due o tre forti scodate, si lanciò avanti, ed entrambi lasciarono quell'acqua
i santi. verga, 4-92: gli lanciò addosso un'occhiata furibonda. pirandello,
fondo della barca un ancorotto e lo lanciò in mare. = dimin.
il dardo, col forte braccio quello lanciò. idem, dee., 8-3 (
idem, ii-23: il generale francese lanciò nella città una granata da sei,
beltramelli, i-695: poi un qualsiasi balilla lanciò il primo pomodoro. e fu la
la vita. beltramelli, 1-67: lanciò la proposta di bandire una grande fiera
di frecce. moravia, vii-39: qualcuno lanciò nella strada un cartoccio di rifiuti che
allora maometto furibondo,... si lanciò a cavallo nel mare e spinse la
a terra... / si lanciò dalla biga. idem, iv-423: il
torse in alto gli occhi desolati, lanciò in alto i bracciolini e, scotendoli assai
èva faccia a faccia. ella mi lanciò a bruciapelo uno di quei tali sguardi
dall'alto della giumenta, lo scala lanciò uno sguardo d'odio a tutto quello
a la lotta invitto; / chi lanciò dardo, e chi ferì di strale
terzo le tirava il collo. lanciò un lungo straziante ultimo grido,
, colto il tempo opportuno, si lanciò nel vascello nemico. parini, giorno
soddisfatta. pirandello, 7-204: egli le lanciò uno sguardo odioso, contraendo tutto il
, i... i tanta grandin lanciò, sciolse tante acque; / che
andrea da barberino, 225: pulicane gli lanciò un dardo, e rondello si gittò
degl'indiani. nievo, 174: si lanciò una tavola da fabbrica nel fosso;
saluto. verga, i-15: nedda le lanciò dietro un'occhiata simile a quella che
che continuava ad essere malinconico, gli lanciò dietro un: -non aver paura,
: con tutta la sua forza benvenuto lanciò la scarpa. si udì un colpo
, di punto in bianco, si lanciò in una dissertazione sulla passione amorosa
un suo proposito ardito, ella gli lanciò delle parole brusche che fecero su lui
: una mitragliatrice nemica lo vide e lanciò una falciata. egli ruzzolò come un fagotto
uno. fazio, iii17- 68: lanciò lo spiedo con tal forza, / che
boiardo, 1-1-76: lampordo nella gionta lanciò un dardo, / che se non
vulgo t'offende, oblia. / lanciò la fatua solima / le pietre in geremia
schiena. pavese, i-145: concia lanciò uno strido acuto che gli fendè le
a ferire. guarini, 39: chi lanciò dardo, e chi ferì di strale
, senza discorrere il fine, si lanciò subito alla scure. g. m.
una finta; lucia deviò e si lanciò ridendo e gridando verso la casetta del
10 cavallo inverso la gente di enea e lanciò tra loro di bene. alfieri, 1-894
di lontano la vide [l'aquila] lanciò una freccia e l'infilò.
essere creduto un dio immortale, si lanciò freddo nell'ardente etna. tcechi,
pratolini, 2-149: agitò il bastone, lanciò uno sguardo furibondo. -che è
e ritenerla. uno cavaliere romano li lanciò suo dardo e passollo in parte,
'erat enim nudus '), si lanciò in mare, e per rivedere il
casa. saraceni, ii-54x: si lanciò dall'un lato col suo squadrone sopra
. boiardo, 1-1-76: lampordo nella gionta lanciò un dardo, / che se non
che era ancora in gonnellino, lo lanciò in alto verso il soffitto. -in
r. sacchetti, iii-146: il clarino lanciò strilli a gorgheggi, a usignolate impertinenti
gorgo d'acqua fangosa, vi si lanciò dentro e cominciò a voltolarvisi. 6
tosto i vestiti, e impaziente / si lanciò de le piume. -per estens
il colpo al ferro crudo, / lanciò contra perinto il proprio scudo. pallavicino
e più quando anche l'italia si lanciò nell'incendio con la bella speranza di spegnerlo
, per mal talento, sì gli lanciò la lancia e ferillo nel fianco dal
col braccio pieghevole / nel core mi lanciò dardo infallibile. -intr. per lo
stuparich, 1-263: l'ottava compagnia si lanciò all'assalto, ma gli austriaci erano
, 5-31: risalì in bicicletta e si lanciò nell'inebriante vento della discesa.
e col braccio pieghevole / nel core mi lanciò dardo infallibile. niccolini, i-367:
sotto le ascelle e a salti si lanciò nell'agóne. tecchi, 5-122: inforca
, savigliano e fasano, rapidamente si lanciò sopra cherasco. brusoni, 397: il
che batti la fiacca -. le lanciò uno sguardo inquisitorio: - come mai,
geni e i materni, subitamente si lanciò nell'incendio. niccolini, i-371: a
37: poi ch'ebbe così parlato, lanciò una grande asta con potenti forze nel
serrato forte da quella saetta / ch'amor lanciò lo giorno ch'i'fui preso.
