quali i pietosi pianti e le amare lacrime de'suoi congiunti fossero concedute. 5.
le fronde lacrimavano, e quelle miriadi di lacrime adamantine riscintillavano al chiarore lunare. idem
italia. cicognani, 3-204: quelle lacrime gocciolanti dagli occhi abbacinati sulle flaccide gote
corpo s'abbandona, / e di copiose lacrime 10 bagna. berni, 11-13 (
abbandonò al fondo, sopraffatta, rompendo in lacrime senza freno. idem, iv-1-42:
troppo intensa o improvvisa; con le lacrime). petrarca, 51-2:
d'annunzio, iv-1-354: e le lacrime d'improvviso le empivano gli occhi abbattuti
, 2-217: chi per non sparger lacrime / s'abbioscia e cede -è vile.
né i vecchi padri abbracciaci con infinite lacrime i figliuoli... potevano con
i-45: sentì gli occhi empirsi di lacrime bollenti; che lo accecavano. palazzeschi
, e l'occhio carco / di lacrime in un riso almo si accese. d'
e simili altre assai, / che lacrime accompagnano e sospiri, / pregar non
tale che durò fatica a tener le lacrime. idem, pr. sp.,
, il succo dei frutti; le lacrime; la saliva; torina. - fare
vili proposti ed accettati senza rossore, lacrime più acri di qualunque tossico,.
non aver, come vorresti, le lacrime e il cuor tutto addolcito; ché
sono fatte sotto il sole, e le lacrime de'meno possenti, e nessuno è
/... io seguo con dolci lacrime / e adoro i tuoi sparsi vestigi
fu tolta lor narrai, / con lacrime affermando il dolor mio. di capua
. d'annunzio, iv-1-490: le lacrime, i singhiozzi, le frasi ambigue,
lato alli piedi suoi: e colle sue lacrime cominciò a bagnare li piedi di iesù
e l'affetto poteron pascersi alfine di lacrime e di funebri riti intorno ai dilaniati
affetti, ch'io prorompeva in dirottissime lacrime. manzoni, 4: ne gli
): e quinci tacendo, alquante lacrime dietro a profondissimi sospiri mandate per gli
: e anch'io pregai: di lacrime / io gli abbracciati altari / sparsi.
giovane, 9-204: vin d'amarasche, lacrime, e raspati / più che da
quello dell'acqua di mare, delle lacrime). giamboni, 2-67:
. ambasciosa e con pietosi preghi e lacrime, ritenne quello pieno di pensieri.
, 39: e il gusto delle lacrime era come / un'ambrosia proibita.
possiamo mutare noi? pesano forse le nostre lacrime? ciascun uomo è uno qualunque,
. cicognani, 2-129: sempre in lacrime e con gli occhi ammani- molati
sentimento snervante da cui hanno origine le lacrime. 3. ant. rendere
; gli occhi gli si empirono di lacrime. una tragica ammonizione gli sonò nel
pasce, / ma sol d'incenso lacrime e d'amomo, / e nardo
(65): e con amorevolissime lacrime mi pregava. caro, i-309: i
1-69 (166): con amorosette lacrime lei mi pregava, che di grazia io
, avendo ancóra gli occhi pieni di lacrime. negri, 2-605: corpo inquieto,
catena che colavano dalle gubìe come lacrime nere. moravia, ii-189: prese dal
meglio di te che non bisogna angariare con lacrime e proteste la morte dei nostri
/ vidi il tuo fulmine nelle mie lacrime, / non te, il tuo fulmine
, 443: egli doveva risucchiare le lacrime, che, giù per le gote,
l'angoscia è mio cibo, le lacrime sono beveraggio, e la pena pane.
lo illuse pienamente. ci dividemmo senza lacrime. ma ritornato nel carcere, fui
per cui è la naturai discesa dehe lacrime. targioni tozzetti, 12-5-98: da questo
lorenzo de'medici, i-196: ma le lacrime mie fan nuovi fonti, /.
lo morse, a corra- dino salirono lacrime agli occhi. per un istante, annebbiato
della sua voce annunziava già le grosse lacrime che di lì a poco sarebbero scese
. leopardi, 1-82: e di lacrime sparso ambe le guance, / e il
antifrasi benedirlo. magalotti, 7-70: le lacrime d'esone, oggi comunemente l'acqua
garga- nico, da far venir le lacrime agli occhi di dolcezza, quando è
di catena che colavano dalle gubìe come lacrime nere. 7. locuz.
, 23 (387): le sue lacrime ardenti cadevano sulla porpora incontaminata di federigo
dell'esistenza come dalle carezze e dalle lacrime di un commiato d'amore. pratolini
le si prolungava il sapore amaro di quelle lacrime e insieme le scendeva nel petto.
gianicolo. manzini, 7-159: due lacrime avare che gli arrossano e gli bruciano
. idem, iv-2-387: le sue lacrime che certe volte si mettevano a colare
nero. mar fonda chiamava lacrime di tenerezza su'miei occhi che chetti
ancóra non conoscevano if sale amaro d'altre lacrime o l'arsione, ben più terribile
urinari, vasi chiliferi, saliva, lacrime, midollo, nervi). 2
., ix-336: e colle sue lacrime cominciò a bagnare li piedi di iesù
fazzoletti in mano, per asciugarsi le lacrime. déledda, ii-662: vuotava d'un
: la signora sindachessa si asciugava le lacrime con la cocca della bandiera. banti,
del vino. 4. senza lacrime (gli occhi, il viso).
ascoltanti spesso con gli occhi pregni di lacrime. d'annunzio, iv-1-656: modulava
inclina le orecchie tua e ascolta le lacrime mie, le quali io spargo e
lattiginosa, che si solidifica rapidamente in lacrime o in masse irregolari, assumendo un
: secondo aristotile, questa differenzia hanno le lacrime che procedono da letizia da quelle che
52: vedrete in un amante suspir, lacrime, sbadacchiamenti, tremori, sogni,
il popolo, non potendo astringere le lacrime, piangeva. 4. ant
: una vedovella... / di lacrime atteggiata e di dolore. poliziano,
: ella aveva la voce piena di lacrime, la bocca atteggiata di dolore. idem
la bragia / ma con tutte le lacrime dell'alba. panzini, ii-61: noi
s'attuffa a tacqui, che son le lacrime della compunzione nelle quali cerca lavarsi,
giovanni, 61: la donna con molte lacrime gli si avventò al collo, ed
quanti eserciti, quanti miracoli, quante lacrime, quanti bagherozzi sono passati tra quell'
e mi s'empivano gli occhi di lacrime, parte di sdegno e parte dalla
mi grava: / perché pur bagni di lacrime il viso? ». lorenzo de'
chi non sospiri? / e distillare in lacrime i martiri / per tal, che
. alfieri, viii-77: delle calde mie lacrime bagnarti / concesso m'è, pria
. jahier, 37: bagna di lacrime il suo guanciale, solo nel nero della
core, per forma che tutto bagnato di lacrime non possendo più dormire, fui costretto
e la mia cara compagna, bagnata di lacrime per lo distacco da'suoi parenti,
nei tremuli ch'eran come pioggerelle di lacrime. paolieri, 2-43: riprese a trascinarsi
/ per il mondo intero. / fresche lacrime del cielo / come rugiada al fiore
come rugiada al fiore, / dolci lacrime del sentimento / come balsamo al cuore
bandiere, / di rendere piaghe e lacrime a pietà / nelle città distrutte,
alle bandiere, / di rendere piaghe lacrime e a pietà / nelle città distrutte,
. marotta, 2-1 io: le lacrime mi accecarono, sollevai il bastoncino su
alle bandiere, / di rendere piaghe e lacrime a pietà / nelle città distrutte,
, e frondeggiando adombra, / e lacrime odorate instilla e sparge. =
». leopardi, 1-84: e di lacrime sparso ambo le guance, / e
tornò in vestaglia col viso coperto di lacrime. cassola, 2-157: ultimo si
sopra la faccia sciupata di sua madre le lacrime far col belletto e la cipria un
, belli i sospiri, belle le lacrime, i dolori e le passioni amorose,
dopo di che, è scoppiata in lacrime. 8. come pleonasmo rafforzativo
core, per forma che tutto bagnato di lacrime non pos- sendo più dormire, fui
passate con lei, sorridente tra le lacrime, a raccogliere insieme, e a ricomporre
, più volte con parole e con lacrime mi ringraziava. guarini, 417:
secondo la forma, come benzoino in lacrime, benzoino amigdaloide, benzoino in sorte
la scolaresca insolente, beffandosi delle nostre lacrime, e non finiva mai di sfilare
. salvini, 31-26: parevano quelle [lacrime] d'ogni nettare più beverecce.
pasce, / ma sol d'incenso lacrime e d'amomo, / e nardo e
reina, né bisognosa de le vostre lacrime né d'alcuna misericordia per lo viaggio
affetto, la faceva commovere sino alle lacrime. pea, 7-78: non so se
ribellava; gli occhi mi si gonfiarono di lacrime. palazzeschi, ii-597: ma questa
talvolta, nel fondo della boscaglia piangere lacrime bollenti come lava. tozzi, i-45
scrivania, sentì gli occhi empirsi di lacrime bollenti. 2. per estens
albano, a te, con infinitissime lacrime. salute; ho scritto questo brieve
, 1-140: ha gli occhi gonfi di lacrime,... la boccuccia broncia
. soffici, ii-57: le grosse lacrime che gli colavano dagli occhi lustri,
non avrei potuto vedere le loro lacrime disseccate dal bruciore prima di scorrere
; / or sarà in pianti e lacrime parigi. ariosto, 14-7: ma né
sua fortuna / voltare il viso di lacrime asciutto. ariosto, 43-139: de la
di buffetti e guanciate dà saliva e lacrime. panzini, ii-389: e numerando queste
, 61: scendono buone / le lacrime sulle gote, / sulle gote del
si mise a piangere cocentemente, con grosse lacrime che, scendendole per le guance e
che dalla cima. -far cadere le lacrime: provocare una forte commozione.
