se incontran da libezio a tramontana. l. dati, 1-4-3: in queste mille
, animali selvatici previamente catturati. l. ugolini, 139: 'mettere in
la possibilità, la facoltà. l. giustinian, 1-89: tu trovi scuse
l'occultare l'uova a'loro mariti l i quali sono tanto libidinosi che,
libramento, spargendosi uniformemente per esso. l. adimari, 1-130: i quattro suoi
: volo a vela discendente. l. ugolini, 139: 'librato': del
moto chiamasi librazione della luna. g. l. cassola, 80: galileo attribuisce
; guida, prontuario turistico. l. salviati, 9-153: fabbriche più illustri
, di indisciplina sociale. l. adimari, 1-2: la necessità il
dall'autore con la dicitura con alcune l. o con alcuna l.; si
con alcune l. o con alcuna l.; si riferisce soprattutto a canoni
di essere dispensato da un servizio. l. ghiberti, 42: chiesi licenza dal
alle vigilie armoniose io vegno. l. pascoli, ii-144: ito un di
ogni sorta di sapere. g. l. cassola, 3: qui s'aprono
foce / onde noi amendue possiamo uscirci. l. martelli, lxi-80: or non
i-195: qual destin fu quando 'l bel corpo ignudo / alessandro commise al tebro
sassi, / e non molto l. martelli, 3-133: gaddo, io
bianche ne la pallidezza / verdognola de'l cielo marzolino / le fiorite de'mandorli.
liete / clori e damon. l. salviati, 23-i-18: ritiratisi jacopo col
farina del mondo lievitarono e fermentarono. l. bellini, 5-1-94: ei [il
. -seguace. g. l. cassola, 167: segna tortuose elissi
. che si può limare. l. bellini, 5-1-11: calca la lima
. disus. il limare. l. bellini, 5-1-42: due son le
limare, pulire, saldare, imbrunire. l. bellini, 5-1-14: limare non
vi scorre. -sostant. l. bellini, 5-1-11: acciocché possa seguir
d'ogni giuntura limator crudeli. l. bellini, 5-1-29: né la
alcun limbellùccio, ch'io vi trovai. l. bellini, i-98: quan'io
limitazione, restrizione. l. salviati, ii-u-94: nel terzo luogo
-scarso, esiguo, insufficiente. l. bellini, vii-309: senza di lei
è la divina infinità non limitata. l. pascoli, i -proem.: noi
ve la comporti e anthonio ne mandi. l. giustinian, 1-220: però se
dispensate per andare in cerca limosinando. l. pascoli, i-183: mentre però
16. dimin. limpidétto. l. adimari, 80: il fiume istesso
sua bottega,... e co'l suo pettinare o spinac- ciare il
da linarolo, con metatesi reciproca di l e r; cfr. rohlfs, 325
svelse, e veder felce / lincea d'l. e di c. segnato a pieno
] bramosissimo della lindezza e attillatura. l. pascoli, i-321: amò la lindezza
-lavato, stirato e spazzolato diligentemente. l. pascoli, ii-219: vestiva sempre di
e timorosa d'imbrattarsi o di scomporsi. l. pascoli, ii7318: si mira
a una saggezza spicciola. l. salviati, 1-1-112: nella seconda [
quel freddo onnipotente del lume lunatico. l. bellini, 5-1-113: e'par
finestra ricavata da tale zona. l. adimari, 1-110: ricorre tutto in
, falcata o di menisco. l. bellini, 5-1-97: per la lunghezza
, l'impazienza fomentava la malatia. l. adimari, 1-18: non mancarono
. tasso, 1-7: il fine l. giustinian, 1-277: la tua persona
cui lunga da'sepolcri eco risponde. l. gualdo, 150: l'ultima [
danari durano, pelando i cattivelli. l. dati, 1-2-31: flemmatici son molli
luna, selenita. g. l. cassola, 89: con ordin novello
ant. lusingare. l. giustinian, 1-70: dona non lunsengare
luogo che ne'giusti si adoperi. l. giustinian, 1-207: d'uno amoroso
loco ov'albergh'eo, se lice. l. frescobaldi, 2-86: questo sasso
pensaste di ramemorarvi e di raccontarlemi. l. salviati, ii-1-102: della sincerità
alla predica: soffiare il posto. l. salviati, 19-37: e'potrebbe esser
o cipresso / al tristo lupo. l. ugolini, 142: 4 lupari '
. lupo molto vorace e feroce. l. frescobaldi, 2-70: non v'è
(hedysarum onobrychis. onobrychis sativa, l.), detta altrimenti fieno sano
vale a dire all'hedysarum coronarium, l. = voce dotta, lat
specie di arenaria (arenaria rubra, l.), che cresce nei siti
arrendevolezza è sopraffatto dai violenti. l. salviati, 19-26: veggiamo che chi
oculare; guercio; strabico. l. ghiberti, 81: però a esso
non attrativo per lusinghe di favoleggiamenti. l. a dimari, 1-42: toma
poco ne diventeranno promotori e maestri. l. bellici, 5-1-186: mi lusingo.
mezzogiorno il mar mediterraneo. g. l. cassola, 123: europa bellicosa altrice
pompa, magnificenza, sontuosità. l. dati, xxxvi-18: il mio pensiero
; lucentezza, splendore. l. bellini, 5-2-18: vedete..
comenciar, che poi lor mal finire. l. dati, xxvi-14: vestita è
-anche ripetuto con valore intensivo. l. della valle, 3-302: gli occhi
onta de la semplice natura. l. pascoli, ii-337: era di giusta
reca in sé germi di morte. l. martelli, 3-370: vedeasi gir titon
ammonimento, al libretto pari- niano. l. gualdo, 53: è aspettata
: molle e dilicata e piacevolissima è la l... allo 'ncontro la
al p, al t. l. salviati, ii-1-232: con due m
cardinale ha avuto quest'anno a lappeggi. l. pascoli, stata quistione tra quel
nuovi metodi ed invencorpi molto bene. l. pascoli, 1-86: poco si pregiava
poca o molta, dar si macchia. l. pascoli, ii-134: andava sempre guadagnando
nasce, adulta. g. l. cassola, 52: si scoprono nel
15. locuz. - / l mezza macchia (con valore agget- senza
macchiata mirasi la luna. g. l. cassola, 107: macchiato il
di ordine ionico, fra sei pilastri. l. a dimari, 1-94: tenner
-piano, disegno, ideazione. l. bellini, 5-3-30: è nel vostro
attendendo l'esito di tale esperienza. l. bellini, 5-3-102: argani,
affrica s'era ribellata, macchinando novità l. pisone, che v'era a governo
-orologio da tasca. g. l. cassola, 166: chi lo spirto
-anche: la tecnica o l'arte l. bellini, 5-2-21: quella macchinatrice [
di burle e di scherzi. l. bellini, 5-1-113: carota madornale,
2. per estens. martellamento. l. bellini, 5-2-295: tale è il
facesse penitenza in quell'isola. l. bellini, 5-2-294: non avete voi
scalfire (un minerale). l. bellini, 5-2-295: né men si
sia ridotta quasi come un unguento. l. bellini, 5-2-294: non avete
bambagia macera e ridotta in pasta. l. bellini, 5-2-290: la dovuta
panni, che a pena si vede. l. pascoli, i-223: era piccolo
determinate condizioni esistenziali deteriori). l. dati, xxxvi-i7: livor è l'
empion con quel d'altri allegramente. l. pascoli, ii-337: era di giusta
doccia, e macinare i loro palmenti. l. viviani, 1-i-63: nonn-ò da
si deve metterli sotto a detta macina l roo alla sottile delli tre materiali o ingredienti
usciti dalle stoviglie o dal macinio? l. pascoli, i-27: tutto faceva
g. i. 8 * 4 l. bandello, ii-845: la miristica noce
difetto umano la sperge o macula. l. dati, 1-1-18: perfetta più che
piena, / molli, sordide, grame l... i vengon giù per la
a dì 26 di luglio 1343. l. frescobaldi, 2-73: in questa cassetta
agli occhi miei, pace e diletto. l. giustinian, 1-5: piango la
uno sproposito, ecc.). l. bellini, 5-2-151: madornalissima bestialità.
estrema precisione, somma perfezione. l. bellini, 5-2-299: volete voi riprove
se tesaurizzasse a sé gran ricchezze. l. giustinian, 37: la mia zelosa
nemica della compagnia, calamità odiosissima. l. salviati, 1-1-81: l'oziosità è
rende deforme la mole della testa. l. bellini, v-158: vengo ora all'
l'ambre, gli avori. l. gualdo, 169: la sinistra poggiava
esposto a trattare simili negozi. g. l. cassola, 1-13: la maestade
incomparabilmente bella, dilicata e finita. l. pascoli, 1-6: molto lavorò in
l'oro suo superbo è il tago. l. a dimari, 1-108: ha
laborioso. -solvente. l. bellini, 5-2-323: l'acque forti
dei provenzali. -agg. l. dati, 1-3-3: zeffiro è quel
a servar sue sante leggi. l. salviati, ii-1-97: comeché egli,
a prendere quale morte egli volesse. l. adimari, 1-156: uno de'molti
dottrina o di un'arte. l. salviati, 1-1-37: i nostri antichi
-maestro del grimaldello: scassinatore. l. giustinian, 1-36: donna, ben
si dicono li maestri di strada. l. pascoli, ii-42: ebbe diversi altri
. livio volgar., 1-347: l. quinzio, alla fine, pregando
con... poche linee. l. pascoli, ii-399: molto più lasciar
andar da suo'be'lacci sciolto. l. adimari, 65: la vanità della
transvedere dee procedere dal pero. l. giustinian, 1-372: a tue bellezze
onore, la gloria). l. morelli, i-191: furono ventidue giostranti
ira: / maior la porta femena qe'l diavol enspira. petrarca, 111-7:
. numero maggiore: il plurale. l. salviati, ii-u-29: del numero dell'
cosa semprice e con poco maestero. l. ghiberti, 34: fece [taddeo
portarla magistralmente come una gemma preziosa. l. gualdo, 1150: ella fendeva
luogo aperto o poco ingombrato da arbori. l. pascoli, ii-454: si vedeva
si fissi con delle magliette di ferro. l. ugolini, 146: 'magliette'
fu buono a far palle da maglio. l. bellini, 5-1-29: non penso
legno di due anni. l. de'bardi, xxxv-ii-784: a.
