vedrà se le inverisimilitudini non fioccheranno. leopardi, v- 677: per una truppa
fischiar d'arco cidonio i nervi. leopardi, 278: can cerbero latrar non vi
e gittando le fondamenta alla fisiologia. leopardi, ii-258: è quasi fisicamente impossibile
errori dai fisici libri d'aristotele appresi. leopardi, i-287: neanche ha ottenuto dai
descrizione fisica del territorio della repubblica. leopardi, i-531: quello che procura alle
esercizio, un'attività). leopardi, i-342: l'uomo fu..
per sino a disarmare la divinità. leopardi, 854: un fisico di quaggiù,
una volta fuor del titolo. gerolamo leopardi, 1 -ded.: la fisima del-
-di animali ed esseri immaginari. leopardi, v-418: la sua fisonomia [dell'
invecchia e comincia ad andar giù. leopardi, 882: era una forma smisurata
annotare schematicamente; prendere appunti. leopardi, i-121: cosa ch'io ho provato
piacevolmente l'oggetto dell'azione principale. leopardi, me le luci fisse,
tutta la storia antica e moderna. leopardi, ii-185: l'uomo non..
meno di ricorrer al frasario metafisico. leopardi, i-1013: ma perché gl'ingegni
viene a farsi in così intensa fissazione. leopardi, i-1075: l'aspetto dell'uomo
l'epoca della fissazione del linguaggio. leopardi, i-844: il volgo non può
dei canoni che le devono governare. leopardi, ii-1164: la pronunzia non riceve qualche
mondo, / fitta nell'alma. leopardi, 29-30: nel fianco / non punto
, / il dedalo d'arezzo. leopardi, 24-7: chiaro nella valle il fiume
e tiran via che sembran tanti fiumi. leopardi, iii-343: ieri fui da cancellieri
menato giù più di trenta case. leopardi, v-75: sono a poco intervallo
dei tartufi. -inspirare profondamente. leopardi, i-1010: bene spesso ci accade di
scomparso. 3. odore. leopardi, i-1133: il cavallo, il cane
calamità, a un'epidemia). leopardi, v-9: di quest'obbrobrioso coraggio si
ne'secoli passati miserabilmente ci flagellarono. leopardi, 1006: la natura, il fato
occupati a flagellarvi le benigne orecchie. leopardi, 206: al par di verginella /
estens. battersi, colpirsi ripetutamente. leopardi, 339: il manzo a dimenarsi si
spalle con orrende e lunghe flagellazioni? leopardi, v-1104: qui a considerar vi
affretta / con flagello i corsieri. leopardi, 313: ma presti son come gli
da queste membra a'secoli remoti. leopardi, 20-56: invan brillare il vespero /
reca danno, che procura dolore. leopardi, 314: i boschi su le cime
azioni d'un uomo, può cagionarne. leopardi, i-906: come il parlar flemmatico
e all'armonia che potea risultarne. leopardi, ii-442: tutto il diletto era
forse, mediante una virtuosa industria. leopardi, 9-34: dove all'ombra /
la criniera di un cavallo). leopardi, 312: tu pur fiedesti / la
che ho delle afflizioni nel cuore. leopardi, ii-183: quasi volessero intrattenere il
la fama di ciò che furono. leopardi, ii-62: quest'autore vivea pure
ancora che dalla vostra medesima confessione. leopardi, i-573: oggidì una lingua per essere
poema e dalle rime di dante. leopardi, ii-1241: la gran moltitudine di
lento anzi che nervoso e veloce. leopardi, v-669: certo la copia frontoniana non
dell'ariosto e colla nobiltà del tasso. leopardi, 789: la dolcezza, la
scorrevole (un autore). leopardi, i-92: si suol dire che,
determinato urto del medesimo fluido elettrico. leopardi, v-325: il fluido in cui
di roma fin dai primi tempi. leopardi, i-70: la poesia deve fluire dalla
umore * come pituita e simile. leopardi, 831: io non vo'dire
nerèo, / apparì colle grazie. leopardi, 3-81: oltre alle colonne, ed
i liti un lamentar di lira. leopardi, 193: intanto a studio là
assunto stabilmente forma di onda. leopardi, 34-160: sovente in queste rive,
aereo spazio / vola e s'aggira. leopardi, 9-10: noi l'insueto allor
fior che ne'celesti orti raccolse. leopardi, 32-33: né vidi meno /
, tumultuare (la folla). leopardi, 1-46: io veggio, o parmi
un satollo ogni ben indolciata focaccia. leopardi, 480: buoni bocconi di focaccia
cristo le chiavi a s. pietro. leopardi, v-527: desidero...
camino fratesco. -sostant. leopardi, 675: mio piacere...
uomini erranti era caino / fratricida. leopardi, 8-43: trepido, errante il fratricida
vede una barchetta di pescatore]. leopardi, 367: le prime rose / spuntavano
favellar spinoso e troppo angusto. girolamo leopardi, 2-46: chi è per le
aspettazione di questo eccell. senato. leopardi, iii-71: non ci deluda,
per la mistion di semplici avvengono. leopardi, v-935: provò che la luce è
e passerasseli / questo capriccio. girolamo leopardi, 2-90: qualche freccia qui [
freddamente trattato e con poca perizia. leopardi, i-45: quella lingua che purché faccia
altrui prosperità e 'l guardar foscamente. leopardi, 657: le dissi freddamente due
per la sua freddezza e bontà. leopardi, v-729: gli svedesi,.
uniscono la fervida fantasia de'giovani. leopardi, v-32: in compagnia dell'industria
britannico in un col cener serri. leopardi, 21-62: all'apparir del vero /
che la guerra / pur contemplaste. leopardi, 7-84: cieco il tuono / per
del marmo in cui sono scolpite. leopardi, v-570: i caratteri più vivaci e
ed autorizzato esempio di fredda atrocità. leopardi, i-206: il codice de'cristiani
sempre più fredda, fino alla fine. leopardi, iii-392: ho con lui una
canto che accompagna il tuo dolore. leopardi, ii-682: le poesie di lord
e por gemme ove disdice alloro. leopardi, v-757: ordinò che venissero quegli
mutazioni e mille dar di frego. leopardi, 1024: io per me credo
il tormentoso intirizzimento delle lor membra. leopardi, i-133: mi diedi tutto alla gioia
, fremendo, ripensando alla sua disgrazia. leopardi, 47: io chieggo / quanto
che intrighi da tutte le parti. leopardi, ii-460: la gente uscì dal teatro
come tutti / fremono i venti! leopardi, 806: freme di fuori il vento
inaspettata / giunse fremendo orribile procella. leopardi, 39-47: già tutto a cieca
= frequentativo di fremire. cfr. leopardi, i-1286: « i nostri antichi
dava una frenetica voglia di viaggiare. leopardi, i-458: la disperazione della natura
pudore 'e la 4 forca '. leopardi, v-555: il vincolo e il
/ vivendo senza freno e disciplina. leopardi, i-854: lasciava la favella fluttuante
4 battere * e 'sbattere'. leopardi, i-750: i gramatici non distinguono
con altri fatti ribelli dopo al fuoco. leopardi, ii-791: in tutta l'america
religione nel repente essercizio de tarmi. leopardi, ii-70: nella lingua greca,
degli iddìi occupavano alquanto del luogo. leopardi, 8-81: presso al rustico pozzo
le quali sono frequentissime le piritose. leopardi, i-53: trovo... anche
or di fuoco or di morte. leopardi, 302: ma dimmi, non
usciva come luna fra le nubi. leopardi, 960: è [in campagna]
processi infìammatorii o da altre malattie. leopardi, i-192: osservate perciò la frequenza
un fiore. -figur. leopardi, 557: appunto nell'opera di esiodo
freschezza di alcuni tratti di dante? leopardi, i-507: perché la gioia fosse
imperiato avea presa, la vita finio. leopardi, ii-135: la lingua tedesca.
sotto ampie tende il gran convoglio accampa. leopardi, iii-84x: perché conosco che avendo
terra e aria dove sono coltivate. leopardi, 32-63: coverte / fien di
tuo amore per tuo amore annego. leopardi, ii-697: quelli continuano e serbano
i suoi vocaboli e modi di dire. leopardi, ii-201: l'immaginazione era così
quel lume di luna sghignazzando fanciullescamente. leopardi, iii-868: qui il caldo da più
i vetri della finestra erano appannati. leopardi, iii-790: il fresco, che
danno / or non possa tal fretta? leopardi, ii-247: la negligenza e fretta
, / chiamati repente da squillo guerrier. leopardi, 34-261: se nel cupo /
, ed è quella dello stile. leopardi, 903:. i libri composti,
boschetti, agli antri, ai rivi. leopardi, iii- 113: quanto allo
del * pensiero dominante 'di leopardi. cicognani, 13-45: era un
alla noia; personaggio ben noto. leopardi, 1079: se i poeti non fossero
frivolezza allo sguardo de'profondi scientifici. leopardi, i-622: non è cosa più
conto, e cose importanti trascurate. leopardi, 383: si compiaceva anche dell'ozio
universo nelle più frivole umane questioni. leopardi, v-559: qual cosa è più
tutte le gazzette politiche di europa. leopardi, v-65: la più sensata conversazione
frivola mania per le mode degli esteri. leopardi, i-994: paragonando le occupazioni di
si dice, frizza più. girolamo leopardi, 2-10: a mano a man si
, che poi scoppiò nella forza. leopardi, 19-98: di remoti / lidi turbando
e le frodi donnesche ei si tracanna. leopardi, 29-83: sì mi piacque /
a guisa di scaglia o di fromba. leopardi, 828: quando anche mi
= forma abbreviata di frombola-, cfr. leopardi, ii- 830: « '
di fionda con rombola. cfr. leopardi, ii-740: « questi diminutivi cioè 'gocciola'
di calma era cortese e d'ombre. leopardi, 34-65: d'ogn'in- tomo
.. uno sterile e frondoso gori. leopardi, ii-440: la lingua de'poeti
par a par con lui venia ruggiero. leopardi, 6-64: se spezzar la fronte
la maestà del popolo di roma. leopardi, 22-153: in fronte / la gioia
torrente che rovescia argini e ponti. leopardi, 29-53: a quella eccelsa imago
altra il fianco della nostra linea. leopardi, 950: dario collocò i soldati mercenari
alla pianura / del divino scamandro. leopardi, 25-25: i fanciulli gridando / su
un tal gusto ne'primi siciliani. leopardi, il-ion: genere burchiellesco, frottola
terzine oscurano quel po'di lume. leopardi, i-132: stile arcadico o frugoniano
che è riputato per uno de'migliori. leopardi, ii-440: la lingua de'poeti
tanta cupidigia frustrata tornava tutta in furore. leopardi, i-476: ogni volta ch'egli
dei sensi). leopardi, i-57: la qual frustrazione di speranza
viti, ne'gelsi, ne'fruttari leopardi, 293: la sera / poste le
cielo frutta a cento per uno. leopardi, i-516: la lingua greca..
di passione e da troppa quiete. leopardi, v-22: tanto è al mondo il
che già abbia cominciato a fruttificare. leopardi, i-224: tanto è possibile che
anzi che frutti del suo ingegno. leopardi, iii-915: vi pregai di non
già roma non è più quella. leopardi, 22-83: fantasmi, intendo, /
una conoscenza, ecc.). leopardi, i-1012: applicare le dette assuefazioni alla
si vogli senza frutto addossargli travaglio. leopardi, ii-145: niuno si rassegna a soffrire
da socrate erano detti fuci. m. leopardi, 3-28: s'impedisca il sopravvenire
da essere senza fuco né stibio. leopardi, ii-469: socrate stesso, l'amico
causa finale è l'amor del piacere. leopardi, ii-383: amano, predicano,
dispersi i rei nemici in fuga. leopardi, 33-22: in fuga / van l'
dietro alle vermiglie gote menta. leopardi, 9-36: preme [il rivo]
là, senz'arme, in fuga. leopardi, v-21: né cosa alcuna è
terror pingea / il fuggente baleno. leopardi, 33-17: l'estremo albor della fuggente
l'alte cagioni ascose / spiego. leopardi, i-1179: la verità..
