antifame, agg. invar. nel linguaggio giornalistico, che ha la funzione di
a. schiappini, ll-tit: antilirismo nel linguaggio poetico di cento anni. = comp
l'unità [3-vii-1995]: nel linguaggio anti-sentimentale di hartaway gli esempi dissacranti non
affida determinati incarichi (in partic. nel linguaggio giuridico). appannàbile,
ed è per lo più espressione usata nel linguaggio giornalistico). - anche sostant.
:... 'a pois'chiamansi nel linguaggio della moda quelle stoffe che sono stampate
schermo variabile. 2. nel linguaggio televisivo, suddivisione del video in più
intr. { popolaréggio). usare un linguaggio o avere atteggiamenti che procurino simpatia e
ben leggibile. 2. nel linguaggio della moda, vestibilità di un abito,
, eleganza di costumi, ricercatezza di linguaggio; satireggiate da molière ('les pécieuses
sm. e f. invar. nel linguaggio giornalistico, parlamentare che si limita a
l. beccaria, 2-4]: il linguaggio politico italiano è ancora pre-tecnologico, è
lancia delta parla di sicurezza con un linguaggio concreto: scocca rinforzata in ogni sua parte
, agg. anteriore alla verbalità, al linguaggio ver bale (una comunicazione
pagina stampata. 2. nel linguaggio televisivo, monitor usato in partic. in
prime-time), sm. invar. nel linguaggio televisivo, fascia oraria della programmazione compresa
rendere profumato (in partic. nel linguaggio commerc.). 2.
che è solo apparentemente tecnico (un linguaggio, una terminologia). g
g. briganti, 9-xiii: il linguaggio prefabbricato e pseudo-tecnico così caro a certa
. e intr. nel mondo e nel linguaggio dei puffi, in sostituzione di qualsiasi
una meditazione pratica sul funzionamento contestuale del linguaggio... cosa fanno i puffi?
nani blu... inventori di un linguaggio curioso e molto diffuso che conosce un
si chiamano puffi. 2. nel linguaggio di tali fumetti, qualsiasi entità esistente o
pupù, sf. invar. nel linguaggio infantile, feci. imbriani, 2-122
rèsin], sm. invar. nel linguaggio internazionale, denominazione generica di gara di
armato. 2. finanz. nel linguaggio della borsa, operazione con alto margine
ralenti], sm. invar. nel linguaggio cinematografico e televisivo, effetto di rallentamento
di rallentamento. 2. nel linguaggio cinematografico e televisivo, rallentatore. -
rànkin], sm. invar. nel linguaggio sportivo, classifica, graduatoria.
rèjt], sm. invar. nel linguaggio di banca e di borsa, tasso
e standardizzate. 4. nel linguaggio televisivo, rapporto percentuale fra l'ascolto
, agg. invar. elettron. nel linguaggio elettronico e dei calcolatori, pronto al
2. inter. espressione del linguaggio tennistico con cui chi riceve avverte chi
'recali', nell'apprendimento e l'uso del linguaggio) vanno da 'how do you do'
moderno e che talora occorre nel nostro linguaggio dello sport: 'colui che è
o 'rimozione', come si dice nel linguaggio psicanalitico. il sentimento 'represso'non muore
1905], iv-410: 'relais': nel linguaggio telegrafico è così chiamato anche da noi
sm. invar. in pellicceria e nel linguaggio della moda, pelliccia di volpe.
una tornata elettorale. 4. nel linguaggio sportivo, il riammettere in gara o il
replèj], sm. invar. nel linguaggio televisivo, ripetizione delle immagini della fase
speciale. arlia, 47: nel linguaggio giornalistico dicono 'il servizio di reportage si
anche plur. reporters). nel linguaggio giornalistico, corrispondente, inviato speciale, cronista
settecentesco. 2. nel linguaggio della critica letteraria, artistica e musicale,
iv-413: 'revers': fr., nel linguaggio della moda, i 'rivolti'o 'mostre'
in senso traslato. ma 'revirement'in certo linguaggio giornali- stico-mondano, pare modo più bello
sostant. riccòmetro, sm. nel linguaggio giornalistico, sistema ipotizzato per calcolare,
fonema. rimessato, agg. nel linguaggio degli annunci economici, che è abitualmente
. (mi rìm-ripetènza, sf. nel linguaggio scolastico, il ripetere un anno pennàcchió
confermata (in partic. nel linguaggio giornalistico). = voce ingl
. branca della pragmalinguistica che analizza il linguaggio e il comportamento di un individuo sulla
scratchare [skreccàre], tr. nel linguaggio dei disc-jockey, manipolare un disco mentre
test. scràuso, agg. nel linguaggio giovanile, brutto, squallido; sca
sculacciare. sculato, agg. nel linguaggio giovanile, che non ha limiti,
bacio (in par- tic. nel linguaggio dei fumetti). - anche sostant.
snap, inter. in partic. nel linguaggio dei fumetti, voce che imita lo
negli stati uniti, in partic. nel linguaggio giornalistico per distinguerlo dal football americano)
onore e fatto parlare in un nuovo linguaggio anni prima, senza però trovare, lì
(anche plur. spenders). nel linguaggio dei pubblicitari, chi investe in modo
. -ci). per estens. nel linguaggio giornalistico, che si riferisce all'avvicendamento
. 3. figur. nel linguaggio giornalistico, tempo di attesa che intercorre
làjf], sf. invar. nel linguaggio della pittura e della fotografia, natura
sceneggiatura. 2. nel linguaggio giornalistico, vicenda in partic. scandalistica
strap, sm. invar. nel linguaggio della borsa, tipo di contratto a
, sm. invar. finanz. nel linguaggio della borsa, tipo di contratto a
la cura (ed è proprio del linguaggio giornalistico). la stampa [
. (plur. -i). nel linguaggio giornalistico, diploma del corso di laurea
. superdividèndo, sm. nel linguaggio bancario, dividendo azionario particolarmente elevato.
