: lo sciolto..., da'latini chiamato 'disiunctum', accozza talora molte
le ado- prate / in versi ora latini, ora toscani. 2.
verbo, significa quanto a presso e latini 'ut'e 'quod'; come, dicendo:
fra guelfi e ghibellini o greci contria'latini maggior scissura, se che quegli mordono in
, con sincerità, con spontaneità. latini, i-899: tu sempicemente / credi veracemente
iterisi, da'greci vorax, da'latini proventale overo provinca. imperoché la polvere
semprevivo: quello, molto resistenfallo. latini, xxxv-ii-175: non avete pare / né
servono a tenere tesate le sartie dei latini, le quali invece di bigote e colatori
versi che avevano i greci e i latini. i. mazzoni, 1-473: se
seduta; la seduta stessa. latini, rettor., 61-13: questa deliberativa
de'benefatti, in quei secoli sinceramente latini si drizzavano per decretto del senato romano
città della magna grecia). latini, rettor., 60-12: in ciò
una persona, ecc.). latini, rettor., 25-14: chi avea
. -intuito, sagacia. latini volgar., i-97: fue [cicerone
10. senso, facoltà sensoriale. latini, rettor., 77-8: la naturale
compì, di esclusione). latini, rettor., 40-22: chi dice
seno: dare gioie e dolori. latini, xxxv-ii-282: questi davante m'unge /
substrato anatomico e di funzioni. latini, rettor., 38-10: in tutti
(secondo l'accezione fondata dagli scrittori latini, da cicerone a seneca, e tuttora
. salvini, 39-ii-5: ottimamente i latini chiamarono le lettere umanità e del titolo
senso della parola 'salace', che i latini adoperarono a significare uomini e animali lussuriosi
, da'greci àvravàxxaou; e da'latini detta 'reciprocati ©', dice in due
sopposto, da'greci avxicrcàai? e da'latini 'intendo', replica la parola già detta
2-ii-125: quasi per tutt'i greci come latini poeti è stato favoleggiato di questa famosissima
sentàcchio. bene è somma e sentenza. latini, rettor., 60-10: raunano
stessa; proposta offerta alla discussione. latini, rettor., 61-16: questa [
(contrapposto a quello letterale). latini, i-417: molte fiate / le parole
della chiesa e dalla sacra scrittura. latini, i-1231: mastri di scienze /.
già da'greci chiamati axiomi e da latini effata. malpighi, 1-204: questa conclusione
-essere causa di condanna. latini, rettor., 164-8: l'uditore
12. pronunciare una condanna. latini, rettor., 190-3: voi dovete
compierlo); processo logico. latini, i-1184: or va mastro bumetto /
, tradotti o scoperti in un co'latini, poco poterono disgombrare i sentieri occupati
senno. -buon sentimento: buonsenso. latini, 28-13: eloquenzia... fae
una società, di un popolo. latini, 3-98: se tu [catilina]
con una prop. subord. latini, 3-95 muta questo proponimento e dimentica loincendio
compiacere o ingannare altri). latini, rettor., 16-2: chi.
-comprendere, intendere qualcosa. latini, rettor., 173-11: nella causa
argomentazione fra le diverse concorrenti. latini, rettor., 60-4: causa diliberativa
bene di qualcuno: riceverne vantaggi. latini, ii-98: l'amico avaro, /
medesimo: avere la stessa opinione. latini, 3-108: a queste santissime voci del
armi, intra i quali furono i latini. -sentire l'estro: avere
, subirne le conseguenze negative. latini volgar., i-94: se voi fuggite
volendo ac- se prisero iettare. latini, rettor., 19-14: eloquenzia ebbe
di abbondanza o di modo). latini, rettor., 142-11: per cui
ad resicu de ioanni de tuctu. latini, rettor., 175-10: dalla
: preposizione separativa corrispondente al 'sine'de'latini, che 'sanza'più frequentemente dicevasi
al luogo della tumulazione). latini, rettor., 115-12: né catone
). ammirato, 149: brunetto latini... fu quelli che primo ditutti
e con pace sequestra i troiani e latini mescolatamente senza offesa errano per selve e
o porre a serbanza). latini, i-1932: chi ti dà in prestanza
molti schemi fatti da'semibarbari ma prodi latini a que'greci serbatori della antica coltura.
lvsoldi per lo deto ano da matasala. latini, rettor., 3-3: qui
quella la quale per lo più dai latini è chiamata 'sermo- cinatio'; e 10
, 3-50: sermonare, che appresso i latini sidisse con voce deponente... ora
tutti questi affetti vanno serpendo, dai latini sono appellati serpigine. 3.
/ non però vediam noi greci o latini / con allungare od accorciare i versi /
per conservarvi beni, ecc. latini, 2-7: tutte queste cose seppi io
che si serrasino tutte le chiese de'latini. fr. orazio della penna,
stesse che avveniva a'greci e ai latini di scrivere serratamente e senza distinzioni di
lo più contro il nemico. latini volgar., i-107: poi che pompeo
/ bellac- coglienza trarà'di servaggio. latini volgar., 1-68: allora che
venga meno o che si estingua. latini, i-704: puote a compimento / aver
o come direi io servile imitatore de'latini nel suo scrivere toscano, non è
-agire per un determinato scopo. latini, 3-18: a questa cotal vita conviene
/ sia l'illustrar de'greci entro i latini / versi roscure invenzioni, essendo /
mmo cu uno servo stao sola. latini, rettor., 182-11: noi potemo
composte e lunghe, chiamate da * latini sesquipedali, cioèd'un piede e mezzo.
:. il sesterzio nummo, pronunziato dai latini in genere masculino 'nummus sestertius', era
che denota infirmità e debilità de latini, rettor., 83-22: nel sesto
qe termen no ge ven. latini, rettor., 90-2: questo è
gliantesi alla sferomachia, passato da'greci a'latini e da'latini a noi.
, passato da'greci a'latini e da'latini a noi. 2. sferisterio
sfiorito i più bei passi de'poeti latini. algarotti, 1-iv-389: dopo che
mia madre mi sfoderò, sempre feci i latini per i passivi, e mai per
a la mia donna serva umilemente. latini, i-2289: disianza punge / la mente
dubbia validità di concetti e dimostrazioni. latini, rettor., 69-3: questa misura
contrasto con la propria volontà. latini, i-141q: dare tostamente / è donar
paolo e da celso fragitidi, e da'latini iugulari, apo- ch'egli si fa araldo
piu... li greci che li latini, li quali sfugino quanto ponno.
gridaro i teucri, / trepidare i latini e sgomentarsi / tutte d'ambi gli eserciti
gialla è da'greci chiamata ocra e da'latini sile. a. bazzarini, 1-vti-658
ironico la invia tra le anticaglie dei latini. -milit. segnale dato dal
resinoso in parte analogo al silfio de'latini. il carattere generico è il calice formato
: lo edisaro, il quale chiamano i latini securidaca e i profumieri pelecino, è
ai greci era ornamento, / ai latini è sol d'obbrobrio. -
: il lettore curioso fu data preda a'latini coltivatori, che vi fondarono fa famosa
. ant. solecismo, sgrammaticatura. latini, rettor., 48-8: gramatica.
: orrido, selvaggio, inospitale. latini, rettor., 21-17: costrinse e
è detto 'dactilos'; gli antichi latini lo chiamavano 'ungulo'; di poi e
; di poi e greci e i latini chiamano 'simbolo'. tramater [s. v
una condotta di vita). latini, rettor., 13-17: amico è
: il simildire..., da'latini chiamato omeologia,... manca
facoltà, ecc.). latini, rettor., 185-4: noi potemo
una sezione di esse). latini, rettor., 99-18: diliberamento e
a quelli presi in esame. latini, rettor., 105-5: la negoziale
l'universal tradizione che 'ludi'si chiamassero da'latini giuochi pubblici per essere inventati da'lidi
iperbolicamente, uguali; paragone. latini, rettor., 33-17: dice 'tempestanza'
la gioi là 'nde colsemi la lanza. latini, rettor., 156-11: provedere
commercio di beni sacri o spirituali. latini, i-2797: altro per semonia / si
. - anche sostant. latini, rettor., 58-24: nel secondo
simploce]: 'simploce': figura, da'latini chiamata 'complexio', la quale riunisce
meglio posto, e più segnalatamente da'latini che da'greci, simposio? f
. non solo usano la sinalèfa de latini 'orto est''ortum est'; ma troncano
mezzo, per quella figura che i latini chiamano grecamente 'sincopa'cioè incisione o vero
sindici chiamavano i greci quelli che i latini chiamavano 'defensores'e noi chiamiamo avvocati;
è dai greci, e spesso dai latini col nome greco, chiamata sinecdoche..