, dove la furia gli trasportava. leopardi, 1-75: vile e feroce, /
anni fuggiva / la stagion prima. leopardi, 13-30: ecco è fuggito / il
/ l'eterea voluttà svanisce e fugge. leopardi, 22-99: quando pur questa invocata
seta, della bambagia e del riso. leopardi, 19-78: altri, quasi a
lui, lo cerco e il fuggo. leopardi, 22-33: m'odia e fugge
angelo del ciel sì le consiglia. leopardi, iii-2xx: che sono io? un
quella parola di * restituzione '. leopardi, ii-5: spessissimo occorrendo loro molte
2. di sfuggita, furtivamente. leopardi, i-115: indistinta e pur vera voglia
, / de'celesti il pio rispetto. leopardi, 29-2: toma dinanzi al mio
sia presto, ma non fuggitivo. leopardi, 970: come la gioventù della
al ciel lo sguardo e fuggitivo. leopardi, 21-4: silvia, rimembri ancora /
, / questo di vita fuggitivo spirto. leopardi, 22-117: spesso all'ore tarde
, diletti fuggitivi e ferma noia. leopardi, 19-106: il bel che raro e
vite, / e infaticato altor. leopardi, v-771: la settima [porta era
per tignere fogli da disegnarvi sopra. leopardi, 456: tenera donna che de
gli interni ardor la fulminante polve. leopardi, i-1547: tutto quel ch'ha
già languisce e già vien manco. leopardi, 34-143: stolto... fora
un danno fisico o morale). leopardi, 27-47: poi, quando tutto avvolge
. eruttare (un vulcano). leopardi, 34-31: fùr città famose, /
. -dare segni di vita. leopardi, ii-713: nel seicento, ed anche
la quantità e qualità della fiamma. leopardi, 39-2: spento il diurno raggio
, ei sol raccolse il cener suo. leopardi, 27-56: spesso al suon della
/ col tenace coprirla esausto limo. leopardi, 362: sento che va languendo
sono celebrati dopo morte funerali magnifici. leopardi, i-1087: preparano i funerali delle
soliti carri funerei...]. leopardi, 27-68: fin la donzella timidetta
funeree furie / al tuo letto invitai. leopardi, 34- 286: nell'orror della
(un componimento letterario). leopardi, 22-118: spesso all'ore tarde,
. -spettrale; cadaverico. leopardi, 16-83: col suon deh'armi e
gusto d'un giovane non ancora formato. leopardi, i-179: la barbarie de'tempi
data mi fosti, e tolta. leopardi, 23-143: forse in qual forma,
non trovai / altro che vesce mai. leopardi, 401: oh guata: /
. carducci, iii-20-62: egli [il leopardi] pareva rimanere attaccato al suo tempo
delle funzioni dell'organismo del tutto. leopardi, ii-1059: una dama che per sei
colonna di foco alzarsi in alto. leopardi, 34-301: anche tu presto alla crudel
, vigile del fuoco: il fuoco. leopardi, iii-817: in una camera che ha
, ch'ai cui cento lucciole. leopardi, 275: solamente all'aure oscure /
campi e rendi illustre il mondo. leopardi, 257: con tale un fulgor,
sensi, dagli occhi, dalle mani. leopardi, 20-143: anzi d'altrui le
quel fuoco, dopo tante cose! leopardi, 1-39: dammi, o ciel,
a soffiare il fuoco della discordia. leopardi, 191: dalla cui sola /
un medesimo punto, detto foco comune. leopardi, v-965: hartsoeker incoraggiato, fece
nel fuoco per quell'unica figlia. leopardi, iii-135: non volete ch'io
governassi il pontificato, ed altre cose. leopardi, iii-1073: vorrei ch'ogni parola
, / fuorché gustar sangue fraterno? leopardi, 32-192: non altro...
qual è ordinata la cosa prodotta. leopardi, ii-zqz: la loro diversità scambievole
anni di sudori e di prove. leopardi, ii-171: i greci ancora usano
, per bacco, anch'io. leopardi, 26-21: che divenute son, fuor
accademie e tutte impossibili ad eseguirsi. leopardi, 196: gabinetto di pubblica lettura,
di già gli ho data la posta. leopardi, 254: mal sicure da'ladri
nel volto, aspra nel cuore. leopardi, 22-36: m'odia e fugge,
spiriti dentro, vedersi pericoli di fuori. leopardi, 233: alfin per pace aver
, par che opprima ogni vivente. leopardi, 913: quando anche famosa al
suoi crediti fatti a più borgognoni. leopardi, 18-3: cara beltà che amore /
. -anche con valore attributivo. leopardi, i-537: prendiamoci il piacere di leggere
fuor, lasciate a loro. leopardi, i-1039: alla commedia in bologna
uscita, una nuova e intiera traduzione del leopardi? -sorgere (il sole)
rapina a tua vergogna e scorno. leopardi, 24-14: a prova / vien fuor
, levarsi (il sole). leopardi, 395: ecco vien fuora il sole
. giusti,... giacomo leopardi: i tre fuori posto, i tre
vuole più risoluzione e più furberia. leopardi, ii-781: difficilmente si troverà gran
più comodo e più furbo dell'intendere. leopardi, ii-319: ho udito di uno
, dalla furfanteria de'medici ignorantoni. leopardi, v-105: ma se tu vuoi non
sospetti, ecc.). leopardi, iii-87: ecco qui un nembo e
ancor egli furiosissimamente dannato a morte. leopardi, ii-460: quando clitennestra esce dalla
, xxiii-125: egli studia furiosamente. leopardi, i-277: l'amor di parte
sua immaginativa intreccia dubbii con dubbii. leopardi, i-140: lo stesso si può dir
e la rabbia furiosa del vento. leopardi, 34-219: pel montano fianco / furiosa
furor di codardia s'opponga alcuno. leopardi, 8-114: i lidi e gli
infiammato e rapito fuori di me. leopardi, 9-60: tu cui lungo / amore
/ sorgon cippi e marmorei monumenti. leopardi, iii-862: mi viene un poco
aiuto / al mio salir furtivo. leopardi, 20-58: e voi, pupille tenere
nelle poesie col fuscellino ogni scropoletto. leopardi, v-464: né le andrò cercando
fuscelli, col fuoco si straziavano. leopardi, 32-155: un fanciullo, con
ciglia / astro splendea mirabilmente vago. leopardi, 537: alle tue stanze /
, / ite adagio, non correte. leopardi, 32-39: aureo secolo ornai volgono
che riguardasse i suoi destini futuri. leopardi, ii-14: il piacere non è
prima che si facessero non fussero future. leopardi, 30-67: colei / che per
l'istoria passerà de'nostri amori. leopardi, 610: simulo il rustico cultore
mortale, e siede all'ara. leopardi, 34-309: e tu, lenta ginestra
il preterito in vece del futuro. leopardi, ii-25: luogo da aggiungersi a
/ sospeso in gabbia, un grillo. leopardi, 401: un grillo,
di lavoro, ossia lo scrittoio. leopardi, ii-7: la niuna società dei
destinata a mantenerlo e ad accrescerlo. leopardi, v-419: un mostro artefatto [
lettura, i librai si credettero rovinati. leopardi, 196: giornali leggea [il
, al gabinetto del vieusseux, il leopardi potè aver notizia della poesia più recente
questioni politiche più riservate. m. leopardi, 1-9: vorrei sapere come vanno le
, che alcun tempo mi durerebbero. leopardi, 271: dall'altra parte aggiunto al
, che quasi non ci vedeva. leopardi, 926: forse nell'entrarvi ella
per tenerle a freno l'impaurirle gagliardamente. leopardi, ii-293: difficilmente [il poeta
le 24 ore sminuì gagliarda- mente. leopardi, i-1264: colui che per avere uno
davanti il mare che glielo annunziava. leopardi, ii-101: può nessuno assicurarsi o
saltare, ch'eglino avessero fatto giammai. leopardi, i-536: raddoppiano [le altre
avvegnacché tutti siano destri e gagliardi. leopardi, 34-90: uom di povero stato e
leopardi, 41-15: nulla / cura di morbi
e quelle dell'altro gagliarde naturalmente. leopardi, iii-893: che la salute vostra sia
-con riferimento all'età. leopardi i-274: coll'ardore e la forza della
il nostro cuor magnanimo e gagliardo. leopardi, ii-310: ciò sono le persone di
m'accendo in desiderio di servirvi. leopardi, 1004: ma gli arditi,
e non se ne saziano mai. leopardi, i-122: sentimenti focosi gagliardi ed
comincia ad aver di gagliarde contrarietà. leopardi, i-727: dimostrando dunque i diversissimi
corporale fa il corpo più gagliardo. leopardi, i-1016: si può ben..