dell'impotenza, gonfiò le gote e lanciò uno sputo che andò a stamparsi sulla fronte
petruccelli della gattina, 4-471: napoleone lanciò la riserva. -mandare allo sbaraglio
[ediz. 1827 (12): lanciò un'occhiata al di sopra del muricciuolo
258: un uomo da prua mi lanciò il buongiorno. betocchi, i-42:
claudio, l'antico sabino... lanciò da roma la di pietre battuta appia
. baldini, 9-156: l'editore lanciò anche t'almanacco degli atei per il
stabiliva le graduatorie. cassola, 5-26: lanciò... l'idea di raggiungere
un miracolo che avvenne sopra colui che lanciò al cavallo. fatti di cesare, 79
10-97: lo re che in prima lanciò e fedì in prima lo re vermiglio.
spalle,... subito si lanciò di letto. tasso, 11-62: si
punto stesso con un impeto furibondo si lanciò con una lama, e la sprofondò nel
scala. bramati, 3-17: luigi si lanciò sulla penna. -recipr.
, / se ne sottrasse e si lanciò in disparte. -spiccare balzi;
stagione,... spogliatosi, si lanciò nel fiume. pananti, i-463:
giù dalle vette d'olimpo si lanciò nell'aria, e discese ad itaca alla
suo posto in una macchina che si lanciò sull'asfalto nitido della litoranea. i fari
cassola, 3-71: la corriera si lanciò a tutta corsa per la discesa.
e così, per diletto, si lanciò nell'arte che poi gli doveva occorrere
-infervorarsi. emanuellì, ii-106: si lanciò in una spiegazione assurda. 14
marmo. zilioli, i-214: si lanciò disperatamente da una finestra nel giardino,
: raccolse ancora il cappello e lo lanciò in aria. pietro sparò e il
fibrato sotto un angolo di 17 gradi, lanciò una palla di 40 chilogrammi a la
forte da quella saetta / ch'amor lanciò lo giorno ch'i'fui preso.
quando ebbe chiuso l'uscio, le lanciò dietro una pugnata d'aria compressa,
cercò e trovò un sasso, lo lanciò giusto sulle spalle del malfattore [il
, la sua figliola. le si lanciò addosso e la ficcò dentro la siepe
mascagni (1868- 1945) che ne lanciò la moda. mascagnìa, sf.
telefonici. ber nari, 6-23: peppino lanciò giù la matassa di filo [elettrico
.. per mezzo lo cor me lanciò un dardo / ched oltre 'n parte
non potendo più sofferire il pasto, si lanciò al destro e, allentate le
essendo stato ucciso un figliuolo in braccio, lanciò nell'empito della vendetta il cadavere in
mezzo. pirandello, 7-129: la scala lanciò uno sguardo d'odio a tutto quello
majorum 'fu assunto 27-170: il lamartine lanciò il suo motto, che esprimeva in
la quale un perfido giuocatore... lanciò furiosamente una pietra; e la detta
un giannettone che egli aveva, lo lanciò all'un dei duo giovani per mezzo del
. f. frugoni, vii-63: seben lanciò qualche motto piccante, non perciò depose
arme indosso, / e netto si lanciò di là dal fosso. trissino,
nitrito. volponi, 3-175: subissoni lanciò dei nitriti e poi bevve a un
forza ch'ogni forza passa, / lanciò. bar uff aldi, 30: altre
retrone e, quivi spogliatosi, si lanciò nel fiume. leopardi, 31-46: per
colletta, ii-23: il generale francese lanciò nella città una granata da sei,
[tommaseo]: messapo... lanciò ad enea una lancia e ferìolo nella
ariosto, 799: quel più giovine gli lanciò una partesa- nella e gli ferì un
: dove per memoria di questo fatto lanciò (dicono) in mare una partigianètta che
tavola ritonda, 1-37: allora mi lanciò una lancia, e non gionse a
non potendo più soffrire il pasto, si lanciò al destro. berni, 27-21 (
l'autista d'un tassì... lanciò verso di loro imprecazioni e ingiurie che
toltasi una scarpa del piede, la lanciò, come per pegno della sua promessa,
dalle furie, non solo... lanciò [all'ammiraglio] la spada nel
moneta. cassieri, 184: le lanciò un pezzóne da cinquecento per calmarla,
minacciavano d'andare a picco, egli lanciò la spedizione di massaua. faldella,
», 22-vii-1984], 3: pepino lanciò l'ice-cream italiano (nero e bianco
monti, 21-751: sì dicendo, lanciò con vigoroso / polso la picca,
marinetti, 2-i-854: allora il sole lanciò i suoi simun di sabbie impennate all'assalto
dal lupo rapace: a salvarsi, lanciò da poppavia uno de'suoi temuti siluri allo
, iv- 1-981: istintivamente egli si lanciò verso di lei, verso quelle mani
: lepole- mo, prevenendola, le lanciò un dardo che egli aveva in mano
sul groppone / d'un bel salto si lanciò / ed a lui diede il buon
. ghislanzoni, 16-85: cu- curbio lanciò di sbieco una occhiata nelle profondità del
il botolo per le orecchie, lo lanciò spietatamente sullo spiazzo: il poveretto corse
fece appena un piccolo saluto e mi lanciò uno sguardo che era una pugnalata.
