dissimularla e che nessuno avesse a lagnarsi di lui. ammollificare, tr
facevano scappare, cominciava la nonna a lagnarsi che vivessero in strada. cassola, 2-308
, agg. piagnone; che sta a lagnarsi continuamente, a piagnucolare (detto soprattutto
: ['ntoni] si sfogava a lagnarsi della vitaccia di bordo, della disciplina
da uomo, si voltò in un lagnarsi da men che femmina. goldoni, iii-60
alfio, tutto infuriato, corse a lagnarsi colla vespa che gli dava a bere di
mandava, come tutti i trao, senza lagnarsi, senza cercare di fuggire il suo
di lettere, e si sfogava a lagnarsi della vitaccia di bordo, della disciplina,
fra i trenta e i quarantanni lagnarsi di essere la gene razione
tra i trenta e i quaranta anni lagnarsi di essere la generazione « saltata »,
... /... a lagnarsi ch'era troppo soda / d'asse
particella pronom.). ant. lagnarsi, lamentarsi; querelarsi. novellino,
detto, * essere viltà il lagnarsi ', che finalmente sapea contenere le
tutto trovar che dire, e sempre lagnarsi, è la maniera di non far
: non si può lagnare né dee lagnarsi, perché si lagnerebbe del suo bene
casa tutte, senza che avessero diritto a lagnarsi. einaudi, 1-17: dev'essere
nuove leggi, gli consigliava di non lagnarsi: anche dedotto il 20 per cento,
tragico, non darsene cura: non lagnarsi. boccaccio, dee., 2-2
giovani. pratolini, 1-188: continuava a lagnarsi, a implorare che lo slegassero,
, iv-155: pareva a lei, di lagnarsi, di rimproverare al marito la
e a leticare. -lamentarsi, lagnarsi (a parole). bibbia volgar
il doglioso: fare l'ammalato, lagnarsi insistentemente di malanni lievi o inesistenti.
5. lamentarsi, far rimostranze, lagnarsi, querelarsi del comportamento altrui, di
d'azeglio, 4-i-141: sarebbe strano lagnarsi che la censura dalle mani d'un
amici; i quali han tutti da lagnarsi della mia tarda epistolografia. gramsci,
uomo, / nato per breve età, lagnarsi molto, / perché andar gli convenga
parlare); crucciosamente, amaramente (lagnarsi). dante, purg.,
. 7. brontolare, piagnucolare, lagnarsi. -anche sostant. melosio,
prende diletto di usar frode non dee lagnarsi di rimaner frodato. nannini [olao magno
. per estens. soffrire, penare, lagnarsi, affliggersi, rammaricarsi. -anche:
follia. pavese, 6-178: cominciò a lagnarsi e accusare tutti noi...
. comisso, 17-55: è inutile lagnarsi delle dittature se si coltiva l'idolatria
che non finiva di gemere e di lagnarsi, riconobbi nel suo portamento indici di
essi [gli scrittori settentrionali] lagnarsi del rigore del cielo e dell'asprezza
mai dato al torti nessun motivo di lagnarsi di me; bensì egli ne ha dato
dell'asino grigio, senza osar di lagnarsi. faldella, 5-88: intanto l'onesto
alberi strani che l'etrusco pellegrino udì lagnarsi. -intricato. nannini [
schernire e chiedere ragione, atterrire e lagnarsi, essere sfacciato e irreprensibile. non
o fare sentire le proprie lagnanze: lagnarsi. tommaseo [s. v.
ch'i'sentia / pietosamente piangere e lagnarsi. petrarca, 205-5: alma, non
, ii-140: udivalo le notti intiere lagnarsi, sospirare e qual frenetico divincolarsi per
i e le frondi, e gli augei lagnarsi, e tacque / mormorando fuggir per
lagnava, anche la donna prese a lagnarsi a sospirare a mugolare, ad ansare
e averà sempre di che dolersi e lagnarsi in secula seculorum. cariteo, 141
gemelli careri, 1-i-345: chi vuol lagnarsi col gran signore di qualche manifesta ingiustizia
): e ch'ella non abbia a lagnarsi di te!] padula, 325
3-179: trovava sempre il modo di lagnarsi dei padroni. stringeva le labbra,
s'odon di lor follia, di sé lagnarsi, / che fùr poco avveduti a
. muratori, 6-289: egli ha da lagnarsi solamente di se stesso, se al
-non potersi lagnare, non avere da lagnarsi: aver ragioni di essere soddisfatto,
, agg. ant. che è solito lagnarsi di tutto e di tutti; lagnoso
. -fare, muovere lagno: lagnarsi, protestare, fare rimostranze.
protesta, disapprovazione; fare rimostranze, lagnarsi. bartolomeo da s. c.