di questo flagello de'becca- fichi. l. ugolini, 146: 'maglioni': reti
amici, qualche quadretto di devozione. l. adimari, i-ii: ravviso,
. region. scazzone. l. f. marsili, no: questa
si cava della legge de'magnati ultima. l. adimari, 1-2: salendo poi
ragione reciproca quadruplicata delle distanze. g. l. cassola, 83: di traenti
parte e dell'altra sanza alcuna bugia. l. carbone, 21: a
spese, / tanto che tutto 'l mondo ne favella; / lasciate ornai passar
re che dio avea conceduto alla francia. l. a dimari, 1-3: mi
perciocché questa ancora è publico ornamento. l. bellini, 5-2-18: oh di
ticolarmente notevole. l. ghiberti, 124: niente di meno
al mastio e a venti altre figure. l. martini, xxvi-2-221: ecci lo
magra. -giornata sfavorevole. l. ugolini, 146: 'magra': dicesi
la rete più piccola del paretaio. l. ugolini, 146: 'magra': così
bel pezzo di magro di bue freddo. l. bellini, 5-1-247: volete ch'
muffa, sarà la miniera magra. l. f. morsili, 204: in
contavasi un tempo in: toman = l. 49. abassi = l. 0
toman = l. 49. abassi = l. 0, 97. mahmudi =
. 0, 97. mahmudi = l. 0, 49. =
fine. -il nulla. l. adimari, 4-2-68: scemi dal falso
, mirate queste da i penacchi! l. salviati, ii-1-197: fu introdotta nei
ma per ornamento della scrittura. l. pascoli, i-177: mentreché egli imparava
meno seppe riferirgli a leandra. l. gualdo, 977: cento pensieri,
potrà agevolmente cadere in mille peccati. l. giustinian, 1-37: se alcun ven
ordine (nell'aspetto). l. pascoli, ii-274: era suo buon
mente; slegato, sconnesso. l. gualdo, 119: cigolava mestamente ogni
: la maledicenza ha la prima lettura l. quirini, ded.: la sua
di lorenzo fusse lasciato andar male. l. pascoli, ii-107: diederne i
-mal d'aria: malaria. l. pascoli, ii-98: crebbe trattante)
, procurare volontariamente il proprio danno. l. salviati, 19-84: che vogl'io
andarsi a cercare i guai. l. salviati, 20-15: padrone, voi
posa, / se non a'gobbi. l. salviati, 19-62: -va'pur
alla gioia o al dolore altrui. l. salviati, 19-33: anch'io son
dovrebbero le vostre lagrime avere restate. l. giustinian, 1-289: piedi mei
in modo esagerato; eccessivamente. l. bellini, 5-1-150: la mascella di
natura -fare, / ed aportare -'l bene in malenanza. pannuccio del bagno
se non è sbarbata e gittata via. l. gualdo, iv-67: le malerbe
il cervello, la testa). l. bellini, i-108: non mel rammemoro
e dal malevolo spirito di parte. l. gualdo, 66: mi sembra molto
, ma il manni l'usarono. l. gualdo, 33: malgrado che scoraggito
dell'eden). g. l. cassola, 1-59: misero adamo,
s'addormentasse cullato da quell'armonia. l. gualdo, 1071: si annoiò
qual parte di noi la sede de * l dolore? dizionario di sanità, ii-176
maninconia ch'avesse veduta in alcuno. l. giustinian, 1-161: amante, tu
alterazione psicofisica, ecc.). l. dati, 1-2-32: malinconia è di
temperamento malinconico, cattivo umore. l. pascoli, i-43: ebbe buon naturale
veniste a malincorpo, è vero? l. pascoli, ii-430: risolvè, benché
= comp. da mal [é \ l e intenzionato (v.); cfr
salsuggine. -influsso malefico. l. dati, 1-1-33: qual pianeto ha
tinuo, insistente; tramestio. l. bellini, i-141: ei regge a
2. figur. strapazzo. l. bellini, ii-143: perché il polmon
in arnese; conciato male. l. pascoli, i-37: formava così forte
= comp. da mal [c \ l e ordinato (v.).
guasto (di un testo). l. salviati, ii-i-34: in alcune parti
. dare in malsania: ammalarsi. l. pascoli, ii-43: molti [quadri
e vegga annibaie innanzi alle porte. l. gualdo, 963: silvia era.
era... stato guarito. l. pascoli, ii-224: talmente [il
tempo e da'rigori del freddo. l. pascoli, i-39: opera veramente di
frenetici, l'assenzio i collerici. l. pulci, ii-133: acqua di terzanella
nel cuore dell'oratore più amabilemente. l. dati, xxxvi-18: l'altra malvagia
ti nuoce, per vincere la malvagitade co'l bene. aretino, v-1-269: la
, crudeltà; durezza di cuore. l. giustinian, 1-347: io sì moro
gli costringeva a mandare grano a roma. l. bellini, ii-iio: siete a
la rosa e maritarsi al giglio. l. quirini, 40: rassembra quella via
al ciel d'amor l'anime amanti. l. a dimari, 44: non
lasciando alle mammucce fare i putti. l. martini, xxvi-2-220: qui scrivo,
dì in fuora, di vettovaglie. l. salviati, 23-i-128: la speranza il
filosofico. -incompetenza, imperizia. l. ghiberti, 40: non era altro
una lettera o di una particella. l. salviati, ii-1-35: il medesimo mancamento
carrettino con una ruota mancante d'/ l « nunzio, iv-2-253: c'era nella
e convenzionali. -sostant. l. pascoli, i-246: faceva, in
venuto a noi manchevole e imperfetto. l. salviati, ii-1-34: tanto basti
non riconoscendo in natura accidente manchevole. l. adimari, 1-17: furono tosto chiamati
sensi; perdere ogni energia. l. giustinian, 1-100: de dolcezza io
28. gramm. coniugare. l. salviati, ii-1-43: l'oscurità,
ufficio o a una rappresentanza ufficiale. l. papi, 2-1-124: deliberassi di chiedere
costituzionale di napoli. -deferire. l. papi, 1-1-124: chiunque spacciasse false
. -mandato fuori: pronunciato. l. salviati, 1-1-190: il nome 'rozza'
sette corde e quat- tr'ordini. l. adimari, 65: corron d'intorno
nociuole... e mandorlata. l. martini, xxvi-2-229: per uso delle
e con una testa di mandragola. l. veniero, 53: una leg-
, troppo taglienti, che faresti tu? l. carbone, 47: 10 morirò
, passerà ne'confini del grande. l. salviati, 1-1-43: essendo quella
vendetta, come subito allo sdegno. l. bellini, 5-3-155: io ti
meccanismo, di un apparato. l. bellini, 5-1-198: vi è là
tutto il maneggio d'oriente diede a l. vitellio. sarpi, i-1-129: egli
mille trecento ducati. n. e l. santa paulina, ii-i: dovrà.
è sicuro tenervi molte cose manesche. l. salviati, 19-88: per ogni buon
familiare (un oggetto). l. salviati, 20-35: le cose care
che anche diremmo tagliacantoni, mangiafèrro. l. pascoli, ii-431: tentò..
cornazano, 1-123: che importa ch'l foco me manzi, o una fera
de'poveri e non in altro, libre l. bibbia volgar., viii-581:
, con riferimento ad altri popoli. l. bellini, i-103: ditegli ch'egli
l'arte del miniare] arriva 'l perfetto artefice... a rappresentare al
2. formato, costituito. l. bellini, ii-44: il manto è
gli faccia il manichetto m a vite. l. or braccia, par
batista,... lire sedici. l. adi del traguardo m
adi del traguardo m ovvero l. baldinucci, 150: 'segone':
que'suoi incantesimi, / di che la l. salviati, 20-92: -col vostro manichino
incapace, poco adatto o impossibilitato. l. bellini, i-54: ad ogni buffonevol
non la sapete adoprare). l. ugolini, 146: scherzosamente si usa
il cor, come amor vuole. l. giustinian, 1-312: alcuni cerchi amare
più del tempo si mostrò benegna. l. giustinian, 37: tu cerchi
non è maniera di cavaliere errante. l. frescobaldi, 2-26: il quale [
finanziaria, disponibilità di denaro. l. bellini, 5-1-39: chi potesse prendere
qualsivoglia artefice nel- l'operar suo. l. pascoli, i-217: mandollo a studiare
o cronologica); gusto. l. ghiberti, ii-2: giotto..
nella tiorba, sonar da barbieri. l. bellini, i-140: quando poi
seda i tumulti facinorosi de'stati. l. pascoli, ii-293: eloquente nel discorso
, senza altre manifatture di numeri. l. bellini, 5-1-65: per godere di
mani fattura. l. bellini, 5-2-263: in esse [
4. creazione, invenzione. l. salinoti, 1-1-43: si può tener
guidata ed inspirata dal santo spirito. l. pascoli, i -proem.:
. con riferimento alla creazione divina. l. bellini, 5-1-159: elle son delle
dato avea spesso il corpo per denari. l. giu- manifèsto2, sm.
