, / né rabassato -per altro amadore. latini, i-1623: non sia inizzatóre,
ingegno o dell'arte). latini, rettor., 117-6: quando la
innamoramento di donna, che golìa. latini, i-2318: speranza / aduce gran fidanza
è quello che più si 'nnamura. latini, i-2325: quando omo 'na- mora
speranza / che mi fa star gaudente. latini, v- 269-1: s'eo sono
ch'io v'ebbi in balìa. latini, ii-874: ma se da storlomia /
da mo'inanso no se làsono trovare. latini, rettor., 91-22: da
molto prestigio, di grande autorità. latini, rettor., 21-29: parendo molte
presentarsi, comparire alla presenza. latini volgar., i-92: cesare era acostumato
. leopardi, ii-462: i poeti latini... rami stranieri innestarono sul tronco
per compagno terenzio, famosissimo comico tra'latini. mirate baldanza d'uomo, a
nostri poeti usurparono spesse volte dai verbi latini alcune uscite particolari, le quali destramente
egli è innocentissimo di aver letto i poeti latini. lippi, 5-25: egli è
gli antichi e moderni scrittori greci, latini e toscani hanno avuta una comune osservazione
ed « a marza », che i latini distinguevano coi nomi « d'inoculazione »
aborrire. -anche assol. latini, 3-101: se li servi miei in
zione di passi spagnuoli, greci, latini, inglesi, antichi, moderni,
come paragonare la varietà semplice degli scrittori latini, alla penosa inopia nella quale abbiam
i-603: con quell'ondeggiamento che i latini fecer passare a metafora di proverbio in proposito
, ricerca a fini pratici. latini, rettor., 30-1: [filosofia
, 8-292: appo essi [gli scrittori latini dei due primi secoli] parlasi diligentemente
/ donami insegna -pur d'alegramento. latini, rettor, 127-7: tu ài renduto
professionale, morale); educazione. latini, rettor., 70-3: se ermagoras
più al plur.). latini, rettor., 16-29: melliorare per
a un determinato patrimonio culturale. latini, i-1292: vidi ch'elle stesse /
la specificazione della materia dell'insegnamento. latini, rettor., 19-16: fuoro gli
c'insegna a contare e annumerare. latini, rettor., 3-14: rettorica èe
danno c'amo e non sono amato. latini, rettor., 5-9: orator
con greca scrittura nel contesto dei libri latini, a poco a poco vi presero
iii-1-168: su le rive del tevere i latini, tribù osca inserta sopra una contadinanza
da'greci ivtop. ac<òa, e da'latini 'insecta ammalia 'furon chiamati.
inanimati o a concetti astratti. latini, rettor., 7-26: pare a
, solidarietà, convivenza di persone. latini, rettor., 10-5: prima si
per indicare effetti diversi prodotti simultaneamente. latini, rettor., 57-21: poi che
s assetti, 39: libri greci, latini e vulgari, tutti libri scelti,
di accattivarsi la simpatia del pubblico. latini, rettor., 194-16: conviene usare
. - anche al figur. latini, rettor., 148-10: quelli che
sprezzante, di presuntuosa superiorità. latini, i-2581: vo'che t'afretti /
che è quello... onde i latini per avventura dicevano: « modos facere
estrinseca, detta da'greci discrasia e da latini intemperie e mala temperatura, ch'occorrer
: avveduto, accorto. latini, rettor., 28-11: prima dice
. 2. significato. latini, i-418: sì che molte fiate /
; fissare gli occhi. latini, i-1759: non dir novella, /
me non far sì gran faglia. latini, i-1875: vidi lealtate, /
electo in vescovo de cutale cità. latini, rettor., 8-8: per le
relazione con una prop. subordinata. latini, rettor., 128-25: ciascuna persona
alcuna, che per lei sia intiso. latini volgar., i-103: e'sono
relazione con una prop. subordinata. latini, rettor., 14-28: dove dice
; esigere, comandare, pretendere. latini, i-2844: chi mangia a dismisura,
il nome dunque, chiamato dagli antichi latini « il vocabolo per cui s'intendono le
o di uno scritto). latini, rettor., 87-18: le parole
comprenderla adeguatamente; essere competente. latini, i-32: sì alto intendimento / avete
un fine determinato; impegnarvisi seriamente. latini, i-897: mette intendimento / in sì
conoscitore, esperto, perito. latini, rettor., 6-20: brunetto latino
, con applicazione, intensamente. latini, rettor., 131-12: quando tu
con grande interesse; intensamente. latini, rettor., 56-11: si dee
o spirituale; assorto. latini, rettor., 110-4: sia inver
opera d'arte o dell'ingegno. latini, rettot., 5-14: ornai vuole
pienamente; esattamente, perfettamente. latini, rettor., 6-27: ciascuno che
parti secondo i greci, e secondo i latini e moderni tragici gli atti della tragedia
da arabi 'ragamia ', e da'latini 'scissura 'e 'rima '
si sta a sportello, che i latini, seguendo i greci, chiamavano '
. istruire, addestrare. latini, volgar., i-100: gran parte
, presupposto che i comici greci e latini avessero avuta cognizione degli occhiali, se non
'luna si lente'dissero i latini lo interlunio. pascoli, 1132: nei
invita - d'aver gioia intera. latini, rettor., 29-32: neuno puote
/ quand'arde, lo sprendore. latini, i-2423: finché... /
la reputazione, i costumi). latini, rettor., 129-16: il mio
leopardi, ii-616: ben poterono i latini antichi per un uso ricevuto dagli eoli,
. — anche: intercessione. latini, rettor., 46-29: causa dice
si rivolga. -assol. latini, rettor., 30-3: [filosofia
i più di essi gramatici interpretavano i libri latini e coi loro scritti pulivano la lingua
negroponte, interprete tra i greci e i latini. castiglione, 274: le parole
gallone, che si dice da'latini intèrula, e volgarmente camice. scroffa,
'intèrula ', nome che davano i latini ad una tonaca di tela finissima
misure e queu'intervalli che numeri da'latini, ritmi da'greci son detti, ne'
aver luogo; incorrere. latini, rettor., 125-2: vuole tullio
. attento, vigilante; solerte. latini, rettor., 129-6: altressì fìe
. v.]: « gli aurei latini hanno intolerantia per * intollerabilità ',
emiliani-giudici, i-387: orfeo intuona versi latini di claudiano e di ovidio.
l'intonazione, come le antifone de'latini, o pure 1'* evouae ',
indica una relazione di vicinanza). latini, rettor., 80-13: catone non
un compì, di argomento). latini, rettor., 6-19: molto disiderava
passeroni, iii-195: versi non giovan qui latini o etruschi: / per bere e
opinioni, discordia, rivalità. latini, xxviii-164: uno ama per amore e
medesima o di diversa specie. latini, 3-121: io medesimo dissi intra senatori
smettere; abbandonare; desistere. latini rettor., 29-31: neuno puote essere
2. omettere, tralasciare. latini, rettor., 171-14: quando la
affare, in un'attività). latini, i-619: questa sottiltate / tocc'a
camera dei lords dovette esercitare una anche tra'latini. segneri, iii-2-196: avendo [gesù
intrattato dagli altri autori, e greci e latini. balbo, 1-90: i seicentisti
qual indegna sorte / contra me, miei latini, in tanta guerra / così v'
possan bastare quei tre o quattro periodi latini per sciogliere gli intricati nodi d'interessi
g. averani, iii-74: i latini chiamavano * opus pistorium 'non il pane
carium ', voce che niun dei latini vecchi conobbe mai, il menagio fa
gnoscando inutile essere lo stranio parentado. latini, rettor., 11-17: se
un'istituzione, ecc.). latini, rettor., 24-16: odio non
tesi. — anche sostant. latini, rettor., 58-20: primieramente insegna
fossero inventori, esso poi trapassò a'latini, quando la gloria e tarme parimente
si conserva la forma latina in brunetto latini (cfr. latini, rettor.
forma latina in brunetto latini (cfr. latini, rettor., 51-21: «
). ant. circondare. latini volgar, xxviii-318: questo alimento è appellato
e meno animata, le inversioni dei latini interessano il sentimento, ma turbano l'
d'orazione la quale è chiamata da i latini invettiva e nella quale con asprezza e
ironico la invia tra le anticaglie dei latini. -in partic.: mandare
vince con manifesto successo). latini, i-2657: invidia è gran peccato;
4. figur. perdutamente innamorato. latini, i-2385: ma non potti partire,
: non ha studio di classici greci o latini; e non s'è inviscerato nella
; eseguire un ordine. latini, rettor. [tommaseo]: questi
-tenere l'invito: accettarlo. latini, i-1535: chi lo 'nvita a cena
rendere vizioso; corrompere. latini, ii-31: così in molte guise /
vizioso, corrotto, depravato. latini, i-676: ver'è ch'è 'nviziata
390: è consuetudine de'poeti greci e latini non solamente ne'principii del libro invocar
la proposizione, che vergilio ed altri latini, che indussero se stessi a cantare.
