di chi è abbandonato. latini, rettor., 89-14: il segnore
limitazione di potere, d'autorità. latini, 2-159: infra tuoi detti mischia un
o vero abbeccè: perché veramente i latini dovettero dire nel secondo modo, da
stesso che alfabeto. l'antica pronunzia de'latini era più simile a quella degli aretini
simile a quella degli aretini; imperocché i latini l'alfabeto lo dicevano abecedarium. salvini
p. viani]: dove i latini abecedarium, i toscani e gl'italiani abbeccè
, ad appiccare sopra detto deposito versi latini e volgari. d. bartoli
lo più, al figur. latini [tommaseo]: ha vinto colui,
l'acclamazione de'greci, e de'latini io, possan derivare abbreviata- mente dal
luogo di abitazione, dimora. latini, rettor., 85-8: è cartagine
lo hanno i greci, chiamarono i latini ablativo, cioè togli- tivo o levativo
i greci dal genitivo appartata, i latini grammatici determinano l'ablativo, e dannole
levare '): termine dei grammatici latini. cfr. isidoro, 1-7-32: «
del re, cioè recitare versi italiani, latini, e greci in lode di sua
presi in prestanza da loro [dai latini], e poi ritenuti per nostri,
stretto è il leon di svezia entro i latini acciari. 6. acciarino.
accidente, n. 6). latini, rettor., m-19: sono queste
uno dei sette peccati capitali. latini, i-2684: in ira nasce e posa
quella parte più lontana del capo che i latini chiamano occiput. = deriv.
accogliménto, sm. accoglienza. latini, i-1874: con bello accoglimento / li
- assol.: obbedire. latini, i-532: anzi m'inginocchiai / e
essere acconcio; opportunità, attitudine. latini, rettor., 16 9: nel
opportunamente; ordinato, sistemato. latini, rettor., 14-20: fue alcuno
conveniente; utile, propizio. latini, rettor., 103-19: dittare è
in accordo; conforme. latini, rettor., 87-28: e così
, concordare; far corrispondere. latini, rettor., 97-3: chi accorda
decisione, in un affare). latini, rettor., 67-5: controversia del
accordato col femminile nell'etica di ser brunetto latini. 6. sm. ant
. redi, 16-i-319: anche i latini aggiungono particelle accrescitive a'superlativi. salvini
, carico, addebito. latini, rettor., 60-18: e pare
. -anche al figur. latini, rettor., 9-10: quanto è
che è sotto accusa; imputato. latini, rettor., 77-27: preghiera è
accusa; denunciatore; biasimatore. latini, rettor., 99-5: e perciò
, sf. disus. accusa. latini, rettor., 43-18: iudiciale [
, i-63: erano i greci e latini inventori acerrimi e solertissimi di queste immagini
dotta coniata sul modello degli aggettivi composti latini in -formis (cfr. forma).
sarebbe, come è in proverbio fra i latini, un portar rena al lido o
vogliono tutti gli antichi, e greci e latini, o è semplice o è composta
primo sostantivo), ricalcato sui composti latini con aqua, come aquitergium, ecc.
. varchi, v-152: tanto i latini quanto i greci, nel comporre i loro
; sottile di taglio. latini, i-2330: quando omo 'namora, /
ha perduto la sua dignità soprannaturale. latini, i-455: lo sesto dì fu tale
in questa maniera furono allora addomandate a'latini le cose, e manifestata la guerra
/ lassar l'amore e partire. latini, i-1820: chi ti diede in
che s'arde e poi rivene. latini, rettor., 76-22: la seconda
adirati / ad esempio di serpenti. latini, rettor., 116-7: volere così
tormento / che quelli chui sono maritata. latini, rettor., 116-17: se
rifl.: unirsi. latini, rettor., 26-19: altressì molto
sm. ant. aiuto. latini, rettor., 115-9: perciò che
/ se sa perseverare lo suo adoperamento. latini, rettor., 92-29: dice
3. ant. rimedio. latini, rettor., 38-13: così fuoro
animo o della mente). latini, rettor., 37-27: quelle cose
. operare, agire, fare. latini, rettor., 65-30: ulixes fue
altari, ecc.). latini, rettor., 76-15: arrivaro ad
e la sua cortesia...? latini, rettor., 38-5: aristotile
sentenza che... i popoli latini, se volenterosi di rinascere, dovrebbero adottare
ii-426: il libro di testo degli esercizi latini non corrisponde precisamente al libro che è
di tutte le forme e idee i latini chiamano mondo, e i greci cosmo
unità. - anche al figur. latini, rettor., 96-20: se le
di eccellentissimi e rarissimi libri greci, latini ed ebraici. idem, 540: tu
il costume, l'abito. latini, rettor., 21-23: nelle quali
[il ridicolo] de'greci e latini è solido, stabile, sodo, consiste
di un interesse: questione. latini, i-940: lo suo alto mistero [
da fare, fare il possibile. latini, rettor., 48-25: donque ben
designazione, ecc.). latini, rettor., 39-23: già è
assicurazione, convalida; rafforzamento. latini, rettor., 52-23: trovare argomenti
interiore e della sensibilità). latini, rettor., 106-15: et io
. - anche al figur. latini, rettor., 104-28: in questo
- anche: malattia. latini, rettor., 24-18: invidia è
agenti. idem, 2-97: i latini vogliono che sia ogni uomo con la propria
ant. essere conveniente, convenire. latini, i-1782: ch'uomo molto pregiato /
soggiungere. -anche assol. latini, rettor., 104-32: il parlieri
voglie *] quella figura che i latini chiamano apposizione o vero aggiugniménto; ciò
una altra avere solazo e gioco. latini, i-1452: e spender malamente /
tr. ant. adattare. latini, rettor., 104-5: conviene al
critico della rettorica di b. latini, aguisare risulta come variante di asettare.
graeci vocent àreò tou àyvoo quasi pium, latini autem ideo hoc nomen habere putant,
qualche cosa insomma che non fosse versi latini e italiani. barilli, 2-263: si
. ant. consigliere, segretario. latini, rettor., 5-6: orator è
usò questa dizione ah, la quale e'latini chiamano intergezione. alberti, 3:
sof ferenza fisica. latini, i-74: ahi om, perché ti
aiuto, soccorso, protezione. latini, rettor., 25-32: e per
, iv 2-905: i latini si ricordavano della prima ala d'uomo
e son forse quei vasi che i latini chiamavano alveoli. manzoni, 79 7:
nostrale, che è il populus de'latini. targioni tozzetti, 12-3-36: pianterei
: tanto i metri antichi, greci e latini... ho fatto l'alcaica
persone quanto fra cose). latini, rettor., 79-16: e certo
2. agg. qualche. latini, i-1923: e chi ti manofesta /
de'numeri, che appo i greci e latini furono le loro lettere, le
vede manifesto nella consulta che feciono i latini, quando ei pensavano alienarsi dai romani
. e popol. elemento. latini, i-813: altresì tutto 'l mondo /
639: tutti li giuochi di fortuna da'latini si dicono alea-, da che io
c'è anco la licenza de'latini, i quali allargano e stringono i significati
, imitato e quasi fatto proprio dai latini). b. fioretti,
caso allativo, come facevano i latini, ma il genitivo, a guisa de'
; citare, riferire. latini, rettor., 46-10: non si
parlo, esprimo '); i latini accolsero la voce attraverso la terminologia delle
allegranza / non si pò bene covrire. latini, i-2634: vedi, se
allegrezza; che riesce grato. latini, rettor., 19-7: tanto era
lenire, mitigare, attenuare. latini, rettor., 134-7: e poi
stanco, affannato; rabbonito. latini, rettor., 134-4: e così
la particella pronom.). latini, ii-67: altretal ti redico / deio
. leopardi, i-1305: gli scrittori latini per forestieri che fossero, in roma
5. disus. affittare. latini, rettor., 77-13: avenne che
e greci lo chiamano dafne, e latini lauro, e noi alloro. pulci
greci fossero inventori, esso poi trapassò a'latini, quando la gloria e l'arme
avv. ant. allora. latini, rettor., 83-25: perciò ch'
addormentato. 2. figur. latini, rettor., 106-30: e se
. - anche al figur. latini, rettor., 133-16: l'uditore
). cfr. agalloco. latini, i-998: e sono in quello giro
, un certo numero di. latini, rettor., 15-6: non faceano
: alquanto più, alquanto meno. latini, i-2418: non vi sia gravoso /
indole. - anche rifl. latini, i-370: ben dico veramente / che
onde nacque altercazione, è verbo de'latini, i quali dicono ancora altercari in voce
; il punto più elevato. latini, i-1992: e chi briga mattezza /
. anche n. 2). latini, rettor., 8-17: tulio era
, importanza; altero, orgoglioso. latini, rettor., 16-26: e questa
ant. e dial. autorità. latini, rettor., 35-19: nella quale
.. altresì). latini, rettor., 3-19: rettorica s'
tenore; tale e quale. latini, rettor., 106-32: et al
, del medesimo numero. latini, rettor., 96-13: dice tullio
uno, un uomo). latini, i-2098: chi fere bene ardito /
che, proprio come). latini, i-809: e sacce [= sappi
parlavano evandro e turno e gli altri latini di que [tempi, che
resto, tutto il resto. latini, i-2826: chi mangia più sovente /
. altri, ecc.). latini, rettor., 99-3: l'uno
; per giunta, inoltre. latini, rettor., 37-15: fine è
(in opposizione a proprio). latini, i-2633: vedi, se se'dolente
a ogni altro; al prossimo. latini, i-2638: vedi se...
