e de'greci l'abolla, la lena, il saio, che si dice vulgarmente
pirandello, ii-135: discutevamo accademicamente con lena, prima che tu scendessi, appunto
alza lo strido, / e perché lena d'arrivar tant'oltre / la voce
acute. leopardi, 17-143: ma la lena e la vita or vengon meno /
, 1-24: e come quei che con lena affannata / uscito fuor del pelago alla
, 1-22: e come quei che con lena affannata / uscito fuor del pelago alla
. ugurgieri, 316: e la lena affannata fa lasse le membra. boccaccio,
lenti ed affannosi, come a chi la lena manca per troppo correre. g.
con la speme afforza / la stanca lena. nievo, 242: per merito delle
affrettavano, che non lasciavan loro prender lena. 3. figur. stimolare
ai bordi, non aggotteremmo con maggior lena. montale, 1-123: aggotti, e
esser magro e scarno, acciò più lena / abbia per agilmente sollevarsi. fracchia,
guanciale. saba, 321: già senza lena / l'anima stava, / già
quasi che l'arsura agostana li mettesse in lena con le cicale che strepevano sotto il
ci fosse, perché era di gran lena e saliva fin a le stelle, fusse
chiaramente vedere... che la lena e l'alacrità veniva lor manco.
volontà piegata un momento rizzossi con miglior lena a ripigliare il comando. de marchi
, e si rimise, con nuova lena, alle cure di prima. i suoi
3. rifl. disus. prender lena, vigore; rafforzarsi. segneri,
vita. = deriv. da lena (v.). allenare2
/ insin ch'ed i'avrò spirito o lena, / i'non farò da ciò
il fianco. 3. fatto con lena, con energia. segneri, iv-272
stanchezza / ruba il piede e la lena? e voi del pari / allibiti al
'. altaléna (disus. alta lena), sf. gioco o divertimento
in levarsi alto, ed aver buona lena. lippi, 2-48: chi fa
vendetta vendetta. fagiuoli, 1-2-236: lena, tu mi vuo'fare alzare i
dante, inf., 24-52: la lena m'era del polmon sì munta /
ambrosiana fu la sola che avesse lena di resistere a roma. tommaseo [s
fatto con moglie di pacifico / la lena, questa che qui allato ci abita.
stelo infievolito innante, / riprende or lena, e altammortite foglie / tornare io
tanto ch'ella ti faccia ingrossare la lena e mutare il colore. francesco da
/ le gravi membra e l'affannata lena) / palpitando anelava. tasso,
/ che m'avacciava un poco ancor la lena, / non m'impedì l'andare
a gran pena / aggio tanto de lena, / che for tragga de bocca
/ le gravi membra e l'affanata lena. 4. desideroso, bramoso.
dell'animo... fuggendosi con la lena delle parole vie più lunghi e più
potea ben, per parlar, riprender lena. machiavelli, 733: a pena ne
sì. gelli, 5-1-108: questa voce lena significa appresso di noi quel medesimo,
spossato e demoralizzato non riusciva a riprender lena e ad aprirsi la via. jovine
. / coordina la densa terra in lena / d'umanità, la cui volontà buona
/ e in eseguirle aver sì corta lena? settembrini, 1-35: essi con l'
, non avrebbe potuto arrancare con maggior lena sul remo, di quello che essa,
fondo; aspiro; e soffio poi di lena. d'annunzio, iv- 1-64:
: tremar le gambe e indebolir la lena, / sbigottir l'alma, e impallidir
, e ognor più cresca / la lena in te. tommaseo, 1-140: leggo
dante, inf., 24-45: la lena m'era del polmon sì munta /
un palo a cantar con sì gran lena, / che d'ogn'intorno assordi
par ch'io pera, / aulente lena, e voi mi perderete. giacomo da
che m'avacciavà un poco ancor la lena, / non m'impedì l'andare a
erbe, assai contento / se core e lena a sospirar m'avanza. idem,
/ avvantaggio di spazio, o lena forte / de'lor destrieri, o
arici, 331: a gran lena avvinghiandosi all'antenna, / fuor dai
la chirintana, ell'era di sì buona lena, ch'ell'arebbe straccati cento uomini
: grido, e forse con più lena / che chi bandisce l'asino smarrito.
chiesa ambrosiana fu la sola che avesse lena di resistere a roma. gioberti,
era tanto gramo e di sì poca lena il dottore che quelle poche volte che con
: tremar le gambe, e indebolir la lena, / sbigottir l'alma, e
, / che nessun ben come la lena scortica. guicciardini, i-385: alienò
di messer lo dottore non avevano la lena nel polso e ordinariamente erano insipide.
principe. ariosto, 415: bastar, lena, dovrebbeti, / che de la
io ne godrò sommamente; orsù sta alla lena il dar il tratto alla bilancia.
mi è bisognato fuggire a tutta lena dai fiumi, che m'inseguivano, come
sole. saba, 321: già senza lena / l'anima stava, / già
: -doman si morrà! - / lena voleva bere un bottiglin d'inchiostro /
pen- nace, il quale sanza veruna lena mi divampa e arde. boccaccio,
sopra un palo a cantar con sì gran lena, / che d'ogn'intomo assordi
e fresche, e dié lor polso e lena? boccaccio, i-316: e aggiunsevi
. -a buono, di buono: di lena, con in uso nella marina mercantile
fiate aviene che prima si perde la lena, che la caccia si tenga.
/ cui non rimase vita / né lena tanta che dicesse omei. pavese, 4-252
si radunano nel mio caffè hanno più lena presentemente per ricominciare un nuovo anno caffettista
/ radoppia pugni e calci con più lena; / qua sua possanza e forza
a disporre dolcemente a portar con più lena il peso delle sue avversità, considerandole
paesana. giocosa, 116: la lena sospira da un pezzo la croce d'
l'oscuro nugolo di morte / che sul lena si sta: cadranno i figli /
sedici anni ed il dottore vi attingeva lena per la sua vecchia carcassa che poi strapazzava
gadda, 5-157: le gambe della zia lena, invece, non le aveva mai
, a toccar il termine con quella lena e vigor che gli è possibile. tassoni
d'acque, / riconosco la tua cosmica lena / spenta pel corpo mio, quand'
di camminare fin che la notte e la lena glielo consentissero, e di aspettar poi
/ come fiume ch'acquista e perde lena; / ma esce di fontana salda e
. poi che forse li fallia la lena, / di sé e d'un cespuglio
gadda, 5-59: la lingua della lena, intanto che l'ansimo le si spegneva
sacchetti, 64-103: agnolo con voce lena dice: « donna mia,
chirintana, ell'era di sì buona lena, che farebbe straccati cento uomini. piecolomini
donna m'apparve / ch'i'presi lena immaginando donde / venisson sì begli occhi
mi fa perder l'animo e la lena. lancellotti, xxiv-292: se gl'ingegni
la voce / per la piaggia del lena. monti, x-3-326: cigolava lo
ritornare, quanto han virtù, e lena da muoversi. che il medesimo facciano
nude parole, è lavoro di corta lena... ma la sua intima correzione
clivo arduo dell'erta / eoa, la lena a'suoi destrieri incuora.
sacchetti, 64-103: agnolo con voce lena dice: « donna mia, tu
, che hanno il polso e la lena. vasari, ii-38: aveva veduto giorgione
-non so il vostro nome. - lena a il so comando. crudeli, 1-51
, 1-22: e come quei che con lena affannata / uscito fuor del pelago alla
poderoso di robusti petti riempia della sua lena quelle stanze, sì che sempre bastano
della lutta, come colui che né di lena né di destrezza si sentiva fornito abastanza
nel sogno / talor ne sembra con lena affannata / uom che fugge inseguir, né
maniera di consolare quegli estremi esaurimenti di lena. brancoli, 4-20: il solito
diletto o la contentezza, tanto più lena e più studio pongono nel cantare. tramater
con maggior espansione, mi avrebbe dato lena a giunger con quel carico se non al
monti, x-3-535: chi voce mi darà lena e pensieri / al subbietto gentil convenienti
/ come fiume ch'acquista e perde lena; / ma esce di fontana salda e
esso fin che mi durerà la lena. rasori, conc., i-540:
il bologna suso un cavai turco di gran lena e volante corridore, ed aveva messo
alme / verso il ciel dia corso e lena, / e la polvere terrena /
acque, / riconosco la tua cosmica lena / spenta pel corpo mio, quand'esso
: a far più lunga via non avea lena, / tutto assetato ed arso,
, 1018: un dante ripercorre, con lena infaticabile, la sua storia individuale,
nude parole, è lavoro di corta lena... ma la sua intima correzione
, e si rimise, con nuova lena, alle cure di prima. nievo,
x-3-198: se vedrai senza spirto e senza lena / languir sul prato un'infelice agnella
il suo cavallo ch'era di miglior lena, gli tenne dietro a gran fretta.
