appare il suo lume [di saturno] languido ed abbacinato, e senza niuna irradiazione
neppur luminoso. il tremolio d'un lume languido basta a abbagliare; a abbarbagliare e
e vi conquidono col loro traditore pallor languido e possente. d'annunzio, iv-2-370:
da bambino. abbambolato, agg. languido e socchiuso (detto dell'occhio)
dell'occhio); che ha l'occhio languido, che ha l'espressione un po'
8. sfinito, senza più forze; languido. -anche al figur. baldi
dolenti / e t'empie il cuor che languido s'abbioscia. pirandello, 1-520:
assiolo, da presso, emise un chiù languido, accorante. civinini, 1-229:
sua forma migliore, giacendo innocente e languido. -figur. vico, 250
fa che lo strumento del senso resta languido e terrestre. russo, i-325:
marino, 7-34: in tante mute or languido, or sublime / varia stil,
subito lo spirito s'aggrava, diventa languido e non può far l'opere della vita
tuoi cieli biavi, / che col cùbito languido t'aggravi / su la nuvola incesa
odorosi e bianche piume / presta al languido corpo agio e riposo. 5
nostre fame, ed ogni onore / sembra languido fiore. bracciolini, iii-262: lucido
della guerra. carducci, 126: languido il cor gli spirti suoi più belli /
il motivo iniziale che trasforma l'andamento languido e molle in un crescendo di spasimo.
delle sue fatiche può essere stentato e languido, angustiato ed angariato in mille guise
angustia. leopardi, i-451: un certo languido amore... che somiglia alla
un non so ehe di appassionato e languido che dolcemente gli attrista, non hanno
impicciolito, affievolito, reso debole, languido. solclani, 1-33: e non
. carducci, 467: tormenta languido scirocco gli assetati / caprifichi che ondeggiano
v'è questo atteggiamento quasi sfiduciato, languido. -figur. algarotti, 1-398
/ ove giacer potrai / in languido riposo, / se l'atto è lungo
segneri, iii3- 11: è così languido, che non sa attuare veruno di tanti
puritano, che s'appaga d'un caffè languido, scialbato di latte. brancati
per guarir le membra di un corpo languido, prestantissimo belzuar dava all'ammalato chi
, 65: tu dormi: intorno al languido origliere / tutto biancheggia. d'annunzio
molle (come una bietola); essere languido, pigro. p.
che il bello / e biondo capo languido chinavi. fogazzaro, 2-221: si alzò
- / sgranando bizzarramente rapidi / il languido rosario dei fanali / e sotto corrono /
cieli biavi, / che col cùbito languido t'aggravi / su la nuvola incesa all'
grandi occhi neri. carducci, 999: languido il tuon de l'ultimo cannone /
socchiusa e cadente. -figur. languido, molle, delicato. d'annunzio
chiunche si sente uomo, sdegnerà ogni languido e breve dileticare. leopardi, 22-137:
3. figur. estenuato, morbido, languido. ungaretti, i-47: calante
chiunche si sente uomo, sdegnerà ogni languido e breve dileticare. foscolo, sep
dalle malattie. carducci, 999: languido il tuon de l'ultimo cannone /
] dal cappel di metallo getta il languido raggio sulle angustie dell'umido fondo.
mura. carducci, 467: tormenta languido sbrocco gli assetati / caprifichi che ondeggiano
di roma, fiacco e di valor languido, e questo poi in breve sarà spento
morto / la voce in un sospir languido e fioco. leopardi. 814:
, ii- 436: scorge un languido di trentott'anni, che giace in
inerzia, neghittosità, indolenza; atteggiamento languido della persona, del portamento (per
, assume un atteggiamento esageratamente appassionato, languido e svenevole; spasimante, vagheggino.
l'exercitio assai non solamente d'un languido et cascaticcio farlo fresco et gagliardo,
quella della misericordia; e, in tanto languido senso di disfatta, conosce un modo
65: tu dormi: intorno al languido origliere / tutto biancheggia. intorno a
dire, far mangiare la vocale, rende languido il verso. fil. ugolini
cor profondo / un amoroso affetto, / languido e stanco insiem con esso in petto
la bruttezza del membro, / che languido rimansi, enfiato e guasto. [sostituito
rinnovamento. carducci, 999: languido il tuon de l'ultimo cannone / dietro
d'annunzio, i-818: e il sol languido ride al baccanale / tra un corteggio
65: tu dormi: intorno al languido origliere / tutto biancheggia. intorno a
le medesime bevande calde in uno stomaco languido, non febbricitante? targioni tozzetti,
, ii-260: chi medica 11 capo languido, vivifica le membra tutte del corpo
, 14-145: ella, il cui spirto languido e meschino / debilmente reggea le membra
tutti, declamatore, oratore, diffuso, languido e gonfio e periodico, come gli
vino. 2. figur. languido, molle. b. croce,
deliquióso, agg. ant. languido, svenevole. f. f
non possono avere che un remotissimo e languido interesse alla conservazione di una proprietà che
. paoli, iii-193: in un languido « ohimè », che il cor
alla finestra in un raggio di sole languido;, ed egli dietrole: e,
lo stile gonfio, freddo, noioso, languido, stentato, legato, duro ed
chi è affettato e gonfio; chi languido, secco e digiuno, come da
, per significare una pittura di color languido smorto e senza forza, quasi che sia
chiunque si sente uomo, sdegnerà ogni languido e breve dileticare. 3.