.. che tormentando altrui fa languire. latini, i-2771: e per bianche parole
tace, e quindi cresce amare. latini, rettor., 101-4: uno amante
vivesse, ch'era senza vita. latini, ii-37: amico che maggiore / vuol
isidoro, 17-9-14: « sampsuchus, quem latini ama- racum vocant. cuius nominis usum
lo mondo ha da lo suo lato. latini, i-2374: ed elli [ovidio]
; sgradito, molesto, doloroso. latini, ii-92: come la fornace / prova
quanto i più difficili e lavorati scrittori latini. carducci, 839: che importa a
infermità, che i greci e i latini chiamano asma, e ancora da noi toscanamente
di trasmettere un messaggio. latini, i-137: e io presi compagna [
ambrosia è un'erba, la quale li latini chiamano appio salvatico; da'greci è
verbo, cosa comune nel sentenziare dei latini: gli amanti sono privi di giudizio,
diritti e doveri reciproci. latini, ii-32: son l'amistà divise,
farie quello che per la mia persona. latini, rettor., 10-27: amico
un altro per amore iusto e fedele. latini, i-2865: or vedi, caro
si adombra per cosa da nulla. latini, ii-105: e l'amico di vetro
). - anche al figur. latini, rettor., 81-25: una donna
pezzi di carne glandosi, chiamati da'latini tonsille e da'barbari amigdale, ne'
eo avi la vostra amistà. latini, rettor., 11-3: quella amistade
; chiuso, protetto, dissimulato. latini, ii-27: questa amistà è serta,
con avidità e avarizia. latini, i-2512: guadagna argento ed oro,
cavolo nano rosso, chiamato da i latini orobanche, abbracciando fervo, l'ammazza
- per estens.: multa. latini, rettor., 77-22: i mercatanti
, emendarsi. - anche intr. latini, i-1654: ché, sì come dell'
ovvero fare l'occhiolino, che i latini dicevano nictare, cioè accennare cogli occhi:
passato, e l'imitazione gretta dei latini e de'greci, alla quale succedette
: moderare, temperare, regolare. latini, rettor., 55-2: è quella
preciso, sicuro; moderatore. latini, rettor., 26-20: sapienzia è
. = è voce di brunetto latini, che l'alterna con modanatrice (
. - anche al figur. latini, i-968: bagna dela sua onda /
e incende e non si pò ammortare. latini, i-2653: ma tu non pensi
negozio, negoziare, parole tolte da i latini; marciare, ammutinarsi, che sono
/ molt'è forte essere amato. latini, rettor., 101-18: come
alarga le toi retine in pietanza. latini, i-2242: sapi, mastro brunetto
.: attribuito anche agli animali. latini, i-1648: l'amico da bene /
greci, cupido o amor per i latini), raffigurata come un bellissimo fanciullo
benigno; affabile, premuroso. latini, rettor., 55-20: dee [
inexoq xeoxf), sive bryonia, quam latini vitem albam vocant, vel a quali
, vastità, larghezza. latini, i-1085: ver'è che 'n oriente
e ondeggiamenti. -figur. latini, rettor., 28-15: intra le
, fu de'greci, e de'latini poeti un favoloso trovato, ed una iperbole
greco è da xòco, che i latini dissero solvo la preposizione àvdc vi ha
anatrisci). ant. nitrire. latini, rettor., 55-13: si dee
detti da'greci anfibi, e da'latini ancipiti ed ambigui. = voce
: anche, pure; inoltre. latini, i-1511: ancora abbi paura / d'
venire ': allontanarsi, partire. latini, i-988: io non truovo nessuno /
denaro: consumarli, perderli. latini, i-1411: anz'è di mi'volere
de'buoni epigrammi de'greci e de'latini. idem, 16-iv-180: quell'altro liquore
« " avrjoov graeci dicunt sive, ut latini, anesum, herba omnibus cognita,
è cibo delle intelligenze angeliche. latini, i-432: dio fece lo giorno /
respiro; inquietudine, ansia ossessiva. latini, i-99: tutta la gran fatica,
fulmini. per simil. latini, i-1816: non guizzar com'anguilla,
" avrjoov graeci dicunt sive, ut latini, anesum, herba omnibus cognita,
, pure restandone distinta). latini, i-697: fue l'anima locata,
premio o alla pena eterna). latini, i-697: dell'anima dell'omo /
essere vivente; individuo, persona. latini, i-720: l'anima in parvenza /
animato, capace di vita sensitiva. latini, i-195: vidi turba magna / di
2. essere irragionevole; bestia. latini, i-679: vedi ch'ogni animale /
veicolo sia del senso, perché restò a'latini la proprietà dell'espressione animo sentimus.
. intenzione, intento, proposito. latini, i-729: quando la creatura / vedèn
verde sbiadato, e come gli stessi latini dicono dilutum, verde annacquato. papini
tr. annusare, fiutare. latini, rettor., 15-1: sanza fallo
7. ant. far morire. latini, rettor., 39-14: è da
, la più antica citaz. di latini al n. 7, che continua il
niente, a zero; annullarsi. latini, 11-68: altretal ti redico, /
bene. del vin vecchio buono i latini: bene aetatem fert. -verdi
l'annotazioni, come feci i versi latini, leggiadrissimi invero e politissimi. bruno,
l'annoveramento, da'greci e da'latini chiamato enumeratio, mette innanzi molte cagioni
in isco e esco, presso i latini detti incoativi. leopardi, 11-86: saranno
ben pochi quei verbi anomali o difettivi latini il cui proprio puro e vero tema
'trovarono'. varchi, v-165: i latini ponevano l'accento acuto, il quale
un passato molto lontano. latini, rettor., 8: donde pare
sf. ant. antichità. latini, rettor., 9-19: ritrarre dell'
e soprattutto nell'africa. latini volgar., 5-42: anteleus è una
in vece di cicerone appresso a i latini, e in vece di demostene appresso i
sibbene, invece, al contrario. latini, rettor., 41-22: 'il forte
la suprema magistratura dello stato. latini, rettor., 78-20: ben puote
anche come aculeo per difendersi. latini, rettor., 117-8: sì come
, francamente, senza reticenze. latini, rettor., 86-23: e così
. -fare apèrto: manifestare. latini, rettor., 116-16: dicendo un
, v-17-11: l'apostolico romano. latini, rettor., 63-19: fue accusato
allestimento; apprestamento, disposizione. latini, rettor., 53-26: e già
figur. disporre, preparare moralmente. latini, rettor., 109-12: ne exordio
4. pronto, disposto. latini, rettor., 131-12: e certo
-anche con la particella pronom. latini, rettor., 50-10: al parliere
dirsi, aver nome. latini volgar., 5-41: leone è appellato
villani, 1-38: rimandò i cavalieri latini, i quali avea seco, arricchiti
delle ricchezze de'fiesolani; i quali latini tudertini erano appellati. testi fiorentini,
tanto amo e cui servo m'apello. latini, rettor., 87-8: noi
mio verso come parola usata dai buoni latini per indicare deità fresche di gioventù,
continuo, meditazione, riflessione. latini, rettor., 51-18: invenzio è
voler credere che la rogna, da'latini chiamata scabies, e descritta per un
in possesso (di alcuno). latini, rettor., 125-12: così disse
al cospetto (di qualcuno). latini, rettor., 63-17: e'si
rifl. e al figur. latini, rettor., 59-13: è questione
nome generale di emblema intesero gli antiqui latini e greci ogni cosa, che per
. attribuire; riferire; applicare. latini, rettor., 49-1: i quali
una condanna a carico di qualcuno. latini, rettor., 64-8: fue uno
opporsi. - anche rifl. latini, rettor., 111-7: e se
giambullari, 2-322: l'apposizione, da'latini chiamata appositio, aggiugne ed appicca nuova
umane voglie] quella figura che i latini chiamano apposizione o vero aggiu- gnimento ciò
; convenientemente, opportunamente. latini, rettor., 36-6: noi dicemo
celato (per insidia). latini, rettor., 130-8: sappiate che
6. adatto, conveniente. latini, rettor., 93-27: il tinnissimo
l'altro, i più riputati classici latini... apprendendo a memoria, come
. l'apprendere, l'imparare. latini, rettor., 57-8: per lo
che apprende, che impara. latini, rettor., 98-12: che 'l
noi quel medesimo, che fa appresso i latini respiraiio. 9.
seguito, poi, più tardi. latini, rettor., 100-30: poi dimostra
autentico, con epigrammi greci, ebrei, latini, italiani, spagnoli, francesi.