superèuro, sm. invar. nel linguaggio giornalistico, euro particolarmente forte sui mercati
incisioni discografiche. 2. nel linguaggio giornalistico, gruppo di partiti o raggruppamento
. (femm. -tricé). nel linguaggio giornalistico persona (per lo più un
importanza dei concorrenti (in partic. nel linguaggio sportivo). il secolo xix [
attività lavorativa: ed è termine tipico del linguaggio sindacale e contrattuale). la
plur. swaps). finanz. nel linguaggio di borsa, credito reciproco a breve
dot], sf. invar. nel linguaggio alberghiero, pasto a prezzo fisso,
]. 'task force': espressione inglese del linguaggio militare: forza tattica, unità composta
, tiéìnj, sm. invar. nel linguaggio giornalisti- co, manifestazione di protesta,
terratétto, agg. invar. nel linguaggio inserzionistico, che non è adiacente ad
latrina (e ha uso eufem. nel linguaggio corrente). -anche (in partic
(à) ': occorre nel linguaggio dello sport questa voce francese per indicare
2. sm. e f. nel linguaggio di derivazione fantascientifica, automa o essere
è up to date... linguaggio degli snob. capital [gennaio 1994]
e protettore. vaticanése, sm. linguaggio estremamente cauto e indiretto considerato tipico del
annata'. vippàio, sm. nel linguaggio giornalistico, la collettività dei vip (
], 20: era appena entrato nel linguaggio comune 'fitness'... che
, 16: il precedente wrightiano alimenta il linguaggio de stijl. wrightismo [rajtìjmo]
14: lo fanno facendo ricorso a un linguaggio abramico che non è (fattisalviicasidelgiapponeedellacorea,
accannare, tr. gerg. nel linguaggio giovanile, abbandonare, piantare in asso
in internet, programmatore di pagine web in linguaggio html. corriere della sera-corriere
. acchiappanza, sf. nel linguaggio giovanile, tentativo di abbordaggio.
il ritmo ecc.) fondamentali del linguaggio di ciascuno, attraverso le quali viene
na additivo, sm. gerg. nel linguaggio giovanile, sostanza stupefacente o eccitante.
ogni forma di agrammatismo, alla patologia del linguaggio. na agrammatismo, sm. ling
forma di agrammatismo, alla patologia del linguaggio. agravo, v. aggravo.
à lbero1, sm. nel linguaggio scientifico, struttura che rappresenta graficamente per
– amico degli amici: nel linguaggio mafioso e, per estens., politico
d'azione (ed è voce del linguaggio giornalistico, calco dell'ingl. lame duck
filosofico- democratico, ii-116: il sciocchissimo linguaggio dell'anticattolica democrazia. monti [voltaire
della lingua comune o di un particolare linguaggio; nella critica d'arte, che non
da multinazionale. antimùsica, sf. linguaggio musicale contrario ai canoni della musica tradizionale
m. -ci). asemantico (un linguaggio, un'espressione artistica).
antispàccio, agg. invar. nel linguaggio giornalistico, volto o preposto a contrastare
. 2. gerg. nel linguaggio dei militari, chi sta per terminare il
di aggiunte o incrementi. – nel linguaggio sportivo, che ha un esito difficilmente
. archeomàfia, sf. nel linguaggio giornalistico, settore del crimine organizzato che
aretino; con i modi e il linguaggio tipici di tale autore. savinio
-chi). ispirato alle opere, al linguaggio di pietro aretino (1492-1556).
na artificiale, agg. ling. linguaggio artificiale: v. linguaggio.
. ling. linguaggio artificiale: v. linguaggio. 2. medic.
la danza, ecc., e un linguaggio volutamente creativo e sperimentale. corriere
. ascarizzazione, sf. nel linguaggio parlamentare, riduzione dei parlamentari a un
rna à scaro2, sm. nel linguaggio parlamentare, deputato supinamente subordinato alle direttive
. 2. che scrive con un linguaggio disarmonico. b. croce, iii-12-1-91
'aspirazione'(i pubblicitari hanno il loro linguaggio) e che significa: se compri
nazioni e le barbarie e trivialità del linguaggio scemarono in me non l'affetto a
atticità, sf. invar. proprietà di linguaggio, grazia ed eleganza di stile,
/, sm. invar. nel linguaggio della moda, color melanzana.
partic. riferimento allo stile, al linguaggio). landolfi, 18-77:
parlando di certe cose una certa aulicità di linguaggio è di prammatica. aumano
bene preparato questa mattina a capire il linguaggio degli uccelli... che quanto più
, tanto più quello si allontana dal linguaggio degli uomini verso gli estremi confini dell'aumano
na ausiliario, sm. nel linguaggio burocratico, chi viene assuntopercoadiuvareilpersonaleeffettivoconmansioninondi responsabilità
si costituiscono autopoieticamente dal profondo, il linguaggio, solo in parte, vi concorre.
2. polit. balena bianca: nel linguaggio giornalistico degli anni settanta e ottanta del
compassionevolmente. bambinése, sm. linguaggio del bambino, linguaggio infantile.
, sm. linguaggio del bambino, linguaggio infantile. o. calabrese
bariglossìa, sf. neurol. disturbo del linguaggio che consiste nell'esprimersi in modo lento
: truzzo. tamarro. nel mio linguaggio sono intercambiabili, indicanti il giovane burino urbano
sm. invar. gerg. nel linguaggio giovanile, breakdancer. colle der
si esprime con una buona proprietà di linguaggio. castelletti, 2-153: questi benparlanti
bènza, sf. gerg. nel linguaggio giovanile, benzina. u.
, sf. invar. famil. nel linguaggio infantile, dolore fisico, malattia.