: fare rimostranze, protestare; lagnarsi. mazzini, 83-147: il prigioniero
). tose. lamentarsi, lagnarsi. nieri, 3-108: 'lammiare'
pochi giorni prima egli udiva suo fratello lagnarsi della poca larghezza di suo padre. d'
bottari, 5-188: lasciando di più lagnarsi del ritoccare, passiamo a quella maledizione
di sorpresa, dopo alquanto schermirsi e lagnarsi d'esser trattati in cerimonia, il bacile
s'odon di lor follia, di sé lagnarsi, / che fùr poco avveduti a
così di leggieri della loro fortuna e lagnarsi dell'ingiustizia loro usata e delle meschine
lamentarsi con toni queruli e piagnucolosi; lagnarsi, recriminare; strillare, strepitare.
minàgolo). ant. miagolare; lagnarsi, lamentarsi. luca pulci, 1-7-66
annusare l'aria che tirava, e lagnarsi di qualcosa. una miserabile querela.
grazia delle donne, solo un modo di lagnarsi d'esser debole, di temere qualche
chiusi lo può fare; ma non può lagnarsi del monocolo che adopera il suo occhio
/ e le frondi, e gli augei lagnarsi e tacque / mormorando fuggir per l'
musica. -senza lamentarsi, senza lagnarsi. i. andreini, 1-130:
, 2-126: la donna prese a lagnarsi a sospirare a mugolare, ad ansare
l'abitudine di lamentarsi continuamente o di lagnarsi per un nonnulla; brontolone.
terzo... vien fuori a lagnarsi del servizio di sgombero della neve, dicendo
/ dirsi reina naturale antica, / lagnarsi non potria che altri il si tegna,
/ dirsi reina naturale antica, / lagnarsi non potria che altri il si tegna
97: so che l'uomo a lagnarsi è destinato, / e a le fatiche
. manni, 2-17: incominciò a lagnarsi internamente della sua rea sorte che il
schernire e chiedere ragione, atterrire e lagnarsi, essere sfacciato e irreprensibile. tarchetti
due soli motivi aveva il padrone di lagnarsi di lui: che aveva sempre sul petto
in mezzo la via; il popolo lagnarsi e tumultuare; i più tra i
1. -nicchiare a pan bianco: lagnarsi pur essendo in condizione buona o privilegiata
. goldoni, vili-1093: può egli lagnarsi di me? gli ho mai mancato
15. locuz. -cantare il passivo: lagnarsi. rosa, 43: di pindo
fuori sulla 'gazzetta privilegiata 'a lagnarsi di non so quante pecche di quel
senza alcun pericolo ch'ella avesse a lagnarsi di persecuzione. -tentazione (
col padre mio il suo personaggio, a lagnarsi altamente della indocilità mia, ad approvare
sapeva di lettere e si sfogava a lagnarsi della vitaccia di bordo. -incontrare
. letter. abitudine, tendenza a lagnarsi in ogni occasione, anche a torto.
al pianto dei bambini); lagnarsi in modo querulo. buonarroti il
n. 12. -piangersi addosso: lagnarsi eccessivamente, essere incline altautocompatimento.
2. proprio di una persona solita a lagnarsi, anche per motivi irrilevanti.
9-62: clelia con voce piccina cominciò a lagnarsi che si sentiva un vecchio rudere.
ch'i'sentia / pietosamente piangere e lagnarsi. cavalca, 20-366: diceva sì
in partic. in tono lamentoso; lagnarsi del proprio stato per richiedere l'aiuto
volta. faldella, 14-133: 'piolare': lagnarsi, rammaricarsi, piemontese 'sclamé', manca
intr. (plàito). ant. lagnarsi, lamentarsi, mostrare rimpianto.
propria sofferenza; gemere, lamentarsi, lagnarsi. elegia giudeo-italiana, xxxv-i-37: la
io credo che nessuna di noi debba lagnarsi dell'altra, ma solo della infedeltà
. marino, 1-4-175: dopo molto lagnarsi [psiche] in piè risorge,
-fare di ogni cosa una predica: lagnarsi e trovare a ridire di tutto.
i corpi all'adorazione del cielo, lagnarsi con amare lagrime de'falli commessi.