, o involucro, così detto da'latini, da'greci * pericardias e volgarmente
greci e, in seguito, dei latini, usata, specie, nei carmi
'nausea'quella parola sì espressiva presso i latini e gl'italiani... deriva dal
41-375: l'iperbato, che i latini dicono traiezione e noi in certo modo potremmo
greci chiamata * hypochima ', da'latini 'soffusione ', da gl'arabi '
colpe; doppiezza, falsità. latini, i-2574: ma pènsati davanti /.
da'greci * lagones 'e da'latini 4 ilii ', queste terminano con
da'greci 4 ipogàstrion 'e da'latini 4 sumen 'o 4 pubes '.
presso i greci, commentari presso i latini). tramater [s.
cagione di molte dispute tra'teologi greci e latini, cui pose fine il sinodo d'
trattare del sillogismo detto da i logici latini ipotetico con nome greco, e da me
la dimostrazione, che potria chiamarsi da'latini 'ostensio ', da'greci 'dicnymia
nella credenza popolare dei greci e dei latini, si riteneva che esso rendesse sessualmente
che, presso i greci e i latini, si credeva sporgesse dalla fronte del
dioscoride], 417: chiamano i latini l'ipposelino olusatro: altri lo domandano
tose.). andare. latini, rettor., 77-24: i mercatanti
i lubrici passi dei poeti, massime latini. d'annunzio, i-374: o madonna
[dioscoride], 324: chiamano i latini l'erisimo irione. nasce attorno alle
, iii-2-185: gli arabi ed i latini, / i francesi, i geloni ed
greci 'elpco- véia 'e da'latini chiamata * illusio ', è uno occulto
all'ira; iracondo. latini, rettor., 24-17: i buoni
seguito dentro quella foresta virgilio gloria dei latini, il quale gli s'era mostrato all'
, 2-213: hanno... i latini e 1 greci alcuni altri ordini o
. sono dette da'greci ipocondria e da'latini pre- cordia e le infime caterati sono
sono chiamate da'greci lagones e da'latini ilii; queste terminano con tossa ischiadici.
ant. scelto, eletto. latini volgar., i-103: voi siete tutti
quel che si riceve, che i latini dissero 4 aequitatem ', tutti sono 4
, 20 (22): li mercatanti latini vanno quivi per le maercatanzie istrane.
de dottori, ebrei, greci et latini, sì per confutar gli eretici, che
qua e là, allontanarsi. latini, rettor., 17-9: fue un
. riuscissero italianizzando li esametri e pentametri latini. muratori, 7-iii-203: se i nostri
, del quale noi italiani siamo chiamati latini. fazio, i-13-38: da lui
, 4-42: quando... autori latini barbari di diverse nazioni...
che abitavano anticamente l'italia centro-meridionale (latini, umbro-sabelli, equi, volsci,
sangue mio. -sm. latini volgar., i-73: guerra ed odio
solo, ch'io sappia, tra'latini, un itifallo, e un'altra poesia
agg. ant. giudiziale. latini, rettor., 161-n: le generazioni
conforme a giustizia, legittimamente. latini, rettor., 59-29: di ciò
, retto (un sentimento). latini, rettor., 10-28: amico è
ant. presto, sollecitamente. latini, i-1515: ancora abbi paura / d'
che risuona il suo nome, fu da'latini introdotto, né in altra maniera fu
nulla guisa si no poi recitare. latini, rettor., 6-13: si n'
. così os per vultus dissero i latini; come anche labia in femm.
struttura del volto umano. latini, i-258: li belli occhi e le
iurni li quali non gisseru al labore. latini, i-641: vedrai palesemente / che
, fattura, prodotto del lavoro. latini, i-298: e'[dio] non
di lacerarsi e di graffiarsi scambievolmente co'latini, cogli etruschi, co'sabini e co'
v.) sul modello dei dimin. latini. lacertóso, agg. ant
del panno. vallisneri, iii-417: i latini spiegano per lacinia l'estremità di una
/ de lacreme lo molle scendimento. latini, rettor., 55-27: parlando
piangendo con atteggiamento estremamente pietoso. latini, 3-38: noi saremmo ai piedi del
, / piangete e lagrima te. latini volgar., i-98: lagrimò e s'
è 1 " omnibus viribus eniti 'dei latini. niccolini, iii-321: non sarebbe
; allorché, mentre, quando. latini, rettor., 8-12: là dove
sf. ant. laidezza. latini, rettor., 193-15: insinuatio è
-anche con uso neutro. latini, xxxv-ii-196: è lado ingenerare / e
repellente; vile, scadente. latini, xxxv-ii-203: la malinconia /..
dentro o verso quel luogo. latini, i-954: lo terzo corre in za
dante] 'lago'per quello che i latini dicono stagno, cioè una ragunanza d'
piove. buommattei, ii-5-248: i latini dicevan lago un certo coltivata per
monastero di pistoia, volgeva in esametri latini la divina commedia; e della versione
vergognosamente; vilmente; colpevolmente. latini, 2-226: ben è gran vitoperio /
deforme, sgraziato, rivoltante. latini, i-1557: quando siedi a mensa,
); vergognoso, disonorevole. latini, rettor., 132-24: « inusitatio
condotta, la vita). latini, i-1832: guardati ad ogn'ora /
. offensivo, ingiurioso, infamante. latini, i-1632: già non è nessuno /
infelice, miserabile; infausto. latini, i-603: e 'l laido ingenerare,
discorso osceno, sconcezza. latini, i-1776: molti sconoscenti / troverai fra
, lamentoso, gemebondo. latini, 3-133: a queste santissime e lamentevoli
concave e che contengono: e da'latini * calvaria ', cioè eminenti; e
: ottenuta per tosatura integra. latini, rettor., 97-8: il bono
della lana caprina, come dicono i latini, questa è quella volta. galileo,
poeti, sono ad imitazione di grechi e latini poeti, li quali, quando sonosi
daniello, lxi-245: fuggendo riportano i latini / gli archi distesi a le languide
, molle, suasiva). epigrammi latini dei secoli xv e xvi volgar.,
né bon donzello da altro lainièri. latini, i-2169: or torna in tuo
, che è il 'populus 'de'latini. = voce dotta, lat
, volentieri lardellando il discorso con emistichi latini e ricordi classici. fogazzaro, 2-217
. chiaramente, apertamente, sinceramente. latini, 3-10: come sia grande, padri
[la traduzione di tacito] ne'latini largheggiano come il nove nel dieci.
cui larghezza gioia par che vene. latini, i-1377: già om per larghezza
una promessa, un favore). latini, i-1679: pensa tuttavia / che larga
morale; permissivo, licenzioso. latini, rettor., 17-20: larga e
profusamente; liberalmente, senza risparmio. latini, i-1423: molto più risplende / lo
parte; disinteressarsi di qualcosa. latini, rettor., 31-3: la prima
un argomento, ecc.). latini, 3-83: intorno all'accusa non credo
il conseguimento di un fine. latini, 3-98: con noi non puoi tu
per successione ereditaria o dinastica. latini, 3-86: [il nome reale]
. perdonare, condonare, rimettere. latini, 3-9: le cose che tu avevi
, omissione o dimenticanza). latini, 3-66: d'ogni temenza lo traesti
donna mia / non mi lassava partiri. latini, 3-46: non fuste ricevuti né
/ per lor non possa falzare. latini, 3-30: non sofferio di lasciarsi impigliare
/ d'amarla, oi me lasso. latini, 3-63: ancora mi turba,
di casa tutti i libri, così latini come volgari, lascivi e disonesti,
: queste medesime cose appunto dicevan quei latini che seguitarono dopo al secol d'augusto,
sono dette da'greci hipocondria e da'latini precordia. a. cocchi, 4-1-1:
2. conforme gli usi e costumi dei latini; secondo le buone regole del parlare
verranno ad esser di quelli che i latini latinamente cominciarono a profferire. salvini,
in latino; citare testi e autori latini (a proposito e anche a sproposito
latinismi; che ricalca le orme dei latini. f. f. frugoni,
dotta, lat. latinigèna 'nato dai latini ', comp. da latinus '
. guarini, 1-ii-2-141: mescola detti latini e latinismi alla pedantesca in tutto quello
. imitazione dell'arte o dello stile dei latini. carducci, iii-7-47: in francia
. cultura, civiltà, tradizioni dei popoli latini (e, in partic.,
; il com plesso degli scrittori latini; il latino considerato come lingua madre
, riconosciuta dall'ordinamento giuridico romano ai latini, che godevano del 'commercium '
4. condizione di chi discende dai popoli latini; qualità di ciò che appartiene alla
valersi degli autori barbari tanto greci che latini per mostrare un'origine, si può
, alla mentalità, alla cultura dei latini. castelvetro, 172: da
. conferimento di caratteri tipici dei popoli latini e neolatini. b. croce
(e secondo il diritto romano i latini godevano di una parziale cittadinanza romana e
cittadinanza romana e si distinguevano in latini prischi o prisci, appartenenti alle antiche
facenti parte della lega latina; in latini coloniari, abitanti di colonie fondate da
era stata concessa la condizione giuridica di latini coloniari; e in latini giuniani o
giuridica di latini coloniari; e in latini giuniani o iuniani, liberti che erano stati
, del quale noi italiani siamo chiamati latini. petrarca, iv-2-101: poi vidi quella
stata approbata da uomini dottissimi greci e latini e laudata da loici e buoni filosofi.
