/ un cocente sospiro in su le labbia. castiglione, 192: chi po aver
un bosco se ne già vicino a labbia, / fervida ancor ancora ed estuante.
arici, i-169: a le divine labbia / pane appressò la fistola pendente.
/ e ne fe'dono a l'affamate labbia. 8. locuz. -
e di riposo / a l'arse labbia, al travagliato fianco, / e trasse
a bagnar gl'invita / l'asciutte labbia alto cader da'sassi / e da
duca piacesse, / con sì contenta labbia sempre attese / lo suon delle parole
né 'l celò già, ma con enfiate labbia / si trasse avanti al capitano e
a bagnar gl'invita / l'asciutte labbia. goldoni, v-300: più non vi
un bisbiglio, chi sbruffava co'le labbia, chi gittava un suspiro e si
torse le luci, e dalle gonfie labbia / ira spumante e bilioso sdegno / bestemmiò
faceva un bisbiglio, chi sbruffava co'le labbia, chi gittava un suspiro e si
per la groppa / infin ove comincia nostra labbia. idem, purg., 8-98
è morta, / fuor de la labbia sbigottita e smorta / partirsi vinti e
mi raccese / mia conoscenza alla cangiata labbia, / e ravvisai la faccia di
a giron chiude / le canute sue labbia, ed alza il mento. parini,
e di riposo / a l'arse labbia, al travagliato fianco, / e trasse
va errando; et io con queste labbia / lo corrò, se vi par ch'
groppa, / infin ove comincia nostra labbia. idem, par., 13-11
testa dura, gli denti mordaci, le labbia velenose, la lingua tagliente, le
mi raccese / mia conoscenza alla cangiata labbia, / e ravvisai la faccia di
duca piacesse, / con sì contenta labbia sempre attese / lo suon delle parole
28-25: con fronte crespa e con gonfiate labbia / sta l'infelice, e sol
invano / con occhi ardenti e con spumose labbia, / e non può uscire al
consueto / desio del cibo; pallide le labbia / visibilmente; e si dimagra e
il cor dentro, e trieman fuor le labbia; / non può la lingua disnodar
sibilla] era affienata, e le rabbiose labbia / e l'effe rato
7-7: poi si rivolse a quella enfiata labbia, bocchelli, 10-36: evémero,
enfiò subito le acque dell'ira prefettizia. labbia enfiate... per dare ad intendere
. peggiorare, è nell'avaro: le labbia grosse significano stoltizia. frezzi, aggravarsi
lance. tasso, 2-88: con enfiate labbia / si trasse avanti al capitano e
or guattero, or fantesca / con labbia enfiate. manzoni, 14: magnificare
. tacque ciò detto e su l'enfiate labbia / gorgogliava un frezzi, iii-2-75:
non è meraviglia ché, e con enfiate labbia / a'cattolici lupi apre il cancello.
duca piacesse, / con sì contenta labbia sempre attese / lo suon delle parole
. pananti, i-187: con enfiate labbia / parlar volendo, ognuno balbettava: /
820: né più ratto le dolci labbia fuori / del vago sen d'amor
mi raccese / mia conoscenza alla cangiata labbia, / e ravvisai la faccia di
con le man giunte e con l'immote labbia, / i languidi occhi al ciel
mi raccese / mia conoscenza alla cangiata labbia, / e ravvisai la faccia di
. beccuti, 71: chi pon le labbia su le vostre rose, / nettar
torvo, urla cieco, apre le labbia, / sbadiglia fiero e batte a voto
/ con occhi ardenti e con spumose labbia, / e non può uscire al predator
/ con le man giunte e con timmote labbia, / i languidi occhi al ciel
manzoni, 16: non bagnar le labbia in ippocrene, / ma le tuffar
refrigerio e di riposo / a l'arse labbia, al travagliato fianco, / e
/ del pigro lete / fin su le labbia / tonda riceva; i ma tonda
e di riposo / a l'arse labbia, al travagliato fianco. gemelli careri,
/ col fuoco in mano e con rabbiose labbia. cammelli, 95: tebe al
a spiegar l'ugne e a insanguinar le labbia. firenzuola, 359: assaltati.
