/ con trepidazione paurosa, / senza un lagno, senza un grido, senza un
m. franco, 1-57: convien lagno rifigli, e se rifiglia...
ragion di sconti, / per tagliar lagno a qualsivoglia lite. -tagliarsi l'
f. d'ambra, 3-1-3: tagliatevi lagno, cavatevela di casa più presto;
qual fai cagno, / letizia dar per lagno, per povertà ric- cheza. menzini
muletti e di carriole, / tra un lagno di montoni / di cartapesta e un
d'annunzio, ii-263: e ogni lagno si tacque, / ogni vii bocca ebbe
la mano si stampava sul sasso. il lagno era una bolla scoppiante, la parola
.. ed era la mia voce un lagno / ritmico, un suono quasi non
. casti, 19-36: ché al lagno libertà non è concessa / dal duro
estremo saluto, / e sia il lagno dell'uomo che muor. pascoli, 44
/ per te come colui che accorre al lagno / del caduto, là dove più
fai cagno, / letizia dar per lagno, per povertà riccheza. anonimo, ix-1040
estremo saluto, / e sia il lagno dell'uomo che muor. giusti, ii-407
v-3-89: d'un tratto, tra lagno e strido di quel poncelletto venerameri capopopolo
passerette ciciurlano come al carducci un loro lagno strillante, il mare di piombo argenta,
di far ben mal m'affliggo e lagno. a. f. doni, 3-82
? che farò? di chi mi lagno? / poi che seguir né ritener ti
farien tal guadagno / che non si darien lagno / se 'l vin si divietasse di
, iii-2-998: ha un tono di lagno e il delizioso colore dell'ingenuità sensitiva,
aria del suo monotono rullìo e del suo lagno insistente. bocchelli, 1-iii-183: qualunque
: or sentenziate s'a torto mi lagno / e se questo non è ben coral
[la voce] precipitava al flebile del lagno infantile. -con uso avverb
d'annunzio, iii-1-330: non mi lagno, non gemo. poiché bisogna vivere
i'vi farò impiccar con pene e lagno / da questo boia qui, vostro compagno
): or sentenziate s'a torto mi lagno / e se questo non è ben
, 18-37: io seggo e mi lagno / del giovanile error che m'abbandona.
: a casa si tornò con molto lagno / sì prestamente che
napol. e abr. gnàgnera 'lagno, lamento '. gnàis,
così gravide poi, ci si sente un lagno, una doglia, delle convulsioni,
il diavolo, / che alza il suo lagno / le brevi notti estive / nei
/ e loderommi ancor di che mi lagno. serdonati, 9-473: i padri cominciarono
, 14-475: non s'ode altro lagno che lo scricchiolio degl'incastri delle sedie
da dita esili e incerte, il lagno dolce d'un violino. vittorini,
popolo 'è una delle mie sorgenti di lagno. 2. privo di adeguata
vicinanze. palazzeschi, 3-12: il lagno dolce d'un violino, una palla che
ne lodano pel contenuto; ma il lagno generale è della irregolarità: e ognun m'
lassa! / del mio mal mi lagno, / al ricordo che la saga vestio
. b. corsini, 1-62: mi lagno e mi querelo / d'esser regina
. chiari, 1-iii-104: non mi lagno d'impoverire per voi, ma di trovarvi
carducci, ii-10-260: io non mi lagno che tu mi scriva troppo spesso: io
francesco da barberino, i-263: molto mi lagno / di te che vuo'correggier gli
quella ch'ad amor più non mi lagno, /... / del pianto
di chi m'insidia e nuoce tanto mi lagno a torto, / come della natura
s. v.]: non mi lagno della mia sorte (non solo non
: 'lagnio', vale lo stesso che lagno continuato, mugolìo. cesareo, 1-149:
/ disse al marito suo quasi con lagno: / così m'è fatto dal
magiori / fugivan con dolore e grave lagno. finiguerri, 160: allor si
grave lagnio. redi, 17-98: 'lagno 'tra gli aretini propriamente vale lamento
udire là in fondo alla tettoia come un lagno o un gemito, ora acuto,
, i-380: stava sulle porte senza lagno / a lungamente attendere la tarda /
parlava di nuovo con quel suono di lagno interrotto, accorante... della povera
stampe di sangue, ma non faceva un lagno. saba, 272: di risa
5-224: lo scalpiccio della folla, il lagno dei mendicanti, l'odore amaro delle
i-359: l'apicultore sa che questo lagno / imita il lagno dell'ape regina /
sa che questo lagno / imita il lagno dell'ape regina / quando è furente
giù per la canna del camino / col lagno dell'airone cenerino! 2
otto anni, senza macchia e senza lagno, in una povertà... nascosta
bocchelli, 1-i-403: fece un gran lagno della sventura, incolpando uomini e cose
fai cagno, / letizia dar per lagno, per povertà riccheza. cavalca, 20-401
t'amo, / trami fuori di questo lagno. cenne da la chitarra, vi-ii-193
/ istando tutti insieme in briga e lagno. a. pucci, cent.,
chiese la pace, ed ebbela con lagno. febus-el-forte, 4- 52:
vendicato / sarai per me di ciaschedun tuo lagno. iacopo del pecora, lxxviii-m-195:
: ognun fu malcontento e pien di lagno, / perché pensavan di far meglior guadagno
/ alto volgea, metteano l'onde un lagno. padula, vii-537: il vento
vii-537: il vento fremea, mettendo un lagno / nel cavo tenebroso del castagno.
gravi di alti sensi cosmici del lungo lagno polifonico che fanno le linee telegrafiche agitate
19-378: un mormorio di foglie, il lagno di ima polla,...
