamate le 'fosse'
dotta, lat. silvanus, passato al linguaggio scient. (v. silvano1
penoso. salvini, 3-4-4: 'ieroglifico': linguaggio sacro e arcano degli egizi, che
]: 'simbolico': aggettivo alla moda nel linguaggio politico (dal 1936): 'disarmo
e attengano alla sfera del sacro (un linguaggio, una trattazione, una dottrina,
conoscenza o una dottrina; che ha un linguaggio ricco di simboli (una persona)
tale traduzione. 10. inforni. linguaggio simbolico-, quello usato per la preparazione
elaborativi, che evita il ricorso al linguaggio base del calcolatore. -istruzione, programmazione
: quelle fondate sull'uso di tale linguaggio. 11. matem. metodo simbolico-
espressiva; propensione, gusto spiccato per un linguaggio ricco di simboli e di allegorie.
già arrivati alla costruzione di un elemento del linguaggio. non è peraltro affatto necessario che
simili. 12. medie. nel linguaggio dell'omeopatia, principio secondo cui,
4. che corrisponde perfettamente (il linguaggio al pensiero). manzoni,
; par di vederci una conformità simmetrica del linguaggio col pensiero, un'imitazione, e
simulava un patio. 4. nel linguaggio tecnico, riprodurre artificialmente le condizioni in
e. gadda, 6-249: del linguaggio di pretura non poteva [zamira],
. tecn. simulazione di gestione: nel linguaggio della tecnica aziendale, tecnica di addestramento
frontiere. 2. nel linguaggio del gioco degli scacchi, chi conduce
impassibilmente. simultaneità magnifica. -nel linguaggio scientifico, sincronismo. 2. tecnica
per sincerarvi che non solamente il nostro linguaggio non è per se medesimo goffo e
-che non nasconde insidie o capziosità (un linguaggio) o agguati o dolo (un'
e come figura retorica è propria del linguaggio poetico). landino, 72:
. che è rappresentativo del presente (il linguaggio teatrale). pasolini, 13-310
sindacalése, sm. scherz. il linguaggio caratteristico 3. operare la sindacalizzazione di un'
sindacalisti, della loro attività, del loro linguaggio; promosso, sostenuto dai sindacalisti.
che farà cristo. -nel linguaggio giudiziario, revisione operata da un giudice
lingue romanze, nelle quali tuttavia, nel linguaggio musicale, ha riacquistato la sua accezione
di richiesta o di ringraziamento proprie del linguaggio epistolare). boccaccio,
. - mai, no sinistrato: nel linguaggio degli annunci economici, di auto che
sinistro. sinistrosità, sf. nel linguaggio degli assicuratori, numero o percentuale
rispetto alla denominazione adottata ufficialmente nel linguaggio scientifico. -anche: la denominazione stessa
) rispetto alla denominazione adottata ufficialmente nel linguaggio scientifico. olivi, 6: quando
.. che l'im-segno o monade del linguaggio cinematografico è un 'sintassèma'cioè un insieme
necessarie alla corretta formazione delle indicazioni del linguaggio di un programma. 4.
che ne studia le combinazioni in un linguaggio. -sintassi logica del linguaggio: nella
in un linguaggio. -sintassi logica del linguaggio: nella teoria dei segni di r.
sistematica delle regole formali che governano un linguaggio con cui vengono costruiti espressioni, enunciati
enunciati e combinazioni di enunciati di quel linguaggio stesso, a prescindere dai loro significati
, ricerca delle relazioni formali di un linguaggio che non dipendono dal valore semantico dei
, sf. ling. nella filosofia del linguaggio contemporanea, settore della semiotica che studia
morfologico e lo stampo sintattico del linguaggio di firenze si erano indissolubilmente disposati al
sintesismo, sm. filos. nel linguaggio filosofico di a. rosmini (
), agg. filos. nel linguaggio filosofico di a. rosmini (1797-1855)
sintesizzare, intr. filos. nel linguaggio filosofico di a. rosmini (
sinterizzazióne, sf. filos. nel linguaggio filosofico di a. rosmini (1797-1855
principale che ora beveva da suo linguaggio, una singola opera).
la poesia (in versi) chiede un linguaggio - dimostrazione, risoluzione
sintassi ramificata e sinuosa fanno di questo linguaggio uno strumento utile più a non dire
degli specchi. 2. nel linguaggio teatrale e televisivo, breve numero di
dotta, lat sipunculus (passato anche al linguaggio scient.), dimin. di
seipfiv -r] vos, passato anche al linguaggio scientifico (per il si- gnif.
volg. * sisarum (passato poi nel linguaggio scient.), per il class
, lat. sisymbrium (passato poi al linguaggio scient), dal gr. outùhpqiov
dotta, lat. sisyrinchion (passato nel linguaggio scient come sisyrinchium), dal
= voce dotta (passata poi nel linguaggio scient. come sison), gr
venir sorpresi e confusi dalla novità del linguaggio. galdi, ii-304: è incalcolabile la
: alla critica spetta unicamente l'elaborazionedi un linguaggio di cui la coerenza, la logica,
abito e il sito, / il linguaggio mentito, / facilmente potranno / accreditar il
il termine è ancora in uso nel linguaggio burocr. e notarile).
], iv-449: 'sitofobia', voce del linguaggio medico...: rifiuto assoluto
elegge... costituisce, secondo il linguaggio estetico, la situazione dellavoro. carducci
= voce onomat., tratta dal linguaggio dei fumetti americani. slappare, tr
e saldezza (in partic. nel linguaggio dell'architettura). p cattaneo,
plur. -ghi). gerg. nel linguaggio giovanile, ballo frenetico e convulso;
tre generazioni. 3. nel linguaggio sportivo, tiro forte, molto potente
plur. -chi). disus. nel linguaggio degli argentieri, polvere di piombo o
poesia 'sliricata', non esistono più differenze tra linguaggio poetico e linguaggio prosastico.
esistono più differenze tra linguaggio poetico e linguaggio prosastico. sliricizzare, intr.
e comunisti. -slittamento salariale: nel linguaggio sindacale, eccedenza del salario percepito rispetto
. bascetta, 1-4: il lessico del linguaggio sportivo... si fonda soprattutto
fonda soprattutto, quando non ricorra al linguaggio comune abusando degli slittamenti di significato,
di espressività -ma di espressività aberrante -nel linguaggio puramente comunicativo dell'industria: è il caso
). algarotti, 1-ix-73: il linguaggio di non so qual popolazione del paraguai
una sede, da un luogo. -nel linguaggio militare, il levare il campo,
risorse di una tavolozza arricchita da un linguaggio più moderno, nervoso e smagliante.