, era stata eletta da anna bo- lena per damigella d'onore. rajberti, 2-120
che si perdano il fiato e la lena senza poter cagionare il minimissimo danno alle
dentro, darla dentro: lavorare di lena, compiere uno sforzo intenso e prolungato
le ginocchia tarde tremano, e la lena affannata debilita le grandi membra. bibbia
fragile; se alcun'otta non desse alcuna lena, non potrebbe durare. dante,
cinto, / con debil voce ed affannata lena / levò la testa un poco.
mi fa perder l'animo, e la lena. -per estens. discendere, derivare
intanto de'carnali / piacer correvan con lena affannata / le schiatte degli umani,
,... è opera di lunga lena. carducci, iii-6-47: allo stesso
bocchelli, 2-269: le folle prendon lena nell'insolenza, deliberazione nel rumore e
spossato e demoralizzato non riusciva a riprender lena. bocchelli, 1-i-115: occhiobello,
men vo con poca ed affannata lena, / damon, tanto a te cedo
camminare; dopo cena, con dolce lena. 5. dimin. desinar
la man feroce / la destrezza e la lena, / non del drizzar con infallibil
, co'cavalli a destro, per prender lena, e confortarsi di mangiare e bere
1-23: e come quei che con lena affannata / uscito fuor del pelago alla riva
146: zoppicando zoppicando, trottava di buona lena,... e bastava l'
, io schermitore accorto e di buona lena cercavo di scoprire il suo gioco.
che sto bene e studio di ottima lena, poiché quel che mi stava più a
le piriti aggiunte ad esse, / cui lena dan le diradate parti / d'aria
siccome un can, che passa con gran lena / un fiume, e passar crede
quello calore che a l'anima dà la lena di dio, si abita al sangue
[dei cavalli] e far la lena dello scendere e salire con facilità,
quasi morbido giumento fuggendosi, con la lena delle parole vie più lunghi e più stolti
foscolo, vii-257: ogni ostacolo ci dà lena, e ogni sazietà ci disgusta.
furia, con furore, con gran lena, con cieca rabbia, con tenace applicazione
disperatamente. - anche: con gran lena, alacremente, con accanimento. caro
s't posso un poco mai raccoglier lena, / o se del primo strale amor
botta, noiosissimo dissertatore, narratore di lena. carducci, iii6- 178: all'
apparivano fisicamente e moralmente dissimili. e lena non aveva comune con la lisa neppure la
i due farmachi restauratori della affranta sua lena, dello spento desiderio di vivere:
grado, sì che li convenne serrare la lena de la gola, e non si
a te mie fiamme / toglie la lena agli spiriti stanchi; / e 'l malor
fuoco pennace, il quale sanza veruna lena mi divampa e arde. l. martelli
a gran pena / aggio tanto de lena, / che for de bocca la
, / coll'uso del sudor doppia sua lena. b. tasso, 1-6-32
e forse doppio, se avrò polso e lena. -concentrato, condensato; rinforzato
afrena, / così mi trage a lena / come pantera le bestie selvage. guittone
, / se tanto fosse durata la lena / che cominciat'ave'del favellare.
molto si maraviglia com'egli aveva tanta lena e tanta forte durata contro di lui
, ii-232: pianger giulia, e lena a lei far eco, / e catterina
. morelli, 166: avea nome monna lena: fu una savia donna, molto
. aleardi, 1-12: se con lena inferma / qualche ferito nuotator fendea /
, vi-875: la stanza, o lena, / di fiori piena / sarà temporio
per cui potrà tornare domani con rinnovata lena alla quotidiana fatica. pea, 7-505
al cielo, / grida in robusta infaticabil lena, / ma nell'entragno ei non
/ ove lor venia men valore e lena. = voce dotta, comp
: spieghinsi al vento / sulla piaggia del lena, e vibrin come / fiamme su
sentirsi mancare, nella salita, la lena, il coraggio. - anche al figur
punto alsi et exarsi / la persa lena e il vivido vigore. boccalini, i-333
sopra un libro non potrebbe ridarci nuova lena. ci occorre un'altr'aria, un
parlando fatto pausa amore, e preso lena; egli che è solito esprimersi ip tronchi
/ il tuo pensier fuor di sua lena estenso. -figur. ampiamente profuso
. apporta alla nostra anima una tal lena, che non pur ei allunga la
e in quella facilità di far meglio trovo lena e stimoli di mettermi all'impresa.
. verga, ii-129: quando la lena fu di ritorno colla spesa, trovò la
13-123: poi che forse li fallia la lena, / di sé e d'un
michelstaedter, 180: e con nuova lena si rimise al lavoro che gli si
faranno più fatigoso, alora prendere nuova lena, e chiudere ultimamente gli occhi per
a gran pena / aggio tanto de lena, / che for tragga de bocca la
libro di sydrac, 324: la lena esce della rischiaratura degli omori, che
, a toccar il termine con quella lena e vigor che gli è possibile. magalotti
piriti aggiunte ad esse, / cui lena dan le diradate parti / d'aria e
lingue cento / avessi, e ferrea lena e ferrea voce, / narrar potrei quel
gambe le cadde, e già la lena / perdea, di correr e di dolor
: spieghinsi al vento / sulla piaggia del lena, e vibrin come / fiamme su
/ né diede al suo cavai mai lena o fiato, / sì che la notte
degli arrubinati; ve n'erano di buona lena e ve n'erano di fiato grosso
ranno che si perdano il fiato e la lena senza poter cagionare il minimissimo danno alle
per recuperare energia; riprendere coraggio, lena, risollevarsi, da una condizione dolorosa
la prendessi, / che già la lena le mancava e 'l fiato, / ecco
3-i-233: oh dio! perché darmi lena per soportar la fierezza di questo colpo
, io schermitore accorto e di buona lena cercavo di scoprire il suo gioco attaccandolo vivacemente
clivo arduo dell'erta / eoa, la lena a'suoi destrieri incuora, / non
fluttuose turbolenze, di coraggio e di lena per sostenere i potenti assalti della fortuna.
fuoco pennace, il quale sanza veruna lena mi divampa e arde. crescenzi volgar
: era di quella forza e core e lena, / che intendeste altra volta,
come fiume ch'acquista e perde lena; / ma esce di fontana salda e
mi allor, mostrandomi fornito / meglio di lena ch'i'non mi sentia, /
allor, mostrandomi fornito / meglio di lena ch'i'non mi sentia, /
uscì di quel canal disabitato / che questa lena... / a gridar cominciò
, 14-50: se zeffirino ha con forzuta lena / tanto e tanto di terra ornai
. degli arienti, 245: fremendo de lena le fremeva e palpitava accanto come davvero una
, ii-156: sicché in lui si ravviva lena, e spirto bizzarro / anche mentre
l'opera ch'elle fanno è eguale e lena. carnesecchi, 106: erano andati
, 1-25: come quei che con lena affannata / uscito fuor del pelago alla riva
, 1-23: come quei che con lena affannata / uscito fuor del pelago alla
peste dannosa che si doveva combattere con lena gagliarda. 19. ragguardevole per
gagliarda: con grande impegno; con lena, con fervore, con convinzione;
si radunano nel mio caffè hanno più lena presentemente per ricominciare un nuovo anno caffettista
incide. palazzeschi, 3-26: la zia lena, spingendo fuori la testa come un
fornita di giovani di gran gamba e gran lena. de marchi, i-253: il
bentivoglio, 6-448: il destriero avea tal lena, / che gareggiar potea col mar
, ii-31: per lo cupo silenzio del lena / s'udiano ad or ad or
e piacere, volentieri; di buona lena. l. pascoli, i-14:
egli di gentile spirito e di pochissima lena, ma con molta grazia,..
. / e via scavando con gigante lena / van dentro il masso. buzzi,
gina, sf. dial. forza, lena. detto d'amore, 271:
: le maestranze assegnate al varo riprendono lena. cadono i puntelli, saltano le
e in quella facilità di far meglio trovo lena e stimoli di mettermi all'impresa.
quasi morbido giumento fuggendosi, con la lena delle parole vie più lunghi e più
, inf., 24-45: la lena m'era del polmon sì munta / quand'
tanto gramo e di sì poca lena... che, quelle poche volte
3-85: ci si mette a scrivere di lena, ma c'è un'ora in
/ le gravi membra e l'affannata lena / palpitando anelava. siri, i-70:
/ come greggia di cervi, allor sul lena / strinsersi i figli di loclin.
: poi che forse li fallìa la lena, / di sé e d'un cespuglio
, / che nelle grotte mormorò di lena. carducci, iii-7-40: re arturo
guaito del naufrago, che sente la lena mancargli, e l'onda salirgli alla gola
e levante, ch'è la più lena guancia che quella tra aquilone e ponente.
., 1-24: come quei che con lena affannata / uscito fuor del pelago alla
e di oscurare lo splendore [di lena]. n. villani, 2-305:
maria eletta galli, monaca di anna- lena, la quale mi imbianca.
a seguire, e prima perdiamo la lena che la caccia ne venga imboccata.
fagiuoli, 1-1-153: quando udii dalla lena la cagione deh'immascheramento e degli amori
del buon licor che gioia infonde e lena / feron ghirlanda, alto chiamando a
sotto pataffio, 5: a basta lena fa monna imperierà. la strana imperiosità de
i-46: repiglia, o mio fregoso, lena / né te smarir a seguitar l'
altro incalzandosi i nemici / inondano sul lena. -lanciare, scagliare.
/ sempre in voga e sempre in lena. rovani, 3-ii-30: aspasia incatenò
, le grandi lepri rossastre di lunga lena? moravia, ix-251: diedero inoltre
arduo dell'erta / eoa, la lena a'suoi destrieri incuora. carducci, iii-1-501
che giova dunque? dal pulmon la lena / mungerme eterno, e incrementarme il fuoco
la percosse. bracciolini, lvii-103: lena, quando talor nella pulita / madia la
a cui, se mancava corporea la lena, sovrabbondava spiritosa la divozione. c.
6-35: tremar le gambe, indebolir la lena, / sbi gottir l'
nacque / indivisa da te questa possente / lena, che giunger teco a dio già
risplende et indora, ma molto scerà la lena e crescerà el fiume de la eloquenzia quanto
com'ar- cero, / no lena mai la foga del tu'arco: /
vecchia / che lo inseguiva con stridente lena, / veloce, infaticabile. borgese
temerario ardire / estrema forza e infaticabil lena, / vien che sì impetuoso il
le penne / cinte d'invitta infaticabil lena. arici, i-45: chi per forza
: chi per forza / d'infaticabil lena alle correnti / acque incontro si move,
sono inferme. aleardi, 1-12: con lena inferma / qualche ferito nuotator fendea /
avessi al cor, come ali, così lena! / pur l'amerei la negra
/ montar l'affanno e infievolir la lena. marini, iii-119: ogni dì maggiormente
già lo stelo infievolito innante / riprende or lena; e al- l'ammortite foglie /
mattina, / se tanto fosse durata la lena / che cominciat'ave'del favellare.