che 'l vento al soffio apre le labbia, / e d'aprirsi la strada s'
, ix-525: e'rubinetti e le rosate labbia, / ch'alle mie fer coperchio
: con fronte crespa e con gonfiate labbia / sta l'infelice, e sol
incendio della pecunia, 4 adacqua le labbia ', e non ne puote bere
che ardisca in l'opre sante por le labbia. soldani, 1-19: quest'è
/ d'avvelenar altrui gli occhi e le labbia. -entrare nell'animo, nella
con le man giunte e con l'immote labbia, / i languidi occhi al ciel
la groppa / infin ove comincia nostra labbia. idem, par., 33-23:
. lapo gianni, xxxv-11-578: onde mia labbia sì mortificata / divenne allora, ohimè
] le zanne e stilla da le labbia / spuma sanguigna; né cred'io se
: godi la man viril, l'umane labbia, / pria che tutto inserpito il
15-92: il vento al soffio apre le labbia / e d'aprirsi la strada s'
intorno, / martano adopra le mendaci labbia. caro, 16-30: d'april s'
t'abbandono », / veggendo la mia labbia tramortita. cavalca, 19-449: ogni
rabbia / ti si tolga da le labbia. foscolo, xix-285: forse potrò
sol godo quando dori / apre quelle sue labbia inzuccarate? 10. ant
: quell'irto pelo, che a le labbia porti / in striscie minaccevoli disteso,
gl'ispidi tuoi crini / e dall'umide labbia, / quasi nel grembo ogn'uno
, sf. (plur. anche le labbia). letter. ant. faccia
noffo d'oltrarno, xii-1-294: nelle labbia sua sempre dimora / là simile d'
93): par che de la sua labbia si mova / un spirito soave pien
t'abbandono », / veggendo la mia labbia tramortita. idem, inf.,
7-7: poi si rivolse a quella 'nfiata labbia, / e disse: taci,
amaestrasse, socrate disse, veggendo la labbia del garzone: -e1 sogno mio ène compiuto
/ altra volta esser, la smarrita labbia / priego mi servi o nuova in me
/ e parea ben che da l'accesa labbia / spirasse l'ira e vendetta.
354: aveva umane forme e umana labbia. -in partic.: bocca
i-211: veder mi par de la sua labbia uscire / una sì bella donna,
queste tribulazioni non peccò iob nella sua labbia. 2. aspetto, atteggiamento,
poi si rivolse a me con miglior labbia, / dicendo: quei fu l'un
duca piacesse, / con sì contenta labbia sempre attese / lo suon de le parole
raccese / mia conoscenza a la cangiata labbia, / e ravvisai la faccia di
spenta conoscenza; a le cambiata 'labbia ', al cangiato aspetto di forese.
mutai per tempo e la mia prima labbia. apollonio di tiro volgar., 14
: lo pescatore, vedendo ch'aveva labbia di gentile uomo, presegliene grande pietade
, / comparve a te con minacciata labbia. 3. forma, figura umana
la groppa / infin ove comincia nostra labbia. a. pucci, cent.,
/ da 'nfermità, sicché la bella labbia / si trasmutò in cosa maledetta, /
scabbia. serdini, 1-36: o preziosa labbia, / volgi l'animo tuo,
e quale è uom di sì secura labbia / che fuggir possa il mio tenace
in poliziano, 1-268]: « labbia è voce antica che significa aspetto, faccia
labia in femm. da cui deriva labbia per * viso '. dante l'usò
labbra; ant. e letter. le labbia). ciascuna delle due pieghe muscolo-membranose
avanzato. buti, 1-201: le labbia grosse significano stoltizia. giusto de'conti
beccuti, 1-iii: chi pon le labbia su le vostre rose, / nèttar bever
e respignendo l'avide e mordaci / labbia, si tinse di color di rose.
