soffitto, ove ancora l'ape dimenticata lambiva come lungh'esse le cellette dell'alveare.
allungava, stretta, ma quando si lambiva, assai larga e sottile, onde quanto
1'allungava, stretta, ma quando si lambiva, assai larga e sottile. savarese
] li tuffava nell'acqua blanda che lambiva la ghiaia. panzini, iii-222: una
volare. stuparich, 3-32: l'acqua lambiva, gaia e vivace sotto la brezzolina
la- tamon, fiume regale, / lambiva in suo lunante arco i vigneti /
ululò, gli si adagiò vicino, / lambiva gli orli della sua ferita, /
insopportabile, nell'alito ardente che lo lambiva come fiato di belva. -bollente
la sartie, e fastosetto il flutto lambiva il bordo strisciante. spallanzani, 4-ii-164
nudi... nell'acqua blanda che lambiva la ghiaia. montale, 1-19:
aspettava si consumasse lo zolfo, intanto lambiva il sigaro alla punta e poi l'
. pallavicino, 1-293: nelle guancie, lambiva umilmente quel miniato candore. -letter
... nell'acqua blanda che lambiva la ghiaia. e in quella duplice sensazione
e alle sue origini, ch'esso appena lambiva, alcune ossidazioni chiazzavano l'acqua,
avvicinarsi e carezzarsi e palparsi; e lambiva la mano che lo blandiva. manzoni,
entrava nel sog giorno e lambiva le scarpe di corda dell'ammiraglio..
uno scoglio sul lago: l'acqua lambiva, gaia e vivace sotto la brezzolina
che sesquipedale a coda di rondinella gli lambiva il petto tronfo. 6. prov
. de pisis, 1-301: il mare lambiva con onde rotonde... la
. fenoglio, 5-i-1178: il vento lambiva i cespi emergenti dal coltrone di neve
2-v-220: l'isonzo in una sua curva lambiva l'ultimo sghembo di un'affilata schiena
, che sesquipedale a coda di rondinella gli lambiva il petto tronfo. pagni, 159
: l'isonzo in una sua curva lambiva l'ultimo sghembo di un'affilata schiena di
li fuori,... già lambiva il davanzale della finestra. 4
entro la sartie e fastosetto il flutto lambiva il bordo strisciante. bacchelli, 1-i-176