: la quale [voce greca] i latini chiamano ora * phrenèsis 'con l'
gente farò che ad ima voce / latini si diranno. galdi, ii-313: progredirono
il quale titolo li distingueva da'liberti latini, a'quali la
contrassegnati nel paese col nome di * latini '. 2. agg.
quale era malagevole d'intendere li versi latini. g. villani, 8-55: lingua
bandello, 1-1- (1-6): versi latini ed ora volgari,... subito
a fiacco avesse / chiesto i modi latini, / credi, o dea, che
, ai filosofi ed altri scrittori così latini come greci debbiano cedere. varchi,
, anzi forse solo tra i medici latini. c. dati, 4-42: quando
dati, 4-42: quando però autori latini barbari di diverse nazioni, come alemanni,
qui distintamente mentovare tutti i nobili poeti latini di quella felice età, di cui si
carducci, ii-2-107: prima di mettersi ne'latini giova avere un'idea dello stile di
kalendario scritte tutte l'epatte con numeri latini e rossi in questa forma: xxv,
14): acatu donò agli tre latini, messaggi del gran cane, quattro
è il leon di svezia entro i latini acciari: / ditelo, o fuochi,
un discorso, uno scritto). latini, 3-26: la fatica è grande,
, vi-149: oh che bestiacce son questi latini di core, che sempre s'innamorano
dopo la scoperta furono colonizzate da popoli latini (e precisamente dagli spagnoli e dai
in genere); cristiano-occidentale (padri latini, patrologia latina). -anche:
, perché non deve darlo a noi latini, che già siamo oggi in grande numero
può moderare nei vascelli da remo ed arbori latini, mettendo minor vela. statuti dei
del modo d'armare legni e vasselli, latini e quadri. pantera, 43:
. pantera, 43: alcuni vascelli latini vanno solamente a vela, ed alcuni
remi... sono i vascelli latini di forma lunghi, stretti e sottili a
19. 15. tipogr. caratteri latini: quelli che a poco a poco
quale appare negli scritti de'più lodati latini. 'latino de'bassi tempi '
impararai se tu non fai prima de'latini gattivi; così dico d'uno che vogli
non intendo / prima parlar de li latini miei. g. c. croce,
e zolle e glebe furo i miei latini. carducci, iii-1-310: intanto da
ragazzi fiorentini / che faccian sconcordanze ne'latini. 17. ant. lingua
17. ant. lingua italiana. latini, 3-76: [dejotaro] ebbe a
signoria, così appresso de'vulgari come de'latini. a. f. bertini
guardato, / chiamò la madona per cotal latini, / e per un buxo guardava
vecchio ben s'acorse di tal latini: / tutti i sacheti aora lo vodava
essere maestro di grammatica e faccia mali latini [ecc.]: boccaccio,
tanti ciarpelloni, tanti barbarismi e tanti latini falsi, che tutto il giorno si
latina; secondo le usanze dei popoli latini. v. borghini, 3-6:
-dare, fornire il latino o i latini a qualcuno: assegnargli i compiti di
legger in sedia, dichiarare, dar latini, esaminare. b. davanzati, ii-477
.. a cento ricciutegli / i latini fornir per nulla avrai? -dissipare
26. -fare il latino o i latini: eseguire i compiti, le esercitazioni
, le regole, e a fare de'latini e pistole; tantoché nel tempo di
morelli, 457: in nove anni fece latini e apparò di leggere lettere mercatantesche.
3-28: fin quando io faceva de'latini / il maestro m'insegnò. goldoni
le belle cose, sputo sentenze e faccio latini a rotta di collo.
.]: * egli ha fatto i latini pe'deponenti ', vale egli è
dove attesi / a far sempre i latini pel passivo. d'alberti [s.
, 4 sboccati, linguacciuti, mordaci, latini di bocca'. g. m.
. spreg. lingua e cultura dei latini. imbriani, ii-20-172: sono
in generale le sue specie, da'latini dette 'cicercule 'o dagl'italiani '
-anche: luogo natio, patria. latini, i-2085: se 'l truovi in alcun
precise informazioni; a ragion veduta. latini, i-2874: però da buon lato /
-anche: per altri riguardi. latini, i-14: da l'altro lato /
1-33: dionide, chiamato l'archipirata da'latini, perché in quell'arte del corseggiare
. ghiandola mammaria; mammella. antonio latini, lxvi-2-248: si potrà empire [la
; celebrato, esaltato. latini, rettor., 26-15: dice 4
, consenso; encomiabile. latini [tommaseo]: giustizia si è laudevile
un'istituzione assai più conforme agli spiriti latini. = voce dotta, lat
: le are e'templi e teatri tuoi latini, quali soleano di giuochi, feste
di ciprigna l'odorato arbusto. epigrammi latini dei secoli xv e xvi volgar.
un danno; riparare un torto. latini, i-2652: tu non pensi come /
agricolo, artigianale, industriale. latini, rettor., 23-5: non si
più gravoso, faticoso). latini, rettor., 52-11: consideri ancora
leal servitore / inver donna piagente. latini, 3-83: egli [dejotaro],
genero migliore. -con sineddoche. latini, 3-65: quella tua diritta mano,
lunga usanza, che era loro legge. latini volgar., i-84: quando elli
massimamente si conviene a lo giovane. latini, volgar., i-80: lo senno
. sincerità, franchezza, schiettezza. latini, i-1950: se fai testimonianza / sia
permissive. -con uso neutro. latini, 3-20: molti ancora dubitavano che fosse
, come il 'liceat 'de'latini, forma modesta, ma che talvolta
diffinizione. monti, iii-42: i versi latini mi sembrano tutti d'oro; ma
familiarità, intimità, intrinsechezza. latini, 3-43: è un altro legame grande
è antico di tutti i nobili litterati latini e greci: dell'un de'quali se
movimenti o impedita la fuga. latini, 3-63: il servo ha accusato per
connesso; fissato, fermato. latini, i-2942: io 'l misi a ragione
una città o fortezza). latini, 3-29: ligario fu mandato per lo
giambullari, 2-133: la legatura, da'latini chiamata * coniunctio ', è una
il legato svolge le sue funzioni. latini, 3-32: quella legazione si potea contare
particolare società (diritto positivo). latini, 3-81: nessuna fortezza, nessuna legge
etnico-culturale a cui si appartiene. latini volgar., 1-68: citade è uno
: lasciamo stare... i cicli latini cominciati da gregorio magno co 'l dialogo
). — anche sostant. latini, 3-5: io spesse volte soglio vedere
leggere a'dottori'. è quel de'latini * sus minervam [docet] ',
; speditezza, disinvoltura, velocità. latini, 3-79: non però questo peccato a
a poco a poco, insensibilmente. latini, 3-65: avvisarono che qualunque peccato.
gratu / meu serviri e pinari. latini, 3-64: in te è, cesare
tempo, con poca attenzione. latini, 3-66: tu, cesare, se'
ornamento. -ant. semplice. latini, rettor., 91-33: mosterremo,
docile arrendevolezza alle affermazioni altrui. latini, rettor., 28-4: sapute e
; dilettevole (un'occupazione). latini, 3-83: nessuna cosa che fosse comune
). chi legge; lettore. latini, 3-56: conviene che sii studioso leggitore
richiede in coloro che provano i cavalieri. latini volgar., i-107: elli riprese
più in senso scherz.). latini, rettor., 13-17: neuno uomo
, che chiamò xylophthon, detto da'latini 'ligniperda ', il perché tutto si
da una corsa precipitosa. latini, i-742: quando l'omo spira,
noi quel medesimo che fa appresso i latini 4 respiratio ', il che è quel
sollecitudine; tardivo, ritardato. latini, 3-48: credo che lento studio aveste
. prudente, cauto; lungimirante. latini, i-1925: chi ti manifesta / alcuna
d'intelligenza limitata; ottuso. latini, rettor., 125-26: o diremo
/ in segno di mer- zede. latini, v-279-35: amiche che magiore / vuol
è il leon di svevia entro i latini acciari: / ditelo, o fuochi,
rozzamente in prima / ne'versi nobilissimi latini / una regola vii pose di rima.
pure cominciando questa affettazione da i versi latini detti leonini ne'secoli scuri e barbari
gl'italiani imitassero la rima dai versi latini consonanti fra loro, i quali si chiamano
pilastro incassato dagli antichi nostri scrittori latini pare fosse chiamato grecamente parasta e
un bene sommamente caro. latini, rettor., 55-7: chi vuole
diletto; piacere, felicità. latini, 3-61: per questa letizia in tanto
-in letizia: lietamente, giocondamente. latini, rettor., 55-24: in letizia
ornata con figure di animali. latini, i-82: io non ho trovato /
lettere, essendovi di continovo ora portati versi latini ed ora volgari, i quali subito
alla cultura di una particolare nazione. latini, 3-7: dunque, cesare, le
podrie bone parole e benigna responsione. latini, 3-85: io mi ricordo che
di maggio anno mille dugento sesanta. latini volgar., i-75: quando queste lettore
: divano, sofà; materasso. latini, 3-73: dicesti che dopo cena ti
tutti questi affetti vanno serpendo, dai latini sono ap pellati serpigine.
]: * leuconoto ': vento da'latini detto albus, e da noi del
chiamano * osta- gran ', i latini * vectis ', ed i volgari *
causare (sdegno, rancore). latini, i-2651: tu non pensi come /
spezie di erba che da'greci e da'latini fu detta 4 thapsia'. si levi
lo hanno i greci, chiamarono i latini * ablativo ', ciò è toglievo
il capo, il collo). latini, rettor., 55-25: in letizia
della mangna l'antigrado di toringia. latini volgar., i-74: la savia gente
l'animo, il carattere). latini, 3-10: sì valse tanto appo me
6-56: nella stessa guisa solevano i latini chiamar volto liberale l'avere come noi
, anche, con prodigalità. latini, 3-77: in lui sono tutte virtudi
la liberalitade che ène in vui. latini, 3-12: per la quale cosa la
con munificenza, con generosità. latini, 3-14: ora vengo io..
società retta da istituzioni democratiche. latini, rettor., 17-18: tutto che
quasi solo nominalmente all'impero. latini, 3-70: chi sarebbe di tanto furore
sieno molto più larghe ne'poeti greci e latini, e nelle lingue loro.