che non s'è dischiuso mai al languido tepore della fecondità, diventa un'olla
-anche al figur.: che diviene languido, che svanisce (la memoria)
cominciava da per tutto a disgradir come languido lo stil degli ultimi maestri, e
, senza queste forme difformi, riuscirebbe languido, privo di spirito e dissipito.
varano, 82: ei di vita benché languido segno / mostrasse appena, in me
mirando instinto: / perché ti veggio languido e sì cinto? / non puoi fuggir
suo raggio, / freddo tutto riman, languido e tristo. algarotti, 2-164:
dal mio cor traeva / mille caldi sospir languido e fioco, / succeder finalmente un
èbete, agg. debole, fiacco, languido. gélli, 15-i-625: dicono
4. figur. debole, fiacco, languido, svenevole (con particolare riferimento allo
cor profondo / un amoroso affetto, / languido e stanco insiem con esso in petto
ii-146: con stile enervato e molto languido. botta, 5-227: il governo
il buon gusto l'amore episodico, languido, molle, che regna oggidì sopra
a voce, e cade facilmente nel languido e nel fastidioso. pirandello, iii-43:
figur. letter. privo di vitalità, languido, snervato; che ha perduto le
/ ch'anch'io sono al mio ben languido et egro, / sano e gagliardo
metà della sua 'eneide * riesce evidentemente languido e stanco, e diverso da se
francobolli che, seppure con ritmo più languido, continuava ad arricchire di nuovi esemplari.
si rivolse tutto esinanito / verso filena languido e disfatto. marino, vii-309: chi
la stagione, la fioritura); languido, scialbo (la luce); fioco
universale si dice lo stile esser quasi sempre languido e forzato, e male espressivo,
tutti, declamatore, oratore, diffuso, languido e gonfio e periodico, come gli
nel cor si sta. / un sospiretto languido, / un'occhiatina tenera, /
cor profondo / un amoroso affetto, / languido e stanco insiem con esso in petto
scolorato. 2. figur. languido, prostrato, spossato (il vigore
elle paiono: vede- vilo ieri giacere languido e tutto quasi fuor di vita; ogi
sapore, faceva di sottecchi l'occhiolino languido all'orso. soldati, iii-76: il
il sole guardando / con un sorriso languido di viola, / che ne la
tronco favellare; un pertinace / or languido sguardo ora infocato; / questa è
, 202: nel cuore, il languido fermento / d'un sogno che notturno arse
, 63: su questo scolorito / languido volto amar non puoi bellezza, / ama
ferro! cardarelli, 1-122: sul languido cielo s'incidono, / sardegna,
2-209: le acque riflettono il chiaror languido del cielo nuvoloso a traverso il quale
, senza quella h, hanno un suono languido e molle. pascoli, i-991:
tronco favellare; un pertinace / or languido sguardo ora infocato; / questa è
, sebben al fragil senso, / languido tanto, affanni e doglie porta. l
che m'infiamma e stemprarlo in un languido fraseggiamento. 2. mus.
avvenenza. 20. non languido né fiacco; ristorato dal riposo,
correpto, tutto el corpo frigescente e languido..., exposimi accumbere
al viso. d'annunzio, i-233: languido sotto il bello elmetto frigio / alessandro
o ponzo, / e, di languido e frollo e tisicuzzo, / esser fatto
, / ch'el verso resta ornai languido e frollo. piovene, 7-299: il
triste esiglio. carducci, 999: languido il tuon de l'ultimo cannone /
.. / in tante mute or languido, or sublime / varia stil, pause
sorriso, un po'stanco un po'languido un po'fuggevole, di cielo e
mirando instinto, / perché ti veggio languido e sì cinto? / non puoi fuggir
barba nera, m'aggiravo io stesso, languido, aggrondato, sordamente rabbioso d'impotenza
/ mirarmi, e dire in suon languido: addio. [sostituito da] manzoni
si scuoprono però per lo più di languido temperamento. vita di ferdinando ii,
il cacciasse via. ariosto, 23-116: languido smonta, e lascia brigliadoro / a
anioni, xxii-718: cerco ristoro al languido tormento, / e tazze vuoto d'effigiato
carducci, ii-8-37: oh un tuo bacio languido lungo gemebondo, testimone della corrispondenza della
la semola, / qual gatto pesto e languido / gridar misericordia, / e chieder
bel verde... sostituito un languido colore di ginestra. 5.
d'annunzio, i-60: godesti un languido sonno su 'l turgido / sen de
lo tragge, ove rovescio / giaceva languido il volto e
alle emozioni e alle situazioni sfavorevoli; languido, molle (un temperamento, un
guata / ch'el non considra il fin languido e amaro / né la sorte altre
lucini, 8-119: la guzla accorda un languido e moresco / ritmo. michelstaedter,
e un negligente. -infiacchito, languido (il corpo, le membra).