è voce registrata ed usata, specialmente nel linguaggio degli uffici, come più decorosa.
baldini, 9-81: la maschia dolcezza del linguaggio ver- siliese che portò sempre nel
8-259: in quel momento la realtà come linguaggio non segnico -ossia un suonatore di mandolino
. smilax -àcis (passato in seguito al linguaggio scient.), dal gr.
panzini, iv-642: 'smistamento': nel linguaggio sportivo, la distribuzione della palla ai
. §mobilizzàbile, agg. nel linguaggio finanziario, che può essere facilmente convertito
smobilizzare. smobilizzare, tr. nel linguaggio finanziario, convertire in denaro liquido un
.. dai 'sì'sostituiti da un linguaggio finanziario, convertito in denaro (un capireggianti
. smobilizzazióne, sf. nel linguaggio finanziario, comparse, legnaioli,
^ mobilizzo, sm. nel linguaggio finanziario, insieme di operazioni che hanno
confermavano quello che, nel suo muto linguaggio, mi aveva già detto la guaina:
con voce da padrone e con un linguaggio d'altre terre, smontava di tanto in
imprevedibile di tutte le sue macchine: il linguaggio. arbasino, 3-526: c'è
calvino, 17-58: una peste del linguaggio che si manifesta come perdita di forza
per estens. rappresentazione particolarmente realistica del linguaggio e dei caratteri dei personaggi (in
mortificare il proprio genio, lavorarsi un linguaggio tenero e insieme snello, fonico e
un po': sciogliere certi grumi di linguaggio e snellire qualche parte. 4
ed è voce per lo più del linguaggio poetico, abitualmente in dittologia con un
i-3-121: la cortesia e la decenza del linguaggio non devono snervare il midollo del discorso
snidare. sniff, inter. nel linguaggio dei fumetti, voce onomatopeica che riproduce
gramsci, 7-8: è folcloristico il linguaggio melodrammatico, così com'è tale il
. snort, inter. nel linguaggio dei fumetti, riproduce 10 sbuffare di
si scioglie / in bocca. -nel linguaggio della poesia stilnovista, che ispira sentimenti
sòb, inter. nel linguaggio dei fumetti indica il pianto, il
sobbalzare, lievemente incredulo, all'inusitato linguaggio. sbarbaro, 5-49: è il pugno
. de roberto, 8-159: il linguaggio adoperato in questo tragico idillio gli riusciva
romana giurisprudenza, parrebbono dettate in ignoto linguaggio, se la storia delle lettere non ci
partito socialdemocratico (inteso spregiativamente, nel linguaggio della sinistra massimalistica, come partito che
ecc.). -anche, nel linguaggio comune: strato sociale. cesarotti
, ecc. -formazione economico-sociale: nel linguaggio marxiano, la totalità formata dai rapporti
(ed è d'uso frequente nel linguaggio politico, giuridico e amministrativo).
sociale. -capitale sociale, nel linguaggio marxista, il capitale investito nei processi
costituita da una società commerciale. -nel linguaggio comune: impresa condotta in società fra
: poiché andò in disuso il ^ reco linguaggio, la magna grecia ebbe più stretti
cartesio] parlare di cose altissime con linguaggio piano ed ameno, senza alcuna grettezza
regime cecoslovacco e che è entrata nel linguaggio politico e giornalistico per indicare un ideale
comunità. - in partic.: nel linguaggio della pedagogia, inserire un bambino nel
in qualche modo si contrappongono; nel linguaggio del giusnaturalismo settecentesco, l'organizzazione politica
(sociologhése), sm. spreg. linguaggio fitto di tecnicismi proprio della sociologia o
una proprietà; ed è proprio del linguaggio matem.). -log. matem.
chino. 2. nel linguaggio giornalistico, lodare, esaltare qualmette in
dice buccicata. io. nel linguaggio del giornalismo, articolo o recensione diretta
[s. v. j: nel linguaggio teatrale soffione vale il rammentatore.
tangenza. 5. sport. nel linguaggio alpinistico, sporgenza di una parete rocciosa
sui suoi problemi, dall'attenzione al linguaggio e alla retorica come scienza e tecnica
mimesi del naturalismo classico sostituendo al suo linguaggio di naturalismo oggettivista il nuovo linguaggio di
suo linguaggio di naturalismo oggettivista il nuovo linguaggio di naturalismo soggettivista. soggettivìstico, agg
cristiani sono canari, e sono differenti di linguaggio. machiavelli, 1-i-335: tutte quelle
, sugètto, sug nel linguaggio gerarchico) alla santa sede.
del reato. -per estens. nel linguaggio delle scienze sociali, ente o organismo
tampoco vuoisi vezzeggiar il popolo con un linguaggio melato e corte- gianesco, né per
dignità presente, quell'aspetto e quel linguaggio, lo facessero star confuso e gl'incutessero
tributaria. - stor. dir. nel linguaggio giuridico dell'età intermedia, nell'italia
s'illude, sterilizzando al massimo il linguaggio poetico, di rimettere in soglio quella famosa
rispecchia o ricorda le usanze, il linguaggio, la mentalità, le leggi, gli
; parlava poco e male il nostro linguaggio; e benché sapesse lavorare discretamente, un
febo secondo! 3. nel linguaggio alchemico, l'oro. lauro,
, scurare la morte il sole, nel linguaggio poetico di tradizione petrarchesca allude alla morte
rizare sta suggetto colui che parla in linguaggio straniero. c. dati, 11-115
dotta, lat. solen (passato nel linguaggio scient.), dal gr.