, sf. invar. bicicletta (nel linguaggio familiare). savinio, 30-683:
sm. invar. finanz. nel linguaggio borsistico, prezzo massimo che un operatore
/, sm. invar. nel linguaggio giornalistico e borsistico, la borsa valori di
binàrio2, sm. doppio binario: nel linguaggio politico, duplicità di obiettivi, di
na biscione, sm. nel linguaggio giornalistico, l'azienda fininvest (con
(anche plur. bloomers). nel linguaggio della moda, bermuda a palloncino (
, costituisce la prima fase di ogni linguaggio); linguaggio del corpo.
la prima fase di ogni linguaggio); linguaggio del corpo. v. zucconi
tratta di un verbo che appartiene al linguaggio della ragioneria generale dello stato, la
bollire), agg. gerg. nel linguaggio giovanile, stordito, inebetito. –
esplode. – bomba umana: nel linguaggio giornalistico, chi compie un attentato facendosi
. – in partic.: nel linguaggio della moda, tondeggiante. panzini
la banca. 2. nel linguaggio di borsa, cambio telegrafico per operazioni
. (bròccolo). gerg. nel linguaggio giovanile, abbordare, rimorchiare.
na bròda, sf. gerg. nel linguaggio giovanile, benzina. e.
buco, buchi). giornal. nel linguaggio dell'informazione giornalistica e televisiva, non
. 5. giornal. nel linguaggio dell'informazione giornalistica o televisiva, mancata
affermazione falsa (in partic. nel linguaggio giornalistico). g. bocca
, sm. invar. finanz. nel linguaggio della borsa, mercato con andamento al
tutto punto con regolamentare e francamente ridicolo linguaggio burocratichese (« trattasi di persone che
, agg. invar. burocr. nel linguaggio delle società erogatrici di beni o servizi
na càccola, sf. gerg. nel linguaggio giovanile, pezzetto di hascisc.
. letter. descrivere facendo ricorso a un linguaggio eccessivamente ornato, artificioso, affettato.
calciòpoli, sf. invar. nel linguaggio giornalistico, diffuso sistema di corruzione nel
sm. invar. finanz. nel linguaggio della borsa, clausola che permette di
cannaròlo), sm. gerg. nel linguaggio giovanile, chi fuma abitualmente spinelli.
/, sm. invar. nel linguaggio del marketing e della comunicazione, piano delle
caricone, sm. gerg. nel linguaggio giovanile, violenta variante del gioco della
. caroenergìa, sf. nel linguaggio giornalistico, forte aumento dei costi dell'
energia. carogasòlio, sm. nel linguaggio giornalistico, forte aumento del costo del
mùtui), sm. invar. nel linguaggio giornalistico, forte aumento degli interessi sui
carosellistico. carospésa, sm. nel linguaggio giornalistico, forte aumento della spesa per
traspòrti), sm. invar. nel linguaggio giornalistico, forte aumento del costo dei
carovacanze, sm. invar. nel linguaggio giornalistico, forte aumento del costo delle
, tr. (cassìntegro). nel linguaggio aziendale e sindacale, mettere in cassa
porta. cazzaro, sm. nel linguaggio giovanile, spaccone, fanfarone.
cèllu, sm. invar. nel linguaggio giovanile, telefono cellulare. p
cinelìngua, sf. letter. linguaggio cinematografico. pasolini, 8-212:
ed è usato in partic. nel linguaggio sindacale). corriere della sera
vale a dire vittime civili, secondo il linguaggio inventato per esorcizzare l'orrore della guerra
na collétto1, sm. nel linguaggio giornalistico, colletto bianco: per anton
, 2: si chiama 'compliance', in linguaggio tecnico, questa mutevole obbedienza al medico
na concertista, sm. nel linguaggio giornalistico, chi agisce di concerto con
. concorsifìcio, sm. nel linguaggio giornalistico, sistema di assunzione e di
concorsòpoli, sm. invar. nel linguaggio giornalistico, diffuso sistema di corruzione nei
tutte stronzate. 2. nel linguaggio giornalistico, alleanza politica finalizzata all'ampliamento
è poi allargata... al linguaggio della politica: per indicare una convergenza
? corristenodàttilo, sm. nel linguaggio pubblicitario, corrispondente (di giornali,
). ant. improntare il proprio linguaggio a toni cerimoniosi, ossequiosi.
. na còrvo, sm. nel linguaggio giornalistico, autore di lettere anonime.
sf. nell'espressione cosa rossa: nel linguaggio giornalistico, ogni aggregazione politica di sinistra
2. gerg., nel linguaggio dell'hip hop, gruppo, compagnia.
letter. che si esprime con un linguaggio assai elegante e forbito. calzabigi,
letter. che fa ricorso a un linguaggio letterario o figurativo di carattere cifrato, oscuro
'ramaggio'/ a 'culbuttare'tutto il buon linguaggio. = dal fr. culbuter 'capovolgere
, propr. 'linea della morte'perché nel linguaggio militare indicava un limite da non valicare
usare quei brutti neologismi che ora sono linguaggio comune: ceccare, debaggare, scrollare,
. declericalizzare, tr. nel linguaggio della politica e della pubblicistica, privareun'
g. guglielmi, 1-10: in linguaggio dellavolpiano diremmo che l'equivoco, tendenzialmente
organico... sulla realtà come linguaggio...; ora, in questo
destrése, sm. invar. iron. linguaggio, gergo dei politici e degli intellettuali
feudo. 2. na nel linguaggio politico e giornalistico, decentramento di poteri
antisemitismo. diatonicismo, sm. linguaggio musicale diatonico. l. rognoni
l. rognoni, 1-18: un linguaggio che ha portato, da un lato alla
difficilése, sm. scherz. linguaggio volutamente astruso, incomprensibile.
di più, tuttavia, riguarda il linguaggio. 'dogville'si situa all'opposto di
del 'direzzolamento', come diceva in suo linguaggio pisano la teresa, addiveniva tollerabile.