sonando; e sempre gli facevo cadere le lacrime con gran sospiri ogni volta che lui
un'ombra di bene, a preparare le lacrime per quel giorno calamitoso. soffici,
grandissime. faldella, 2-188: quelle lacrime gli vuotavano le mani; salivano in
, nel sud, / calda di lacrime e di lutti. donne, / laggiù
dell'azione e della disperazione. -calde lacrime, caldi occhi: pieni di dolore,
, a mal suo grado le calde lacrime gli colmarono gli occhi ed alcuna pure
anni prima d'intraveder] o nelle lacrime di una donna pubblica fermata per strada
pianto, / in più viluppi e lacrime 'l fa intrare. boccaccio, dee
color ferro, asciuga e cancella le lacrime con due colpi di piumino. 2
li piedi al morto papa non sanza lacrime. a. f. doni, 3-6
idioma questa parola féal a forza di lacrime e di sangue; e a forza di
e di sangue; e a forza di lacrime e di sangue è stata cancellata dal
: che dirò delle perle, che son lacrime dell'aurora? questa piange per far
discorso, e una di quelle curiose lacrime le restò su uno zigomo, piccina e
caratteri, gli occhi si riempivano di lacrime. pirandello, 5-24: si mise a
il misero carcere, questa piena di lacrime ricevila, e rendila al cielo. o
dell'esistenza come dalle carezze e dalle lacrime di un commiato d'amore. ojetti
sul serio, e si versavano vere lacrime per vere sciagure, e tutti gli
tremò, gli occhi le si empirono di lacrime; in quel momento era convinta ella
soldati, madri / dal ventre inaridito dalle lacrime. pavese, 89: tra le
chiamar caro: tanto mi costi di lacrime e di sudori e di molta amaritudine.
fatica, dalla nostra pena, dalle nostre lacrime, ti sarà fatta pagar cara.
cui mi licenziavo da lei scoppiò in lacrime, dopo avermi trattato malissimo per tutto
-fluire, scorrere in abbondanza (le lacrime). bandello, 2-21 (
mi balza e più mi cascan le lacrime. 7. archit. e
moglie avea perduto, pensava che le lacrime e le parole di polissena procedessero da
; e sempre gli facevo cadere le lacrime con gran sospiri ogni volta che lui mi
dal fondo del letto. -cavare le lacrime: commuovere, far piangere, suscitare
cavo delle tue orbite / brillavano lenti di lacrime / più spesse di questi tuoi grossi
il suo ruggier temea, / di lacrime bagnando spesso il volto, / ma più
commedia. tozzi, i-325: le lacrime caddero sul pane... mentre egli
, con che pietà, con che lacrime, ariosto, 8-34: che sia il
non in chiamosa boce, ma con lacrime e con intensione di cuore.
i chiarelli, i grechi e le lacrime sono troppo famosi. maia materdona, i-115
1-61: gina la guardava, vide le lacrime che le bagnavano gli zigomi, tornò
mia disperazione che s'esasperò fino alle lacrime. pavese, 4-148: la gioia di
/ del fòro, io seguo con dolci lacrime / e adoro i tuoi sparsi vestigi
gola. quasimodo, 2-49: le lacrime le chiusero la voce. 16.
, come rido! mi vengono perfino le lacrime agli occhi! mi fa perfino male
soldati, madri / dal ventre inaridito dalle lacrime. 32. abbottonato, stretto
di sé, ella, pur con le lacrime agli occhi, trovava per ciascheduno dei
e ribasciava con il bagnarci tutte di lacrime. - cicariuòla, e ciance.
cuore gonfio e gli occhi pieni di lacrime. tutto, sì, era pronto.
, ii-100: oh! di cocenti lacrime / righiam sommessi il ciglio, /
dormire all'ombra di tutte le mie lacrime: / tenue ombra, e senza viso
santo matrimonio. 4. lacrime di coccodrillo: di chi, dopo aver
morto, con lamentevole voce e molte lacrime lo piagne, e finito il lamento
, risponderei ora, le mie non erano lacrime di coccodrillo. 5. ant
prati, ii-100: oh! di cocenti lacrime / righiam sommessi il ciglio, /
3-584: piansi le mie più cocenti lacrime. 5. figur. mordace
si mise a piangere cocentemente, con grosse lacrime che, scendendole per le guance e
); lasciar scorrere, stillare (lacrime: gli occhi; muco: il naso
nella corte inzuppandola d'umidità, e lacrime delle cose si sentivan gocciar sulle lastre
/ ma ch'abbian tutti bada / lacrime di rugiada, / il collo torto e
, a mal suo grado le calde lacrime gli colmarono gli occhi ed alcuna pure
. carducci, 690: sette fiasche di lacrime ho colmate, / sette lunghi anni
colmate, / sette lunghi anni, di lacrime amare. quasimodo, 2-27: mentre
color ferro, asciuga e cancella le lacrime con due colpi di piumino.
grosse panzanate, suspiri a posta, lacrime a comandamento. -avere comandamento: ricevere
dell'esistenza come dalle carezze e dalle lacrime di un commiato d'amore. gozzano
de la contrada a veder quello che senza lacrime o voi dormenti ne i materni colli
al piacere grandissimo, commossono per forza le lacrime, udendo sì ben ragionare de l'
più d'uno aveva ucciso la viltà delle lacrime vane e in più d'uno aveva
sonando; e sempre gli facevo cadere le lacrime con gran sospiri ogni volta che lui
il cor acceso e compunto fa sorger lacrime da gli occhi, onde, come quelli
medici, 634: ancora che con lacrime ed afanno, non posso però fare
tale, che durò fatica a tener le lacrime. carducci, i-1185: e per
1-43: ogni abboccamento, condito di lacrime, gira gira, somigliava ad uno
detto, che il cuore sia cagione delle lacrime, narrare come naturalmente le lacrime procedono
delle lacrime, narrare come naturalmente le lacrime procedono più tosto dal cuore che dagli
un sangue del penitente, cioè dolorose lacrime del peccatore confitente. s. degli arienli
da cui basta togliere il mantello per scoprire lacrime e sangue. g. bassani,
sue che la seguian cogli occhi / di lacrime suffusi. leopardi, 2-164: questo
, ahi presto! / di vedovili lacrime inaffiati, / proteggete i miei padri
le irraggiò tutta l'anima e con lacrime dolci la ridestò e allora la subita luce
fare un mestiere. -consumarsi in lacrime: piangere dirotta- mente. simintendi
, 2-28: e si consuma in lacrime / e si scioglie in quelle acque di
vicino allo stendardo il figlio conteneva due lacrime che sentiva più grandi degli occhi:
; e sempre gli facevo cadere le lacrime con gran sospiri ogni volta che lui mi
de'medici, 634: ancora che con lacrime ed afanno, non posso però fare
, ma delicatissimo e quasi unto di lacrime al di sotto degli occhi, nel
quale, dopo aver asciugato in segreto le lacrime, alzò la testa, come se
la lingua zerga, 348: 4 lacrime da contramaglie ': ducati.
tranquillità, si getta per un poco alle lacrime, parendogli così di purgar la contumacia
con gli altri, per l'abbondanzia delle lacrime d'amore. ceracchini, 1-1-162:
calcoli per mezzo dei cogli occhi / di lacrime suffusi; e lei dall'alto / vedean
. palazzeschi, 23: talora grandissime lacrime / si avanzan dagli occhi di habel,
a questo racconto io ebbi un convulso di lacrime. = voce dotta, lat
con la faccia graffiata e coperta di lacrime. piovene, 1-94: si scorgevano altre
s'abbandona, / e di copiose lacrime lo bagna. marino, vii-262: ella
disonore » chiosa un altro parolaio senza lacrime, imprimendo l'estremo sussulto dell'applauso all'
io [canzone] del petrarca sovra le lacrime / passai tingendo d'azzurro l'aere
s'abbandona, / e di copiose lacrime lo bagna. lorenzino, 223: e
dolore che intoppava in un mare di lacrime. montale, 2-16: sullo scialbo corse
nella corte inzuppandola d'umidità, e lacrime delle cose si sentivan gocciar sulle lastre.
è stato cosparso d'assenzio e di lacrime, estrattemi più dal cuore che dagli
chiamar caro: tanto mi costi di lacrime e di sudori e di molta amaritudine.
mio cielo interiore come una costellazione di lacrime. panzini, ii-455: non vi ho
, gli occhi le si empirono di lacrime; in quel momento era convinta ella
. / rose vogl'io, non lacrime / sul funebre lenzuol. collodi, 138
9-1-3: crediate pure, che le lacrime mi vengono agli occhi. algarotti,
crescerete, ahi presto / di vedovili lacrime inaffiati, /
tasso, 4-74: e le nascenti lacrime a vederle / erano ai rai del sol
negli occhi, toglie l'ardore e le lacrime. bencivenni, 5-96: impiastro.
bontà e clemenza non disprezzi le tarde lacrime mie e la mia inutil compagnia;
2-45: la povera signora si struggeva in lacrime; ed il giannattasio si rodeva di
cuore gonfio e gli occhi pieni di lacrime. pancrazi, 2-69: e la pernice
, e ratte- nendo a stento le lacrime. saba, 581: ti dico addio
sanctis, iii-34: attraverso le sue lacrime vedi brillare la cupa fiamma dell'odio
cola un succo resinoso a guisa di lacrime; parecchie specie si coltivano per ornamento
eccesso del riso non può astenersi dalle lacrime. d'alberti, 280:
sacco lacrimale che provoca la fuoriuscita di lacrime sulle guance e rarrossamento dell'angolo interno
, che si manifesta con scolo di lacrime purulente. tramater [s. v
sf. medie. flusso abbondante di lacrime per occlusione del sacco lacrimale o per
-versare (un liquido). -dar lacrime: versarle, spargerle, mettersi a
cuore silenzioso, e si consuma in lacrime / e si scioglie in quelle acque
, dall'aspetto ascetico, le grosse lacrime che gli colavano dagli occhi lustri,
in mano e teneramente baciandola con molte lacrime onorando la fede e l'amore del suo
. manzoni, 410: chiedano ai posteri lacrime, non per la morte dolorosa,
sento la mia persona eli- quarsi in lacrime, che son quasi prolapso in una epi-
risi / per ricacciare dentro le mie lacrime, / ché la pietà degli uomini
con grandissima commozione d'animo e con lacrime deplorata gravemente la sua miseria, e
pena mal dissimulata, le confidenze e le lacrime delle abbandonate, si depositavano come miele
vi ricordate quanto abbiamo sofferto, quante lacrime abbiamo sparse? foscolo, xviii-410:
desio dilungato, in continuo dolore e lacrime mi consumo. diodati [bibbia]
già ne'detti, italia si dimenticherà delle lacrime della sua vedovanza e giubilerà al riaprirsi
, mischiando non poche parole delle nostre lacrime colle loro. parini, giorno,
fatte sotto il sole, e le lacrime de'meno possenti, e nessuno è adiutatore
2. asciugato (il pianto, le lacrime). -anche al figur.:
rabbia di mozzicato da un cane, lacrime di sangue e di cenere non deterse
la faccia stravolta, su cui le lacrime scorrenti e le macchie di rossetto mettevano
. leopardi, 1-81: e di lacrime sparso ambe le guance, / e il
volgarmente si chiama sangue di drago in lacrime. = voce dotta, comp
ii-100: donqua, madonna, se lacrime e pianto / del diamante frange la dureze
una limpida fontana, / de le lacrime sue purgando l'alma, / ov'era
, iii-1-925: e per arte le lacrime care / di quelle giovanette sorelle /
occhio bianca e stretta, cioè rappresa delle lacrime. 9. locuz. -essere
. tasso, torrismondo, 3321: ahi lacrime, ahi dolore: / passa
. -dileguarsi in pianto, in lacrime: sciogliersi in pianto, piangere dirottamente
): forse, o sciagura degna di lacrime ancor più amare! la madre,
. cardarelli, 6-90: scoppiò in lacrime, dopo avermi trattato malissimo per tutto
balcone. -sgorgare (le lacrime). trissino, xxx-4-58: e
regina / con gli occhi ancor di lacrime coperti / ch'a mal grado di
corpo l'alma si disranca, tante lacrime getto. = comp. da di-con
, / allor che li occhi in lacrime ridenti / vi baciai con le labbra impallidite
sopra il fratello suo: dirompevansi le lacrime, ed entrando nella camera pianse.