(illanguidisco, illanguidisci). diventare languido, torpido; indebolirsi, venir meno
per viaggio. = denom. da languido (v.) con in- (assimilato
. -anche: che assume un atteggiamento languido, trasognato. morando, 171:
dopo il parto. -diventato languido dal digiuno. massaia, ii-47:
in questa canzone, che tutta ha del languido. g. gozzi, 1-72
amor, imbebbi / gli occhi e il languido cor, più fermo ardire / al
4. figur. abbandonato, rilasciato, languido, trascurato (e, anche,
negra, / deh, sprona ornai tuo languido quadriga, / già febo al carro
, subito lo spirito s'aggrava, diventa languido e non può far l'opere della
velare a gli occhi de'nemici il languido e deplorabile stato nel quale si trovava
impressione di quel che faccia un informante languido, o pure quello il quale sia spiritoso
conforto e per fornente / d'alcun languido infermo, / no 'l lasciò 'ntender l'
/ dal volto amato, e, languido iniando, / gli occhi pascea ne
figur. ant. attenuato, sbiadito, languido (un colore, una luce)
nel colorito, che ne'freschi è alquanto languido. g. ferrari, 166
[agli orientali] perciò riesce insoffribilmente languido e lento quell'andamento dello scrivere che
parimente di poi se invecchia e fassi languido per la longa età. caro, 12-iii-
appare il suo lume [di saturno] languido ed abbacinato e senza niuna irradiazione.
antiche some, / geme in sembiante languido et umile. carletti, 55: facendoli
annodato al li bisogni, irritabile, languido. c. i. frugoni, i-1-155
meno linfatica, un sistema nervoso meno languido, se fosse stata malata d'isterismo?
un lagrimoso rivo, / in un languido: -oimè! -proruppe. dottori, 3-106
. * languididre (da languidus 'languido '). languènte (part.
languescère * diventare fiacco, affaticato, languido ': vedi languiscente.
superi, languidissimaménte). in modo languido (per malattia, per prostrazione,
le abbia. = comp. di languido. languidétto, agg.
primavera languidetta. = dimin. di languido. languidézza, sf. mancanza
parte. = deriv. da languido. languidire, intr. con
ti languidisci). ant. diventare languido; illanguidire. frachetta,
mani. = denom. da languido. lànguido, agg. (
il padre] in collo, perché era languido, vedendo venire li demoni per lui
, vi-205: è un altro uomo languido, e... ha bisogno d'
alberti, i-38: vedevilo ieri giacere languido e tutto quasi fuori di vita:
fil spezza / già come neve al sol languido manco. castiglione, 114: pare
, 13-32: benché in volto sia languido e smorto. buonarroti il giovane, i-210
già dopo lunga fatica non potendo più resistere languido anelante stava per abbandonarsi del tutto,
versa tacque del giordano sopra un vecchio languido sostenuto dai lati da due che lo
: mi levai / tutto slogato, languido e scommesso. manzoni, pr. sp
vili-127: la mattina dopo mi svegliai tutto languido e dolente, pervaso da un profondo
fine. fiacchi, 139: un cervo languido per lunga via / sotto un grand'
al di là delle spranghe, osservava languido, come un accattarotto chiedone, le leccornie
subito il polso, che depresso e languido giaceva, se gli destò e cominciò
5-26: mi sta innanzi col collo languido e piegato in giù, che par
ventricolo destro, che lo riceve tutto languido, lo spinge con forza fino nelle arterie
. aleardi, 1-243: ripassò con languido / piè la riva del po.
meno linfatica, un sistema nervoso meno languido, se fosse stata malata d'isterismo
, 5-291: gli scivolava il pancione languido, enorme, quasi fino a terra.
stato sì ardito e bellicoso capitano, divenne languido e pauroso. guazzo, 1-20:
: l'animo del solitario diviene o languido e pigro, non avendo chi lo stuzzichi
. metastasio, 1-ii-172: diverrebbe / languido in sen d'un'oziosa pace.
i capelli e la fronte; mi piacevo languido, m'abbandonavo. -con
: ogni cuore umano sarà afflitto e languido. boiardo, 1-115: l'ingegno.
. di poi se invecchia e fassi languido per la longa età. g. paleotti
, subito lo spirito s'aggrava, diventa languido e non può far l'opere della
, possente a ricreare ogni cuore più languido e mesto. passeroni, 3-11:
9-2: anch'io sono al mio ben languido et egro, / sano e gagliardo
. tristani, lvi-187: a che languido tardi? ecco altro bene / non
pinamonti, 45: voi starete tuttavia languido nell'eleggere il partito di gesù cristo e
impressione di quel che faccia un informante languido o pure quello il quale sia spiritoso,
matino bello appare, e la sera languido e secco si mira. lemene, ii-367
ardor, / sul sitibondo stelo / languido cade il fior. arici, i-52:
iii-50: può nascer presto un vago e languido fiore, ma i frutti che durano
m. lamberti, lxi: portar languido il volto e gli occhi mesti,
strinse: / voluttuosa ne l'atto languido / tra i gotici archi. de
al miharab, con un movimento maestoso e languido che fa nascere un dubbio improvviso sul
fare, con la mano, un languido gesto di richiamo, senza, però,
penne, / non sostien l'occhio languido questa luce. caro, 12-1477: di
fino all'audacia, ora vitreo, languido. d'annunzio, i-56: di
/ stuol delle antilopi / con occhio languido / si consultò. sinisgalli, 2-45:
d'arrivar alla meta / con dir languido e secco / dell'alte lodi del mio
pananti, i-393: gittò la ninfa un languido sospiro / e si rinchiuse taciturna e
aspetto / mirarmi, e dire in suon languido: addio. aleardi, 1-231:
tuo pensier veloce / e generoso, il languido / filo de la tua voce.