per solennizar la pace. -con linguaggio elevato e forbito. boccaccio, vlii-i-34
ideologica o da comuni interessi. -nel linguaggio socio- filosofico, capacità dei membri di
o categoria professionale (specie, nel linguaggio marxista, nell'espressione solidarietà di classe
1905], iv-453: 'solitario': nel linguaggio politico ricorre talora questa parola per indicare
essa un sollecito. 2. nel linguaggio burocratico e commerciale, richiesta, fatta
un incarico amministrativo o 2. con linguaggio elevato. - sospeso in aria (la
: l'operazione dell'addizione (nel linguaggio comune). garzo, xxxv-ii-313
una somma. -in partic., nel linguaggio burocratico: impiegato addetto ad addizionare
. -conferenza alla sommità: nel linguaggio giornalistico, riunione di capi di stato
. pellico, 3-347: il suo linguaggio / più non suona stranier. svevo,
strumento di precisione. -anche: nel linguaggio medico, sondino. ottieri,
stato di convulsione e di alienazione che nel linguaggio della scienza chiamasi crìse o sonnambulismo.
ebbero la rivelazione della straordinaria complessità di linguaggio delle megattere. i loro sonogrammi riproducevano
armonia e musicalità di elementi fonici del linguaggio, di parole, frasi, creazioni
un passo; ed è in uso nel linguaggio burocr., ammin. o giurid
precedenza, suddetto, (spesso usato nel linguaggio burocr., ammin. e giurici
dal padre o dai parenti). -nel linguaggio comune, l'insieme dei beni che
in uso, in partic., nel linguaggio burocr. e ammin.).
, iv-454: 'sopraluogo': si dice in linguaggio forense del così detto 'accesso sul luogo'
di grande fascino, amabilissimo (nel linguaggio della lirica di derivazione provenzale).
soprarealtà, sm. nel linguaggio filosofico crociano, sopraprovveditóre (sopraproveditóre
, sf. ling. teoria il cui linguaggio è un'estensione di quello di una
soprattènda { sovratèndà), sf. nel linguaggio dell'arredamento, capriccio di una tenda
n'abbia, ma per proprietà del linguaggio, il sopravegnente titolo gli guarda tutti con
scrivere altro che sconciamente, per aver linguaggio ben formato e nobile, usarono quel di
e dall'attico. 2. nel linguaggio tecnico, aumento di un valore (in
scelto l'estro, l'avventura del linguaggio e dell'invenzione, della macchinazione, insomma
peso (ed era termine proprio del linguaggio di muratori e falegnami).
volto all'esoso, / nell'aspro linguaggio / ravvisa la sordida / prontezza al servaggio
-sordità verbale-, incapacità di comprendere il linguaggio parlato, di ripetere le parole suggerite
diavol sorelle. 2. nel linguaggio cristiano, ciascuna persona di sesso femminile
anche semplicemente sorgente): codice, linguaggio originario di alto livello che viene tradotto
(v. sorcio1), passato nel linguaggio scient. solicèllo (sorecillo),
-con meton.: dentatura (nel linguaggio pubblicitario). l'illustrazione italiana [
legge. onde tali deputati diconsi, nel linguaggio dell'assemblea, sorteggiabili. =
anch'egli diceva nel cuor suo con linguaggio non penetrato da coloro: « io odo
svolgimento di un incontro. -nel linguaggio sindacale, astensione temporanea da determinate prestazioni
sospensive delle civiche prerogative. -nel linguaggio parlamentare, che propone di sospendere e
-non esplicito, allusivo (un linguaggio). g. p. maffei
— per estens. con riferimento al linguaggio cinematografico dove l'immagine prevale sull'azione
,... ipocrite finezze del linguaggio diplomatico: ma nella sostanza aveva ragione da
vita reale artistica. 9. nel linguaggio burocratico, constare principalmente o fondamentalmente.
speculativa intenda quel loro arcano e sustanzioso linguaggio. d. bartoli, 2-4-336: si
4. sostanziale (ed è termine del linguaggio filosofi- co). mamiani,
corpo fuore. -sport. nel linguaggio calcistico del passato, mediano (e
segnalazioni. guglielmotti, 1695: nel linguaggio telegrafico di mare, quel segnale o
per rendersi conto di che cosa sia il linguaggio, la lingua, la comunicazione,
s. v.] 'sostrato': nel linguaggio scientifico ne usano e abusano. nel
-ci). letter. che usa il linguaggio osceno e diffamatorio proprio del poeta ellenistico
-come qualità propria dell'anima, nel linguaggio filosofico e teologico medievale.
alla poesia i termini scolastici e quel linguaggio particolar delle scuole, parte nato dall'ignoranza
vista rimanevano nascoste. -ricercatezza di linguaggio, raffinatezza stilistica di uno scritto letterario
grafia). -in partic., nel linguaggio dei copisti medievali: di modulo piccolo
partic. il fuoco; e nel linguaggio filosofico e teologico medievale b. barezzi
della sostanza degli spiriti celesti, nel linguaggio filosofico e teologico medievale).
-raffinatezza, eleganza e proprietà di un linguaggio o dello stile di un'opera,
tipla di quella fondamentale'. nel linguaggio medico e sociologico, nutrire in misura sottoascèlla
. (sottalimentato). nel linguaggio medico e sociologico, nutrito in modo
sottoalimentazióne (sottalimentazióne), sf. nel linguaggio medico e sociologico, nutrizione scarsa e
-aroma o profumo di sottobosco: nel linguaggio degli enologi, il profumo di alcuni
fondamentale. -in sociolinguistica: varietà di linguaggio usato in discipline specialistiche o in particolari
litico, ecc.); linguaggio settoriale. pasolini, 8-160:
che questo libro, attraverso il suo linguaggio, rivela è dunque una spaventosa miseria
= comp. da sotto1 e linguaggio (v.). sottolinguale
caccia ad altro naviglio subacqueo. -nel linguaggio comune, ma impropriamente: sommergibile.