, il volo si tarpa alla mia lena svenuta. c. dati, 88:
dalla natura avea ricevuto qualche poco di lena per mettermi nella carriera, e giungere
tal nel petto ardir m'infuse e lena / da tener sempre alti e sospesi i
sagace / ad enfortir al mio poder la lena. testi antichi [tommaseo]:
/ affranto, e la mancante / lena degli anni, e l'occhio che s'
dolcezza piena, / agiatamente inalzarmi la lena. loredano, 174: con quanta
inonorate e in basso stato, / ricovran lena. tasso, 10-1: già caduto
ha già me di lena '1 sacro senso. / ch'è di
, / che lo inseguiva con stridente lena, / veloce, infaticabile. d'annunzio
calvino, 8-56: procedevamo di gran lena alla fecondazione,... in modo
se stesso; il cor tremante / lena non ha che per fuggir. manzoni,
, che tanta voce e sì ostinata lena si trovi in così piccolo corpicello; dipoi
lor mura. nievo, 7-151: con lena allor da minor cura oppressa, /
in modo che non perdessero la usata lena. castiglione, 151: a me
al piccolo veltro le gambe e la lena per giugnere né al compagno né alla
ceresa, 1-444: quale attrito di lena e manco e munco, / anci
pena, / compagno al doloroso redde lena. dante, conv., ii-xv-5:
inquieto, colla favella rotta e colla lena affannata? foscolo, xix-538: l'ultimo
per il lambicco de i guai, la lena e i polsi de la vita.
sfolgorato / ha d'un folgore più lena, / poiché lampeggiando a pena /
tua lucerna, crescer la vena e la lena. = deriv. da lanciottare.
e ne ammiravano sempre più vigorosa la lena. manzoni, pr. sp.,
, e si rimise, con nuova lena, alle cure di prima. i suoi
lassitudine di corpo e tanto affanno di lena. d'annunzio, iv-2-224: i
questi, dal cavalier azzurro non a lena mancante potendo ascriversi, fu stimato effetto
l'unico intento / fosse il dar lena al leggeretto piede. perticati, ii-150
: quando l'omo spira, / la lena manda e tira, / è spirito
m'afrena, / così mi trage a lena / come pantera le bestie salvage.
tal natura, / ch'a la sua lena tragon li animali. dante, inf
, inf., 24-43: la lena m'era del polmon sì munta / quand'
/ che m'avacciava un poco ancor la lena, / non m'impedì l'andare
a lui. ugurgieri, 316: la lena affannata fa lasse le membra. fallamonica
in quel lagrimar vano, / la lena strangosciata e 'l parlar roco. gelli,
gelli, 15-i-83: questa voce 4 lena 'significa appresso di noi quel medesimo
nata per accorciamento la moderna voce 4 lena ', in significato di respirazone.
posesi a gridare, / con quanta lena dalla madre avea, / dicendo: tieni
. e voce... / e lena. leopardi, 16-107: me spesso
erbe, assai contento / se core e lena a sospirar m'avanza. rovani,
avanza. rovani, i-914: tornò la lena nei petti. d'annunzio, v-3-457
, il nerbo al braccio, la lena al polmone. -soffio. pea
strappate dalle raffiche autunnali e, senza lena di venti, si sono adagiate al suolo
par ch'io pera, / aulente lena, e voi mi perderete.
allor, mostrandomi fornito / meglio di lena ch'i'no mi sentia. cino,
, / cui non rimase vita / né lena tanta che dicesse omei. ariosto,
sudor molle, / poi che la lena vinta non risponde / allo sdegno,
a voler esser buon combattitore, / lena bisogna ed animoso core. dolce, 4-479
/ su 'l pavimento senza polso e lena. tasso, 6-46: congiungendo a
temerario ardire / estrema forza e infaticabil lena, / vien che sì impetuoso il
, quanto soffrisce la loro borsa e la lena. c. gozzi, 4-178
/ per eloquenza e mente e voce e lena. berchet, 358: se la
. berchet, 358: se la lena / spinger ti giova e i passi su
camminare fin che la ora e la lena glielo permettessero. bettini, 73: che
il senso affranto, e la mancante / lena degli anni, e l'occhio che
nuoto da così lontano? certo la lena non le basterà. -di animali.
da barberino, i-332: non provar tutta lena / del tuo cavai, né tuo
agio lo finirai d'uccidere, se lena alcuna li fosse rimasa, staccandogli dal
son congiunte assieme / malizia umana e lena di somaro. grossi, ii-6:
ii-6: ogni di più fiaccavasi la lena / delle bestie da soma e de'
, / se tanto fosse durata la lena, / che cominciat'ave', del
: 4 nanzi a madonna sì consumo lena, / che quei che cominciaro /
ceresa, 1-442: quale attrito di lena e manco e munco, / /
perdono / la debile mie propia e stanca lena. g. p. maffei
partivano pieni di consolazione, di nuova lena e di freschi propositi. marino,
marino, 7-38: diresti mai che tanta lena unisse / in sì poca sostanza un
salire, e per conseguente ci vuol lena e sforzo. pascoli, 58:
avessi al cor, come ali, così lena! / pur l'amerei la negra
il suo cuore divino e la sua lena immortale. saba, 321: già senza
immortale. saba, 321: già senza lena / l'anima stava, / già
creativo. martello, i-3-9: la lena tua faconda, / ch'io scrissi ai
ne'suoi componimenti, che sono di lena e di gusto distinto dagli altri. c
180: la tragica carriera vuol gran lena / in chi vi mette piè,
piena! carducci, ii-21-82: la mia lena a scrivere, almeno intelligibilmente, dura
. croce, iii-27-329: la poca lena mentale e il frequente perdersi d'animo e
..., il quale sanza veruna lena mi divampa e arde. berchet,
virtude mi piova / nella mente che lena non trova, / quando penso che adesso
6. locuz. -a basta lena: con tutte le forze, a
1-6: sul poggio de'galli a basta lena / correndo. -acquistare, cogliere
-acquistare, cogliere, fare, prendere lena: procurare, ricuperare o accrescere le
, xxxv-i-388: gli augilletti riprendon lor lena / e fanno dolzi versi in loro usanza
spade... e quando presero lena, domandò l'uno del nome dell'altro
gran senno e provedenza, e per pigliare lena e forza per sé e per gli
riposare, per cogliere ciascuno forza e lena. fazio, i-n- 61:
61: poi che il cuore alquanto lena colse / e che sfogata fu la
rifrigerio prestarono, ripreso un poco di lena, così, tuttavia amaramente lagrimando, al
prese: e questo accioché facesse gran lena. g. p. maffei, 162
p. maffei, 162: pigliò nuova lena il pontefice, e non lasciò di
con l'acquavite, / talché riprese lena il poveretto. algarotti, 1-ii-120:
. algarotti, 1-ii-120: lasciatemi pigliar lena,... che io l'avea
assodan pel lavoro, e polso e lena sempre acquistan maggior. palazzeschi, 1-123
sorgente d'acqua freschissima ed ho ripreso lena. viani, 19-43: presa lena dall'
lena. viani, 19-43: presa lena dall'ira riurlò: -in questa casa
] è una fiamma che prende sua lena / più forte, se più tento soffocarla
, 24: venga fuora intanto e prenda lena / la legge che vietò tempio peccato
fu piena. -a stracca lena: fiaccamente, pigramente, senza energia
dalla burrasca, perché remigavano a stracca lena. -a tutta lena, di
stracca lena. -a tutta lena, di tutta lena, a viva lena
-a tutta lena, di tutta lena, a viva lena, con tutta
lena, di tutta lena, a viva lena, con tutta la lena: con
a viva lena, con tutta la lena: con alacre slancio, con fervido
2-304: fate che gli scultori a tutta lena battano i marmi; in vece di
1-214: applicossi, con tutta la lena ad intraprenderne attentissimo il corso, che
il cane, col guinzaglio a viva / lena lo sferza sì che, la velluta
danzò il divotissimo re davidde di tutta lena dinnanzi all'arca di dio, recandosi
alcune volte mi è bisognato fuggire a tutta lena dai fiumi, che m'inseguivano.
m'inseguivano. -aumentare, raddoppiare la lena: intensificare gli sforzi. ghislanzoni
e ansanti, sudati, raddoppiano la lena della vanga. -avere lena:
lena della vanga. -avere lena: avere il fiato e l'energia necessarie
a gran pena / aggio tanto de lena, / che for tragga de bocca
: fratei mio, tu hai buona lena e hai fatto bene. alamanni, 15-98
/ quegli scegliendo, ch'han vigore e lena, / che col vivace ardir nel
, 5-112: lettore, chi ha lena da internarsi nella considerazione del maggior de
zelica fia salva, / e tanta lena avrò da poter dire: / tu perdi
perdo. alfieri, iii-1-262: se io lena e polso mi avessi,..
il suo male, ora sapeva d'aver lena per rimediare. -possedere estro
poesia in prosa non avendo più la lena di farne in versi? -operare
onde ogni vii pensiero ha polso e lena. segneri, i-355: chi non
formano tal tormento, con essi ha lena? -avere poca lena: sentirsi
essi ha lena? -avere poca lena: sentirsi privo di forze, di
voce, oscurità nella lingua e poca lena, sì che confondeva l'intelligenza delle parole
/ ma il poverin, che aveva poca lena, / rimase vinto dalle gran stoccate
infaticabile, buona, salda, raddoppiata lena: con vigorosa energia, con impegno
: sta gagliardo e vien con buona lena. gonzaga, 2-6: si godea ancor
agile e forte e con ben salda lena. lippi, 1-2: o musa,
sopra un palo a cantar con sì gran lena, / che d'ogn'intorno assordi
tutto cinque in sei miglia con ottima lena, mangio più e con maggior gusto
cielo, / grida in robusta infaticabil lena, / ma nell'entragno ei non ci
uscio della mia vita / con raddoppiata lena / quei colpi spessi e furiosi?
