come il ciel quando balena, / lampeggiò soavemente. fed. della valle, 204
ferisce che fu di mambrino, / che lampeggiò come fusse di foco. varchi,
, i-121: sugli occhi della donna lampeggiò un sorriso da demone. d'annunzio,
focone, che era da basso, forte lampeggiò con gran fiamma e il fummo surse
viani, 19-61: il fuoco lampeggiò nel cielo tra fumacee nere, covò per
errando per il bosco, s'increspò e lampeggiò. 4. piegare fittamente,
vestì perfetta / d'angelo forma e lampeggiò sublime. 3. procedere,
volto / in cui tra 'l riso lampeggiò lo sdegno: / -difenda sua ragion
tante volte / dal caldo sen ti lampeggiò nel volto / d'inzuccherato foco allegro
ninfa al suon delle parole, / lampeggiò d'un sì dolce e vago riso
l'idea superba di diventare contessa le lampeggiò nella fantasia per quel tanto che questa,
cotanto piacque / ch'ei dal suo lampeggiò profondo trono. / e dopo il
la ninfa al suon delle parole, / lampeggiò d'un sì dolce e vago riso
di lei innamorato. caro, 16-1: lampeggiò sereno e puro / il sol,
l'occhio sbattuto e abbacinato di margherita lampeggiò d'una gioia speranzosa. nievo,
fogazzaro, 7- 162: rassicurato, lampeggiò di sollievo nel viso. d'annunzio,
mio primo apparir, subito sdegno / lampeggiò nel bel viso; poi chinò gli occhi
un cotal sorriso in gentil volto / lampeggiò, così usato, e proprio a lei
, e la purezza dei suoi anni lampeggiò sul viso liberato a un tratto di
i ginocchi gli si piegavano. gli lampeggiò d'improvviso il pensiero della morte.
della morte. panzini, ii-288: lampeggiò nella mente della signora genoveffa il sospetto
volta la virtù italiana a lepanto, lampeggiò la italiana poesia nella gerusalemme: poi
tale un guardo un riso / gli lampeggiò che pur d'un sasso accesa /
i ginocchi gli si piegavano. gli lampeggiò d'improvviso il pensiero della morte.
-deflorazione. panzini, ii-288: lampeggiò nella mente della signora genoveffa il sospetto
atmosfera d'idee ancora confuse e caotiche lampeggiò improvvisa una parola di fiamma che resiste
ella, dolce raggirando il guardo, / lampeggiò con un riso. s. errico
ninfa al suon delle parole, / lampeggiò d'un sì dolce e vago riso,
'sol', 'ut',... mi lampeggiò subitamente d'avanti degli occhi un tale
volta la virtù italiana a lepanto, lampeggiò la italiana poesia nella gerusalemme: poi
l'occhio sbattuto e abbacinato di marherita lampeggiò d'una gioia speranzosa. de pisis,
e ribaciollo, e tutta gioia / lampeggiò riso e folgorò splendori, / e
e ribaciollo, e tutta gioia / lampeggiò riso e folgorò splendori. g. gozzi
la ninfa al suon delle parole, / lampeggiò d'un sì dolce e vago riso
per tutto quanto / potè vedersi / lampeggiò dall'etra / vivida luce. monelli