. -sottomettersi 0 dimettersi: nel linguaggio politico, trovarsi nella situazione di dover
o dimettersi': dilemma non infrequente nel linguaggio politico: esso primieramente fu usato dal
sottopòrta, aw. sport. nel linguaggio calcistico, in prossimità di una delle
). sottoritmo, avv. nel linguaggio sportivo, secondo un ritmo di gioco
amorevolissima'. 3. formula del linguaggio burocratico con cui designa se stesso,
complesso. -in partic.: nel linguaggio dell'informatica, insieme di programmiche, in
soverchi astratti e l'affettazione del così detto linguaggio teorico della filosofia, più condensato,
-divino, dettato da dio (il linguaggio biblico). lemene, ii-261:
al basso mondo, / che del sovran linguaggio / son bocca i lumi ed ogni
sovrastimo. 2. nel linguaggio scientifico, sopravvalutare una grandezza.
dati di un'istituzione, di un linguaggio, di un'opera d'arte,
ideologia psichiatrica. 3. nel linguaggio marxiano, l'insieme delle istituzioni politiche
considerate, nel linguaggio marxiano, corrispondenti alla struttura economica di
riferimento. -in senso generico: nel linguaggio tecnico, differenza termica.
al basso mondo, / ché del sovran linguaggio / son bocca i lumi ed ogni
costituito). -in partic.: nel linguaggio politico moderno, distruzione della stabilità dello
per gli argomenti toccati, per il linguaggio e le forme espressive usate (uno scritto
, primitivo, poco elaborato (un linguaggio, un modo di scrivere, uno stile
: sono semplice genti e ànno sozzo linguaggio. boccaccio, viii-1-62: il parlare volgare
un uomo di stato, e il suo linguaggio energico imponeva rispetto all'uditorio. solo
, / che freni il soverchiale suo linguaggio, / se illesa vuol la sua reputazione
professionale. spallino3, sm. nel linguaggio sportivo, giocatore o sostenitore della squadra
desiderato a lungo (ed è proprio del linguaggio giovanile). -sparare una sega
». 2. usare un linguaggio blasfemo, oltraggioso, irriverente nei confronti
disparate. massaia, vii-8: linguaggio... oggi assai incompleto e che
svagare un bimbo (ed è voce del linguaggio infantile). pirandello, 8-359:
. massaia, x-73: usando un linguaggio grave e spassionato dicevano chiaro e tondo
grossolanamente dal ferri. 2. nel linguaggio delle arti figurative, l'insieme degli
tipografiche, possono diventare vostre, un linguaggio, un codice tra voi.
plur. m. -i). nel linguaggio giornalistico, astronauta, cosmonauta.
. spazionave, sf. nel linguaggio giornalistico, astronave. g
spazior. spazioplano, sm. nel linguaggio giornalistico, nome generico di veicoli ipersonici
dell'amicizia, e quasi da ogni linguaggio preso in diversi significati. io.
l'istinto. 2. nel linguaggio calcistico, che respinge la palla inviata
. sport. spazzare l'area: nel linguaggio calcistico, liberarla, respingendo con forza
costume del frullone che, preferendo sempre al linguaggio delle colte e gentili persone il volgare
specchialità, sf. letter. nel linguaggio di v gioberti, capacità degli spiriti
. ecco la specchialità, che nel linguaggio dantesco significa la similitudine e partecipazione della
quelli specchi. 7. nel linguaggio poetico, l'occhio della persona amata
tratto fisionomico, gesto, comportamento o linguaggio che manifesta l'animo, i sentimenti
guardarle ch'erano piene d'un gentile linguaggio. -con valore aggett.:
richiedono una più specifica disciplina. -nel linguaggio politico: legge che, per fini di
o procura generale) -, e nel linguaggio politico-diplomatico, il mandato speciale riguarda
intenti dalla natura e dalle necessità del linguaggio, dimodoché, per significare le medesime
-in partic.: specialistico (un linguaggio). gramsci, 6-20: partendo
4-80: l'architetto inaugurerà il proprio linguaggio specializzato allo stesso modo del grande luminare
un genere artistico o letterario (il linguaggio, la terminologia, gli strumenti logici)
quasi sovrumano. -olivo specioso: nel linguaggio biblico, in quanto gradevole alla vista
. -per similitudine speculare, nel linguaggio di san paolo (i cor.
riferimento agli occhi in quanto organi della linguaggio della filosofia aristotelica indica l'attività
s'industriano i 6. nel linguaggio forense, giudicare, assegnare a sentenza
. disus. spedire una ricetta: nel linguaggio dei farmacisti, preparare un farmaco seguendo
. -in partic.: con proprietà di linguaggio, correntemente. g. morelli,
1-165: egli cantò poi speditamente in nostro linguaggio questi versi. morgagni, 24:
nell'agire, sollecito, risolu- nel linguaggio tecnico della cartografia, eseguito to;
d'aquilone. 3. nel linguaggio poetico, occhio lucente e limpido (
un altro. 14. nel linguaggio contabile e amministrativo, far cessare gli
quel proverbio fiammingo, che in nostro linguaggio voi dire che uno il quale non
perché non si spende per tutto in linguaggio nessuno ordinariamente parlando. bacchelli, i-276
anche in loro rappresentanza. -nel linguaggio comune, chiamare in causa il nome
, popolarità (ed è proprio del linguaggio giornalistico). - per estens.:
g. capponi, i-663: cotesto linguaggio non era più vivo, ed anzi
di tal spera. -nel linguaggio poetico, l'occhio della persona amata
abbiamo preso le mosse, cercandola nel linguaggio. -subito, sopportato.
diventò necessario alla chiesa munirsi con modi e linguaggio insolito di insolita forza e potenza.
