cara anima che doveva involarsi innocente per lasciargli nelle braccia la salma agognata. tombari
e tormèntati dì e notte l'animo per lasciargli un capitale di forse cento mila lire
. buonarroti il giovane, 9-251: lasciargli orzar fra lor m'è stato caro
: insomma sono arzigogoli... da lasciargli arzigogolare a'fanciulli. manzoni, 416
quanto in mano di dio: bisogna proprio lasciargli fare a sua voglia. carducci,
il nemico in continuo moto, senza lasciargli prendere riposo, tormentarlo colla fucileria e
calzoni a tubo e corti, / da lasciargli scoperte le caviglie; / si muove
loro apparar le buone lettere e poi lasciargli andar ad essercitarsi in quello che lor più
calzoni a tubo e corti, / da lasciargli scoperte le caviglie; / si muove
acqua. -lasciar cantare uno: lasciargli dire tutto quel che vuole.
n. sig. con il lasciargli la vita naturale senza la civile.
l'occhio agli ambasciadori di montezuma, senza lasciargli né partire né comunicare con quei del
non accettò, ma sarebbe condisceso a lasciargli l'isola. boccaccio, dee.
considerato al maggio le sue messe e lasciargli pochi tralci, levando tutti gli altri
alfieri, vii-58: il trono / lasciargli vuoi di sangue e di delitti / contaminato
nobili, furono contenti i nobili di lasciargli al detto pericolo. -essere contento di
essere a tucti riverenti, né mai lasciargli soli, né sedere in ozio femminile
faticoso è visitarli e cosa crudele è lasciargli. pulci, 11-5: il tuo partir
, e un giorno o l'altro deve lasciargli tutto il suo. d'annunzio,
un mazzo; né ritrovo migliore espediente che lasciargli scrivacchiare e crepare a posta loro.
parole, per dirle di calmarsi e di lasciargli fiato in quelle contingenze.
targioni tozzetti, 3-14: in vece di lasciargli [all'amo] libero e franco
che marca strettamente l'avversario per non lasciargli libertà di manovra. = deriv
una gioia sul muso a qualcuno: lasciargli andare un manrovescio, schiaffeggiarlo.
un certo garbo, quasi per non lasciargli sospettare la mala grazia usata con lei.
catelina e chie- segli di grazia di lasciargli centurione con tutta la sua gente.
, i-57: a cavargli il midollo e lasciargli somente grottesco, sm.):
è sì forte e sì stabile da lasciargli nell'anima mezzi di paragone, e vigore
loro né da punirgli tutti, né da lasciargli impuniti, ma solamente di volgersi a
la sua lingua, ma vuole di più lasciargli in dosso le stesse forme, il
né sicurezza né riputazione dell'armata sua lasciargli venir tanto inanzi. giuseppe di santa
guazzo, 1- 212: il lasciargli mangiare e bere intemperatamente... è
: partir bisogna in collera, e lasciargli / insalutati. giuseppe di santa maria,
essere eterno. guazzo, 1-212: il lasciargli mangiare e bere intemperatamente...
il padre si decidesse a morire e a lasciargli le terre. -ant. con
, nel passar di qua, di lasciargli. fagiuoli, 1-3-71: il latore della
a curargli il suo male, / a lasciargli il mantello. -sostant.
assoluto (cioè vincola il giudice senza lasciargli alcun potere discrezionale di valutazione e non
toccare [i vini deboli] ma lasciargli sguazzare in su quella madre o letto.