. locuz. - dirompere, dirompersi in lacrime, in lamenti: prorompere in manifestazioni
(con riferimento alla pioggia, alle lacrime, al pianto); a dirotto.
un pianto, un lamento, le lacrime). dante, purg.
11. locuz. avverb. -dirotto in lacrime, in pianto: che si strugge
ritegno, disperatamente (con riferimento alle lacrime). cavalca, i-91: volendo
frango / con mille preghi a pie lacrime misti? bracciolini, 2-23-71: già la
mor- demi! / o come in lacrime gli occhi disciogliemi! monti, x-3-554
amorosi e caldi mia desiri, / lacrime divenuti, la raccolta / rabbia per gli
malizioso sdegno feminile, di cui le false lacrime soglion esser più potenti, che quantosivoglia
che fra le migliaia avevano, vincendo le lacrime, decifrato il loro. comisso,
i carnali occhi / disfatti da dissimilate lacrime, / l'orecchio assurdo, - /
/ come fanciul battuto, a versar lacrime. firenzuola, 769: non vi affoltate
, marta e maddalena, 31: con lacrime e sospiri e singhiozzi si faceva sentire
a maria. pea, 7-45: le lacrime bagnavano le ginocchia del vecchio prete,
luce che fa risplendere le loro false lacrime. -indignarsi. forteguerri,
dispettoso abbandono d'una terra inzuppata di lacrime. -di carattere ombroso, facile allo
a questa plebe / che il fonte delle lacrime è dissecco / per sempre nella nostra
. borgese, 1-241: allora pianse, lacrime vere, sebbene con singulti troppo forti
bosis, 49: o dirotte dal ciel lacrime! o buona / clemenza di lassù
rimedio migliore si poteva trovare a levare le lacrime e i sospiri che 'l lume degli
in quel giorno, tu sai quante lacrime furono sparse. = voce dotta,
. -dissolversi in pianto: abbandonarsi alle lacrime. s. caterina da siena,
goccia; provocare il pianto, le lacrime. - anche assol. dante,
tutto quanto si risolveva e distillava in lacrime. epicuro, 126: solo da
uomini santi, che si distillano in lacrime di compunzione. -dissolversi, dissiparsi,
, i-50: concludesi per questo le lacrime avere due cagioni, l'una la passione
-provocare (il pianto, le lacrime); produrre, trarre fuori (
il core, / la pietate e le lacrime disvia. monti, x-3-370: la
/ sempr'ora in pianto e 'n lacrime disvio / l'afflitto, lasso e
amore, la vite, essa piange lacrime schiette ed è ancor vivo il dittàggio:
la cui vista era per le molte lacrime divenuta tanto in dentro e così abbassata.
fòro, io seguo con dolci lacrime / e adoro i tuoi sparsi vestigi,
convenne troppe volte servir da doccia alle lacrime altrui, da soffione agli altrui sospiri
: in prima, piagniere con docciante lacrime e sospiri si conviene all'animo mio.
amanti sono sempre pieni di lamenti e di lacrime e di rimbrotti e dispettosi come gli
di cupa doglianza, / solcata di lacrime il volto. negri, 2-364: il
gramezza. boccaccio, ii-4-101: le lacrime dolenti non potea / tener, ma cominciò
uomo, l'inteneriscono e lo risolvono in lacrime. tasso, 9-86: da'sembianti
la dolcezza non è necessaria, né le lacrime; ma spero che voi l'averete
sarebbero venute in luce, e che le lacrime dei dolenti non avrebbero trovato un vendicatore
: levandosi quella dolorazione e forbendo le lacrime. = deriv. da dolorare.
(596): gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d'aveme sparse
, significò alla reina sua moglie con lacrime, dalle quali era solito astenersi eziandio
mano con un fazzoletto di pizzo, mentre lacrime di gelo le solcavano le gote e
iv-306: non fate più resistenzia alle lacrime e a sudori che gittano li servi
imbriani, 2-217: né senza amare lacrime / ti stringerò le mani /
zappa e col cortello e con continue lacrime domava la vita sua. l. salviati
, l'inteneriscono e 10 risolvono in lacrime. delfino, 1-114: ergonda è donna
: dopo aver asciugate in segreto le lacrime, [lucia] alzò la testa,
ii-59: il dì sospiro, e le lacrime ch'io / per vergogna nascondo,
; /... / dove ha lacrime un'alta sventura, / non c'
volgarmente si chiama sangue di drago in lacrime. baldi, xxx-13-90: manda l'
giamboni, 18: t'asciuga le lacrime e guarda che fai, perché del
. / donqua, madonna, se lacrime e pianto / del diamante frange la du-
, l'inteneriscono e lo risolvono in lacrime. tasso, 2-27: come la bella
, e la vedova per milano. le lacrime, i ringraziamenti, le promesse d'
molte. non meno tenera, eccettuate le lacrime, fu la separazione di renzo e
d'annunzio, v-1-732: ruppe in lacrime. il suo primo singhiozzo m'echeggiò
. guicciardini, 136: non con le lacrime né con li prieghi esteriori ed effeminati
le madri sgorgano / dagli occhi effreni lacrime / le tacite schiere vuotàr la città
sboccando in una grande e violenta effusione di lacrime e singhiozzi. -ant.
ai ginocchi del beato e beveva le lacrime effuse dagli occhi di francesco quasi cieco
, chi mi darà mai tanta lingua e lacrime che bastino ad esprimere e deplorare l'
che da le donne / di lacrime e di pianti inutil opra, / e
colonna, 2-301: et ancora fiorivano le lacrime di elena, elenio chiamate. mattioli
dispettoso abbandono d'una terra inzuppata di lacrime, che spopolano quelle provincie. foscolo,
sf. medie. anormale secrezione di lacrime (e può essere causata da ipersecrezione
viso di tanta vecchiaia, lavato dalle lacrime, mi rammentasse per la sua espressione
praterie liete,... scorrono le lacrime del gran poeta campestre. calandra,
impulso, facile all'entusiasmo, alle lacrime, al furore: nel chiostro, tutto
labbra, e 'l gelo strinse / le lacrime tra essi e riserrolli. pascoli,
n-155: meglio il grido e le lacrime e il martirio / e il tremar
facciamo, a piangere. non abbiamo lacrime, noi. (passa la borraccia
, come sono le gomme, le lacrime, e certi corpicciuoli teneri e cenericci
mio pensiero. io direi che le lacrime siano latte delle pupille. botta,
8-31: gli occhi d'amare lacrime eran pregni / e parean minacciarmi
come di creatura che non ha più lacrime da versare e della propria disperazione
gesti, dei suoi sguardi, delle sue lacrime, dei suoi sospiri, dei suoi
santo, fu con molte preci e lacrime esorato e pregato che pe'suoi meriti
quella sua gran faccia paterna piena di lacrime e con quella sua voce dolente raccontava
/ vile! e a le mute lacrime irridea. pascoli, 444: esplora [
pene / e mi consumo e di lacrime gemo. / guardami, cristo, da
appositi sacculi, due mezze porzioni di lacrime. moravia, ii-303: il tempo
di vite, di tempo, di lacrime, di beni d'ogni sorta, dagli
furono astinentissimi e macerati da digiuni e lacrime, dove dovriano formarli con faccie macilenti
guicciardini, 136: non con le lacrime né con li prieghi esteriori ed effeminati si
tenace e caldo umore, / io di lacrime calde; hai ne l'esterno /
per molte ore. oh come grondavano di lacrime i suoi occhi! serra, iii-408
qual s'estingue un poco / in lacrime di doglie. ariosto, 8-34: come
un'espressione, un sorriso, le lacrime, ecc.). palazzeschi,
. pratolini, 2-73: lentamente le sue lacrime si estinguono, di tanto in tanto
amore / l'aure son sute, e lacrime fur tacque. leonardo, 7-i-198:
estorse questi sonetti da me, ma le lacrime universalmente dagli occhi di tutti gli uomini
della morta italia avrò l'estreme / lacrime sparse sul feretro; allora / ritornerò
: le gocciolavano giù per il volto lacrime etiliche, stille azzurrine: opalescenti perle d'
subitanea l'assaliva e le si empivano di lacrime gli occhi, e tutto tremolava dinanzi
fiamma. loredano, 2-i-35: queste lacrime sono sensi che bramano più tosto evaporare
. pianse sanza alcuna voce: le lacrime discesoro nella faccia non sua. frezzi
, / perdono non ti chiedo con le lacrime. -con uso aggettivale: antistante
occhi bovini a fior di testa facilissimi alle lacrime. 6. disposto a cedere
santa scrittura. -avere le lacrime facili: commuoversi facilmente. cardarelli,
avessi avuto, in vita mia, le lacrime facili. moravia, xii-285: «
giuri, / a tanti prieghi con lacrime sparte; / prima che 'l vostro
sdegno feminile, di cui le false lacrime soglion esser più potenti, che quantosivoglia
l'un de l'altro le calde lacrime. s. bargagli, 1-163: avevan
lasciata / tutta la fanciullezza in quelle lacrime. ungaretti, ix-18: ma perché
un puzzo te ne verrebbe, gitteresti lacrime d'allegrezza. folengo, ii-52: quel
più che altro con aneddoti e colle lacrime nel ricordar la madre. =
smeggiava davanti un aspetto grandioso, giù altre lacrime dagli occhi gonfi di commozione.