molti che poi negligenza disface. l. viviani, 1-i-63: non dico però
tramandato da un copista; lezione. l. salviati, 1-1-131: la storia nerbonese
questa, posta in vendita, starà in l. 14 o quivi oltre, io
: allentarglile briglie. n. e l. santa paulina, ii-2: osservarete però
diede suoi versi ad questo re. l. frescobaldi, 2-38: eranovi in su
impratichirsi in una determinata attività. l. pascoli, ii-343: quasi tutti quelli
mani e senza speranza di ricatto. l. bellini, v-273: ella li
; fraintendere, travisare, distoreere. l. salviati, 6-36: venendo al trattato
-deformare (un vocabolo). l. salviati, 1-1-218: i nomi propri
ranno sotto al parlar dell'oratore. l. salviati, ii-1-138: immersi
: uno è la suddetta manuèlla. l. pascoli, ii-14: parlino i secondi
religioso, non te ne fidare. l. giustinian, 1-34: amante, ben
, saper fronteggiare ogni situazione. l. salviati, 19-104: s'io vo
tenuto in una determinata condizione. l. bellini, 5-3-52: e così si
mantenitore di tutte le cose quaggiù. l. bellini, 5-3-37: io ti chieggo
k sulla colonnetta o sostegno k l, dopo averlo inserito nell'anello m saldato
riparazione e manutenzione delle locomotive ammontarono a l. 656. 158, 48, col
, col rapporto sopra 100 lire di l. 64, 12 per la materia,
buona morte, or che potete. l. bellini, 1-88: così non figlia
caccia alle starne); marcatore. l. ugolini, 147: in questo terreno
inciso un segno o un emblema. l. adimari, 1-38: quella fucina,
granca / ioseppe, e trasse 'l chiovo de la manca. a. boito
.). - anche sostant. l. carbone, 48: maestro zoane depintore
un marzo vestito di veluto, co'l quale vano facendo il duca ne l'ora
han pinto le tant'ombre? un fine l marcio impostore? mascheroni, 8-378:
la quale aguale è mare salso. l. frescobaldi, 2-130: il seguente dì
furiose correnti e una perpetua marea. l. adimari, 1-37: piccola stilla
più profondo mar si vide uscito. l. f. marsili, 93: spremetti
sabbionosi e le più volte maremma. l. dati, 1-2-io: scendi nelle valli
maremme, cerchi di saleio basso? l. salviati, 20-22: voi pensate
dei maremmani. l. salviati, 11-33: hanno la bocca
in maremma (un vocabolo). l. salviati, 11-33: hanno la bocca
. il maliscalco andò al serraglio con l x cavalli, e ruppelo, e la
della riva è molto ristretto fra 'l lago e le montagne, le quali,
di certo petrarca con altre chiose. l. salviati, ii-1-278: altri segni s'
di novi ponti oltraggio a la marina. l. frescobaldi, 2-27: alessandria nuova
alloggio in quella parte. g. l. cassola, 14: lieta allor ne
di un paesaggio di mare. l. ghiberti, 28: dipingeva [ludione
sorta di navi con piccole figure. l. pascoli, i-20: curiosa non
marini liti presi sollazzevole via. l. frescobaldi, 2-11: voi, fiorentini
m'ha truffati i panni? l. veniero, 15: sì che pensi
incresca venir a la mia scola. l. veniero, 57: bagnati i polsi
li donò lo conte rolando per mariozo. l. giustinian, 108: o fia
sì colorita come 10 la fabricherò. l. martelli, 3-248: il mio fero
-camera maritale: camera matrimoniale. l. salviati, 11-83: colui, il
nelli, 2-1-16: voleva maritarlo. l. gualdo, 75: combinarono di maritarlo
m'è sì plazuto, / no'l te podria contare. boccaccio, dee.
mio è marittato, / non ch'l sia morto, perso o invechiato.
il calore vitale per la morte. l. bellini, 5-3-34: voi stimaste sempre
e marrani che vi si trovavano. l. veniero, 15: per dio,
, mortale (un veleno). l. bellini, 1-152: ha [un
. marsilea, dal nome del botanico l. f. marsili (1658-1730).
caso). -scalpello. l. bellini, 5-2-296: hanno un certo
cancheri che vengono agli innamorati appassionati. l. veniero, 68: in questo mezzo
poteva ai colpi di martello. l. bellini, 5-3-20: so bene che
me faciesse cravaccare sò martenello soio. l. ugolini, 148: 'martinèllo': pivière
. 3; voce registr. da l. ugolini. martinétto, sm.
colsemi innudo, trasformato, amore. l. giustinian, 1-203: io vivo in
: oggi non si martirezzano e'cristiani. l. frescobaldi, 2-146: ancora v'
giorni di questa sua pazza insolenza. l. pascoli, i-99: ebbe nel partire
di questa meschera o ver forma. l. pascoli, ii-io: rampogna [
una maschera di biacca e solimado. l. andreini, i-59: ella non si
diverso dal resto del corpo. l. ugolini, 149: 'maschera': disposizione
, vestirsi or verde or giallo, l gioco di canne, giostra, torneamento,
trasmette per esclusiva discendenza paterna. l. salviati, 20-5: -non potevano uscir
una legge, una regola). l. pascoli, ii-18: siccome porto ferma
sono: del maschio e della femmina. l. salviati, 1-2-33: l'addiettivo
dell'uno e dell'altro sesso. l. bellini, vi-iv-i- 255:
estrema / novanta braccia. g. l. cassola, 22: rotando / [
chiaro scuro e delle masse delle tinte. l. pascoli, ii-329: aveva gran
37. dimin. massétta. l. bellini, 5-2-53: se dunque si
, e con essa la gitta fuore. l. carbone, 7: temendo che
ovvero crotafiti, 2 masseterii. l. bellini, 5-1-257: de'quali [
, né più della quinta. l. bellini, 5-1-268: questo spazio voto
-imponenza, grandiosità di una costruzione. l. bellini, 5-2-338: il tempio col
grado. mascheroni, 1-188: i punti l non sono in un circolo massimo;
casse di legno o tini di legno. l. pascoli, ii-260: benché
certi cani da riporto). l. ugolini, 149: * masticare la
cerbero, il cane infernale. l. a dimari, 163: il secol
nell'espressione apofisi mastòide). l. bellini, 5-1-257: de'quali [
un progetto, una trama. l. salviati, 19-32: in fin che
paio di forbicine sottilmente la tagliai. l. bellini, 5-2-43: vedeste voi
una matas- setta di sottilissime fila. l. bellini, 1-14: nappa, o
fin ora oscurissima, della respirazione. l. bellini, 5-1-25: quella mente
e pena e infamia trova? g. l. cassola, 140: l'idro
o docente di matematica. l. ghiberti, 127: anno pensato i
propriamente sono chiamati mattematici e maghi. l. carbone, 53: maestro biasio da
i-227: essendo consoli paulo fabio e l. vitellio, voltati molti secoli, venne
di cui un oggetto è composto. l. salviati, ii-n-6: tra gli addiettivi
nell'espressione materiale umano). l. bellini, 5-3-14: vuole ora iddio
. materia. andrea socchi [in l. pascoli, ii-81): facciansi dunque
/ città da riportar saggia si scelse. l. pascoli, i-177: passò da'
con la punta d'un coltello. l. bellini, 5-2-305: [si distende
a fine di servirsene a disegnare. l. pascoli, ii-279: aggiustato il
. ant. ragazzo. l. martelli, xxvi-2-60: fa volar l'
degli elementi strutturali del metallo. l. bellini, 5-2-49: negli ordini che
sforzar quel che natura non dipingnie. l. giustinian, i-127: de ti
, la quale uccide e'cristiani. l. salviati, 1-1-81: l'oziosità è
. procedere alla consumazione del matrimonio. l. bellini, xxvi-3-273: nel matrimoniar (
neuno refrigerio e senza veruno bene. l. giustinian, 1-49: parme semo
innata sempre negli animi dei matti. l. giustinian, 87: sti mati /
annaffiata è una cosa graziosa assai. l. bellini, 5-1-244: la qual
per mattonella: essere strabico. l. bellini, i-58: alla maniera de'
sole s'appressasse, cioè nel mattutino. l. frescobaldi, 2-65: costoro levarono
eccolo oramai nella maturanza degli anni. l. gualdo, 153: figuratevi una
aust. e 400, dico austriache l. 400, per rata che sarà maturata
produce o favorisce la maturazione. l. bellini, 5-3-70: la stagion che
, né troppo scorse di maturézza. l. dati, xxxvi-14: nella state
il danno dell'utile nel publicarle. l. adimari, 1-136: con matu-
com'è 'l nostro desio! l. adimari, 1-95: il che fatto
spia li aveva menati alla mazza. l. salviati, 20-27: padrone, abbiatevi
alla manovra delle reti nell'uccellagione. l. ugolini, 149: 'mazzacavallo': tirante
= deriv. da mazz [a \ l a cavallo, per trovarsi in bilico.