due si misero a correre con maggior lena, divorati come da un fuoco nelle reni
intermettere, senza alcun riposo con istancabil lena sempe mai operando. -con o di
mai operando. -con o di nuova lena: con slancio rinnovato; riprendendo vigore
p. maffei, 204: con nuova lena ed agilità,... licenziatosi
l'idealizzazione, a cui tutti di nuova lena portavano il loro concorso? monelli,
monelli, 2-197: riprendemmo con nuova lena a mangiare ed a bere. -con
mangiare ed a bere. -con dolce lena: con modi gentili; con tatto,
/ con piacevole man, con dolce lena / il tutto regga e con bilancia eguale
con bilancia eguale. -con faticosa lena: con difficoltà di movimenti. marmitta
123: ecco ch'io pur con faticosa lena / esco del labirinto ov'io fui
io fui preso. -con frenata lena: rallentando i movimenti, riducendo la
veloce / il fiero mago con frenata lena, / sé contorcendo, ritenne la voce
, ritenne la voce. -con lena affannata: con grave affanno, col
., 1-22: come quei che con lena affannata / uscito fuor del pelago a
mentre correva all'erta e pronunziare con lena affannata orazioni e versi. fiacchi, 147
e guadagnava il margine / con affannata lena. -dare, accrescere lena a
affannata lena. -dare, accrescere lena a qualcosa: comunicargli vigore e vivacità
morte, / poi che chi dava lena a li miei versi, / fuggendo,
il turcomano, ogni dì più accrescendo lena alle sue fiamme con l'aspetto deltimmaginata
fortemente attive e penetrevoli, dà e toglie lena il mezzo per cui passano. algarotti
lingua più ampia, di darle nuova lena, vigore e nobiltà, di ridurla in
rafforzare, raddoppiare, rinnovare, rendere lena a qualcuno: stimolarne le energie fisiche
pena, / compagno al doloroso redde lena. dante, lxix-i: poi che sguardando
dio, per pietà, or deali alcuna lena, / che '1 tristo spirto
dovea tenersi, / mi porse alquanto lena, / ch'io mirai fisso gli
d'agnello, / tu rafforzi mia lena ch'era stanca. g. stampa,
stampa, 105: chi darà lena a la tua stanca vita, /.
/ or che chi ti suol dar lena e vigore / s'apparecchia di far da
crescer il vigore e raddoppiare manifestamente la lena. cesarotti, 1-viii-22: già quello tuttor
era presso, allor minerva / crebbe lena a tidide, onde de'greci / non
l'olimpio giove / tal forza e lena che al profondo fosso / diritta- mente
paterni lari, / rinnovi al pié la lena? oriani, x-28-195: perché lusingarmi
lusingarmi, rinvigorirmi con una promessa la lena moribonda, per voltarmi a un tratto
le difficoltà lo spronavano, gli davan lena. -dare maggiore e più elevata ispirazione
dolcezza piena, / agiatamente inalzarmi la lena. algarotti, 1-ix-253: or dammi
armata / lira sonante, or dammi lena e voce / robusta sì ch'io possa
fresche, e dié lor polso e lena? -di grande, di buona
-di grande, di buona, di infaticabile lena (con valore attributivo): forte
la chintana, ell'era di sì buona lena, ch'ell'arebbe staccati cento uomini
noi siamo di buon nerbo e buona lena / et atti a far quel che
tal ebbe ch'un fìgliuol d'immensa lena / d'ambi lor nacque, e
tanto destro e gagliardo e di tanta lena che, correndo piero a cavallo a tutta
ei [l'amante] sia d'infaticabil lena, / membruto, asciutto e di
uscire un giovane bellissimo, di grande lena e statura. -di lena,
lena e statura. -di lena, con lena: con energia, con
statura. -di lena, con lena: con energia, con alacrità,
strabocchevolmente imprese la via sì come con una lena, in questo si manifesta che l'
, a toccar il termine con quella lena e vigor che gli è possibile.
a menar le mani sarebbe andato di lena, ma quanto al voltare a destra e
: da domani comincerò a studiare di lena. lo giuro. moravia, viii-246:
. moravia, viii-246: remavo di lena e in una decina di minuti raggiunsi il
il promontorio. -di lunga lena (con valore attributivo): che
, immerso in un lavoro di lunga lena, vivo come morto a tutte le
penna,... scritti di lunga lena publicati da altri militari. c.
; e poi qualche lavoro di più lunga lena le cui scarabocchiatissime cartelle vi apparirebbero come
. -di poca, di stanca lena (con valore attributivo): debole
i'son di stanca e voi di franca lena, / voi vivete contento ed io
le sue forze contra nemico di poca lena ed imbelle. -di animali.
, su un ronzino / di poca lena. — ¦ poco caldo,
bacchetti, 2-i-543: un sole di stanca lena aveva appena la forza d'affascinare la
dei vivi. -essere giù di lena: mancare di energia. riccardi di
lo svizzero, da un pezzo giù di lena! -in lena: in perfetta
pezzo giù di lena! -in lena: in perfetta efficenza. -anche: in
/ sempre in voga e sempre in lena. cantù, 2-601: l'uomo era
, 2-601: l'uomo era in lena, e pur troppo al vincitore non mancano
vinto. -mancare, venir meno la lena: illanguidirsi le energie fisiche o morali
sì che mancar me sento vita e lena. boiardo, 1-8-63: il sangue ha
: il sangue ha perso e la lena è mancata, / e ben è del
, 20-3: e'mi manca la lena, (oimè), io ho /
1-390: or qui mi manca la lena, mentre m'effigio svenuti e semivivi que'
aspra regione, / mancandoti a salire e lena ed ale, / ti contentasti d'
140: quando sentì venirsi manco la lena, [diocleziano] volle confidato lo
/ s'a la virtù del ciel lena mancasse, / de l'armoniche rote il
regge il mondo. -mettere ogni lena nel fare qualcosa: adoperarsi con tutte
, xxix-58: tutta mia forsa e lena / ho miza in te seguire, /
leale stato. -mettere qualcuno in lena con altri: spingerlo all'emulazione competitiva
che l'arsura agostana li mettesse in lena con le cicale che strepevano sotto il gran
il gran sole. -mettersi in lena: prendere la rincorsa. - anche
, -diceva tanto da mettersi in lena, -rimangiati la parola e non offendere
e ipocritaccio don basilio! -non avere lena, mancare di lena: sentirsi venir
! -non avere lena, mancare di lena: sentirsi venir meno le forze;
ancora non ho io la mia naturale lena. campofregoso, 1-25: seguirvi (ahi
(ahi me) non ho più lena. trissino, xx-1-74: -che vuoi?
lasso, / ch'io non ho lena da parlar. g. stampa, 146
vorrei venirvi dietro, e non ho lena, / ché la bassezza mia tant'
francesi debolissime... non avevano lena, e appena bastavano a difender torino
amore / che, com'io non ho lena / da poterlo soffrire, / così
vedendolo... andar mancando di lena più che d'ardire, prendeagliene strana
sangue nelle vene; non ho più lena nel petto. a. verri, 2-i-2-283
verri, 2-i-2-283: non ho gran lena di scrivere. d'annunzio, v-3-248:
, v-3-248: non ebbe neppur la lena per appressarsi alla mensa di cristo.
dolorosa pena / che non ha lena, donna di valenza. cicerchia, xliii-348
e 'l pianger di maria nient'ha lena; /... / parie la
e vo nel foco senz'aver mai lena. -non stare in lena:
mai lena. -non stare in lena: sentirsi debole, spossato, depresso
rovani, i-422: non sto niente di lena, e cento cose mi dan noia
mi dan noia. -perdere lena o la lena: smarrire il vigore,
noia. -perdere lena o la lena: smarrire il vigore, l'energia
sacchetti, 140-129: perdendo costoro la lena, ed essendosi molto bene mazzicati,
, vivendo in ozio, perde la lena e il polo della gloria. amari,
. amari, 1-1-327: parendogli perdere lena i remiganti, minacciò di farli tutti accecare
: come fiume ch'acquista o perde lena. soderini, 1-48: talora si rintuzzano
[i venti] e perdono la lena per il difetto di calore che apre i
sonnacchioso: affaticato, non perde la lena; ristretto, non è angustiato.