. d'annunzio, i-460: le lacrime facean sì ch'io vedessi / tutte le
tracce dello sdegno e l'altra delle lacrime. c. e. gadda, 15
pasce, / ma sol d'incenso lacrime e d'amomo, / e nardo
ariosto, 43-77: con sospiri e lacrime camina / lungo lo stagno che le
ch'a freno / può ritener le lacrime a fatica. dotti, iii-250: tu
): durò fatica a tener le lacrime. settembrini, 1-275: la grazia
, detergersi il sudore, asciugarsi le lacrime, proteggersi naso e bocca da odori
fazzoletto con cui ci si asciuga le lacrime al momento del distacco da una persona
il fazzoletto dell'addio / sarà tutto di lacrime impregnato. govoni, 3-88: con
pasce, / ma sol d'incenso lacrime e d'amomo, / e nardo e
divozione delle litanie, e divotamente con lacrime preghiamo l'eterno giudice. bibbia volgar
delle tue orbite / brillavano lenti di lacrime / più spesse di questi tuoi grossi
meco, anco / bagnando il petto con lacrime molte! busini, 1-122: egli
carducci, 690: sette fiasche di lacrime ho colmate, / sette lunghi anni
, / sette lunghi anni, di lacrime amare. nieri, 121: il mi'
, i-36: sento dei torrenti di lacrime incatenate sospesi sulla mia testa! e
, e dipingono donne scapigliate e in lacrime e scene atroci. pirandello, ii-1-601
fiera di dolor vicenda / e di lacrime angoscia alfin nell'alto / a trionfar
che cominciava a lacrimare; e le lacrime cadevano su le dita di lui.
con suoni / e poi finisce con lacrime al cuore. svevo, 6-97: gli
quattro o sei volte toccato fino alle lacrime. pirandello, ii-1-882: della mia vita
il ditto ascanio con finte e ladronesche lacrime mi disse: « io non cogniobbi
di cartone scaglionate sui gradini, le lacrime di carta argentata gocciolanti dai veli neri
la velenosa fiamma. -sgorgare (le lacrime). buonaccorso da montemagno, 37
e ritardò quindi il fenomeno fisiologico delle lacrime. moravia, i-229: era.
guido da pisa, 1-262: a queste lacrime ed a queste fittizie parole tutti ci
incontrollabile (di lacrime); flusso copioso (di sangue
4. letter. piangente, colmo di lacrime (gli occhi). - anche
in van. -che è formato da lacrime, dal pianto. tasso, 20-134
, flebele e mesta, / de lacrime e suspire accompagnata, / vanne,
, 1-186: dubito per la fluenzia delle lacrime cordiale non te poterò exprimere il tanto
fr. colonna, 2-3: delle fresche lacrime de aurora irrorati e fluidi erano [
egli agli amorosi sospiri, alle pietose lacrime, alle sollecitudini private e pubbliche e
scende, che sgorga copioso (le lacrime). guido delle colonne volgar.
alme e ioconde / usceano [le lacrime] fluvitando a copia a copia, /
/ gli occhi; né son di lacrime più foce. -letter. punto
, una scarica di proiettili, le lacrime, ecc.). -anche al
scorrere (un liquido); versare (lacrime, sangue). - anche al
suspiri amari / fondean da gli occhi lor lacrime calde. monti, x-3-463: volammo
ogni tanto fontane. -fontana di lacrime o di pianto: flusso continuo di
o di pianto: flusso continuo di lacrime, pianto dirotto. boccaccio, i-272
fontane. -piangere, sciogliersi in lacrime come una fontana: piangere dirottamente.
-per estens. letter. fonte di lacrime, di pianto: copioso e irrefrenabile
pianto: copioso e irrefrenabile flusso di lacrime, pianto dirotto. - anche:
mio capo, e una fonte di lacrime alli miei occhi? petrarca, 332-54:
del fondaco. -asciugare (le lacrime); stropicciare (gli occhi).
tuo pianto: forbiti gli occhi delle lacrime, e vedi che fai. simintendi,
. d'annunzio, i-460: le lacrime facean sì ch'io vedessi / tutte
formale di soccorso d'una donna in lacrime. -evidente. leopardi,
gli occhi le si andavano formando grosse lacrime. carducci, 505: da tossa
cominciò a singhiozzare forte, e le lacrime bagnavano le ginocchia del vecchio prete.
la zappa e col cortello e con continue lacrime domava la vita sua. a.
della sua vita. -velato di lacrime, di tristezza (lo sguardo,
gli assediati cittadini, smorzò con le faconde lacrime le faci già destinate alla sua patria
, 52: donqua, madonna, se lacrime e pianto / de lo diamante frange
: -il popolo piange: non vedete le lacrime? - e mostrava quelle d'argento
/ dal bruno fregio, prorompi 'n lacrime. s. ferrari, vi-1081: ma
vedovella li era al freno, / di lacrime atteggiata e di dolore. petrarca,
cade senza sosta (l'acqua, le lacrime, ecc.). - anche
. si empivano delle tristi frequenti ultime lacrime. -che parte e arriva a
: sopra le infocate catene le liquante lacrime frissavano. benivieni, 1-180: chi 'l
la fronte / ed ha fatta di lacrime una fonte. bandello, 1-22 (i-288
... / che bevver fiele e lacrime, vilmente / frustati in pieno viso
le scale, per non scoppiare in lacrime e dare spettacolo lì in mezzo alla strada
; sgorgare (il pianto, le lacrime); sprizzare, fluire, spargersi (
; ancora senza questo c'è assai lacrime e pianti. pulci. vii-337:
compunzione e mandranno fuori il fumo delle lacrime, perché il fumo fa le lacrime
lacrime, perché il fumo fa le lacrime. bembo, i-32: si vede già
sotterrato il marito, e rasciutto le lacrime, si fece curare gagliardamente. busini,
della ferula galbanifera; si presenta in lacrime o masse di colore giallo pallido, di
galla1. colosi, sospiri e lacrime, sulle quali il divo galleggiava malinconico
più non mi riga il volto / lacrime di cordoglio o di speranza: / né
gaudioso, quando el signore ti dà quelle lacrime. mamiani, 6-58: non è
leopardi, 20-11: quante querele e lacrime / sparsi nel novo stato, /
, da miei su- spiri e dalle lacrime ardenti che spargono gli occhi miei,
madre dolorosa..., mentre lacrime di gelo le solcavano le gote.
-ant. e letter. versare lacrime. 5. caterina da siena,
gemerà al suo fratello. -gemere di lacrime: versare un pianto sommesso. pagliaresi
pene / e mi consumo e di lacrime gemo. = voce dotta,
cura né si ricorda di tergere le lacrime. -ultimo gemito, gemito mortale
un dolce affetto a dio, con lacrime e gemiti. aretino, 9-98: le
45: lo nudrir [amore] le lacrime / d'odorati arboscelli, / e
la sua disperata eloquenza commosse fino alle lacrime il generalissimo corso. gramsci, 11-70
gettò al collo nascondendo la faccia in lacrime contro una spalla, come si vede in
203: lascio questo paese con le lacrime agli occhi, perché mi pare per me
del foro, io seguo con dolci lacrime / e adoro i tuoi sparsi vestigi
, sentendose nominare, rigando cum dolce lacrime el suo bel viso, genu- flexa
nuove taste. -spargere (le lacrime, il pianto). bonagiunta,
). bonagiunta, lxiii-82: per lacrime, ch'eo getto, tutto coco
mi vedessi all'orazione, / quante lacrime i'gecto! g. bentivoglio, 5-i-214
devotissima e... gettò molte lacrime di compunzione. -vomitare, espellere (
., viii-640: gettati a terra con lacrime oravano quello che constituì il suo popolo
ghiacciato muro. montano, 37: lacrime non colate ghiacciate in tristezze pure.
con legni, con boli, con lacrime, sto per dire, con porcherie,
/ o epigrafai, / o vendi- lacrime, / sciupa-solai. cardarelli, 1-155:
/ perdono non ti chiedo con le lacrime. -tenere qualcuno sulle ginocchia: assisterlo
i lini che poco innanzi avevano rasciugato lacrime di tristezza. carducci, 1060:
1-38: chi non arebbono ingannata tante lacrime, tanti suspiri e tanta ostinazione di star
, 4-957: il suo breve groppo di lacrime s'era sciolto in una reazione di
luminosi affanni, / mi stemperavo in lacrime / nel mio bel san giovanni.
risi / per ricacciare dentro le mie lacrime. -prima parola di un inno di
a quelle simulate parole, a quelle lacrime traditrici. fed. della valle, 120
girellétto. soderini, ii-260: queste lacrime [di papavero] tritate in una
sassi. cavalca, 19-382: divotamente con lacrime preghiamo l'eterno giudice; e se
giuri, / a tanti prieghi con lacrime sparte. firenzuola, 390:
un sangue del penitente, cioè dolorose lacrime del peccatore confitente. s. caterina
goccian per que'riarsi volti strane / lacrime: e parton con la fronte bassa.
labbra, e 'l gelo strinse / le lacrime tra essi e riserrolli. a.
il tappeto. cicognani, 3-204: quelle lacrime gocciolanti dagli occhi abbacinati sulle flaccide gote
, salire alla gola il pianto, le lacrime, i singhiozzi: venire, sgorgare
molto commosso, trattenere a stento le lacrime. -ricacciarsi il pianto in gola:
in gola: sforzarsi di frenare le lacrime. verga, 3-106: sono venuta
gommoresina costituita dal succo, rappreso in lacrime, che scola, in seguito alla puntura
volto aveva altrove gli occhi gonfi di lacrime. -turgido. tasso
che si forma per lo scorrere di lacrime o di sudore sul viso incipriato o sporco
gore di rossetto sciolto dall'acqua e dalle lacrime. cicognani, 2-123: son tre
di gorghi, cercando felicità fino alle lacrime, ricusando le parole, ogni ricordo,
-bagnar le gote di pianto, di lacrime: piangere. dante, purg
grandemente. -dirottamente, a calde lacrime (piangere). leggende di santi
parola un peso di sangue e di lacrime. levi, 1-32: i volti avevano
volgar., vi-307: non discendono le lacrime della vedova alla mascella, e
e. cecchi, 1-129: le lacrime pareva uscissero dalle grinze d'una vecchia
. -groppo di pianto, di lacrime, di singhiozzi: pianto a stento
, 4-957: il suo breve groppo di lacrime s'era sciolto in una reazione di
. casti, 2-80: oh preziose lacrime! in vederle / cader dai vostri
che volgarmente si chiama sangue di drago in lacrime. a. cocchi, 4-2-127
tue dita sottili, aspirava guaiacolo e lacrime, determinando una formula terapeutica non meno
di buffetti e guanciate dà saliva e lacrime. -per estens. offesa, ingiuria
viaggio senza polvere, né guerra senza lacrime: la guerra apporta sempre lutti e dolori
viaggio senza polvere, né guerra senza lacrime. -nuoce più la pace finta
, 1-32 (88): con lacrime mi ringraziava, dicendomi che se idio
affaccendata. leopardi, 1-82: e di lacrime sparso ambe le guance, / e
illagrimabile non lagrimevole, non degno di lacrime, non atto a muover lacrime.
di lacrime, non atto a muover lacrime. = voce dotta, lat.