i greci, ma più presso i latini dopo la cacciata dei re. gli
il nome libia, usato dai latini e dai greci per indicare una
tommaseo, 18-ii-1115: bene gli antichi latini, da sallustio ad agostino, chiamano
casa sua una libreria de'più stimati libri latini e volgari che in quelli tempi andassino
stampata); trattatalo, compendio. latini, i-1347: di tutte e quatro queste
e letter. cultura, sapere. latini, 3-56: io sono molto guernito di
, xii-2-40: il * licium 'de'latini, da cui venne il liccio degl'
potere di agire; libertà. latini, 3-45: or vedi, cesare,
non lice. -impers. latini, i-1904: poi, quando ti lice
sillaba 'ci ', come i latini e i greci dànno certe aggiunte alle loro
e le più bassi. epigrammi latini dei secoli xv e xvi volgar.,
la piscina scoperta, chiamata il fra i latini, un portar rena al lito o acqua
pensiero, un sentimento). latini, i-1442: se talor si con vene
un danno, una fatica). latini, rettor., 8-12: là dove
, serie di antenati. latini, i-12: ponendo mente al bene /
, dinastia; schiatta, stirpe. latini, rettor., 125-4: e 'l
provenzali], guercio per quello che da'latini era chiamato strabo...,
404: i capi delle famiglie da'latini si dissero * stirpes 'e 'stipites
-per via di generazione. latini, xxxv-11-222: così, s'i'non
- anche: persona, individuo. latini, ii-116: l'amico di ferro /
o sorbetto o altra simile. antonio latini, lxvi-2-253: marina briancesca fu la
che costoro chiamano lindi, detti da'latini 'tiliae '. = deriv.
greci, e di quelli ancora de'latini, segnandoli sopra sette linee in questa maniera
di un determinato gruppo etnico. latini, 3-76: [dejotaro] ebbe a
è che ella non gli riconosca dai latini, come i latini gli riconoscevano dai greci
gli riconosca dai latini, come i latini gli riconoscevano dai greci. martello,
dell'orazione o dell'opera letteraria. latini, i-46: quando venite, / che
dir di me villania ed oltragio. latini, i-154: io lo pur domandai
radice della lingua, la qual da latini è detta 'ligula 'e da volgari
coll'arco un piccolo istromento, detto dalli latini * linterculus 'per la figura
. e letter. elefante. latini, rettor., 27-13: il leofante
. tolomei, 31: appresso de'latini solamente si liquefà qualche fiata una vocale
laghi liquidi e chiari longamente. epigrammi latini dei secoli xv e xvi volgar.
-liquore rigido: ghiaccio. epigrammi latini volgar., xxxvi-249: carri or i
scaraventavo al vigile scortese / due classici latini. 3. in modo raffinato
sii elettricamente eroico / traverso quei cieli latini. e. cecchi, 5-159: ammetto
ed anche del tulipano, per cui dai latini è detto 'tulipifera '.
de esenpri ebrei e greci e latini. aretino, iv-3-287: il medesimo
giustizia. -ant. contraddittorio. latini, rettor., 35-5: dice lo
- anche: discutere una causa. latini, 3-63: tuttoché, secondo l'usanza
del sanscrito; si scrive in caratteri latini con segni diacritici. = deriv.
, campi, vigna e closura. latini volgar., i-90: cesare, cesare
con funzione di complemento di termine. latini, i-152: io lo pur domandai /
ed 'ecletti ', ed i latini 'lincti 'perché si pigliano in
, includere; abbracciare, comprendere. latini, rettor., 49-14: l'arte
loco sejo, et ibi me combengo. latini, i-774: questi hanno per ofìzio
collocazione delle parole; elocuzione. latini, rettor., 53-5: tullio dice
è contrario di biasimare). latini, rettor., 8-6: tulio,
di lode: lodevole, encomiabile. latini, 3-29: egli fu in quella parte
. gloria, fama, onore. latini, 3-62: [castore] ha voluto
, merito insigne, pregio eccelso. latini, 3-77: in lui [deiotaro]
le leggi della realtà. latini, rettori, 43-12: la seconda scienzia
scienza dei greci e le istituzioni dei latini tanto più valere quanto meno erano religiose
del fatto o della storia, che i latini dicevano « ab ovo »; ma
-far dileguare, far sparire. latini, rettor., n-19: ordino di
facessero intra di loro lor mercanzia. latini, rettor., 66-14: alla fine
e fanno dolzi versi in loro usanza. latini, rettor., 126-11: dalla
; sfolgorare, sfavillare. latini, i-98: sì come la candela /
del petto sotto le clavicole, da'latini chiamate iuguli,... allora
. femm. lei). latini, i-1364: io mi trassi appresso,
farie quello che per la mia persona. latini, i-2274: io vidi intorno
e dopo l'inter. ecco. latini, 1-2137: se 'l tuo buono amico
a dio o al redentore. latini, i-293: io sono la natura.
proprietà 'lumaconi ', perciocché da'latini le lumache son dette 'limaces '
limaces '... e da'medesimi latini ancora, come da plauto in più
far d'elicona nascer fiume. epigrammi latini dei secoli xv e xvi volgar.,
più eletta, più pregevole. latini, i-715: s'io ben mi rimembro
retta- mente; agire sensatamente. latini, i-1569: già non veggo lume /
, fonte d'ispirazione, modello. latini, rettor., 98-15: sia.
2. ant. astro. latini, i-447: al quarto dì presente /
mondo, fra gli uomini. latini, i-129: già sotto la luna /
nello spazio o nel tempo). latini, 3-52: a costoro è più a
; non prospettarsenela minima probabilità. latini, 4-103: quanto pare che sia di
lunghezza rispetto alla larghezza. latini, rettor., 48-11: altressì fue
adimorare, / ciò che porria aveniri. latini, 3-92: quanto lungamente farà scheme
diffuso; pletorico, prolisso. / latini, 3-55: credo bene, che questa
seguitato, da una lunghissima schiera de'nostri latini. baretti, 6-152: alcuni saputelli
per tutta la lunghezza. latini, i-1639: chi sta lungo via /
è pedante, non soverchio imitator de'latini, non lungoperiodante, non invertente la
; posto adatto, sede conveniente. latini, 3-71: nell'albergo del re suo
circoscrizione, regione, stato. latini, 3-7: tu hai domato per battaglia
per la configurazione del terreno). latini, 3-6: senza dubbio la forza e
, villaggio; quartiere, rione. latini, rettor., 14-28: dove dice
dimora in buono luoco. latini, 3-63: muovemi ancora a dubitare
per getto / di loco periglioso. latini, 3-64: io riguarderei la corte
passo; estratto, citazione. latini, rettor., 102-15: tullio medesimo
disceso e non son giunto al porto. latini, 3-48: eri in quel luogo
momento opportuno, occasione favorevole. latini, rettor., 12-19: non sa
-causa; mezzo, modo. latini, rettor., 119-21: benivolenza s'
c'àn detto non à loco neiente. latini, rettor., 105-14: ma
la stessa frase avea luogo presso i latini, né altro con ciò volea significarsi
la convenienza; riuscirvi. < ¦ latini, 3-132: or hai trovato luogo [
. -incominciare, intraprendere. latini, 3-105: né che tu ti movi
de salute abie pianto e dolore. latini, rettor., 134-20: dovemo noi
da'greci canglii e gangilii, e da'latini glandule, imperoché assimigliano in grandezza
io, che pochi monaci greci e latini bastassero per sé soli a spegnere il
menand sofismi e briga con losenghe. latini, i-1509: già non ubliare / se
, di ottenerne i favori. latini, 3-80: dovevi in tanto ciò dimostrare
sole di luglio, tra i marmi latini / a gli aurei spallini -lusinghi anche
; sensualità, voluttà. latini, rettor., 10-32: dice «
fornicazione. -anche: coito. latini, xxxv-ii-274: tra questi peccati / son
sessuale, accoppiarsi. latini, rettor., 19-3: misuravano le
: / non basta questo? epigrammi latini dei secoli xv e xvi volgar.,
spirito dei popoli mediterranei, più specialmente latini, e di civiltà e mente romana e
vale * a macca ', che da'latini dicesi: 'asymbolum comedere', cioè
ant. leggero incavo segnato antonio latini, lxvi-2-252: meluzza comasca fu la
, versi senza rime e con rime, latini, macaroneschi, dialoghi e d'altra
la terminazione e con la guisa de i latini adopera. moneti, 2-117: o
orsini] il curioso libretto in versi latini maccheronici, ad imitazione del folengio,
nel pro come latini, perché in questo v'è più tosto
, che ne le cose divine le latini, rettor., 68-20: un grande
a cose o a concetti astratti. latini, i-1317: vidi d'altra parte /
/ facta l'aio per mastranza. latini, i-1737: non per mia maestranza
17-164: ei si conosce toscani o latini, non sarà se non bene, perché
calore e sopr'accidental subbietto composti versi latini, giusti e legittimi. leggi, bandi
g. villani, 8-10: ser brunetto latini... fu gran filosofo e
. -come titolo onorifico. latini, i-1183: or va mastro brunetto /
, capomastro; impresario edile. latini, rettor., 52-6: il buono
gli spauracchi di que'castelli aveva imparato da'latini e da'greci a raccogliere dalla natura
, iv-2-905: or d'improvviso i latini si ricordavano della prima ala d'uomo caduta
un sentimento, un impegno). latini, i-1775: molti sconoscenti / troverai fra
', per esempio magio cura (latini, tesoretto, 1175)...
preminenza, distinzione, dignità. latini, ii-38: ch'amico che magiore /
più solido, più massiccio. latini, i-1269: mi mossi sanza patto /
personaggio storico: il vecchio. latini, i-2481: giulio cesar magiore, /
celebre, illustre, famoso. latini, i-2359: poi mi tomai da canto
avire / che se 'l vedessen vesibelemente. latini, 3-5: intra tutte queste cose
nostre richeze ch'èno venute meno. latini, 3-63: per usanza de'nostri
treccando e galeando ad ogne mano. latini volgar., 1-68: altri.