parte, figura che da'greci e da'latini fu detta sinedoche, come sinèdrio2, agg
designa la pluralità degli enti). latini, rettor., 150-13: dice 'dritto
: quando il stomaco, detto da'latini ventricolo, è ferito, ne seguita necessariamente
: servitore di mensa, scalco. latini, i-1559: di tutto inanzi pensa,
o a cui ci si rivolge. latini, i-1137: fi'di latino, /
dentali chiamati da'greci sinodi e da'latini 'dentices. quando sono picoli, nuotono e
, 7-213: la voce 'fatum'presso i latini sinonimava con 'oracolo'e 'fari'con 'vaticinare
pleonasmi, perifrasi, che ne'sommi latini e ne'greci non troverai sì frequenti.
et omonimi sono quelli che da'filosofi latini equivoci, e sinonimi quelli che univoci
ebrei, caldei arabici, siriaci, latini. -letteratura siriaca: il complesso delle
significa un luogo coperto, presso i latini un luogo scoperto. lami, 1-1-94:
duro e slegato che si sente nei versi latini letti 'barbaramente'. arbasino, 7-77
vinto, cedere allo sconforto. latini, v-269-4: s'eo sono distretto inamoratamente
(un paese). latini, i-1210: non è maraviglia, /
comando delparmi senza il consenso de'cardinali latini e roma. d'azeglio, 1-61:
. perdere i sensi, svenire. latini, i-521: io, sol per mirare
quale chiamano alcuni titimalo, chiamano i latini tasso. = voce dotta, dal
4. con somma velocità. latini, i-979: tigre tien altra via,
da svolgere (un argomento). latini, i-2191: ben si dèe pensare /
sua concavità, chiamano subluxazio- ne i latini. pallavicino, 1-210: essendo costui una
bearsi, crogiolarsi in un piacere. latini, 3-106: dimmi, che letizia averai
innaturale; contro la natura. latini, rettor., 180-19: noi potemo
. ant. contro natura. latini, rettor., 189-15: inn.
legno, sì come la prendono ancora i latini nel verbo 'enodare'. beccuti, i-102
: armonioso (la voce). latini, rettor., 55-20: tutto altrimenti
grazia nei movimenti di un animale. latini, rettor., 79-3: e 'l
, e in partic. ai popoli latini e italici). e e
che per ambiziosi disegni la promise a'soci latini, esso e vi morì oppresso dalla
al male (il demonio). latini, i-479: il serpente antico, /
schiuma di mare si cogela è acre. latini, i-2861: tra questi peccati / son
. -di animali. latini, rettor., 78-19: se.
lingua e con quei quattro buoni versi latini nel fine, che sia aborto o sconciatura
tutte le nazioni orientali, dannando i latini, che mangiano sangue o animali affogati,
lo sofrire mal m'à meritato. latini, rettor., 178-4: per guidardone
c'omo vivente sofrir no 'l porrìa. latini, i-2041: fa grande bene /
. dolce, 7-228: 1 latini... potevano più tosto sofferire ogni
deriv. da ooq>óg 'sapiente'; cfr. latini, rettor., 41-19: «
e sull'abilità dialettica. latini, rettor., 44-3: questa scienza
mondo, / fansi tedeschi quei che son latini. pecchio, 2-123: l'italia
conforto dell'ani- ma. l. latini, lxv-249: scancellasti col sangue tuo,
fanno quasi lo somigliante sacrifizio che noi latini, ma eglino non sono soggetti alla
superiore a tutti i poeti greci e latini e toscani. g. gozzi, 1-366
, esitazione; perdita di tempo. latini, i-139: andai in ispagna / e
lo mostrano tutti i poeti greci e latini ». pallavicino, 1-201: « quel
'essem', 'esses', 'esset', usano e'latini addir spesso e ornatamente 'forem', 'fores'
detti da'greci èyxxtoeig, chiamano i latini alcune parti nelle quali dividono tutte l'
roccia in modo da formare cavità. latini chiamata 'appositio', è una immediata soggiunzione di
ot nella terminologia dei paesi latini occupa il quinto tenuta dal seme
ma ancora, ecc.). latini, rettor., 25-7: poi che
solenne, certo, civile, che i latini dissero 'ottimo', che in antica
augurio che ne'tempi abbia irraggiato i cieli latini: « o sole, tu non
gioì, sì com'far solea. latini, rettor., 36-13: nota che
leopardi, i-63: erano i greci e latini inventori acerrimi e solertissimi di queste immagini
; trastullare. - anche assol. latini, l1497: acci gente di corte /
39-i-231: la maturità appresso i medesimi latini sta più dalla banda della celerità che della
non è sempre possibile! latini, rettor., 28-10: dice vittorino
: mi parve un gran che a rimaner latini, rettor., 14-14: se alcuno
modo assoluto: neppure uno. latini, rettor., 13-6: lo sponitore
mostrare in vista ciò che sia. latini, rettor., 13-23: dice 'fedele
2. avere una riuscita cattiva. latini, xxxv-ii-176: bene avén veduto / in
o considerato in precedenza). latini, rettor., 196-19: poi che
ermini si fanno quasi10 somigliante sacrifizio che noi latini, ma eglino non sono soggetti alla
genere, categoria, ecc. latini, rettor., 186-3: la sentenza
ogni altra cosa, soprattutto. latini, rettor., 19-27: sommamente loda
. per sommi capi; sommariamente. latini, rettor., 119-5: noi duremo
proporre come oggetto di trattazione. latini, rettor., 67-18: molto n'
quanta prudenza gli antichi maestri greci e latini avvertissero quei cerusici e quei medici, che
e approfondito (lo studio). latini, rettor., 3-7: dovente e
un compì, di fine). latini, rettor., 55-8: dice tulio
una parola, un discorso). latini, rettor., 87-17: le parole
sonno: in stato di sonnambulismo. latini, rettor., 125-26: sono neghettosi
passa il tempo nello studio degli autori latini ed italiani, istorici e morali. b
und'elli domandaranno a loro consillio. latini, rettor., 98-16: avegna che
chi è fatto responsabile di colpe. latini, xxviii-157: rimuovere lo peccato è quando
. -precedentemente nominato, summenzionato. latini, rettor., 14-24: dice tullio
-supero (una divinità). latini, rettor., 130-12: elli gridava
frequentativi o viceversa-idem, ii-837: sopraddiminutivi latini: 'agellulus'. 'asellulus'. = comp
gli argomenti pertinenti a una trattazione. latini, rettor., 6-3: 'inventio':
, sopragiunse la nuova della rotta de'latini. giorgio dati, 1-144: mentre
, 2-5-83: pindaro fra tanti greci e latini, per idea di stile altissimo.
faccia esterna del foglio ripiegato. latini, rettor., 155-9: il titolo
illuminò il celebre 'pataffio'di messer brunetto latini, che era presso noi, come da
,... la chiostra dei monti latini, e una colonna dorica rigettata dal
-sf. ant. sorbetta. antonio latini, lxvi-2-253: di varie sorti di sorbette
/ ch'è dismisura contra umilianza. latini, i-583: la sua pensa- gione
, nel vizio, nella crudeltà. latini, rettor., 27-8: colui conquista
, sormontante tutte le altre cose. latini volgar., i-78: la dignita-
; carpire la buona fede. latini, rettor., 168-1: quella maniera
che i filosofi greci chiamano elòog i latini 'speciem'e i nostri italiani 'sorta
piaccia. b. caval latini, i-2161: tu per nulla sorte /
sorti o maniere de'verbi, da'latini chiamate 'coniugationes', sono cinque a noi
e in quello, secundo li èlegi latini, flebili affetti a amorose lamentazioni esprimere,
, una perturbazione atmosferica). latini, rettor., 128-13: avenne che
ingannare di una persona. latini, rettor., 175-13: dalla nostra
buoni. varchi, 3-101: i latini, a chi diceva loro alcuna cosa
pascoli, 1-617: il sostantivo ne'poeti latini voi vedete che è quasi sempre accompagnato
, nell'ottenimento di un risultato. latini, rettor., 55-31: già è
o meno breve in un luogo. latini, i-2234: pregai per cortesia / che
/ che per lei pene sostengno. latini, i-600: appresso imprimamente / in
tesi; professarla, difenderla. latini, rettor., 55-14: quistione è
-principio costitutivo del mondo. latini, i-2908: ciò son quatro alimenti,
di quegli, hanno i greci e i latini autori di quest'arte con distinti nomi
, acutezza d'ingegno. latini, 3-65: primaché dell'accusa fatta del
-ragionamento o interpretazione sottile, cavillosa. latini, i-542: io ben vorrìa / che
formale nell'esecuzione di un'opera. latini, i-1284: poi mi tomai là giuso
opera artistica, di una decorazione. latini, i-1295: poi, nell'altra magione
modulo piccolo e tratteggio fine. latini, rettor., 3-4: là dove
l'ingegno, la memoria). latini, i-549: io ben vorrìa / che
, 1-148: sottile è quello che i latini dicono 'tenuis', che significa lo stile
-questione profonda e complessa. latini, i-617: omicidio e peccato / di
aspetto raffinato di uno scritto. latini, rettor., 157-20: considerando che
e penetrante; ingegnosamente. latini, 1-818: per fermarlo bene / sottilmente
è venuto sottòcchio il mio parallelo dei tre latini satirici, inserito nella mia nota alla
ma una di quelle congiunzioni, che i latini chiamavano disgiuntive, o più tosto sottodisgiuntive
, sottogiacevano al solo prefetto della città de latini. 3. sottostare a una
vorranno mai sottomettersi. essi sono tutti latini; ciò è dire: uomini liberi.