, non è angustiato. -ripigliare lena: prendere di nuovo piede, diffondersi
arbasino, 28: lo snobismo ripiglierà lena. -sentirsi in lena: trovarsi
snobismo ripiglierà lena. -sentirsi in lena: trovarsi perfettamente in forma.
carducci, ii-1-45: io mi sento in lena; l'anima mia sfavilla nella prova
mi aiuti. -sentirsi in lena di fare qualcosa: averne vivo desiderio
carrer, 2-575: mi sento in lena di congedarmi da te con quelle parole
un prezioso deposito. -sentirsi poca lena di fare qualcosa: rifuggirne, indurvisi
disse; e si sentiva tanto poca lena! -senza lena: senza sforzo
tanto poca lena! -senza lena: senza sforzo, con grande facilità.
sire, / abbattél morto sanza nulla lena. iacopo del pecora, lxxviii-iii-23:
gli occhi a quello sparver sanz'altra lena / volsi, e lui viddi in verdi
verdi rami stare. -tenere in lena qualcuno: tenerlo legato a sé;
, i-341: un amante si tiene in lena colla grazia e colla volubilità del capriccio
, rompere, emungere, levare la lena a qualcuno: togliergli il fiato, le
ad un tratto la voce e la lena. giorgio dati, 1-25: i soldati
ferita ricevuta di fresco gli avesse tolto la lena. monti, iii-185: il caldo
clima romano mi ha emunta siffattamente la lena poetica, che non so più camminare
in acque tali da prender tempo, lena e tutto a un povero diavolo che comincia
coraggio che a lungo andare rompono la lena. bacchetti, 19-12: il primo
madre, levandole parola e voce e lena. 7. prov. dopo
non camminare; dopo cena con dolce lena: massima igienica, che ricorda quella
camminare; dopo cena, con dolce lena. = da alena (v.
e de'greci l'abolla, la lena, il saio,, che si dice
: avvegnaché nominassero il manto reale * lena ', derivato dal greco * chlena'
grosso, i-i77: da que'lini la lena a noi s'aspetta, / quelle
di pindaro, ne'giuochi ermei una lena, sorte di clamide, si dava al
: io son de età, che, lena o meretrice, / per tuo piacer
, 351- tit.: 'la lena '. d'annunzio, ii-64: nell'
arponi e foscine e ami grossi con la lena. = voce semidotta, lat
amore infaretrato come arcero, / no lena mai la foga del tu'arco.
stemperata né troppo forte, né troppo lena. canti carnascialeschi, i-208: gettato
, 42: chiamar senti'timida boce e lena. valerio massimo volgar., i-356
servile, / ove regna vertù fiale et lena, / dal buon principio diventar poi
sentissi / al piè terra mancar che lena al corso. alfieri, 1-1231: in
ricadere come fossero senza polso e senza lena. -lento all'ira: che
chiamiamo a firenze l'alta lena, e a pisa anciscocolo, a colle
li3. liéna, v. lena. lienale, agg.
. pascoli, 583: lavorerò di lena / tutto il gran giorno; e
: raddoppiate [cittadini operai] di lena nel lavoro, sperando di condurre una
dietaiuti, 297: gli augilletti riprendon lor lena / e fanno dolzi versi in loro
per cento. bracciolini, lvii-103: lena, quando talor nella pulita / madia
in giovine acceso di gloria, tolsero lena e voce al vecchio padre, che quasi
talor ne'magri giorni suole / la lena a mestolata a mestolata / sparger sull'
posta / malamente a gracchiar con tanta lena / ch'e'non parea ripigliar fiato
/ e rende al corpo nutrimento e lena; / perciò molti ne stanno
225: penso che per questa viltà lena cadesse, e non per malizia di
vi-1005: io maltrattavo il greco e lena il pianoforte / e scrivevamo ancora ciliegia
, 9-172: sua ma', mona lena, / le sta più dietro a soffiar
maniera di consolare quegli estremi esaurimenti di lena e di ragione con una manatina di
armi del proprio sangue andar mancando di lena più che d'ardire, pren- deagliene
mia lingua / e vien manco la lena. -morire. pulci, 18-103
: v. volta. -mandare la lena: esalare l'ultimo respiro, morire
: quando l'orno spira, / la lena manda e tira, / è spirito
lavoro o a un'impresa con grande lena, con vigoroso impegno.
muove il campo e marcia con gran lena. note al malmantile, 1-72:
fondo; aspiro; e soffio poi di lena: / ve'la fiala, come
un mascellóne su 'l volto con tanta lena che se n'udì il rimbombo per
[del levriere] per la lunga lena, l'obliquità delle spalle proporzionata alla
denti / e rende al corpo nutrimento e lena; / perciò molti ne stanno malcontenti
: in gran copia; di gran lena, a tutta forza, senza tregua.
inabile a ripigliar mai più in avvenire lena bastevole ad opere di mediocre fatica.
[l'amante] sia d'infaticabil lena, / membruto, asciutto e di color
forza, sua vertù e sua gran lena / corlar non la poteo, perché sì
che sparge spremuti dalla fiacchezza della sua lena non sono altro che perle e di
: io son de età che, lena o meretrice, / per tuo piacer o
fagiuoli, 1-7-341: cpsì tu, lena, pure / fa'che goro merlotto,
/ del mio tormento al dir prenderò lena. alberti, 1-8: poi con tue
/ il mare intorno, con immensa lena. tasso, 17-1: ha [gaza
, 1-4-439: così mi risponde anche la lena a mene; ma perché io son
talor ne'magri giorni suole / la lena, a mestolata a mestolata, / sparger
altro incalzandosi i nemici / inondano sul lena: ombre notturne / stridon da lungi,
. donato degli albanzani, 223: lena si dee mettere tra si famosa brigata
-dare per mezzo: mettersi di buona lena; impegnarsi risolutamente. bruno,
calvino, 8-56: procedevamo di gran lena alla fecondazione,... in
dalla burrasca, perché remigavano a stracca lena. manzoni, pr. sp.,
le difficoltà lo spronavano, gli davan lena. ed aveva persino fortuna in quel
ogni sigillo. bracciolini, lvii-103: lena, quando talor nella pulita / madia
ceresa, 1-442: quale attrito di lena e manco e munco, / anci
e di zibibbi, e con maggior lena degli altri uno spilungone...
'l mie valore scema; / e la lena mi manca a mezza via.
, / volgesi a lei con affannata lena, / mentr'ella in rauco suon morde
64: in certi momenti di maggior lena sentivo il lavoro andare e mordere nel
clivo arduo dell'erta / eoa, la lena a'suoi destrieri incuora / non della
parve veggendo del piacer alate / ripigliar lena il travaglioso fianco. -che
sire, / abbattél morto sanza nulla lena. petrarca, iii-1-12: era miraeoi
nella perplessità delle mosse, spigner la lena, temendo d'incontrar il tracollo dell'
battaglia. moneti, 61: prendo lena per dar poi le mosse / alla
spiacciuto. fagiuoli, 1-2-266: la lena è tua, perché né l'autorità
e rancidi gli scrittori secondo la lor lena di ranocchio s'accingono a saltare,
giganti. cesarotti, 1-ii-211: scorre sul lena / la voce loro: odon del
che giova dunque? dal pulmon la lena / mungerme aeterno e incrementarhie il fuoco
dante, inf., 24-43: la lena m'era del polmon sì munta /
dir di vui ardisco / sì de la lena del pulmon son monto. -in
/ come aver mai potesse un giorno lena, / e veggio che mia pena
ma le ginocchia tarde tremano e la lena affannata debilita le grandi membra.
mar sonante, /... con lena affannata / si volge all'acqua e
spezza ormai quel neghittoso laccio, / prendi lena, o garzon, svegliati, e
noi siamo di buon nerbo e buona lena / et atti a far quel che diletta
tributo richiesto dal nemico gli darebbe solo lena e nervo a fare a buon tempo
se la rivoluzione. -di buona lena, alacremente. de amicis, x-125
. s. maria madda lena de'pazzi, vi-82: sempre vai [
che... non ebbe mai tanta lena da spiccare un salto da una balza
, 8-197: o nerborute genti, buona lena / diavi il ciel, buone braccia
, x-3-535: chi voce mi darà, lena e pensieri / al subbietto gentil convenienti
., ceduto il palco all'e- lena. foscolo, xv-319: pigliati la briga
. aleardi, 1-12: se con lena inferma / qualche ferito nuo- tator fendea
, / chiamar senti'timida boce e lena. carducci, ii-2-218: le cure
[del levriere] per la lunga lena, l'obliquità delle spalle proporzionata alla
: talor ne'magri giorni suole / la lena a mestolata a mestolata / sparger sull'
/ cui non rimase vita / né lena tanta che dicesse omei. antonio da ferrara
, dai torbidi / monti lontani con lena rabida, / con aspro sibilo soffia
l'ultimo disse: « oh, che lena a dire che dante sia savio!
che bramava allo sforzo d'ogni gran lena e al prezzo d'ogni pena maggiore di
comparte / col desio di seguirvi ardire e lena. -per estens., con riferimento
in petto / che la presenza sua lena mi aggiunge. -di animali.
a cui, se mancava corporea la lena, sovrabbondava spiritosa la divozione.
di camminare fin che l'ora e la lena glielo permettessero: e d'aspettar poi
le giovi, con darle polso, lena ed ornamento. bettinelli, 3-495:
d'agnello * / tu rafforzi mia lena ch'era stanca. poliziano, orfeo,
'ortagorisco': grosso pesce, tetradone lena de'moderni, che preso getta un
io di qua speri mai un giorno lena? / non è che mai calasse a
il turcomanno, ogni dì più accrescendo lena alle sue fiamme con l'aspetto deu'immaginata
osservato che i venti prendon vigore e lena. g. b. nani,
se tardaremo, / l'oste può prender lena e farsi forte. foscolo, ii-71
. / dormiron poi per racquistar la lena / e nella stalla intanto a crepa
in bocca, credo per aver maggior lena. palazzeschi, 3-243: a mezzogiorno
, lvii- 106: la bella lena ad ora ad ora / succinta e fino
i quali, imbriacati per mantener la lena, non hanno mai palio...