esatta uniformità d'una tal vita. leopardi, v-779: le scambievoli congratulazioni per
/ quelle delle gran doti. girolamo leopardi, 2-8: conosco un cittadin,
braccia nervose e i bruni visi. leopardi, v-56: il giovane galante, festeggiato
con cui avevano avuto intrinsichezza galante. leopardi, i-1195: un uomo famoso per
che mi mossero a quella visita. leopardi, i-383: se raccontava loro,
da voi non si brami! m. leopardi, 1-12: -un dominio della santa
loro soggetti più seri e più appassionati. leopardi, i-572: come da senofonte ed
è d'istituzione interamente umana. leopardi, ii-884: la galanteria degli antichi italiani
parigi, nell'arlecchino d'italia. leopardi, i-401: questa è una delle
giro a unger le porte de'galantuomini. leopardi, ii- 1042: in inghilterra vi
e siasi sultano quanto può essere. leopardi, iii- 121: questo signore
pena di galea e di ergastolo. leopardi, v-14: le prigioni e le galee
d'essere morto, fu preso. leopardi, 314: a galla tutte /
m. -ghi). sottile. leopardi, 32-77: perché diè lor natura,
è nato o abita nel galles. leopardi, 288: questa [leggenda] in
che abbiamo chiamata invasione de'gallicismi. leopardi, i-819: si chiamino barbari gallicismi
letteratura, il gusto francese. leopardi, ii-425: oggidì nemmeno il più sfrontato
padovane... fanno molte uova. leopardi, 24-2: odo augelli far festa
univa quasi alla rotante coda. leopardi, 748: se vuol pantalone andare a
.. le gallinelle, l'uova. leopardi, 16-3: l'ale / battendo
cresta e la testa tutto insieme. leopardi, 967: affermano alcuni maestri e scrittori
velocità (un animale). leopardi, 187: sanguinosi fuggian per ogni villa
fa le veci dell'arto amputato. leopardi, i-438: così una gamba di legno
-a quattro gambe: quadrupede. leopardi, i-563: lascerò tutte queste cose e
. - anche rifl. m. leopardi, 1-58: bisogna dunque dare addosso alla
da man dare i gambetti. girolamo leopardi, 1-16: awien di rado che'gridin
ci siete venuto troppo di gana. leopardi, i-1428: noi diciamo 'fare una
, / pianserla le gangetiche compagne. leopardi, i-636: i popoli * del
la sua salute offerirono molti sacrifici. leopardi, i-703: ciò è manifesto anche dal
accavallavano in mezzo a tempestose acclamazioni. leopardi, i-446: l'oggetto delle gare
senna / t'abbian tessute a gara. leopardi, 370: oh quante volte /
/ sui fior di aprile a gara. leopardi, 22-123: a gara intorno /
de'loro diritti fuorché una pergamena. leopardi, i-1092: il cristianesimo surrogando un
trattato solenne che un oscuro tradimento? leopardi, v-560: nelle dette nazioni la
parrasio] distesa- mente parlato abbiamo. leopardi, v-178: non si misurava la
promontorio montuoso della puglia. leopardi, 716: talor su le garganie selve
stormo / di frascheggianti passere novelle. leopardi, 478: mentre [un topo]
possa farvi sapere quello che occorrerà. leopardi, 25-43: garzoncello scherzoso, /
i favoni / della nuova primavera. leopardi, 5-2: di gloria il viso
, chi ama i lauti pasti. leopardi, 1-1222: sappiamo di molti cibi o
per una gattaiuola. m. leopardi, 3-4: quando la verità riesce ad
domandano giannette, della medesima sorte. leopardi, 231: il novello signor..
virla, per andare a rivalta. leopardi, iii-758: continuami sempre la gazzetta
sono fermato qui per attenderne l'esito. leopardi, 255: pensosi in su i
, piuttosto dispregiando, commiserando. leopardi, i-383: se raccontava loro, poniamo
soverchia e spuma. m. leopardi, 3-28: gl'impieghi creati non per
che mi si gelava sul corpo. leopardi, 23-27: vecchierei bianco, infermo
di grandezza, / che fan gelarmi. leopardi, 17-136: come al nome d'
/ d'amor, di gelosia. leopardi, 302: ahi ahi, misera donna
gli scudi incrostava il ghiaccio. leopardi, 258: il vento...
bollente indole e dalla giovanile insofferenza. leopardi, 20-11: quante querele e lacrime /
chiamo... i gelati filosofisti. leopardi, i-1167: le fantasie del gelato
aspetto gelato mi ti debbo mostrare. leopardi, iii-343: ti affoga di complimenti
di pera, di fico o altra. leopardi, 32-16: al grido / militar
servir fa dotto / la gelida vecchiezza! leopardi, 9-68: sottentra il morbo,
accigliate gelide matrone / chiaman modestia. leopardi, 7-18: pri mavera
-farsi gelido: gelare, intirizzire. leopardi, 31-14: quell'amorosa mano, /
né il gelo delle domestiche sedizioni. leopardi, i-285: l'ignoranza è come il
e ventotto gradi sotto il gelo. leopardi, iii-794: ho lasciato a firenze
e di sudor gli ha sparsi. leopardi, 20-20: la terra inaridita,
vizi scolastici intorpidiscono la nostra mente? leopardi, 3-125: il dolce canto / non
i bambini e gli adolescenti. leopardi, iii-369: non mi sono potuto muovere
non sono gelosi dello ingegno altrui. leopardi, i-371: gli antichi...
i libri usciti dalle romane penne. leopardi, ii-20: i vecchi...
, e vorrei sempre vederli onorati. leopardi, 1-668: lingua della cui purità erano
e tutti intorno lei gemevano dolenti. leopardi, 301: poi ch'il miserando
esigono de'cavalli alle loro fiere. leopardi, i-647: essendosi sempre [la
francia ha soffocata da secoli e secoli. leopardi, 238: 0 chi primo il
maggiormente il generale delle donne fiorentine. leopardi, ii-260: l'uomo naturale condannando
dispotismo ristretto e grammaticale della crusca. leopardi, v-4: i buoni e i
: tutto il resto solamente in generalità. leopardi, 1004: coloro ai quali in
cariche e impieghi europei e luminosi. leopardi, i-552: generalizziamo un poco le
esprimerà verità grandi in poche linee. leopardi, ii-454: fermezza di carattere e facoltà
fieri che guastano generalmente simili affari. leopardi, i-284: generalmente la politica si
nostra o scienza, ovvero opinione. leopardi, 987: lodo ed esalto quelle
generativa, diventa sterile e morta. leopardi, i-873: impedire alla lingua.
sono già dati ad altro oggetto. leopardi, i-214: il divario tra i greci
spinta dal vento galleggia ne'flutti. leopardi, ii-307: è indubitato che le generazioni
nome di essa esser vano e disutile. leopardi, capellano volgar., i-9:
frenesie e la debolezza della decrepitezza, leopardi 28-12: al gener nostro il fato /
lui non era guastato in genere balocchi. leopardi, i-288: quindi osservare quanto sia
altri sintomi generici d'intelligenza manifatturiera. leopardi, i-173: l'effetto naturale e generico
di glorie di- spensiera è morte. leopardi, v-3: il mondo è una lega
/ generose travolse alme d'eroi. leopardi, 1-67: e voi sempre onorate
mi ve esebisso delle espressioni cordialissime. leopardi, iii-744: l'ultimo periodo della sua
nerose sono la morte di tali vermi. leopardi, 881: -acciò da ora
più a persone illustri). leopardi, i-1368: circa il costume antico di
più colta ed amabile fra le donne. leopardi, i-962: l'usanza de'settari
oroscopo e la revoluzione annua del re. leopardi, v-771: gli arabi avean cognizione
dicevoli al musico genio della poesia. leopardi, 1-734: la letteratura di una
; ma domandano piuttosto arte che genio. leopardi, i-730: la lingua francese è
di raccomandarvelo per poeta di gusto. leopardi, iii-215: la carriera di
genio d'uno o pochi individui. leopardi, i-819: osservate per esempio le parole
conoscere pienamente le proprie capacità. leopardi, i-1070: scorrete massimamente le campagne.
non dell'italiana. di fatto il leopardi, usandola, si scusò di non
genitor vid'io / tergersi gli occhi. leopardi, 23-43: in sul principio stesso
* 'amore e morte 'del leopardi ingoiando dell'arsenico o del fosforo di
estensi un lungo ordine e certo. leopardi, ii-860: non greci di patria
l'alme e compor genti in pace. leopardi, 1-19: piangi, che ben
e lasciano i dialetti alla plebe. leopardi, 281: seggono i morti in
, / porger io voglia acerba morte? leopardi, 20-59: voi [pupille]
/ pensier d'offerta, e muori. leopardi, 32-182: queste, o
l'aria modesta, il portamento gentile. leopardi, iii-893: ringraziateli dei loro gentili
mostra di gradire i presenti fogli. leopardi, iii-274: coll'ultimo ordinario ho
cospetto dei mussulmani e dei gentili. leopardi, i-1105: il gentile, cioè
manda ne i sensi con dilicatezza. leopardi, 27-73: fin la donzella timidetta
modo gentile, cortese, premuroso. leopardi. iii-860: mi terrei per vero onore
che egli lesse già nelle storie. leopardi, v-641: il prenome dell'autor nostro
è il cimento, estremo il combattere. leopardi, v-220: gli errori geografici degli
l'internarsi del proietto nel bersaglio. leopardi, i-835: i geometri non si contentano
grande / de tapi architettrici e geometre! leopardi, v- 560: gl'italiani
la prospettiva non è che geometria. leopardi, 910: il descartes al suo
quelle onde sono fiancheggiate le verità fisiche. leopardi, iii-215: forse anche non riconosce
all'estro, alla fantasia). leopardi, i-48: si vede quanto debba diventare
bene o male intesi dal traduttore. leopardi, i-573: una lingua per essere universale
nell'ambito di una comunità. leopardi, ii-9: il messico avea governo,
deriv. da germanio. che vaglia. leopardi, 216: certo se un suol germanico
puro e germano senso delle parole. leopardi, i-1329: sono tanto più ardite
paolo, vieni. -figur. leopardi, 11-20: sollazzo e riso, /
i germi e il desiderio del vero. leopardi, i-1228: la stessa assoluta
fantastiche spiegazioni questi sì scuri caratteri? leopardi, v-499: cercano [i romantici
non riceve gli accidenti del nome. leopardi, i-779: nostri soli continuativi sono
stesse l'acqua fuori con varii scherzi. leopardi, 232: dato alla plebe fu
da sé lo spirito di tentazione. leopardi, i-101: andò a roma deliberato
il colaro e qualunque marca ecclesiastica. leopardi, iii-794: qui ho trovato tanto
gittata l'opera e gli anni. leopardi, ii-99: tutte le immense fatiche che
l'uno all'altro per sempre. leopardi, ii-118: già non v'è bisogno
di rifonderlo nel crogiuolo della filosofia. leopardi, i-316: la ragione non lo persuade
dubbio e di pietà, gittarlo! leopardi, 27-120: ogni vana speranza onde consola
articolossi, e così dire udissi. leopardi, 13-23: io chieggo / quanto
getto. -con valore attributivo. leopardi, i-1309: eleganze, diremmo, di
il filo datogli dalla sua donna arianna. leopardi, 341: e'fa gheppio
piede lei ghermita / cava di sella. leopardi, 298: poveri noi mortali
linguistica, uno scampolo di erudizione. leopardi, 556: già sapete che [la
beffe ognun si sfoga. m. leopardi, 3-5: se dipenderà dai principi
.. l'inverno ghiacciano totalmente. leopardi, iii-1070: qui fa gran freddo,
, messa in bagno caldissimo, spirò. leopardi, 369: morto era filino.