. disamministrare, tr. nel linguaggio politico, amministrare in modo negligente,
privato dell'uso della parola, del linguaggio. manganelli, 13-69: ma
che i suoi neologismi sono entrati nel linguaggio comune mentre alcune sue 'invenzioni'– come
plur. m. -i). nel linguaggio politico e giornalistico, che dà prova
, sm. invar. ling. linguaggio vernacolare degli afroamericani. la repubblica
[10-iii-1994], 36: sessismo e linguaggio su dio e gaia e dio,
. l'arte, lo stile, il linguaggio propri di eduardo de filippo. –
/, sm. invar. nel linguaggio giornalistico, il giorno delle elezioni (con
ampio sviluppo, si creavano forme e linguaggio diverso. end / end /
esaurire), agg. gerg. nel linguaggio giovanile, sconvolto, stordito. –
plur. m. -ci). nel linguaggio della moda, ispirato al folclore o
. eurobaròmetro, sm. nel linguaggio giornalistico, sistema di sondaggi all'interno
eurocratése, sm. ling. nel linguaggio giornalistico, modo di esprimersi tipico della
, sm. invar. sport. nel linguaggio giornalistico, gol particolarmente spettacolare o importante
mediterraneo. euroministro, sm. nel linguaggio giornalistico, ministro dell'eurogoverno.
ministro. euronormativa, sf. nel linguaggio giornalistico, normativa valida nei paesi aderenti
genetico. extragèttito, sm. nel linguaggio giornalistico, gettito fiscale più alto di
na faccendière, sm. nel linguaggio giornalistico, chi svolge, per conto
. fantafinanza, sf. nel linguaggio giornalistico, insieme di operazioni finanziarieparticolarmente azzardate
. 2. sm. nel linguaggio del giornalismo sportivo, calciatore assai abile
. – fascia d'ascolto: nel linguaggio della televisione, le ore della giornata suddivise
4. fascia retributiva: nel linguaggio sindacale, le retribuzioni comprese fra un
fattone, sm. gerg. nel linguaggio giovanile, chi beve o si droga
sm. polit. fattore k: nel linguaggio politico della tarda età della guerra fredda
na film, sm. invar. nel linguaggio giovanile, pensiero bizzarro o senza fondamento
filo2, sf. invar. nel linguaggio studentesco, filosofia. g.
. na finèstra, sf. nel linguaggio giornalistico o burocratico, lasso di tempo
un numero finito di premesse (un linguaggio formale). = deriv.
, sm. invar. telef. nel linguaggio delle telecomunicazioni, telefonata da un telefono
7-vi-1999], 12: quello che in linguaggio modaiolo si chiama flagship store (negozio
/, sm. invar. nel linguaggio di borsa, valore minimo al quale possono
, intr. (flòppo). nel linguaggio dello spettacolo, in partic. televisivo
sm. invar. finanz. nel linguaggio di borsa, grande vendita di titoli effettuata
russolo, 1-51: molte delle particolarità del linguaggio di intiere classi sociali, o di
na fondo3, sm. finanz. nel linguaggio di borsa, insieme di titoli di
eccettui la stampa 'forcaiola', tiene un linguaggio di pacificazione, ossia favorevole all'amnistia
3. semiol. capacità di un linguaggio di includere esperienze tra i riferimenti dei
m. -ci). polit. nel linguaggio giornalistico, forzista. la
oppure da 'consociativi', dipende se il linguaggio è leghista o forzitalico. corriere della
. con un fare misterioso e un linguaggio involuto, criptico. l.
. na fràngia, sf. nel linguaggio politico e giornalistico, gruppo minoritario di
na fratéllo, sm. nel linguaggio giovanile, amico, compagno (ed
, sf. fuga dei cervelli: nel linguaggio giornalistico, emigrazione di scienziati, e
. – fuga di notizie: nel linguaggio giornalistico, divulgazione di notizie che sarebbero
– fuga in avanti: nel linguaggio politico e giornalistico, tattica o comportamento
anni previsti. 2. nel linguaggio della moda e dell'arredamento, tinta di
fulminare), agg. gerg. nel linguaggio giovanile, stordito, sconvolto o,
na fumo, sm. gerg. nel linguaggio giovanile, droga che si fuma e
sprovveduta; sbruffone (e nell'odierno linguaggio giovanile può antifrasticamente indicare una persona in
, inter. esclamazione (derivata dal linguaggio dei giochi elettronici) usata per indicare
ed è termine usato in partic. nel linguaggio della moda).
ed è usato per lo più nel linguaggio giornalistico). corriere della sera
na giardinétto, sm. econ. nel linguaggio della borsa, portafoglio di titoli diversificato
, sm. invar. finanz. nel linguaggio della borsa, titolo, inpartic.
dollari. = adattamento, tipico del linguaggio degli emigranti italiani in nordamerica, dell'
lunario'. = adattamento, tipico del linguaggio degli emigranti italiani in nordamerica, dell'
r giornalése, sm. stile, linguaggio tipico della comunicazione giornalistica, che ricorre
. giornalistése, sm. spreg. linguaggio tipico dei giornalisti, che ricorre a
a bacco. giuridichése, sm. linguaggio giuridico (e può avere valore spreg
politico populistico e antiparlamentare. – nel linguaggio giornalisticoepolitico, tendenzaautilizzarelamagistraturacomestrumento per conseguire obiettivi
) /, sm. invar. nel linguaggio della moda, lustrino, paillette.
. glitterato, agg. nel linguaggio della moda, guarnito con lustrini,
sm. ef. gola profonda: nel linguaggio giornalistico, informatore, delatore (ed
gollonzo, sm. sport scherz. nel linguaggio del giornalismo sportivo, gol casuale e
e non di retribuzione dovuta. – nel linguaggio comune: compenso straordinario.
guzzare, tr. region. nel linguaggio giovanile, possedere sessualmente.
/, sf. invar. nel linguaggio della moda, borsetta femminile. la
na icòna, sf. nel linguaggio giornalistico, figura carismatica o investita
anche nelle loro conversazioni famigliari affettano certo linguaggio illardellato di interiezioni e di riempitivi,
correttamente / ima'/, sm. nel linguaggio dellacritica d'arte, insiemedelle rappresentazioni figurativerelative
imbrandare, tr. gerg. nel linguaggio giovanile, possedere sessualmente.
. immaginerìa, sf. nel linguaggio della critica d'arte, imagerie.
m. -i). che ha un linguaggio, uno stile colorito, immaginoso (
na impallinare, tr. nel linguaggio della cronaca politica, mettere inaspettatamente in
, tr. (imparanòio). nel linguaggio giovanile, angosciare, tormentare.
agg. reso conforme allo stile, al linguaggio, ai temi tipici della poesia di
impossibile. impossidènte, agg. nel linguaggio burocratico, che non possiede alcuna proprietà
. na impreparato, agg. nel linguaggio scolastico, che non ha una sufficiente
sf. invar. inform. nel linguaggio di internet, apertura e visualizzazione di
. (inciùcio, inciuci). nel linguaggio giornalistico, intrallazzare, fare inciuci.