, 1079: « in m c l x x x x ix anno incoepta fuit
-ingiuria pungente, gravissimo insulto. l. salviati, 9-93: si lagna [
, richiamino altri uccelli. l. ugolini, 149: 'mazzero': bastone
rabbiosamente (un cinghiale). l. ugolini, 149: 'mazzicàre': lo
le valigie de'cardinali, ch'erano co'l pontefice e seguivano ventisette mazzieri, con
d'abiti strapazzo / fanno sfoggiando. l. pascoli, ii-263: per la qual
da lui credute d'origine latina. l. pascoli, i-252: tuttoché ben
tutte con la balzana, / co'l lor mazzocchio come le tedesche. salvini
ferro senza tempera col quale essi lavorano. l. pascoli, i-271: entrato un
e però irreconoscibile a me medesimo. l. bellini, xxvi-3- 275:
antico toscano lo mi figlio, 'l me core;... nel vernacolo
bei meandri e dentro all'oro accolti. l. casaburi, i-497: corre clorinda
una voce innaturale rimbombò nel bosco. era l. col megafono elettrico dava ordini a
. tramater [s. v. l: 'megàlopo': genere d'insetti dell'ordine
se spenda meglio de ducentomiglia ducati. l. degli albizzi, i-9: l'impresa
. tramater [s. v. l: 'melampodio ': presso gli antichi
— dolce a baciarsi. l. giustinian, 135: certo non fu
che da l'altre, da la 'l '; anzi quando molte parole cominciano
fabbricato a malines. l. frescobaldi, 2-23: in capo portano
egli il primo trovator de'meli. l. salviati, 3-181: tutta quella
tramater [s. v. l: 'meloe': genere d'insetti de la
le meluzze e i torsi. l. bellini, 5-1-270: io penso che
vari organi del corpo umano. l. ghiberti, 64: la terza tunica
13. dimin. membranétta. l. bellini, 5-1-98: dalle sue fauci
bozzare delle storie sia pronto e 'l membrificare non sia troppo finito, sta contento
e i movimenti de'membri soavi. l. giustinian, 1-373: cossi ben responde
lo più una congiunzione). l. salviati, ii-1-262: molte altre [
. f. giambullari, 2-363: l " ordinanomi ',... da'
, attesa la sua membruta corporatura. l. adimari, 53: basta ch'ei
/ com'a cavai corrente acuti sproni. l. salviati, 13-19: o fatto
che suscita (un luogo). l. a dimari, 1-60: colomba innamorata
strani e quasi non mai conosciuti. l. f. marsili, 133: mi
è l'istoria del passato danno. l. pascoli, ii-344: capitatigli dopo
a quello ch'egli ha memoriato. l. ghiberti, 7: memoriamo che
-modo, maniera, guisa. l. dati, 1-3-31: poco vi piove
e il ballonchio, quando bisogno faceva. l. martelli, 3-5: più veder
'l giunse ancor, né colpa 'l mena, / rispuose 'l mio maestro,
. caricatore dei fucili a ruota. l. ugolini, 149: 'menaròla': specie
mencia non è la buona panichina? l. bellini, ii-105: il latte è
lor naturalezza son menci e flosci. l. bellini, 5-1-20: quell'altre [
convenzionale, banale, fiacco. l. bellini, i-m: nomi menci menci
fatti non vivono in stato di mendicità. l. adimari, 1-128: terminate le
presentandole io, non paressero mendicate. l. rucellai, 2-31: ad iperbolici
la religione [ecc.]. l. bellini, 5-3-6: una nuda mendicità
chi diventò più ricco d'un maiale l... j rigenerando lana dagli stracci
, indisposizione, acciacco, incomodo. l. salviati, 19-15: bene io ho
come una sorte di muratura artificiale. l. f. marsili, 260: strati
, idiozia, stupidaggine. l. carbone, 21: hanno avilupato il
penne / copiose d'altissima eloquenzia, l... i volessaro esplicar l'alta
... ma anco anticamente. l. pascoli, ii-330: chiamato per mezzo
e modo in ogni sua menomezza. l. bellini, 5-2-121: se in
. il concetto di mensa. l. carbone, 31: disputando platone cum
stucco, fissi nel muro. l. adimari, 1-112: sopra la serratura
facessero alla famiglia un assegno mensuale di l. 3 austriache] per mesi sei.
terra tua, della tua uccisione. l. ghiberti, 120: poi che '1
congiugne a le pure eterne menti. l. adimari, 1 -proleg.: voi
mente della scritta di vendita mi dovete l. 200 ». le forme regolari
/ lasso liberamente, anzi confermo! l. giustiniàn, 1-374: io dico
che si facesse il duello. l. pascoli, ii-10: l'architettura non
. così l'andavano adulando. l. salviati, 20-24: l'aver trovato
11 sole e le mentite larve. l. quirini, 22: amor quello
legalità, che i romantici idoleggiavano, l a moralità meramente soggettiva.
essa proviene negli animi degli auditori. l. salviati, 9-134: è agevol cosa
suoi piedi propri a casa ritornoe. l. salviati, 1-1-80: grande meravigliamento
11-7-8: avvolgere parole e appo 'l popolo non savio maravigliaménto di sé fare,
le statue di giove e di minerva. l. bellini, 5-1-81: in ciascuna
gente in sentir maravigliosa / stimò 'l bambin come mirabil cosa. monti, iv-317
p. petrocchi [s. v. l: è entrato ora dal mercante.
commerciali (un territorio). l. frescobaldi, 2-27: alessandria nuova.
-scrittura mercantile: computisteria. l. pascoli, i-177: cresciuto egli in
. è mercatantesca d'ogni ragione cose. l. dati, 1-4-19: è quella
. - anche al figur. l. frescobaldi, 2-38: per la via
fatti fussero gli animi dei prìncipi. l. salviati, 19-18: costui, che
uno sol motto vender su'mercato. l. de'bardi, xxxv-n-783: a colui
alcune coccole di ancipresso per tarantello. l. pascoli, i-321: sentitasi da gio
scadente; spregevole, insignificante. l. carbone, 25: un poeta da
dottrina e modi di quest'arte. l. cattaneo, 37: ch'ei [
l'alma chiuderà il mio velo. l. giustinian, 1-11: come debbo
poche ho messo fuori tanta verisimilitudine. l. gualdo, xl-186: quell'aria è
ararla e seminarvi sale e spine. l. giustinian, 1-248: vole amor che
riposto il guidardon d'ogni mia fede. l. giustinian, 1-19: o quanto
sospiri altrui fora del core. l. giustinian, 1-140: mercé, per
contraccambio. -anche per antifrasi. l. giustinian, 1-113: se io tacesse
mercordì a dì dui de marzo. l. gradenigo, lii-9-70: il mercore e
/ rimira a squarciasacco la matrigna. l. salviati, 19-44: dove guardi
. le ceneri adorate dei santi martiri. l. pascoli, ii-340: fissatosi in
/ que'gran cocomeroni per la via. l. pascoli, ii-147: l'oste
contenti, usiamo di passarne tutto 'l rimanente del giorno senza mangiare alcuna cosa.
tansillo, 1-234: fatigar dove 'l sol la terra fende / senz'acqua ed
della signora, sono ». l. salviati, 20-51: che credev'egli
tanto che non gli può ritenere. l. vernerò, 21: come fu giunta
la distanza meridiana). l. orsini, 88: con le quali
retta e declinazione. g. l. cassola, 193: il cannocchiale meridiano
esso tutti i luoghi terrestri. g. l. cassola, 222: i geografi
meridiano della città nostra. g. l. cassola, 200: sorge nel mezzo
mascheroni, 9-186: ora se i punti l fossero in un circolo massimo della sfera
chi è originario del meridione. l. gualdo, 211: il conte era
serico aprile un maggio d'oro. l. adimari, 120: noi parlerem sino
non circa tesser onorato o vile. l. bellini, v-402: per la
relazione con una prop. subordinata. l. salviati, 9 -pref.: la
riputazione che mi ho acquistata più co'l merito della virtù che co'favori della
una lode, un riconoscimento). l. bellini, i-63: sia detto sempre
in un negozio apposito. l. pascoli, i-21: s'innamorò claudio
/ vari versi cantando allegro il merlo. l. pascoli, i-78: resta preservato
pagol quel degli alamanni, / che'l mio farsetto è da chiamare smerli;
ne le tempeste de tinstabil campo. l. rucellai, xxvii-6-120: tutti [l'
, i-8-26: coraggioso e scaltro / co'l feroce guerrier mesce la pugna. poerio
non vuol palesare la sua noia. l. giustinian, 1-73: bella, come
ciant e. m demori ». l. giustinian, 1-13: ste lacrime meschine
; oh lassatela andare / alla malora. l. salviati, 19-25: avendolo /
36: piglia boaza de bove netta l. 12., mele crudo l.
netta l. 12., mele crudo l. 4., messida con fastelli
o disciolto in un liquido. l. bellini, v-285: parmi di poter
ressa. siri, iv-2-232: pe'l confuso mescolamento de'vascelli fu intercetto il
di individui appartenenti a specie affini. l. ugolini, 150: 'mescolanza di specie'
aragona e di spagna? la ritrovi co'l sangue de'cittadini napoletani mescolata. f
mescolato di giubilo e di tristezza. l. pascoli, i-19: faticò ugualmente in
. figur. confusione, rimescolio. l. bellini, ii-106: l'ambra,
di luglio più vicino. g. l. cassola, 217: il mese solare
). o radice. l. rucellai, i-iii-1-251: se ella [
mesenterio (una malattia). l. rucellai, i-iii-1-251: [l'ipocondria
colla '. mesoglìa (g + l), sf. anat. nevroglia costituita
, glutine'. mesogliòma { g + l), sm. (plur. -i
anime loro quaranta messe di san grigorio. l. frescobaldi, 2-58: se noi
: celebrarla in gran fretta. l. carbone, 8: 11 marchese di
, che non aveva altro che 'l battaglio e la fune. tommaseo [s
sì che l'altrui voler celato scovre. l. giustinian, 1-21: canzoneta lassa
argento con perle e altre gemme. l. pascoli, i-172: vari altri
gridando dietro: piglia, para. l. salviati, ii-ii-81: con la parola
mort'era il signor messer currado. l. salviati, ii-ii-79: sì come 'messere'
proposito non si vogliono nominare). l. salviati, ii-ii-79: [si dice
spettava al rettore dell'ospedale. l. salviati, 1-2-98: in siena ancora
attribuivano in occasione di particolari festività. l. salviati, ii-ii-79: in firenze il
. sermini, 180: se 'l cavolo d'uno convento di frati con quelle
, sia materiale sia ideale. l. bellini, xxvi-3-275: in nove girate
ciò è molto grande mestiere che 'l misprendere in tali cose è molto pericoloso.