'assimilato in il-e lacrimare 'versare lacrime, piangere '). illacrimato,
. in partic.: non bagnato di lacrime, non fatto oggetto di un culto
: tu medesmo illuminasti, se gettasti lacrime, se facesti lemosine, e se all'
2. tr. inumidire di lacrime (gli occhi). dans du
imbàmbolo). ant. inumidirsi di lacrime. - anche sostant. novellino,
3. tr. velare di lacrime. -al figur.: oscurare,
. ant. e letter. inumidito di lacrime, lustro (gli occhi).
: sente [la mummia] / le lacrime di rèsina dal foro / dell'occhio
cavalcanti, xxxv-n-513: van facendo [le lacrime] per li occhi una via /
soldati, madri / dal ventre inaridito dalle lacrime. -in partic.: idea,
: figure donde diriva il catarro -le lacrime -lo starnuto -lo spaviglio -il tremito -il mal
, slanguì, smarrì, pien di lacrime inerti gli occhi stanchi e annebbiati.
volto, il viso, il petto di lacrime: piangere, profondersi in lacrime.
di lacrime: piangere, profondersi in lacrime. bellincioni, i-20: il volto
nochiun, flebele e mesta, / de lacrime e suspire accom pagnata,
363: si terga in un fiume di lacrime / ogni viltà, sin che la
inferto un acuto dolore e schiacciato le lacrime di protesta, si allargavano con lentezza
di frutta. -pieno di lacrime (gli occhi). cicognani,
castiglione, iii-309: de qui nascono le lacrime, i lamenti, le afflizioni delli
.., la faccia impiastricciata di lacrime e di saliva. -raro.
preghiere (o, anche, con lacrime); supplicare, impetrare.
ebbe limite ma trascorso il termine fra lacrime e singhiozzi la partenza s'impose.
gli chiede giorno e notte con sospiri e lacrime. tasso, ii-115: le voci
di rabbia, gli occhi che schizzano lacrime: - tu! impostore!
bende intrise di sangue impoverito e di lacrime fredde. -intristito. lemene
vecchie guance luccicavano impregnate, zuppe di lacrime. 3. letter. permeato
capponi, ii-16: nel senato fu con lacrime di allegrezza quella proposta ascoltata, e
darà a questi occhi un rivo di lacrime perch'io possa dì e notte piangere le
, e bagnato di amare e giustissime lacrime. 4. matrice, stampo
moravia, iv-256: dagli occhi dipinti due lacrime impure scivolarono sopra il suo viso denso
fossero li pensieri, li sospiri, le lacrime,... il dimostra nella
nel salotto, in un pianto senza lacrime, un singulto inane in cui i lineamenti
-rendere impossibile lo sfogo (delle lacrime). foscolo, iv-396: questo
tarchetti, 6-i-359: che cosa sono le lacrime? e perché l'età ne inaridisce
mia generazione! caviceo, 1-47: dolce lacrime, risi suavi, stretti abbracciamenti,
presenta per lo più sotto forma di lacrime isolate coperte da pulviscolo, le quali,
.. contristata che l'ebbe con tante lacrime e sangue d'incestuose tragedie, volle
per sospiri si piega, né per lacrime si muove? bonarelli, xxx-5-72: forza
, 27-106: or sarà in pianti e lacrime parigi; / or sarà la mia
dolore intenso (il pianto, le lacrime). chiabrera, 1-i-316: sollevando
, 23 (387): le sue lacrime ardenti cadevano sulla porpora incontaminata di federigo
: paolo aveva lui, adesso, le lacrime sul viso acceso. quell'uomo increante
2. figur. irrorare di lacrime. bellincioni, 1-29: vener di
, gl'incubi, le tristezze, le lacrime. galluppi, i-i- 227: in
. ariosto, 43-183: vedendo le lacrime indefesse, / et ostinati a uscir
confessione, devotamente li comunicò non sanza lacrime di tutt'a due, e poi
, / né, per sospir on lacrime ch'io versi, / costei se intenerisse
a rilevarsi, / scopre pieni di lacrime i suoi occhi. brancati, 3-129:
. -ant. empire di lacrime. dante, inf., 29-2
. caviceo, 1-98: perché de lacrime inefficace deturpi la tua virile e ioconda
: in lui versò d'inessiccabil vena / lacrime e voce di sospiri mista. baldi
non merita / lo sdegno, ma le lacrime. 10. con valore iperbolico
inginocchiò nel letto, e con infinite lacrime ed amarissima penitenzia dello aver biastemato fece
serena / come una lava spandi le lacrime / di maddalena, / e tarda infliggi
abbracciando tenacemente luciano, bagnandolo delle sue lacrime, infondendogli il suo alito nella bocca
sapere, se abbia da sciogliersi in lacrime o da smammarsi di risa. landolfi
camicetta. -figur. riempire di lacrime, far piangere. papini, i-703
un'infreddatura che mi vela gli occhi di lacrime, mi brucia le narici. moravia
tuoi belli / occhi erano pregni / di lacrime sotto i miei baci. / «
io miser, da'cui occhi piovevan lacrime / m'ingerivo servendo al ciclope, gli
10. contenere con sforzo (le lacrime); reprimere (un sentimento,
. borgese, 1-120: inghiottiva le lacrime. gadda conti, 1-51: inghiottendo
ogni carne. ariosto, 12-94: le lacrime scendean tra gigli e rose, /
le ingiurie / di fortuna implacabile / lacrime imbelli, inutili / spargere, e van
-reprimere, trattenere (uno sbadiglio, le lacrime, ecc.). soldati
si disfece nel palato in un sapore di lacrime represse e ingoiate. 2
penetra. ariosto, 34-75: le lacrime e i sospiri degli amanti, / l'
fallaci, ingorde e cieche voglie, / lacrime triste, e voi, sospiri e
, formarsi senza tuttavia sgorgare (le lacrime). aretino, 13-137: l'
. per estens. colmo, pieno di lacrime (l'occhio); che spunta
9. reprimere, trattenere (le lacrime, l'ira, il risentimento,
, iii-5-35: in terra ingrassata di lacrime e sangue cresce più bello il vigor
chi mi darà mai tanta lingua e lacrime che bastino ad esprimere e deplorare l'
e inacquerei il mio vino con le lacrime! -ant. rendere meno denso,
8. locuz. -innaffiare di lacrime, di pianto: v. lacrima
7. locuz. -innaffiato di lacrime, di pianto: v. lacrima
gli occhi, inlanguiditi dal dolore e dalle lacrime, non ardivano inalzarsi, per non
sottoponga a tanti pericoli, sparga tante lacrime, usi tanti modi e vie di compiacere
boccaccio, 1-vi-663: queste cotali lacrime, cioè mortali colpe, dal presente
iperbolico: bagnare copiosamente, intridere di lacrime, di pianto o di sangue.
. baciandomi e inondandomi i capelli di lacrime. -figur. pascoli, 72
male! -versare, riversare (lacrime). chiabrera, 1-iii-183:
. -fluire copiosamente, sgorgare (le lacrime). ariosto, 23-46: con
vena fuor de le palpèbre / le lacrime inundar per le mascelle. maggi, 206
-con valore iperbolico: intriso di lacrime. foscolo, xiv-314: occhi spesso
315: i suoi occhi erano inondati di lacrime. pirandello, 5-238: -per me
e mostrando finalmente il volto inondato di lacrime. 6. ondulato (i
, 8-238: le tristezze, le lacrime, la solitudine e altri tali simili molesti
amore che mi porta, insiemi con calde lacrime, quale me scrive che de continuo
far scorrere (il pianto, le lacrime). melosio, 3-ii-127: dolce
altare; ma qua e là vi brillavano lacrime limpide come acini di cristallo. piovene
. fanioni, ii1-8: l'intempestive lacrime / tergi, cristina, ornai, /
e marmi / e come il volto a lacrime ricama. d'este, 68:
uno sforzo per contenere uno scoppio di lacrime. saba, 561: ai pensieri /
e là segnacoli di fiori disseccati o di lacrime. 3. che è interrotto
iv-114: mi trovava gli occhi bagnati di lacrime, e quanto vedeva, interpretava in
: interrogata del perché, rispondeva con lacrime. -in relazione con una prop
carducci, iii-1-74: te sol non movon lacrime / sparse in vegliata notte, /
dolore che intoppava in un mare di lacrime. 13. tr. incontrare
, mentre le pupille gli s'intorbidivano di lacrime, -farei scoppiare qui una granata
veleno... le mie stesse lacrime erano intossicate. -amaro come il
per prendere il fazzoletto onde asciugarsi le lacrime, le dita le s'intrisero d'un
baldini, 14-195: che dispetto e che lacrime per quell'uomo esemplare, se ci
di corriere, una lettera intrisa di lacrime e pavesata di liriche benedizioni.