di firenze. -spese improduttive, nel linguaggio politico-giornalistico del secolo xix, quelle riguardanti
: locuzione neologica eufemistica, usata nel linguaggio della politica e del giornalismo per significare
8. rilevanza semantica di un linguaggio, di una parola. calvino,
la letteratura come la coscienza che il linguaggio ha di essere linguaggio, d'avere
la coscienza che il linguaggio ha di essere linguaggio, d'avere un proprio spessore,
cortesia in una lettera e, nel linguaggio commerciale, con riferimento a una ditta
ufficio, a un territorio, nel linguaggio cancelleresco. fontanini (1565) [
tutte queste spezzature ». -nel linguaggio della borsa, quantità di azioni inferiore
ben proporzionata. 12. nel linguaggio giuridico e commerciale, emesso. s
del vento. 7. nel linguaggio dei tintori, aggiungere acqua calda nel
di giuoco. = voce del linguaggio infantile. spidale e deriv.
famigliare, cioè in parole del suo linguaggio. fanfani, 3-188: queste sono proprietà
. - in partic.: nel linguaggio musicale, modulare la voce nel canto
in lotta colla polizia, parlando un linguaggio di verità all'italia in pubblico. bollettini
d'un giocoliere. -franchezza di linguaggio. ghislanzoni, 17-126: deplorando la
suoi conoscenti ed amici una spigliatezza di linguaggio... brillante e faceta. tecchi
. regresso, n. 15. -nel linguaggio comune: linea comune a due facce
, agg. tess. tose. nel linguaggio dei filatori di seta, filo molto
. 20. gerg. nel linguaggio di caserma, recluta (e ha
spinapesce. -in partic. nel linguaggio deltedil. e dell'archit.,
. spinatóre1, sm. nel linguaggio alberghiero, addetto alla spinatura della birra
attività o un settore economico. -nel linguaggio commerciale, incrementare le vendite con opportune
moderni enciclopedisti chiamano barbaro e spinoso il linguaggio delle 'scuole', del quale l'esattezza
'spinte o sponte': modo avverbiale del linguaggio familiare: 'per amore o per forza'.
. 8. che ha un linguaggio e tratta temi scabrosi, licenziosi (
orecchia dolcementé spira. -risonare (un linguaggio). tommaseo, 11-258: quando
dell'anima. -in partic., nel linguaggio poetico dello stilnovo, facoltà vitale e
compiacente discende a parlare con voi un linguaggio ai convenzione immedesimandosi in un tavolo, in
più corpulenti. 17. nel linguaggio medico risalente a galeno, fluido sottile
vince. 18. nel linguaggio poetico medievale e stilnovistico, impulso che
-spirito di questo mondo: nel linguaggio neotestamentario, modo di pensare secondo la
eccessiva galanteria; prendersi troppe libertà di linguaggio. fogazzaro, 2-49: colui voleva
. spizzo, sm. nel linguaggio dei giocatori di carte, lo
di dolore. 4. nel linguaggio mistico e teologico, circonfuso dalla luce
. e e -nel linguaggio mistico e teologico, la luce divina
meton.: anima eata (nel linguaggio dantesco); angelo, luce o visione
cattolica verità con farla parlare in un linguaggio de'più illustri e de'più comuni
togliersi i vestiti, il denudarsi. linguaggio dell'architettura antica e medievale).
, specie fra i tessitori. nel linguaggio mondano e de'giornali si incontra non
il corpo, ed è proprio del linguaggio familiare). fenoglio, 5-i-669
origine in- deur., passata nel linguaggio scient. come spondylis (nel signif.
lo spontaneismo, il colore espressivo del linguaggio quotidiano, di cui radio e televisione
. -anche assol. (e nel linguaggio famil. è riferito a neonati).
cominciato alcuni secoli prima, essendo esso linguaggio ogni dì sporcato da assaissimi solecismi e
. -penne sporche, nel linguaggio giornalistico: giornalisti corrotti. la
adu- nare, illustrare, abbellire il linguaggio sporchissimo del bordello. buzzati, 6-65
e brevi. 16. nel linguaggio economico e commerciale, comprensivo della tara
onoratissimo, cum pretati, per il linguaggio usato (uno scritto). senti ricchissimi
presenza di sua moglie. 18. nel linguaggio del calcio e del tennis tiro sporco:
soglion sporgere. 6. nel linguaggio burocratico, inoltrare all'autorità competente un'
soldati parlavano, tacendo, un loro linguaggio chiuso e incomunicabile. 4.
ginzburg, i-637: valeria usava sempre un linguaggio piuttosto crudo e spregiudicato.
di stati d'animo per mezzo del linguaggio, dei gesti, dello sguardo,
iii-64: gli occhi hanno un loro linguaggio assai chiaro e vivace, che forse le
, ii-14: la terza rima, il linguaggio eroico e tragico del medio evo,
e tragico del medio evo, il linguaggio della 'divina commedia'e de''trionfi',
in questa profonda trasformazione letteraria diviene il linguaggio della commedia, il metro del capitolo
'sensale del pesce') e caratteristica del linguaggio amministrativo, di origine incerta.
bel falò a onore del vostro magnifico linguaggio e dello sprofondato vostro cervellone. -ricco
senso comune. -che usa un linguaggio scorretto (un letterato, un poeta
tanto è a dire in nostro buon linguaggio apatista, quanto uomo spropriato di passioni,
gli arcobaleni: spuntano / scrosciando il loro linguaggio / di spruzzi che rintoccano / nelle
per alcuni mesi spulciandogli senza pietà il linguaggio. -indagare, cercare di sapere
. spunta1, sf. nel linguaggio commerciale, operazione di verifica di ciascun
via controllate; ed è termine del linguaggio commerc. e banc.).