me ne davano un gran segno. leopardi, i-976: egli diviene un eroe di
dalla morte (una persona). leopardi, 990: consumata ogni cosa che si
il core ed alessandro il braccio. leopardi, 23-76: tu sai, tu certo
; ei si riman di ghiaccio. leopardi, 16-42: con sua fredda mano /
; e il rito ti mesca fiele leopardi, 32-55: ghiande non ciberà certo la
ghignazzare, intr. sghignazzare. leopardi, ii-977'ghignare, sghignare-ghignazzare- sghignazzare.
verro / tagliò un florido brano. leopardi, iii-607: man- gerò bene assai
di osservare i fatti della natura. leopardi, v-1121: della costoro sfacciataggine e
giuridico possesso in ogni trono reale. leopardi, 3-136: mercé, non danno,
giènsi circa noi le due ghirlande. leopardi, 39-9: la sorella del sole
ovvero ghirlanda di colonne molto piccole. leopardi, v-773: di più intorno alle
dell'altro le immerge nel seno. leopardi, 16-35: già mi par che sciolte
pianta / già la bella francese. leopardi, 13-46: un canto che s'udia
esser figlio / già non oblio perciò. leopardi, 9-6: già non arride /
e che il diavolo è ria cosa. leopardi, iii-965: già prima che voi
si menano dietro pure a cavallo. leopardi, iii-833: fate dire a montaccini che
dell'egitto giacente il fato estremo. leopardi, v-544: soccorrete, o giovani
bel corpo abbandonato sopra un sofà. leopardi, 10-40: senza sonno io giacea sul
tremolo / sguardo cercando il ciel. leopardi, 17-2: presso alla fin di
e giaccio con gli occhi spalancati. leopardi, 23-132: me, s'io giaccio
semianime / fra le braccia di lui. leopardi, 22-157: in fronte / la
lungo amore, e t'appendea corone. leopardi, 2-21: per lo toscano suol
quelle le quali giacciono alla sinistra. leopardi, 39-16: in questa ombra giacea
o si debbano cambiare le voci. leopardi, i-469: una circollocuzione, un
, italia giace / tutta supina. leopardi, 6-2: divelta, nella tracia polve
se stesso a sé pondo e dolor. leopardi, 20-37: giacqui: insensato,
né muoversi né vedersi né toccarsi. leopardi, 934: ognuno di noi, da
giagaro (tramater) e sciaguaro (leopardi) ». giaiétto [gaiétto
dipingono a varie tinte i piatti. leopardi, v-771: la settima [porta era
furono comici giamai, e giambici furono. leopardi, i-776: chiunque porrà mente ai
e grande, / ti spaventa giammai. leopardi, 33-65: ma la vita mortai
'l fren con la temuta mano. leopardi, 288: questa [leggenda] in
questa giarda a'miei compagnoni. girolamo leopardi, 1-50: un ch'io conosco
sfogata tanto a giardini quanto la cinese. leopardi, 22-3: vaghe stelle dell'orsa
, ce ne andiamo in fumo. leopardi, 26-20: siccome torre / in
ecc. gioberti, 1-iii-287: il leopardi immerso nelle lettere classiche, dove poco
alcuni ebbero della statura gigantesca d'adamo. leopardi, i-152: di due concittadini,
mostra esser re dell'adorato aprile. leopardi, ii-1005: entrate in un giardino
scappar que'capri tra l'ombre silvestre! leopardi, 34-297: e tu, lenta
i magli suoi pesanti e sodi. leopardi, v-574: le conversazioni d'italia sono
introdurre la ginnastica nell'educazione pubblica. leopardi, ii-1123: vedesi appunto da quel
(e anche strascicarsi). leopardi, 10-58: poscia traendo i tremuli ginocchi
core / di laerte il figliuol. leopardi, v-82: della qual voce incominciammo a
gioca e trastulla veramente con la natura. leopardi, 959: delle lepri si dice
posso, s'allontanò da quel luogo. leopardi, 340: su, cionno,
che si vuole condurre a buon porto. leopardi, ii-292: ci resta a considerare
antonio e cleopatra. leopardi, i-1400: celebravano pure gli anniversarii di
fanno le esequie ed i giuochi funerali. leopardi, ii-183: come gli antichi riponessero
a vaghe forosette / le leggiadre canzonette. leopardi, 11-38: io solitario in questa
di ria fortuna / misero gioco? leopardi, 299: nostra famiglia a la
sembran giochi / le intere armate. leopardi, 5-32: le meste rote / da
lungo, s'era accostato a renzo. leopardi, 32-166: indarno a preservar se
giuoco per soggiogare i britanni. girolamo leopardi, 2-99: che direm del taffetà
non hai, / azzardi tanto poco. leopardi, 20-142: anzi d'altrui le
. -giocarino. m. leopardi, 1-88: finora la libertà dell'inghilterra
e poco sono a gentilomo convenienti. leopardi, v-i77: studiavano di essere
in cui ha giuocolato argutamente col mare. leopardi, v- 649: è ghiottissimo
vivo se lo ingolla a un tratto. leopardi, 960: nella tempesta [gli
giocondità. -di animali. leopardi, 959: sono gli uccelli naturalmente le
alma se'n giva pellegrina e sciolta. leopardi, 5-1: di gloria il viso
/ poiché assecura il viver mio. leopardi, 6-51: forse il cielo /
l'arpa in dolce suon festevole. leopardi, 283: ma primamente allor su
tuffava il biondo crin ne l'oceano. leopardi, 313: ma presti son come
in dio fidando, lo varcai. leopardi, 23-136: forse s'avess'io l'
risoluzione nelle intraprese e nei pericoli. leopardi, 776: non soffre achilia / il
perché mi sconvolge tutta l'anima. leopardi, 24-33: piacer figlio d'affanno;
e lettere, fatto in firenze. leopardi, 32-39: ogni giornale, / gener
giornale illustrato, periodico di varietà. leopardi, v-497: spero che si potranno stampare
più importanti regolamenti alla giornaliera prudenza. leopardi, 24-18: l'erbaiuol rinnova /
un articolo di varietà pel giornalista. leopardi, 198: però mai sempre a
venditori, questi si leggono giornalmente. leopardi, iii- 257: io ho
-di ogni giorno, quotidiano. leopardi, i-156: parlo anche delle piccole illusioni
sarà muta l'armonia del giorno? leopardi, 11-3: d'in su la vetta
onde mi converrà aspettare i freschi. leopardi, 22-166: ogni giorno sereno,
cure / denno aver del tuo giorno. leopardi, 21-14: tu solevi / così
uomo peggio conciato e più contento. leopardi, n-21: sollazzo e riso,
tempo (anche: improvvisamente). leopardi, iii-186: credo che da un giorno
per tradizione, l'abbiano letto loro. leopardi, i-132: come apparisce dalle gazzette
fia giovane dama, ed altrui sposa. leopardi, 15-51: giovane son, ma
non è conceduto a sì fatta dignità. leopardi, iii-118: mi pare.
, aperta a esperienze nuove. leopardi, 41-8: all'inquieta speme, /
non sia pervenuta ad ultima vecchiezza. leopardi, 8-26: l'errante / per li
/ vider la deità, furon beati. leopardi, 15-32: sconsolata arriva / la
brama / punge i cor'giovanetti. leopardi, 1-89: nell'armi e ne'perigli
giovenile mi pose in mano la penna. leopardi, 30-60: piacqueti che delusa /
la tua, né adatta al trono. leopardi, 14-13: oh come grato occorre
frutto / de'nostri amori giovanili. leopardi, 18-37: io seggo e mi
virtù quel che diletta e giova. leopardi, 23-75: tu sai, tu
che se'messo, / giovar leopardi, 3-30: a ricercar s'a questa
, 102: me questa vita giova. leopardi, pensare, o pietro, che
/ che risponde / al suo muggir. leopardi, 589: io sventurata, d'
le ritorni il calor di gioventù. leopardi, 4-40: la santa / fiamma di
quirino / sovra cocchio dorato ella comparve. leopardi, 1-52: a che pugna in
mostra di fuori quel ch'avete dentro. leopardi, 19-114: mille volte / fortunato
lui li mena su un granaio. leopardi, i-238: un giovanastro...
giovinezza e di beltade in fiore. leopardi, 296: io so ben che
combatte questa / mia giovinezza doma. leopardi, 21-52: agli anni miei /
dettate nella giovinezza del sapere umano. leopardi, 1-8: dopo che le arti di
girar con l'altra, ricominciò. leopardi, 23-95: di tanto adoprar, di
come dice il corticelli, poetici. leopardi, 22-138: dove sei gita, /
maraviglia / ai sovrani dispotici comandi. leopardi, 2-19: d'aria e d'
mogliera? -io la ho, leopardi, 341: ve'la pelle, al
medesima non ci andava di girolamo leopardi, 2-83: di verno si faceva alle
frappongono per ornamento fra altri membri. leopardi, i-1001: una soffitta dipinta a ritondi
un giretto sino ad upsala. leopardi, iii-710: ho fatto il mese passato
il giro d'un polso ordinario. leopardi, 23-81: io ti miro / star
ch'esce dal centro dei celesti giri. leopardi, 23-101: questo il conosco e
più brillante ad una tale commedia. leopardi, i-1360: la prosa...
in larghi giri lo stridente flagello. leopardi, 11-10: gli altri augelli contenti
sacrificio. - sostant. leopardi, i-24: il sublime, l'impetuoso
arreca la perizia dell'idiome giudaico? leopardi, v-1102: seguì l'uom dio
carducci, iii-20-77: era questo del leopardi un tornare... alla conciliazione
giudica ch'io rovini la casa. leopardi, i-94: nei boschi desertissimi si
giudicare delle azioni del suo re. leopardi, iii-215: i padri sogliono giudicare
per ben giudicare di una poesia del leopardi è necessario avere non solo 11 concetto
leopardi, iii-179: quando m'avviene d'apparecchiarmi
giudiziaria, sf.). leopardi, i-313: l'eloquenza massimamente giudiziaria,
esser disciolto dopo mill'anni '. leopardi, v-744: l'astrologia giudiciaria è
ma la testa deve esser fredda. leopardi, 26-66: a scherno / ho
severo di me nel portarne giudizio. leopardi, iii-55: quasi tutti si tengono
per la forma contratta giulìo, cfr. leopardi, i-1281: « la pronunzia volgare
medesimo per esservi attergato il ritorno. leopardi, 33-9: giunta al confin del
mi recò la più dolce consolazione. leopardi, iii-287: il li
giunse il suono d'un prego esecrato. leopardi, 22-147: soleva ogni lontano accento
giungere a distruggerle in se stessi. leopardi, ii-300: l'egoismo giunge fino
in venezia e in roma. leopardi, i-1426: virgilio,...