la faccia sciupata di sua madre le lacrime far col belletto e la cipria un
, le ciglia; commuovere sino alle lacrime, far piangere. baldi, xxxvi-388
7. bagnarsi di pianto, velarsi di lacrime (gli occhi, per lo più
2. bagnato di pianto, velato di lacrime (l'occhio, lo sguardo)
fortuna, nelle case s'invecchi con lacrime, merore e in veste nera. ariosto
inveterato contro di lei, forse quelle lacrime l'avrebbero tocca, e fatta smettere
più volentieri mi rada dal volto le lacrime invetriate, gelate a modo di vetro,
ha di duolo a suo cuore, e lacrime e pianti; e così comincia questo
sono sempre pieni di lamenti e di lacrime. de marchi, ii-28: oltre
, 166: oggi te invito a lacrime, a pigliare panni lugubri et ad obtene-
inzuppava il viso / io piansi delle lacrime insensate. pavese, 2-279: credevo di
risi / per ricacciare dentro le mie lacrime, / ché la pietà degli uomini m'
et oltre a ciò nascono seminando le lacrime che ne distillano, come l'ipposelino
glandule irritate pullulavano silenziose ed irose le lacrime. bechi, 2-299: se avesse
/ vile! e a le mute lacrime irridea. imbriani, 3-139: povero issèl
; inondare di pianto, rigare di lacrime. ariosto, 38-70: batte il
, e in tanto / s'irrigava di lacrime le gote. pigna, 243:
., con riferimento al sangue, alle lacrime, al sudore. ariosto,
, 546: la giovane con le lacrime agli occhi, che le irrigavano la sua
un dì questo lamento: / e giù lacrime a irrigargli / la canizie giù del
: inondato di pianto, rigato di lacrime; cosparso di sangue. manzoni
bassa, con le gote irrigate di lacrime, con la voce interrotta dal pianto
l'irriguo di sotto, cioè grazia di lacrime, o per desiderio del cielo o
irrimediabile vecchiaia mi vennero le lacrime agli occhi. b. croce
. d'annunzio, v-1-732: ruppe in lacrime. il suo primo singhiozzo m'
2-4: inclaustrato el corso delle irrorante lacrime le guance d'amoroso languore lacunate, desiderava
marmo orientale. -con riferimento alle lacrime, al pianto. zendrini, iii-12
fiumi della strage. -bagnato di lacrime; accompagnato dal pianto. svevo
mar radi, in: irrorata dalle tue lacrime / crebbe sì cara, lilia,
aspergere, spruzzare (di acqua, di lacrime). buti, 3-651:
2. per estens. mescolato con le lacrime, accompagnato dal pianto. guido
non vi resistè che qualche mese, con lacrime, smanie, rimpianti della sua vita
persona cara che isterilisce la sorgente delle lacrime. -intr. anche con la
12-287: protestava, con singhiozzi e lacrime finte e sincere ad un tempo,
quale, dopo aver asciugate in segreto le lacrime, alzò la testa come se si
la mi ha pregato, con le lacrime su gli occhi, ch'io vada a
così vano, le cui solitarie / lacrime lecca il labile lombrico. 5
pietà in punir mali / né lacrime di donna o d'altri tali. dante
de'medici, i-49: naturalmente le lacrime procedono più tosto dal cuore che dagli
poliziano, st., 1-74: le lacrime si lavon tutto il petto, /
idem, 22-37: come le belle lacrime comprese / cader rigando il delicato volto
ponia. leopardi, 1-81: di lacrime sparso ambe le guance, / e
ragazzo piangeva nella sera sommessa / rade lacrime, mute, come fosse già uomo
senza prendersi cura di lavarlo con le lacrime della penitenza e della confessione. lauda dei
, rivo, torrente, mare di lacrime; pioggia, nembo di lacrime:
mare di lacrime; pioggia, nembo di lacrime: pianto dirotto, irrefrenabile.
ciò disse ella con un mar di lacrime. brusoni, 2-45: lasciò anch'ella
tutte le più ardenti e le più amare lacrime su questo amore perduto e su questo
uomo! -lacrime dolci o liete; lacrime di dolcezza, di tenerezza: lacrime
lacrime di dolcezza, di tenerezza: lacrime generate da intima consolazione, da soavi
, i-49: questa differenza hanno le lacrime che procedono da letizia da quelle che vengono
che vengono da dolore, che le lacrime liete son fredde, le dolorose più
e contemplare le sacre scritture genera molte volte lacrime dolce. guarini, 244: scaturiscon
la sua parola mite e profonda chiamava lacrime di tenerezza su i miei occhi.
miei occhi. -lacrime false: lacrime versate ipocritamente da chi vuol fingere un
false lagrime. -lacrime votive: lacrime versate per onorare i defunti, che
chiamar caro; tanto mi costi di lacrime e di sudori e di molta amaritudine
, belli i sospiri, belle le lacrime, i dolori e le passioni amorose,
, madri / dal ventre inaridito dalle lacrime. -sventura, fatto lacrimevole, disgrazia
sentendo coteste vostre invenie milanesi e le lacrime parlamentari e i mortaletti giornalistici, ripenso
, in italia. -dono delle lacrime: nel linguaggio ascetico, grazia in
averlo perduto affatto. -figliuolo delle lacrime, di tante lacrime: un figlio
-figliuolo delle lacrime, di tante lacrime: un figlio che abbia rappresentato per
può accadere che il figlio di tali lacrime perisca!... ma 'l figlio
... ma 'l figlio delle lacrime 'fu salvato lo stesso e il pianto
nascita d'agostino. -valle di lacrime: la terra; la vita terrena.
ordinato nell'ascendere, nella valle di lacrime. savonarola, 7-ii-275: ecco adunque il
quale dio ha dato mano nella valle di lacrime. 'in loco quem posuit '
. tansillo, 5-tit.: 'le lacrime di san pietro'. tasso, 13-i
fredda, è fatta in forma di lacrime, e così si può dire l'
soderini, i-38: i muri, gettando lacrime,... il sale liquefacendosi
e quei fanciulli laceri che raccoglievano le lacrime della cera, a fatica, un po'
passato / soffia le sue gioconde / lacrime della pioggia / lontana. -liquido
lasciavano piangere nell'acqua le loro lunghe lacrime verdi. -nel gergo tecnico francese
quell'aroma di cedria stillante a grosse lacrime giù per la corteccia del tronco. sbarbaro
vuole che quella pianta che produce le lacrime, di cui in italia si fanno
, iii-239: 'coix lachryma'... lacrime di giob. corone d'erba.
giovane, 9-204: vin d'amarasche, lacrime e raspati. bizoni, 177:
regno di napoli, che son chiamati lacrime... le lacrime d'ischia,
son chiamati lacrime... le lacrime d'ischia, di pozzuolo...
biscottini, tante marmellate, e le 'lacrime di fidanzata ', il dolce elisire
. una scatoletta entrovi 18 di quelle lacrime o gocciole di cristallo, che, spezzate
una goccia. 10. popol. lacrime di s. lorenzo: stelle cadenti
tirare per tutto all'imbercio, con le lacrime e palline, ad ogni sorte d'
-ammollire, bagnare il pane di lacrime: guadagnarsi la vita a costo di grandi
che vuol dire? ei l'ammolirà colle lacrime. -asciugare, tergere le lacrime
lacrime. -asciugare, tergere le lacrime: smettere di piangere, cessare di
. ariosto, 30-42: asciugate le lacrime, e per dio / non mi
-avere la lacrima facile, avere le lacrime in tasca: piangere abitualmente per un
sentimento traboccante. -avere le lacrime in pelle in pelle: trovarsi sul
innaffiare, irrorare qualcuno o qualcosa di lacrime: piangere dirottamente alla sua presenza o
, 12-80: il viso tutto di lacrime bagna. giov. cavalcanti, 159:
con le sue lagrime. -bere le lacrime vuno dell'altro: scambiarsi le espressioni
salse lagrime. -cadere le lacrime a quattro a quattro: scorrere un
). -cavare, strappare le lacrime a qualcuno: impietosirlo, commuoverlo,
senza volerlo, a tutti quanti le lacrime dagli occhi. -commuovere a lacrime
lacrime dagli occhi. -commuovere a lacrime, sino alle lacrime: intenerire,
-commuovere a lacrime, sino alle lacrime: intenerire, impressionare fino a far
e sì per te. -con le lacrime agli occhi, sugli occhi: piangendo,
lagrime agli occhi. -costare lacrime: esigere, come condizione determinante,
. -dirompere, scoppiare (le lacrime): scaturire improvvisamente, con impeto
fratello suo: dirompe- vansi, le lacrime, ed intrando nella camera pianse. sbarbaro
camera pianse. sbarbaro, 2-58: lacrime, sotto sguardi curiosi / non mi scoppiate
vane cose. -essere pieno di lacrime; essere tutto lacrime, in lacrime
-essere pieno di lacrime; essere tutto lacrime, in lacrime: essere in uno
lacrime; essere tutto lacrime, in lacrime: essere in uno stato di intenso dolore
. bernari, 6-99: ora è tutta lacrime, veli neri, di ritorno dal
funerale di enrico. -grondare di lacrime e di sangue: essere causa di
della loro libertà. -non avere lacrime per qualcuno o per qualcosa: non
sente pietà. -non aver più lacrime: aver sofferto fino ai limiti estremi
tanto pianto. -piangere a calde lacrime: abbandonarsi a un pianto appassionato.
e si mise a piangere a calde lacrime. -piangere tutte le proprie lacrime:
calde lacrime. -piangere tutte le proprie lacrime: abbandonarsi a un pianto disperato.
che quando aveste piànto tutte le vostre lacrime. -porre con lacrime: deporre
le vostre lacrime. -porre con lacrime: deporre o erigere come segno imperituro
-pregare, domandare, impetrare con le lacrime: implorare piangendo con atteggiamento estremamente
la persona isnella / e dimandò con lacrime mercede. sarpi, i-1-82: certo è
regina impetrò questo suo todesco con le lacrime; che hanno voluto più volte levarlo
da poco che altro. -rasciugarsi le lacrime: mitigarsi (una sofferenza),
tanto che io pensai che fussin rasciutte le lacrime. metastasio, 1-iv-380: sostiene il
, inghiottire, nascondere, celare le lacrime: sforzarsi di non piangere, darsi da
era intervenuto, con fatica celando le lacrime. manzoni, pr. sp.,
147): lucia non nascose le lacrime; renzo trattenne a stento le sue.
. borgese, 1-120: inghiottiva le lacrime. allora lui, ritornato calmo,
un disco. -ridere fino alle lacrime: abbandonarsi a un riso sfrenato.
mia madre, mio fratello fino alle lacrime con non so quali sciocchezze.
. -rispondere, ringraziare a lacrime, con lacrime: manifestare i propri
-rispondere, ringraziare a lacrime, con lacrime: manifestare i propri sentimenti col pianto
giovine. -sciogliere il dolore in lacrime: sfogare la sofferenza nel pianto.
-tenere, ritenere, sostenere, contenere le lacrime: sforzarsi per non piangere, per
): durò fatica a tener le lacrime. -venire le lacrime agli occhi
tener le lacrime. -venire le lacrime agli occhi, sugli occhi: essere
dare, mandare, gettare, piovere lacrime: abbandonarsi a un pianto convulso.
., 3-5 (305): alquante lacrime dietro a profondissimi sospiri mandate per gli
596): gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d'averne sparse
sparse tante. -versarsi in lacrime: sfogarsi in un pianto dirotto.