, annusare l'aria che tirava e lagnarsi di qualcosa. una miserabile querela.
. { querulo). letter. lagnarsi, lamentarsi. petruccelli della gattina,
assenti fanno quistione. -lamentarsi, lagnarsi. seneca volgar., 3-68:
siena, i-21: per dolersi e lagnarsi non si sollevano le fadighe: anco
. e letter. lamentarsi, lagnarsi; mormorare, bronto lare
padre mio il suo personaggio, a lagnarsi altamente della indocilità mia, aa approvare
pronom. protestare a gran voce; lagnarsi. niccolò del rosso, 1-130-3:
dire che le donne hanno torto di lagnarsi degli uomini perché in fin dei conti sono
creonta. 31. rammaricarsi, lagnarsi e, anche, risentirsi per una
s. v.]: 'rilagnare': lagnarsi di nuovo. = comp.
servitori. 3. intr. lagnarsi, protestare, fare contesa. fanfani
fiamme. ma forse egli intese di lagnarsi di non le aver data una maggior ripolita
. bottari, 5-188: lasciando di più lagnarsi del ritoccare, passiamo a quella maledizione
di lettere, e si sfogava a lagnarsi della vitaccia di bordo, della disciplina,
io credo che nessuna di noi debba lagnarsi dell'altra, ma solo della infedeltà
tale risurrezione ben confermata, comportiamo senza lagnarsi il timore della morte. passeroni,
rùzere, intr. ant. lamentarsi, lagnarsi. storia di stefano, 5-7
salmodiando piano. -brontolare, lagnarsi. e. cecchi, 6-368:
tra i trenta e i quaranta anni lagnarsi di essere la generazione saltata, cioè
di lettere, e si sfogava a lagnarsi della vitaccia di bordo, della disciplina,
ch'i'sentia / pietosamente piangere e lagnarsi. boccaccio, 1-ii-337: su per
essere avvezzo al tutto per soffrire senza lagnarsi i vapori schifosi che colono l'olfatto
pelosi, e succhiando non smetteva di lagnarsi del sole. non capisco come clara,
assaggiare venti dilicate pietanze, sbadigliare, lagnarsi del loro stomaco, e gli uomini imitarle
metastasio, 1-ii-850: or chi potrà senza lagnarsi epiangere / narrar d'europa i dolorosi gemiti
, perotti trovava sempre il modo di lagnarsi aei padroni. stringeva le labbra,
un terzo... vien fuori a lagnarsi delservizio di sgombero della neve. bacchelli,
). -per estens.: lamentarsi, lagnarsi. forteguerri, vii-2-52:
assaggiare venti dilicate pietanze, sbadigliare, lagnarsi del loro stomaco. leopardi, iii-634:
che avendo troppi e giusti motivi per lagnarsi del genere umano, gli slancia contro un
: io credo che nessuna di noi debba lagnarsi dell'altra, ma solo della infedeltà
siena, i-21: per dolersi e lagnarsi non si sollevano le fadighe, anco si
fretta, laboriosa senza zelo, senza lagnarsi della fatica e senza andarla a cercare,
, 708: la vostra età principia a lagnarsi di qualche lustro superfluo.
giovinetta parea / pei sussequenti versi / lagnarsi di suo danno. savonarola, iii-241
prosa. pirandello, 7-175: ma perché lagnarsi del padre, se egli si era
signora fifina non ha verun motivo per lagnarsi della tirannia maritale. de amicis,
luna. marino, 1-4-175: dopo molto lagnarsi in piè risorge, / ratto poi
pazienza, e non aprì la bocca a lagnarsi, quando gli furono le mani aperte
305: fate ch'ella non abbia da lagnarsi pure di una parola torta. 13
xvii-439: se le altro che lagnarsi nel pericolo, che accorrere al bisogno,
lo vedete, ha da finire, e lagnarsi di abbandonare qualche anno prima le cose
sapeva di lettere, e si sfogava a lagnarsi della vitaccia di bordo, della disciplina
cfr. dolere). lamentarsi, lagnarsi. tozzi, iii-75: creduto ch'
più calda, forse più tenera, per lagnarsi dei tanti ostacoli contro cui era andato
sm. letter. abitudine, tendenza a lagnarsi in ogni occasione, anche a torto
ragazzotti del circolo operaio è venuto a lagnarsi da me. = nome d'agente