occhi spalancati. un silenzio tornito appena dal lagno sottile dei ventilatori. palazzeschi, 3-12
percosso da dita esili e incerte, il lagno dolce d'un violino. montale,
muletti e di carriole, / tra un lagno di montoni / di cartapesta e un
stagnole. sinisgalli, 9-35: come il lagno premonitore / di una tavola o di
. 5. locuz. -darsi lagno: dolersi, rammaricarsi. -anche:
guadagno, / che non si darien lagno / se 'l vin si divietasse di toscana
lor potenza, e nessun si dà lagno / di far altro che male. serdini
1-196: deh, non vi date lagno, / madonna. -fare,
/ madonna. -fare, muovere lagno: lagnarsi, protestare, fare rimostranze
quando è forte davvero, non move lagno, non piange; ma guarda fisa,
». = deriv. da lagno. lago (ant. e
ne ripete l'etimologia dal lamento (lagno), che fa sentire l'ammalato
gente affetta di lebbra quella che iterava il lagno stucchevole. gozzano, i-504: scabbia
io, che rifiutato or qui mi lagno, / l'aiuto indugierò, fin che
ed io taccio, e non mi lagno. 21. che indugia lungamente
magiori / fugivan con dolore e grave lagno. ariosto, cinque canti, 3-48:
poteano il malcontento interno, / ché al lagno libertà non è concessa / dal duro
v-1-282: chiamo l'infermiera. mi lagno. a lungo ella si sforza di
5-224: lo scalpiccio della folla, il lagno dei mendicanti, l'odore amaro delle
1-108: io non intendo ora moverne lagno ai lieti visitatori della brianza, ma
affetta di lebbra quella che iterava il lagno stucchevole... una parte di essa
e di carriole, / tra un lagno di montoni / di cartapesta e un
carducci, ii-10-260: io non mi lagno che tu mi scriva troppo spesso:
la mormorio di foglie, il lagno di una polla..., il
e sopra il tuo morir gemo e mi lagno. g. torti, vii-86:
siena] la pace ed ebbela con lagno. / per riaver lor prigion dier più
quantunque ed obbliato, / non mi lagno di lei. carducci, ii-8-16:
passerette ciciurlano come al carducci un loro lagno strillante. gozzano, i- 1101:
2. figur. lamento insistente, lagno; esitazione. commedia intitolata sine nomine
vigilia di gravi fatti, / come il lagno premonitore / di una tavola o di
da siena, iii-310: io mi lagno fortemente di voi, se egli è vero
di lunga vita. s. gregorio lagno volgar., iv-26 (12):
/ il torto, ond'io mi lagno, al mondo noto, / o procelloso
sbarbaro, 4-63: se ode un lagno, si cala a portare il pronto soccorso
, iv-348: da gran tempo mi lagno della inerzia in cui vivo. al riaprirsi
pungiglione. gozzano, ii-555: questo lagno / imita il lagno dell'ape regina
, ii-555: questo lagno / imita il lagno dell'ape regina / quando è furente
caterina da siena, iii-310: io mi lagno fortemente di voi, se egli è
qual fai cagno, / letizia dar per lagno, per povertà riccheza. chiaro davanzati
è. corsini, 1-62: oggi mi lagno e mi querelo / d'esser regina
quella ch'ad amor più non mi lagno / a te che n'ài tessuto
, ii-555: l'apicultore sa che questo lagno [dell'atropo] / imita il
[dell'atropo] / imita il lagno dell'ape regina / quando e furente
che recapitola queste disperazioni, come un lagno biblico, come un singhiozzo del salmista:
che preceda la farfalla, / misterioso lagno che riempie / uomini e bestie d'
i compaesani, se non forse quel lagno perenne: che tutto a lui andava
, 108: o maledetta ippocrisia, mi lagno / del tuo cacciarti a queste genti
254: compagno, non ti dar più lagno, / fa'pur ch'ai tuo
. chiari, 1-iii-104: non mi lagno d'impoverire per voi, ma di trovarvi
risentirsene. mazzini, 14-130: mi lagno, è vero: perché son uomo,
, 5-24: un silenzio tornito appena dal lagno sottile dei ventilatori. ma dentro al
, lassa! del mio mal mi lagno, / al ricordo che la saga vestìo
da tiro nella massa. non mi lagno. conosco la trincea. 2
signore taciturni: non s'ode altro lagno che lo scricchiolio degl'incastri delle sedie
ove alternativamente sussurra la tortorella il suo lagno amoroso e sbrama l'avvoltoio la sanguinaria
1-1-270: che te vai se con gran lagno / en gran faito e desteiso,
i-359: l'apicultore sa che questo lagno / imita il bagno dell'ape regina
, / a casa si tornò con molto lagno, / sì prestamente che parve girfalco
ferito / dentr'al cor come mi lagno. 4. intr. con
tempo è, ministri, ch'io mi lagno / de'corrotti costumi e de'sfrenati
che recapitola queste disperazioni, come un lagno biblico, come un singhiozzo del salmista.
di quiete. mazzini, 92-322: mi lagno, vedendo a poco a poco sottentrare
s'annunzia / là dove non è mai lagno né sfogo / e al senso
e di carriole, / tra un lagno di montoni / di cartapesta e un bagliare
suggestivo. barilli, 8-98: il lagno del tapino, le litanie delle ore cupide
arangno / chi de texe se da lagno, / no cesando tuta stae / de
magiori / fugivan con dolore e grave lagno. / marsilio, ch'era dentro al
: solingo e tristo io qui mi lagno e gemo! d'azeglio, 2-20:
/ melodioso un clamore / discorde: il lagno dei vinti, / lo scherno dei
'l solfo, né per ciò mi lagno, anzi, che sommamente ne godo.