, rendetti, godetti ', ecc. leopardi, 1-518: ponete mente a ciascuna
di mostra della sua virtù]. leopardi, 1-8: chiunque, per pochissimo che
mestieri una giunterella di pochi versi. leopardi, iii-121: vi ringrazio assai della
giuragli omaggio e poselo al governo. leopardi, 15-95: già ruppe il fato /
deposto ogni pensiero di vendetta ». leopardi, 10-97: al cielo, a voi
e de'suoi famigli. m. leopardi, 1-70: la parola giurata di tanti
favi di salutevole mele o tossico micidiale. leopardi, 40-3: ogni mondano evento /
giordani, i-2-370: giustissimamente dice il leopardi: principal debito del traduttore è rappresentare
altri ciò che vorremmo a noi fatto. leopardi, 32-70: valor vero e virtù
, e lo dirà il futuro. leopardi, 8-71: or te, padre de'
tanto di argento che di oro. leopardi, iii-14: ricevete questo piccolo presente
ire nelle tasche de'librai forestieri. leopardi, iii-379: sono in piedi, e
e di peso giusto o no. leopardi, 34-42: la possanza / qui
la bell'alma e il cor gentile. leopardi, i-1039: osserva una donna alta
6-15: dirò il giusto domani. leopardi, iii-419: so bene che la
annasa giusto con tuttaddue le narici. leopardi, i-138: la pazienza è la
festa, ornata di strane invenzioni. leopardi, ii-638: gli spettacoli gladiatorii,
del nemico ondeggiar si faccia schermo. leopardi, 6-102: non le tinte glebe,
fanno per ordinario di pasta comune. leopardi, 22-163: toma maggio, e ramoscelli
che sbucan tosto, il campo cede. leopardi, i-653: il sistema di copernico
ascendono / del cielo alla conquista. leopardi, 269: udiam fra molte che l'
tondo a tondo il globo nostro. leopardi, 1-68: ora è cosa evidente
di color grigio o di verde pallido. leopardi, v-62: la società degli uomini
ogni mente altera / stanca ritorni. leopardi, 975: debbe avvenire che in capo
ai posteri / l'ardua sentenza. leopardi, 22-82: fantasmi... /
palermo eretto un tempio alla gloria. leopardi, 5-1: di gloria il viso e
provida / sventura in fra gli oppressi. leopardi, 3-87: ignota immensa terra al
una candida man si glorii e vanti. leopardi, i-1162: la lingua francese che
stata la gloriosa patria del newton. leopardi, 1-64: e voi sempre onorate
/ carchi tornàr di gloriose spoglie. leopardi, 5-39: negli ozi oscuri e nudi
ed altri / di terrestri sostanze. leopardi, 841: -chi non sa che
per mettermi nel capo il discorso. leopardi, ii-6: lo scriver francese tutto
di gnomonica, esperto di gnomonica. leopardi, v-728: che poi dovrà dirsi della
e rare / cadon dall'alto. leopardi, 39-59: il duro vento col petto
sull'anima una goccia d'amarezza. leopardi, i-236: uno sventurato che non
cantando in su le rive amene. leopardi, 22-168: nerina or più non
tutti gli orizzonti di questa contrada. leopardi, ii-296: omero... forse
ch'eran preparati a gertrude nel monastero. leopardi, iii-838: la mia salute è
forte. -di animali. leopardi, 959: le loro forme e i
quel secolo, in questo paese. leopardi, i-525: non mi è riuscito mai
tal fortuna! tu non sei degno. leopardi, v-193: una gente usata di
mortificato, con tanto di muso. leopardi, iii-357: figuratevi una servaccia sciocchissima,
di che restava colà tuttavia gran copia? leopardi, i-840: quel dialetto [il
di croste e di doglie. girolamo leopardi, 2-94: bolle, enfiati, gomme
mezzo / le vele il vento. leopardi, 592: l'aura spirante il sinuoso
un gonnellino i'vo'comprartel anco. leopardi, 966: ànacreonte desiderava potersi trasformare
r caratteristica della parlata parigina. leopardi, iii-383: intanto m'è necessarissima la
, senza alcun salto o gorgogliamento. leopardi, ii-285: quella mescolanza di dolore
rotta tra le pile del ponte. leopardi, 361: un lampo vidi da l'
reso mancante da una lenta estenuazione. leopardi, 4-77: a te la molle /
tradotti nella lingua gotica da ulfila. leopardi, i-696: se la lingua gotica o
di tutte le nazioni d'europa. leopardi, 6-9: a spezzar le romane
. -anche in senso spreg. leopardi, i-27: il suppor vita nelle cose
l'effigie / del morto cavalier. leopardi, 281: se visto avete mai qualche
di parole e di fatti passati. leopardi, i-1357: in una disposizion d'animo
di grave mazza la stessa sua madre. leopardi, 23-23: vecchierei bianco, infermo
tenebra che dovea venire sopra coloro. leopardi, 7-4: fugata e sparta / delle
ognor sottrarti / io volli appieno. leopardi, iii-203: non ti può accader
fu grave e noioso di pestilenza. leopardi, 4-8: in gravi / e luttuosi
gravi degli antichi costumi de'popoli. leopardi, ii-810: come la lingua e
di cerimonia la strada di toledo. leopardi, i-608: dovunque ha esistito vero
non aspettata risposta gravemente rimase stordito. leopardi, iii-70: m'hanno disgustato gravemente
.. gravemente sopra il vostro maestro. leopardi, v-5: i buoni e i
dal custode non esservi leonesse gravide. leopardi, i-213: una donna desiderosa di
uscì dal gravido capo di giove. leopardi, i-281: omero...,
soluzione di tutti i suoi dubbi. leopardi, iii-201: l'eloquenza italiana e la
del suo soggetto si mette a scrivere. leopardi, 15-61: d'angoscia / porto
-con uso improprio. gravitazione. leopardi, v-951: questo legame è la forza
più gravità e vigore di stile. leopardi, iii-61: m'è...
concordemente sulla massa generale della nazione. leopardi, v-1071: la francia, gravitando col
loro orbite fanno degl'imperturbabili rivolgimenti. leopardi, v-951: la luna gira intorno
: la grazia della poesia coincideva in leopardi con quella che parve a lui dannazione
grazia se 10 lasciano in vita. leopardi, 30-84: che se nel vero,
per impetrar grazia dal grande iddio. leopardi, i-123: si suol dire che
da om senza grazia parola graziosa. leopardi, iii-357: figuratevi una servaccia scioc
il più bel cinquecento con quel trecento del leopardi. 3. gentilezza di modi,
pel gentile e pel grazioso. leopardi, i-947: il piacer che si
qua e là archeggiar ne'cespugli. leopardi, 14-1: o graziosa luna, io
forma un gergo vano e ributtante. leopardi, i-iooo: la lingua romana doveva
oriani, x-14-220: per un poeta come leopardi, ammirabile ed ammirato grecista, non
non contaminata dell'arcivescovo di cesarea. leopardi, i-iooo: se la lingua e lo
una cultura, un costume). leopardi, ii-3: roma e l'italia da'
aggiro / per le greche contrade. leopardi, 4-69: de'vetusti eroi / tra
di uno scrittore classico greco. leopardi, iii-131: quanto al senofonte..
ancora: al greco sì. girolamo leopardi, 2-79: non c'eran questi grechi
l'abito e la corona alla greca. leopardi, i-527: i primi scrittori latini
desta / l'ultima stanza de'mortali. leopardi, n-8: odi greggi belar,
malnato, invan ti nome / popol. leopardi, 22-43: sprez- zator degli uomini
erranti mortali il suo gran nome. leopardi, 32-207: tal portento, ancora
informe. - anche sostant. leopardi, v-470: stimo che agitando le opinioni
il cui papato fu ca leopardi, i-12: il contrario de'cinesi ai
, che determinò alcune sommosse nello leopardi, i-1247: dante col suo magnanimo ardire
grembo ad aprii scherzare il verno. leopardi, 9-48: la ragione in grembo /
giacqui barbaro pondo, estrania salma. leopardi, 34-254: esplora il corso / del
quasi selvaggia grettezza de'barbari oltramontani. leopardi, i-534: vogliamo noi...
in atto di gridare a'cani. leopardi, 189: poi che...
del mio martir grida e si lagna. leopardi, 13-23: per terra / mi
del nostro prezioso marzolino di lucardo. leopardi, 230: né pensiam ch'un
sala echeggi / di liete grida. leopardi, 24-18: l'erbaiuol rinnova /
orecchi, se non gridi di dio? leopardi, 3-20: a percoter ne rieda
hanno dentro, / grido passa. leopardi, 8-14: di vostro antico /
, ed ha perciò grandissimo grido. leopardi, 4-68: de'vetusti eroi / tra
, quantunque degni di non tacersi. leopardi, 8-88: né... /
grifagne e con cervel d'allocco. leopardi, 350: guata là quel duce,
/ le dall'aura predate amiche rose. leopardi, 32-259: già, della nova
noi crede, guardi a salomone. leopardi, ii-812: non così nell'inglese,
delle donne: guarda di esserci. leopardi, ii-286: maggiormente si guardarono di
, co'baffi tirati e a punta. leopardi, 1-20i: vi prenderanno per la
la vita tua, che la paura. leopardi, i-1027: chi ha forza di
star in guardia contro le reminiscenze. leopardi, i-493: del che mi pare
in guardia / rimaser della nave. leopardi, 10-84: solo il mio cor pia-
/ casacchin, manicotto, guardinfante. leopardi, i-725: le barbare e ridicolissime
/ scorra più tra due rive straniere. leopardi, 11-39: il guardo / steso
che i mortali scemerai da'numi. leopardi, 12-3: sempre caro mi fu quest'
ravvolse / dell'artefice i guardi. leopardi, 17-151: innanzi sera il primo
una inviolabile guarenzia della parola data. leopardi, i-605: qual è oggi la
[non] è ancor ben guarita. leopardi, iii- 377: oggi.
pressoché interamente guarita della sua passione. leopardi, iii-656: non so quando tornerò
cadere in grande povertà. m. leopardi, 1-88: la superba albione restata in
provvidenza lucchese furono dissipati e guasti. leopardi, 2-107: beato te..
tante benedizione e racconciare tante cose. leopardi, 548: con minacce terribili dell'
solo dall'intero scritto emergerebbe sincera. leopardi, iii-663: l'avverto che nel
guastano le parole in altra guisa. leopardi, 1-68: in nostra lingua le mutazioni
facile il rimanente del corpo si guasta. leopardi, ii-133: la nazion tedesca non
cattivo stato, deteriorato. m. leopardi, 1-20: ristaurare vuol dire accomodare
ama, / e a tutti serve. leopardi, 2-191: volgiti agli avi tuoi
, 202: v'erano medesimamente molti leopardi, cervi e guazele. =
tralasciarla, ometterla. gir. leopardi, 2-49: molte sue lodi ancor le
quanto maggiore è stata la guerra. leopardi, 6-38: guerra mortale, eterna
intraprendere un'azione ostile. m. leopardi, 1-62: tutte le potenze stanno sul
quale gli è mossa la guerra. leopardi, 3-160: inerme, / (memorando
e verdi rami chetamente si riposavano. leopardi, 471: la ghiottissima armata dei topi
verso il reno, mandavano all'alpi. leopardi, 6-39: guerra mortale, eterna
- anche al figur. m. leopardi, 1-62: questo stato di diffidenza armata
/ guidate sieno da verun pastore. leopardi, 8-96: non che..