. spuntatura3, sf. nel linguaggio amministrativo, apposizione del segno di spunta
. spunto2, sm. nel linguaggio musicale, le prime battute di una
modo da rammentargli il brano. -nel linguaggio teatrale, le prime parole di una
1905], iv-460: 'spunto': nel linguaggio musicale così sono chiamate le prime battute
(chiamo così con vocabolo suggeritomi dal linguaggio della musica, l'uscita libera spontanea
delle comuni imprese squadristiche di gioventù, un linguaggio talmente generico. = deriv.
arboscelli per li 2. nel linguaggio sportivo, escludere un giocatore o campi,
-scrivere in squinci e squindi: con un linguaggio lanzia, squilenzìa, squinancìa),
col linci e squinci: con un linguaggio ricercato, affettato. g. ferretti
scherz. o sarcastico; attualmente, nel linguaggio giovanile, rappresenta l'epiteto con cui
4. con assoluta proprietà di linguaggio; con eleganza di dettato; con
; ricercatezza espressiva; notevole proprietà di linguaggio. b. davanzati, i-193
opera letteraria, una conversazione, un linguaggio); dotto, erudito (una parola
organizzazione svolge la sua attività. -nel linguaggio della legislazione penale e amministrativa: ciascuno
i sentimenti co'quali nel tacito suo linguaggio s'espresse l'amoroso mio core, allorché
dell'opera di roosevelt. -nel linguaggio radiotelevisivo, motivo musicale per lo più
eccezionalmente dotati (detti tira- collo nel linguaggio degli operai di qualche regione italiana, o
in gaffes. 2. nel linguaggio aziendale, insieme di funzionari con compiti
. 9. disus. nel linguaggio dei cartai, elemento sporgente della stanga
staffa, rimasi staffato, come diciamo nel linguaggio della caccia romana. jovine, 5-332
. -anche, in senso negativo, nel linguaggio delle concezioni liberali: indebita ingerenza dello
statico di una struttura. -nel linguaggio della critica d'arte, fissità di una
invariabile. -in partic., nel linguaggio tecnico: grado di regolarità (v.
loro rivestimenti. 2. nel linguaggio della critica d'arte, immobilità o
di sbaglio scientemente in sbaglio. -nel linguaggio del codice della strada, circolazione statica
mia vita. 4. nel linguaggio della critica d'arte: che dà un'
che costituiscono quella che viene nel moderno linguaggio politico denominata la società civile.
e del circostante territorio (e nel linguaggio storiografico l'espressione si riferisce in partic
moderno. -stato di polizia: nel linguaggio storiografico, quello tipico dell'età dell'
istituzioni proprie dello stato di diritto; nel linguaggio della polemica politica contemporanea, qualunque
. -per estens. nel linguaggio giornalistico, congresso o altra importante assemblea
: questo vocabolo è d'uso nel linguaggio politico per indicare somma statolderato (
sm. invar. lat. nel linguaggio politico-diplomatico, situazione politi- co-militare esistente nel
). - per estens.: nel linguaggio comune e per lo più in senso
[si trovava] prima', attestata nel linguaggio diplomatico ingl. nel 1602, per
statura. -in partic., nel linguaggio medico, deficit staturale. statura inferiore
di cieco civile. 2. nel linguaggio sociologico e in quello comune da esso
stor. e dir. cost. nel linguaggio politico e giuridi- co-costituzionale della prima metà
dir. cost. e internaz. nel linguaggio politico e giu- ridico-istituzionale contemporaneo (soprattutto
nazioni unite). 7. nel linguaggio giuridico e in quello comune, ciascun
). -statuto dei lavoratori: nel linguaggio politico-sindacale, giornalistico e, anche,
[s. v.]: nel linguaggio della naia, 'lasciar la stecca a
debole, mal fondato o reggersi su un linguaggio pretenzioso e cervellotico. tommaseo [
., nell'uso ant. e nel linguaggio letter. e popol.):
. eccelso per argomento e forma (il linguaggio, lo stile); inoppugnabile (
ciò l'incanto mai morto del suo linguaggio volta a volta metallico e celestiale.
cose... ci siamo formati un linguaggio convenzionale, un gergo letterario nostro proprio
. stellìo -ònis (passato in seguito al linguaggio scient), deriv. da stella
. 2. region. nel linguaggio tipografico, interlinea, stelletta.
. -trascendere i limiti (il linguaggio). cavalca, ii-149: la
le necessarie discussioni da ogni stemperatezza di linguaggio. settembrini [luciano], iii-1-15
dalle regole, esasperatamente enfatico (il linguaggio). bembo, ili-m: gli
cavi, ecc. (anche nel linguaggio della marin.). crescenzi volgar
v.]: 'stenia': nel linguaggio medico, forza vitale, eccesso di stimolo
un linguaggio colmo di bisticci, di giochi di parole
confessarsi colpevole. -impaccio nel linguaggio, nell'espressione, nella conversazione.
imprecisione e lo stento propri al suo linguaggio, che aveva desiderio di voltolarsi fra
di sterco, pieno di sterco: nel linguaggio ascetico, la componente corporea dell'uomo
dicitura maestosa e sublime. -povertà di linguaggio. mascardi, 3-391: non si
operare. cesarotti, 1-v-4: il linguaggio passa dalla sterilità all'abbondanza nel tempo
. 6. stilizzare eccessivamente un linguaggio poetico, liberandolo da ogni contaminazione prosastica
s'illude, sterilizzando al massimo il linguaggio poetico, di rimettere in soglio quella famosa
: in un momento storico in cui il linguaggio verbale è tutto convenzionale e sterilizzato (
tutto convenzionale e sterilizzato (tecnicizzato) il linguaggio del comportamento (fisico e mimico)
). che presenta analogie con il linguaggio e i modi tipici del romanziere inglese
-aspro, spigoloso (uno stile, un linguaggio). papini, i-74: il
chiesa del dialogo. -brusco cambiamento di linguaggio, di forme espressive, di stile
bibbia o di un composti del linguaggio chimico e mineralogico. testo molto
. stilare1, tr. nel linguaggio burocratico, redigere una scrittura nelle debite
di sostegno ai ponti (voce del linguaggio tecnico). blime, tragico-,
caratterizza in maniera significativa e costante il linguaggio di un autore, di un'
. - per estens., nel linguaggio comune: frase soltanto convenzionale, di
panzini, iv-664: 'stile': nel linguaggio delle corse, facendo nostra l'estensione
periodo, dico, è quel che nel linguaggio tecnico dei retori si chiama argomento 'cornuto'
. stipèndio, sm. nel linguaggio moderno del secolo xix e della
, lat stipula, passata in seguito al linguaggio scient (v. stipa 1 e
potuto in trentatré anni di corte imparare il linguaggio degli oracoli stiràbile ad ogni senso.
altre di queste sdolcinature e stiticherie di linguaggio? l'avete mai sentito dire?
