. confidare, illudersi. boccaccio, iv-58 : allentata alquanto la speranza, lasciai
crebbero in molti doppii. idem, iv-58 : allentata alquanto la speranza, lasciai in
natura e dell'animo. idem, iv-58 : promettendogli amplissimamente di favorirlo con tutta
le bagaglie. berni, 44-23 (iv-58 ): tutti i prigioni e tutte le
in aria in idiota ispirazione. idem, iv-58 : termine dialettale piemontese, esteso poi
più o meno burrascose. panzini, iv-58 : baracca, in lombardia, nel veneto
la sera a far baracca. panzini, iv-58 : baracca: in romagnolo bisbòccia,
tegame a due manici (anche zini, iv-58 : baracelli: guardiani di terreni, che
era, prende color cilestro. panzini, iv-58 : barba: e più comunemente barbe
seguite dall'uomo incespicante. moravia, iv-58 : la veste le risalì sul ventre
giù se ne scese. sannazaro, iv-58 : venendo, come udito avete, di
ragioni [ecc.]. settala, iv-58 : volendo che più presto sia limitazione
di virtù m'insegna. parini, iv-58 : deh perché non somiglio / al tessalo
in piazza colonna a roma. gramsci, iv-58 : i libri dei « destri »
ecc.). monti, iv-58 : ho acconsentito che mi venga pagato
vostra signoria parti- cularmente. ariosto, iv-58 : oltra la disfazione e mina di
tranquillo e felice stato umano. settata, iv-58 : di più nelle buone republiche la
, sbattendo la porta. ungaretti, iv-58 : allora fu che, entrato in
, ostinazione illogica. pisacane, iv-58 : è una specie di fanatismo ostinarsi,
gli asini in frega. gelli, iv-58 : oh ecco il mio innamorato che
fargliene procaccio, siccome fece. monti, iv-58 : ho acconsentito che mi venga pagato
esemplificatamente nelle sue poetrie. giordani, iv-58 : quindi tristezza e lagrime, con
agevole, non errare. tasso, iv-58 : le grazie de'grandissimi re deono
piccolo; restringersi. soderini, iv-58 : impicciolisce [il cacio] e prende
. inevitabilmente, inesorabilmente. giordani, iv-58 : la natura, che di tutte le
; far rimbombare. sannazaro, iv-58 : quelle medesme note le selve iterando
d'un grand'uomo. deledda, iv-58 : lo vedi il villano mal
far nulla, e mangia? massaia, iv-58 : chi diceva non avere io quella
prossimana margine del fiume. sannazaro, iv-58 : ne ponemmo ambiduo a sedere a la
, si libera dalla pena. sannazaro, iv-58 : di loro accenti [gli uccelli
sorta di latticino. soderini, iv-58 : non è da dispiacere la melica:
onestà più ch'altri soglia. gelli, iv-58 : -tien qui, dico, fa
al riposo. cavalca, iv-58 : disse loro la visione ch'avea auta
; dietro lo zaino. pisacane, iv-58 : il moschetto di guerra, ovvero il
contenenti una particella negativa. guittone, iv-58 : né stea per vii temenza / che
là ove ella era. sannazaro, iv-58 : dintorno a quello [fonte] non
in virtù di trattati. giordani, iv-58 : la natura, che di tutte le
polluta. ulloa [guevara], iv-58 : david non perdé il giusto titolo di
santa scrittura. fausto da longiano, iv-58 : colui che parla di matrimonio dèe
(un luogo). sanudo, iv-58 : e1 duca valentino con le zente
: hanno il respiro corto. boine, iv-58 : la storia di dietro le quinte
fau sto da longiano, iv-58 : per gli editti che sono risonati nelle
ribellione, di protesta. massaia, iv-58 : avete ragione, risposero; ma quest'
acque il piè tardono ognora. savonarola, iv-58 : quando sarà morta la brigata e
fortuna). fausto da longiano, iv-58 : la fortuna invidiosa, benché in
e su l'antico disegno. tarchetti, iv-58 : la sua bellezza non ha nulla
inauieto. fausto da longiano, iv-58 : pigliare nuova guerra con parti;
, ecc.). savonarola, iv-58 : li cardini striderranno sopra le porte nel
quale perspicace e artificioso crystallo. sannazaro, iv-58 : il quale [fonte] né
(una fonte). sannazaro, iv-58 : ne ponemmo ambiduo a sedere a la
panzini [1905], iv-58 : 'bouille-abaisse': piatto marsigliese di pesce
. panzini [1905], iv-58 : 'bouquet': voce entrata nell'uso popolare
parigi. panzini [1905], iv-58 : 'bouquiniste': così chiamasi in francese colui