venuta con un mal pensiero. l. pascoli, i-121: tre soli pittori
ben che per lei mi richegge. l. frescobaldi, 2-18: avendo dati
difesa ed offesa,... 'l posto... è sicurissimo così
il b molle nella grave mesta. l. a dimari, 148: ella in
in abito mesto e ma- ninconoso. l. salviati, 14-8: piangete adunque,
di dio ignudi e ritti in piè. l. pascoli, ii-274: perché non
squadrai con dargli qualche speranzuzza. l. salviati, 19-77: moccicone, baccellone
egli venisse agitato dal suo presago furore. l. pascoli, ii-43 2: ned
da cavar la sostanza della salza. l. bellini, 5-2-323: l'acque forti
reame in docta li dete. l. carbone, 8: come la potresti
ove s'attaccano le dita. l. bellini, 5-1-162: quella parte che
mostrare come è esaudito da apollo. l. salviati, dinamo, usata per produrre
capitello un superbo leone di metallo. l. pascoli, i-263: non contento
parti e lavori sì fatte metamorfosi. l. salviati, 20-130: che metamorfosi,
il metatarso è composto di cinque ossa. l. bellini, 5-1- 165: si
applicare. -necessariamente, conseguentemente. l. f. marsili, 78: i
metro questo cascemire? questa saia costa l. 8 il metro ». se poi
rivegga e viva / la sospirata diva. l. casaburi, i-495: s'altrui
quam-chen-fu, luogo del nostro esilio. l. pascoli, i -proem.: non
permissione ed espresso decreto del principe. l. a dimari, 1-127: dietro
fare acqua (un'imbarcazione). l. frescobaldi, 2-147: per lo lungo
messi nel palagio del podestà. l. frescobaldi, 2-38: costui ci fece
e per istare e vivere come eremito. l. frescobaldi, 2-15: per pagare
sicuro d'averla al suo volere. l. frescobaldi, 2-149: e'promise rimandargli
notte mettendo amabil voce. g. l. cassola, 1-47: ma che?
ne fecero tutto loro podere di pervenirvi. l. ghiberti, xv-329: quando [
: e marchionne la misse a ducati l d'oro...; e trasse
gioco inganno, mettendo dadi falsi. l. frescobaldi, 2-119: quivi appresso
infermità che lo faceva quasi immobile. l. salviati, 20-96: e'si sarebbe
appresso a un altro: paragonarlo. l. salviati, ii-i-92: nella cucitura delle
dorare e inargentare, chiamasi mettidoro. l. bellini, ii-89: fosser persone scempie
né mezzanamente bene sanza studio di sapienza. l. bruni, lxx-106: in versi
che mediocremente, discretamente bene. l. salviati, 1-1-112: furon copiati l'
anche se non piccolissime. l. bellini, ii-85: a quei [
senza la mezzanità di qualche sensale. l. pascoli, ii-162: era stato
è una mezzanità da diritta ragione terminata. l. salviati, 9-321: i quali
e orribili lamenti traggono e mettono. l. dati, 1-1-28: tal ecclissi
per riverire e ingraziarsi il grosso! l. ugolini, 151: uccelli mezzani sono
di mediocre qualità, insignificante. l. pascoli, i-129: andrò annoverando alla
ottenuto l'approvazione e licenza d ^ l magistrato loro. de luca, 1-4-1-
mezzo aere o basse. n. e l. santa paulina, ii-i: tutti
meze tinte, compiscono una istoria. l. pascoli, ii-256: il rilievo
/ e fate un pasto alla castelvetrotta. l. bellini, ii-29: quindi avvien
di mezzo, metà. l. pascoli, ii-233: toltosi poi di
mondo raccolto, or puoi dettarme. l. bellini, 5-1-231: divien la
non hai per governar forze bastanti. l. pascoli, ii-168: attaccatili ambedue
e tornai indietro quasi a mezzo 'l giorno. chiabrera, 1-ii-299: che sovente
scriptores 'raccolti ordinati e illustrati da l. a. muratori. tarchetti,
sole] a mezzo il cielo. l. ghiberti, 55: questa statua.
sbilanciarsi troppo in un giudizio. l. salviati, 18-10: puccio cadetti,
che spira da sud, austro. l. dati, 1-3-3: seguita affricone /
non conviene egli che sia noto? l. bellini, 5-1-238: voi vedete che
o oltranzista; elemento moderato. l. gualdo, 967: si era giudicato
principio da e alle mezzovocali. l. salviati, 1-1-171: distinse platone nel
avete dato la vita ». l. salviati, 20-25: tant'è non
petrarca, 53-89: ora sgombrando 'l passo, onde tu [spirto gentil]
/ d'altro nom me sovene. l. giustinian, 58: fra mi meschino
con funzione di soggetto: io. l. giustinian, 78: de, tasi
, xxxiv-494: aspetta un micolino. l. salviati, 20-33: poi ch'io
misurare le piccole distanze. g. l. cassola, 185: chi saggio
considerata nelle strutture sociali. l. conti [in vaccaro, i-180]
, deriv. da microt \ o \ l, col suff. astr. -ìa;
più profonda, essenza. l. bellini, i-69: egli è quel
ha sottili o piene di sugo. l. bellini, 5-3-153: il qual midollo
pietate / più che di crudaltate. l. giustinian, 1-109: in vista tu
bocca e 'l rasoio in cintola'. l. salviati, 19-52: -e'pare una
sudino mel dalle corteccie irsute. g. l. cassola, 1-6: stillan le
mietete quello che voi avete seminato. l. carbone, 35: marco servilio
notte con grandissimo silenzio si partirno. l. salviati, 19-88: per ogni
-diminuire di gravità o di virulenza. l. rucellai, xxvii-6-117: quanto megliorerebbono
testo, un'edizione). l. salviati, ii-i-34: in alcune parti
'il podere fu posto in vendita per l. 10. 000, ma negl'incanti
intensamente (un sentimento). l. dati, lxxxviii-1-399: l'amicizia non
a cavallo o barone, e 'l cittadino guerriero a piedi si disse pedite.
/ il nome millantar di virtuose? l. bellini, i-143: o voi /
riformazione, per mano di lutero. l. bellini, 5-2-367: la dottrina
lasciassi il 1 pappo * e 'l 'dindi', / pria che passin mill'anni
qual proporzione ha da uno a mille? l. bellini, 5-2-198: [bisognerebbe
ch'ai millesimo fussin del bel lauro? l. salviati, 23-i-21: molto più
cadaveri tagliati non fussero stati mostrati. l. bellini, 5-1-141: i fegati
talvolta di mediocre capacità). l. adimari, 137: se nel palco
mimetismo (un animale). l. ugolini, 153: 'mimètico': animale
a scopo difensivo e intimidatorio. l. ugolini, 153: 'mimetismo vocale'è
ai tempi di s. girolamo. l. pascoli, i-667: l'iambo,
, buffoni, uomin briachi e matti. l. a dimari, 77: lungi
agguerrito, forte, preparato. l. salviati, 11-82: qual altro si
mia ira e con nuove minacce. l. giustiniani, 1-162: -faromè moni-
approssimarsi. - anche sostant. l. salviati, 13-409: paventano di tua
anche: uso a minacciare. l. dati, xxxvi-18: dissero, e
fa minchionare. -recipr. l. pascoli, ii-56: giacché lo vedeva
, a turlupinare; ingannevole. l. bellini, i-64: n'ha di
, irrisione anche crudele. l. bellini, i-65: se c'è
non ci mettevate piede in casa. l. salviati, 19-67: ma dì 'l
o, anche, disappunto. l. salviati, 19-30: -tu sai ben
stupidità, ottusità, dabbenaggine. l. bellini, i-64: il mondo fu
che fa le minestre il concederle. l. bellini, i-52: il nostro
di lavoro di miniare que'santini. l. pascoli, i-153: una delle
miniare, arte differente da tutte. l. pascoli, ii-455: risolvè..
d'ebano, parte bizzarramente miniati. l. gualdo, 157: si faceva vento
giogante, lxxxviii-1-680: quel miniatore 'l bel viso dipinse / supremo sopra 'l corso
istorie del testamento vecchio e prospettive. l. pascoli, ii-455: stava trattando
arduo da rivelarsi, da notarsi. l. ghiberti, 50: la luce minima
errore, un minimo che s'oscurasse. l. bellini, 5-2-131: una corda
prima volta fra le spese un carico l. 250. 000 procedente dall'obbligo assunto
qualche idolo, tinto di minio. l. pascoli, ii-18: può da sé
funzioni di governo; potere esecutivo. l. f. marsili, 179: quando
fare quel che può fare iddio. l. bellini, 5-3-36: fu [l'
d'azeglio, 1-188: s'apre l a giostra tenuta dai maggiori paladini,
tutta la ministrazióne del monasterio adempiva. l. peruzzi, lxx-282: stando in
a un dato termine di paragone. l. bellini [tramater]: se similmente
, 11-17: e di po'e'detti l dì sì lo riponi [l'idromele
: chiesa officiata da tali frati. l. ghiberti, xv-328: fra l'altre
no ': ama, amano. l. salviati, ii-n-29: del numero dell'
maggiore o minore e eguale all'altro. l. bellini, 5-2-115: che ei
arpe e liuto si adoprano. l. bellini, 5-1-193: codesta forza di
sonno tolto / e minuito il cibo. l. giustinian, 1-393: madona,
del nipote di sì beato pontefice. l. salviali, 11-18: qual cosa
cose che piacciono a se medesimi. l. bruni, 3-145: le lodi de'
ed a chi era noto ogni cosa. l. salviati, 19-27: io mi
di particolari minimi e senza rilievo. l. bellini, 5-3-21: a che bada
li ministri suoi per non esser soccorsi. l. salviati, 19-82: cercate /
interna della pelle di un pipistrello. l. bellini, 5-1-145: che mai
/ gran fiamma esce e sfavilla. l. pascoli, 1-74: né voi
certi uomac- cioni belli d'importanza. l. pascoli, ii-138: il nostro
-gregge minuto: branco di ovini. l. martelli, 3-151: messosi avanti il
parte venire a notizia di veruno scrittore. l. bellini, 5-1-71: se il
a finire in una grande statua. l. pascoli, i-32: colorì ed
-in modo frammentario, inorganico. l. salviati, 1-1-71: il popolo ci
2500 di tali misure d'acqua. l. bellini, 5-1-70: è un'ora
predispose ogni minuzia della sua successione. l. gualdo, 1008: si mostrò
toglie talvolta un minuzzolo appena visibile. l. pascoli, ii-28: la fece
petrarca, 6-11: poi che. 'l fren per forza a sé raccoglie,
le idee, le opinioni. l. salviati, 20-26: per lo contrario
mio, in mia rappresentanza. l. salviati, 20-11: c'è [
, previdente; avere buon fiuto. l. bellini, i-84: cosa che
-in costruzione assol. n. e l. santa paulina, iii-8: né si
). rettori, 22: con l, a bocca macini a due palmenti,
aviala locata in vagina d'avorio. l. ghiberti, xv-345: vidi in roma
o vero oleo de trementina e meglio l; iiij. oleo laurino rasa de
apparve esser travolto / ciascun tra 'l mento e ^ l principio del casso.
