la fortuna, noi so. foscolo, iv-408 : le nostre terre non somministrano né
bastò a sbandirle lunga età. foscolo, iv-408 : abbandonati da'nostri medesimi concittadini,
, poiché si truova prigione. foscolo, iv-408 : le nostre terre non somministrano né
teco io mi conformi? monti, iv-408 : ho fatto e detto quanto io poteva
affetto sincero e naturale. foscolo, iv-408 : guai se t'attenti di mostrare
, n. 4. segneri, iv-408 : non basta a farci operare con tutta
lodevole macchina d'inganno! foscolo, iv-408 : i cadaveri intanto d'infiniti italiani
e le barbare desolazioni. foscolo, iv-408 : noi tutti italiani siamo fuorusciti e stranieri
farei. 5. bernardino da siena, iv-408 : se si sapessono le oppressioni e
e un mezzo d'espiazione. deledda, iv-408 : provò un senso di sollievo perché
d'ogni insigne università. foscolo, iv-408 : ho corsa tutta la toscana.
di inquadramento delle contadine. panzini, iv-408 : 'massaie rurali ': instituzione fascista
: bolscevico; populista. panzini, iv-408 : 'massimalista ': estremista (da
pratica del massaggio. panzini, iv-408 : 'massoterapia': voce medica che
singolarissimo delle forme animali. panzini, iv-408 : 'ma- stàba ': nome
mastitide, mastoflogosi sinonimi. panzini, iv-408 : 'mastite termine medico, * infiammazione
e siate lucerne ardenti. savonarola, iv-408 : la castità... è denotata
precorre il romanticismo. pa-pini, iv-408 : c'è stato chi ha voluto far
anticipazione del romanticismo. tapini, iv-408 : c'è stato chi ha voluto fare
saprà presto il giuoco bello. savonarola, iv-408 : quando di poi mangiavano l'agnello
di gentilezze. fanzini [1905], iv-408 : 'refilare': per 'dare', plebea
conoscono. panzini [1905], iv-408 : 'regàglie': frastaglie o frattaglie dei polli
. -sostant. soderini, iv-408 : si segua di dar loro [ai
ritrovo, ovunque io gridi? foscolo, iv-408 : spogliati dagli uni, scherniti dagli
vinta e distruttura da temistocle. foscolo, iv-408 : sono salito a monteaperto dove è
è significata per beatrice. savonarola, iv-408 : quando di poi mangiavanol'agnello, si
tornate nell'arcadia di roma. manzoni, iv-408 : fidandosi probabilmente nella mollezza e irresoluzione