). - anche al figur. latini, rettor., 87-22: una lege
arme delira. -figur. latini, i-579: così volse locare [lucifero
con pallade atena, la minerva dei latini, nell'arte del tessere e fu
, v-497: or dunque diceano i latini, per ritornare al nostro proposito,
o corbezzoli, cioè alberi che i latini chiamano arbuti, ed oggi ancora in
iii-439: or non sospiro più gli orti latini / ch'in aria architettò la prisca
incenerire. - anche assol. latini, rettor., 124-15: ben sapemo
vince e mena a suo talento. latini, rettor., 4-29: tal puote
audacia; impresa coraggiosa, rischiosa. latini, i-238: e fei proponimento / di
nel dire); ardimento. latini, rettor., 22-14: quando più
coraggiosamente, senza timore. latini, i-2005: di tanto ti conforto,
amor comanda ch'io faccia arditanza. latini, rettor., 21-24: imperseveramento
arditesse / ed è de più piacente. latini, i-2490: assalon per bellezze,
; temerario, avventato, sconsiderato. latini, rettor., 15-26: folli arditi
baretti, ii-136: l'intendere li autori latini così alla grossa, cioè il capire
funzione]. vellutello: aiuola, da'latini detta area, et è ogni spazio
3079: arenaria fiera, dicevano i latini quella ch'era destinata a combattere nell'arena
argento; argenteo, inargentato. latini, i-260: li belli occhi e le
per l'estrazione). latini, i-76: poi vi presento e mando
latini, rettor., 32-9: poi che
dimostrazione, in una discussione). latini, rettor., 83-25: allotta sarà
una tesi; argomentazione. latini, rettor., 51-22: dice tulio
: il ridere ne'prati dissero i latini, sul quale cumula molte fredde argutezze.
orazione tenuta in pubblico. latini, rettor., 131-16: quelle persone
aristocrazia dei dotti ha gli scrittori greci e latini per refugio; i dottorucci plebei hanno
una parte della matematica. latini, rettor., 32-16: la prima
per la caccia). latini, rettor., 66-5: ma veramente
bellici. 2. figur. latini, rettor., 12-20: adunque colui
più celebrati volumi dei greci e dei latini. moravia, v-53: il guardaroba pieno
, le quali scrive dioscoride chiamarsi dai latini precoci, si domandano dai greci bericoche
i toscani la dicono or concento come i latini, ed or consonanza. a.
anche individuo di particolare bruttezza. latini, i-1842: però chi fa '1
rantoloso, rotto da rantoli. latini volgar., 4-27: è stanco
condizione morale o fisica). latini, rettor., 16-15: sì li
l'addietro; nel passato. latini, rettor., 44-17: e tutte
. villani, 1-38: rimandò i cavalieri latini, i quali avea seco, arricchiti
avv. ant. indietro. latini, i-2172: così noi due stranieri /
in difesa di una parte. latini, i-45: e poi, quando venite
, come meno arrischiante all'uso de'latini, fece sobriamente e di radis
pazienza de'romani accrebbe l'arroganza de'latini. guicciardini, ii-98: l'arroganza
isidoro, 19-17-12: « arsenicum, quod latini ob colorem [auri] auripigmentum vocant
secondo l'ordine razionale. latini, rettor., 7-14: la sentenzia
anche una connotazione spregiativa). latini, rettor., 29-13: è la
musica, l'astronomia). latini, rettor., 34-7: gramatica è
- in particolare: artigiano. latini, rettor., 5-12: ora àe
arto in greco significa orsa: e'latini la nominano settentrione. boiardo, canz
controversia; tema, argomento. latini, rettor., 7-20: onde tullio
arte, un mestiere; artigiano. latini, rettor., 34-1: l'arti
ciò che è per natura. latini, rettor., 54-12: memoria èe
sinonimo di 'artificiale'). latini, rettor., 35-14: altressì quella
mammiferi (carnivori). latini volgar., 4-10: gli artigli [
e sorge in autunno). latini volgar., 5-44: la femina [
strumento da legnaiuoli, chiamandolo così anche i latini, che lo dicono ascia. salvini
medico 'aaxx7) 7uó <; che i latini chiamarono aesculapius); v.
; tenere riposto, racchiudere. latini, i-417: molte fiate / le parole
85: « asphodelus, quam latini a colore albucium vocant *. asgiato
della lana caprina, come dicono i latini, questa è quella volta.
usata talora da'greci, e da'latini, e in tal caso essi vi ponevano
., ii-1-272: non sofferimmo che i latini mettessero mano all'armi per difendersi da'
. 2. accoppiamento. latini volgar., 5-51: quelli che si
. radunare, raccogliere insieme. latini, 1-66: in voi, segnor,
e rifl. radunarsi, disporsi. latini, rettor., 99-26: così aviene
agg. ant. somigliante. latini volgar., 5-53: la testa diritta
. esempio; racconto edificante. latini, rettor., 83-23: li axempli
. domandò a bobby quale testo di esercizi latini adoperava, e bobby glielo disse.
nel luogo adatto, sistemare. latini, rettor., 104-5: conviene al
pettinato. - anche al figur. latini, i-263: e l'altre biltà tante
5. ant. pregio. latini, i-101: ma i'ò già trovato
sicuro, fiducioso; rassicurare. latini, rettor., 121-33: elli che
animo, tranquillarsi, confidare. latini, i-1211: ed io, pensando forte
(opposto a relativo). latini, rettor., 74-6: dice tullio
in diversi autori, così greci come latini, si truova. panzini, iii-545:
, lupo, vecchio marino, da'latini phoca è chiamato. in tante maniere vien
implica un'idea di coesione). latini, i-64: e posso dire insomma,
, ne fece libri, ed altri latini gramatici in queste [etimologie] si assottigliarono
prove oggettive ed estrinseche. latini, rettor., 75-2: tullio dice
, 2-20: l'altra chiamano i latini... assuntiva; perciocché, come
... quell'altre verghette che i latini dissero viricula, masserizie pur da'pittori
; gelosia, livore. latini, i-1448: chi s'abandona / per
astula regia, la quale chiamano i latini albuco, volgarmente aufodillo. è pianta
). ant. aiutare. latini, rettor., 21: per le
altro gli diminuirebbe quegli umori che i latini chiamarono atrabile e gl'inglesi spleen.
usare l'arte degli strioni greci o latini insino agli atteggiamenti e gesti non da
. 2. mescolamento. latini volgar., xxviii-317: l'attemperamento che
alta gio'che 'l core atende. latini, rettor., 19-24: e fede
). -anche assol. • latini, rettor., 48-27: or ha
). -anche assol. latini, ii-22: 'ntra li buoni amici /
. ant. determinare. latini, rettor., 56-4: oramai dette
possono. varchi, ii-1-72: i latini nell'imperativo non hanno il tempo che è
(come dante) forestieri vocaboli e latini puri, e latini attoscaneggianti hanno tra
forestieri vocaboli e latini puri, e latini attoscaneggianti hanno tra loro scritti mescolati,
sedare. - anche al figur. latini, i-2104: ma maestria conchiude / la
solo, perché è quello che i latini dicono or sedare, or comprimere, or
domare. - anche al figur. latini, rettor., 105-2: riprensione è
sa scompagnare / da mala compagnia. latini, i-165: ed io, ponendo cura
lo meo cor piange e cria. latini, ii-81: così face l'augello /
altre ben mi pare la fiore. latini, v-269-14: mi sforzo ognora di
sm. ant. giglio. latini, v-269-14: anzi mi sforzo ognora di
. 3. rifl. latini, i-1786: non ha scusa / chi
sm. ant. usignolo. latini, ii-53: ben son amici tali,
di tutte le genti acquistato con nostri latini auspitii, ottenuto colla nostra industria.
. - assol.: scrittore. latini, rettor., 5-17: l'autore
. e dial. altro. latini, rettor., 107-22: similmente come
mente, speditamente. latini, rettor., 12-1: se noi
. ant. presto, sollecitamente. latini, rettor., 18-22: quello savio
par ch'eo v'agia avante. latini, i-2227: così sanza paura / mi
schiera... turbò li principi de'latini. = lat. antepilanus (
venire al cospetto, presentarsi. latini, i-1268: mi mossi senza patto /
migliorare, incrementare, ingrandire. latini, i-1658: però a tutte l'ore
spendere 0 a donare. latini, i-5: ad ogn'altro lo nego
. conveniente, adatto; opportuno. latini, rettor., 34-17: la terza
ant. grazia, garbo. latini, i-367: pronunciati© è avenimento della persona
. - spesso al plur. latini, rettor., 6-14: molto ricco
sostanze, e conforme a i buoni latini facoltadi. bar etti, ii- 291
io: poterono adunque gli avoli nostri latini ivi opporsi e sostenere ogni inimico impeto
, sm. ant. adulterio. latini, i-2854: ben è gran vituperio /
bruciare. - anche al figur. latini, i-76: e poi ch'io vegio
; prudente, cauto. latini, rettor., 108-18: perciò sia
il congiuntivo o l'indicativo). latini, rettor., 4-28: e tutta
corrispondenza; grazia; portamento. latini, rettor., 54-23: pronuntiatio è
verificarsi, aver luogo; capitare. latini, rettor., 122-10: julio cesare
cosa ch'eo sento d'amore. latini, rettor., 77-12: avenne
ed uomini. -giungere. latini, rettor., 110-30: il parliere
i suoi agnegli. -abbattersi. latini, v-283-66: con ciò fosse cosa che
che lo suo amore mi desse. latini, rettor., 106-22: mette il
incidenza, per una qualsiasi evenienza. latini, rettor., 113-21: oscuro è
, in un processo). latini, rettor., 124-2: noi potemo
, da un'infelicità. latini, rettor., 3-11: io considero
, de'quali alcuni sono eruditi e latini, altri rozzi e barbari.