padre suo... non aveva da lasciargli avito retaggio e con esso il privilegio
: guardati di non fare mali guadagni per lasciargli a loro che gli rendano, ché
di aiutarli in mantenimento, né in lasciargli quello poco che ho. serdonati,
e'be'costumi di che siete medico / lasciargli ad altri e far come farnetico,
. algarotti, 1-v-336: minacciavaio di lasciargli appena una provincia de'suoi stati, dove
fare in modo che viva agiatamente, non lasciargli mancare il necessario. iacopone,
fino al mezzo della midolla e così lasciargli finché si secchino, perciocché stillando uscirà
di guerra: annunciargliela; manifestargli, lasciargli intendere propositi ostili. iacopone,
sistema governativo divinamente montato e, senza lasciargli la sua grand'anima, i suoi
... dovesse... lasciargli trescare a lor modo e non ricercare,
alberi quando e'sono in succhio e lasciargli, prima che si venga al taglio
con strappar lor la lingua di netto e lasciargli penzoloni scolare il sangue loro. lippi
. buonarroti il giovane, 9-251: lasciargli orzar fra lor m'è stato caro
. -stargli alle costole, non lasciargli respiro. salvini, 19-iv-2-294: mi
che gli si richiede, e poi lasciargli tutti correre a piacer loro senza ritegno
della rocca di ierusalem e di non lasciargli passare. rinaldo degli albizzi, ii-241
. -lasciare sulla pancia di qualcuno: lasciargli un motivo di preoccupazione o di impiccio
e'be'costumi di che siete medico / lasciargli ad altri. 5. gramm
costringerlo a una condizione di sofferenza senza lasciargli scampo. leopardi, iii-232:
qual cosa... non doverrà lasciargli maravigliare s'egli lo ha imitato,
si avvia al giuoco, potrete lasciargli un perù, che il tutto andrà,
sistema governativo divinamente montato e, senza lasciargli la sua grand'anima, i suoi
man mano il rodimento si dileguava per lasciargli la sola ripienezza poltrona del lautissimo vibrante
met tervigli dentro diritti e lasciargli così stare. -porrétta (v
accomodarsi alla portata dell'intelletto umano e lasciargli la libertà del suo arbitrio, non
paralizzasse, che lo possedesse tutto senza lasciargli che l'impotente intuizione del suo stato
i terreni, e costretti erano a lasciargli in preda al bestiame inselvatichito con grandissimo
l'anti-lucrezio. il padre non doveva lasciargli bere il veleno senza propinargli il contraveleno
bacchelli, 2-ix-ioi: intanto, senza lasciargli la bocca, si era sciolta dalle
del mio poliedro, non mi parendo di lasciargli la briglia su 'l collo.
, / perché egli bene il lasciargli ragghiare, / acciocché si conoscano per
vede che la tien di rame / a lasciargli or morir di freddo e fame.
si staccaron d'addosso, senza però lasciargli libero il passo, pronti a riacciuffarlo al
man mano il rodimento si dileguava per lasciargli [a adriano] la sola ripienezza poltrona
-rimangiare, rimangiarsi qualcuno: non lasciargli spazio e fiato, soffocandolo con discorsi
man mano il rodimento si dileguava per lasciargli [a adriano] la sola ripienezza poltrona
sillabe che gli si richieda, e poi lasciargli tutti correre a piacer loro senza ritegno
gli occhi delle radici degli asparagi, ma lasciargli stare insieme come sono. =
malamente fedito sì che mi fu forza lasciargli mia dama e mio bene ».
, 8-10 (1-iv-766): senza lasciargli por mano addosso a altrui, ella
quivi state. fagiuoli, xv-142: a lasciargli vivere [i piccioni], vegg'
scorzar gli alberi quandoe'sono in succhio e lasciargli, prima che si venga al taglio,
, per dar tempo al tempo e per lasciargli fare adagio adagio quello che molte volte
. v.]: 'segnare uno': lasciargli ilsegno delle busse o d'altra offesa corporale
. -dare sito a qualcosa: lasciargli spazio ritirandosi. giustino volgar.,
-slacciare le mani a qualcuno: lasciargli piena libertà di azione. pallavicino
morte di lui, fui necessitato a lasciargli dormire. 3. che si è
del maggiorato e della paterna disposizione, lasciargli il regno d'italia per sovrapéso e
come sono vaghi delle prede, per lasciargli più spartire dalle schiere, e quando
sarei uno stolto. dico che bisogna lasciargli la nudità del suo carattere. è
bisogna, nati che sono detti prugnuoli, lasciargli crescere a segno che distendano il loro
. soderini, iv-164: è meglio lasciargli patir la sete [al cavallol che
a venir a dar seco alleanza, ma lasciargli addormentati e quieti, come mostrano di
borghese », 28-iv-1966]: bastava lasciargli innalzare tranquillamente una 'telecittà'. =
, gli salvava la vita col non lasciargli cavar sangue, che è cosa ai temperamenti
da mettere in una tina e quivi lasciargli per qualche giorno. trinci, 1-74:
piu bella / levargli via, o pur lasciargli stare: / se fusse adesso in
dimostrare d'aveme intiera confidenza, e lasciargli, com'è in proverbo, la briglia
chi vuol tenere tranquilli i figliuoli deve lasciargli i loro trastulli, con che resteranno
mio poliedro, non mi parendo di lasciargli la briglia su 'l collo. fusinato
si simulasse l'atto di quattro uomini e lasciargli. danno. térésah, 2-69: odore