ciascun tra 'l mento e ^ l principio del casso. boccaccio, dee.
vestito di foglie e carico di frutti. l. bellini, 5-1-233: questi strumenti
destano ammirazione e meraviglia. l. bellini, 5-2-57: in questo tagliar
altra quante più trovo superflue asperità. l. gualdo, 1023: a certi malesseri
per mirare le perfezioni della natura. l. adimari, 1-21: non osò
mirandola, se stesso miseramente impacciò. l. giustinian, 1-76: i bei
-io vivo, -ma -io moro. l. giustinian, 1-30: zentil donna,
.. la quarta, il miro. l. veniero, 51: ufi
inezia, bazzecola, bagattella. l. bellini, v-201: io penso che
appiccichi / le miscee delle sue scatole. l. bellini, 5-1-243: c'è
lo più poco onesta). l. salviati, 19-67: io son pronto
complessionato. l. bellini, 5-2-363: l'acque.
popolo, di una gente). l. salviati [tommaseo]: potè guardarsi
tratta argomenti diversi; miscellanea. l. salviati, 1-1-116: con questo,
tutto lo zaino suo ingombro avieno. l. f. marsili, 123: l'
marmi d'ogni sorte a carrara. l. pascoli, i-291: ritrovò non lungi
più di tutti gli altri stranieri. l. gualdo, 532: esser passata vicina
possibile l'identificazione dell'oggetto. l. ghiberti, 99: si conviene che
reducesse a la vera ed eterna felicità. l. adimari, 1-58: miseri mortali
mogli e figlioli urlare e piagnere. l. a dimari, 25: dall'ira
dittongo, quasi suono di due voci. l. pascoli, ii-274: risposegli misteriosamente
ormai perfezionate le regole sopra questa. l. bellini, iv-109: cose tutte
fra i nuraghi dell'isola misteriosa? l. gualdo, iv-71: quel sito non
ciò si faccia è mistero ineffabile. l. bellini, 5-1-171: io voglio considerare
prensibile; allegorico, simbolico. l. bellini, ii-119: in barro bucchero
d'animo, ecc.). l. dati, lxxxviii-1-402: raro [amicizia
mistione fatta si aggiunga l'aceto. l. ghiberti, 89: niuna mistione,
marmo bianco di mistura nera. l. bellini, 5-2-102: tavolini di mestura
di terra, né sola creta. l. dati, 1-2-2: per natura quanto
simmetria; insieme di rapporti formali. l. ghiberti, i-ii: egli diede le
e è beffato e con beffeggiamenti scacciato. l. salviati, 1-1-228: essendo le
al nome dell'istesso santo patriarca. l. pascoli, ii-55: tornando..
per rendersi libero, spacca la palla. l. bellini, 5-1-41: quel ferro
descrizione in termini spaziali. l. bellini, 5-2-210: alla misurabilità del
come criterio di misurazione. l. bellini, 5-2-195: [deve]
galantuomo che sa quanto valgono. l. gualdo 1091: era costantemente studioso di
il proprio parziale metro di giudizio. l. sdiviati, 8-1: guardate che non
coll'osso d'un braccio spezzato. l. pascoli, ii-168: considerandolo autore
contenutezza, da pregevole semplicità. l. pascoli, i -proem.: mancava
troppo / in far le spese. l. pascoli, i-233: senza pagar pigione
valutazione, un termine di raffronto. l. bellini, 5-2-195: senza parti e
della munizione, cioè delle palline. l. ugolini, 153: 'misurino': piccolo
favellano non di meno la natia correttamente. l. salviati, 1-1-248: se'per
un'altissima mortalità fra glianimali colpiti. l. ugolini, 153: 'mixomatosi '
/ a far virtù della necessità. l. bellini, 5-1-172: tenendole ciondoloni [
9. dimin. mobilétto. l. gualdo, 564: chiuse il mobiletto
case al meglio che si può. l. pascoli, ii-61: comperò un sito
sen vola, e passa in dio. l. bellini, 5-1-3: qualsisia cosa
ininterrotto, per l'accompagnamento. l. carbone, 55: a la sanctitade
fotografie artistiche o pubblicitarie. l. tadini, lvii-180: non so come
o anche in una pittura. l. tadini, lvii-181: proibì tosto paimiro
], tutti di diversa forma. l. pascoli, ii-69: volle fare i
. sf. disus. modella. l. ladini, lvii-183: la modellista,
che egli avrebbe proposto il secondo. l. pascoli, ii-268: dipigneva [
per modello nell'accademia del disegno. l. tadini, lvii 180
e rapisce dal convento i modelli. l. gualdo, 153: figuratevi una donna
quattro moderamenti, acciocché sia onesta. l. salviati, 13-21: pare- veno
il suo moderamento d'alcuna virtù. l. salviati, 11-23: quantunque ella
abolito tutte le gelosie degli austriaci. l. a dimari, 1- proleg.
sproporzionate al delitto che si narra. l. pascoli, ii-314: essendo stato condannato
e di frammenti vari, / sono. l. pascoli, 1-77: mi maraviglio che
i suoi libri dobbiamo affatto abborrire? l. pascoli, i -proem.:
acqua non è mai più largo che l stadi né più profondo che xv passi
che quelle erano ancora in terra. l. rucellai, 1-31: da gli angoli
oltre alle poste sopra gli altari. l. pascoli, ii-252: posando su de'
, zoccoli ed altri ornamenti. l. rucellai, 1-31: dalla ghirlanda de'
mal d'occhio, incantesimi e malìe. l. salviati, ii-1-51: di sopra
fondato sulla transizione tonale; armonico. l. zacconi [tommaseo]: qualunque volta
coniugi dopo una separazione. l. gualdo, 606: partì avendo conseguito
marezzata, lucida e cangiante. l. bellini, ii-42: farsene poi gli
sei moggia di grano, uno a l. 20, due a l. 30
a l. 20, due a l. 30, tre a l. 40
due a l. 30, tre a l. 40. per avere il vero
. di molle1, con palatalizzazione di l. mèglio2, agg. ant.
di mollo1, con palatalizzazione di l. mognióne, sm. ant
sta del monte in la caverna. l. martelli, 3-30: s'io potessi
effetto spiacevole0 dannoso). g. l. cassola, 194: macchinetta agile e
trattamenti a'prigioni di quella nazione. l. adimari, 168: oh eccelsa
in uso con il tractatus logico-philosophicus di l. j. wittgenstein (1889- 1951
, gradevole al tatto. l. giustinian, 1-53: o viso molesino
. -assalire, aggredire. l. dati, 1-6-29: suo'abitanti [
. pagliaresi, xliii-65: oscurò 'l sole e la terra tremòe, / e
concava del corno anteriore della noce. l. ugolini, 154: 'molla maestra'
chiaramente il cuore palpitante e vivo. l. bellini, 5-1-193: codesta forza
mollame aperse fino all'altro verso. l. bellini, 5-2-22: co'suoi strumenti
tonde / che dalle rose pomici zampillano. l. gualdo, 1149: spuntava il
molle e dilicata e piacevolissima è la l, e di tutte le sue compagne lettere
molleggiante, perché sorretta a metà d ^ l cavalletto, il colpo sarebbe stato grandemente
e mollificamenti ovvero morbidamenti di quelle. l. bellini, 6-117: il matrimonio consumare
cosa degna della casa d'otomanno. l. bellini, xxvi-3- 272:
vi condurrò per la marina, lungo l moli quadrati e bianchi nel mare, e
persona materiale, è multiplicàbilé. l. bellini, 5-3-46: per se stesso
immagine e simiglianza di dio. l. bellini, 5-3-92: ah dio grande
rincalzato di multiplicazione di tante possessioni. l. ghiberti, 100: innanzi il
l. bellini, 5-1-233: ogni condizion loro
giorno, la notte). l. martelli, 1-37: la bianca e
ot tenersi il molto. l. bellini [in menzini, iii-282]
gran peso è la persona onusta. l. bellini, v-217: mi ha fatto
dante, conv., iv-vi-3: l / uno si è d'uno verbo molto
ti sovrasta un sasso d'urna. l. gualdo, 959: là essa gli
male futuro che 'l solo presente. l. bellini, 5-1-41: qual è de'
momento a momento: ininterrottamente. l. bellini, 5-1-89: non importa.