8-129: siede nel sommo de l'amate labbia, / dove il fior de gli
/ nel molle fianco a insanguinar le labbia. casti, 260: i labbri
, iii-5-62: irata e con schiumose labbia, / [la tigre] parea,
: ardono gli occhi e spumano le labbia [del bue] / e salta e
lingua, che parla, e queste labbia / certo son mie, ma dio le
: pur duo talora o tre schiudon le labbia /... / e sfogano
non osa a gran pena aprir le labbia. [sostituito da] manzoni,
/ che nel dolce velen bagnai le labbia! tasso, 15-55: ecco un fonte
a bagnar gli invita / l'asciutte labbia, alto cader da'sassi. [sostituito
poscia ella in prima con le prime labbia / tanto sol ne sorbì, quanto
si morde il papa per dolor le labbia. tasso, 7-87: le labra
si morse, no, si stritolò le labbia. gemelli careri, i-vi- 205
205: gli faceva roder le labbia, poiché, prendendo la baia di
orecchio faraone, essendo io incircunciso di labbia? idem [bibbia], 1-59:
tenaglie '. làbia2, v. labbia. labiale (raro labbiale),
a bagnar gli invita / l'asciutte labbia, alto cader de'sassi / e da
e con gran doglia / bagnerete le labbia a l'onda lete. 2
: al fin tra'lidi de l'enfiate labbia / di nostra donna in sul
sbarbaro, 1-126: come di lor labbia uscia con l'ira saliva, mi
: poi si rivolse a quella 'nfiata labbia, / e disse: taci, maladetto
7-8: poi si rivolse a quella infiata labbia, / e disse: taci,
le man giunte e con l'immote labbia, / i languidi occhi al ciel
ti sarà dato prima che le mani labbia tu per rabbia rose. luca pulci
5-210: se sapesse erculan dove le labbia / pon quando bacia lidia, avria
la groppa / infin ove comincia nostra labbia. idem, inf., xxix-48:
/ con occhi ardenti e con spumose labbia, / e non può uscire al
/ di bravar cessa e di gonfiar le labbia. / nomi, 7-73:
intorno, / martano adopra le mendaci labbia: / e l'astuta e bugiarda meretrice
i-211: veder mi par de la sua labbia uscire / una sì bella donna,
la madre di tanti doni e che labbia deputata per mezzana di tutte le grazie che
poi si rivolse a me con miglior labbia, / dicendo: quei fu l'un
vostro, qualora davanti / vedetevi la mia labbia dolente. idem, inf.,
: così impazzisce e da le gonfie labbia / vibra turno, il meschin, favilla
, respignendo l'avide e mordaci / labbia, si tinse di color di rose
strozzi il vecchio, 2-7: di due labbia di bel corallo vivo / un'onda
lapo gianni, xxxv-11-578: mia labbia sì mortificata / divenne allora, ohimè
: questa lingua che parla e queste labbia / certo son mie, ma dio le
): par che de la sua labbia si mova / un spirito soave pien
mutai per tempo e la mia prima labbia. boccaccio, dee., io-io (
le nari a un punto e per le labbia / gitta fumi d'orror, schiume
1-211: veder mi par de la sua labbia uscire / una sì bella donna che
poscia ella in prima con le prime labbia / tanto sol ne sorbì quanto m'
il vecchio, 2-7: di due labbia di bel corallo vivo / un'onda
: mi derise / amaramente con perfide labbia. carducci, iii-9-170: non può
duca piacesse, / con sì contenta labbia sempre attese / lo suon de le parole
119): par che de la sua labbia si mova / uno spirito soave pien
/ il crin si straccia e mordesi le labbia, / se vede che la volpe
cui la lingua etnisca risuona infra le labbia, / la qual pronunciata, come poppossi
altre parti e talor nella faccia e labbia, nascono spesso alcune escrescenze carnose,
invano / con occhi ardenti e con spumose labbia / e non può uscire al predator
/ poscia ella in prima colle prime labbia / tanto sol ne sorbì quanto n'
, 16-ii-8: poscia aprì l'enfiate labbia e disse: / « provi il rigor
/ e, quando avean di già le labbia aperte, / le ingoiava uno spirito
/ per che di fuor la mia labbia coperse / d'oscura qualità, sì
vostro, qualora davanti / vedetevi la mia labbia dolente. idem, xlvi-27: ché
verro / la spuma distilante da le labbia. 3. crudelmente avverso (la
le man giunte e con l'immote labbia, / i languidi occhi al ciel
delle sibille] / e infra frementi labbia il muto urlìo / mi perturba e m'