. (femm. -trice). nel linguaggio giornalistico, che mette in atto un
anche plur. inclusive tours). nel linguaggio turistico, viaggionelcuiprezzoè compresoilcostocomplessivo di alberghi
'negozio'. infospettàcolo, sm. nel linguaggio giornalistico, tipo di trasmissione televisiva che
e gentile. ingenuismo, sm. linguaggio artistico ostentatamente ingenuo, artificiosamente nai¨f.
di sesso diverso, in partic. nel linguaggio delle politiche sociali www.
attività intermediaria o di mediazione (nel linguaggio bancario o commerciale o della scienza politica
intorto o intòrto). gerg. nel linguaggio giovanile, corteggiare, cercare di sedurre
intòrto), sm. gerg. nel linguaggio giovanile, approccio amoroso, tentativo di
intragènere, agg. invar. nel linguaggio delle politiche sociali, che si riferisce
intr. con la particella pronom. nel linguaggio burocratico, attivarsi oltre il necessario.
sua giovinezza. – settoriale (un linguaggio). 2. medic.
. irriducibilismo, sm. nel linguaggio giornalistico, atteggiamento di chi è fermamente
un senso puramente metaforico applicare il termine linguaggio – con le sue implicazioni di predeterminazione
elliot... ha chiamato questo questo linguaggio: 'itangliano'... una specie
... una specie particolare di linguaggio generico. = incr. di italiano
, sm. invar. inform. linguaggio di programmazione che consente di generare programmi
lasocietà californianachehasviluppato java, un nuovo linguaggio di programmazione che consente alle applicazioni multimediali
ticino [15-iii-1997]: java: un linguaggio per tutti i computer...
, dintsi'naro /, sm. nel linguaggio giornalistico, chi indossa i jeans.
plur. m. -i). nel linguaggio giornalistico, chi possiede e guida una
. in var. nel linguaggio cinematografico e televisivo, brusco passaggio da
/, agg. invar. nel linguaggio della moda, che si ispira ai colori
/, agg. invar. nel linguaggio del giornalismo e della moda, che è
. di latitare), agg. nel linguaggio giornalistico, che non assolve ai propri
na lésso1, agg. gerg. nel linguaggio giovanile, stordito, rintronato. –
fatto che in quel periodo si sviluppòun linguaggio librettistico il più delle volte assolutamente negativo da
lider maximi), sm. nel linguaggio giornalistico, leader indiscusso di un movimento
na linguàggio, sf. inform. linguaggio di programmazione: codice simbolico usato per
elettronici (e si distingue tra un linguaggio a basso livello quando ha una sintassi
ha una sintassi orientata al calcolatore e un linguaggio ad alto livello, quando presenta istruzioni
e struttura più vicine a quelle del linguaggio parlato. la repubblica [12-ii-1991]
dei maggiori calcolatori esistenti, un proprio linguaggio di programmazione... estremamente potente.
). chi attende allo studio del linguaggio nella struttura e nell'evoluzione storica; studioso
. r listino, sm. nel linguaggio commerciale eamministrativo, ciascuno dei vari tipi
/, sm. invar. nel linguaggio dell'arredamento e dell'antiquariato, letto a
sm. invar. finanz. nel linguaggio della borsa, immobilizzazione di un investimento
si riferisce al logocentrismo; fondato sul linguaggio in quanto attività intelligente ordinatrice dell'esperienza
. 2. ruolo centrale del linguaggio nella letteratura e nella scienza.
medicina relativa alla riabilitazione della funzione del linguaggio nei cerebrolesi o di chi ha
. 2. figur. nel linguaggio giovanile, circolo vizioso di pensieri,
luccicante, acceso (per lo più nel linguaggio della pubblicità). corriere della
stati nazionali (in partic. nel linguaggio politico e giornalistico). m
. di maculare1), agg. nel linguaggio della moda, che riproduce il disegno
dollari. madrenònna, sf. nel linguaggio giornalistico, donna che diventa madre in
, intr. (màfio). nel linguaggio giornalistico, avere un comportamento da mafioso
le abitudini, le leggi, il linguaggio, ecc. propri degli ungheresi.
invar. mamma (per lo più nel linguaggio infantile o adolescenziale).
necessario (ed è voce mutuata dal linguaggio scientifico, in partic. dell'informatica)
ed è moralmente retto. – nel linguaggio giornalistico, la serie di inchieste cheall'
na manzo, sm. gerg. nel linguaggio giovanile, ragazzo, giovane uomo per
. -ce o-cie). gerg. nel linguaggio giovanile, rovinato dall'abuso di alcol
marèa, sf. marea nera: nel linguaggio giornalistico, strato di petrolio, fuoriuscito
m. -ci). gerg. nel linguaggio militare e giovanile, energico, risoluto
. matare, tr. nel linguaggio del giornalismo sportivo, sconfiggere nettamente,
, sf. invar. matematica (nel linguaggio studentesco). a. montrucchio
dell'ideologia nel realismo tradizionale, del linguaggio dell'avanguardia materica). na
. na mattanza, sf. nel linguaggio giornalistico, massacro di persone, carneficina
digerire. matura, sf. nel linguaggio giovanile, esame di maturità. l
incerto. max, avv. nel linguaggio degli annunci economici, al massimo.