, assuefarsi; contrarre la consuetudine. latini, i-2776: e un altro per empiezza
valore maggiore di quello reale. latini, i-2766: e non teme peccato /
e dell'iscrizione nell'albo professionale. latini, rettor., 101-10: avegna che
italia è raro). latini, rettor., 27-19: lo porco
; il paganesimo o l'islamismo. latini, i-2621: e 'l frate m'ha
acconce, / ch'intente or di latini, or di falerni / a votar tazze
quali scrive dioscoride chiamarsi da i latini precoci, si domandano da i
credere che la rogna, da'latini chiamata scabies e descritta per un
vedere ond'io piango e sospiro. latini, i-1010: apresso in questo poco
dei cani...; ai latini che ne fecero nello stesso senso il verbo
inferiore degli arti). latini, i-146: venendo per la calle /
non solamente balbotire c balbutire come i latini, ma balbettare ancora e talvolta balbezzare
solamente balbotire o balbutire, come i latini, ma balbettare ancora, e talvolta
non solamente balbotire e balbutire come i latini, ma balbettare ancora. redi, 16ix-
piaccia / che la freddura inghiaccia. latini, i-2923: e 'nanzi lui andai
anche ad arbitrio). latini, i-436: poi la seconda dia /
, da noi chiamate ballerine, dai latini motacillas. pascoli, 170: ma i
preparano per uso medico. latini, i-996: e sono in quello giro
i-407: 11 pontano bamboleggiava in versi latini e il sannazaro sonava la sampogna;
... si contentarono i posteriori latini di darne sotto banca un semplice cenno,
dissipata liberalità, larghezza scialacquatrice. latini, i-1552: e se tu fai convito
, intimazione, proclamazione. latini, i-1642: ma sai che ti comando
, imbroglio, frode. latini, i-1152: vedrai baratterìa, / che
del muso di taluni animali. latini, i-2917: e io guatai più fiso
buommattei, io: bisogna che i latini profferissero alcune parole barbare latinamente, ed
passato, e l'imitazione gretta de'latini e de'greci, alla quale succedette
discernimento da parlate straniere. latini, rettor., 34-9: gramatica.
agli orecchi barbari, non che a'latini. tasso, 4-65: teme i barbari
. che ha barbe, radici. latini, i-443: e la terra divise,
solamente balbotire o balbutire, come i latini, ma balbettare ancora,...
valore cavalleresco; prodezza. latini, i-132: ché già sotto la luna
gli oleandri giovinetti / e i sepolcreti dei latini prisci. idem, iv-2-979: il
moderando la regola eremitica dei loro predecessori latini. = dal nome di san
ritrovo del basilisco, chiamato da i latini regulo, varie e diverse istorie.
piccolo re, reuccio '(che i latini tradussero con regulus). cfr.
ant. bassezza; condizione inferiore. latini, i-684: vedi ch'ogn'animale /
, tr. disus. abbassare. latini, 1-681: vedi ch'ogn'animale /
. figur. avvilire, umiliare. latini, i-2020: e'non mi piace grido
acconce, / ch'intente or di latini, or di falerni / a votar tazze
o a truppe scelte). latini, i-1701: se nella tua brigata /
toscana. d'annunzio, v-1-717: i latini bastardi hanno imbarbarito anche la figura della
, per se stesso). latini, i-1611: chi ha la lingua adorna
del mare, dell'onda). latini, 1-8: al valente segnore / di
elementi »; siccome seguitarono a batterle i latini colla stessa gravità. manzoni, pr
vi casca dalla bocca de'bambini. i latini lo dicono * pectorale salivarium '.
cognomento baal, super montem phegor, quem latini priapum vocant, deum hortorum »;
idioma corrente e co'bellissimi modi de'latini e de'padri della lingua. idem
(e anche ironico). latini, xxx-ii-231: ma a te, bell'
individuo per attuarsi compiutamente). latini, i-2378: perciò s'a te ne
, delle più buone vivande, che i latini dicevano 'iovis nectar '. giusti
, a me non importa; che i latini dissero spedita- mente actum est.
soccorre altri con gratuita generosità. latini, rettor., 44-2: e questo
da buoni rapporti. latini, rettor., 115-3: parlando tutto
amore, affetto; favore. latini, ii-9: una propia natura / ha
. -anche al figur. latini, rettor., 114-28: un detto
, sbevaz- zamento, crapula. latini, i-1478: e tengo grande schema,
hydropotae o bevilacqua, o come i latini dicono abstemii. = comp.
tacitamente); rimproverare. latini, i-1702: ché se per tuo conforto
miare; maledire; biasimare. latini, i-2676: perciò, amico, penza
idee, fra due sentimenti). latini, i-69: ben ha la vita dura
in un parto medesimo, che i latini chiamano gemini, e noi binati.
animale o pianta si assegnano due nomi latini, uno generico, l'altro specifico.
, / sì che sia da blasmare. latini, i-2852: e vecchio che s'
. dei greci, alle lammie de'latini ecc.... non è altro
: e che sia vero che i latini si movessono per avere conosciuto questo inganno
torre di bocca; il che i latini dicevano 'antevertere'. 0.
boccali di monte lupo, che i latini dissero notum lippis atque tonsoribus...
costo di sacrificar loro [agli autori latini] molta prosa del gozzi del leopardi e
otó [i. axo <; da'latini « ira », dagl'italiani «
essi è chiamato bomba, che i latini dicevano meta in questo medesimo giuoco,
buona, senza formalità. latini, i-287: in ver di me si
'casa chiusa '). latini, i-1454: e molto m'è rubello
quelle genti, nella guisa che i latini e i greci ragionano nelle egloghe loro
grazia), votarsi. latini, rettor., 76-12: sorvenne loro
improvvisamente, con velocità fulminea. latini, i-1630: non è nessuno / cui
'(e traduce armilla dei testi latini), che derivano da una forma
razze antiche e diverse: i bovi latini, i bovi rossi, magri e corridori
: in potere, in balìa. latini, i-227: al suo comandamento [della
iii-93: il ballo è detto da'latini saltatio; ancorché abusivamente si chiami anco
: spiccio, di poche parole. latini, i-2239: e l'un, ch'
, concisamente, succintamente. latini, rettor., 83-28: vogliendo tullio
laconicità; sobrietà di stile. latini, i-422: quando vorrò trattare / di
varchi, v-152: tanto i latini quanto i greci nel comporre i loro
il quale quasi tutti i poeti latini affermano essere stato contrarissimo inimico e
. - anche come ingiuria. latini, i-1837: però chi fa 'l sembiante
fatica nell'ope- rare. latini, i-616: ché 'nanzi questo tutto [
. lite, contrasto, controversia. latini, i-1891: ma se tu hai saputa
a ogni costo). latini, i-1991: chi briga mattezza / non
; compagnia, gruppo. latini, i-1825: e quando se'in brigata
verno lo chiamiamo brina, perché e'latini la chiamano 'pruina a perurendo'.
brogliare propriamente credo che sia quello che i latini « pertentare » dicono; onde
noi gli chiamiamo bruchi, e da'latini detti furono 'erucae'. cestoni, 1-682:
]: il vino similmente chiamato dai latini vinum austerum, da noi si dice
. il fotte che è chiamato da'latini acido, e il brusco e lo acerbo
azione cattiva, turpe, disonorevole. latini, i-1389: como è largo quegli /
vita e alcune brutture de'suoi carmi latini, anche il più gentile. piovene
si dice in firenze quello che i latini dicevano anticamente ambire, e oggi a
egualmente tra'greci con tocrito, tra'latini con virgilio e tra gl'italiani con
bue, lupo, vecchio marino, da'latini phoca è chiamato. in tante maniere
. -dire bugie: mentire. latini, v-283-68: nelle quali controversie adusandosi
. vico, no: e i latini la « natura * dissero ingenium, di
estens.: fiducia, spesso latini, ii-59: in amici m'abatto /
, lettere, scienze). latini, i-1242: ma sopra tutti stare /
alla durata del tempo). latini, i-645: ché chi bene incomenza,
garzoni, 1-260: ma appresso a'latini non è così, appresso a'quali
latinis communia nomina habent; sed utrum latini a graecis an graeci a latinis haec
ma un cadavero, a modo de'latini, o veramente un morto,
disperazione, la sua ritirata fu latini, i-2754: ma colui c'ha divizia
rassembrarsegli nell'odore: questa chiamano i latini nepeta. ricettario fiorentino, 2-80:
aborrisce. tesauro, xxiv-53: fra latini di quell'aureo secolo acesare solo si de'
le caviglie poi son dette 'malleoli'da'latini, o * claviculae tibiae e finalmente s'
. panzini, iv-98: « i latini dicevano calce (calx) il termine della
febbre o per sforzi e fatica. latini, i-789: [delle complessioni] un'
stagione calda, estate. latini, i-796: poi la collera vene /
abbondanza di denaro, ricchezza. latini, i-2583: ma pènsati davanti / se
de l'anema com eia faza. latini, i-1673: amico, e guarda bene
ch'egli giudica superiori a tali poveri latini, uno sperone speroni, un baldassar
sentiero campestre accidentato e angusto. latini, i-143: venendo per la calle /
, accorto, sagace. latini, rettor., 23-13: intra'quali
d'antico e bel carattere, dai latini perciò detti antiquarii, e dai greci