,... si aggiunge da'latini il 'sub', cioè 'sotto', scrivendosi sottomol-
romani, servendosi nelle loro guerre de'latini, gli chiamavano non sottoposti, ma
ogniuno ha voluto l'auttor sottoscriverli qui latini e volgari, essendo tanto santi..
maggiore,... si aggiunge da'latini sub, cioè sotto, scrivendosi sottomoltiplice
sottraimenti figurativi a modo de'greci e de'latini. 3. allontanamento da qualcuno.
son meo quanto un ago pungesse. latini, rettor., 194-16: in questa
lo suo a mal debitore e scanoscenti. latini, v-269-28: io volglio rivenire /
infinita il considerare come non già i latini tutti, ma una parte di essi,
o mira o desiderio troppo ambizioso. latini, i-2625: convien che muoia / soperchio
che giorno e notte istessimo ambonduoi. latini, i-291: io sono la natura,
nome, una dignità). latini, rettor., 31-9: ne'quali
motivo, una causa). latini, rettor., 41-16: filosofia è
con la sopraposizione del mito che i latini conservavano da tempi antichissimi, sul mito che
attività, in partic. artistica. latini, rettor., 27-24: quello uomo
che doppo la battaglia fra romani e latini s'udì sì altamente rimbombare e dire ch'
dire ch'un più era morto de'latini, di chi altro poteva esser voce se
il nome. f f latini, ii-128: l'amico di fatto è
sul petto (la barba). latini, i-2918: io guatai piu fiso,
, madonna, in voi venire. latini, v-270-45: vatene, canzonetta mia plagiente
, costringendola a spostarsi ai lati. latini, rettor., 124-16: ben sapemo
-dispensare (la natura). latini, rettor., 19-6: la natura
una comunità). latini, rettor., 21-16: costrinse e
da pisa, 1-288: li gioveni latini... si trastullavano che con balestre
notissimo quel che importi 'specillum'presso i latini, cioè 'spatula', 'tasta'o
gli spettatori con tende, dette dai latini vela e velaria, che si mettevano ad
scopamare]: lo scopamare sui bastimenti latini si chiama... spazzacovèrta,
nostro stile nell'arte latina, come i latini avevano fatto coi greci.
e il lume e la gloria de'latini componimenti? -risultato perfetto.
da'greci vien detto dioptera e da'latini specchio della matrice. 30.
-che appartiene a un privato cittadino. latini, 3-95: la chiudenda della tua speziale
speciale. privato; singolo. latini, rettor., 5-11: private [
iorno, et allumini noi per lui. latini, rettor., 1-112: dice
iii-15-217: si diè allo studio de'latini, specialmente di catullo, virgilio, tibullo
per sciogliere un dubbio. latini, rettor., 188-9: di questo
atti di dio creatore). latini, i-440: e '1 terzo,
loro, è necessario dividere i greci dai latini. segneri, i-249: oh quanto
[i romani] ebbono con i latini, sanniti e toscani, le spedirono in
opere o di servizi. latini, i-1399: che quelli è largo e
che tiene della balena, detto dai latini orca. d'alberti [s. v
che c'è in questo primo dei paesi latini, in questa italia erede di roma
di una regione, risorsa naturale. latini, i-1062: si son gente raccorte,
di altri; di tasca propria. latini volgar., i-77: voi dovete menare
avisti / spessamente notte e dia. latini, rettor., 14-11: eloquenzia
e spesseggiata fra i greci e i latini, ma presso noi risuona molto dura e
-troncamento o frattura di membra. latini, rettor., 178-14: iulio cesare
189: dicesi [il frosone] da'latini 'coccothraustes', nome che viene dal greco
parole in parti, com'avviene ai latini et ai greci, ma intiere e salve
-eccedere la giusta misura. latini, i-2626: così convien che muoia /
/ tanto temo no le spiaccia. latini, i-1619: consiglio che si moia /
, cxxxi-97: poi che i franchi latini la perderono, li saracini l'acquistorono,
ponendo domande e svolgendo indagini. latini volgar., i-82: quando lo signore
2-206: 'impersonali'diremo noi a somiglianza de'latini quei verbi che si mettono senza spiegamento d'
, senofonte, platone, luciano, ai latini virgilio, orazio, ovidio, tibullo
, da arabi alde- menul e da'latini furoncolo, communemente spina e carboncello.
, 90: lo spinoso, detto dai latini istrice, è tanto pieno di
estens.: essere in vita. latini, i-741: quando l'orno spira,
'l spirto noi porrà durar mostrando. latini, rettor., 142-12: piace allo
. contraddizione, n. 1. latini, rettor., 156-8: talvolta no
, il quale e'greci et e'latini con commune nome chiamano aere. scarno
a]: 'a', prima lettra di latini...: è spiritosa, perché
(circa 20 cm); presso i latini, palmo, spanna.
, sf. ant. milza. latini volgar:, 316: malinconia è uno
tesauro, 2-41: gli epitaffi erano latini sì che oggi ancora fra quelle mute
della sua concavità, chiamano 'subluxatione'i latini. -scherz. sponde del cesso
trochei. tasso, 12-723: ne'versi latini esametri, oltre tutti gli altri,
8-2-60: i poeti amorosi o greci o latini... sono molte volte o
nella forma dell'omelia). latini, rettor., 50-12: conclude tulio
; insegnante, maestro. latini, rettor., 6-16: esso brunetto
, rettor., 6-16: esso brunetto latini è quella persona cui questo libro appella
possiamo, come i greci o i latini, crearci uno stile che senta l'originale
confronti; offesa, oltraggio. latini, i-2651: tu non pensi come /
della giudaica barbarie e molto usato co'latini,... avesse nel murare tenuto
le dispettose. varchi, 8-2-93: i latini hanno molti verbi e nomi..
chi sente forza d'amoroso sprone. latini, ii-i: forse lo spron ti move
carducci, iii-13-169: tra i verseggiatori latini, semipoeti, per dir cosa vera
. cesari, i-313: quanti modi latini potrei io squadernargli che escon di ogni
139: l'usato schinanto, chiamato da'latini 'iuncus odoratus', da'catalani 'palla
avuto il male della schienanzia, che i latini chiamano 'angina', si condusse, in
che l'uomo abbia due moglie. latini volgar., i-74: elli aviene
relativi a una data attività. latini volgar., 1-68: cominciàro a istabilire
enfatico o iperb.). latini, i-1710: tal chiaman mercennaio, /
cui si trova una persona. latini, i-1959: ancor ti priego e dico
del madiere, che provenne dai greci ai latini e quindi a noi: ora ^
d'un gran numero di volumi greci, latini e francesi, tutti di buona stampa
molte fiate stampa vocaboli da per sé né latini né toscani. manzoni, vi-1-238:
. villani, iv-9-51: le delizie de'latini, acquistate anticamente per gli franceschi,
prop. subord.). latini, rettor., 121-18: simpla è
senza lavorare; non prendere iniziative. latini, rettor., 183-13: noi potemo
-reggere, sussistere logicamente o retoricamente. latini, rettor., 73-9: primieramente dicerà
a, ant. in). latini, rettor., 188-7: sì vuole
-detenere una carica, esercitarla. latini, rettor., 117-11: marco tullio
compì, pred.). latini, rettor., 181-14: medea.
ogn'ura / non facesse fallimento. latini, rettor., 34-2: nota che
in questa sera torbida d'inverno. latini, rettor., 49-11: dèe [
, perpetuarsi (un'usanza). latini, rettor., 93-14: stando l'
relazione con una prop. complementare. latini, 3-100: lascio ancora stare le ruine
la ptarmica, la quale chiamano i latini stemutamentaria, è una pianta che ha molti
cose-, la situazione presente. latini, i-iioi: io che mi sforzava /
, ecc.; rango. latini, rettor., 157-7: quando noi
nella stima altrui; autorevolezza. latini, rettor., 10-8: tulio era
incaricati di compiti di polizia). latini, rettor., 31-15: turbare il
anche nell'espressione stato fermo). latini, rettor., 10-12: poi nella
ha propriamente stato) son state dai latini e dai greci nominate con distinti nomi
: l'arte della scultura, che i latini chiamano marmoraria, fu montale, 18-466
del mondo occidentale). latini, rettor., 22-13: melliorare per
e region. abitazione, dimora. latini, xxxv-ii-221: poi mi tomai là giuso
ài formate clarite e pretiose e belle. latini, rettor., 46-6: la
sereno (il cielo). latini, i-904: apresso t'ho contato /
dette da'greci torace e stemone, da'latini petto. = adattamento del gr.