anche per sapere ed esperienza). latini, rettor., 95-6: nota che
e sontuosa residenza nobiliare. latini, i-1851: or ti torna a magione
di sé e per le bellissime magioni. latini volgar., 1-68: cominciàro a
di un ordine religioso o cavalleresco, di latini, i-1257: ognuna [delle figlie della
impiego; lavoro, fatica. latini, rettor., 33-18: quella maniera
magniloquenza, che è quasi connaturale ai latini scrittori. botta, 5-479: per roma
moltitudine di persone; numeroso. latini, i-194: tornando ala mente, /
vene, / tragami d'este sorte. latini, 3-49: perdonate a costui,
mai 'corrisponde all unquam 'de'latini, volendo esprimere il 'nunquam ',
farne una sola voce, come i latini, che delle due * non unquam '
una parte greco, ma in caratteri latini, d'altra latino, ma di versione
fr. malebéte. cfr. gli adagi latini: senatores boni viri, senatus mala
acerbe e agre,... da'latini pica, cioè gazza. alcuni chiamano
quale era malagevole d'intendere li versi latini. boccaccio, dee., 4-3
, disagevole (un viaggio). latini, 3-75: sperava [dejotaro] che
ardua intelligenza, di difficile comprensione. latini, rettor., 113-22: oscuro è
malignamen-te; falsamente. latini, rettor., 125-6: noi diremo
di pura e semplice negazione). latini, v-270-44: vatene, canzonetta mia piagiente
; con violenza, duramente. latini, rettor., 116-3: s'ei
-con grave molestia, dolorosamente. latini, i-2289: disianza punge / la mente
di per sé negativa). latini, i-2741: s'hai alcun mal commesso
ed agravato / e sano spessamente. latini, 3-43: [tuberone], perocché
con un compì, di limitazione. latini, rettor., 80-12: catone non
, ke perigol ge sia ». latini, 3-61: [cesare] fece richiedere
i-102: al tempo suo i libri de'latini erano così malconci dagli errori de'trascrittori
disgrazia o sventura o avversità. latini, rettor., 8-2: immantenente dice
. -danno, rovina. latini, rettor., 7-18: la sentenzia
essere dèi. -reato. latini, rettor., 79-17: la colpa
voler male, ecc.). latini, rettor., 127-1: cesare volle
deleterio; lato negativo, puntodebole. latini, rettor., 7-12: i mali
due cose: prima quello che i latini dicevano 'desperare salutem ', con
1 vizi degli uomini, fu invenzione dei latini soli. patrizi, 1-ii-53: niuna
l'orno vivere in questo mundo. latini, rettor., 79-9: uno è
. danno, sventura, disgrazia. latini, i-584: la sua pensagione / li
antipatia; inimicizia, odio. latini, 3-20: non solamente era la discordia
ostile, nemico, avversario. latini, rettor., 123-20: acquistare benivolenza
all'inf. presente). latini, rettor., 44-1: questa causa
arrecare molestia o dolore; tormentare. latini, rettor., 26-6: acciò che'
, xii-2-40: il 'licium 'de'latini, da cui venne il liccio degli
divisione, mellenconia, infirmità, pallore. latini, i-784: l'una [compressione
la morte e scampare la vita. latini, rettor., 20-11: poi che
comportamento, ecc.). latini, rettor., 8-11: per le
difende abassando e menimando la malizia. latini volgar., i-79: vero è
scaltrezza, frode, falsità. latini, rettor., 23-13: per la
procurare pena e dolore. latini, 3-72: vedi, cesare, come
. -dolosamente, fraudolentemente. latini, rettor., 181-8.: noi
, di manchevolezza; oltremodo scorretto. latini, rettor., 49-14: l'arte
guastare. -anche assol. latini icrusca]: la presunzione e l'ardire
paragonare gl'italiani ai greci, ai latini, ai francesi, agli ebrei.
riprovevole; disonesto, peccaminoso. latini, 3-14: i buoni uomini..
inadeguato, inefficace; inefficiente. latini, i-158: mi disse immantenente, /
/ quandunqua l'allegranza veni poi. latini, 3-20: ha vinto colui il quale
uomo di dio. -sostant. latini, 3-42: io non terrei così grandissima
serve a fé quel men ài caro. latini, 3-65: non senza alcuno pensiero
sm. ant. matrimonio. latini, rettor, 13-17: neuno uomo avea
del paradigma di due o trecento versi latini. -trasgressione di una norma di comportamento
o meno doloroso; quel che i latini dicevano 'desiderio', i francesi dicono *
. carducci, iii-13-169: tra i verseggiatori latini,... poeti nell'abbondanza
che invia una lettera, mittente. latini, rettor., 106-3: nella pistola
funzione esercitata dalla persona inviata. latini, 3-27: [quinto ligario] fu
l'aiuto, il consiglio. latini, 3-27: giulio cesare avea mandato per
sonetto / e mandilo in soria. latini, i-74: vi presento e mando /
l'ultimo respiro, morire. latini, i-742: quando l'orno spira,
', segue il passaggio tra i latini aurei 'mandere 'e * manducare '
la filosofìa e l'altre scienze i latini tardi appresero; laonde non si possono
per il più si son dati esempi latini e volgari, nelle medesime regole.
/ trabocchi e bride e manganella. latini, 3-166: la guerra cittadinesca fu
detti 'saltanfico ', da i latini 'mangiafichi ', ma da noi
: non mangiai ma mezo pane. latini, rettor., 15-2: là
rimpinzarsi, ingozzarsi di vivande. latini, rettor., 125-29: diremo che
manducare ', che apena ad alcuni latini, o pur fra'italiani a'norcini,
per me, ch'è straniata. latini, i-2790: un'altr'è, che
proposizione interrogativa diretta o indiretta. latini, rettor., 59-31: di ciò
comportamento, condotta, contegno. latini, 3-11: il vidi [marco marcello
età aggiunge quel che i popoli de'prisci latini e gli uomini prisci latini hanno
prisci latini e gli uomini prisci latini hanno fatto contra il popolo e senato
una persona; indole, temperamento. latini, rettor., 26-2: se alquanti
oro transcende tutte maniere di metalli. latini volgar., 1-68: sì come le
-categoria di una classificazione. latini, rettor., 3-14: rettorica è
e più degna che quella de'prelati latini. poliziano, 1-722: cuffie abbian di
, specie (di animali). latini, ii-200: di tutte maniere / ucceli
filosofi grechi chiamano elso?, i latini « speciem » e i nostri italiani
di un particolare genere letterario. latini, 1-54: sì buon cominciamento / e
tien... libri greci e latini, fra'quali molti scritti a penna ed
occulto; esplicitamente, senza sottintesi. latini, 3-34: [tuberone] dice che
, confermare. -anche assol. latini, i-1922: chi ti manofesta alcuna sua
declara e le overe lo manifesta. latini, 3-32: ti priego [cesare
, comunicato, diffuso, divulgato. latini, i-1929: ch'io già per vista
. -anche: ovvio, lapalissiano. latini, rettor., 91-33: mosterremo,
5. noto, risaputo. latini, 3-21: io sento che tutti i
manifeste si conoscono scritte al contrario de'latini. 6. ant. pubblico.
o altra materia; e appellando i latini questi fascetti manipuli, quindi venne l'
all'uso di essa). latini, rettor., 55-17: in questo
affare, nel discutere un argomento. latini, 3-109: alquanti sono in questo ordine
sorprenderlo, agguantarlo, acciuffarlo. latini, 3-104: già per buona ragione in
un paese, ecc.). latini, rettor., 130-12: elli gridava
disinteressarsene. varchi, v-61: i latini a chi diceva loro alcuna cosa della
, accapigliarsi; attaccare briga. latini, i-2014: egli è maggior prodezza /
). - anche assol. latini, rettor., 22-14: quando più
-benevolo, benigno, indulgente. latini, 3-76: eziandio se tuo nemico capitale
-incivilito, ingentilito, dirozzato. latini, rettor., 16-16: costrinse e
circostanze; remissività, arrendevolezza. latini, rettor., 126-16: noi potemo
, benevolenza; clemenza, indulgenza. latini, 3-3: già non potrei io passare
donato degli albanzani, i-49: i latini... infino a quel dì non
: tenere al proprio servizio. latini, 3-74: ne'tempi passati, [
causa, ecc.). latini, rettor., 92-19: ma se
. protezione, salvaguardia, tutela. latini, rettor., 22-21: la loro
a manente di gioi e di bombanza. latini, i-459: per quel trapassamelo /
primo luogo, per prima cosa. latini volgar., i-74: quando la savia
corona1, n. 40). latini, i-34: sì alto intendimento / avete
'siringo tomo'... e da latini 'manu- briolo 'e * falsicola
iberi, umbri, etruschi, galli, latini, osci, siculi e greci.
quella che da'greci e da'latini è detta garo, tenuta in
ore quel mutamento di fluttuare, che i latini chiamano 'fluxus et refluxus ',
con una tempesta di passi greci e latini, e più centinaia di citazioni marginali.