: guidala, e va via. leopardi, i-9: guidando i cavalli per la
che o si minorano o si moltiplicano. leopardi, 34-77: servo a un tempo
con tutta l'anima a'miei benefattori. leopardi, 1005: ma tu hai posto
, avesse il guiderdone che meritava. leopardi, 303: or non bastava al
ghigliottina. m. leopardi, 1-44: il pover uomo..
seguono, al guinzaglio, / cesare augusto leopardi e tigri. montale, 2-48:
orride tutte, ei mille morti arreca. leopardi, 973: la materia in universale
recisa / l'affannato / mietitor. leopardi, 32-168: il mortai seme accorre /
guisa d'uom che fussi insano. leopardi, 967: questo gallo gigante,.
dibatter costei non se ne sciolse. leopardi, 37-19: vidi rimaso / come un
resta seco in quella guisa appeso. leopardi, 29-67: in simil guisa ignora
guizzar di diomede innanzi al cocchio. leopardi, 39-51: dentro le nubi in
becco le uve effigiate da zeusi. leopardi, 480: di quanto mangia l'uom
universalmente ed ugualmente riconosciuta e gustata. leopardi, i-963: non solo i contemporanei,
frutto un'amarezza / fatai discorse. leopardi, 933: quelle cose odorifere che sono
il gusto di tutta l'italia. leopardi, ii-263: pareva impossibile nel sedicesimo
che pur giungiamo in tempo. m. leopardi, 1-43: -abbiamo detronizzato carlo
di cuore per questi miei figliuoli. leopardi, 25-24: i fanciulli gridando /
grammatica della lingua letteraria della nazione. leopardi, iii-637: il 4 geroma- trita
di quell'amor che amando crea. leopardi, 18-45: se dell'eteme idee /
che l'è un'idea storta? leopardi, iii-210: un altro motivo che
comprende una vastità infinita di cognizioni. leopardi, i-12: diversissime opinioni de'barbari
piacevolezza dell'impressione caratterizzata per bella. leopardi, i-12: il bello ideale non
lodevole dell'azione; idealità. leopardi, i-21: vuole lo scrittore..
; sotto il medesimo aspetto. leopardi, i-364: la natura influisce sulle idee
espressioni delle passioni e delle immagini? leopardi, i-217: si deduce quanto giustamente
mezzo conveniente a sì fatta poesia. leopardi, 1-86: i nostri veri idilli teocritei
gli uomini in esse lingue idioti. leopardi, iii-338: mi duole assai che
di legno: coccodrilli, tigri, leopardi, idoletti. 2. figur.
questo punto sufficiente appoggio nei principi. leopardi, ii-420: chi s'annunzia per
è falso... che [il leopardi] fosse rapito dal colera, essendo
mi son messo in questi difetti. leopardi, 32-214: quel che ieri schernì,
ierlaltro; vi saluta; verrà presto. leopardi, i-1199: dubito...
buon'ora, ignaro dell'accaduto. leopardi, 22-25: ignaro del mio fato
, voi mel faceste adorar dappresso. leopardi, 8-35: oh fortunata, / di
, / la tirannia s'accrebbe. leopardi, 4-29: felici / sarete detti nell'
-che sprigiona fiamme, fiammeggiante. leopardi, 34-31: fur città famose / che
tra il fumo della mischia acerba. leopardi, 762: pe'vasti spazi già
godremo / ignobil ozio e libertà romita. leopardi, v-103: non stare a darti
-che non ha dignità letteraria. leopardi, i-827: le dette voci..
in guerra, non ebber nulla. leopardi, v-103: se la ignobilità è
ignoranti di tutti gli altri uomini. leopardi, iii-155: io di tutte le cose
popoli che a sopportare gli aveano. leopardi, iii-160: ha avuto la sfacciataggine
andavan dietro al filo del discorso. leopardi, iii-862: questo sudiciume universale mi
su gli occhi a le misere genti? leopardi, iii-935: non si da umiliazione
la giornata. -di animali. leopardi, 6-94: ecco tra nudi sassi o
ardisce nominarsi filo sofìa. leopardi, v-505: la colpa non è tanto
, uno stato d'animo). leopardi, 8-115: i lidi e gli antri
/ affatto ignota o poco manifesta. leopardi, iii-492: lontano o vicino,
politica viver lontano dalla vostra conoscenza. leopardi, 18-55: questo d'ignoto amante
incude / con le robuste braccia. leopardi, 20-62: alla mano offertami / candida
geme del loco solitario il vento. leopardi, 6-6: le selve ignude / cui
aspettano qualche illustre pittura che le rivesta. leopardi, 21-62: con la mano /
le ninfe del ciel danzar la luna. leopardi, 7-42: allor che ignuda /
spirto ignudo a vendicar miei scorni. leopardi, 9-56: il velo indegno a
è divenuto sospettoso il mondo! ». leopardi, v-7: una sera di state
distinguere, quasi come di giorno. leopardi, 25-38: questo di sette è il
nel pian discorrere la caccia affaccendata. leopardi, 1-82: e di lacrime sparso
divenne il zimbello della brigatacela]. leopardi, 25-29: riede alla sua parca mensa
/ libertà con incerte orme vagante. leopardi, 29-89: or ti vanta, che
umano cuore hanno illanguidito l'amore. leopardi, i-249: il costume e la massima
e contaminata e quasi interamente perduta. leopardi, iii-315: s'io vi potrò mai
'con altre assai così fatte. leopardi, 30-46: natura, illau- dabil
in nobili sofferenze e sublimi disagi. leopardi, ii-1143: una donna di venti,
lepor, d'ogni eleganza ardita. leopardi, i-542: é necessario dar giusta
. -rozzo, elementare. leopardi, i-679: la lingua teutonica..
. estendere la sua libertà illimitatamente. leopardi, i-330: l'uomo desidera illimitatamente
non riconosca che le sensazioni illudono. leopardi, i-25: se il poeta
lavor illuso. -intr. leopardi, 7-68: agl'inaccessi / regni del
gli avvisi, illumina col cibo. leopardi, iii-152: la ragione è la
pur mai un ministro illuminato e capace. leopardi, i-32: un popolo oltremodo illuminato
, della dottrina ed arte di lui [leopardi]. -altamente significativo, esemplare
. e. cecchi, 5-336: leopardi... fortemente diffida della prosa
iliusaménte, avv. illusoriamente. leopardi, i-32: cicerone era il predicatore delle
apparir della luce scompariscono colle tenebre. leopardi, i-117: gli antichi tuttavia com'è
lo sofferma al limitar di dite? leopardi, i-32: le illusioni sono in natura
vero illuso, un vero idolatra. leopardi, i-1107: le illusioni non possono
dietro ad una illusoria metallica richezza. leopardi, i-142: nessuno si cura di
sono, scimie e babbuini, / e leopardi ancor di più ragioni, /
questo bel lume della cattolica fede. leopardi, iii-5: amerei, che ella
una sua illustrazione su questo punto. leopardi, iii-741: io altre volte ho insistito
/ ch'aspirava di farsi un illustrissimo. leopardi, 1017: -credete che sarà felice
definito, non suscettibile di sviluppo. leopardi, iii-478: le notizie importanti che mi
altro si stimano giudiziose e sapienti. leopardi, iii-741: le note [qui]
-raro. incomodo, fastidio. leopardi, iii-28: saranno a lei [le
manca d'inquietudini, d'imbarazzi. leopardi, iii-563: l'imbarazzo di cui ti
, ma la greca gentilezza mantenne. leopardi, i-523: la lingua latina..
ingegnoso, così anco sarà molto sospettoso. leopardi, 944: la malvagità nel
, talora per vizio del cervello. leopardi, iii-232: ho ripigliato alquanto vigore
eh'è per sé abietto e caduco. leopardi, 985: nel presente è dannosissimo
imbecillità di mente, inevitabile necessità. leopardi, i- 1466: la somma opera
d'esser contra il destino imbelle tanto. leopardi, v-1071: una numerosa classe di
voluttà, e vi pone suo seggio. leopardi, 4-61: madri d'imbelle
al gran * desideratum 'di salvare leopardi dallo stato in cui era..
chiu- s'occhi ed imberciarlo. girolamo leopardi, 2-6: molti hanno posto alla
a cantar il suo valor v'inviti. leopardi, iii-807: anche qua abbiamo avuto
e gire i pipistrelli a letto. leopardi, 262: già l'aere s'imbiancava
ornamento che quelli che abbiamo raccontati. leopardi, i-12: presso noi non disdicono
passione amorosa: intenerito. girolamo leopardi, 2-69: pippa, tu te le
carducci, iii-20-77: era questo del leopardi un tornare... alla conciliazione
evangelico,... che il leopardi... riprese con sì alta imboccatura
stomachevoli vocaboli e modi di dire. leopardi, i-1503: imbrattano sempre più la
pregiudizi delle antiche e garrule scuole. leopardi, i-34: e difficile trovar canzone che
al figur. m. leopardi, 1-129: il fantasma dello spirito nazionale
, dice il proverbio fiorentino. girolamo leopardi, 2-13: quel proverbio antico,
il cervello. -assol. leopardi, i-21: ho veduto una serie di
cristoforo. -funzionare disordinatamente. leopardi, iii-529: ora dall'ultima vostra,
, equivoco, abbaglio; papera. leopardi, iii-459: l'imbroglio è venuto da
providenza, che si direbbe anche imbroglione. leopardi, iii-644: non date mente a
auretta / l'onda che imbruna. leopardi, 25-16: già tutta l'aria
fortuna / già comincia a scintillar. leopardi, 33-14: spa- riscon l'ombre
/ l'arte meschina col compasso imita. leopardi, iii-74: a me parrebbe
è arte imitativa, oppure pittura. leopardi, 899: niuna cosa è maggiormente usata
tativi o pantomimici, parte convenzionali. leopardi, i-917: la bocca..
quale imitazione delle antiche greche statue. leopardi, iii-63: similmente componendo,
mente, ossia eccitarne l'idea. leopardi, v-541: dalla qual cosa apparisce quanto
figlio deve giungere immaculato nella società. leopardi, 3-166: disdegnando e fremendo,
ho un'immaginabile passione per voi. leopardi, i-61: omero scrivendo i suoi poemi
procacciamo il favore e grazia del re. leopardi, iii-197: quello stesso ch'io
, venute a far corteggio a lucia. leopardi, iii-85: quando un giovane.