: intraprendere la vita monastica. l. carbone, 14: vedendo uno
rime anonime, xxxvii-201: savi che fa'l zeloso a la mia amata? /
per la monacazione di paola mia sorella. l. adimari, 1-144: nella quarta
monastico; prendere il velo. l. giustinian, 1-162: faromè monicèla;
nome di un uccello, che è l " emberiza palustris'dei naturalisti.
nome acheo saria lor tolto. g. l. cassola, 172: i corpi
ben danzato ad una festa / e l " andrienne'si sentì lodare, /
del detto monastèrio, se vive allora, l. v;... item
monasteri ©, se vive allora, l. x. cenne da la chitarra,
aura fosca, / sì che 'l sangue facea la faccia sozza, / gridò
un brano, ecc.). l. salviati, ii-1-42: maraviglia che chi
p. petrocchi [s. v. l; termine pisano. 'moncone ':
, per lo più con prostitute. l. salriati, 19-78: io voglio /
, quando, nel tempo che 'l sole vien fuori dell'orizzonte, la stella
che quanti piaceri godiamo noi. l. salviati, ii-u-58: qui 'mon
d'accidente e per sollecitudini mondane. l. giustinian, 1-217: tu sei
male accostumato fra i passatempi mondani. l. gualdo, 473: la vita mondana
... /... 'l tuo sepulcro hanno purgato e mondo /
spirito. fra cherubino, 3-98: [l ^ acqua della santissima confessione..
e disurria e mondificazione di matrice. l. bellini, v-180: sentirete anco lo
nebbia, sereno, chiaro. l. ghiberti, 52: quando l'aspiciente
di corpo non è molto sano. l. salviati, 20-83: noi abbiamo stasera
... trascorse sono poiché 'l mondo fu fatto. marsilio ficino, 3-10
figure e ritratti delle cose. l. salviati, 20-9: appena ha un
xxxv-1-434: a la stagion che 'l mondo -foglia e fiora / acresce gioia e
la speranza ringavagna, / veggendo 'l mondo aver cangiata faccia / in poco d'
e di venalità e di tristizie. l. gualdo, 931: la moralità sociale
per qualche officio o complimento galante. l. gualdo, 9: ella era
mondo. -quantità ingente. l. bellini, 5-1-231: divien la vela
ch'ai mondo è forse raro. l. bellini, ii-18: s'è fatta
assai più che la parte loro. l. salviati, 20-66: egli, a
per francesco nostro fattore s'è ricevuto l. 26, in tante monete di
, allevato anche in cattività. l. ugolini, 154: 'mongòlia': varietà
e disponea dell'armi e dello stato. l. pecchio, conc.,
dal nome del maresciallo b. l. montgomery (1887-1976), che
e le afflizioni del loro maestro. l. frescobaldi, 2-114: in questo
abbia denaro da pagare l'imposta delle l. 98, 77 per il monitorio e
il rifiorito di toccar de'monnini. l. bellini, 6-77: mi fa i
nei punti estremi della loro essenza. l. gualdo, 198: la passione della
dello schifo, tanto più [ecc. l. caro, i-73: dubito che
. arneudo [s. v. l: disegno * monotipo'dicesi quello eseguito
, autorità di monsignore. l. bellini, v-288: tale auditorato è
montante della spesa per il vestito è di l. 20 '. arald.
, tanto vada la camera in alto. l. ghiberti, 43: detta porta
che entrino nelle castella. l l accoppiamento, monta (di
entrino nelle castella. l l accoppiamento, monta (di un animale
/ di veloci destrieri. n. e l. santa paulina, i-i: si
-investire beni economici in titoli. l. morelli, i-188: feciono cinque uomini
ficaie. costo, 1-59: parendole ch'l giovane o per semplicità o per timore
scalcia all'indietro. n. e l. santa paulina, ii-16: fornito il
carrozza. ghislanzoni, 4-4: [l] 'elleboro giallo macolato... cresce
che sta per discendere nel monumento. l. cecclii, 3-123: quanto al cimitero
del creditore, ecc.). l; allamonica, 265: crescendo il pregio
. tommaseo [s. v. l: 'moralista ': in senso di
delle convenzioni morali di una società. l. gualdo, 931: egli si credeva
cui diede origine il conte n. l. von zinzendorf (1700-1760); derivò
la via che seguitar tu dèi. l. veniero, 13: il caso del
. tommaseo [s. v. l: il morbido delle carni. dar dentate
fecondo, /... 'l prato verde, azzurro, bianco e giallo
-palatale (una consonante). l. salviati, 1-1-280: i suoni del
donne con quella delicatezza che convien loro. l. quirini, i-330: buona notte
sciogli le membra in dilettoso oblio. l. adimari, 197: vuol [la
periodo di tempo). l. ricci, xv1ii-7-508: si è dubitato
di lutero e di calvino. l. pascoli, i-85: era per altro
quest'è un bacio d'amore. l. quirini, 65: sieno pure i
come il sale morda e asciughi 'l fradiciume che impiaga il corpo umano.
l'uditore, e non come 'l cane, perciò che, se come il
/ il mio spiedo -egli chiedea. l. gualdo, 66: passava di
morèl e ferrarese murèl; cfr. l. ferri, vocabolario ferrareseitaliano, ferrara
tradizionalmente agli arabi saraceni. l. ghiberti, 37: èwi il soldano
nervoso e fiero di colore moretto. l. bellini, ii-42: il bucchero moretto
, / rimettetevi dunque nel signore. l. pascoli, i-182: è tale
ruppe la canna pescatrice / e 'l pesce moribondo / gettò nel mar profondo.
arzavola, da farne un umido stupendo. l. ugolini, 155: 4
forbita quell'armatura, la buffa co'l morione e quel bricchier di lamme, di
vivea di me l'ottima parte. l. giustinian, 1-60: se brami
girando e mormorando, l'affezione. l. giustinian, 1-89: farò cun
tace, né vi si mormora. l. giustinian, 1-156: spesso el
/ offron altrui prodigamente i tronchi. l. quirini, 99: dentro opaca selvetta
3. cantare sommessamente. l. quirini, 87: qualor tu sciogli
e mormorio e avendo paura che 'l popolo non si rubellasse contra a loro per
carrozze e di frulloni, / di l sollevato un mormorio. manzoni, pr.
pezzi dai soldati per cagione dell'augurio. l. adimari, 68: se
d'esser la mia morosa? l. veniero, 19: l'angelica chizza
moroidi e il muscolo sfintere dell'ano. l. pascoli, ii- 307:
del mezzo, l'empiemmo d'acqua. l. bellini, 5-2-130: che dite
mistro fait ha auto in più volte l. 24, avendomi lasciato in pegno una
che dalla malvagia licenza degli infamatori. l. salviati, 9-279: dove ferite,
aquila morsa da la dipsada, co'l motto 'semper ardentius', fu impresa del
, i-146: un cinghialetto invan co'l dente obliquo / già pronto a'morsi.
dio, manda a la vedova soccorso. l. martelli, 1-66: mal conosce
/ il dolce acerbo, e 'l bel piacer molesto / mi si fa d'
egeo assimilar pendige, / che 'l corpo, al qual celeste si dirige /
tutte queste cose con la ditta carne. l. carbone, io: che vuol
mortaio. -e noi aviamo buoni pestagli. l. martini, xxvi-2-228: costor non
vedi come l'ha dritte verso 'l cielo, / trattando l'aere con l'
temporali tutte sono transitorie e mortali. l. dati, 1-1-18: non si può
mortale e tossicosa a la vipera. l. adimari, 162: angue mortale /
morir, mentre la vita è destra. l. giustinian, i-332: amor m'
/ teschio cosparso di mortai pallore? l. adimari, 1-29: con ciossiaché la
forma che parea che piangesse. l. rucellai, 1-15: le morti nella
. b. davanzati, i-217: l. pisone pontefice... morì di
. bembo, 1-244: sovra 'l tuo sacro ed onorato busto / cadde grave
m'induce a darmi volontaria morte. l. martelli, 1-152: non erra già
e riguardolla, / allor che 'l gelso diventò vermiglio. guido da pisa,
morticela e in ogni parte sozza. l. pascoli, ii-340: principiò poi a
si vede esser gran differenzia se 'l legname è giovine o pur d'arbor vecchio
, mordaci, prolisse e mortifere. l. pascoli, ii-122: caduto..
, acquistata gonfia, perduta tormenta. l. salinoti, 20-17: chi avrebbe
che l'amorosa passione mi dettò. l. salviati, n-n: per quella
le sue membra tenere pascendole co 'l digiuno. durazzo, 1-17: delle migliori
fuorché al mercante stesso che li maneggia. l. pascoli, ii-62: voleva.
freddura che di fuor la serra. l. dati, 1-4-16: quivi è
tinge, / -sarè'i'esso -disse -'l maledetto? pietro di viviano corsellini,
vertù ch'è con carità. landò l fi, 2-121: quindi imprese una nenia
nella caccia alla grossa selvaggina). l. ugolini, 155: 'abbaiare a morto'
una prova chiara, inconfutabile. l. salviati, 19-94: deh per l'
va ricordando e'morti a tavola. l. salviati, 19-43: ma deh volta
nobili, le iscrizioni dell'epitafio. l. pascoli, i-175: si portò il
snardo lo criaor, / sì me'l metì in bando mortor. 9
espressione mosaicista applicatore). l. pascoli, ii-24: fatta amicizia con
decorato con un rivestimento musivo. l. ghiberti, 36: dipinse tutta la
. e letter. moschea. l. frescobaldi, 2-29: sonvi [in
forma simile a una piccola freccia. l. bellini, 5-2-79: le moschette da
falconetti e colubrine. g. michiel e l. donato, lxxx-3-361: ha una
qualche trattato di commercio. g. l. cassola, 123: a l'armi
certe occhiate oblique. -palpito. l. gualdo, 1153: si sentìa sul
le lor membra in questa mossa. l. bellini, 5-2-319: lo sforzo.