viene il corso del parlare, di languido a farsi vigoroso, di vacillante fermo
percioché, talmente dicendo, suono troppo languido e malpieno ne riuscirebbe. -troppo
, e il canto delle serve era languido. tozzi, vi-589: lì per lì
). carducci, iii-4-185: languido il tuon de l'ultimo cannone /
: il detto fuoco era per ancora languido, e le fiamme sorgevano impure e piene
l'aria immobile si corrumpe, il fuoco languido si spegne. galileo, 8-vii-366:
splende, né di estivi soli, / languido struggitor raggio paventa. pananti, ii-6
young che il canto gemebondo / scioglie al languido raggio della luna. manzoni, pr
regola de'costumi, nulla- dimeno è languido e caliginoso il suo lume, se più
io vado / a perder questo ancor / languido di speranza ultimo raggio. pananti,
, / di torbido baleno / è languido splendor. gadda conti, 2-99: soleva
nenia popolare, piena di quel fuoco languido ed estroso, sdolcinato e vulcanico, delle
certa acutezza gioconda, di colore giallo languido. gavazzi, 28: le '
'... sono di color giallo languido, che nella figura somigliano l'arancio
pochezza di lume, quel bianco è languido ed ottuso rispetto a quello che si genera
colori interi, in niuna è stato sì languido il chiaroscuro. 9. torpido
sicché ogni istante il moto si fa più languido. -lieve, poco intenso (
un'isola viva / da un mare languido e smorto / il flutto arriva.
, desolato. ariosto, 177: languido il resto de la vita mia / si
son prodotte a rimaner sepolte / in languido riposo. delfico, iii-122: se l'
, pallida scomposta ed abbattuta, / in languido letargo avea sopiti / gli occhi dal
pirandello, 6-52: sospirò timidamente con un languido risolino. 12. che
che io proporrò da tentarsi nel corpo languido della maremma; deve lasciarvisi oprar la
tardanza acciocché il primo fervor suo diventi languido, e la caligine, che preme
di roma, fiacco e di valor languido, e questo poi in breve sarà
lo produce, un trasporto molto più languido di quello de'maschi. varano,
202: nel cuore, il languido fermento / d'un sogno che notturno
, 11-109: ti cerco; ma un languido zelo / è il mio. brancati
tenerezza. moravia, iv-179: un languido stupore la possedeva; alfine, senza tristezza
servo in affetto, che se quello è languido per lo mio poco potere, questo
: l'intendere in universale è senso languido e lontano, e la memoria è senso
: il suo soccorso era stato sempre languido e incerto per non voler giuo- care
e separare il sano e il vero dal languido e malfondato, conviene osservare che,
sarebbe molto noiosa e sarebbe lo stile languido. caro, i-112: le sue voci
ruvido e strepitoso, o pure aperto e languido e di mal suono, se diritto
si cangiass'ordine, renderebbono il poema languido... e freddo. b
se stesso, lungamente spiegato, sarebbe languido. beccaria, i-285: languido sarà
sarebbe languido. beccaria, i-285: languido sarà quello stile nel quale le accessorie saranno
feste, con descrizioni che spesso rendono languido il racconto. carducci, iii-12-267: dove
numero del verso paresse troppo aspro o languido, fu disteso e rincalzato con nuove
verso sdrucciolo, il quale ha più del languido nel fine. -poco abile
componimenti, mal fondato nella prospettiva, languido nel colore. scannelli, 72: questo
un tal andamento e, per essere languido nel dissegno, restava facilmente contento di
pare al confronto un po'monotono e languido. 17. letter. dolce,
.. era alto, sottile, languido, con dei grandi occhioni nel viso
meditazione. cesarotti, 1-xxxv-331: parte languido il giorno; odine il segno /
. sbarbaro, 5-105: ottobre, languido mese. spartita dal greto del bisagno
: ho memoria di un pomeriggio dorato, languido, lungo come una stagione. bocchelli
: era un tramonto estivo pomposo e languido. betocchi, i-59: mentre van
perché di tutti i luoghi era il più languido e raccolto. 20.
, che s'appaga d'un caffè languido, scialbato di latte. 21.
di sapore, faceva di sottecchi l'occhiolino languido all'orso. moravia, iv-69:
tristizia. = deriv. da languido. languiménto, sm. ant
spirito. = deriv. da languido. languire1, intr. (languisco
, agg. ant. e letter. languido, privo di forza, di energia
giallo e focoso, e delle femine più languido e bianco. alcuni altri lo
sue lascivie. marinetti, 2-iii-25: languido arpeggio sull'anca prolungato da mano anonima
correpto, tutto el corpo frigescente e languido..., exposimi accumbere sopra
diventar poi vile. 9. languido (l'occhio, lo sguardo).
. 25. poco intenso, languido, tiepido (un sentimento, una
carducci, iii-30-320: che se agli schiavi languido / sonno e torpore infondi, /
che pallida scomposta ed abbattuta / in languido letargo avea sopiti / gli occhi dal
): il polso, che depresso e languido giaceva, se gli destò e cominciò
fino a provocare fastidio o disgusto; languido, svenevole; superficiale, epidermico.
fumo lieve. carducci, ii-9-20: il languido sole di gennaio fra una nebbia levissima
. scannelli, 72: per essere languido nel dissegno restava facilmente contento di caminare
un'eccitazione incontenibile (una persona). languido, se non fosse stata malata d'isterismo
aquilano], né so qual più languido e diuro e lotoso esser possa tra'poetidi
, ii-273: ver gesù, ver maria languido e tardo / volge giuseppe il guardo
leggermente e lucidamente nere su 'l pallor languido. = comp. di lucido1.