. maxiaccòrdo, sm. nel linguaggio giornalistico, accordo particolarmente importante, in
accordo. maxialleanza, sf. nel linguaggio giornalistico, alleanza di notevole rilievo,
. maxievasore, sm. nel linguaggio giornalistico, chi ha evaso un cospicuo
(maxi indennizzo), sm. nel linguaggio giornalistico, indennizzo particolarmente cospicuo.
parcheggio. maxiplusvalènza, sf. nel linguaggio giornalistico, plusvalenza di eccezionale entità.
maxisqualìfica, sf. nel linguaggio del giornalismo sportivo, squalifica di un
mesi e i dieci anni; nel linguaggio comune, periodo non immediato ma relativamente
. megaagenzìa, sf. nel linguaggio giornalistico, ente di grandi dimensioni preposto
. megaatenèo, sm. nel linguaggio giornalistico, universitàdi grandi dimensioni e di
. megacàrcere, sm. nel linguaggio giornalistico, sede carceraria di eccezionali dimensioni
carcere. megacentrale, sf. nel linguaggio giornalistico, centrale elettrica o nucleare di
. megasanzione, sf. nel linguaggio giornalistico, sanzione eccezionalmente elevata; maxisanzione
. megasqualìfica, sf. nel linguaggio del giornalismo sportivo; maxisqualifica.
. melangiato, agg. nel linguaggio della moda, sfumato (un colore
certo melodrammaticismo che è quasi incorporato nel linguaggio tradizionale. = deriv. da
/, sm. invar. nel linguaggio della moda, abbigliamento da uomo.
na microanàlisi, sf. invar. nel linguaggio scientifico, insieme dei procedimenti di analisi
andrea barbato. 2. nel linguaggio degli aviatori, che ha superato un milione
millepròroghe, agg. invar. nel linguaggio giornalistico, che differisce l'entrata in
crisi), sf. invar. nel linguaggio giornalistico, crisi politica di modesta rilevanza
), sf. invar. nel linguaggio giornalistico, gang formata da minorenni.
r ministeriàbile, agg. disus. nel linguaggio parlamentare, uomo politico a cui si
missionarietà, sf. invar. nel linguaggio ecclesiale, consapevolezzadeldoveremissionariodella chiesa edeldoverediparteciparne dei
na missione1, sf. econ. nel linguaggio del marketing, obiettivo primario di un'
, sm. invar. telef. nel linguaggio delle telecomunicazioni, telefonata da telefono cellulare
essi. – in partic., nel linguaggio della pubblicità: modello tridimensionale, a
pronta'. modaiolése, sm. linguaggio usato da operatori del mondo della moda
(anche plur moguls). nel linguaggio giornalistico, magnate dell'industria, inpartic
, rosa. 2. nel linguaggio della moda femminile, che ha un'unica
montàggio, sm. montaggio discontinuo: nel linguaggio cinematografico e televisivo, brusco passaggio da
nel gergo della pubblicità, a imitazione del linguaggio infantile). corriere della
mòrte, sf. dolce morte: nel linguaggio giornalistico, eutanasia (e ha valore
ormai dissolto nella bufera. – nel linguaggio sindacale e giornalistico, perdita della vita
qui le novità traboccano a partire dal linguaggio: « cioccupiamo della diffusione promozionalein multilivello
'banda'. narcomercato, sm. nel linguaggio giornalistico, mercato della droga.
. na nasare, tr. nel linguaggio giovanile, intuire, subodorare.
2. navigazione a vista: nel linguaggio in partic. politico, condizionedi chi
uso non tradizionale e non comunicativo del linguaggio e sulla stretta connessione fra la rivoluzione
riprende e ripropone i modi propri del linguaggio cubista. r. pallucchini [
per nulla cristiana, recuperando tuttavia il linguaggio cristiano attraverso le figure di gesù,
. r neoimpressionismo, sm. nel linguaggio delle arti figurative, divisionismo, puntillismo
dalla concezione della filosofia come analisi del linguaggio scientifico, cioè dei linguaggi propri delle
detto anche positivismo logico), e del linguaggio comune, cioè delle forme dell'espressione
un'ideadiletteraturacomeluogodellepiù varieeaccanitesperimentazioni di stile e di linguaggio e di un rinnovato impegno morale e
net-generation), sf. invar. nel linguaggio giornalistico, la giovane generazione in quanto
, sm. e f. nel linguaggio giornalistico e sociologico, chi è affetto da
carta fotografica. 2. nel linguaggio cinematografico e televisivo, non inquadrato nella
na ombrèllo, sm. nel linguaggio economico e politico, provvedimento, misura
. – onda lunga: nel linguaggio giornalistico, fenomeno di lunga durata e
ridurre al minimo quell'uso informativo del linguaggio... che istituzionalmente contrasta con
opa, sf. invar. nel linguaggio della borsa, offerta pubblica di
. -trice). operatore ecologico: nel linguaggio burocratico, chi nei centri urbani è
rna orecchiàbile, agg. espresso con un linguaggio di sicuro effetto e piacevole all'ascolto
al ceppo steatopigide e parlanti un particolare linguaggio affine al boscimano, caratterizzato dalla presenza
ò ttimo, agg. nel linguaggio scolastico, esprime una valutazione positiva al
paccata1, sf. gerg. nel linguaggio giovanile, grande quantità, mucchio.
pace, sf. pace armata: nel linguaggio giornalistico, neutralità armata. – anche
. na pagèlla, sf. nel linguaggio del giornalismo sportivo, valutazione, giudizio
sm. invar. finanz. nel linguaggio borsistico, vendita improvvisa di titoli anche
(anche plur. papaboys). nel linguaggio giornalistico, giovane cattolico che partecipa ai
. a. 'quasi'e da linguaggio. r paralinguìstica, sf.
scherz.; ed è tipico del linguaggio dei film western o dei fumetti).
plur. m. -i). nel linguaggio giornalistico, uccisore di entrambi i genitori
matricida. parrimatricìdio, sm. nel linguaggio giornalistico, uccisione di entrambi i genitori
pascàl, sm. invar. inform. linguaggio di programmazione creato a scopi didattici e
lingue del continente meccanico, ma il linguaggio comune. r pascaliano, agg.
pasticcare, rifl. gerg. nel linguaggio giovanile, assumere psicofarmaci o sostanze stupefacenti
sonoro di 'basura'con battiti di amni, linguaggio dialettale e tamburi ipnotici, quella patchanka
pax americana, sf. invar. nel linguaggio giornalistico, la condizione di equilibrio internazionale
suppliche. – in partic., nel linguaggio giuridico: attore, ricorrente.