-vivere, pascersi, cibarsi di lacrime: vivere in pianto continuo; non
il rumor di mia catena, / di lacrime, di speme e d'amor vivo
viaggio senza polvere, né guerra senza lacrime. 14. dimin. lacrimétta
sacro ', * lagrime 'e * lacrime ', etc. » e d'alberti
-che è accompagnato da lacrime di pentimento. s. bernardo volgar
. verb. da lacrimare 'spargere lacrime '. lacrimabilménte (ant.
dotta, lat. lacrimabundus 1 pieno di lacrime '. lacrima christi (làcryma
singhiozzi coi maccheroni e a mescere alle lacrime patrie il 'lacrima christi'? ungaretti, xi-183
provvedono alla secrezione e all'escrezione delle lacrime; è composto dalle ghiandole lacrimali (
dell'orbita e provvedono a secernere le lacrime) e dalle vie lacrimali (strutture
(strutture che provvedono all'escrezione delle lacrime: e sono il lago lacrimale, i
lacrimale, perché da essa restano espresse le lacrime e tramandate per i punti lacrimali incavati
parte dell'occhio da cui escono le lacrime; lacrimatoio. bencivenni, 5-146:
letter. lagrimante). che è in lacrime, piangente (per acuta sofferenza sia
2. lacrimoso, gonfio di lacrime (rocchio). — anche:
il pentimento suo. -rigato di lacrime (il viso). a.
. (làcrimo). versare, spargere lacrime; piangere a lungo, sommessamente,
intenerirsi, commuoversi, rattristarsi fino alle lacrime. giacomino pugliese o pier della
mai non lacrimaro / occhi di donna lacrime sì spesse, / come i suoi quivi
ant. pregare, implorare con le lacrime. dante, purg., 13-108
letter. trascorrere nel pianto, fra le lacrime. tasso, v-135: rimasi tutto
(plur. -i). spargimento di lacrime, pianto. - in senso concreto
voce dotta, lat. lacrimare 'versare lacrime lacrimato (part. pass,
compianto, ricordato con dolore e con lacrime (una persona defunta o lontana)
abitudine. 2. implorato con le lacrime, desiderato appassionatamente. dante, purg
3. con valore iperbolico. bagnato di lacrime. niccolini, ii-6: quell'odio
lagrimati dagli amanti. -gonfio di lacrime. carducci, iii-3-251: amor,
rigato di gocce di acqua simili a lacrime. baldini, 5-72: la donna
sospiri 5. figur. che costa lacrime e sofferenze. fra giordano [crusca
interno dell'occhio da cui escono le lacrime; caruncola lacrimale. leonardo,
dell'orbita, sulla quale scorrono le lacrime cadenti in fuori dell'angolo nasale dell'
, come erroneamente si credette, le lacrime dei superstiti); urna lacrimatoria.
]: 'lagrimatorio', che serve alle lacrime e dicesi propriamente di tutto ciò ch'è
, come si crede, a contenere le lacrime de'congiunti, o più veramente a
fisiol. aumentata secrezione e fuoriuscita di lacrime dagli occhi, dovuta per lo più
2. che è causa di lacrime, di lutti, di sofferenze;
lacrimògeno, agg. che provoca lacrime. -chim. sostanza lacrimogena:
. lagrimosaménte), avv. con lacrime e pianti; con tono lamentoso;
di rosso e lacrimosi. -gonfio di lacrime; che versa lacrime, umido di
. -gonfio di lacrime; che versa lacrime, umido di pianto (l'occhio
sfogo. 2. rigato di lacrime (il volto, le guance);
volto lacrimoso illuminando d'un riso repentinole sue lacrime. 3. che piange sconsolatamente
3. che piange sconsolatamente; che versa lacrime di dolore, di compassione, di
5. che è causa di lacrime, di lutti, di sofferenze senza
. 6. pronunciato fra le lacrime, rotto dal pianto (un discorso
un atteggiamento); compiuto fra le lacrime, in una profonda afflizione dell'animo.
maliziosa. 9. pieno di lacrime, echeggiante di pianti e di lamenti
-con valore iperbolico: cosparso di lacrime (un sepolcro). baldi
gocciolante, grondante (a simiglianza di lacrime). f. f. frugoni
(386): con finte e ladronesche lacrime. giuglaris, 2-392: quanti costui
, nel sud, / calda di lacrime e di lutti. donne, / laggiù
/ indarno tu te bagni / de lacrime el to volto, e non ti zova
liquido (con partic. riferimento a lacrime, sangue, sudore).
gli occhi miei dolenti / che di lacrime fecion lago e fiume, / po'
noi; e li nostri occhi menino lacrime. vangeli volgar., i-36:
xafiri? / o gran pietade, o lacrime, o sospiri! / u'son
mirable divina dulcedine eccessivi fervori ed amorose lacrime e delettosi languiri. = forma
, madri / dal ventre inaridito dalle lacrime. -precedere, distanziare.
. borgese, 1-120: inghiottiva le lacrime. allora lui, ritornato calmo,
oneste e sante / lasse e piatose lacrime spargièno, / nel gentil petto vostro
le parole scendessero sul mio cuore come lacrime di miele, come stille di latte.
d'annunzio, iv-2-39: versava certe lacrime ardenti come la lava, che gli scottavano
pevera. 5. spargimento di lacrime, pianto dirotto. caro, 16-65
, e nettò in un lavacro di lacrime queu'allumacatura di amore. bacchelli,
2. per estens. spargimento abbondante di lacrime; profusione di pianto. scala
con valore iperbolico: cospargere abbondantemente di lacrime, di pianto (il viso, il
. poliziano, st., 1-74: lacrime si lavon tutto il petto / e
ogni altro clamore. un profluvio di lacrime le inondava la faccia, lavando la polvere
non potrò mai lavare abbastanza colle mie lacrime. fracchia, 354: io ho il
n. 27: « gittar le lacrime che parean nocciuole... ».
cui non sembra veramente di veder quelle lacrime, per tesservi così quel 'le
la pia. leopardi, 1-81: di lacrime sparso ambe le guance, / e
luoghi però muovono a'fedeli maggiormente le lacrime, veggendogli servir di ricovero ad infami e
, vii-918: giacché con le stupide lacrime aveva fatto il suo male, ora sapeva
versi corre così lenemente un rivo di lacrime che non vuol ristare e mormora e mormora
ella terse con man leniente / le lacrime ch'io feci a lei versare.
dare sfogo (al dolore, alle lacrime). calogrosso, 42: se
delle tue orbite / brillavano lenti di lacrime / più spesse di questi tuoi grossi /
sui mezzi di conservarla, aveva finto delle lacrime per commuovermi. e. cecchi,
marmi col fiato impuro e le roventi lacrime del peccato. ungaretti, i-54:
? il viso le si empiva di lacrime liberatrici. -con riferimento alla morte
padri, a battere le mani, le lacrime agli occhi. gobetti, ii-232:
bacchetti, i-ii: ada piangeva limpide lacrime senza paura. 11. che
peli delle palpebre e per il flusso delle lacrime. redi, 16-ix-92: linimento cordiale
i fini che poco innanzi avevano rasciugato lacrime di tristezza. foscolo, 1-163: i
in pianto qualcuno: farlo sciogliere in lacrime. conti, 69: così ella
la mia aretusa. -liquefarsi in lacrime, in pianto: prorompere in un
pubblico è esigentissimo: vuole liquefarsi in lacrime di torbida pietà, o ringhia ferocemente,
compagno d'attesa. -liquefatto in lacrime: commosso fino alle lacrime.
-liquefatto in lacrime: commosso fino alle lacrime. casalicchio, 73: vi ha
in alcuni liquidi organici (saliva, lacrime), nei tessuti animali e nel
riso è meno logico e meno efficace delle lacrime? 4. preciso, esatto
io vidi un giorno, logorati dalle lacrime, gli occhi d'un uomo ricco e
desio dilungato, in continuo dolore e lacrime mi consumo. botta, 6-i-427:
). -anche: gonfio per le lacrime o la stanchezza; umido, bagnato
la stanchezza; umido, bagnato di lacrime. carducci, iii-7-384: tutto ancora
occhi lucidi, congestionati o umidi di lacrime. fagiuoli, 1-2-371: o via
di mestizia, ed emilia notò due lacrime, tremolanti sotto le folte ciglia.
interiore). - anche: velo di lacrime. baldovini, 2-63: le tue
allusione al luccichio degli occhi inumiditi dalle lacrime. luccicóre, sm. il
sguardo. - anche: velo di lacrime. misasi, 5-144: b giovane
piangere, avere gli occhi lucidi di lacrime; piangere a grosse lacrime.
lucidi di lacrime; piangere a grosse lacrime. piovano arlotto, 181: lucciolando
fare i luccioloni: piangere a grosse lacrime. pananti, i-14: ella non
; lucido di pianto, gonfio di lacrime (l'occhio). poesie bolognesi
commozione, o perché è bagnato di lacrime, o perché denuncia uno stato patologico
a tavola con noi. -di lacrime. antonio da ferrara, 100:
bocchelli, i-489: balestrazzi accoglieva parole e lacrime con un sorriso luciferino e byroniano sulle
della mamma », parole imbevute di lacrime. moretti, ii-1141: si tenevano
le gioie acide della passione, le sue lacrime e i suoi rimorsi. nievo,
. » disse bianca mentre due lunghe lacrime le correvano per le guance. 8
amor, mia lunga fede, / e lacrime e suspiri ed ore tetre, /
emozione, o perché è bagnato di lacrime, o perché denuncia uno stato patologico
piccolo tempio sotterraneo. -velo di lacrime. pirandello, 6-741: rideva con
visto in qualsivoglia lutto, / con lacrime cotante e dentro e fuori, / tant'
, nel sud, / calda di lacrime e di lutti. bernari, 3-431:
, / per dar a li occhi mei lacrime nove. beni, 1-75: accioché
che la figliola le venisse incontro in lacrime e affannata: macché! come se
degna non so se io dica delle lacrime d'un eraclito o pure delli scherni e
-bagnare, rigare (di pianto, di lacrime). boccaccio, 1-i-285: non
deh! non macchiare con queste tue lacrime sì polite guance. 2.
di cenere, mangiate il pane con le lacrime... e con le orazioni
il cuore si risolse in una tempesta di lacrime, di singhiozzi, di lamenti soffocati
fosse un macigno, ma piuttosto che lacrime brividi e sospiri rappresentano anch'essi una
macilente sua figura / e dagli occhi le lacrime inflessibile). che versa
-bagnato di pianto, colmo di lacrime (ilvolto, gli occhi).
lorenzo de'medici, i-129: le lacrime che cascon giù davanti / destano il
di madore / sugli occhi, cui le lacrime prosciuga / la brezza soffocata dell'amore
coi maccheroni e a mescere alle lacrime patrie il 'lacrima christi'?