. sta). viene usato nel linguaggio corrente e famil. per indicare persona
testi spogliati elettronicamente. 3. nel linguaggio delle arti visive, a partire dagli
tutto. ghislanzoni, 12-61: in linguaggio 'puffistico', questa operazione finanziaria del chiedere
rapsodica di filiberto'. 2. nel linguaggio bancario e finanziario, complesso di beni
. -in senso antifr., nel linguaggio religioso, in opposizione alla sapienza umana
peso delle loro stoltizie. -nel linguaggio neotestamentario e teologico, designa la sapienza
somma stoltizia. -semplicità, schiettezza del linguaggio della predicazione evangelica. bibbia volgar
. -semplice, umile (nel linguaggio cristiano, per designare coloro ai quali
pericolose, fastidiose o imbarazzanti o anche un linguaggio triviale, ingiurioso, aspro o spietato
braccio. 3. nel linguaggio telegrafico, punto fermo. d'annunzio
preghiere più comuni. -storpiatura di linguaggio. marino, xii-243: farò veder
avvenuto. -in partic., nel linguaggio fìlos.: carattere di un elemento,
. - in partic., nel linguaggio filos.: considerare come processo o
). montale, 12-564: il linguaggio di un poeta è un linguaggio storicizzato
: il linguaggio di un poeta è un linguaggio storicizzato, un rapporto. -in
rapporto. -in partic., nel linguaggio filosofico: considerato o concepito come processo
. storiologia, sf. nel linguaggio di b. croce, metodologia della
plur. m. -ci). nel linguaggio di b. croce, che si
: adottare fino a un certo segno un linguaggio comune, composto d'assiomi senza senso
'redde rationem'era prossimo. -nel linguaggio della pratica commerciale e imprenditoriale, ciascuno
36%. -prezzo di storno: nel linguaggio borsistico, il prezzo, fissato dal
piede (ed è di uso nel linguaggio comune). d'alberti [s
segneri, i-383: non userai giammai il linguaggio degli uomini, ch'è stortissimo.
ant. cortigiana letterata che affetta un linguaggio forbito. aretino, 20-194: io
ii-918: parlava ora il vergognoso un bellissimo linguaggio senza quasi accento, ma di cadenza
-strage di stato: nel linguaggio politico-giornalisti- co dell'estrema sinistra degli anni
. -stragi del sabato sera: nel linguaggio giornalistico, il grande numero di mortali
stragismo, sm. neol. nel linguaggio politico-giornalistico, il ricorso ad atti terroristici
m. -i). neol. nel linguaggio politico- giornalistico, che ricorre a stragi
-vendere a occhio e stralcio: nel linguaggio commerciale, vendere a basso prezzo per
panzini, iii-426: forse li incantava quel linguaggio tragico,... quei brandi
210: la pompa di un linguaggio poetico strampalato e stravagante. cagna,
dal vero, che pullulano nel comune linguaggio parlato e scritto. 2.
d'italia. 11. nel linguaggio sportivo, vincere dimostrando un'assoluta e
e, in partic., nel linguaggio marxista, dal complesso delle attività,
vistose alterazioni semantiche e forti sollecitazioni del linguaggio in senso espressivo, un effetto di
.: farsi indifferente a una forma di linguaggio o alla comunicazione stessa. bacchetti
de suoi scongiuri, messi in così stranio linguaggio e proferiti con sì orribile tuon di
. fa parlare cassandra profetessa con un linguaggio da sua pari, inviluppato e strano.
ma sì quella che dalla affettata singolarità del linguaggio. 4. eccentricità magniloquente.
, 18-ii-412: non accattava ammirabilità col linguaggio oscuro o con la inutile straordinarietà dei
modo di fare un po'rotto e il linguaggio da strapazzo che io soglio usare cogli
, iv-1-265: appresso gli scrittori d'ogni linguaggio ella sa che tal figura [lo
regola. io. esprimersi con un linguaggio o con uno stile alquanto elaborato e
'a'forfait: voce francese usata nel linguaggio commerciale: vendere e comperare 'a'forfait'
. caratterizzato da diversi piani espressivi (un linguaggio, un'opera letteraria).
arte, un testo scritto, un linguaggio, uno stile, ecc.).
, eccentricità di intuizioni, estrosità di linguaggio. campanella, i-69: le brutte
(e, in partic., nel linguaggio della pubblicistica, come calco deh'ingl
favolosa camuffatura. angelini, 1-112: un linguaggio gutturale, inesplorato, accompagnato da gesti
all'infezione. 3. nel linguaggio comune: dolorosa e protratta alterazione dell'
soggetto stressato. 2. nel linguaggio comune: che sottopone a una tensione
emotiva, a logorio psicofisico. -nel linguaggio giovanile, infastidire con continue richieste e
tra questi due. 2. nel linguaggio comune: turbato da continua e profonda
... quelli che sono di un linguaggio stesso... è più stretto
). mazzini, 46-219: il linguaggio di stretto nazionalismo, tenuto in francoforte
ultimo strillo. 5. nel linguaggio giornalistico, titolo che attira l'attenzione
caratteri). -in partic.: nel linguaggio informatico, lica di pane papalino inzuppato
, rarissima. 17. nel linguaggio televisivo, programma per lo più di
ingl. headshrinker 'riduttore di teste'(nel linguaggio dell'etno logia).
annunzio, v-2-486: gli avevo insegnato un linguaggio furbesco di suoni gutturali, di colpi
compreso il rinnovamento che nella scienza del linguaggio hanno portato le dottrine del bartoli.
nelle parole, che, come di linguaggio a lui forestiere, ripescava e stroppiavale alla
qui strozzato di debiti. -menomato nel linguaggio. - anche sostant. comisso,
. natura di strumento comunicativo propria del linguaggio verbale. pasolini, 8-19: si
: essi tendono a strumentalizzare esplicitamente il linguaggio, attraverso l'idea acuita e dominate
, xxiii-557: l'ideologia dimostra che il linguaggio è stromento necessario allo svolgimento del pensare
, organizzate nel loro sistema, il linguaggio, operando secondo le leggi di questo sistema
ricercatezza di uno stile, di un linguaggio, di un'opera. baretti
ricercato nell'abbigliamento, nei modi, nel linguaggio; lezioso (una persona).