1-742: tutta questa stesa appellano i colli latini; e ui pure il garibaldi ordinava
è etimologicamente connesso). latini, rettor., 14-8: me lungamente
viso e l'animo è l'istes- latini, rettor., 66-21: ermagoras non
idrocarburico monovalente è collegato all'atomo di latini). antimonio attraverso un atomo di
nostro stile nell'arte latina, come i latini avevano fatto coi greci. b.
è diverso più o meno, per i latini, per i francesi, per i
. guido da pisa, 1-294: li latini, essendo infiammati con turno di fare
: i greci chiamaronli spasmi ed i latini o distensioni o rigori o contrazioni: sicché
obligato a chi mi dicesse i nomi latini della starna picciola... e di
si contrappone a preistoria). latini, rettor., 188-14: se io
oggi ritenuti mitici o leggendari). latini, rettor., 59-11: sopra ciò
cagione di guerra tra i romani che i latini gli avevano assaltati. giannone, 2-i-256
pianete, / indovinar cose segrete. latini, i-869: se di storlomia / vorrai
dura nel dialetto modenese la 'stormida'o sia latini, rettor., 78-20: quando il
2-i-145: il capitano valoroso mes- latini volgar., i-97: se tu non
il riferir qui i pretesi storpiati passi latini nel modo impertinente ed ingiurioso con cui
dal solco, detto 'lira'presso i latini), si ripiglia il solco ov'è
santo / quillo popolo k'amasti tanto. latini, i-1834: guardati ad ogn ora
da venere o dagli amorini. latini, i-2369: io mi trassi apresso,
caustica; motto pungente, frecciata. latini, v-280-48: ben sono amici tali /
uso, da un'abitudine). latini, rettor., 195-11: l'uditore
modo coprire, e fu questo affetto da'latini detto strangulazióne e da'greci 'paraphymos'.
quelli ch'aver solea in comandamento. latini, rettor., 162-22: quella
speranza. -sostant. latini, rettor., 37-3: dice che
o che la costituisce; straniero. latini, rettor., 176-17: al ver
polo volgar., 3-37: li mercatanti latini vanno quivi per le mercatantie strane che
/ in veder sì strapazzati / i latini e i toscan vati / da le insulse
che è lo 'inconsulte rem tacere'de'latini. = deverb. da strapazzare.
sii elettricamente eroico / traverso quei cieli latini, fa'/ strapossenti i tuoi occhi /
. / riti io non vò né latini né greci, / né scampanaio, né
. diminuire d'importanza, attenuare. latini, 3-6: le lode delle battaglie alcuni
strettezza, esiguità di superficie. latini, i-1086: lo mar non piglia /
la stremireplica da'greci èxavaóbitaoois e da'latini chiamata 'inclusio'pone la medesima parola nel
il valore di superi.). latini, 3-92: non senti, che la
ghiaccio pendeo stretto da'venti. epigrammi latini volgar., xxxvi-248: fanciullo ardito
complesso (una questione). latini, i-620: questa sottiltate / tocc'a
). galateo, 149: noi latini avemo la lengua povera, e l'avemo
tifoli, è proprio quello che i latini dicevano 'vociferari', cioè gridare quanto altri
tifoli, è proprio quello che i latini dicevano 'vociferali', cioè gridare quanto altri
uno \ c'è anco la licenza de'latini, i quali allargano e strin
, usare una parsimonia eccessiva. latini, i-2760: colui c'ha divizia,
crusca, 85: 'abbracciare'che da'latini si dice 'amplecti', significa propriamente racchiudere
ho udito trettanto farai dei dialoghi latini, benché di quelli me ne bisogneranno
memoria e nell'uso dei popoli greci e latini traversata e menomata quasi in un prisma
sf.): grande raccolta di codici latini e italiani e di documenti storici costituita
lenta e irreparabile, grave danno. latini, i-1434: non è di mia parte
estranei ai loro ambiti specifici. latini, rettor., 4-8: rettorica.
tute le septe arte ella studioe. latini, rettor., 16-15: noi dovemo
impegnandosi con serietà e applicazione. latini, rettor., 61-5: 1
in determinati comportamenti o atteggiamenti. latini, rettor., 183-is: diremo che
più al plur.). latini, rettor., 17-6: se noi
nel cercare di conseguire un risultato. latini, rettor., 142-4: i comandamenti
, impegno e diligenza. latini, rettor., 22-13: questo studio
, detti da'greci narcotici e da'latini stupefattivi. 6. assunzione di
-pacificare lotte, compiere controversie. latini, rettor., 12-3: eloquenzia congiunta
e dissuasione, ché tali sono i nomi latini, i quali io interpretando dirò consigliare
ferma, e per questa cagione eziandio da'latini è chiamata subdiale, cioè scoperta.
, per compire il numero, che i latini, gli emici ed anzio, la
2-5-200: anteponeva gli autori greci a'latini, perché fussero letti e ammirati i
in ogni clima, / ebrei, latini, greci et alemanni, / regni comuni
da succedere. latini. v. quirini, lii-6-32: morì
-al plur.: i posteri. latini, 3-19: certo i nostri successori,
ch'erano in succhio nei suoi versi latini e italiani [dell'ariosto] viene il
, volentieri lardellando il discorso con emistichi latini e ricordi classici. -per
il subcingolo, o succintorio oggi appresso li latini non rin uso, solamente l'
lingua sia orale sia scritta). latini, i-269: lingua né scrittura / non
adeguatamente, a sufficienza. latini, rettor., 37-20: già è
in un contesto figur. latini, rettor., 107-3: falla chi
uomo per buon messo ed idoneo. latini volgar., i-77: voi farete lo
-per simil. insegna, bandiera. latini, i-2223: trovai quel sugello / che
tradotti abbino meno sugo che hanno i latini. dolce, l-1-194. in dante ci
sua resplendente / non plaitava unquamente. latini, rettor., 78-17: quando il
d'origine di una persona. latini, rettor., 16-6: colui che
un soggetto inanimato citato in precedenza. latini, rettor., 4-7: s'insegna
le sue bellezze, certo non porrìa. latini, rettor., 65-12: uno
; espresso (un'idea). latini, rettor., 5-15: non àe
. subito da una determinata persona. latini, rettor., 178-5: dido,
orno rechedere lo soe ami- go. latini, rettor., 136-4: in tutte
indicare i nemici di una persona. latini, rettor., 115-22: recava il
alle situazioni particolari che la condizionano. latini, rettor., 8-14: tulio,
personale o privato, denaro posseduto. latini, rettor., 23-4: metendo del
anche alla famiglia di qualcuno. latini, rettor., 137-23: quello è
a un comandante, i soldati. latini, rettor., 178-11: iulio cesare
lo sono / de la mala gente. latini, ii-95: l'amico avaro /
stesso, peccando di superbia. latini, rettor., 123-27: esilino hanno
e 'l regoio -c'avea oltra mesura. latini, xxxv-ii-265: hai mostrato faccia /
en celo -enl reng dolz e iocondo. latini, rettor., 47-4: questo
da lo agiuto de'toscani e de'latini. balbo, i-194: morto arrigo il
, in parte fa e da latini 'superflua locutio', dice molto più che non
, 1-33: da quel che li grammatici latini chiamano supino nasce il partecipio 'onorato,
e grande suppellettile de libri greci, latini et ebraici. boccalini, 1i-3:
. sono celebri alcuni supplementi di classici latini, specialmente quelli di tito livio e
e generalmente l'uso de'padri ec. latini nella chiesa e scrittori greci fu sempre
autorità greche nella chiesa e scrittori ecclesiastici latini, non ostante la riconosciuta supremazia della
: suscitossi grandissima discordia fra li padri latini e greci per cagione di questo vocabolo
(anche nelfespressione pensarci suso). latini, rettor., 50-4: il parliere
dannoso o spiacevole; sospetto. latini, rettor., 177-10: le disoneste
moltissimi, per non dire innumerabili libri latini di ogni genere. delfico, i-147:
[atramento] i calzolai, che i latini chiamano sutori, ne tingono le pelli
perché con questo i calzolai, che i latini chiamano sutori, ne tingono le pelli
: li greci fanno svariato offizio da noi latini. cen ghevole e svariatissima
moderare ne'vascelli da remo et arbori latini mettendo minor vela o facendo il terzarolo
perdere il vizio del fumo. latini, i-1620: consiglio che si moia /
; abbandonarsi sfrenatamente a qualcosa. latini, i-2818: quando l'om si svia
cesarotti, 1-xxix-21: una serie d'esempi latini contenenti prima una sentenza o o una
; colpa, fallo, misfatto. latini, i-2850: vecchio che s'impaccia /
eo lo taccio vivo in penetenza. latini, i-1892: se tu hai saputa /
sconvene- vol cosa sarebbe il tacer de'latini, e per conseguenza de'romani.