, senza la disperazione nel cuore! leopardi, 39-66: d'ogn'intorno era terribil
a lei suo immaginar falso descriva. leopardi, 22-171: fia compagna / d'ogni
iii-7-207: sono tre poesie nelle quali giacomo leopardi volle rendere oggettivi i sensi intimi del
. -nome immaginario: pseudonimo. leopardi, iii-679: scrivimi dunque un nome immaginario
contegno di quelle sue creature ideali. leopardi, 848: ma gli uomini rarissime volte
, deve avere una bella immaginazione. leopardi, iii-214: ella conosceva ancora la
terra la luce eterna del cielo. leopardi, 838: il premio sarà una medaglia
imagin liete / le fu mòrfeo cortese. leopardi, 19-124: io tutti / della
hanno col nome * dell'oro '. leopardi, 907: gli uomini di natura
], vivace, immaginosa e turbolenta. leopardi, i- 512: gl'italiani
becco. caso del suo risplendentissimo pontificato. leopardi, iii- = deriv. da immagliare
. -anche: inevitabilità. leopardi, i-566: paragonate ora questa incredibile negligenza
; senza dubbio, certamente. leopardi, ii-184: ora ogni uomo colto e
da esso possa continuare nella sua sustanza. leopardi, i-450: noi vogliamo l'anima
/ o matrona di sé troppo secura! leopardi, v-65: grande studio degli uomini
presentaneo rammarico de'suoi genitori scontenti. leopardi, 15-36: vano è saper quel
immaturo riparo / sollecita un periglio. leopardi, iii-218: la risoluzione ch'io
e immedesimandole, per così dire. leopardi, i-1336: [i fanciulli] arrivano
quanto egli potrà, col tiranno. leopardi, i-231: le persone di poca immaginazione
biblioteca: allora non era così. leopardi, i-1077: l'idea legata e
ed al civile ed al politico. leopardi, i-587: nelle nazioni libere ciascuno
; senza artificio o elaborazione. leopardi, 1-26: non vuole [il breme
naturalezza, mancanza d'artifìcio. leopardi, i-108: l'architettura per questo lato
, anzi lebbra quasi immedicabile. leopardi, 32-174: indi varia, infinita una
sollievo, che non ha rimedio. leopardi, 8-6: immedicati affanni / al misero
del sole a conoscere le stelle. leopardi, 12-46: così tra questa /
ignude / le amorose nereidi oceanine. leopardi, 812: si querelavano principalmente che
già mi ha riposto l'oblio. leopardi, 8-38: d'amarissimi casi ordine immenso
profusi a conseguire un tale effetto? leopardi, 1023: solo chi sia dottissimo
: oh inaspettata / immensa gioia! leopardi, i-182: nessun piacere è immenso
gere i piedi nell'acqua calda. leopardi, 37-13: stridea / sì forte
alti / abissi metafisici la mente? leopardi, i-186: la malinconia, il sentimentale
, tramandati alla memoria degli uomini. leopardi, ii-456: compassione per gl'immeritevolmente
. letter. mancanza di misericordia. leopardi, ii-640: l'applichino queste osservazioni a
l'orecchie tese, tenendo il fiato. leopardi, iii-296: io rassomiglio a chi
pensiero, in un'attività. leopardi, iii-86: lo studio...
immobili come la poesia d'arte. leopardi, 918: riguardano...
non suscettibile di sviluppi; immobilismo. leopardi, i-630: la maravigliosa e strana immobilità
per città come un cane abbandonato. leopardi, 31-3:
di evoluzione, di rinnovamento. leopardi, i-834: quelli i quali scartano tali
sono per ordinario timidi nelle avversità. leopardi, 820: stomacava giove...
pordenone. -ampollosità, artificiosità. leopardi, i-570: benché buoni ancor essi,
essi estranei o ritenuti superiori). leopardi, v-623: per esempio di bellezze immolate
immolla, presto si rasciuga. leopardi, 394: presto al coperto; in
la terra in paragone del cielo! leopardi, 671: s'al mondo ci
sabbia / la cruda man rapace. leopardi, 7-36: la faretrata diva /
abbracciar venisti / la novella immortale. leopardi, 861: diceva [il genere
lieto il ciel col suo concento. leopardi, 2-12: o italia, a cor
, / ei d'immortalità volle dotate. leopardi, v-197: certo in niuna maniera
aspirano all'immortalità et alla gloria. leopardi, iii-8: noi non conosceremmo achille
pregovi ancora a ringraziarne lui medesimo. leopardi, i-820: né in questa presente
pure aveva non so che d'allegro. leopardi, 16-35: quasi me stesso e
-con riferimento a entità astratte personificate. leopardi, 3-75: a noi le fasce /
ogni ostacolo, immuni da ogni pericolo? leopardi, 970: solo l'universo medesimo
ferreo trono / sordo al perdono. leopardi, iii-255: il mio ingegno..
potevano occultare da così ottime novelle. leopardi, i-630: la maravigliosa e strana
vi faccia il compratore miglioramento alcuno. leopardi, 30-63: questa [la morte
tremito / l'ime midolle scuota. leopardi, 19-70: nell'imo petto, grave
occidente (il sole). leopardi, 8-117: la fugace, ignuda /
l'imo del cor svelse gli affetti. leopardi, 1-122: prima divelte, in
poi toltone allor più non l'impaccia. leopardi, i-469: lascio quanto le circollocuzioni
fuggir, l'acquisto a noi. leopardi, v-99: la malattia si è un
si fece del caso quando fu saputo. leopardi, iii-611: il suo sarà sempre
impagina zione. leopardi, iii-767: se vorrai tirar delle copie
; impallidì, si cambiò tutta. leopardi, 17-35: impallidia la bella, e
non impallidiscono a riscontro di quelle del leopardi. dossi, 1-ii-557: teneva un'unghia
ad mo ch'un tordo. girolamo leopardi, 2-9: chi biasima (si sa
mangiare, divorare. m. leopardi, 1-15: il figliastro del corso s'
: / dunque... godiamo. leopardi, 4-67: quanto i agli avi
conseguenza butta via i suoi passi. leopardi, 8-42: ecco di sangue / gli
... coll'impareggiabile cesarotti. leopardi, iii-239: le parole dell'ultima
fino ad ora, alcuna probabile congettura. leopardi, i-144: furono [i romani
pizzico dell'uno e dell'altro [leopardi e manzoni] pur ce ne mise,
intorno alle corna del bue. leopardi, 340: via gli fruga la schiena
e che c'impastoia nell'aixingo. leopardi, iii-70: la stretta necessità d'
di mettersi ne'miei panni ». leopardi, iii-96: oh qua bisognerebbe che
che impaziente / la si procaccia. leopardi, iii-549: sono impaziente di leggere la
le sembra il tuo tardar poc'ore. leopardi, iii-141: nei mali o vostri
toro impazzava, e faceva salti spaventevoli. leopardi, 340: ve'che 'l
volta inevitabili le rivoluzioni negli stati. leopardi, i-236: non è forse cosa
che menava seco, che impazziva. leopardi, iii-233: se in questo momento
fatte cose, che poco insegnano. leopardi, i-870: le vocali in dette
piacere che impedisce un piacere maggiore. leopardi, iii-205: un'ostinatissima debolezza de'
/ m'interesso e m'impegno. leopardi, iii-213: io vedeva i miei
difficoltà per donare liberalmente. scisse bene. leopardi, iii-305: se io avessi creduto di
ieri l'oggi e 'l domani eguale. leopardi, 981: non posso odiare quelli
bene spesso impenetrabile nelle sue produzioni. leopardi, 914: di cui [omero
, freddezza d'animo, impassibilità. leopardi, 897: a quegli stessi che da
, impe- radora de le imperadrici. leopardi, 997: ciascheduno di noi
cosa ci vuol discrezione e misura. leopardi, 974: ma imperciocché la detta
imperfetto / non diviso con te. leopardi, 878: la nostra vita, mancando
senza indirizzo d'un intelletto movente. leopardi, iii-520: io non mi maraviglierei
eluderli, andò covando e serpendo lentamente. leopardi, 865: il genere umano.
... accolga queste carte. leopardi, i-109: il cristianesimo fu corrotto
la fiducia, mitigava il dispetto. leopardi, i-189: se non fosse la tendenza
ma soltanto dalla imperizia degli artefici. leopardi, v-223: egli è chiaro che il
una imperizia totale del geloso affanno. leopardi, i-263: molti non peccano per
da forza non conosciuta ad offenderti. leopardi, 895: mi ricordo del tempo
hanno il legittimo impero del mondo. leopardi, ii-165: l'impero assoluto dell'
, imperocché ella è in sulla morte. leopardi, v-465: non è stato mai
', 4 rasserenarsi 'ec. leopardi, ii-169: noi usiamo volgarmente il
contro un uomo così male armato. leopardi, iii-582: le cattedre, e l'
di bacchettate. -impertinenza. leopardi, iii-675: veramente l'idea, non
impetrar che all'isola non scenda. leopardi, 11-52: se di vecchiezza / la
arte. cardarelli, 1107: [leopardi], impiantata una lirica, se la
, sistematica- mente. m. leopardi, 4-65: per conoscere d'impianto,
; nel migliore dei casi. girolamo leopardi, 2-82: s'usava dar per paga
/ trema. -arzigogolare. leopardi, v-1118: vuol dir quello ch'io
spazio di 18 linee del testo. leopardi, ii-72: ne'tempi più bassi,
ingrandita, mi parve quasi nuova. leopardi, i * 3oo: vedete come
-adoperato nel parlare o nello scrivere. leopardi, i-io: si riducono i difetti della
dall'impiego, visse povero sempre. leopardi, iii-312: i miei genitori sono
.. non sembra punto meraviglioso. leopardi, xxxiv-19: campi... ricoperti
.. innumerabili corpi marini impietriti. leopardi, 840: varie qualità di bestie
ho trovato il fiele tutto impietrito. leopardi, 210: sicuri [i granchi]
letter. inesorabile, fatale. leopardi, 300: tutto ti toglia l'implacanda
inestinguibile (un sentimento). leopardi, 9-60: vano / d'implacato desio
/ bieco disnor nel proprio nome imprime. leopardi, 815: [giove deliberò di
quel tasto della scelta dello stato. leopardi, iii-311: mi vedo...