); ricercato, affettato (un linguaggio). pallavicino, i-728: il
frase sciocca (ed è proprio del linguaggio famil.). saba, 7-87
564: né debbono stupire certe violenze di linguaggio. e. cecchi, 9-133:
(movimenti, gesti, espressioni, linguaggio), dal torpore, dalla perdita
suoi tic ripetitivi, e dal suo linguaggio, che tira sul grigio. calvino,
alla francese... estensione del linguaggio dei disegnatori. 28. tose
di quel racconto storico non è il linguaggio, ma il passaggio del popolo francese.
aveva avuto nessun avviso. -nel linguaggio commerciale, al momento di stipulare un
colloquiali, tipiche in partic. del linguaggio giornalistico e pubblicitario, usate per indicare
. -in partic., nel linguaggio sportivo, inflitto dalla squadra avversaria (
). -in partic.: nel linguaggio della psicanalisi, trasformare gli impulsi istintuali
spirituale. -in partic.: nel linguaggio della psicanalisi, purificarsi trasferendosi in oggetti
sugli specchi. -che usa un linguaggio solenne, maestoso, aulico. vico
parlar con accuratezza, bisognava adattarvi il linguaggio della geometria sublime e ravvisare l'umana
. -efficacia, icasticità del linguaggio. vico, 4-i-895: perché la
.). sublinguàggio, sm. linguaggio proprio di un grup po
sub (v. sub1) e da linguaggio (v.). sublinguale,
l'uso di questo avverbio, specie nel linguaggio degli uffici, ricorda ai puristi il
. -in partic.: nel linguaggio giuridico, indurre con mezzi corruttivi un
alla menzogna. -in partic.: nel linguaggio giuridico, che, facendo uso di
con valore avverò. espressione mutuata dal linguaggio della filosofia scolastica, per indicare che
semplicemente tecnica, anziché metaforica, nato nel linguaggio dei medici e parallelo a quelli del
'teste': latino 'testis', latinismo del linguaggio forense invece di 'testimonio'o 'testimóne',
testimonianza. -in partic.: nel linguaggio giuridico, la deposizione resa da un
lode, usate per lo più nel linguaggio epistolare e talora per accompagnare un dono
più graziosa (in partic. nel linguaggio famil. con riferimento affettuoso a un
tetacismo, sm. medie. difetto del linguaggio consistente in un'alterata o mancata pronuncia
o entità (in partic. nel linguaggio filosofico). b. croce
il tetragrammato accompagnò necessariamente la infusione del linguaggio primitivo, giacché questa consistette sopra tutto
sec. xiv) e passata nel linguaggio scient. come tetrahit, che probabilmente
della creazione'. 3. nel linguaggio scientifico, serie costituita da quattro elementi
si riferisce in partic. alla sfera del linguaggio infantile o anche erotico). -con
tettè, sm. tose. nel linguaggio infantile, cane. magalotti,
che riveste, in partic. nel linguaggio scientifico. — bob peli
dotta, lat. tèucrion (passato nel linguaggio scient. nella forma teucrium),
voce dotta, lai teuthrion (passato nel linguaggio scient), che è dal gr
. 2. patrimonio lessicale di un linguaggio. c. e. gadda,
b. c. ': abbreviazione del linguaggio medico (tibici) per non dire
4. tigri asiatiche-, nel linguaggio giornalistico, gruppo di paesi dell'estremo
proprio favore. -in partic.: nel linguaggio politico e giornalistico, sostenere demagogicamente il
doppia natura, fonica e simbolica, del linguaggio, è di associarsi ugualmente allo schema
dotta, lat thymelaea (passato poi nel linguaggio scient), dal gr.
. 13. ant. nel linguaggio alchimistico, estratto di natura vegetale,
rispetto). -in partic., nel linguaggio giovanile: ragazza carina e spigliata o
tipificazióne2, sf. filos. nel linguaggio di a. rosmini, la creazione
un tipo. -in partic.: nel linguaggio dell'industria, standardizzare determinate produzioni
modello, da campione (e nel linguaggio delle scienze statistiche indica chi presenta le
tip-tappista. tiptologìa, sf. nel linguaggio dell'occultismo, interpretazione dei colpi avvertiti
eccezionalmente dotati (detti tiracol- lo nel linguaggio degli operai di qualche regione italiana, o
persona o istituzione: frase frequente nel linguaggio della politica e dei giornali.
nemmeno un sedile: muto ma eloquente linguaggio da tradursi in queste espressioni: «
. -in senso concreto: nel linguaggio tecnico, canale di tiraggio.
del leader. 10. nel linguaggio teatrale, lungo monologo di un personaggio
in corpo a un sommesso ed elementare linguaggio da nursery, da tiritera rimata.
per una estrema necessità. -nel linguaggio milit. in relazione con un agg.
un beneficio. -in partic.: nel linguaggio giuridico, condizione di colui al quale
, 4: lunghezza dell'articolo, linguaggio, posizione (all'inizio, al centro
. -titolo di viaggio: nel linguaggio burocratico, biglietto o tessera che attesta
sotto il nome di titolo altro nel linguaggio legale non si accenna fuorché la causa
8-158: strano, / abbandonando il linguaggio rivoluzionario / del povero, vecchio,