peluria che mettono gli uccelli. latini volgar. [manuzzi]: è tutto
calura: dar calore, scaldare. latini, i-856: e dicendo lo vero,
plinio], 24-15: el cameleuce da'latini è detto farfaro overo farfugio. nasce
, male foi nata! ». latini, i-1308: io vidi in alto loco
da soma e come cavalcatura. latini, i-1009: appresso in questo poco /
. - anche al figur. latini, i-1134: fi'di latino, /
chi cammina; strada, via. latini, i-2182: or si ne va 'l
per getto / di loco periglioso. latini, i-2483: giulio cesar magiore, /
. e letter. scampare. latini, i-2345: assai mi volsi intorno /
. 2. vivere. latini, v-270-37: ch'io nom posso campire
2. per estens. campagna. latini v-282-37: raunò in uno luogo quelli uomini
, né quello stile ch'è ne'latini propii. c. dati, 8-25:
: queste medesime cose appunto dicevan quef latini che seguitarono dopo al secol d'augusto
evidente, senza possibilità di dubbio. latini, i-902: ma tu sempicemente / credi
e di cicerone i greci e i latini prosatori usarono certi numeri quasi poetici,
). - anche al figur. latini, i-2828: chi mangia più sovente /
d'ogni cosa; di tutto. latini, i-33: sì alto intendimento / avete
. letter. capigliatura, chioma. latini, i-250: e tanto vi diragio /
. 3. figur. latini, ii-38: perché in fin'amanza /
: delle epigrafi e degli antichi manoscritti latini. sinisgalli, 6-128: tra la
(cfr. capitana). latini, rettor., 82-20: ma perciò
secondo le direttive del comandante. latini, i-1240: ma sopra tutti stare /
principale. -capo distretto: capoluogo. latini, rettor., 8-24: l'appella
ragione, titolo, cagione. latini, i-367: ben dico veramente / che
. - anche al figur. latini, i-187: ond'io in tal corrotto
che s'invogliò di studiare sui poeti latini, da quel principe [virgilio]
: tramare ai suoi danni. latini, i-2640: sotto mantello / hai orlato
a la suoro cuando aldobrando morio. latini, i-1472: ho visto persone /
l'ambra gialla, chiamata da'latini succino, da'greci elettro,
possiede ottime qualità; vero galantuomo. latini, ii-161: qui ti saluto ormai;
ovvero sorti del dire, che i latini ora forme, ed ora figure, ed
medicina come stomatico e stimolante. latini, i-999: e sono in quello giro
natura di conoscere i greci da'latini; e però i greci di calavria
a * superlativi non è solamente de'latini e degli italiani, ma de i greci
quasi venere cristiana, come nei carmi latini cristo divenne apollo. pascoli, i-801
è voce di quella sorte che i latini chiamano avverbi e non nome, e sorella
, di razionalità e di senso. latini, i-78: poi vi presento e mando
umana. - anche al figur. latini, i-376: sì come dèi savere,
stata posta un'altra particella, che i latini hanno chiamata gurgulio, et i volgari
, e dal * carpentarius 'de'latini, che significano generalmente legnaiuolo, e particolarmente
cavallo e dove si armeggiava. latini, i-2260: e 'n una gran carriera
un mezzo di trasporto). latini, i-2175: io presi camera / per
; le opere di uno scrittore. latini, i-2436: al fino amico caro,
delle costellazioni, i nomi arabi o latini, le stelle di prima grandezza coronate
i cartellini di zinco. i nomi latini sono scritti a mano in bellissimo corsivo
arrivino a quattro casi, e appo i latini a cinque; tuttoché in vari nomi
in vari nomi i greci cinque e i latini n'abbian sei. tasso i-160:
isidoro, 17-7-25: « castaneam latini a graeco appellant vocabulo. hanc
voi ben c'om ie 'nsegne. latini, i-1905: e poi, quando ti
casta, de marid è corona. latini, i-383: sì come dèi savere,
11-321: in altra parte / i miseri latini ai corpi loro / fèr cataste infinite
: 'catasta 'è parola de'vechi latini, o se vuoi, de'greci.
un canto fuggire ai greci ed a'latini quelle rime che rendono sì musicale la
armonico e dignitoso il legato sermone de'latini e de'greci. 5.
presentito questo cattivo umore che ne'popoli latini era entrato. pellico, ii-65:
annotazioni sul decameron, 109: ne'latini non è già così: onde si
cortesia, soprattutto verso le donne. latini, i-1367: dimora'vi tanto, /
, cavezzuòla o capresto, che 1 latini pure dicevano furcifer, e noi forca.
le caviglie poi son dette 'malleoli'da'latini, o 'claviculae tibiae ', e
, né saver di mio stato. latini, i-98: ben conosco che 'l bene
hanno sede le diverse facoltà. latini, i-749: nel capo son tre celle
infin de'tempi sillani fu data preda a'latini coltivatori, che vi fondarono la famosa
. cinnamomo, cannella. latini, i-iooo: e sono in quello giro
landino [plinio], 24-15: e'latini chiamano centunculo, el quale ha
moderna schiera in effetto de'poeti latini, quelli eziandio che hanno il maggior grido
appoggio. - anche al figur. latini, ii-138: or, che ch'i'
, 403: « cippus » a'latini restò a significare « sepolcro », ed
ciera ciò che 'l mio core sente. latini, i-284: ma poi ch'ella
; attirarseli (quasi desiderandoli). latini, i-2473: ahi om, perché ti
l'aspro nel liscio, come i latini dicevano, il nodello nel giunco..
, o diventa quello che i latini chiamavano vappa o lora, e noi
no se cerne qual sia lo pezor. latini, i-757: nel capo son tre
cfr. isidoro, 18-25-1: « quae latini certamina, graeci dytòva ^ vocant *
con allegranza -piena di pietate. latini, i-243: fei proponimento / di
è lavoro de'greci e quella de'latini. foscolo, xv-414: la malattia
reale; proprio, legittimo. latini, ii-25: volere e non volere /
, che avrà immancabile realizzazione. latini, rettor., 26-21: e dice
si può contare; sicuro. latini, rettor., 25-32: e per
preciso; fisso, immutabile. latini, i-1151: la ventura /..
)) al certo: certamente. latini, rettor., 106-4: ma nella
, n. 25). latini, rettor., 19-4: e certo
sm.): lince. latini, rettor., 27-19: sanza fallo
stima che gli occhi azzurri, che da'latini son detti cesi, abbiano più di
. salvini, 39-ii-187: quando i latini biasimarono gli occhi cesii, come deformi
i-543: il cestro, il quale i latini chiamano betonica, si chiama psicotropo,
che sono quei tagliamenti che ne'versi latini necessariamente si ricercano, acciocché 10 spirito
/ ch'è nato da lentino. latini, rettor., 5-24: et esso
varie coniugazioni distinte, al paro de'latini, nella pronunzia; il che non
. agg. interr. quale. latini, rettor., 16-19: in questa
dava per buonaguida bencivenni a termine. latini, i- 2614: queste cose contate
che si convegna per forza partire. latini, rettor., 19-8: tanto era
senso di * infatti '. latini, rettor., 34-20: adonque le
: bionda più c'auro fino. latini, i-1800: ma già a tuo minore
più tosto che: non appena. latini, rettor., 46-7: uno uomo
, nome greco del vento detto da'latini 'favonio 'o 'zefiro ',
/ e bench'egli uccellasse i lor latini, / dicea d'un batti- folle
. ant. quale. latini, v-285-157: questione apella quella che àe
adesso mercé chero / servendo umilemente. latini, i-2443: io non truovo migliore /
dar sentenza -a chi contra voi veni. latini, i-1454: e molto m'è
la locuz. a chi. latini, i-98: ben conosco che 'l bene
sociale, al carattere, ecc. latini, i-2926: ond'io presi baldanza,
: era costui / del regno de'latini un de'più ricchi / e de'più
far bene intendere e capire. latini, rettor., 5-22: il secondo
/ che stendive la mano per pigliare. latini, i-2107: ora avea l'aria
/ cherico so'e so cantare. latini, rettor., 18-25: e là
magistero del pontefice romano. latini, i-901: ma tu sempicemente / credi
del culto pubblico dei cristiani. latini, i-2702: questi non va a messa
. favoloso pesce marino. latini volgar. [tommaseo]: chimo è
, 4-9-2: « chirurgia, quam latini manuum operationem appellant; manus enim apud
indefinito. qualunque persona che. latini, rettor., 7-9: chiunque scrive
. agg. ant. qualunque. latini, rettor., 88-3: una legge
ciascuno, ognuno; ogni. latini, i-1249: e strane maraviglie / vidi
componente della totalità). latini, i-487: per lo mio sermone /
nutrimento, alimento, vivanda. latini, rettor., 15-3: e là
fico ', o come dissero i latini, * una noce bacata '; per
le gru, overo cicogne, dette da latini 'toffenoni ', che sono come
livio, plinio e valerio massimo, scrittori latini, lodassero archimede anzi come grande ingegnere
di arbusto, di albero. latini, ii-115: ma el non vorria dare
; l'apice, il colmo. latini, i-548: e cominciò da prima /
piè fino alla cima: completamente. latini, i-1118: ond'io agio talento /
potenza, fama grandissima. latini, ii-156: che 'l buon palamidesso /
-figur. tesauro, xxiv-53: fra'latini di quell'aureo secolo a cesare solo
loro tredici dì anzi calende luglio. latini, rettor., 88-7: un'altra
di fossa e di muraglia / da feroci latini assediato. tasso, 6-iv-1-50: qui