raccese / mia conoscenza a la cangiata labbia, / e ravvisai la faccia di
fonte, / che, ristorate l'assetate labbia / dell'italo, del gallo e
raccese / mia conoscenza a la cangiata labbia, / e ravvisai la faccia di
refrigerio e di riposo / a l'arse labbia, al travagliato fianco, / e
, 37: bella bocca, amate labbia, / refrigerio a'miei tormenti. i
refrigerio e di riposo / e l'arse labbia; al travagliato fianco, / e
alma, che per uscir stia su le labbia, / non farà questo dir ch'
. martello, 6-ii-671: pende dalle tue labbia / che dal suo fier destino sisara
, / lupo notturno e con sanguigne labbia / sen venne fuor de le temute
/ ch'ha di spirto internai le fosche labbia. varchi, 18-1-168: l'insolenza
e di riposo / a l'arse labbia, al travagliato fianco. bruno, 3-572
tal cui la lingua etnisca risuona infra le labbia. foscolo, xi-1-117: la lingua
ne 'l celò già, ma con enfiate labbia / si trasse avanti al capitano e
, isvanì e non si condusse alle labbia la voce. 4. venerazione
confino delle lunghissime orecchie, con le labbia riversate, de'quali quel di sotto
/ da 'nfermità, sicché la bella labbia / si trasmutò in cosa maledetta /
refrigerio e di riposo a l'arse labbia. giannone, 1-ii-176: 1 prodi
cogliendo de lo spirto in su le labbia / suave fior, qual non produce seme
beccuti, i-iii: chi pon le labbia su le vostre rose, / nèttar
capo nelle quali anco quando le loro labbia sono distanti, overo vi manca la
come io veggio, di colui sulle labbia / sprizzarper mezzo al riso sardonico la
, 5-210: se sapesse erculan dove le labbia / pon quando bacia lidia, avria
i-269: cessa col ciglio e co'le labbia insano / mostrar diomede: e'vi
le nari a un punto e per le labbia / gitta fumi d'orror, schiume
la tigre] irata e con schiumose labbia. ghislanzoni, 16-203: monto- rio
nostri, e che per le mie labbia / non è questo il più amaro dei
il crin si straccia e mordesi la labbia, / se vede che la volpe o
custodia della nostra lingua; uno di labbia, e l'altro di denti.
/ gli occhi scontorce e mordesi le labbia. bontempelli, i-406: mattina..
48: questa lingua che parla e queste labbia / certo son mie, ma dio le
vostro, qualora davanti / vedetevi la mia labbia dolente. idem, purg.,
per conto ghissime orecchie, con le labbia riversate, de'quali quel della zecca quella
: poi si rivolse a me con miglior labbia / dicendo: « quei fu l'un
119): par che de la sua labbia si mova / uno spirito soave pien
pria gustato / pose in sommo le labbia. foscolo, gr., 167:
119): par che de la sua labbia si mova / un spirito soave pien
un bisbiglio, chi sbuffava co'le labbia, chi gittava un suspiro e si fermava
/ e quei ne vuoti a spase labbia i vetri, / de'cui fidi consigli
si morse no, si stritolò le labbia. / quanti tirsi gli dier fra mano
: ha di spirto internai le fosche labbia. tasso, 13-9: spirti invocati,
): par che de la sua labbia si mova / un spirito soave pien d'
vedi tu come io veggio di colui sulle labbia / sprizzar per mezzo al riso sardonico
che a bagnar gli invita / l'asciutte labbia, alto cader de'sassi / e
spuma di canaglia. distilante da le labbia. g. f. loredano, 7-101
ritmo grida e si morde le labbia, / e getta spuma per l'insana
/ con occhi ardenti e con spumose labbia. tasso, 1-19-76: fère diverse,
i-xxvi-ii: veder mi par de la sua labbia uscire / una sì bella donna che
/ mostra le zanne e stilla da le labbia. -stillare di rabbia: adirarsi furiosamente
: quell'irto pelo, che a le labbia porti / in striscie minaccevoli disteso,
. fagiuoli, x-59: a colorir le labbia, / già diventate sudice. =
morse, no, si stritolò le labbia. / quanti tirsi gli dier fra mano
mira torvo, urla cieco, apre le labbia, / sbadiglia fiero, e batte
t'abbandono », / veggendo la mia labbia tramortita. boccaccio, iv-56: in
/ altra volta esser, la smarrita labbia / priego mi servi o nuova in me
abbandono, / veg- gendo la mia labbia tramortita. petrarca, 81-10: la sua
1-24: quale è uom di sì secura labbia, / che fuggir domenico da