riede. ariosto, 34-75: le lacrime e i sospiri degli amanti, / l'
meno, / e pascermi di spem, lacrime e duolo, / né mi rincresce
maldocili, o giova / te perseguir con lacrime / su su per l'erta torme
racconto di giustina, accompagnando con molte lacrime la memoria delle estinte donzelle e maledicendo
che è fortissima, e fa venire le lacrime a tagliarla e maneggiarla. d'annunzio
vespertina, con gli occhi velati di lacrime: « i know you love me not
maliciosa e di losinghe piena: / le lacrime teneva apparecchiate / sempre a sua posta
imperiale. tronconi 2-10: voi piangerete a lacrime di
le sue figlie, matilde sentiva le lacrime salirle agli occhi. papini, 27-107:
la nobiltà, la quale con profuse lacrime e con acerbi singulti pubblicamente dava segno
la similitudine. -versare (lacrime); buttar fuori, grondare,
221: il dì mi lamento, spando lacrime, mando sospiri, graffiomi il viso
fortezza. -versare, spargere (lacrime); buttar fuori, colare (
: v. parola. -mangiarsi le lacrime: soffrire un'angoscia straziante senza poterla
ettore, ai mani della patria, colle lacrime, col silenzio. =
-docile cartoccio! - / empiono allor di lacrime e di moccio / ed escono atterriti
quasi tutte mutilate invitano gli occhi alle lacrime di chi invaghito di così eccellenti manifatture
alberi. -manna in cannoli o in lacrime: quella che si presenta in pezzi
mano ci fissavamo negli occhi, tra le lacrime e il sorriso, lungamente, prima
1-169: chi dirà mai che [lacrime e sospiri] da sofferir siano per questo
bandiere spiegate ussimo fuora, con gran lacrime e cordoglio di quella povera città tutta
. giraud, 1-281: con le lacrime marciose, / con le zanne rugginose,
-in partic.: profluvio incontrollabile di lacrime; flusso copioso di sangue.
dolore che intoppava in un mare di lacrime. 8. in senso generico
-in partic.: profluvio incontenibile di lacrime; flusso copioso di sangue. magalotti
il quale si compone di manna in lacrime, olio di mandorle dolci, polpa di
aveva più tracce dei sospiri, delle lacrime, delle invocazioni, dei baci che scaldano
mani e guardava innanzi, spuntandole le lacrime che le cadevan poi silenziose giù per
vena fuor de le palpèbre / le lacrime inundar per le mascelle. dolce,
da incisioni dei rami, indurendosi in lacrime di colore giallo chiaro, contenenti acidi
-manna masticina: resina di lentischio in lacrime, di qualità eletta. bembo,
dolore? ché per pianto né per lacrime non si può recare a vita 11
la medica man porgi al dolore, / lacrime agli occhi, pentimento al core.
le parole scendessero sul mio cuore come lacrime di miele, come stille di latte.
: -in che spera dunque? -che quelle lacrime e sospiri che indrizza a dio sieno
., vii-57: li nostri occhi menino lacrime e le palpebre delli nostri occhi abbondino
e le palpebre delli nostri occhi abbondino di lacrime d'acque. mannelli, 153:
donna si risolve tutta in suspiri e lacrime. -condurre a termine, recare alla
. d'annunzio, iv-2-946: vegliava senza lacrime la salma del suo compagno, nella
gelata, così passano ignorati fra le lacrime e velati da un sorriso menzognero i giorni
iii-18-179: questi sonetti pur così grondanti di lacrime e frementi,... caldi
di calamità e miseria, asperse di lacrime, celebrati con merore e lamenti.
. l. giustinian, 1-13: ste lacrime meschine / misericordia e pace sempre
s'inginocchiò nel letto e con infinite lacrime ed amarissima penitenzia dello aver biastemato fece
mescolasi la battaglia. -mescolare le lacrime: scambiarsi espressioni di conforto, partecipare
notturno gelo: / ti scendevan le lacrime dagli occhi / mal trattenute, e
imperoché el vero pianto è dove sono lacrime e voci meste. serafino aquilano,
quella morte, a me fra le lacrime venia la meraviglia e lo stupore d'
la faccia stravolta, su cui le lacrime scorrenti e le macchie di rossetto mettevano il
di livio gli metteva a un tempo lacrime negli occhi e fremiti nel cuore,
né volendo, de'miei occhi caddero lacrime ed in mezzo le voci mie venne l'
voce e con ingannevoli parole e con lacrime fittive incominciò a dire. petrarca, iv-1-82
lettera. banti, 9-88: le lacrime, gli abbracci di sua madre gli
io piangevo piano e mi bevevo le lacrime amare. 5. con funzione
, iii-174: chi semina sospir, lacrime e doglie, /... /
non merca. magalotti, 2-37: lacrime belle e liete, / voi siete
e mietere giubilo, seminare tra le lacrime e mietere con giubilo o in gioia:
., v-544: coloro che seminano nelle lacrime, recoglieranno in allegrezza. pallavicino,
: quei che seminano tra le lacrime, mieteranno con giubbilo. tommaseo [s
alla cintola, con gocce che parevano lacrime sul volto annerito. -fornello di mina
riprendeva, confortava, asciugava e spargeva lacrime. g. chiarini, 285: oh
quantità d'argento vivo a modo di lacrime: le quali subito ricolgono i picconieri.
non minuischi la tua orazione né le tue lacrime. trattato delle mascalcie [tommaseo
gli chiede giorno e notte con sospiri e lacrime. tasso, 12-20: ritrosa /
si ha la mirra eletta, in lacrime rossastre fino a giallobrune e la mirra
lavacri: / mille fanciulle vi bruciano lacrime / bionde di mirra. d'annunzio,
pascono, / né già d'incenso lacrime ed amomo. -stillare mirra e
forse voglio anche mostrare non di che lacrime grondi e di che sangue la letteratura
non merita / lo sdegno, ma le lacrime. gioberti, 9-i-1-615: ben può
-con pianto misto: in mezzo alle lacrime. iacopone, lxxxiii-540: disse iovenni
la sua parola mite e profonda chiamava lacrime di tenerezza su'i miei occhi. pirandello
crocifisso] pieno di mocci e di lacrime e di sangue. alberti, i-49
che escano del corpo umano: le lacrime da gli occhi, i mocci dal naso
forza di rasciugarsi il moccio e le lacrime con la manica della giacchetta, se
e si mise a piagnucolare, leccandosi le lacrime e il moccio che gli colava dal
sentimento snervante da cui hanno origine le lacrime; che si chiama 'pietà di sé
me, che me le raccomandai con le lacrime agli occhi, tanto ribrezzo io prendeva
ancóra sangue? / -lacrime. - lacrime! - hai pianto? -in rapporto
. ant. e letter. bagnato di lacrime, gonfio di pianto (gli occhi
occhi d'amanti, / molli di lacrime, su queste pagine / soavi? de
-cosparso di pianto, intriso di lacrime (un oggetto o, con sienif
. -con metonimia: che bagna di lacrime (il pianto). /
molle umor. -intonato fra le lacrime, con la voce rotta dal pianto
/ dell'alba che vien / son lacrime ascose / che perle si fanno.
-fare, rendere molle: bagnare di lacrime. ariosto, 10-12: egli
molle: implorare una grazia con le lacrime agli occhi. lippi, 2-9:
sier giungono appena / gli occhi per molte lacrime dolenti. carducci, ii-10-55: sai
il petto di dietro; e le lacrime strisciavano giù 'per lo fesso '
versi gli occhi della poetessa inondati di lacrime vere, come nel canto 'via
bice riuscì... a spremersi le lacrime. amos, imbarazzato, rispondeva a
ondeggiano le fantasie, sorridenti tra le lacrime, della sua gioventù, il fondo da
di fare una buona limosina di grosse lacrime. fagiuoli, vi-25: voglio raccontare
modo di toglierselo e a quelle nuove lacrime mordenti che avevano un tutt'altro sapore
il fazzoletto e aveva gli occhi pieni di lacrime. -di animali. d'annunzio
sventurata!... / senza lacrime a terra muta cadde; / ma le
delle tue orbite / brillavano lenti di lacrime / più spesse di questi tuoi grossi
/ al picciolo tributo / di due lacrime sole / per così gran memoria, /
sentendo coteste vostre invenie milanesi e le lacrime parlamentari e i mortaletti giornalistici, ripenso
mortificazione, rigata in volto di silenziose lacrime,... isolata nella folla,
morto e poi lo piangono ': lacrime di coccodrilli. — fare risuscitare un
in casa mia mortori essicorono le vane lacrime. a. f. doni, 4-92
rabbia di mozzicato da un cane, lacrime di sangue e di cenere non deterse negli
-figur. scherz. persona facile alle lacrime. pratolini, 11-606: corrado dice
fanciulli laceri... raccoglievano le lacrime della cera... con gli occhi
volendo più oltra sequitare, le surgente lacrime per la infinita passione del core lo
occhi, sempre sul punto di riempirsi di lacrime. vittorini, 3-142: l'argomento
non pasce, / ma sol d'incenso lacrime e d'amomo, / e nardo
sguardo, è tutta piena / di lacrime nascoste. tecchi, 13-169: era
baldini, 14-195: che dispetto e che lacrime per quell'uomo esemplare, se ci
buone acque. -navigare nelle lacrime: riempirsi di pianto (gli occhi
anche l'espressione penosa di esso: lacrime, sospiri, ecc.); condizione
: quella parola di gergo alludeva alle lacrime proprio di coccodrillo che il perfetto nacrologista
[pietà] rechi agli occhi quelle lacrime le quali più che altre meritano, e
stare, come nighittosa, tra le lacrime e tra i sospiri. l. latini
rugiada, di sangue). -nembo di lacrime: pianto dirotto, irrefrenabile.
: liuba, cogli occhi pieni di lacrime e il braccio teso nel saluto del
la sporcizia del corpo; detergere (lacrime, sudore, ecc.).
può vivere, a una fontanella di lacrime ambulante. neuropilo, sm. settore
medici, i-221: oimè, che belle lacrime fur quelle / che '1 nimbo di
regina impetrò questo suo todesco con le lacrime; che hanno voluto più volte levarlo con
6-238: le gocciolavano giù per il volto lacrime etiliche, stille azzurrine: opalescenti perle
londra o nuova york, 'con dolci lacrime 'si sente che cosa gli uomini
i-528: tu tien mia vita in lacrime e sospiri / per poca fede e falsa
il viso); rigato, solcato dalle lacrime (la guancia). sempronio
, iv-328: guardesi che le giuste lacrime di questa oppressa donna e di sua