noi si chiama tacipar- la, da'latini preoccupatio, e da greci parasiopesis: cioè
dagli atteggiamenti di una persona. latini, rettor., 102-10: come la
. -con riferimento ad animali. latini, i-1019: che son [gli animali
varchi, 3-206: quella figura che i latini chiamano grecache non è fatta con mano
neficina; eccidio. latini necessariamente si ricercano. giamboni,
relazione con una prop. consecutiva. latini, i-1992: chi briga mattezza, /
/ lu su talentu condo- nanno. latini, i-1938: né già di tradimento /
talfìada -e mal e dan e pena. latini, rettor., 179-1: queste
da tammo, dal quale chiamaron i latini la sua uva tamina. citolini, 188
corrotto da tamno dal quale chiamarono i latini la sua uva tamina. =
ch'è 'n tanta pena miso. latini, v-270-15: a poi da l'altro
col pensiero a tutti i tuoi libri latini. sbarbaro, 4-94: all'offerta,
non fallo è la stessa che dai latini si dice 'nasturtium'. = lat.
in ritardo (una lettera). latini, rettor., 12-4: se noi
e. gherardi, cxiv-20-144: 1 sermoni latini di s. massimo vescovo taurinate,
dicono che la tautologia, da i latini chiamata 'traductio'replica la parola medesima e nel
anche seguito da -ne enclitico). latini, i-1672: con più ricco di tene
eroi essere quelle che si dissero da'latini 'personae'-non già da 'personare',
titolo di vari poemi, greci e latini, ispirati alle leggende tebane; il più
, piccola imperfezione; tacca. latini, i-786: ancor son quattro amori /
, di una relazione epistolare. latini, ii-139: se teco mi ragiono,
poss'asì te col de mi. latini, 1-1916: fòll'è chi teco tene
senza tema di). latini, i-2306: ben ha la vita dura
landò, 1-52: il temalo da'latini detto 'thymallus', fu prima mangiato da cassandra
eccessi; equilibrare opportunamente, armonizzare. latini, i-804: queste quatro cose / così
voce, come fanno i moderni nostri latini, troppo alte si fanno sentire.
; con toni pacati e misurati. latini, rettor., 121-10: dice tulio
e diminuzione di temperatura. latini, rettor., 24-7: non fu
3. disordine sociale o politico. latini, rettor., 22-5: poi che
i piedi in terra, il che i latini dicevano propriamente sollicitare. v. borghini
dossi, arcarecci, tempiali da'latini 'tempia', sono travicelli po
ne ha l'individuo. latini, rettor., 41-31: questa quistione
per mettere in opera un progetto. latini, rettor., 118-13: nella quarta
nella metrica loro pronunzia i greci e i latini. g. contini, 25-181:
questo frangente; nel frattempo. latini, rettor., 66-15: in questo
mescolato i metalli co'metalli: i latini l'hanno chiamate tempre a misture.
nell'espressione tenda da campò). latini volgar., i-91: quando i cavalieri
, dette da greci tenonti, e da latini tendoni; poste nel secondo ordine de
, costringere entro dati limiti. latini, i-165: io, ponendo cura,
non languisse, se pene tenesse. latini, rettor., 12-23: sì come
-accogliere un invito, un'esortazione. latini, i-1535: così ten questa mena;
: detenere il potere regale. latini, i-2276: quando presso fui, /
locuz. tenere ragione). latini, 1258: ognuna [delle virtù]
un ragionamento, un'affermazione. latini, i-1291: vidi ch'elle stesse /
9: cera ten dell'orso encatenato. latini, i-29: il vostro cor valente
inciso, dipinto, ecc. latini, i-2410: questo mio libretto, /
per bene amare e tenelosi in vita. latini, i-1725: ch'io gentil tengo
tale / convenmi inchieder d'amore. latini, v-269-12: s'io pene porto
cognoscando inutile essere lo stranio parentado. latini, i-85: ad ogn'altro lo
senza la particella pronom.). latini, v-270-46: dì che 'n mare frango
parti- cella pronom.). latini, rettor., 6-io: brunello latino
. dante amava molto di trasportar i modi latini nella sua lingua: or questo è
un poco dinanzi al detto tempo a'latini uno re chiamato aremulo, il quale diventando
, dette da greci tenonti, e da latini tendoni; poste nel secondo ordine de
dette da'greci emota, e da latini lichidi, licninii, penicilli, collirii e
per questo sono più libri greci e latini ch'egli aveva iscritti di sua mano.
con tale espressione, introdotta dai grammatici latini e poi adottata dai glottologi di altre
esercitazione retorica o dialettica). latini, rettor., 106-n: pare che
e le tesi di disputa. latini, rettor., 98-18: avegna che
sul tema dell'amore. latini, rettor., 102-10: quelli che
e dei loro sistemi dottrinali. latini, rettor., 32-1: la prima
: vi si stampano o ristampano libri latini, spezialmente teologici e scritturali che si
quella detta da greci texedon e da latini teredine e caries, quando tossa sono
secolo decimo quarto, e a quelli de'latini. -eliminare una colpa, il
verso di undeci sillabe, contrario a'latini, a'greci et ebraici, corre troppo
leopardi, i-863: così presso i latini la parola 'silv', raddolcendosi e formandosi
si chiama con nome greco usato però da'latini e da'toscani 'orizzonte', cioè finitore
seramento ke 'l paghi a certo termine. latini, rettor., 76-25: un
li quae mantegliano iusticia e veritade. latini, v-272-142: nel paese / di terra
, contrada, quartiere, rione. latini, rettor., 66-28: cartagine.
dello scriver latino estendevasi, e libri latini uscivano ad illu alcuno per
il più conciso di tutti gli scrittori latini, a cui pure spesso si uguaglia giare
antico dell'opera poetico-allegorica composta da brunetto latini (1220-1294); redatto in settenari,
piacere e sul monte olimpo. latini, i-tit:. il tesoretto. castelvetro
... nel 'tesoretto'di ser brunetto latini. carducci, iii-10-5: il tesoretto
tesoro, come lo chiama esso il latini... non fu composto, come
è pure la visione di ser brunetto latini nel tesoretto, ch'è visione delle
iii-10-87: i figliuoli alla scuola di brunetto latini... accolgono il tesoro dell'
riferimento al volgarizzamento dell'opera di brunetto latini 'li livres dou tresor', redatta in
di particolare ampiezza e completezza. latini, xxxv-ii-178: poi vi presento e mando
mata dai latini tessellata, quasi che a guisa di dadi
questa sorte di pavimenti è chiamata dai latini tessellata, quasi che a guisa di dadi
: questa sorte di pavimenti è chiamata dai latini tessellata, quasi che a guisa di
guerre e concepire le paci, gli araldi latini gridavano: 'audi, iupiter, audi
prova che la dichiarazione assume. latini, i-1949: e quando se''n consiglio
, interpretazione, ecc. latini, rettor., 21-7: ora à
l'acclamazione de'greci ub e de'latini 'io'possan derivare abbreviatamente dal nome tetragrammato
ondulate o altro materiale impermeabile. latini, rettor., 72-19: come '1
bernari, 3-407: credo che solo noi latini, modellandoci sullo spirito teutonico, potremo
maiuscolo 0), corrispondente negli adattamenti latini al digramma th \ nell'ambito della
procelloso aspro tumulto / giù da monti latini a cader viene, / che poi,
bei presepi suoi dello dei verba timendi latini). cacciare i fuchi. parini,
soldi xxv in remora soldi xxx. latini volgar., i-81: sì come la
prudente. piccolomim, 10-292: i latini rare parole tengono che sian composte di
secolo decimo quarto e a quelli de'latini. berchet, 1-88: il terzo
satana, il diavolo. l. latini, lxv-249: scancellasti col sangue tuo,
cavalletto sono: le asticciuole, da'latini dette trastra: travi grandi, che
anche in un contesto metaforico). latini, v-273-176: ond'io non so nessuno
segno dell'essere in vita). latini, i-742: quando l'orno spira,
significa riprenderlo, o ammonirlo; cavato da'latini, che dicevano 'veliere aurem'. salvini
per la tintura dei tessuti. latini, i-996: sono in quello giro /
169: titillamento, che 'titillatio'dicono i latini, è un irritamento che fassi ad
ovvero, ecc.). latini, rettor., 5-16: ornai vuole
dedicatario di uno scritto in genere. latini, rettor., 107-3: ma t
ina e tlasma, e da latini attrizzione e contusione. = voce
omero, venne adottata liberamente dai poeti latini che la usarono anche in forme non
l'europa. -intr. latini, i-2805: ma questo lascio stare,
con uso recipr.). latini, v-273-219: talor [la figura]
; far sperimentare di persona. latini, xxxv-ii-217: or va mastro bumetto /
relazione con una prop. subord. latini, rettor., 157-21: considerando che
, dette da'greci porri e da'latini tofi. ramazzini, 53: fattosi
lo hanno i greci, chiamarono i latini ablativo, ciò è toglitivo o levativo.