] molte generazioni di cristiani: cristiani latini,... greci, nubini,
: e faria ciò ch'eo dico. latini, rettor., 34-6: e
il che veniva sottinteso). latini, rettor., 18-n: in questa
cioè, ossia, vale adire. latini, rettor., 34-3: quella ch'
; / cioè la più avenente. latini, rettor., 31-13: la terza
, ciò è, è videst de'latini, e dee seguire immediatamente la parola,
volevano esser disputate co'loro ordinari termini latini. algarotti, 1-383: quanti versi
, io: que'buoni patrizi senatori latini..., vincendo e superchiando ogni
, le quali furono dette vanni da'latini, e kisa... da'greci
gl'italiani come citatori di passi greci e latini. giusti, iii-89: i più
pagine di montaigne uno o più passi latini, ed essere costretto a cercarne l'interpretazione
: ogni tipo di comunità politica. latini, rettor., 10-19: cittade èe
straniero e ad apolide). latini, rettor., 10-19: cittade èe
allegra / della caverna, antichissimi / latini. pavese, 4-155: era successo che
, procedura, tribunale). latini, rettor., 28-21: questa arte
: i patrioti e i clandestini sono tutti latini, i-562: e diede lor bellezza /
vii-329: datosi alla lettura degli autori latini di prima classe. s. maffei,
autori più classici, e toscani e latini delle migliori edizioni. algarotti, 3-315:
qualifica dell'esemplarità degli scrittori greci e latini). -arte classica: arte greca
; esemplato sui grandi modelli greci e latini (e spesso indica un'imitazione esclusivamente
-al plur. i classici: gli scrittori latini e greci, che già nel medio
cose ho riandato più volte i classici latini nei quali mi sono compiaciuto e consolato
e brevi, negli oratori greci e latini), secondo particolari schemi ritmici (
figur.: illustre, nobile. latini, i-2465: non vedi tu san fagli
allora tutto intento a compilare certi commenti latini ed io lo coadiuvavo ricercando nei lessici
.. perciocch'io truovo che i latini le chiamavano bacce, il qual nome a
pusillanime. - anche sm. latini, i-2158: e 'n far buona prodezza
11-542: era costui / del regno de'latini un de'più ricchi / e de'
egli è da prestar fede alli esemplari latini, rispondano quelli alli quali sono tanti
e calepino, ma tutti e'codici latini. marino, 239: tanto è saldo
i-919: nella parola antica dei latini coesistevano, con l'accento della prima,
templazione. [latini, rettor., 97-15: quelli argomenti
note al malmantile, 1-212: i latini per « cognazione » intendevano ogni sorta
corrispondente affatto al 'cucullus 'de'latini. = deriv. dal lat
certi pezzi di carne glandosi, chiamati da latini * tonsillae ', ne'quali
; ma già registr. nei testi latini medievali): dall'arabo di spagna
offendono; e lei sfrut latini, i-795: poi la collera vene /
legati alla cima degli alberi ne'bastimenti latini. -colonna della vela: caduta
dal colore pendente al verde. i latini parimente ed i greci aveano vini di
; elemento caratteristico, tipico. latini, i-776: ancor son quatro omori /
ha quelli dell'amor comune e naturale dei latini. monti, x-2-6: le nove
ferita che provoca la morte. latini, i-2267: sovente traea / gran colpi
per mezzo di ima molla. latini, 2097: chi fere bene ardito /
che, colui il quale. latini, rettor., 12-19: colui che
; prescrizione, ingiunzione. latini, i-223: al suo comandamento / movea
morale, canone di vita. latini, rettor., 20-24: alquanti erano
/ serbire se me dingi commandare. latini, i-2031: ma se per suo furore
, ii-1-152: quando il comandatore de'latini ebbe veduta la schiera degli sbanditi sì malmenata
mai? garzoni, 1-835: i latini, come terenzio nell''andria ', chiamano
, plinio e valerio massimo, scrittori latini, lodassero archimede anzi come grande ingegnere,
: presupposto che i comici greci e latini avessero avuta cognizione degli occhiali. leopardi
fa considerare / ch'eo degia megliorare. latini, i-49: e poi, quando
. ant. principio, inizio. latini, i-296: io sono la natura,
, / estu meu comandu scultare ». latini, retlor., 16-5: ora
. sm. principio, inizio. latini, i-651: ma chi erratamente / fina
6-74: questi dalla stessa voce corno i latini chiamano comissanti; quasi comizzanti, o
. lode, approvazione. latini, rett., 28-8: tulio aveva
una parola particolarmente difficile. latini, rett., 7-8: sì come
dato ai soli greci ed ai soli latini il privilegio del bello e del sublime.
mancanza, un errore). latini, i-2767: così raspisce e fura,
. - anche al figur. latini, i-2411: e questo mio libretto,
; la separazione stessa. latini, i-1857: per così bel commiato /
'corrisponde al 4 siparium 'dei latini, come il * telone 'nostro
. - anche al figur. latini, rettor., io-io: poi li
interessi, solidarietà, ecc. latini, rettor., 10-23: compagno è
noi non avemo comparativi, eccettoché quattro latini, migliore, peggiore,...
commisurarli tra di loro. latini, rettor., 62-13: la comparazione
la moderna schiera in effetto de'poeti latini... non meritano forse altro titolo
greci { aepioixó?, e da'latini chiamato partitio, distribuisce ed assegna appartatamente
la natura de'casi che avevano i latini, e di cui manca la
perpetuamente nelle opere degli scrittori greci e latini, compenetrata con esse, veniva naturalmente a
2. ordinare, comporre. latini, i-938: ché s'io vo'dir
'ntendé amore / si conviene a compimento. latini, 1-701: dell'anima dell'omo
compiutamente; portare a perfezione. latini, rettor., 20-2: e così
-a compimento: a perfezione. latini, rettor., 26-26: appena fie
più ampio, più esauriente. latini, rettor., 39-25: sì dicerà
nismo vivente). latini, i-808: e queste quatro cose /
qualità (di una cosa). latini, i-778: ancor son quatro omori /
il tutto che ne risulta. latini, i-326: a te dico, che
si conseguisca che si conseguino i componimenti latini, molti dei quali sono buoni giudicati che
dilettazione che nella poesia ritrovavano greci e latini? e perché vai ella sì poco tra
, permettergli che la faccia. latini, i-1751: pàssati ala lor guisa;
peso e valore; rispettare. latini, i-2476: ahi om, perché ti
grazia; assai opportunamente, esattamente. latini, rettor., 37-17: lo officio
parole o temi uniti insieme. latini, rettor., 29-25: è questo
signore u constili di questa compagnia. latini, i-1472: ho visto persone / ch'
serie di oggetti della stessa qualità. latini, rettor., 29-24: filosofia è
sentimento il colorito del tempo: brunetto latini, il giamboni, giordano da rivalta
da'greci ouvexsox'yj, e da'latini chiamata intellectio, per esser naturalmente capace
affetto, colpito da una malattia. latini, i-2548: ahi lasso! che corrotto
un senso di religiosa compunzione. latini, i-2288: disianza punge / la mente
repubblica, stato; popolo. latini, rettor, 42-1: questa causa dimostrativa
riferimento a due persone soltanto. latini, rettor., 19-1: e così
cesarotti, i-52: la frase comunissima dei latini, in arenam descendere ha ella più
, senza distinzione; a tutti. latini, i-2337: così ciascuno in parte /
, repubblica; municipio romano. latini, rettor., 10-20: cittade è
costituivano la magistratura del comune. latini, i-169: ed io, ponendo cura
core in sem brameli. latini, rettor., 10-24: compagno è
/ lo bel visagio bagni tutto quanto. latini, i-593: apresso primamente / in
di). -anche assol. latini, rettor., 8-28: non è
greci per lungo tempo, e da'latini appellate sentenze, da noi son chiamati
giudice). - anche assol. latini, rettor., 7-27: e conclude
pronominale) racchiudere, contenere. latini, i-2099: chi fere bene ardito /
stabilire di fare una cosa. latini, rettor., 67-25: dice l'
. cesarotti, i-38: opportuna ai latini, non però in se stessa bellissima,
stile nell'arte latina, come i latini avevano fatto coi greci. ciò può
oratori e poeti per non buoni autori latini. menzini, iii-9: il savio ebreo
persone); ornamento, corredo. latini, rettor., 20-27: si studiaro
un fenomeno, un evento. latini, i-400: e perciò che 'l mio
circostanza, occasione, momento. latini, i-17: poten tanto vedere / in
avea fatto alla nazion loro, così ai latini fu di sommo condoglio, parendoli che
un patto) in forma indissolubile. latini, rettor., 14-1: dell'uomo
, / vedendomi in cotanta benenanza. latini, rettor., 45-20: chi vuole
cosa: istigare a farla. latini, rettor., 45-25: lo sponitore
di conforto, confortevole. latini, i-1860: per così del commiato /
dilettazione che nella poesia ritrovavano greci e latini? e perché vai ella sì poco tra
suo proprio. varchi, ii-1-62: i latini hanno nel congiuntivo tutti i tempi distinti
in ogni facilità, così greci come latini, in numero di volumi cinquemila.