, ii-8-37: oh un tuo bacio languido lungo gemebondo, testimone della corrispondenza della
cominciamo a lagnarci che il gas è languido e smorto e vorremmo ardere il magnesio in
, 13-32: benché in volto sia languido e smorto / e mal atto a portar
e separare il sano e il vero dal languido e malfondato, conviene osservare che,
percioché, talmente dicendo, suono troppo languido e malpieno ne riuscirebbe.
, / già come neve al sol languido manco. machiavelli, i-vii- 211
dire, far mangiare la vocale, renda languido il verso. algarotti, 1-iii-286:
latte. manzini, li-in: con languido miagolio chiese ospitalità davanti alla mia porta
: il * marco polo ', più languido ancora, [gozzi] lo scrisse
maschi: ma le femine hanno più languido colore. baldinucci, 139: gemma
più lontan. carducci, iii-3-63: tormenta languido sirocco gli assetati / caprifichi che ondeggiano
il sole guardando / con un sorriso languido di viola, / che ne la bigia
scienza botanica, produzione non già di languido e meccanico, come alcun forse pensa,
., alquanto labile, tenue, languido, effimero: un moto deltanimo)
o ingannare; lezioso, sdolcinato, languido, svenevole (un gesto, un
l'intelletto diverrebbe stupido, il coraggio languido, l'industria melensa e tutto il
2. figur. mellifluo, languido, insinuante, lusinghiero. salvini,
/ la ballatella di guido, il languido / sonetto di cino, l'ottava
degli scambi effettuati [mercato fiacco, languido, morto; mercato sostenuto, vivo
possono sostenersi e crescervi, diverrebbe perciò languido, noioso e metafisico, e se
stile e per il tono patetico, languido ed eroico insieme; caratterizzato dalla predilezione
. 3. per estens. languido, patetico, melodrammatico (un atteggiamento
allo stile, al tono poetico, languido e melodrammatico, del meta
povera tita! -recitare in modo languido e svenevole, con affettazione.
uno'. pascoli, 349: precipitare languido, sgomento, / nullo, senza più
quelli, si sa, hanno l'animo languido color di miosotide, non s'avvedono
. -per estens. supplicante, languido. marotta, 1-105: con una
fa 'l cavallo pigro, accidioso e languido, maninconoso e dolente; bisogna sovvenirlo
tono sommesso, in modo dolce, languido. pirandello, ii-2-102: è piuttosto
una composizione poetica). -anche: languido, sentimentale, struggente. bandello
. -che manifesta tenera mestizia, languido accoramento (un componimento poetico).
. 46. che ha carattere languido e sdolcinato; che stimola l'emotività
molle. -lezioso, svenevole, languido fino a sfiorare la morbosità (una
-che rivela una graziosa indolenza, un languido abbandono (un atteggiamento, una posizione
ha un atteggiamento o un aspetto di languido abbandono. barilli, 5-203: le
. che sta appoggiato con atteggiamento languido, ab bandonato.
atteggiamento voluttuoso o provocante; sguardo languido. verga, i-240: possedeva la
da ambiguità e da rilassatezza morale; languido, svenevole. tornasi di lampedusa,
, con quel non so che di languido e di soddisfatto che, appunto, hanno
sotto il mio precipitare! / precipitare languido, sgomento, / nullo, senza più
ris] al confronto un po'monotono e languido. monti, i-80: io ho
morenti. -letter. trepido, languido. d'annunzio, iv-i-86: con
8. figur. letter. estenuato, languido. d'annunzio, iv-2-158: il
è sempre insufficiente. -inespressivo, languido (lo sguardo). pindemonte,
mollemente sotto il suo peso con un languido suono di chitarra e abbandonandosi a quella
a un romanticismo deteriore; eccessivamente languido e sentimentale. carducci, iii-24-383
canzonetta. / in tante mute or languido or sublime / varia stil, pause affiena
, subito il polso, che depresso e languido giaceva, se gli destò e cominciò
tra la nebulosità violetta degli olivi in un languido crepuscolo, io avevo sentito fondersi al
negra, / deh sprona ornai tuo languido quadriga. ariosto, 31-93: si
. = comp. da nero e languido (v.). nèroli (
di luce propria. -abbandonato, languido. camerana, io: diafani profili
animale. manzini, li-m: con languido miagolio chiese ospitalità davanti alla mia porta
profondo / un amoroso affetto, / languido e stanco insiem con esso in petto /
materialità. pascoli, 349: precipitare languido, sgomento, / nullo, senza
/ mirarmi, e dire in suon languido: addio. / quindi, scordato
desiderio, con compiacimento, in modo languido e seducente e, anche, con
sapore, faceva di sottecchi l'occhiolino languido all'orso. -recipr.
pianto. caro, 7-538: andò languido e molle / soli i sensi occupando
donna giovane e piacente, di aspetto languido e appassionato. nievo, 237:
simigiianza de'briachi, da qualsivoglia comecché languido odoruzzo si commuovono. de pisis,
sgorgando un lagrimoso rivo, / in un languido: - oimè! -proruppe. lippi
, anche, singola espressione poetica) languido, svenevole, sospiroso. l.