muoversi, tirando zeffiro, che da'latini si chiama favonio, e dai marinari marino
iv-328: presso a'greci e a'latini le fanciulle erano accompagnate alle maritali dolcezze
, / fin'amante agio in balìa. latini, rettor., 88-8: avenne
: l'arte della scultura, che i latini chiamano marmoraria, fu molto innanzi della
subbietto de gli scultori: onde i latini gli chiamavano propiamente marmorari, e quelli
costernazione, turbamento. latini, i-597: tutta la gran fatica,
calderi luperax, da'greci esifena, da'latini vischio di quercia, e nasce negli
... usatissima perciò da'comici latini, ed in ispezie da quei che
altri vocaboli di quelli che già usarono i latini, possiate esser inteso, se non
al sesso maschile; maschio. latini, rettor., 64-4: fue accusato
. che appartiene al genere maschile. latini, rettor., 103-24: dice «
del corpo e milizia personale. latini, 3-74: ne'tempi passati assai maggiore
vino dell'antichità, decantato dai poeti latini per la robustezza, la tonicità e
assiomi, cioè degnità, e i latini proloqui o vero profati, e i toscani
maggiore; specialmente, precipuamente. latini, rettor., 25-26: maximamente cun
è termine di galea e di bastimenti latini. ne'bastimenti a vela quadra diconsi '
contrappone alla matematica elementare). latini, rettor., 32-10: la terza
sussistenti indipendentemente dalla materia). latini, i-337: di poi al suo parvente
lo più all'ambito naturale. latini, i-501: ma tutte l'altre cose
. greggio, n. 5. latini, rettor., 35-16: il parliere
, oggetto di un'attività. latini, rettor., 53-1: materia di
sm. uccisione della propria madre. latini, rettor., 133-15: fue accusato
la durata di tale unione. latini, 3-16: [si deve] constringere
corredato d'altro capitale che di tre autori latini. de amicis, xii-378: un
, sf. ant. pazzia. latini, i-2593: se ti se'sforzato /
lo senno e me lo tenni. latini, i-2012: ch'egli è magior prodezza
/ pur cherovi merzè per vostro onore. latini, rettor., 47-20: molto
del giorno a cui appartiene. latini volgar., i-82: la maitina ch'
tu cognoscerai ke men savrò guardare. latini, rettor., 15-26: folli arditi
-angelo matto: il demonio. latini, i-2619: io ben mi ramento /
nelle facoltà intellettuali; deficiente. latini, 3-73: male hai parlato, fuggitivo
un'idea, ecc.). latini, 3-41: che siano pure stati cupidi
a maturità molti generi solo abbozzati dai latini e dai greci, come per esempio
mazza o scudiscio di un'erba detta da'latini 'ferula ', simigliante al finocchio
e per disordine tutti i casi latini. panzini, iv-411: 'mazzamaurièllo '
se: anche se, sebbene. latini volgar., i-72: tutto lo mondo
ex virgine maria ', senz pecà. latini, rettor., 8-11: per le
panniculi, el cuore e li scrittori latini, ecc.). polmoni e le
di da'greci 4 diaphratondes 'e da'latini 4 mediastino '. velocità mediano infiniti
oppressi ed erano entrambi costretti ricorrere ai latini per la scienza. cattaneo, v-3-
liberal medicatrice. -assol. latini, rettor., 37-17: lo officio
disciplina con provvedimentiopportuni e tempestivi. latini, 3-16: certo tutte cose sono da
scienza, arte medica. latini, rettor., 32-7: la seconda
qualche cosa insomma con non fosse versi latini e italiani. p. petrocchi [
per mali fisici o morali. latini, 3-16: le quali tutte cose [
così la mia speranza in te afina. latini, 3-71: questa sospeccione ebbi nell'
, alterate dalla ignoranza de'medioevitici traduttori latini. -sostant. carducci,
meditativa 'verbi desiderativi '(grammatici latini). meditato (part. pass
tenere per dea dell'arme) e da'latini minerva (perché ammonisci rettamente quelli che
suo favore; per suo vantaggio. latini volgar., i-83: lo signore ched
dolesse -di ciò che mi vedea. latini, 3-55: io so bene che assai
. villani, 8-51: le delizie de'latini, acquistate anticamente per gli franceschi,
condotti alla loro giusta maturità. antonio latini, lxvi-2-246: si può fare arrosto
e melato. marrini, 2-9: i latini... usarono... la
]: 'mellificare', citato nei versi latini attribuiti a virgilio: 'sic vos non
più melodiose presso i greci e i latini che non presso li arabi e i germani
membranza: ricordare, rammentare. latini, i-2052: tu abi in membranza /
lo più con la particella pronom. latini, i-1402: però in ogne lato /
partic.: arto, estremità. latini, rettor., 106-28: l'occhio
membro i tolle, escarporescene la vita. latini volgar., i-70: tutti omini
genitale, n. 2). latini, rettor., 64-4: fue accusato
una strofe, un verso. latini, 3-74: l'altra parte dell'accusa
" ordinanomi ',... da'latini chiamata 'no- minum habitus ',
se danno o prò ne 'mborso. latini, rettor., 76-20: memoria
: non senza perché 'mente 'a'latini valeva * memoria '; agli italiani
rinomanza, celebrità, gloria. latini, 3-9: neuna etate potrà porre fine
della sua declamazione; mnemotecnica. latini, rettor., 51-10: furo alcuni
pace che sp. cassio fece coi latini tutto solo e senza la presenza del
* memoriale ': così dicevansi appo i latini i segretari degl'imperadori. -in
-modo di comportarsi, condotta. latini, i-1533: così ten questa mena;
; attendere ai propri affari. latini, i-1254: or mi parean divise /
fornire, somministrare, produrre. latini, i-958: lo terzo corre in zae
, / quale bita bui menate? latini, rettor., 46-5: uno uomo
scalpore; dargli libero sfogo. latini, i-1309: io vidi in altro loco
). galateo, 149: noi latini avemo la lengua povera e l'avemo
è maggior danno e men procaccio. latini, rettor., 25-22: al
; al di sotto della media. latini, 29-5: uomini meno che savi non
qualità espressa da un aggettivo). latini, 3-65: ti priego per quella tua
barbara, equivalente al 'sin minus'de'latini. nievo, 680: la mia
volume, di quantità numerica. latini, rettor., 14-4: sì come
, sminuire, abbassare, umiliare. latini, 3-6: le lode delle battaglie alcuni
con la particella pronom.). latini, rettor., 11-5: così pare
memoria e nell'uso dei popoli greci e latini traversata e menomata quasi in un prisma
'taluni intendono anche quel che i latini dicevano 'bellaria ', quando si
un pasto; stare mangiando. latini, i-1556: di tutto inanzi pensa,
, 391: la menta salvatica chiamano i latini mentastro. produce le frondi più pelose
, 391: la menta salvatica chiamano i latini mentastro. produce le fiondi più pelose
di tale facoltà; pensiero. latini, 3-6: le quali cose s'io
quello punto ed io mi 'namorai. latini, 1-8: tornando ala mente, /
da uno stato d'incoscienza. latini, i-191: tornando ala mente, /
essa è il « dum » de'latini; quindi non può denotar altro che continuità
mentre che vive è vostro servidore. latini, 3-22: di studio e di
in modo conciso e compendioso. latini, i-861: s'altra provedenza / fue
detta a fin di bene. latini, 3-39: se noi con onesta e
contrario alla verità; errore. latini, rettor., 23-19: montaro in
sinceramente, schiettamente, veracemente. latini, i-148: incontra'uno scoiaio / su
fare alcune persone vane, che da'latini * prestigiatori 'e da'volgari '
non essere il caso di meravigliarsi. latini, i-1207: io, pensando forte,
gesti o con le parole. latini, 3-19: i nostri successori, quando
bellissimo, ammirevole, incantevole. latini, rettor., 170-12: virgilio volendo
-sfolgorante (una vittoria). latini, 3-19: i nostri successori..
maraviglioso avea trovato ne'poeti greci, latini e italiani e anche spagnuoli. betteioni,
giuseppe di santa maria, iii-70: i latini di quest'isola sono ricchi e mercanti
forma d'un mercatante rotto in mare. latini, rettor., 76-9: mercatanti
morelli, 457: di nove anni fece latini e apparò di leggere lettere mercatantesche.
per lo dolze compera l'amaro. latini, rettor., 10-10: apresso gli
o sviluppata che vi presiede. latini, 3-82: egli avea veduto..
ch'eo ardo e 'nciendo da fori. latini, rettor., 115- 26:
corrispondenza sentimentale della persona amata. latini, rettor., 101-4: uno amante
, comprensione, perdono, soccorso. latini, 3-53: [i suoi fratelli]
-chiedere perdono, invocare indulgenza. latini, 3-50: domando del fallo perdone e
della libera professione). latini, i-1709: a questa baldezza / tal
molti greci lo chiamano ermipora. e latini tutti mercuriale. mattioli [dio- scoride
il pelo, che noi merdocco e i latini 'psilothrum 'appellano. tommaseo [
dì e notte alla mano i classici latini de'quali egli s'è pasciuto a desinare
si vende per denaro; prostituta. latini, rettor., 125-30: sono [
. meritorio, encomiabile, ammirevole. latini, 3-18: la gloria dell'uomo si
mi consigliate che ver ciò faraggio. latini, rettor., 88-3: una legge
are, e'templi e teatri tuoi latini, quali soleano di giuochi, feste e
quell'età e l'altra appresso i latini a petto a greci meschini di invenzione.