2-1-66: e romani feciono tali patti ai latini che potettono pazientemente tollerare lo impeno loro
anticamente si attribuiva alla terra. latini, rettor., 48-11: fue questione
cicerone e boezio). latini, rettor., 52-11: dice boezio
fur nominati dagli scrittori così greci come latini. bocalosi, ii-196: dalla cognizione topica
nasconde ne la terra; detto vien da'latini topo araneo perché il suo morso come
anche in un contesto figur. latini, rettor., 30-10: cadde eloquenzia
à del dir lo traso ». latini, i-2591: se ti se'sforzato /
3-166: così i greci, come i latini diclinano i nomi o sostantivi, o
è caso, e però tanto i latini quanto i greci lo chiamavano retto.
espressione (nel volto). latini, i-230: or le ride la faccia
fiore che vulgarmente chiamiamo 'tornasole'e da'latini detto 'clytia'. f. ardissone [«
tornasporre, da'greci ènàvoòog e da'latini chiamata 'egressio'poi che brevemente ha proposto
9. prep. intorno. latini, i-528: ma tant'era 'l disio
con singolare uso denota la 'brassica'de'latini. mazzini, 14-6: domani è il
alunni nell'esercizio di ricomporre i versi latini scomposti. 6. rimaneggiare più
a dire del capasso, di vocaboli latini. idealità e tecnica figurativa propria
vico, 4-i-879: certamente si ha da'latini che il lazio e l'itabarbaglio del
toscani se prima nn ebbero soggiogati i latini. m. cavalli, lii-1-224: bolognesi
una crazia imbiancata'; e come i latini dissero, prendendol da'greci, 'mali commatis'
.]: tossinfezione: malattia infettiva generale latini, i-1417: dare tostamente / è donar
fretta; avanzare spedita- mente. latini, i-2230: sanza paura / mi trassi
dispiaccia, se bru netto latini,... un poco ritorna teco
rivela temerarietà (un atteggiamento). latini, 3-30: parte della gente per tracotata
noi: vi sono mostrati gl'idiotismi latini, e tradotti così in modi schiettamente tedeschi
nascondersi. - anche sostant. latini, i-2393: ma ovidio per arte /
. b. doni, iii-1-150: i latini chiamarono i tragedi e comedi col nome
primo mangiatore de tragemmati, detti da latini bellaria; componevansi anticamente di cocco,
375: l'iperbato che i latini dicono traiezióne, e noi in certo
lo svolgimento di un'attività latini, rettor., 28-3: furono umini
i greci, non quel che presso i latini con vergognoso tralignamento valse astrologo giudiciario,
suscita grande meraviglia, mirabile. latini volgar. [manuzzi]: vidi filosofia
un'azione. f f latini, rettor., 29-5: in alcuno
, 430: il gith così chiamato dai latini, si chiama dai greci melanthio e
fortemente alterato, incollerito; perdere la antonio latini, lxvi-2-248: si potrà empire [la
. metalepsi; metafora, traslato. latini, rettor., 89-15: quando la
.). - anche sostant. latini, rettor., 89-19: dice tullio
una trasformazione o uno spostamento. latini, rettor., 90-1: dice tulio
alto valore morale, spiritualmente elevato. latini volgar., i-79: vero è che
, la colpa che ne deriva. latini, i-458: per quel trapassaménto / mantenente
da un pensiero all'altro. latini, rettor., 96-8: in questa
roma. leopardi, i-520: i latini non ebbero e non fecero altra opera
raggirare. - anche assol. latini, ii-113: l'amico di ferro /
: raschiare via, cavare. latini, rettor., 87-3: veramente tu
al dire del capasso, di vocaboli latini. 7. che non è
in parola, che regnando presso de'latini agrippa, omero fiorì in grecia,
bisticci, 3-26: parlavano poi i latini, e rispondevano agli argomenti de'greci
.. per quello che i buoni latini dicevano 'salire', verbo oggi perduto in
tanto, quanto si trovassono li grammatici latini, li quali, è da credere
.. è maniera de'tempi bassi de'latini, trasfusa poi nelle lingue volgari,
sì fue tralatato [il 'tesoro'di brunetto latini] in nostro volgare latino per messer
a giudicare, ecc.). latini, rettor., 89-13: quando la
, che non un solo; ma tutti latini così hanno avuto in costume di dire
. cesarotti, 1-i-58: 'religio'dei latini, derivata da 'religare', porta seco idee
messaggio, una lettera. latini, 3-33: ma dove dico io queste
5-iii-200: facevasi questo dai greci e latini, le prose e le poesie de'quali
308: il trasportamento, che da'latini 'translatio', da 'greci''metaphora'si chiama
11-323: in altra parte / i miseri latini ai corpi loro / fer cataste infinite
tirava il nostro verseggiare alle regole de'latini, e sforzossi di trasportare gli esametri
e essendo dai greci metafora e dai latini con lor proprio nome detto translazio, sarà
modo, lo stile adottato). latini, rettor., 150-6: dittare è
altrui. - anche assol. latini, xxviii-141: conviene che di lui avegna
, oralmente o per scritto. latini, i-1-376: quando il giudicamento e quelli
del giudizio. -intr. latini, i-419: sì che molte fiate le
, più spesso, la difesa. latini, xxviii-153: e questa [questione negoziale
anche con la particella pronom. latini, rettor., 6-7: ornai vuole
classica, presa agli antichi greci e latini; in essa forma platonica e ciceroniana il
più i princìpi fondamentali. latini, rettor., 6-23: la sua
o più potenze o stati. latini, 3-11: cesare... incontanente
è lavoro de'greci e quella de'latini, se le note sembianze de'volti e
ad imitazion de'poeti grechi e de'latini. chiabrera, 1-i-12: udì le
e cordiali (una persona). latini [manuzzi]: l'uomo allegro si
di un pezzo di artiglieria. latini, i-646: chi bene incomenza / audii
mal tratto: fare propositi malvagi. latini, i-576: di ciò s'insuperbio,
incertezza; assillo, preoccupazione. latini, i-2311: ma fino amor solena /
una posizione defilata, marginale. latini, xxxv-i-182: ond'io in tal corrotto
trecciere e le pompe donnesche, fur da'latini chiamate mundus muliebris. bresciani, 6-x-36
cioè non fanno quel tremolare che 1 latini chiamano 'micare'. cesari, ii-384: perocché
: gridare i teucri / trepidaro i latini, e sgomentarsi / tutte d'ambi gli
; scegliere; prescegliere. latini, i-734: chi sa giudicare, /
, 3-iv-1987], 2: i socialisti latini... rischiano di farsi dominare
tributi: essere tributario). latini volgar., i-104: quella cotale gente
il latino, e li poeti e filosofi latini che 'l greco non hanno avuto,
o animale viene designata con tre nomi latini che indicano rispettivamente il genere, la
dall'autore in sei parti dai titoli latini (triumphus cupidinis, pudicitiae, mortis
). piccolomini, 10-292: i latini rare parole tengono che sian composte di
: l'accento, diremo, trisillabistico dei latini rifugge dall'ultima. trisìllabo
i greci del pari che presso i latini poeti. = voce dotta,
alla leggenda greco-egizia, testimoniata da autori latini, secondo cui sarebbe nata presso un
per dea dell'arme) e da'latini minerva (perché ammonisci rettamente quelli che
. trissino, 5-112: i latini non hanno alcuna simile congiunzione di tre
simile ad una ruota picciola, detta da'latini troclea, sono dimandati 'trochischi', ftrocischi'
l'insieme dei poemi epici greci e latini ispirati a tale vicenda, fra i
vi-ii-107 (5-77): quivi tedeschi / latini e franceschi / fiamenghi e ingheleschi /
oratori greci è chiamato metognimia, da latini 'transnominatio'e da toscani cambia nomi. p
era divisa la retorica antica). latini, rettor., 7-3: 'inventio',
favori, ecc.). latini, i-1475: come voi sien cari,
argomenti oggetto della trattazione retorica. latini, xxviii-148: dice tulio che 'inventio'è
possanza / ch'io verna a compimento. latini, i-99: i'ho già trovato
, che d'erranza mi dispoglia. latini, ii-153: ciò che scritto mando,
qualcosa negli aspetti pratici. latini, rettor., 94-1: elli fue
per primo enuncia una teoria. latini, rettor., 6-6: ornai vuole
, di discordia, di ostilità. latini, i-2145: ancor non ti caglia /
pare che noi ci siamo assai allontanati dai latini, col di congiungere al voi
maestà contra la forma dello scrivere de'latini. g. f. morosini, lii-5-
. boccalini, iii-35: dai tubicini latini e dai trombetti italiani, di ordine
fiume, di una cascata. latini, i-1036: quel [il mare oceano
la fiumara dai germani lee e da'latini già detta lieo. m. adriani,
un modo di vivere). latini, rettor., 34-8: li buoni
stormo di uccelli in volo. latini, v-273-194: vidi turba mangna / di
la pace, la quiete pubblica. latini, rettor., 28-14: queste sono
un impulso passionale, ecc. latini, rettor., 185-14: tullio era
lavinia) si mantenne loro lo stato de latini sr il fanciullo: e il regno
tutavia e di 'spugnare la risia. latini, i-1427: ma tuttavia ti guarda /
che puote a pagare la moneta. latini, rettor., 189-6: il mio
esser sovrano / de tutto regno cristiano. latini, v-270-6: non avete pare /
, comunemente, correntemente. latini, xxviii-162: ben si dèe pensare un
vana / e lo servire in grato. latini volgar., 1-80: noi crediamo
comandamenti, alla volontà divina. latini, i-2569: ma pènsati davanti / se
bel tempo, che si faceva sui bastimenti latini con un pennoncino al calcese. prese
rigogli. 12. prov. latini, i-2655: che tale 'l mal dir
una notizia comunicata oralmente. latini, rettor., 160-16: dico
overa che possa avere officio in comuno. latini, rettor., 31-23: la
; adempimento del proprio dovere. latini, rettor., 176-18: offici sono
di ciascuno ('de officiis'). latini, rettor., 26-17: tulio medesimo
compimento del proprio specifico dovere. latini, rettor., 60-7: mostra tullio
cui è costruito, congegnato. latini, rettor., 53-6: già è
xiii-118: uggia è certa nebbia, da'latini chiamata 'uredo', che inaridisce e
a quella di dio). latini, rettor., 103-12: la iudiciale
del macrocosmo e del microcosmo. latini, i-824: tutto 'l mondo / dal
anche con riferimento alla durata stessa. latini volgar., xxviii-333: perciò conviene
validità per ogni soggetto giuridico. latini, rettor., 20-10: là dove
di quello amore manti / piaceri. latini, rettor., 19-6: la natura
, / che uligine suol dirsi da'latini. bergantini, 149: sopraffaccendo con
sua a leggere i classici greci e latini e il petrarca... lo reputavano
i moderni barbaramente chiamano 'civilizzazione', i latini dicevano 'umanità'. 4. disposizione
(vi, vii) in caratteri latini. ùmbridi, sm. ittiol.