, n-ii-44: appresso i greci e i latini genus si dice non solamente la ragunanza
varie coniugazioni distinte, al paro de'latini, nella pronunzia; il che non
della magniloquenza che è quasi connaturale ai latini scrittori. manzoni, 47: l'unità
una proposizione oggettiva o dichiarativa). latini, i-93: ben conosco che 'l bene
, venire a conoscenza, apprendere. latini, i-702: dell'anima dell'omo /
; e si consenton insieme i greci e latini. tasso, 5-6: così disse
dunque il consesso de'greci e de'latini maestri secondo l'uso, e questo
effetti e conseguenze). latini, rettor., 42-27: speciale è
tener conto, aver riguardo. latini, i-2459: non sai tu che lo
ammonire. - anche al figur. latini, i-2031: ma se per suo furore
, nelle più importanti responsabilità. latini, rettor., 42-16: e questo
cosa: provvedervi con opportuni accorgimenti. latini, rettor., 42-24: al ver
sorella della propria madre). latini, xxviii-175: io so bene, teverone
sed eli'a me non dà consolaménto. latini, rettor., 46-1: consolaménto
. - anche assol. latini, rettor., 46-6: uno uomo
situare opportunamente, in luogo privilegiato. latini, 708: però sanza fallenza / fue
cose ho riandato più volte i classici latini nei quali mi sono compiaciuto e consolato più
, ca die e notte pantasa. latini, rettor., 46-10: in questo
, nelle preoccupazioni). latini, rettor., 46-10: in questo
avea fatto alla nazion loro, così ai latini fu di sommo condoglio, parendoli
[s. v.]: i latini dicevano 'consuetudine'l'usanza del converi
: era costui / del regno de'latini un de'più ricchi / e de'più
, distruggere, straziare, uccidere. latini, i-1492: ma chi 'l nasconde e
, deperire, andare in rovina. latini, i-300: el non fina né more
, studio, ecc.). latini, rettor., 48-25: donque ben
orecchio; che cominciata per avventura ne'versi latini, chiamati leonini, a tutte le
roma molti eran forestieri; e i latini nativi, per la maggior parte, o
2. familiarità, confidenza. latini, i-2924: ond'io presi baldanza,
pene a cui mi fora in grado? latini, i-2545: con questi pensieri /
riferito, esposto; noto. latini, i-2611: queste cose contate / son
ha quelli dell'amor comune e naturale dei latini. de sanctis, iii-237: vogliamo
rifiutare; vietare, proibire. latini, i-128: mi fece suo messaggio /
, 1140: * contenzione ', a'latini oratori, era la parte del discorso
le operazioni dell'aritmetica elementare. latini, i-1322: così, s'io non
, da'greci dvtixattjyopta, e da'latini chiamata recriminano, non attende a scusare
raro. resistere. latini, v-283-70: per le 'ngiurie de'cittadini
; oppositore, avversario, nemico. latini, i-2428: al fino amico caro,
opposto, avverso, sfavorevole. latini, i-800: e queste quatro cose /
affronto, oltraggio '(per i latini la contumelia era più grave delì'iniuria)
modo di essere delle cose. latini, i-878: ben so che lungiamente /
/ a tutto mio vivente ». latini, i-21: poten tanto vedere / in
e morale), armonia. latini, i-357: ad ogne creatura / dispuose
7. dignità, eccellenza. latini, i-232: e io, ponendo mente
-ant. spettare, essere dovuto. latini, i-1799: ma già a tuo minore
; essere fissato per destino irrevocabile. latini, v-283-59: perchè convenne che le cittadi
. ant. accadere di necessità. latini, i-2269: sovente traea / gran colpi
. e questo si chiama convertirsi dai latini moderni, o vero dirsi a convertenza.
quasi venere cristiana, come nei carmi latini cristo divenne apollo. 2.
come dagli antichi nomi e greci e latini i moderni son derivati, e insieme è
. ant. cupidigia, bramosia. latini, i-2744: di negbienza m'avisa /
uno convito che feci a cognatoma. latini, i-1551: e se tu fai
il coperchio: il troppo stroppia. latini, i-2626: cosi convien che muoia /
lo cor non vi venisse amanza. latini, ii-26: questa amistà è certa,
'coppa'disegniamo solamente 1 " occiput'de'latini. nievo, 41: scendendo le
. ant. accoppiamento, unione. latini, ii-130: ma l'amico di fatto
che non po'rifreddare per freddura. latini, i-1298: qui dimora fortezza,
ritegno / metomi in vostra ballia. latini, i-2334: ché la saetta aguta /
, / e mai non me consuma. latini, i-1958: ancor ti priego e
sm. ant. occidente. latini volgar., xxviii-325: l'uomo dice
a sire, maestà). latini, i-2479: ahi deo, quante fiate
di qualche cosa: eccellervi. latini, i-34: sì alto intendimento / avete
lo core a diello a voi. latini, i-2829: chi mangia più sovente /
quale nullu omo vivente po scappare. latini, i-2333: ché la saetta aguta
. banchetto. bozze dei defunti. latini, i-1552: e se tu fai convito
corrivo; aperto alle novità. latini, i-1986: dicoti apertamente, / che
). - anche al figur. latini, 11-75: così ho posto cura
difetti, colpe, errori). latini, i-2412: e questo mio libretto,
potrebbe corrispondere a * procus 'de'latini. salvini, 6-78: nel mese
donna). -anche sf. latini, i-384: davanti e da poi,
corotto, / com omo languente. latini, i-2546: ahi lasso! che corrotto
dell'abito che lo veste). latini, i-247: n'andai davanti lei /
svolgimento (di una vicenda). latini, i-358: ad ogne creatura / dispuose
femmina, è il volgarizzatore di brunetto latini. foscolo, xv-303: per gli uffiziali
atrio o cortile scoperto, detto dai latini 4 area 'o anche 4 impluvium '
-per simil. e al figur. latini, i-1153: e se quindi ti mute
l'edificio dove hanno sede. latini, rettor., 43-30: questa causa
udienza. -anche al figur. latini, i-1258: e 'n sua propria magione
intendendolo de'ministri di pilato, che i latini appellavano * cohortem '; donde noi
donare, vivere con prodigalità. latini, i-1502: certo, se tu ti
, 2-11: insuperbiscono alcuni cortigianetti spe- latini, quando il signor loro gli pon la
le entità celesti, divine. latini, rettor., 32-3: la prima
è in possesso di una persona. latini, rettor., 14-15: onde misuravano
: lo stato, il governo. latini, rettor., 23-9: e questi
grave e di particolare impegno. latini, i-420: ma perciò che la rima
dicate / d'essa bostra dignitate. latini, rettor., 28-29: ogne cosa
, idea; esperienza; memoria. latini, rettor., 11-7: sapienzia è
libero arbitrio. machiavelli, 158: i latini, inteso questo, ed avendo coscienza
degli ottimati elettivi; onde i patrizi latini, arrolati fra i padri civili della
aghila quand'ha la caccia giunta. latini, rettor., 12-6: e questo
cercando, ed ho noie e pene. latini, i-2539: così tuto pensoso /
ogni ragione vuole che, così come i latini per averla perduta [la battaglia]
, di un paese). latini, i-502: e poi che l'ebbe
cassa toracica; costola. latini, i-484: per lo mio sermone /
: provocare grave affanno e dolore. latini, i-1444: e se tu perdi posta
stabilire; fondare, creare. latini, rettor., 58-13: stato è
e fondamento di una causa. latini, rettor., 60-8: dice tullio
contenere. -anche al figur. latini, v-282-36: donde costrinse e raunò in
abituale (di una persona). latini, i-57: apresso tutta fiata / avete
che insegna i buoni costumi. latini, i-1241: ma sopra tutti stare /
sempre sotto l'aspetto etico). latini, rettor., 21-9: e queste
ogn'omo ne vive a scaltrimento. latini, i-566: e diede lor bellezza /
causa creatrice non condizionata). latini, 1-668: e l'om, se
servidore / de la santa erode. latini, i-292: io sono la natura,
; ogni essere vivente. latini, i-2909: ch'io vidi tutto 'l
/ per ch'altri loro non credere. latini, i-1338: pensai con meco /
- anche con la particella pronom. latini, i-2345: assai mi volsi intorno /
quando sospiro e piango -posar crio. latini, i-1718: e chi gentil si
eccesso, smoderatezza). latini, i-2838: ben è tenuto lacco /
sieno cose giocose da fanciulli, dette da'latini * crepundia '; le quali
, se già noi, come i latini, non volessimo-dirlo crepuscolo. galileo,
, di forza, di potenza. latini, ii-10: una propia natura / ha
allora più conforta la sua ispene. latini, i-2689: ché chi non puote in
più grande, allungare, allargare. latini, rettor., 22-13: questo studio
su'moglie, tutrice de'frumentati lari latini, perché li avesse a crescere al
colpa, un male). latini, i-2550: ahi lasso! che corrotto
i capelli, la chioma. latini, i-25x: e tanto vi diragio /
timore, per scandalizzato stupore). latini, i-1718: e chi gentil si tene
è croia / sanza voi vedendo. latini, i-2697: tanto si disvia, /
e il cobelli da altri libri pur latini d'un cronicatore antico di ravenna.
de'tempi, chiamata ancor da i latini nel modo che la chiamano i greci
adirarsi, stizzirsi, indispettirsi. latini, i-2675: perciò, amico, penza
l'aspetto di una persona). latini, i-2599: hai mostrato faccia / crucciata
ferocia, efferatezza, disumanità. latini, rettor., 17-25: e dice
non cotto a sufficienza. latini, rettor., 15-2: e là
popoli, ed è 'cucuma * de'latini, cioè un vaso spezialmente usato da'
); vitto, pasto. latini, x-2822: ché quando l'om si
-letter. come complemento oggetto. latini, i-1897: e se tu hai parente
il nome generale di oimpdc, ed i latini sotto quello di frumento, comprendevano tutti
scorsi ville e città, sol di latini / abitatori popolate: alcuno / dell'
perpetuamente nelle opere degli scrittori greci e latini, compenetrata con esse, veniva naturalmente
il ridere ne'prati, dissero i latini; sul quale cumula molte fredde argutezze.