bestemmie mandar sappia alla lingua cuòre arrovellato lanciò testé la sua al cielo e alla fortuna
furie, non solo... lanciò [all'ammiraglio] la spada nel
. baldini, 9-156: l'editore lanciò anche ^ almanacco degli atei per il
, 48: qui, tacendo alquanto, lanciò il guardo disdegnosamente verso del cielo.
di gusto e di sensibilità artistica, lanciò sul mercato estetico romano e italiano il nome
, dalla fisonomia fine e cattiva. lanciò a franco una occhiata sinistra. «
cenno fraterno obbediente / ettore armato si lanciò dal carro / con due dardi alla mano
esse alla piemontese, [il bambino] lanciò il comando terribile. -intr
rinnova. bernari, 4-57: si lanciò uno sguardo nello specchio ove ritrovò il suo
forte da quella saetta / ch'amor lanciò lo giorno ch'i'fui preso. petrarca
: un libero fumatore del terzo piano mi lanciò sulla fronte scoperta il superfluo della sua
: nel licenziarsi che ferono questi due, lanciò so- lidora dalla finestra tre sassolini a
dal ridere, il ca- gone gli lanciò un'occhiata amara. = comp.
fortuna. nievo, 174: si lanciò una tavola da fabbrica nel fosso; io
impossibile il scampar la morte, si lanciò disperatamente da una finestra nel giardino.
dal lupo rapace: a salvarsi, lanciò da poppavia uno de'suoi temuti siluri allo
, 1373: via lontano dal capo lanciò le sue splendide bende / ed il
suoi fumi. barilli, 8-21: si lanciò alla ricerca di un mondo irreprensibile e
dossi, iii-146: quando uno tra essi lanciò la sua sen- tenzietta spietata, non
forte da quella saetta / ch'amor lanciò lo giorno ch'i'fui >reso
in mezzo il core / cupido mi lanciò d'uno strai d'oro: / e
avermi squadrata da capo a piedi, lanciò un'occhiata a vassili. lillustrazione italiana
il falco, nei monti / agevolmente lanciò sé dietro ad ombrosa colomba: / essa
presentò solennemente sul limitare dell'uscio e lanciò uno sguardo severo ed imperioso. pirandello
, ch'ultrici fiamme spira, / lanciò sovra i superbi oto e tifeo. pantera
vestito del vestimento d'achille e il quale lanciò i fuochi troiani alle navi de'greci
, 2-iii-284: un giomalucolo a forte tiratura lanciò una mattina la notizia che parve sensazionale
. pirandello, 8-970: ella gli lanciò uno sguardo pieno d'odio e di
nel punto stesso con un impeto furibondo si lanciò con una lama e la sprofondò nel
rabbia dell'impotenza, gonfiò le gote e lanciò uno sputo che andò a stamparsi sulla
dell'impotenza, gonfiò le gote e lanciò uno sputo che andò a stamparsi sulla fronte
fu nanziuo- lo di nazzarello, che lanciò la lancia per fino allo stocco nel
17-7: arturo... si lanciò nella carriera dello stravizzo, ordinando un caffè
un solo movimento, egli mi si lanciò contro e, tremando di rabbia a
di gusto e di sensibilità artistica, lanciò sul mercato estetico romano e italiano, il
. moravia, xi-396: lei mi lanciò di nuovo un'occhiata stupita.
, xxxv-ii-468: per mezzo lo cor me lanciò [amore] un dardo / ched
delle macchine, 130]: in portogallo lanciò un tavolato di ponte della lunghezza di
69: frese in tasca uno zufolo e lanciò un trillo verso di me, come
/ umiderboso ne'bramosi flutti / si lanciò glauco. = comp. da umido
senza volerlo occhiate scintillanti. una ne lanciò all'indietro a una ragazza in abito
chinò per raccogliere un grosso sasso che lanciò nel cumulo degli altri.
varca secura. nievo, 174: si lanciò una tavola da fabbrica nel fosso;
del vestimento d'acchille, e il quale lanciò i fuochi troiani alle navi de'greci
il dardo col forte braccio, quello lanciò. pigafetta, 158: a questa medesima
di garza entrarono nella ferita, matteo lanciò un urlo altissimo. 4. persona
, i-159: ora, quando il mattino lanciò le sue treccie d'oro per l'
proclama che il duca d'ar- tois lanciò proprio da questa nostra torino invocante una solidarietà
ma a rio de janeiro uno si lanciò dalla mano della statua del cristo gigante