più lordo o più ghiotto e più leccardo di lui, che non solo in
non ha rivali;... leccardo come un sibarita. 3.
, dolce cosmografo e brusco inquisitore, leccardo del arrosto di carne umana 'ad
splendida leccarda. = deriv. da leccardo. leccardia, sf. cibo
ritrova. = deriv. da leccardo, sul modello di ghiottoneria.
tose, di * vagheggiare '. leccardo (ant. lecardo), agg.
più lordo o più ghiotto e più leccardo di lui. lomazzi, 421: quel
, fra quali primo usurpatore della gloria leccardo fu apicio romano. scalvini, 1-39
nelle furie, come se aveste detto leccardo al battista che mangiava grilli e cavallette
/ chiamar simoniaco, / lascivo e leccardo / chi un soldo sparagna / donando
già prefate, / delle quali è più leccardo / che la gatta e il can
è quel gran gnaton, quel gran leccardo / che stanca i grassi fochi e gli
fame / si vide allo spedai questo leccardo / in pulir piatti satollar sue brame.
bonifazio, quel è il più gran leccardo / che sia nel mondo, il genovese
che di fresco, di dolce, di leccardo, di aristocratico, il padron di
persciuti, acquistarete il titolo di amante leccardo. = var. di prosciutto,
, / si vide allo spedai questo leccardo / in pulir piatti satollar sue brame
fame / si vide allo spedai questo leccardo / in pulir piatti satollar sue brame
3: si allievi [lo spenditore] leccardo polito e non porco, che con
lordo o più ghiotto e più leccardo di lui, che non solo in casa
fame / si vide allo spedai questo leccardo / in pulir piatti satollar sue brame
ai fame / si vide allo spedai questo leccardo / in pulir piatti satollar sue brame
] non ha rivali,... leccardo come un sibarita. vtani, 4-33