! baretti, 1-90: così fecero i latini dal vagire della lingua loro sino al
profondo interesse, una viva attenzione. latini, i-2659: invidia è gran peccato,
altra inferiore (ventricolo). latini, i-711: però sanza fallenza / fue
. -perdere il cuore: scoraggiarsi. latini, i-25: 'l vostro cor valente /
-prendere grosso cuore: adirarsi assai. latini, i-1647: né già per poco fallo
di beni spirituali, ecc. latini, rettor., 13-20: la cieca
proporsi, aver l'intenzione. latini, 1-2891: poi che del peccato /
fare bene attenzione, badare. latini, i-163: ed io, ponendo cura
quei vasi da immondizie, che i latini chiamano * scaphia '. -
, darsi pensiero di fare qualcosa. latini, i-2871: vedi quanti peccati / io
il moto quando si strascinano, dai latini detti 'palangae '. d. bartoli
a voler credere che la rogna, da'latini chiamata 'scabies 'e descritta per
, 1-47: la seconda parte similare da'latini chiamata cute... ella è
a voler credere che la rogna, da'latini chiamata 'scabies 'e descritta per
da noi chiamate ballerine, da i latini * motacillas '; de'quali uccelletti
cotanti / più non v'atenete. latini, rettor., 12-14: chi si
/ da canto en canto desirtato. latini, i-812: altresì tutto 'l mondo
da deo santo ch'era amata. latini, rettor., 16-2: dice vittorino
e serino -è bello da vedire. latini, rettor., 15-27: intendo
posto della prep. a). latini, rettor., 12-5: e quanto
, poiché, siccome. latini, rettor., 17-2: potrebbe alcuno
da -cida (secondo elemento di composti latini, da cacdirc * uccidere '),
dei vari concorsi pronostici). latini, i-2779: e un altro per empiezza
loro e ad angoli retti, chiamato da'latini cubo, che è uno de'corpi
, 17-7-10: « coccymela, quam latini ob colorem prunum vocant... cuius
siccome le amate giovani furon chiamate da'latini * dominae ', e da'nostri
ch'a dannagio / le saveria contare. latini, i-161: ed e'cortesemente /
è 10 danagio ed ogne languire. latini, rettor., 134-9: tu
/ ché tutto torna a danno. latini, i-471: d'esto peccato tale
reca danno; nocivo, pernicioso. latini, rettor., 42-28: speciale è
vecchia. 5. recapitare. latini, xxviii-168: 'l titolo della pistola è
qualcuno, al suo arbitrio). latini, rettor., 121-4: e così
amava; e diede parola alli tre latini che accompagnassono li tre baroni e la
, di idee, ecc. latini volgar., xxviii-343: diminuzione è quella
canonico, il diritto canonico stesso. latini volgar., i-71: né per neiente
nell'ultima assai, massime dedotti da'latini. buommattei, 107: sono adunque nomi
dire, deducendole con bel modo dai latini, come già i latini le deducevano
bel modo dai latini, come già i latini le deducevano dai greci. varchi,
fede e la giustizia di qualcuno. i latini la dissero 4 obsecratio '.
di ciascuno dei quali [altri popoli latini dell'america] rilevavano le deficienze intellettuali
attributi che la distinguono da altre. latini, rettor., 61-18: la significazione
definizione, proprio della definizione. latini, rettor., 61-11: quando è
ad una di lui satira in versi latini. foscolo, xviii-291: il personaggio
(nell'antica retorica). latini, rettor., 42-6: del diliberamento
decisione sulla quale siamo incerti). latini, rettor., 42-16: e questo
il dibattito che precede la deliberazione. latini, rettor., 42-10: dice tulio
, discussione; votazione, elezione. latini, rettor., 43-10: la propietade
; diretto, immediato, risoluto. latini, rettor., 74-7: dice tulio
* volta ', quella che i latini dicono 'vicem ', è sempre di
tali che indivinano naturalmente si chiamano dai latini con nomi greci ora 'fanatici ',
. arila, 150: per i latini 'mordere'o 'demordere'avevano lo stesso significato
non si ricrede de la sua persona. latini, rettor., i-1399: ché
guidar i buoi, si chiama appresso de'latini 'lira ', e appresso di
emiarcata superiore e inferiore). latini, i-1484: chi già fare non osa
artistiche, ecc.). latini, rettor., 3-20: rettorica s'
, v-34: * sermonare che appresso i latini si disse con voce deponente (
parole dei gram matici antichi latini più note e meglio intese che quelle
, iii-18-178: le imitazioni degli elegìaci latini rivelano almeno uno degli studi nel cui
imnapione, xix-4-665: presso gli antichi latini scrittori 4. per estens.
ammiratori della virtù di romulo gli antichi latini inviarono deputati a contrar seco amicizia e
è derelitto. alberti, i-12: noi latini abbiamo tanta... gloria abbandonata
- anche al figur. giamboni [latini volgar.], iii-266: gli conviene
aldi cinzio, i-52: usano i poeti latini di non porre nelle proposizioni i nomi
che sono detti dai grammatici greci e latini patronimici come che siano derivati dai nomi
, maestro, reggendo e 'nsegnando. latini volgar., xxviii-333: elli ha
, / ma nodrisco -in disianza. latini, i-2287: disianza punge / la
son stato -lontan da la più gente. latini, i-2291: di sianza
il che usano gli oltramontani ne'versi latini. leopardi, ii-112: il verbo eo
o forestieri o trovati da te o latini? -nelle prime due cantiche ve ne sono
ma nell'ultima assai, massime dedotti da'latini, perché le dottrine varie di che
non si potendo se non con termini latini, io gli usavo, ma li
e lo core li dà nutricamento. latini, i-522: ma tant'era 'l disio
: sul suo fianco destro. latini, i-951: l'un se ne passa
parte destra, il lato destro. latini, i-2182: or si ne va 'l
'tamquam dossuarius ', come dicono i latini, a salirvi sopra. f.
spiegavo la grammatica, correggevo i loro latini, facevo delle lunghe prediche di morale
dominare; reggere, governare. latini volgar., i-78: la bisogna che
intimato un concilio di padri greci e latini, per determinare il dogma della processione
in modo certo, assoluto. latini, rettor., 47-10: e [
ben specificato, esattamente individuato. latini, rettor., 41-18: la [
secondo gli insegnamenti della scuola). latini, i-2353: però, caro segnore,
secondo gli insegnamenti della retorica). latini, rettor., 102-22: et ecco
della retorica, dell'eloquenza. latini, rettor., 104-1: ogne cosa
declara e le overe io manifesta. latini, rettor., 100-27: quest'
saggi detti, o dorici, o latini, / de'quai chi studia, così
osservanza delle pratiche religiose. latini, i-2403: pensato m'agio, /
quelli dell'amor comune e naturale dei latini. tommaseo, i-413: né gli studii
guerra, ecc.). latini, rettor., 107-12: a'maggiori
abbian altra forza che d'esprimere i latini casi ne'nostri nomi, segni di
i re di grecia e de'latini. bambagiuoli, 29: uomo che solo
male, più v'amo ogni dia. latini, 1-435: poi la seconda dia
dalla preposizione * dia 'che da'latini si dice 4 per ', e 4
ragionare in generale). latini, rettor., 49-3: come s'
che né i greci, né i latini non si sono serviti del verso epico né
pud nos diarium vocatur. nam quod latini diumum, graeci ephemerida dicunt ».
per i greci, né per i latini nulla di violento, ma era o 4
; umiliazione; pervertimento. latini, i-646: ché chi bene incomenza,
sf. ant. abbassamento. latini, i-1037: il mare ociano, /
d'intensità, di vigore. latini, i-1040: or prende terra, or
(di un corpo). latini volgar., xxviii-321: e queste caverne
discussione, disputa accesa, polemica. latini volgar., i-79: e tutto mantenente
, cortesemente, garbatamente. latini volgar., i-82: e certo lo
sm. ant. scotimento. latini volgar. [manuzzi]: se la
da ogni parte, scuotere. latini volgar. [tommaseo]: e quando
io non m'inganno, dicevano i latini 4 interradere olivetum '; cioè quando gli
composto secondo i precetti della retorica. latini, rettor., 104-20: narrazione è
letterario largamente coltivato già da greci e latini, quindi diffuso nelle letterature europee fino
dieci persone, dieci cose. latini, i-1518: ché non è bel procaccio
, 4-9-2: « diaeta, quam latini regulam nuncupant; est enim observatio legis
'. e per questo gli scrittori latini nominano quelle camere, ch'erano fatte per
(specie nelle cause giudiziarie). latini, rettor., 101-5: altresì uno
; difensore; protettore. latini, rettor., 60-19: del detto
. -anche al figur. latini, ii-3: forse lo spron ti move
o dall'avvocato difensore). latini, rettor., 93-6: l'accusato
: arringa dell'avvocato difensore. latini, rettor., 60-18: e pare
, della maestà degli antichi greci e latini poeti. g. del papa
o ne è rimasto privo. latini, rettor., 60-15: contastamento è
: queste medesime cose appunto dicevan quei latini che seguitarono dopo al secol d'augusto
dire... di quella che i latini chiamano * ellissi ', dalla voce
riuscito mai di trovare negli antichi scrittori latini o greci, per difettosi che siano,
di tal poema non abbiamo fra i latini che una ben piccola idea nel drametto
un fine morale o spirituale. latini, i-246: n'andai davanti lei /
tram era sparito. -assegnare. latini volgar., i-76: la giustisia.
sf. ant. dromedario. latini, i-1009: apresso in questo poco /
.: temere per dubbio angoscioso. latini, i-2034: ma se per suo furore
. v.]: 'dubitazione'. ai latini era figura rettorica, quando l'oratore
-seriamente, con preoccupazione. latini, i-2183: or si ne va 'l
* talvolta anche gradevoli). latini volgar., 1-68: la gente cominciàro
in cosa altra, finale è vincitore. latini volgar., i-72: elli non
durato -ch'eo non ho possanza. latini volgar., xxviii-324: la folgore.
introdussero nelle scritture molti vocaboli e modi latini o provenzali durissimi e ripugnanti all'indole
duttilità si ricavano molti effetti dai poeti latini, come dai nostri con la mancanza