alla libertà sono moti di reminiscenze e languido ondeggiamento che viene cessando. tenca,
prati, e di lor scarso / languido stuol fende l'opaca notte. montale,
/ feconditade intessa / ghirlanda al capo languido / de la donzella oppressa. rosmini,
ordito. fucini, 69: fatto un languido saluto, arrossendo li abbassava [gli
rio loco, / sul ciglio mi fermàr languido e lento / invo lontario
. roberti, iii-336: sul rosaio languido / non so perché gioconda / non
/ la ballatella di guido, il languido / sonetto di cino, l'ottava /
sbarbaro, 5-105: ottobre, languido mese. spartita dal greto del bisagno,
assunta come simbolo di un atteggiamento di languido e imbelle abbandono, di colpevole
specie di passività trasognata. -abbandono languido, in partic. per effetto deltamore
. patetismo, sm. atteggiamento di languido sentimentalismo. ar basino, 3-298
. patrante, agg. letter. languido, svenevolmente estatico (lo sguardo)
tranquillo -aprì dolcemente la bocca al più languido, al più coniugale di tutti i
oltre la prima pelle, vedrete scorrere, languido ornai e scolorato, il sangue provenzale
cammina. cesarotti, 1- xxxii-154: languido languido, / scoloritello, / pende
. cesarotti, 1- xxxii-154: languido languido, / scoloritello, / pende sull'
/ dal volto amato, e, languido inhiando, / gli occhi pascea ne
penne, / non sostien l'occhio languido questa luce. capilupi, 64: le
meno che il quadro paia un poco languido e sbiadito, anzi che sentirlo
breve pentametro spira / in un pispiglio languido di dattili. = voce dotta
aretino, 22-197: egli pareva un bambino languido tolto di grembo de la sua balia
. poerio, 3-361: trema / languido il capo [di fiori] sul piegato
/ amo or di lidia nel guardo languido. gozzano, i-1284: il mio
sarebbe molto noiosa e farebbe lo stilo languido, così l'annodata e periodica. panigarola
pessimamente: ma quanto è scolorito, quanto languido, quanto tisico! -in
. 2. avere un atteggiamento languido, sentimentale, romantico. foscolo
ascite o pettorale, in un corpo languido e afflitto sommamente. 4. che
capelli e la fronte; mi piacevo languido, m'abbandonavo. -con uso
di piccino e arido e nostalgico e languido a un tempo, ci parvero una rivelazione
. aleardi, 1-243: ripassò con languido / piè la riva del po.
, a sera, calmo, serenato, languido, / piegare, / come il
/ mirarmi, e dire in suon languido: addio. guerrazzi, 7-348: si
negra, / deh sprona ornai tuo languido quadriga: / già febo al carro
una soavità piena di pianto e un languido desiderio d'amare e di morire mi piovevan
per pochezza di lume, quel bianco è languido ed ottuso rispetto a quello che si
polso non uniforme sotto qualsiasi aspetto; languido, quello ch'è lento e debole
pomi che agosto ora matura, / languido il tonfo in terra a volta a
: era un tramonto estivo pomposo e languido. -ricco d'acque, maestoso
che per se stesso lungamente spiegato sarebbe languido. muratori, 5-iv-227: quantunque consigliatamente
... col loro traditore pallor languido e possente. misasi, 4-46:
. frugoni, i-14-282: con stil languido e stracco, / senza spirto e senza
fermare che quest'opinione del premer più languido che fa l'aria per gli angustissimi semi
stipa ed esca / d'intorno al foco languido raccoglie: / così suscita allor,
: per guarir le membra di un colpo languido, prestantissimo belzuar dava all'ammalato chi
, si scuoprono però per lo più di languido temperamento. zappata, lvi-481: sento
, possente a ricreare ogni cuore più languido e mesto. g. gozzi, 1-28
son prodotte a rimaner sepolte / in languido riposo. g. gozzi, i-10-107:
profano. peri, 17-40: altri languido giace, altri entra in tresca / di
o anche affetto, talora in tono languido e sdolcinato; cortese, di garbo
prezzo possente a ricreare ogni cuore più languido e mesto. nievo, 524: la
un lagrimoso nvo, / in un languido: -oimè! -proruppe. idem, iii-262
nero, / o ver che languido / sfugga e resista, / od acre
risata e col gesto fra comico e languido accennò puccinianamente a mezza voce: «
debolissima e di pochi e lenti umori, languido e secco, e la mente ripiena
subito lo spirito s'aggrava, diventa languido e non può far l'opere della
così così, tra chiaro e scuro, languido assai, ma ben purgato dalla dieta
si communica all'aria e il moto languido alli sottili e malinconici arriva e indovinano
a petrolio, lì presso, sonnecchiava languido, verberando del suo lume giallastro l'
, coppie d'ogni età ballano un languido 'blues 'coi piccoli passi e l'
re maggior progresso, cominciò a farsi languido e raffreddarsi. l. salviati, 10-n
riesca uno stile del tutto secco, languido e spossato? -rifl. farsi piccolo
che, fuor dell'acqua, giace languido e palpitante? se voi mossi a pietà
per la sua solita propensione a un languido tono di ginestra e non ritiene (iella
si tolga. aretino, 14-137: non languido color di fior reciso / rassembra quel
fa 'l cavallo pigro, accidioso e languido, maninconoso e dolente. 2
grande rinsanguatore di tutto ciò ch'è languido; bisogna ringiovanirci; e perciò io
necessità. 4. abbandono languido e sensuale. ghislanzoni, 18-169:
pananti, i-393: gittò la ninfa un languido sospiro / e si rinchiuse taciturna e
grande rinsanguatore di tutto ciò ch'è languido; bisogna ringiovanirci; e perciò io
rintocchi. cesarotti, 1-xxxiii-331: parte languido il giorno; odine il segno,
vi sarà e 'l complimento non sarà languido e dozzenale. tesauro, 2-459:
non sta vigorosamente diritto ma si abbandona languido nella persona. aretino, 13-38:
sgorgando un lagrimoso rivo, / in un languido: -oimè! -proruppe, e disse
fanno un solo filo debole, miserabile, languido. giuliani, ii-12: per la
quali non hanno mai lo spirito così languido e sonnacchioso che non si desti al
doni, 2-109: grave sì ma non languido e pigro, e spiritoso ma non
d'altro) grave sì, ma non languido e pigro; e spiritoso, ma
. aleardi, 1-243: ripassò con languido / piè la riva del po.