/ le gravi membra e l'affannata lena) / palpitando anelava. sarpi, vii-64
fiàmmola flava, / a cui mancava la lena, / s'affilava e palpitava,
, non avrebbe potuto arrancare con maggior lena sul remo di quello che essa,
di n e accostamento secondario a santa lena 'sant'elena 'per la var.
afrena, / cosi mi trage e lena / come pantera le bestie salvage. guido
m'afrena, / così mi trage a lena / come pantera le bestie salvage.
gli occhi a quello sparver sanz'altra lena / volsi, e lui viddi in verdi
vicina diè loro le ali al piede e lena al passo. batacchi, 2-221:
confortarsi lo stomaco. bracciolini, lvii-103: lena, quando talor nella pulita / madia
volerti pigliare / per moglie la mia lena. / -ghi è già fatto il pasticcio
, i-3-71: io promisi al mio lena (ben mi ricorda il patto) /
agio lo finirai d'uccidere, se lena alcuna li fosse ri- masa, staccandogli
passati disagi, avea poco di lena. -per estens. che si
, 1-23: come quei che con lena affannata / uscito fuor dal pelago a
scarpe della propria pelle: lavorare con lena, senza risparmiarsi. verga, 8-32
cielo, / grida in robusta infaticabil lena, / ma nell'entragno ei non
se la mia mano non ebbe mai lena per tradire il mio cuore. g.
indovino; / mi vuol chieder la lena; e'la saluta, / la ga-
o vani o poco utili, quando avrebbono lena di trattare i più sodi e i
mia filiuola e filiola che fue de la lena mia molie a che dio perdoni.
il suo cuore divino e la sua lena immortale. = voce dotta,
, 1-24: come quei che con lena affannata, / uscito fuor del pelago a
al ferro il nerbo al braccio la lena al polmone. -ant. con
ciascun di questi è fiero e di gran lena / onde battaglia orrenda e pertinace /
) non incoraggia a colture di gran lena, a piantagioni di lunga aspettazione.
lvii-109: guardo e ravviso esser la lena mia / che mi porta un piattel di
: spingere a muoversi velocemente; dare lena. morando, 147: il timore
diè loro et ali al piede e lena al passo. -dare piede a
, mentre lo strinse, / con lena tal che sul lasciato seggio / mi torse
atlante a cui, se mancava corporea la lena, sovrabbondava spiritosa la divozione. verga
a bomba con pieghevole spirito e fresca lena. f. m. zanotti, 1-8-69
1-101: venghi fuora intanto e prenda lena / la legge, che vietò l'empio
stemperata, né troppo forte né troppo lena. trattati dell'arte del vetro, 71
piglierò forza, ardir, vigore e lena, / avessi assai più pria mi
di ciò, se irata, / la lena a un tratto crede, / ch'
, n. 21. -pigliare lena, respiro: avere un momento di
gran senno e provedenza e per pigliar lena e forza per sé e per gli
aveano combattuto, / senza giammai aver lena pigliata. forteguerri, 26-40: in questo
, l'operaio ripiglia la fatica con minor lena e agevolezza, pure con coraggio;
chiassona e andavo a dare li pizzichi alla lena, alla lalla e alla tota?
della gattina, 178: non ha lunga lena di parole, di idee, di
dante, inf., 24-43: la lena m'era del polmon sì munta,
dir di vui ardisco / sì de la lena del pulmon son monto. fasciculo di
-senza polso, senza polso e lena: privo di sensi; esanime.
, / su 'l pavimento senza polso e lena. pasquinate romane, 955: veduta
/ uom quasi senza polso e senza lena. s. carlo da sezze, ii-448
di messer lo dottore non avevano la lena nel polso e ordinariamente erano insipide.
polso fermo, forte, polso e lena). m. villani, 9-76
: non ho polso e non ho lena, / non ho pungolo e i difetti
. alfieri, iii-1-262: se io lena e polso mi avessi...,
39-ii-13: questa eloquenza prendeva polso e lena dalla libertà. spirata questa, si spense
. -dare polso, polso e lena: infondere vita, animare. petrarca
fresche, e diè lor polso e lena? b. cavalletta, lvi-234: io
purghi e rischiari e dia lor polso e lena? salvini, 39-iv-24: ogni giorno
argomenti, le vanno dando e polso e lena, perché agli urti del tempo e
sublime / e diè lor polso e lena, / tuo fu lo spirto.
-pigliare, prendere polso, polso e lena: acquistare forza, energia.
: trovano ancora il tempo e la lena per salutare prontamente e pronamente un frataccio
cecchi, 20-3: e'mi manca la lena (oimè): io ho /
di una bicicletta); pedalare di lena. - anche sostant. soldati,
e meno potente, torvo e cheto pigliava lena per islanciarsi addosso al conquistatore.
popolatissima. berchet, 358: se la lena / spinger ti giova e i passi
: qui posandomi a ripigliare alquanto di lena che in me, per la strettezza del
/ che m'avacciava un poco ancor la lena / non m'impedì l'andare a
dolcezza piena, / agiatamente inalzarmi la lena. marino, i-240: di grazia,
dante, inf., 24-44: la lena m'era del polmon sì munta /
il turcomano, ogni dì più accrescendo lena alle sue fiamme con l'aspetto dell'
e più il lungo cammino percorso con lena precipitata. baldini, i-76: stanotte era
salga / che abbia di te più lena e ti precorra! manzoni, fermo e
: scese giù il colpo che vibrò gran lena, / e l'aurea testa le
che non ha perduto nulla della sua lena di pregatrice. -con riferimento alla madonna
armi del proprio sangue andar mancando di lena più che d'ardire, prendeagliene strana
uditor miei, ch'io spirto e lena / ripigli alquanto, se narrar vi voglio
, / prenda nuovo vigore e nuova lena / e sia di belle immagini ripiena.
prepararsi alla meglio, insufficientemente e non di lena a un esame, a una prova
e stracco, / senza spirto e senza lena, / domandarvi posso appena / quattro
lavori proemiali d'un'operetta di qualche lena cui vorrei dar mano neu'invemo.
pure trovano ancora il tempo e la lena per salutare prontamente e pronamente un frataccio
13-196: trovano ancora il tempo e la lena per salutare prontamente e pronamente un frataccio
ottenne, / ma chi con egual lena / tutto adempiè, fino alla meta
ferrara ebbe di prossimo / 'la lena '. -con valore aggett.
f. frugoni, 5-530: a tutta lena affannato volò col piede aleggiante per un
sul pian terrestro: / esser vuol lena da buon protomastro, / piè snello
di ritorno ti fosse restato tanto di lena da empire con tutta disinvoltura quattro facciate
mia d'introdur l'idol d'e- lena ad imitazione di euripide fra le scene.
l'atleta..., ripresa nuova lena, si rifà più ardimentoso e più
ma il poverin, che aveva poca lena, / rimase vinto dalle gran stoccate,
. morelli, 166: avea nome monna lena: fu una savia donna, molto
5-182: non ho polso e non ho lena; / non ho pungolo, e
fiato, e di ripigliare altrettanto di lena per condursi al fine della clausola.
e rischiari e dia lor polso e lena / e degl'interni moti alla gran piena
senti, e senti anche la rauca / lena del vecchio rematore, come / se
, solete mandarmene? / -anch'altro, lena. -forse una o due coppie /
ariosto, 414: -or vedi, lena, a quel che le tristizie / e
; aspiro; e soffio poi di lena: / ve'la fiala, come un
son pericolose e finiscono a fucilate. lena, 282: avrebbe attaccato volentieri questione,
cavai sien addestrati forti e di gran lena e faticosi et il meno questionevoli che sia
allora anche lei la più piccola della zia lena, erano nati a poca distanza l'
, / a poco a poco la lena mancava. / lui furioso non se
crescer il vigore e raddoppiare manifestamente la lena. marini, iii-13: se maraviglia
uscio della mia vita / con raddoppiata lena / quei colpi spessi e furiosi?
lucerna, crescer la vena e la lena. -biancheggiare. - anche sostanti
d'agnello, / tu rafforzi mia lena ch'era stanca. pascoli, i-271:
. -immergersi ritmicamente con buona lena. ugurgieri, 89: prima si
questi del cavalier azzurro, non a lena mancante potendo ascriversi, fu stimato effetto
rancidi gli scrittori, secondo la lor lena di ranocchio, s'accingono a saltare,
cagione: / rapidissimo piede, / infaticabil lena. -di animali. chiabrera
non totalmente privo di forza ha ripigliato lena; e, rifattosi, è tornato sopra
rattoppare, a tirare lo spago con una lena e una foga raddoppiate dal dispetto.
ed alla fine della rattura d'e- lena sua moglie. r. da sanseverino,
periva, / volgesi a lei con affannata lena, / men- tr'ella in rauco
sostanza. 2. compiuto con rinnovata lena (un'azione). f.
, lvii-109: guardo e ravviso esser la lena mia / che mi porta un piattel
ristarsi infra i graticci / senza lena e vigor, tu le conforta /
scese giù il colpo, che vibrò gran lena, / e l'aurea testa le
. tasso, 19-17: con gran lena / l'un calcò l'altro e l'
tempera pena, / conforta e redde lena. 6. portare a un
sono state la tonia tua moglie e la lena tua figliuola, le quali ho pregate
rena, / ma senza avere più lena. / forse era il peso, nei
requie, e come se in quella ripigliasse lena e vigore si provò più volte ad
bisogno di gran riposo, come di poca lena e come quello che ha la respirazione
. lucini, 4-20: veniva con lena incessante tracciato e battuto con opera di
iii-418: tremito, e affanno / ogni lena mi tolse, e i passi miei
1-182-12: se gli spirti mei reasumon lena / (che 'l fanno sol per un
/ ad enfortir ai mio poder la lena, / per qual io possa uscir di
8. battere i remi con maggior lena e più in fretta. - al
rimorsi che prima avea ribattuti con tanta lena? 21. intr.,
tante vivande, / c'apena apena ncoglieva lena: / quando ributta e per terra
per la mancanza di grandi uomini. lena, 2-186: se i suoi inni aggressivi
due quarti, / avrò più fiato e lena / per ricantarti se rotonda e piena
p. maffei, 162: pigliò nuova lena il pontefice e non lasciò di ricercare
tante vivande, / c'apena apena ncoglieva lena. meditazione sulla vita di gesù cristo
liqueco'sassi ». agnolo con voce lena dice: « donna mia, tu di'
aspra regione, / mancandoti a salire e lena ed ale, / ti contentasti d'
e in basso stato, / ricovran lena. ecco 'l bel capo loro / di
la cniarintana, ell'era di sì buona lena ch'el- l'arebbe straccati cento uomini
con grandi ridicimenti alli orecchi d'e- lena della beltade di pari. d. bartoli
, l'operaio ripiglia la fatica con minor lena e agevolezza, pure con coraggio.
s'egli e vero, o phi- lena, che amore ti risospinga in cotesti luoghi
e 'l vostro bel riguardo mi dà lena / e mi ritien ch'io mi sono
l'impulso / di rimeggiare a bassa lena, a furia, / e va spremendo
/ e mancar sente l'animo e la lena, / alla vorace fiamma c'ha
omogeneo; mescolare nuovamente o con maggiore lena. - anche assol. cennini,
lungo, di nuovo o con maggiore lena. ricettario fiorentino, 90: i
a qualcosa di buona lena; ritornare alla carica per ottenere qualcosa.