, sottomesso, contrito. latini, i-2404: ond'io pensato m'agio
vi sia una discrasia acida o latini, i-775: ancor son quatro omori /
, l'unedone, così detto da'latini,... che è il corbezzolo
apertamente e criticare di nascosto. latini, v-280-101: questi davante m'ungie /
uno di quei sotterranei, che i latini chiamarono 'specus'e servìa di commodo passaggio,
farsi uomo, uomo fatto). latini volgar., i-95: cattivi cavalieri e
manni, 44: diranno pertanto i latini 'clamor'; e noi potrem dire 'clamore,
manni, i-44: diranno pertanto i latini 'clamor5; è noi potrem dire 'clamore
/ di quei c'àn più savere. latini, i-1297: qui dimora fortezza,
usanza: buone maniere, galateo. latini, i-1657: però a tutte l'ore
una regola, un criterio. latini, xxviii-134: 'oratori è colui che poi
. -anche di soggetti collettivi. latini, i-1627: non sia inizzatore, /
è doglia / vostro piacere amoruso. latini, rettor., 21-9: queste sono
con qualcuno, acquistare familiarità. latini, i-1673: con più ricco di tene
-anche di sogg. inanimati. latini, rettor., 25-5: poi che
e letter. usualmente, solitamente. latini, v-269-9: lo bono soferente / ricieve
, che chiude tale apertura. latini, rettor., 53-2: così fae
'usus'di 'uti'onde hanno i buoni latini 'usitari', 'usitatus', 'usitate', verbo
). -anche di animali. latini, i-1496: acci gente di corte /
pedastri assalti ancor non usi, / da'latini incalzati, avean le terga / già
6. il condurre l'esistenza. latini, xxviii-139: amico è quelli che per
di rendere timagine mia; e i latini usi... io potevo più sicuramente
aguan farai riqa se- menadhura »! latini, i-1519: già d'usura che dai
fiere, / cambiatore ed usuriere. latini, i-2789: un'altriè, che non
in abbondanzia. castelvetro, 8-1-198: molti latini... presero le favole e
nostri poeti usurparono spesse volte dai verbi latini alcune uscite particolari, le quali destramente
suo tempo nel tradurre e frequentare i latini: tutto il giorno a catullo, e
2. acino d'uva. antonio latini, lxvi-2-246: si può fare stufata con
altra arma bianca, guaina. latini, 3-12: coltello o spada fuori di
un compì, di limitazione. latini volgar., i-94: labienus fus buono
bene, di una merce. latini, rettor., 77-22: 1
valore morale, spirituale, intellettuale. latini, i-1777: molti sconoscenti / troverai fra
, corrispettivo, costo, quotazione. latini, rettor., 163-16: quella causa
valiménto -n'agio, né podere. latini, i-1577: lo cavaler valente / si
montuosa di cui fa parte. latini volgar., i-107: tanti uccidete ed
ed invia / donne e donzelli. latini, i-1659: però a tutte l'ore
lodi, ammirazione, ecc. latini, i-1449: ancor, chi s'abandona
e dio in vanitate non po'stare. latini, i-2506: dunque ben per ragione
all'eternità dei valori spirituali). latini, i-2506: dunque ben per ragione /
dote, di una virtù. latini, rettor., 21-4: ellino aveano
anche, per determinate condizioni favorevoli. latini, i-2471: ahi om, perché ti
, 2-113: chiamano i greci e i latini 'casus'quei luoghi che i grammatici hanno
non vuol però esser, come dicono i latini, varicoso [il cavallo],
, gli arabi 'algnasim'ed i latini 'varo'. = voce dotta,
botte, contenitore per il vino. latini, rettor., 18-10: sì come
fondo vaticano-, comprendente i manoscritti (latini, greci, ebraici, siriaci, arabici
: la voce 'fatum'presso i latini sinonimava con 'oracolo'e 'fari'con '
: quelle teorie sulla vecchiaia dei popoli latini e dell'italiano in ispecie, e sulla
intento / e porai più valere. latini volgar., i-70. lo signore de
febbre venenosa, saranno appresso di noi latini 'febris pestilens', 'febris malign', 'febris
- venire appresso: seguire. latini, i-143: nel paese / di terra
espressione venire giù). latini, i-972: ristora lo danno / che
scarso, insufficiente; non bastare. latini, i-1395: tu sapie 'n certanza /
avventizio. - anche sostant. latini, 3-137: tu se'uomo veniticcio,
dolcì gli animi de'poeti latini già infelloniti. ciro di pers,
percorrere sfruttando la velocità del vento. latini, i-2509: amico, or movi guerra
vento d'africa su'vostri bei volti latini non può -il mio orgoglio ne è
possa influire sulle azioni umane. latini, ii-134: amico di parole / mi
quando il stomaco, detto da latini ventricolo, è ferito, ne se
gli suole altra forma dare. antonio latini, lxvi-2-245: si può accommodare in tutte
come attributo di dio). latini, i-272: questi si scosta molto /
a modo di esemplificazione. latini, rettor., 64-22: verbigrazia:
ben pochi quei verbi anomali o difettivi latini il cui proprio puro e vero tema,
varchi, v-142: essi [i latini] hanno i verbi passivi e deponenti.
varchi, v-142: essi [i latini] hanno i verbi passivi e depo
greci f>jiói; euyhct, e da'latini chiamata 'subiunctio', pone il verbo nella fine
ireoó ^ euy ^ a, e da'latini chiamata 'iunctio media', pone il verbo
greci jiqó ^ evyna, e da'latini chiamata 'praeiunctio', aggiugne ed unisce molte
fortis, xxiii-463: le chiese de'latini sono povere, ma non assai sporche;
in relazione a determinati fatti. latini, i-2231: e io, ch'ognora
, giovanile (una persona). latini, v-274-258: li belli occhi e le
nella realtà, plausibile. latini, rettor., 52-13: tutto altressì
rado altrove, dette... da latini porri, e verruche ses- sili.