un lacrimoso rivo, / in un languido: -oimè! -proruppe. ciro di pers
delle porte] del molle e del languido, ma del grave e del superbo,
, / e con un roco oimè, languido e mesto, / chiamo 11 nome
signora teresa. -con tenero e languido abbandono. fanzini, iii-563: ho
3. propensione verso un sentimentalismo languido e svenevole; inclinazione alla fantasticheria,
ingenuo e appassionato, a un sentimentalismo languido e sognatore, a un'intensa e struggente
campana / sgranando bizzarramente rapidi / il languido rosario dei fanali. -insieme di
tranquillo — aprì dolcemente la bocca al più languido, al nette come per vetro
di cosa in cosa / a rotti voli languido s'aggira. bonghi, 1-131:
sesta... non solo è languido e debole, ma equivoco. -inversione
clima). imbriani, 2-222: languido smorto fior che, in questo rozzo
viola a ifigenia repente / tinge il languido volto e scolorito. g. gozzi,
-a, di salice piangente: eccessivamente languido, svenevole, lacrimevole. verga,
avevamo uno sgomento improvviso, un senso languido di freddo come se la febbre ci
. che attira il lettore con uno stile languido e patetico. g. manganelli
sentimento ed intelletto, avengadioché del corpo languido e infermo, pe'presenti codicilli comandò
uno iato. caro, 12-ii-334: languido parrà forse [il sonetto] dove
pascoli, 526: nel cielo d'un languido azzurro, / le stelle ete, come
andava scantacchiando / in senso grave, languido o feroce. = comp. dal
dell'orco pallido / dob- biam sul languido cocito scendere / e le precarie e brevi
, che s'appaga d'un caffè languido, scialbato di latte. 4- fatto
scialenguati. -pronunciato in modo svenevole, languido. alberti, iii-263: eh,
d'arrivar alla meta / con dir languido e secco / dell'alte lodi del mio
, e ogni cuore umano sarà afflitto e languido. -scomporre una disposizione delle braccia
20. ant. e letter. languido, svigorito, molle. ottimo,
oltre la prima pelle, vedrete scorrere, languido ornai e scolorato, il sangue provenzale
veggio oscure le stelle e 'l ciel languido e scolorito. de marchi, ii-447
pessimamente: ma quanto è scolorito, quanto languido, quanto tisico! c. carrà
. scoloritèllo. cesarotti, 1-xxxii-154: languido languido / scoloritel- lo, / pende
scoloritèllo. cesarotti, 1-xxxii-154: languido languido / scoloritel- lo, / pende sull'
esito molto in slogato, languido e scommesso. certo.
che pallida scomposta ed abbattuta / in languido letargo avea sopiti / gli occhi dal
aspetto / mirarmi e dire in suon languido: addio. / quindi, scordato
1-83: ben era il mio valor languido e scarso / a così fieri assalti,
così, tra chiaro e scuro, languido assai, ma ben purgato dalla dieta.
matelda un miniatore povero d'immaginazione, languido, sdolcinato. -infiacchito nel rigore,
una nenia popolare, piena di quel fuoco languido ed estroso, sdolcinato e vulcanico,
'comici, si dipingeva il mio dramma languido e seccatore. 3.
del papa, 6-ii-6: nel delicato e languido forto e ristoro, ma affaticamento
altari. cesarotti, 1-xxxiii-331: parte languido il giorno; odine il segno, /
senape / feconaitade intessa / ghirlanda al capo languido / de la donzella oppressa. salgari
, sensuali (un disegno); languido, patetico (una musica).
, se ne già altresì come di giacinto languido fiore, lo quale, essendo per
... è mezzo rovesciato in quel languido abbandono e rivela un'altra sottana inamidita
un lagrimoso rivo, / in un languido: « oimè! » protoli s'
il verso, e non si strascini languido fino alla languida fine. 2
oltre la prima pelle, vedrete scorrere, languido ormai e scolorato, il sangue provenzale
sia l'effetto / d'un sguardo languido, / d'un sospiretto.. /
da presso, emise un 'chiù'languido, accorante; da lontano un altro gli
tutta ardor. / sul sitibondo stelo / languido cade il fior. sestini,
: tu degli estivi sitibondi ardori / dal languido tormento / e le ninfe difendi ed
modulare gorgheggi. calzabigi 106: in languido suon dal petto slancia / i suoi
: e mi levai / tutto slogato, languido e scommesso. pirandello, 8-86:
che smagliava. carducci, ii-9-20: il languido sole di gennaio fra una nebbia levissima
già cominciamo a lagnarci che il gas è languido e smorto, e vorremmo la luce
viti il vino fiacco, snervato, languido e smorto producano. 9. espresso
ozio sanza esercizio di battaglia è bene languido ed imperfetto, perocché, il vigore
viti il vino fiacco, snervato, languido e smorto producano. muratori, 6-305:
mi pare anco che l'ottavo verso sia languido; e non mi è mai soccorso
alla libertà sono moti di reminiscenze e languido ondeggiamento che viene cessando. verga,
ridestavano / la ballatella di guido, il languido / sonettière (ant. sonettieri
soli difetti parve ne ricopiasse con un languido sonnecchiare. -produrre un suono stonato
a petrolio, lì presso, sonnecchiava languido, verberando del suo lume giallastro l'acqua
fremito de'mirti dorici / godesti un languido sonno su 'l turgido / sen de la
sentimento ed intelletto, avengadioché del corpo languido e infermo, pe'presenti codicilli comandò
, / resta ogni forte suon languido e roco. / sormontan di gran lunga
seppellirlo, fu osservato che dava ancora qualche languido segno ai vita. -impiccato.