... a implorare un uomo. leopardi, 27-48: quante volte implorata /
rispetta i canoni della versificazione. leopardi, ii-218: spessissimo una tal voce o
elementi impoetici. -sostant. leopardi, i-1324: la proprietà e l'impoetico
poco incline all'ispirazione poetica. leopardi, 907: gli uomini di natura,
ancora i brevi lo imponevano loro. leopardi, 8-10: nascere al pianto..
di cui è dotato l'individuo. leopardi, iii-737: se avessi qualche notizia letteraria
il tutto dinanzi quelli del volgo. leopardi, 846: negli uomini e negli altri
importava due mila ducati di entrata. leopardi, iii-572: se questi [lavori letterari
? / tutti importan del par. leopardi, 978: nelle parole e negli scritti
l'uffizio; ella si quieti ». leopardi, 282: alla gente morta /
perché voi non ne avete di bisogno. leopardi, iii-280: quando mi avrete informato
e il più sordido è la mosca. leopardi, 187: vedi un nugol di
per sempre / la memoria importuna. leopardi, 860: vulcano allegò che stando il
... ell'è impossibil cosa. leopardi, i-27: voler supporre che questa
desiderio di cose impossibili da conseguire. leopardi, 866: la civiltà umana,
nutrisca almeno il desiderio di farla. leopardi, iii-452: mi feci animo di
, ma ancora impossibilitato al ritirarsi. leopardi, i-1387: ecco il bel frutto
la commedia, rappresentatrice di gente privata. leopardi, i-928: questa osservazione rischiara assai
strada, chiuse da imposte sconnesse. leopardi, 15-1: tra le chiuse imposte /
per ispogliarli di roba e di libertà. leopardi, i-1370: le donne sono ordinariamente
, come di violatore del sabato. leopardi, i-40: emulo impotente di pindaro il
gli lasciano nessuna speranza di soddisfarle. leopardi, iii-649: le cose stampate contro
-inespressivo (una lingua). leopardi, i-628: mediante una lingua impotente,
dall'impeto, non dal consiglio. leopardi, 848: le [anime] tue
essere indifeso materialmente o moralmente. leopardi, i-134: se tu vedi un fanciullo
nel rossore e nella impotenza de'debiti. leopardi, iii- 316: sia per
che non l'intende, infastidisce. leopardi, i-987: la stessa immensa ricchezza
d'amanti / impoverir d'amore. leopardi, i-467: l'uomo nasce ricco di
impoveriscono, le lettere isteriliscono. leopardi, 669: la fantasia mi s'è
meno espressivo (una lingua). leopardi, i-523: la cosa era ita tant'
pieno di calma e di logica. leopardi, i-1141: il gran talento s'impratichisce
contrarie ad armi la deserta dido. leopardi, 241: commendò rodipan questo concorde
ci colmerà di orrende / imprecazioni. leopardi, i-1438: si facevano imprecazioni ed
tu stesso / il bel lavoro imprendi. leopardi, 34-142: in sul più vivo
impresa importante e d'esito incerto. leopardi, 5-52: la matura / clade non
pace dentro e intorno l'europa! leopardi, iii-94: io voglio alzarmi e
e, direi quasi, scomposta. leopardi, iii-393: non ti parlerò..
. e. cecchi, 5-102: il leopardi dalla canzone imprestò due versicoli, nel
inspirato di suggerire quella prima opera. leopardi, iii-360: gusti momentanei, indefinibili
cosmopoliti oligarchi imprigionatori di migliaia ricchezze rimangono. leopardi, v-83: imprima di tutti
, ordìo / l'aspro diadema? leopardi, 29-29: così nel fianco /
com'un cor s'affliga e dolga. leopardi, 19-49: necessitate, galileo
suggello lasciano sulla memoria di quella. leopardi, i-964: ciascun uomo è come una
in partic.: timbro postale. leopardi, iii-364: oggi m'è resa l'
ella inibiva agli altri di ricercar me. leopardi, i-734: la letteratura di una
chi tentasse d'improntar la selce. leopardi, 831: ben è vero che io
or ch'io lo sento profondamente. leopardi, iii-257: circa le mie canzoni,
la detta somma, sono indifferente. leopardi, iii-460: v » dico in
quella di far il suo profitto. leopardi, iii-254: sarebbe sempre la massima
riverito, ed è usato impropriamente. leopardi, ii-120: per bellezza intendo quella ch'
. in que'versi c'è il leopardi con qualche piccola impro prietà
pur pensata, pur improvvisata, dal leopardi. piovene, 7-382: quei dicitori.
con mezzi di fortuna; raffazzonato. leopardi, 1025: quando di questa sorta non
. la somma [ecc.]. leopardi, 836: [l'accademia
un infimo grado d'infiammazioni polmonari. leopardi, 831: io non vo'dire nulla
per sua natura sterile ed infruttifera. leopardi, i-1145: l'impostore arriva a
infruttiferi; potrà ridurlo ad effetto? leopardi, v-18: rendendosi materia di lucro
fu alle volte derisa; però infruttuosa. leopardi, 539: defraudato anche della nuda
e infunarono sulla tavola del supplizio. leopardi, 339: oh gli è pur
più infuriava la opposizione contro walpole. leopardi, 1-107: tal fra le perse
la terra era infusa e molle. leopardi, 1-114: ve'come infusi e
, diva igìa, sacra il pastore. leopardi, 34-216: [la lava fu
gli apostoli] imperiti e ignoranti. leopardi, i-337: io non credo che nessuna
/ bassa sul flutto l'ingannò. leopardi, 958: gli stormi degli uccelli.
, che l'opre empie condanna. leopardi, 814: creò similmente il popolo de'
aspirazione, un desiderio). leopardi, 932: nei discorsi, sempre si
di buon'ora in se stessi. leopardi, 29-55: male / al vivo sfolgorar
che creda tal menzogna e approvi. leopardi, 33-5: mille vaghi aspetti /
inganno / alla imbecille plebe ineducata. leopardi, 19-122: io tutti / della
mala arte ingannósa / ella inventò. leopardi, i-5°4; chi per le sue
bell'e fatta dal conte duca. leopardi, 969: in tutta la loro vita
crea le nuove forme delle cose. leopardi, iii-174: se fosse venuto [il
grazie di poesia piacevole e festosa? leopardi, i-97: quelle favole...
vita scrivea de l'anno santo! leopardi, 1014: questo che tu nomini
di chi la vede e la sente. leopardi, ii-737: ne'luoghi d'aria
l'avete. -figur. leopardi, 27-2: fratelli, a un tempo
, ma è bene da stolto. leopardi, 26-54: sempre i codardi, e
ingenito, innatamente, naturalmente. leopardi, i-246: nella propria specie l'uomo
scrupolosa che spesso tormenta i buoni. leopardi, 20-112: proprii mi diede i
pari all'importanza del libro medesimo. leopardi, iii-312: io le parlo..
, di ricercatezza, di raffinatezze. leopardi, i-24: gli antichi...
segovia, opera romana andata a male. leopardi, iii-611: l'abate bentivoglio di
una medicina molto amara, riprese. leopardi, 32-142: fia noto...
poi si digeriscono ne i tribunali. leopardi, 274: colà... /
ogni astro ch'ha d'intorno. leopardi, 148: nebbia... /
dava segno di riceverne impressione nessuna. leopardi, 517: ma quel che più
aumentare; accrescersi, intensificarsi. leopardi, iii-61: da che ho cominciato a
questione, ecc.). leopardi, i-542: è necessario dar giusta e
. -predicare, prescrivere. leopardi, i-359: il cristianesimo conduce l'uomo
/ spargere, e van sospir? leopardi, i-106: i danni, le calamità
lombardi in molte e varie maniere. leopardi, i-103: il sentimento della vendetta
ridono, ogniun vituperano, ogniuno ingiuriano. leopardi, i-247: volendo ingiuriare, dipingere
fose ingiunliato. -molestare. leopardi, 886: dal sole e dall'aria
, infedele, chi può capirlo? leopardi, v-39: ad ottenere che gli ingiuriatori
la nostra moralità, è ingiuriosa. leopardi, iii-397: ricevo la tua del 9
. -irrispettoso, irriguardoso. leopardi, iii-41: la mia prima lettera fu
ingiustizia, che merita la stessa pena. leopardi, v-178: ritraeva...
un giornale, una rivista). leopardi, iii-947: non avendo fogli francesi né
. -in lingua inglese. leopardi, iii-647: in mezzo alla conversazione.
temendola come ingrata e come ingloriosa. leopardi, v-190: le traduzioni dei libri
ingoiamcela dunque, insin ch'io stanzi. leopardi, 1-1406: quell'italia fin allora
e quelli che peggio, ingoiarsele. leopardi, ii-1205: i fiorentini di
-fare trascorrere (il tempo). leopardi, iii-141: per quanto...
deledda? boine, iv-106: in leopardi l'amaro e lo sconforto sono in tal
di qualcosa. m. leopardi, 1-65: quando brusselles, facendo la
la vaga fantasia sempre ha presente. leopardi, 315: stanno tempestose nubi / su
di sofronisco col figliuol di maria. leopardi, i-132: le fanfaluche mistiche di cui
può sembrar lodevole o imitabile? leopardi, i-654: che è questo ingombro di
son di linci, di lupi e leopardi / l'ingorde canne a satollar serbate
a sommuovere agevolmente tanti minimi principati. leopardi, i-616: il maggior pericolo della libertà
più adattata per ingrassare i maiali. leopardi, 1064: i padroni non si curavano
nesco, dissimulatore e ingratissimo. leopardi, 27-102: s'al tuo
regai cuna ingrati fior non donano. leopardi, 931: la sua forma ingrata e
lamery a suo piacimento formato un vesuvio. leopardi, v-297: secondo alcuni poeti la
meno ne diversifica la fiso- nomia. leopardi, i-78: le illusioni...
da far temere della sua vita. leopardi, iii-368: felicitate ancora il papà del
mole (un'opera letteraria). leopardi, iii-531: non mi parrebbe opportuno che
chi ingrognar vuole, ingrogni. girolamo leopardi, 2-49: son risoluto di cantar