na pèzza, sf. gerg. nel linguaggio giovanile, infatuazione, cotta.
pianismo. 2. na nel linguaggio politico e giornalistico, sistema fraudolentoperilquale,
plur. m. -i). nel linguaggio politico e giornalistico, parlamentare che nelle
plur. m. -ci). nel linguaggio politico e giornalistico, che è proprio
mercato nell'esecuzione di applicazioni scritte nel linguaggio java. r piazza, sf
. piazza affari, degli affari: nel linguaggio giornalistico, la borsa di milano e
, tr. (piccono). nel linguaggio giornalistico, investire violentemente, in partic
. na picconata, sf. nel linguaggio giornalistico, critica dura e aspra,
. (femm. -trice). nel linguaggio giornalistico, che critica aspramente, in
per anton., in partic. nel linguaggio giornalistico: la mafia.
decorazione fastosa ed esuberante e da un linguaggio complesso e ricercato che mette insieme elementi
. e f. invar. nel linguaggio della moda, suola alta, in partic
. plurimedagliato, agg. nel linguaggio del giornalismo sportivo, che ha vinto
, agg. spreg. espresso con linguaggio grottescamente lirico, vuotamente retorico.
plur. m. -i). nel linguaggio giornalistico, uomo politico che cerca di
plur. m. -ci). nel linguaggio politico, proprio di un'azione politica
2. na espressione linguistica propria del linguaggio popolare. g. pasquali, 1-ii-410
. pornoelòquio, sm. invar. linguaggio osceno. g. dorfles
. psicol. tendenza compulsiva all'uso di linguaggio osceno. l. tornabuoni
voto), agg. invar. nel linguaggio giornalistico, relativo alla fase successiva a
vailati) si son lamentati delle imperfezioni del linguaggio, il quale essendosi formato in epoche
. invar. gerg. professore (nel linguaggio studentesco). livio romano
. (femm. -a). nel linguaggio giovanile, professore. e.
proglòbal, agg. invar. nel linguaggio giornalistico, sostenitore, fautore della globalizzazione
na programmazione, agg. inform. linguaggio di programmazione: v. linguaggio.
. linguaggio di programmazione: v. linguaggio. r programmista, sm. e
rna prosaicità, sf. invar. carattereintrinsecodel linguaggio della prosa. leopardi, ii-522
prosa. leopardi, ii-522: il linguaggio perfettamente proprio e particolare della prosa
. che anticipa lo stile e il linguaggio dell'ermetismo. pasolini [« officina
. rna pseudorealismo, sm. nel linguaggio politico, atteggiamento puramente superficiale di pragmatismo
regole e di elementi di un determinato linguaggio che non formano un sistema rigorosamente strutturato
versione. psicanalése, sm. linguaggio degli psicanalisti, ricco di tecnicismi e
secondo impero. psicologhése, sm. linguaggio infarcito, per lo più inutilmente,
na puntèllo, sm. gerg. nel linguaggio giovanile, appuntamento, incontro, per
impianto radiotelegrafico (ed è, nel linguaggio comune, sinon. di marconista).
rappata, sf. gerg. nel linguaggio giovanile, esecuzione di musica rap.
(una ragazza; ed è voce del linguaggio giovanile). e.
che votano bush e conoscono un solo linguaggio, quello della violenza. =
(ed è locuz. usata soprattutto nel linguaggio del giornalismo politico).
na residenziale, agg. burocr. nel linguaggio delle società erogatricidibenioservizieperlopiù delleaziendetelefoniche, privato
m. -i). polit. nel linguaggio politico e giornalistico, che è solito
rimbarzare), intr. gerg. nel linguaggio giovanile, essere indifferente, non interessare
m. -i). finanz. nel linguaggio della borsa, che detiene azioni di
l'enorme importanza di questo elemento nel linguaggio. r rumorosità, sf. invar
, sm. invar. gerg. nel linguaggio di ascendenza giovanile, persona, in
un caso che nelle religioni si ritrovi il linguaggio della prostituzione), il sacramentalismo,
na salvacòste, agg. invar. nel linguaggio giornalistico, che serve a difendere le
(ed è usato per lo più nel linguaggio giornalistico). corriere della
ed è usato per lo più nel linguaggio giornalistico). corriere della sera-corriere
ed è usato per lo più nel linguaggio giornalistico). la repubblica-affari&finanza [
salvaprocèsso), agg. invar. nel linguaggio giornalistico, che ha lo scopo di
. chi schernisce o biasima con un linguaggio pungente e mordace. dossi, 1-ii-536
spese correnti. 2. nel linguaggio nell'amministrazione aziendale, risparmio sui costi
ed è voce usata per lo più nel linguaggio giovanile). s. veronesi
si ritrova nei loro scritti, un linguaggio che arriva allo scandalistico, dà a noi
na scìvolo, sm. nel linguaggio burocratico o politico, possibilità per determinate
. sclèro, sm. nel linguaggio giovanile, ammattimento, follia. –
. di sconvolgere), agg. nel linguaggio giovanile, alterato dall'abuso di alcol
. 2. figur. nel linguaggio giornalistico, chi rende legittimo, lecito
privilegiati, e ne scrissero, in linguaggio semicifrato tuttavia, le meraviglie.