. 8. componimento di tono languido e malinconico, per lo più di
soavi. parini, 245: un sospirétto languido, / un'occhiatina tenera, /
valore iron. per indicare un atteggiamento languido o svenevole). dante,
i-230: godea, rapito al ciel, languido amante, / francesco, acceso il
penne, / non sostien l'occhio languido questa luce. tasso, 11-ii-257: «
di spetrare), agg. reso più languido e sentimentale. stuparich, 5-233
tennero il color delle arie più comunemente languido e smorto. pananti, ii-89:
il ventricolo destro che lo riceve tutto languido lo spinge con forza fino nelle arterie capillari
e con la faccia in abbandono, languido gli occhi, le labbra spiranti. ghislanzoni
impressione di quel che faccia un informante languido. -capacità di profetare, di
... col loro traditore pallor languido e possente. nencioni, 2-97: anche
un privare della vita un uomo e farlo languido, stupido, morto affatto, et
giovinetta e tenerella. -fiacco, languido, effeminato (un atteggiamento, un
viene stracca e spossata, con quel languido moto che può conferirle quella piccola velocità
moravia, viii-155: io mi sentivo tutto languido e ottuso, come...
a iacopone, 1-ii-36: io vo cherendo languido d'amore; / or non mi
v.]: 'amore stracco': dove languido è l'affetto. g. manganelli,
... sempre dipoi con più languido movimento vanno facendosi tarde, in fin che
, sbigottimenne (anche non disgiunta da languido sentimentalito, spavento. -con
nave. 6. molle, languido (l'espressione del viso).
veniva dopo, egli era uno strascico languido, una mala coda. carducci,
che per se stesso lungamente spiegato sarebbe languido. beccaria, i-267: sorte di stili
grosso bastone di spino per sostenere il languido cadente corpo. 6. ant
gli editori mostravano di cose stuzzicanti il languido appetito del pubblico. -morboso.
e fredde vene / melanconico umor, languido e basso / fia de'tuoi spirti il
, che s'appaga d'un caffè languido, scialbato di latte. 2.
perciocché [il parafrasare] cade subito nel languido e nello svenevole, e sa d'
svenevoléza), sf. atteggiamento eccessivamente languido, lezioso, sdolcinato. pananti,
le pupille, / tremolanti di un languido sorriso, / tennero immoto l'un nell'
sdrucciolo, il quale ha più del languido nel fine e legandosi con più tenerezza al
. parini, 461: quel dolce sguardo languido, / no, non promette amore
pena fluire le gelide finge / e dileguare languido l'esaclassi superiori teocratiche diventavano scettiche e
. fare il tifo: corteggiare in modo languido, svenevole (ed è di area
: la mia salute è toleràbile; benché languido sempre, e sempre molestato da queirinsanabile
scroffa, 1-28: e questo mio languido corpusculo / macero e affligo, né
: vedevilo ieri giacere languido e tutto quasi fuori di vita: oggi
sospiro, / or gira il guardo languido e tremante. brusoni, 2-62:
o di triglia: sguardo ammiccante, languido, che cerca di sedurre o accattivarsi
, 3-249: con tronco sospir, languido sguardo / chiesi qualche pietà de'miei
dispersi i pellicani. carducci, iii-4-185: languido il tuon de l'ultimo cannone /
, di un che di festoso, di languido e disimpegnato. -in senso
spartendosi, viene il corso del parlare di languido a farsi rigoroso, di vacillante fermo
della donna fatale, dotata di fascino languido e misterioso. -per estens. donna
, debole. papi, 4-209: languido e tristo / e pallido e sparuto:
falbe odorose, / che sotto il languido tedio dell'aere / dormon le cose,
prima che a la vista giunga, divien languido. salvini, 15-4: le ninfe
penetrante fino all'audacia, ora vitreo, languido, quasi desolato. arbasino, 19
si strinse: / voluttuosa nell'atto languido / tra i gotici archi, quale tra
nenia popolare, piena di quel fuoco languido ed estroso, sdolcinato e vulcanico, delle
piegato nella costruzione navale. sto languido e lezioso. garzo, xxxv-i-313
boopìa, sf. psicol. sguardo languido con occhi dilatati che si osserva talvolta
. gadda, 31-83: contegno farfallante, languido e imbarazzato della fantasiosa contessa.
stile e per il tono patetico, languido ed eroico insieme. baretti, ii-237