: al suo venir, con maggior lena i teucri / dànnosi àu'opra, e
morte. 5. riacquistare lena ed entusiasmo, coraggio e determinazione per
dei principi vincolanti. 4. riprendere lena (le forze). nievo,
mentre correva all'erta e pronunziava con lena affannata orazioni e versi. baldi, 92
adagiandosi, si conforta e con nuova lena si rinforza. -ristabilirsi (la
di un sorriso, proseguì a rinforzata lena la sua intrepida lezzione. magalotti, 9-2-248
di recreazione e rilassamento per rinfrancare la lena e 'l vigore, affin di poter
crescer il vigore e raddoppiare manifestamente la lena. c. i. frugoni
rinfrescando gente nuova e non lasciando prendere lena né riposo a que'delle mura e della
tutta ringio- vialita, spiega di nuovo lena aleggiante, che a quello festosamente l'
.. ed ella tornava alle carte con lena rinnovellata. onofri, 31: la
infingardisce, il volo si tarpa alla mia lena svenuta. nomi, 1-45: l'
, per pietà, or dèali alcuna lena, / che 'l tristo spirto si rinvegna
lasciarlo in oblio, non si sente in lena ai rinvilupparsi di nuovo in questo argomento
accettabili. -ripigliare il fiato, lena, la lena e il fiato: riportare
-ripigliare il fiato, lena, la lena e il fiato: riportare il respiro
fonte per ventura / qui potrem ripigliar lena: / poserem qui alla frescura.
bisogno di qualche riposo per ripigliar maggior lena. -ripigliare il filo: continuare
di gran riposo, come di poca lena e come quello che ha la respirazione
bisogno di qualche riposo per ripigliar maggior lena. stampa periodica milanese, i-354: l'
potea ben, per parlar, riprender lena. porcacchi, i-43: di già
con l'acquavite, / talché riprese lena il poveretto. giuliani, i-482: non
nelle locuz. riprendere animo, cuore, lena). a. pucci, cent
/ e gli augil- letti riprendon lor lena, i... i ciascun amante
/ come fiume ch'acquista e perde lena; / ma esce di fontana salda e
t'albano. bracciolini, lvti-103: lena, quando talor nella pulita / madia
un cammino di graduale pendìo proporzionato alla lena dello spirito umano, coll'allettativo del
, iii-5-184: noi italiani non abbiamo più lena da repulsare il servaggio intellettuale che i
per ripigliar col riposo la mia vigorosa lena. foscolo, xvii- 264:
pezzi stracciata la camisa e fuon d'ogni lena, stanco ed anelante. de mori
e rischiari e dia lor polso e lena / e degl'interni moti alla gran piena
libro di sydrach, 324: la lena iscie della rischiaratura degli omori che sopra
più arrendevole e più dolce e più lena, ed inchinevole ad ogni prestezza,
lasse e ristarsi infra i graticci / senza lena e vigor, tu le conforta /
/ come fiume ch'acquista e perde lena. gelli, 17-89: perché ad altro
, 1-23: e come quei che con lena affannata, / uscito fuor del pelago
erbe, assai contento / se core e lena a sospirar m'avanza. idem,
andrea da barberino, iii-41: santa lena, madre di costantino, faceva fare chiese
[d'annunzio], così, di lena, confortato, sicuro, in pieno
guida / tettoreo carro, ei senza lena e spirto / giu tra le mote
no, tu non istudi, / lena mia bella, la teologia; /
. franco, 7-385: o fi- lena, già veggio il fiorito maggio, onde
coltri. gadda conti, 1-521: ecco lena si rivoltava nel letto, stirava un
da te, cupido, senza aver mai lena, / onde a pena più vivo
armata / lira sonante, or dammi lena e voce / robusta. socchi, 3-19-97
robusto condottier, ché vano / era a lena minor volgerlo altrove. goldoni, xiii-928
te, dorotea, mandami / la lena a tòr li ferri suoi da volgere /
rombazzo / che fan gridando a tutta lena i corvi. pascoli, 1244: lo
pur [il cavallo] fosse fuora di lena si appoggiasse, ogn'una ai esse
, è un disio. -rompere la lena: spossare. nievo, 2-71:
coraggio che a lungo andare rompono la lena. -rompere la malia: v
; fatiche, a dir vero, di lena assai stracca. sono tre fra le
sfaville, / di beltà, fuorché lena, il vanto avea. -inferocito (
figliuola. ariosto, 1-iv-624: bastar, lena, do- vrebbeti / che de la
tr. battere lentamente le ore. lena, 1-170: l'orologio della parrocchia in
vivande, / c'apena apena ricoglieva lena: / quando ributta e per terra lo
morelli, 166: avea nome monna lena: fu una savia donna, molto eloquente
. cesarotti, 1-xii-231: la mia lena è ancora salda, sdegno di montar
se non ti caggia la tua santa- lena / giù per lo colto tra le due
carpirla. 4. trambusto. lena, 1-255: purché non ci si mischiasse
quarantotti gambim, 6-97: c'era lena, la piccola scema dalla bocca sempre
5-1039: un subitaneo sospiro / passa con lena affannosa: / dietro la vetta scabrosa
mio, freddo da bruciare un carro di lena per settimana scaldandosi ed arrostendosi il corpo
, / che concitato da ter- ribil lena / soffia, e di spume il duro
quasi morbido giumento fuggendosi, con la lena delle parole vie più lunghi e più
e poi qualche lavoro di più lunga lena le cui scarabocchiatissime cartelle vi apparirebbero come
169: il verme viaggia. avea ripreso lena / nella scarsella di quel buon prelato
fu dato che d'accennare alla scarsa lena del mio ingegno. leopardi, 16-15:
. imbriani, 3-70: lina e lena scherzavano l'altrieri col revolvero del- l'
del corpo, onde, sentendosi scemare la lena, tentò di porre le spalle al
denti / e rende al corpo nutrimento e lena. -assumere un determinato atteggiamento o
del lan- ther, una scenaccia che lena ne fu malata dallo spavento. svevo
lieto come al solito, perché la sua lena, la cornamusa era muta, per
, ed era di molta buona e grande lena, finissimo schermidore e sicuro sopra ogni
ride uscire un giovane bellissimo, di grande lena e statura, con indosso qualcosa più
. carducci, iii-14-181: invaghitosi della lena moglie di bemino, una stìattona già stazzonata
che dèe averne, e si gode la lena. idem, iii-28-301: gli stati
nella mente da dio medesimo hanno altra lena da muoverci che le nostre. lo
313: il poverin, che aveva poca lena, / rimase vinto dalle gran stoccate
lavorar di schiena. -con grande lena, d'impegno. goldoni, vi-130
13-68: il dottore mi ha detto che lena è un po'schizofrenica e mi ha
arecarà o verrà a vendere veruna soma de lena, mare il solco del passaggio,
de xii denare per ciascuna soma d'esse lena, -formare una scia (l'
? cesarotti, 1-ii-211: scorre sul lena / la voce loro. buzzi,
ariosto, 1-iv-557: nessuno ben come la lena scortica. duodo, lii-15-176: tutto
non cura: / « aiuto, lena mia, dolce mio bene: / qualche
/ le gravi membra e l'affannata lena) / palpitando anelava. nannini [
. / quel cavalliero è di soperchia lena, / e per scoder la dama
egli e unico al mondo ad aver lena così gagliarda che non senta una tal differenza
età sulla mia lingua / e vienmanco la lena. 3. essere portato sulla
. « a seder, cavaliere; vostra lena è affannosa ». -da
opera ch'elle fanno è eguale e lena. sanudo, xx-472: dii recever di
184: noi italiani non abbiam più lena da repulsare il servaggio intellettuale che i
non sentirsi in forma. -sentirsi in lena: essere in forze. betteioni,
betteioni, iv-18: non si sentiva in lena e aveva bisognodi riposare. -sentirsi
. fagiuoli, all-n: noe, lena, non vò cricca in casa mia,
gran pena / e non ho sangue né lena. -fare insieme nell'arte della
correre lungamente se non arà fatto la lena nel pome e nel nuoto.
quasi a mezza posta, acciò la lena / li duri e sfangar possa ogni pantano
son di stanca e voi di franca lena, / voi vivete contento ed io
agg. ant. che lavora di buòna lena, che s'impegna molto; instancabile
arduo dell'erta / eoa, la lena a'suoi destrieri incuora / non della
maestro m'accusa, io non ho lena da produrre la mia difesa sfiancata.
doppione sfolgorato / ha d'un folgore più lena, / poiché lampeggiando a pena /
/ che non minor bravura e minor lena / nel talamo mostrò che sull'arena.