castelvetro, 3-64: gli autori greci e latini non avevano schifato così fatto mescolamento di
le preposizioni e di quella che i latini chiamano reciprocazione, e de le figure de'
congiunto; accompagnarsi; comporsi. latini, 3-7: follia non si mescola con
e con pace sequestra i troiani e latini mescolatamente senza offesa errano per selve e
con dispetto... e da'latini è detto « mala gratia » da
v. borghini, 6-iv-391: ne'contratti latini si vede or coloni or uomini,
inconseguenza i greci chiamano dcvaxoaoulhav e i latini * gryphum ', se bene in senso
omo a cui mandai il messagio! latini, 3-67: di cotali messaggi e romori
offro alcune pagine del mio messaggio ai latini di francia. panzini, iv-417: 'messaggio'
che per iscritta vi dirà novella. latini, i-124: al tempo che fiorenza /
e d'esto convenente il facie saggio. latini volgar., i-77: seranno le
di sé l'articolo determinativo). latini, rettor., 79-21: il comune
pel comune sentimento de'padri greci e latini, ma pel consenso eziandio dell'antica
14. citato, menzionato. latini, rettor., 144-$: non sia
usuriere, / e so pensare. latini, rettor., 18-25: là dove
dovessi tornarci un'altra volta, latini, i-1974: allora 'l cavalero, /
, rito sacro; ufficio divino. latini, rettor., 67-21: roberto accusa
. -utilità, vantaggio. latini, ii-55: cosi fa l'ausignuolo:
-consistenza, valore, pregio. latini, i-1589: sie certo che larghezza /
: mandami due copie dei tuoi lavori latini che voglio darli a due che tengono il
cumulo in similitudine di quella che e latini dicono meta: la quale è forma tonda
. da'greci p. exoccpopà e da'latini chiamata 'translatio ', accomoda alle
rilucere... e questo è da'latini,... chiamato * mica
- in partic.: bronzo. latini, rettor., 74-14: fecero quelli
2-8: io vorrei pur sapere da questi latini moderni da qual lingua si hanno a
oratori greci è chiamato metognimia, da'latini 'transnominatio 'e da'toscani cambia nomi
l'armoniaco, detto da'greci e latini ammoniaco e ancora timiama, è una lagrima
una sostanza resinosa, da'greci e da'latini confusa coll'1 ammoniaco 'o '
due maniere di versi ebbero sempre i latini: una con determinati piedi e con legge
quella, tipica degli scrittori greci e latini e, in partic., degli oratori
può moderare ne'vascelli da remo ed arbori latini, mettendo minor vela.
uso determinato; servirsene, valersene. latini, rettor., 4-22: quelli parla
a una determinata spesa). latini, rettor., 17-9: il savio
dio servire / tutto coral desire. latini volgar., i-78: meglio vale
una preghiera, in un discorso. latini, rettor., 7-26: nella quarta
effetto materiale, ecc.). latini, rettor., 3-12: non picciola
rinnovare; ecc.). latini, i-2362: vidi ovidio magiore, /
tuo onore. -rifl. latini, 3-11: fuori di speranza di acquistare
. ant. lanciare, scagliare. latini, xxxv-11-216: se non hai timore,
; discretamente, passabilmente. latini, rettor., 69-16: il quale
. bruni, lxx-106: in versi latini, o in prosa, non aggiugne appena
venti orientali uno è detto subsolano dai latini, dai greci apeliote,...
manni, i-212: avevano il punto i latini... e distinguevamo in tre
, maturo. - anche sostant. latini, i-2472: ahi om, perché ti
sentimento, una passione). latini, 3-31: non di mezzana cupiditade,
in niuna cosa per certo si venendo ai latini, ritroverassi ingegno e acutezza nelli conosce
a sinistra dell'albero, sui bastimenti latini, per sfruttare un leggero vento di
quelle due velette triangolari che i bastimenti latini mettono a destra e a sinistra dell'
e all'epilogo; svolgimento. latini, i-50: par ch'agiate la lingua
nel centro, nella parte centrale. latini, rettor., 80-11: in mezzo
anche ideale) interposto fra loro. latini, 3-123: sgombra [o catilina]
intanto, nel contempo. latini, 3-30: in questo mezzo apparse subitamente
, i-212: avevano il punto i latini... e distinguevamo in tre spezie
balla / lo mondo a segnorato ». latini, rettor., 76-7: il
talora anche in posizione enclitica. latini, rettor., 191-9: io [
distringe / e sovenmi ad ogn'ura. latini, rettor., 14-9: la
/ e messa in pre- gionia. latini, rettor., 29-9: io mi
musicale, che nella terminologia dei paesi latini, occupa il terzo grado della scala
rilucere... e questo è da'latini, se non mi inganno, chiamato
ma come 1'* os 'de'latini. -colare il miele per tutto
, elevare culturalmente, incivilire. latini, rettor., 22-12: l'uomo
, non concedo per questo a'latini alcuna prerogativa sopra di noi per averlo
/ credendo megliorare -io mi ritenni. latini, i-23: bene aven veduto / in
amicizia (un amico). latini, i-2438: io non truovo migliore /
chi à misura ne lo so parlare. latini, rettor., 93-18: certo
e persuasivo, più fondato. latini, rettor., 186-18: la nostra
una merce, un prodotto). latini, rettor., 74-12: [ii
cognoscere ad bona fede senza frode. latini, rettor., 60-11: quasi ciascuno
fornito di risorse, più fertile. latini, rettor., 129-12: italia è
. 29. prov. latini, rettor., 76-13: melliori sono
balconi ', cioè 'moeniana 'dei latini, tuttavia appellati in roma 'mignani'
circostante. - anche sostant. latini, rettor., 61-8: pace è
di medicina volgare, 32: da'latini overo franciosi si chiama ortica. colui
o esprimere minaccia, per minacciare. latini, rettor., 55-18: in questo
che non sceglierebbe spontaneamente. latini, 3-52: vedi... quelli
di qualcuno; trattarlo duramente. latini, 3-12: alquanti di loro [pompeiani
sfidare coraggiosamente, opporsi fieramente. latini, rettor., 148-4: chi volesse
età aggiunge quel che i popoli de'prisci latini e gli uomini prisci latini hanno fatto
de'prisci latini e gli uomini prisci latini hanno fatto contra il popolo e senato
plinio, uno di quelli virtuosi latini che non minchionano, essendo desideroso d'aver
il punto. varchi, 7-636: i latini,... se [la
, meno dotato nelle facoltà fisiche. latini, rettor., 27-6: pare a
un grado, una condizione). latini, ii-42: riceve inganno, / non
o, almeno, ugualmente intenso. latini, 3-5: molto è bene avventuroso colui
esperienza, senno, capacità. latini, i-1797: già a tuo minore.
391: la menta salvatica chiamano i latini mentastro. produce le frondi più pelose delle
gente1, n. 6). latini, rettor., 188-21: disse catenina
di colpire l'uditore; impressionante. latini, rettor., 162-19: quella causa
, 2-5-10: qui greci, qua latini, là toscani, e tutti più segnalati
dinanzi soggiace una membrana carnosa che da'latini è detta 'abdomen 'e 'sumen
vi dirò solamente che quanto più leggo i latini e i greci, tanto più mi
non arai che di mirare. epigrammi latini dei sec. xv e xvi volgar
[dioscoride], 620: chiamarono i latini ricino quella pianta... percioché
da'greci mirmecie... e da'latini porri e verruche sessili. idem
, disavventura, contrarietà. latini, rettor., 122-6: dido,
fu all'imperator enrico e a tutt'i latini della terra di romania perdere un tal
. ant. sventurato, disgraziato. latini, 3-39: se noi con onesta e
a. cocchi, 1-3: i latini sono: cinque, medici...
alterco, lite, litigio. latini, i-2023: s'è di te più
ci hanno portate gli scolastici, i latini grammatici e la mischianza del nostro popolo
provenzale con qualche solenne ricordo dei poeti latini. serra, ii-297: la varietà di
: infiniti poeti, così greci come latini e d'altre lingue ancora, non
pugna / si mischiaro gli eserciti: latini / e dardanidi insieme. garibaldi, 2-162
conforto della speranza; disperazione. latini, 3-51: pensa il dolore, pensa
abiezione, di estrema degradazione. latini, rettor., 26-9: distrutti sono
il sentimento stesso di compassione. latini, 3-9: la giustizia e la dolcezza
arreca danno; nocivo, pernicioso. latini, rettor., 24-7: poi che
si perde un luntano ben servire. latini, rettor., 78-20: ben puote
erano così da'greci usate come da'latini parimente, dopo che all'offerte de
offizio e in quello, secundo li èlegi latini, flebili affetti e amorose lamentazioni esprimere
corsini, i-n7: la moglie da'latini 'uxor 'fu detta: / soave
', col sufi, dei deriv. latini di facère 'fare '.
'e -ifier, col valore dei composti latini di facére 'fare '(
, larghezza, superficie. latini, rettor., 48-14: questa misura
chi trovarà misura / in circuir i miei latini aperti? / ove seran li sperti
di ridurre i versi volgari alla misura de'latini. baldelli, 5-3-178: l'istrione
in quantità giusta e opportuna. latini, xxxv-ii-188: apresso il quarto modo /
/ modonatore e manovale, / lignimaestro. latini, rettor., 48-15: questa
: misuravano i greci e ancora i latini, che seguiron le pedate di quelli
che se ne creasse il verso esametro de'latini. marino, 7-67: con la
un provvedimento, una legge). latini, 3-3: già non potrei io passare
abusare. -anche assol. latini, rettor., 15-28: là dove
dicevano gli antichi nostri quello che i latini 'abuti ', ciò è malamente
o a una divinità pagana). latini, rettor., 169-13: se ll'
... / trionfanti sui profughi latini / i mitrati cortei dei paleo- logi
come proveniente più da presso dai ritmi latini ecclesiastici: ciò sono l'endecasillabo con la
idioma fiorentino su la lingua morta de'latini, accrescevagli dignità, ma gli mortificava
stile nell'arte latina, come i latini avevano fatto coi greci. silone,
1-18: -qual colore è quello che da'latini è detto pullo? -puossi dire il
vizi de gli uomini, fu invenzione dei latini soli. martello, 275: ben
semplici e modeste, all'usanza de'latini, che arroganti e pompose, quali
espediente, accorgimento; astuzia. latini, i-322: a te dico, che
-tecnica militare; strategia o tattica. latini, 3-4: fu meco [marco marcello
-anche: struttura o stile architettonico. latini, rettor., 52-8: consideri ancora
tu sul tosco plettro / porti i latini modi e 'l nuovo stile. g.