, sf. invar. sport. nel linguaggio giornalistico, la squadra nazionale di pallanuoto
a una persona (ed è proprio del linguaggio popol. e del gergo giovanile)
non consulto il vocabolario. prendo molto dal linguaggio corrente. sgangeo... vuol
e m. invar. gerg. nel linguaggio giovanile, hascisc. stampasera [
/, sm. invar. tipo di linguaggio che fa ricorso a fischi (modulati
accompagnano. sloganìstica, sf. linguaggio pieno di espressioni retoriche e di facile
politica italiana sta proprio in questa regressione del linguaggio a una sloganistica da tv dei ragazzi
contesto socio-culturale. sociologhése, sm. linguaggio infarcito, per lo più inutilmente,
tutto, lo ha fatto con il proprio linguaggio, nei casi peggiori soliloquiando, nei
sondare. sondocrazìa, sf. nel linguaggio politico e giornalistico, pretesa di fondare
. r soprattènda, sf. nel linguaggio dell'arredamento, capriccio di una tenda
sovrastruttura (soprastruttura), sf. nel linguaggio marxiano, l'insieme delle istituzioni politiche
, ecc. in quanto considerate, nel linguaggio marxiano, corrispondenti alla struttura economica di
è voce gerg., usata nel linguaggio giovanile). s. veronesi
59: vespa ha fatto quello che nel linguaggio internet si chiama 'spoiler', ovvero anticipazione
. sromanizzare, tr. nel linguaggio giornalistico, sottrarre all'influenza di roma
na stécca, sf. gerg. nel linguaggio giovanile, panetto di hascisc.
ed è per lo più usato nel linguaggio amministrativo). corriere della sera
. stonatura2, sf. nel linguaggio giovanile, sballo, effetto allucinatorio indotto
storcere), agg. gerg. nel linguaggio giovanile, stordito dall'uso eccessivo
scontri violenti e diretti fra gli attori, linguaggio quotidiano. = locuz. ingl
violenza e droga con trame sensazionali e linguaggio ricco di slang e turpiloquio. la
cuore del movimento. le componenti? un linguaggio duro e crudo e contenuti forti,
. superaccòrdo, sm. nel linguaggio giornalistico, maxiaccordo. la
animale. superannunciato, agg. nel linguaggio giornalistico, preannunciato più volte e con
h. superassessorato, sm. nel linguaggio giornalistico e politico, assessorato con ambiti
aumento. superbabbo, sf. nel linguaggio giornalistico, padre particolarmente abile nella cura
. r superbanca, sf. nel linguaggio giornalistico, gruppo bancario molto potente,
in sommogrado (in partic. nel linguaggio dei fumetti).
(ed è usato per lo più nel linguaggio giornalistico). la repubblica [
. r superdòllaro, sm. nel linguaggio del giornalismo finanziario, il dollaro statunitense
. superevasore, sm. nel linguaggio giornalistico, chi è responsabile di gravi
superfondo, sm. econ. nel linguaggio pubblicitario e giornalistico, fondo d'investimento
. supergèttito, sm. nel linguaggio giornalistico, introito tributario più alto del
. r superlatitante, agg. nel linguaggio giornalistico, che prolunga nel tempo la
. r superlaureato, sm. nel linguaggio giornalistico, chi ha conseguito il master
. supermamma, sf. nel linguaggio giornalistico, donna che ha avuto un
supermazzétta, sf. nel linguaggio giornalistico, tangente, bustarella particolarmente ricca
r superpentito, sm. polit. nel linguaggio giornalistico, pentito le cui rivelazioni assumono
super-pentito. superpianta, sf. nel linguaggio giornalistico, specie vegetale geneticamente modificata,
e il termine, diffuso a partire del linguaggio giornalistico, è passato anche a indicare
superspettacolo. superspìa, sf. nel linguaggio giornalistico, spia molto abile e pericolosa
svuotacàrceri, agg. invar. nel linguaggio giornalistico, di provvedimento che ha lo
taikonàuta, sm. e f. nel linguaggio giornalistico, astronauta cinese.
tanatoglòssa, sf. letter. ipotetico linguaggio dei morti. manganelli, 4-162:
morti. manganelli, 4-162: il linguaggio dei morti – tanatoglossa – come si
di tecnologico. tecnocratése, sm. linguaggio considerato tipico dei tecnocrati (e ha
telereplicato, agg. nel linguaggio giornalistico, trasmesso ripetutamente in televisione (
. telesonnàmbulo, sm. nel linguaggio giornalistico, abituale telespettatore notturno.
arte o di un ambito ristretto; linguaggio tecnico-settoriale. rasori [engel],
non giudicherebb'altresì a trovare quell'opportuno linguaggio scientifico e quella terminologia, che sono pure
na tesorétto, sm. nel linguaggio giornalistico, surplus di cassa (anche
na tiraménto, sm. gerg. nel linguaggio giovanile, irritazione, scontrosità, stizza
tiratìssimo). region. gerg. nel linguaggio giovanile, vestito con ricercatezza ed eleganza
tolleranza, sf. tolleranza zero: nel linguaggio giornalistico, severa intransigenza da parte degli
totovincitori), sm. invar. nel linguaggio giornalistico, pronosticosuivincitoridiunacompetizionesportiva, un festival
na tsunami, sm. invar. nel linguaggio giornalistico, manifestazione improvvisa ed emotivamente molto
), agg. gerg. nel linguaggio giovanile, stordito, fuori di testa,
ed è usato per lo più nel linguaggio pubblicitario). corriere della sera [
ed è usato per lo più nel linguaggio pubblicitario). la repubblica-milano [9-viii-2001
(ed è usato per lo più nel linguaggio pubblicitario). www. pianetacellulare
tecnici della comunicazione hanno inventato un loro linguaggio a dir poco criptico e parlano di 'unbundling
na unilaterale, agg. nel linguaggio politico, improntato a unilateralismo.
na unilateralismo, sm. nel linguaggio politico, il privilegiare, nellarisoluzione diproblemiocontroversie
battaglia. 2. nel linguaggio giornalistico, azienda che emette tali azioni,
. letter. fondato sulle parole, sul linguaggio; improntato a verbalismo. papini
verbatim, avv. lat. nel linguaggio scritto, parola per parola (edèespressioneusataperlopiù
videòcrate, sm. e f. nel linguaggio giornalistico, gestore o manipolatore dell'informazione
r videocrazìa, sf. nel linguaggio giornalistico, potere e capacità, propri
sf. invar. econ. nel linguaggio del marketing, orizzonte che un'organizzazione,
na visione, sf. econ. nel linguaggio del marketing, vision. corriere della
specifico filmico hanno relegato lo studio del linguaggio chapliniano ad una semplice negazione: definito
semplice negazione: definito 'teatrale', questo linguaggio non è neppur stato studiato, affermando
. invar. ricercato (derivato dal linguaggio dei film western, è usato in