e veder voi, non meraviglio, ma laudo. ovidio volgar., 2-32:
trattato d'amore, 11-7: ora laudo lo bon astettare, / e la
d'essere bella, temendo, / voi laudo in mio cantare. rustico, 3.
a tutte cose dentro, / canto, laudo e descrivo. marino, 5-117:
a tutte cose dentro, / canto, laudo e descrivo. d. bartoli,
aquino, v-i 19-49: ed eo mi laudo, che più altamente / ca eo
core; / per odio nuio blasemo ni laudo per amore / né già del vero
aquino, v-i 19-50: ed eo mi laudo, che più altamente / ca eo
l'amicizia de'mali non è amicizia. laudo ben che questo nodo così stretto non
vestigi... nella voce « laudo », che dovette dapprima significare sentenza
d'aquino, ii-143: a voi mi laudo, donna, a cui son dato
forno / allor poresti più mal poco laudo. boccaccio, dee., 1 -intr
atto / ho sempre con ragion laudato e laudo; / ben che col rozzo stil
tutte cose dentro, / canto, laudo e descrivo. marino, vii-151: la
core; / per odio nuio blasemo ni laudo per amore / ni già del vero
e veder voi, non meraviglio, ma laudo. marino, vii-223: se però
sdegno più forte, io primo il laudo / e l'apprezzo, e l'ammiro
e contento, io di continuo ne laudo la sua divina maestà di tanta grazia
/ ho sempre con ragion laudato e laudo; / ben che col rozzo stil duro
crudelemente. guittone, i-25-274: eo riccor laudo in ciò che non pò l'omo
, e orando dico: io ti laudo, padre, signore del cielo e
. inghilfredi, 4-23: non laudo cominzar senza consiglio, / né no
guittone, i-3-513: e izaìa: « laudo te, signor mio, che se'
, 31: ma non laudo già che si diletti... delle
la quale si ricerca nella sentenza o nel laudo, ma che basti d'esservi state
allegro e contento, io di continuo ne laudo la sua divina maestà di tanta grazia
. bianco da siena, 113: laudo la tua potenzia / e la bontà
imagini: quando riprendo la mia, laudo quella del prossimo, e riprendendo quella
, e riprendendo quella del prossimo, laudo la mia. ariosto, 12-26:
. m. savonarola, n: laudo il vino de pomi granati acetosi,
concetti). panziera, 1-32: laudo in sommo la croce d'amore ingravidata
carissimo mio, ciò consiglio, ciò laudo, ciò ensegnio. francesco da barberino,
d'aquino, 97: a voi mi laudo, donna, a cui son dato
si facevano. ochino, 206: laudo e approbo la sobrietà, come quella
non si deva ascoltare aristotile, anzi laudo il vederlo e diligentemente studiarlo, e
. pucciandone, 352: ben mi laudo d'amor, che m'à donato
rinaldo d'aquino, 102: io mi laudo che più altamente / ca eo non
e simili, particolarmente in venezia: laudo, accettazione, approvazione. b. croce
sentar aspetando il doxe li desse il laudo. bembo, 10-ix- 210:
: lettera scritta al detto podestà sopra il laudo della detta sentenza. della casa,
alle quali io sono obbligato per il laudo fatto dal sig. uberto strozzi da
. con un semplice termine o di laudo o di taglio, che di scrittura
[i plenipotenziari] vollero antiporre al laudo del principe d'oranges e delle provincie unite
è cosa agevolissima il perderla. siamo al laudo d'una sentenza, e gli avversari
manto, / gabbo e non laudo, laudar l'om nesciente. chiaro
son temente, / s'io laudo, no 'l mio laudo aggia valore.
/ s'io laudo, no 'l mio laudo aggia valore. baruffaldi, iii-51
: io per me non gli dò 'l laudo / né l'applaudo. =
-venite in casa, ch'e'vi chiama laudo. / -io non ci vo'venir
femene, poncel'e mariade, / no laudo tute moneche qe sta enfazolade. g
noi odono. guittone, i-3-512: « laudo te, signor mio, che se'
, nell'installazione e co laudo di materiali e impianti nucleari; per l'
pan. m. savonarola, 24: laudo... panata alterata e somigianti
piglia. guicciardini, 2-1-48: io laudo che uno principe vadia nelle espedizioni personalmente
personificazioni. anonimo, i-568: se laudo e blasmo tua potenza, amore,
di canace e di macareo, e laudo la pietà d'ifigenia e la fortezza di
barone. cavalca, 6-2-33: io ti laudo, signore dio padre, che hai
. aretino, v-1-416: io molto laudo perché a me assai piace tesservi voi,
non si deva ascoltare aristotele, anzi laudo il vederlo e diligentemente studiarlo, e
. aretino, v-1-416: io molto laudo, perché a me assai piace, tesservi
tal gita, ch'io ri esorto e laudo, / ché la pronta obbedienza è
, i-163: io accetto e provo, laudo e benedico la medicina, e dall'
femene, poncel'e mariade, / no laudo tute moneche qe sta enfagolade: /
a ubedir a tanto quanto voi il laudo. codice aragonese (1490) [
animo torse. aretino, iv-5-267: laudo della cortesia che usate ai litterati,
quiete. anonimo, i-568: se laudo e blasmo tua potenza, amore,
de reverenzia, / davanzo a vu laudo in presenzia. cavalca, 18-247: la
comincia a vivere, io per me laudo il vostro che attende a ringiovanire per ria
46: è vero che io mi laudo di voi; ma noi dico già per
. lapo gianni, xxxv-ii-573: eo laudo amor di me a voi, amanti
e veder voi, non meraviglio, ma laudo, conoscendo ciò ch'amare ed elegiero
tadeo. monte, 1-79-11: 1'ne laudo dio e messer sam péro / che
imagini: quando riprendo la mia, laudo quella del prossimo, e riprendendo quella
, e riprendendo quella del prossimo, laudo la mia ». prose genovesi, 6
e cornoin vostra grandessa umilità credo, le laudo e la conforto crescere e mantenere sor
ch'iosiego follore. ibidem, i-568: laudo e blasmo tua potenza, commetti
già socrate: 'laudo quae intelligo, laudo etiam quae non intelligo', né ho
, ed io sono infermo, laonde laudo il consiglio che mi date, e sarebbe
non si deva ascoltare aristotile, anzi laudo il vederlo e diligentemente studiarlo, e
de'consegli. -spaccio di laudo: decreto di approvazione di una sentenza
lo spazzo o di taglio o di laudo della sentenza appellata. deliberazioni del consiglio
di san gilio, 201: benedico e laudo gesù con tutti li santi, /
capo. m. savonarola, 24: laudo il distilato... cun sugo de
con un semplice termine, o ai laudo o di taglio. goldoni, ii-774:
, son temente, / s'io laudo, no 'l mio laudo aggia valore:
/ s'io laudo, no 'l mio laudo aggia valore: / ed in far lode
proveditore ad mio iudicio è fraudolentissimo, laudo e conforto la excellenzia vostra ad sollicitare tanto
, chi che 'l dispregi, eo riccor laudo in ciò che non pò pomo dispregiare
; me piase sto bel parangon: / laudo el pensier, l'è ben proporcionà
146: questo stato monacale / non laudo molto se la donna in prima /