, e dei gemiti lunghi, che lacerano le mie orecchie e chiamano aita.
sono rallegrati della mia caduta, ma mi lacerano e mi vilipendono. carducci, 101
sale si cavano non meno pungono, lacerano, ed infiamman la lingua e 'l palato
amicis, i-525: con che impazienza si lacerano quelle busticine nei giorni tristi, quando
, e non interi, e gli lacerano, e gli dispergono. leopardi, 314
con tra questo comandamento fanno detrattori, che lacerano l'altrui buone opere con loro parole
dalla mente certi pensieri obliqui che mi lacerano come acuti coltelli la vita, che in
a certi ingordi / scolari che lo lacerano e tenganlo / su per le grucce,
impassibilità degli orizzonti, che non urlati lacerano il petto. 4. per estens
[plinio], 4-5: tanti golfi lacerano il peloponneso e tanti mari lo intronano
i denti crudeli, [le arpie] lacerano le meschine puttane. davila, 39
tenevo impachettati fra le mie mani strette lacerano l'involucro. moretti, iii-119: altri
/ vicine e lontane /... lacerano i sogni degli umani. barilli,
che faccia provisione sovra gli stampatori che lacerano e stroppiano le mie composizioni e me
il libro, lo rimodernano, lo lacerano, lo trasfigurano in brutte, villane
lo spirito amaro e lo mordono e lacerano e lo tolgono dalla sua simmetria e
francia? come questi partiti monarchici si lacerano tra sé! -assalire, sbaragliare
non provi le umiliazioni che fuori mi lacerano ad ogni momento. tozzi, vi-797:
non possono con le coltella, si lacerano con le lingue. -giudicare con
mattioli [dioscoride], 555: lacerano i buoni autori e massimamente arabici.
il cranio e con nuova carnificina si lacerano gli estinti per mascherarli da vivi.
lo spirito amaro e lo mordono e lacerano. cesari, ii-508: la nebbia.
biformi, che, nelle bucoliche, lacerano col cani marini gli spauriti navichièri.
infettano il mondo e lo partono e lacerano. 8. far cessare un
222: le porche diventano sì fiere che lacerano gli uomini, massimamente se sono vestiti
ingenuamente quello ch'io presumo di coloro che lacerano i buoni autori e massimamente arabici.
augurio rinascenti viscere mortalmente vi rodono, lacerano e consumano. -per indicare scherzosamente chi
ho tutte queste pungenti necessità che mi lacerano. banti, 8-6: tutte queste
gli unghioni e con i denti crudeli lacerano le meschine puttane. salviani, 33
francia? come questi partiti monarchici si lacerano tra sé! e come il
di andar superbi dei loro vanti vicendevolmente si lacerano. -che procura una sensazione
spacciabile il libro, lo rimodernano, lo lacerano. 4. mutare comportamento e mentalità
amorose o, anche, a quelle che lacerano un organismo politico. - anche assol
che incontrano, gli mordono, gli lacerano, mentre la gente si prosterna al loro
o pungono tutt'al più, non lacerano mai; il buon senso tenuto guida
si allontana, quali sono 'mormorano, lacerano, valicano, contemperano. -rima
era in direzione della grande dernano e lo lacerano. papini, ii-977: gli 'articoli'più
: oh mani che acuti chiodi / lacerano ed insanguinano! / oh piedi che vi
, xxv-2-183: l'amor e taffete mi lacerano e mi squartano con tanto dolore ch'
che faccia previsione sovra gli stampatori che lacerano e stroppiano le mie composizioni e me
deporsi e da nascondersi quell'arme che ci lacerano e traggono il sangue, con acquetarsi