, 3-i-263: lo storico per via perde lena e si fapiù negligente, appunto come accade
», diceva tanto da mettersi in lena, « rimàngiati la parola e non offendere
, per pietà, or deali alcuna lena, / che 'l tristo spirto si rinvegnaalquanto
le nari? è satira e si- lena salvini, 6-144: silena è quella e
che contiene silice (un composto, un lena: / ve'la fiala, come un
piegano i ginocchi / riprende la sua lena su per l'erta / sinché l'arso
vivande, / c'apena apena ncoglieva lena: / quando ributta e per terra lo
, agg. letter. privo di lena, di energia, ai forza; stanco
i-46: repiglia, o mio fregoso, lena / né te smarir a seguitar l'
smorza. bertolucci, 148: o unanime lena di esseri viventi con me / in
, / simile a pellegrin smunto di lena, / s'abbandonò. arpino, 13-n
traviate in aurei nodi, / ché stigia lena, / con tutto il poter suo
/ e gli augilletti ri- prendon lor lena / e fanno dolzi versi in loro usanza
aquilone e levante, ch'è la più lena guancia che quella tra aquilone e ponente
fondo; aspiro; e soffio poi di lena: / ve'la fiala, come
biam bastante vena, / ripigliando la lena, / da'una forte soffiata /
quanto soffrisce la loro borsa e la lena. 10. sopportare un comportamento
, ove i malvagi andavano a riprender lena, e conoscersi... e coscriver
senza aver mai riposo o reve lena, / chi subgiugar si lassa / dalle
croce, ii-5-301: è mancata loro la lena di criticare al lume degli stessi loro
f. frugoni, 5-530: a tutta lena affannato [ercole] volò col [
mia, / lo spirto che languìa / lena riprende e ardir. t. gnoli
altra opera che il banchieri pubblicò da santa lena in venezia nel 1605, per i
, 4-intr:. quelli che dovrian darmi lena mi sup- p p primono
muto. ariosto, 1-iv-568: sarìa, lena, cotesto buon rimedio / a far
come fiume ch'acquista e perde lena. petrarca, 135-46: surge
clivo arduo dell'erta / eoa, la lena a'suoi destrieri incuora. verga,
altero. tasso, 19-17: con gran lena / lyun calcò l'altro e l'
forti intelletti, a cui domandava la lena a combattere, s'era trovato solitario in
o a comportarsi in un dato modo con lena, con impegno, con serietà o
. -tirare sotto-, continuare con lena a svolgere un'attività, a compiere
tolsero ad un tratto la voce e la lena. caro, 12-i-345: quanto a
: il sangue ha perso, e la lena è mancata, / e ben è
mi vorrei sparar per più forza e lena. / e l'andar sì veloci lor
cagione, / rapidissimo piede, / infaticabil lena. metastasi, 1-iv-161: considerando egli
cantare di madonna elena, 64: madona lena, la cortexe e bela, /
uscio della mia vita / con raddoppiata lena / quei colpi spessi e furiosi?
... / da que'lini la lena e noi s'aspetta, / quelle
/ il cavallo correndo, onde fa lena / e destre gambe, ché a forza
ed accogliamo i venti / che sgorgano dal lena. pellico, 2-19: il piloto
spiegate. -con grande impegno e lena. e. cecchi, 2-54:
bracciolini, lvii-106: quando la bella lena ad ora ad ora / succinta e
lavori murari che voleva spingere avanti in gran lena si arenavano. -far giungere una situazione
: quando l'orno spira, / la lena manda e tira. dante, inf
39-ii-13: questa eloquenza prendeva polso e lena dalla libertà spirata questa, si spense
essendo egli di gentile spirito e di pochissima lena, ma con molta grazia..
: insin ched i'avrò spirito o lena, / i'non farò da. cciò
sì che spolzar non puossi e perder lena, / se non vuole e no 'l
. -camminare alacremente, di buona lena. fazio, iii-5-92: da porto
: si abitava in casa dell'abate lena. curioso originale, lungo fungo, con
. e. gadda, 9-226: la lena, tutta rossa, rientrò in cucina
8. locuz. correre a spremuta lena: correre molto velocemente, a rotta
. frugoni, 3-iii-73: corse a spremuta lena anfaneggiando, senza poter articolare parola,
non abbiam bastante vena, / ripigliando la lena, / dà una forte soffiata /
il suo squillante corno / non ebbe lena. tebaldeo, egl., 4-216:
, / uom quasi senza polso e senza lena. / e forse che le fé
. massaia, viii-23: ripresi con maggior lena i lavori della grammatica e del
. carducci, iii-14-181: invaghitosi della lena moglie di bernino, una stiattona già
dèe averne, e si gode la lena. -trattato e discusso fino alla
aretino, 20-349: si dice che santa lena si leva da sedere tre volte,
fammi serrar con questo petto, o lena, / il forno tuo, quando gli
chiacchiere che ingannano la fatica e la lena che la sostiene. è come un
stilla per il lambicco dei guai la lena e i polsi de la vita.
/ che a sano guardator toglie la lena. -riguardo per una persona.
a stracca. -con grande lena. abate isaac volgar., 36
ch'altro non cheggio se non forza e lena. poliziano, 1-757: or seguitiam
alcuna exercitazione senza stracciarsi diciamo colui avere lena. = da un lat. volg
uno straccivéndolo di letteratura, venderò -a stracca lena: stancamente. cenci, ma miei
. sbattuti dalla burrasca perché remigavano a stracca lena. stracco1 (ant. straco
già stracchi, logori e scerà la lena e crescerà el fiume de la eloquenzia quanto
: stralunava a veder il giustiziere fuor di lena e insanguinato, senza stuolo, a
pugilla- tore tanta virtù che, ripresa lena, con isforzo supremo stramazzò l'avversario
immota in quel lagrimar vano, / la lena strangosciata e 'l parlar roco.
, sul modello di spia, spione, lena, lenone. stregóne2,
5-220: posandomi a ripigliare alquanto di lena che in me, per la strettezza
a stringere la realtà naturale con nuova lena, quando, in un attimo di smarrimento
dalla mattina canta, / quanto dura la lena / strofina i pavimenti, / spande
eccitava l'invidia e l'emulazione. lena, 1-595: marco pigliava gusto alle
. bracciolini, lvii-106: quando la bella lena ad ora ad ora / succinta e
., 3-59: appresso la magda- lena... le sante piante de.
storia, che ci lavora intorno con troppa lena e la precisa con soverchia pazienza,
ma le ginocchia tarde tremano e la lena affannata debilita le grandi membra. metastasio
spirto (dopo la morte) / lena mancar si sente: / così d'affanno
temerario ardire / estrema forza e infaticabil lena, / vien che sì impetuoso il
e posavanose a pede delli arbori per accogliere lena, ca stanchi erano e come se
tal natura, / c'a la sua lena tragon li animali. dante, par
fiate aviene che prima si perde la lena che la caccia si tenga. leonardo
e fresche, e diè lor polso e lena? boccaccio, 1-179: le due
scotendo / le gravi membra e l'affannata lena) / palpitando anelava. in molte
169: il verme viaggia. avea ripreso lena / nella scarsella di quel buon prelato
3-19: questa istessa [anna bo- lena] con l'empietà delle sue dissolutezze operò
: quando l'orno spira, / la lena manda e tira, / è spirito
. -tirare sotto: continuare di lena a fare qualcosa (in partic.
passo veloce, deciso; camminare di lena; passare oltre senza fermarsi (anche in
gilio, 465: dice la magda- lena a le marie, a quella volta:
, / s'a la virtù del ciel lena mancasse, / de tarmoniche rote il
meno potente, torvo e cheto pigliava lena per islanciarsi addosso al conquistatore. savinio
sopra un canapè della sala per riprender lena. deledda, v-206: la signora corse
vi-74: bruto, riguardando i gesti di lena esser più da un uomo porgente umili
. goldoni, xi-1122: intanto della lena / quest'altro cacciatore / va civettando
afrena, / così mi trage a lena / come pantera le bestie salvage. poesie
li cavalli... corrono per la lena che hanno assai forte, e spronati
natura, / c'a la sua lena tragon li animali. / s'eo trago
fagiuoli, 1-1-155: -orsù sta alla lena il dar il tratto alla bilancia, e
: la cecca e matteo, la lena e mone / chiamare a far tremar portici
parlando fatto pausa amore, e preso lena; egli, che solito esprimersi in
le giornate brevi, i soli di poca lena dell'autunno, e poi l'inverno
], disse: « oh, che lena a dire che dante sia savio!
mentre ch'io taccio adunque e piglio lena, / quanto di lei t'ho detto
, 1-23: e come quei che con lena affannata, / uscito fuor del pelago
fretta; al più presto; di gran lena, a pieno ritmo, senza interruzioni
, / come fiume ch'acquista e perde lena. boccaccio, dee., 5-intr
, per pietà, or dedi alcuna lena, / che 'l tristo spirto si rinvegna
vigor di mente / di sua vita dar lena alla parola / e poeta salir di
natura di nervi vigorosissimi e di forte lena, sono mal propri al tragitto di fiumi
posso non cantare, canterò fin che la lena dura. -basso, volgare
calvino, 8-56: procedevamo di gran lena alla fecondazione, cioè io fecondavo tutto
un punto alsi et exarsi / la persa lena e il vivido vigore, / e'
/ sempre in voga e sempre in lena. mazzini, i-248: la stampa è
buona disposizione d'animo; di buona lena; di buon umore; volentieri;
non basterebbe, se non fosse l'opera lena ed assidua degli argini, il terreno
, / che ne'rapidi aringhi ha minor lena. sinisgalli, 6-36: il suo
stanchezza / ruba il piede e la lena? niccolini, 40: le fiorentine zebe
se non ti caggia la tua santa- lena / giù per lo colto tra le dure
attorno. m. mazzucco, 5-66: lena è una donna e anche desiderabile,
anche desiderabile, vita una bambina. lena da quando hanno saputo che è una concubina
donne si facevano il segno della croce e lena si soffiava il naso, ripetendo nennello
, cliv-191: se non si possiede la lena réclamista del ferri, del moleti etc
nievo, 10-i-101: peccato che la lena / per l'umana fralezza / basti ai