dei cantori, sui quali i versetti latini ricadevano dalla volta come uno stormo di colombe
via le rettoriche di giorgino, 1 versi latini, 1 versettacci strozziani, e simili
. panigarola, 3-ii-269: 1 latini lo chiamarono vertebram fusi, overo 'verticillum'
col giallo che lo veste, onde i latini dal color del cedro 'citrinella'lo
: altri da greci chiamati finigmi e da latini vesicatori, altri detti cateretici, e
: in modo essenziale, scarno. latini, i-1346: cortesia e larghezza / e
ancora ne appaiono alcuni vestigi appresso i latini. ramusio, i-41: rimasero ancora
i gerundi vulgari seguitano i vestigi de'latini, conservando la consonante o le consonanti
o l'uomo in generale). latini, ii-105: l'amico di vetro /
ant. astuto, scaltro. latini, i-1-362: con ciò fosse cosa che
dottrinale dell'opera con le autorità de'classici latini, de'demoni, molto viaccio
meta; strada, cammino. latini, i-1198: quivi non ha viagio,
la condizione terrena dell'uomo). latini, i-1256: ognuna per sene / tenea
-con riferimento a entità astratte personificate. latini, i-316: ond'io [la natura
[cosa] di quella che così da'latini come toscanamente 'amore'è chiamata.
azione, impresa singolare, memorabile. latini, rettor., 93-20: ulixes fue
vuole o si deve fare. latini, rettor., 7-121: si n'
un popolo nel suo insieme). latini, i-122: al tempo che in fiorenza
frachetta, 281: quella che da latini è chiamata 'urbs', significa un solo
, percioché rico, il primo re de'latini, regnò al tempo di lampare,
2-2: io dunque di grechi e latini le dette vestigia imitando, primo vengo all'
-di animali. l. latini, lxv-236: quinci e quindi del fosso
di nessuna importanza; irrilevanza. latini, i-1-377: nella causa la quale è
del tutto trascurabile, irrilevante. latini, rettor., 163-13: quella causa
indegna di stima, di apprezzamento. latini, i-1800: ma già a tuo minore
letter. viltà; pavidità. latini, i-1441: non abie in ciò vilezza
, incivile, inurbano, disdicevole. latini, i-1480: ma ben è gran vilezza
salvini, 39-ii-118: 'seminario'presso i buoni latini, onde è tratto, è vocabolo
non è maraviglia alcuna se gli scrittori latini non trattarono di quella se non poi
, si chiama da greci agma e da latini rottura transversale o virgale.
an- tonomastico alla madonna). latini, i-377: degnò venire / la maestà
la personalità etica di una persona. latini, rettor., 15-20: là dove
.. si piglia però dagli scrittori latini spessissime volte per la fortezza o più tosto
, / ed à meno di vertute. latini, i-993: in poca dimora /
atto, un comportamento). latini, 3-9: la lode e la fama
a ci mi dicesse i nomi latini... delle viscarde, che son
di milano. tanara, 167: i latini antichi la chiamarono [la co
dei luperax, da'greci esifena, da'latini vischio di quercia, e non
nullo viso -a viso li pò stare. latini, i-2916: io guatai più fiso
del volto, spontaneo o intenzionale. latini, rettor., 55-26: e così
possono essere presi in considerazione. latini, i-2304: ben ha la vita dura
libro religioso... dai vincitori latini chiamato 'il vittoriale'... l'aria
vittoria (un giorno). latini, rettor., 78-13: che 'l
costumi, opere, ecc. latini, rettor., 59-7: « marco
da procurargli vergogna, umiliazione. latini, i-1-365: aristotile... estimò
, spregevole (una condizione). latini, rettor., 135-13: così indebolìa
- anche con valore collettivo. latini, i-2821: ché quando l'om si
essere in vita. latini, i-2936: ed è a dio piaciuto
o ancora di furetto chiamato dai latini viverra. questo non è maggiore
purificato spiritualmente o moralmente. latini, i-725: se tu poni cura,
che né i greci, né i latini non conobbero questa differenza di lingue. cattaneo
, di composizione, di esecuzione. latini, i-2410: questo mio libretto, /
tradizione classica e alle teorie dei grammatici latini, tutte le consonanti non mute;
un nome o un epiteto. latini, rettor., 88-13: quando è
la liberalitade che ène in vui. latini, i-41: lancelotto e tristano / non
: l'impetigine, come dicono i latini, overo lichenas, come vogliono i greci
un uccello, un insetto). latini, v-273-201: e di tutte maniere /
d'annunzio, iv-2-417: 1 popoli latini, se volenterosi di rinascere, dovrebbero
anche iterato in formule disgiuntive). latini, rettor., 71-12: per molte
, di letteratura, ecc. latini, rettor., 3-2: qui comincia
frase o, anche, eufemismi. latini, rettor., 29-4: a questa
titoli dell'opere citate, e non portargli latini. 3. redigere atti giuridici
l'uso praticato da'greci, e da'latini della 'z'sempre scempia e non mai
, mirabilmente fesempio del volgarizzatore di brunetto latini. carducci, iii-6-14: già pistoia,
fiore che vulvarmente chiamano tomalsole e da'latini detto clitia. straparola, 9-5: o
: ah dolce lingua, che con tuoi latini / facèi contento ciascun che t'udia
). — anche sostant. latini, i-2343: assai mi volsi intorno /
di conseguire un risultato; intenzione. latini, rettor., m-15: per necessitade
o come direi io servile imitatore de'latini nel suo scrivere toscano, non è da
anonimo [agricola], 148: i latini chiamarono queste fissure, quando sono grandi
detti da'greci anactiri, e da'latini pulvilli e pulvinari, sono alcuni istromenti molto
], 512: il xiphio chiamano i latini gladiolo e è così stata questa pianta
in questo luogo, qua. latini, i-953: lo terzo corre in zae
legrini / cala le zanghe ower timon latini. balbi, lxii-4-156: 1 non si
è passata in quelle che gli antichi latini appellarono 'grallae'. 2. agric
zappadore. -si può credere. antonio latini, lxvi-2-246: la folica..
, vuol dire il mantello, detto da'latini, pallium'. = var.
severamente con grande asprezza. fecero i latini che dinominarono dalla consonanza b 'be', c
, dette da greci zigomi e da'latini pari e iugali, per la somiglianza
due ossa in discesa, dette da latini giugali, da greci zigonì e communemente
[la rondine], il quale da'latini fu detto 'frintinire'o vero 'trinsare'
v-53: noi abbiamo 'tacere', come i latini; e ancor diciamo: 'non far
, usata in preparazioni gastronomiche. antonio latini, lxvi-2-250: vi potrai [nella minestra
da'greci detta zodiaco, e da'latini signifero, perché in essa sono i segni
? boccalini, i-213: tra i poeti latini io non stimo barba d'uomo,
fossile, chiamato solfo vivo da gli latini, e da i greci 'apyron', che
/ e zolle e glebe furo i miei latini. 6. ambiente in cui
132: se allora come ai tempi dei latini s'avesse osato adoperare il prenome di
chi più ruvido e aspro di ser brunetto latini, chi più ricercato del boccaccio ne'
uno significa riprenderlo, o ammonirlo cavato da'latini, che dicevano 'veliere aurem', dicesi
dicono zufolare gli orecchi, come dicevano i latini 'perso- nare aures'. 13
principio delli stinchi delle gnie dette tibie dai latini, e da questi ebbero il nome
, una edizione di classici greci e latini da cui erano tolti tutti i passi meno
è superstiziosa al pari de'suoi antenati latini. essa è in continuo timore del-
, i cristiani dei diversi riti latini, greci e protestanti. =
dai tedeschi boicottando le edizioni dei classici latini e greci di lipsia e accogliendo invece quanto
lingua slava meridionale, scritta in caratteri latini, strettamente coincidente col serbo, usata in
piede di verso de'poeti greci e latini, che consta di quattro sillabe lunghe.
, poi tutti gli autori italiani, latini e greci. = comp.
antisioniste, i cristiani dei diversi riti latini, greci e protestanti. = comp
/ questi impostor volgari, o sia latini / i contingenti, ed i futuri misti
1-213: quell''urbanità'che dicevano i latini, quell''atticità'che dicevano i
, e all''assa nutrix'dei latini – e significa colei che custodisce i bimbi
resti lungo arnese acuto, / che i latini cultor chiamaˆr bipalio, / saetta i
cinzio, ii-84: pel contrario alcuni grammatici latini hanno dato altre parti con voce greche
o niun valore'... i latini dicevano 'meretrici diobolarie', cioè 'da due soldi'
i-256: dimostralo ancora in questo caso de'latini; poiche ´, essendo i lavinii
loro soccorso, venne la nuova i latini essere rotti. na lavorétto, sm
l'arte di tradurre gli autori greci e latini, avendo in pensiero di promulgar delle
, dai greci detta licantropia, e da'latini insania lupina. licensing / li'
specie viene designata con tre nomi latini che indicano rispettivamente il genere, la
reggae cantato in spagnolo e mixato con suoni latini). = voce ingl.
che arriva allo scandalistico, dà a noi latini un'impressione di museo d'armi primitive
tradizione classica e alle teorie dei grammatici latini (che consideravanosemivocalilaf, lal, lam