soldati in contado, tutti bellissimi. l. pascoli, i-33: vi rappresentò
mia mossa di venire a divisione. l. frescobaldi, 2-4: il detto
questi si chiamano mosse degli archi. l. adimari, 1-124: alcuni angioletti.
punto di partenza. g. l. cassola, 103: a sì vasti
litro. g. michiel e l. donato, lxxx-3-526: essendovi [in
xxvi-2-194: tra 'l naso e 'l labbro tal massa deriva / di cornuti mustacci
cotto. f f l. de'bardi, xxxv-n-784: saver puoli
dolci mosti sotto il piè de 'l villico / spumeggeran purpurei. cicognani, iii-2-
mezzo o a terza parte sopra 'l mosto non cotto. b. scappi,
col mele ovvero col mosto cotto. l. latini, lxv-255: ei scrisse già
edificio dove ha sede tale manifestazione. l. pascoli, ii-358: espose in una
fermarlo, per camminare sul sicuro. l. f. marsili, 196: ivi
ire a mostra per tutto firenze. l. salviati, 19-135: la sposa
in suso, aperto al cielo. l. bellini, v-206: so le foggie
come voglia, / sì che 'l duol che si snoda / portin le mie
, perocch'ella fu più pura dipo'l suo figliuolo, ella è la più nobil
chimico, fìsico, ecc. l. bellini, 5-2-67: io son mostratore
nostra forza suprema e nostro ardire. l. adimari, 1-52: spesse volte
. - anche al fìgur. l. bellini, 5-1-265: chi è di
fanciullo mostruoso e diminuto, che 'l viso era come di vitello con gli occhi
cosa del mondo e mi puzzasse 'l fiato. piccolomini, 1-147: uomo.
sen, quante l'ircane selve. l. lamberti, xxii-730: dal grembo
nelle peschiere. scannelli, 35: [l] ultimo dipinto [di raffaello]
muovere, far muovere. l. ghiberti, 93: ma la comprensione
, alcun rigore, alcun moto spasimoso. l. rucellai, xxvii-6-115: i moti
e ha una connotazione fortemente spreg. l migliorini [s. v.
uno che si movesse per aiutarlo. l. priuli, lii-10-308: è cosa
di muratura di scarsa importanza. l. bellini, v-391: tornerò ad abitarvi
. tommaseo [s. v. l: 'muraglia chinese': divisione che tiene
p. petrocchi [s. v. l: 'è come parlare a una muraglia
tramater [s. v. l: 'muraglia ': quella parte dell'unghia
la casa e uosi vigna. l. ghiberti, 55: fece murare una
, / giù pe'taciti pascoli. l. gualdo, 1218: l'onda lambendo
l'archeologia e le scienze della religione, l. politica e la storia, la
muro: ché non era per muoversi. l. giustinian, i-166: de ti
cioè in muro, senza tempera. l. ghiberti, 28: ludione fu
paradisiaca e musa sapientum). l. frescobaldi, 2-59: dal cairo insino
croce. -banana. l. frescobaldi, 2-32: quivi è una
lievi in tal maniera / come 'l zuccher ai madera. guglielminetti, 2-120:
d'oro, o trappola di muschio. l. bellini, 5-1- 112:
specie di lichene (lichen caninus, l.) raccomandato nella cura dell'idrofobia
del polmone ('lichen islandicus ', l.) cetraria islandica ach.
volgare. tommaseo [s. v. l: 'musco quercino nome volgare d'una
p. petrocchi [s. v. l: 'muscolazione ': studio de'movimenti
non accade nelle carni de'moscoli. l. bellini, 5-1-252: gl'intendenti di
, lesso, ragù). l. bellini, 5-1-247: volete ch'io
savetta (chondrostoma soetta). l. f. morsili, 117: la
parlare se non a lor modo. l. salviati, 1-1-71: né si lega
avessi qualche conoscenza teatrale o musicale. l. gualdo, 1034: poi valnej
classica superiore. nencioni, 2-416: l innocente 'è bello come forma,
certo modello di ballerino che è qua. l. bellini, i-135: quantunque ei
roca armonia di bassi accenti. l. quirini, 117: veggio ancor del
avean le faccie e i musi / che'l lor babbo e la mamma trenta due
dalla chiesa di san piero scheraggio. l. pascoli, ii-282: o che
festone confezionato con tale tessuto. l. gualdo, 54: l'avevano incontrata
partic.: velo, veletta. l. adimari, 114: vedrai che il
. gualdo priorato, 134: co'l battere la terra co'piedi, tirandosi
1602-1680). tramatetis. v. l: 'musurgia ': titolo di un'opera
e toltoli 8 mutte de cariazi. l. adimari, 135: se per l'
, / intimare il dileggio e 'l buttaselle. = deriv. da mutare'
cuori secondo il suo santo beneplacito. l. adimari, 1-13: non osando di
a terra alternamente. n. e l. santa paulina, ii-4: mai il
dissimilazione. corticelli, 242: la l è consonante di dolce suono, essendo
grossa et or più leggera e sottile. l. f. marsili, 60: tale
dio la non sia d'animo! l. salviati, 10-13: perché debba la
per virtù divina. rosmini, xxvii-62: l atto'... della mutazione che
ciò proviene dalla terra. g. l. cassola, 24: in questi movimenti
cedrangola. tratnater [s. v. l: * onobri- chio': pianta che
e l'accetto per amico onorando. l. salviati, ii-1-92: vincenzio borghini
vostra onoranza ed amo ed amerai. l. bruni, lxxxviii-1-330: e'fu alcuno
, non ti se'opposto giammai? l. tadini, lvii-184: quel che fé
onorario è stato per l'addietro di l. sei mila novecento di milano e
al fin de l'onorata sete. l. priuli, lii-5-251: le persone
amor, quel per cui m'ài l conquisa di lui m'aiuta; / non
dubbio i primi onori occupati. l. morelli, i-191: a'dì 28
sera a te fare della canzone. l. frescobaldi, 2-77: fanno grande
soleva farsi ad ambasciatori de'prìncipi. l. priuli, lii-4-433: quanto al
2. insignito di cariche elevate. l. pascoli, ii-22ò: diceva che gli
davanzati, 106-9: chi trova no. l si tegna ad onta / i.
. -disdicevole, sconveniente. l. bellini, 6-133: tropp'alto ontoso
dilettano all'uomo, ma piacciono. l. bellini, 6-212: quindi a
'l corpo opaco fa parer diafàno. l. ghiberti, 49: il corpo ombroso
stata fosse. serpetro, 174: l * opalo è una gemma, la quale
, sarà mai fatta questa uopra? l. ghiberti, 21: fece zeusis opere
stil né di martello / che 'l formi in marmo o che 'l stenda in
'1 ricovero delle fanciulle pericolanti e 'l refugio delle mal maritate e simili, tutte
occasione, gli possa far un presente. l. pascoli, ii-443: fece alcuni
carica di operaio del duomo di pisa. l. adimari, 1-92: al senator
rilevazioni scientifiche o misurazioni geodetiche. l. orsini, 38: la presente operazione
sensi o di una sensazione. l. ghiberti, 253: i color illuminati
cosa. migliorini [s. v. l: 'operativo ': termine amministrativo-burocratico
uomini di onore né di forteza laudabili. l. bellini, 5-3-84: io non
. -con riferimento all'anima. l. bellini, 5-3-91: le membra e
natura operatrice o in alcuna la passano. l. bellini, 5-2-321: il detto
dalla sua parte inferiore nel tramezo notato l, accioché possino ricevere il vento che sarà
dipinse la lapidazione di santo stefano. l. pascoli, i-52: seguitando..
gente impingua e riga. g. l. cassola, 1-26: sul bel
. giungere a una determinata convinzione. l. ghiberti, 127: conciosiacosa che tra
oppinioni contro a la santa chiesa. l. giustinian, 1-155: dona,
tramater [s. v. l: 'opistocomi ': con questo nome
abitatori di quel paese costumavano pascersi. l. bellini, i-113: tempre d'aromi
d'ogni ragione. bencivenni, 5-54: l oppoponaco è gomma d'una pianta simile
, per indicare la morte). l. quirini, ded.: vuol anche
. tramater [s. v. l: 'opponente del dito mignolo ': quel
s'opponesse all'insolenza degli avversari. l. priuli, lii-4-443: il suo pensiero
-capace, abile, idoneo. l. donato, lii-6-432: s. m
di più specie e tutti formidabili. l. gualdo, 606: vedeva con
parti non diventi rigido per freddura. l. ghiberti, 136: quando i due
senso contrario, in direzione opposta. l. f. marsili, 65: più
. avversato, osteggiato. l. salviati, 19-69: questo si fa
questo or quell'emisfero del globo terrestre. l. priuli, lii-4-410: queste condizioni
. nardi, 103: teneva [l. manlio] un suo figliuolo..
3. opprimente, deprimente. l. gualdo, 1206: dovunque regna una
sua regione piombandosi, tutte sotto 'l torchio dell'aria gemono, ed alle strette
una malattia (il cuore). l. adimari, 1-43: mirasi..
muovere sanza indugio guerra agli imperiali. l. donato, lii-6-353: finalmente dopo
sì che il vostro piacer e 'l vostro optato / verrà con gioglia.
preparargli un opulento retaggio di contentezze. l. adimari, 1-198: noi, trascorrendo
. arneudo [s. v. l: * opus punctile ': nome dato
mentali, quali gli intercoenales, di l. b. alberti, il de
. migliorini [s. v. l: 'opzionale': facoltativo, lasciato alla
con un martello che tiene in mano. l. salviati, 20-4: io era
continuo di un fatto nel tempo. l. martelli, 1-61: non ha pena
uso tose. [s. v. l: quando una cosa comincia a infastidirci
maggior valore che ora non sono. l. priuli, lii-4-413: i vescovati,
a quella apparizione e oracolo ubidiente. l. pascoli, i-39: fece il