: modi... chiamano i latini alcune parti nelle quali dividono tutte l'
autentici '... presso i latini i primi istitutori novelli dell'armonia presero
-con riferimento ad animali. latini, rettor., 13-13: in tutte
con qualsiasi mezzo, comunque. latini, 3-32: s'egli si fusse potuto
ant. moderatore. latini, rettor., 25-29: per essa
menzionati appo tutti sono, ebbero da'latini, per lo puzzolente odore che per
mógliama quanto la gente m'amo. latini, rettor., 19-5: misuravano
2. ant. donna. latini, xxxv-ii-183: vidi turba magna / di
i greci 'mylite 'e i latini, seguendoli, li chiamarono pietra molare
a soprusi, ad angherie. latini, 3-82: egli aveva veduto..
pavido; vile, codardo. latini, i-2050: non mostrar pavento / a
rosato un poco a mollo. antonio latini, lxvi-2-249: il fegato di essa
superiore a tutti i poeti greci e latini e toscani. saraceni, ii-698: cresceva
cielo e come l'arena del mare. latini volgar., i-67: le gente
preoccupante (un vizio). latini volgar., i-73: guerra ed odio
provvedersene di una quantità maggiore. latini, rettor., 10-7: prima si
attività, condizioni affini. latini, rettor., 30-2: quello che
dei conterranei; comunità, popolo. latini, 3-31: la signoria potè essere quella
... la fortuna contro gli esserciti latini travagliarsi e combattere e in molti modi
il prezzo, il valore). latini, rettor., '28-4: divennero sì
per importanza, valore, pregio. latini, rettor., 37-5: altressì molto
: tu ei omo de multo onore. latini, rettor., 7-15: un
un uso, un'abitudine). latini, rettor., 32-11: questi s'
si contrappone a poco). latini, rettor., 96-7: perciò che
d'un passo è più dottata. latini, rettor., 7-14: in francia
un avverbio di grado comparativo. latini, rettor., 84-20: sacrilegio è
a lungo, per parecchio tempo. latini, rettor., 3-7: sovente e
con impegno perseverante; duramente. latini, rettor., 94-3: in guerra
, con notevole utilità, efficacemente. latini, rettor., 22-27: avegna che
anche bene2, n. 13. latini, i-2505: dunque ben per ragione /
, a leggerezza e frivolezza. latini, i-2451: amico mio, eh'afine
. villani, 8-10: ser brunetto latini... fu mondano uomo. boccaccio
21. dimin. mondanétto. latini, i-2561: sai che sem tenuti /
, se tutta la bella schiera de'latini e de'greci al presente vanno mondi
2. globo terrestre, terra. latini, rettor., 67-14: chente è
(e ha valore enfatico). latini, rettor., 10-14: roma èe
dipendente da un superi, relativo. latini, 3-45: ecco che voi venivate in
mondo o nel mondo: nascere. latini, i-166: io ponendo cura, /
di denaro in pezzi metallici. latini, rettor., 77-1: il debitore
. - anche: fossa comune. latini, rettor., 124-18: eurifiles di
, così appresso i greci come i latini, talora significa misura e talora la cosa
di maestosità e imponenza). latini, i-193: tornando a la mente,
, / cotanto ven da fine canoscienza. latini, rettor., 20-23: alquanti
morso da quell'a- spido sordo che latini chiamano prestere. = deformazione di
di color più montato, d'animi latini, era un passo innanzi.
si trova in montagna, montano. latini, ii-14: lunga dimorata, / né
[il petrarca1 arrossiva de'suoi versi latini e... il poema dell'africa
si sono dismessi gli studi degli autori latini e greci. idem, 1-8-144:
morbo che viene a'fanciulli. i latini gli appellarono 'morbilli ', i fiorentini
brutto che l'iracundia, essi [i latini] gl'iracundi hanno chiamato morbosi.
moneti, 343: barbari e non latini or fan d'inchiostri / morigerar l'
-con la particella pronom. latini, i-1618: consiglio che si moia /
anche con la particella pronom. latini, 3-18: il tuo animo non fu
tomo in casata, traìta ». latini, 3-35: non contiene questa accusa cose
febbraio mdccclxxix. -di animali. latini, rettor., 64-7: fue uno
il 'micare digi- tis 'de'latini. goldoni, xiii-183: nel giocare alla
la morsa sono la 'forcipe 'dei latini. magalotti, 21-88: non fu
all'immortalità divina). latini, rettor., 42-12: l'uomo
necessario; accidentale, contingente. latini, rettor., 121-28: tu,
lo piùnell'espressione nemico mortale). latini, rettor., 66-15: montò tra
suscita discordia profonda, rovina. latini, 3-42: tu, cesare, credesti
contendenti (un duello). latini, rettor., 122-18: pompeio,
c'unqua de questa sia pare. latini, rettor., 30-5: filosofia è
verificate in un determinato episodio). latini, i-162: mi disse inmantenente / che
tic.: supplizio, martirio. latini, rettor., 65-23: pone tulio
). -anche: pena capitale. latini, rettor., 81-6: orestes.
alla 'deminutio capi- tis 'dei latini. privazione dei diritti e dei vantaggi
ricordo, riportare alla memoria. latini, 3-8: la gentilissima fama della sua
mai. - anche: vivo. latini, 3-15: dolgomi, conciossiaché la comunanza
idioma fiorentino su la lingua morta de'latini, accrescevagli dignità, ma gli mortificava
. o mortificazione, come dicono i latini, è una alterazione morticinia della parte cutanea
: chi è caduto in battaglia. latini, 3-8: tu, cesare, non
morbo che viene a'fanciulli. i latini gli appellarono 'morbilli ', i
sotto, in tazze reali. antonio latini, lxvi-2-248: fettoline di mela tramontane
ovvero col mosto cotto. l. latini, lxv-255: ei scrisse già che la
concetto, di una teoria. latini, rettor., 92-30: di questo
la via, / asconditi per mostranza. latini, i-2119: i'ho già veduto
ca poi, lo bollo pria mustrare. latini, rettor., 48-13: chi
relazione con una prop. subordinata. latini, rettor., 80-22: mosterrà come
relazione con una prop. subordinata. latini, rettor., 129-15: conviene recare
-anche: sostenere una tesi. latini, rettor., 69-23: come s'
voi ciò che mostrate per sembianza. latini, rettor., 78-22: non
: fingere, simulare, dissimulare. latini, rettor., 9-18: tulio,
un soggetto astratto o inanimato. latini, rettor., 9-9: questo è
virtù, ecc.). latini, 3-4: marco marcello ha ricevuto in
narrato; spiegato, delucidato. latini, rettor., 105-17: quella questione
una prop. subordinata). latini, 3-8: solamente per udir bene d'
'n voi si mova. latini, rettor., 18-3: eloquenzia nasce
': quella giunta che nei bastimenti latini si fa alla maestra, tra il gratile
, 'murcidi 'eran detti dagli antichi latini gli uomini ignoranti e dappochi; in
che è lo maggiore che sia apo li latini. -con uso iperbolico. decima
e di costume). latini, rettor., 32-18: la seconda
di agg.): onorifico. latini, rettor., 156-21: dee lo
che la sua onoranza -no spresiasse. latini, rettor., 27-21: veggendo
- in partic.: obbedire. latini, rettor., 23-10: il piccolo
stimabile (una casa). latini volgar., i-71: la magione de
tale stato sociale. latini, i-1550: sai ch'io molto lodo
legione, n. 6. latini, rettor., 28-13: queste sono
altolocata, godere di privilegi. latini, rettor., 34-6: invidia è
amato e null'om mi voi bene. latini, rettor., 7-15: un
, fare poco onore). latini, rettor., 112-16: se voi
stima, consenso sociale, gloria. latini, rettor., 35-9: dimoraro [
un'istituzione, ecc.). latini, rettor., 34-22: l'altre
munifico (un dono). latini volgar., i-80: si procacci d'
soperbia vergoigna et onta'ig dona. latini, i-2043: fa grande bene / chi
iii-520: l'ontano, detto dai latini alno, ama tanto l'umidità e
è un certo fosco, che i latini addimandano opaco con sodezza. montanari,
fatica sia fisica sia intellettuale. latini, rettor., 163-11: vile è
di ampiezza e di organicità). latini, rettor., 6-9: l'autore
. importanza, rilevanza, efficacia. latini, rettor., 79-23: dette brievemente
una funzione, una facoltà. latini, rettor., 6-4: ora àe
eseguire (con valore generico). latini, rettor., 15-11: se noi
, un'inclinazione dell'animo). latini, rettor., 17-19: per errore
..., sì come i latini / opera ', a'lavoranti e al
operamento: usare, impiegare. latini, i-325: a te dico, che
impersonali diremo noi, a somiglianza de'latini, quei verbi che si mettono senza
, di uno scritto). latini, rettor., 162-21: quella causa
boccacci ama tanto que'periodi che da'latini rotondi vengon chiamati e i quali più
certezza (anche soggettiva). latini, rettor., 151-14: è oppinione
... gli avoli nostri latini ivi opporsi e sostenere ogni inimico impeto.
dolce, 7-201: questa rotta de'latini fu cagione che di fuori seguì una
la mortai frattura detta... da'latini 'opposizione ', cioè lesione nell'
oppressare roma,... assaltarono i latini e gli ernici. nannini [ammiano
alessio, tra la protezione oppressiva dei latini e il disprezzo scalzante dei greci,
inimici, la fortuna contro gli esserciti latini travagliarsi e combattere e in molti modi
, in vita solo un'or'regnasse. latini, i-229: un'ora cruccia e
/ morir, ca pur penare. latini, i-229: or le ride la faccia
.), in questo passo. latini, rettor., 68-1: ora dice
fue sagrato tutt'allumma 'l cericato. latini, rettor., 24-1: ora à
presto, fra breve tempo. latini, rettor., 24-2: a detto
proprio, davvero, appunto. latini, rettor., 127-5: or avvenne
), spesso con uso pleonastico. latini, rettor., 94-22: di ciò
passato, fino al presente. latini, rettor., 168-4: insin a