arrostirmi bello e vivo. monti, iv-248 : già altri poeti, profittando del
. s. caterina da siena, iv-248 : brighiamo di correre, morti a ogni
amica o parente. salvini, 39- iv-248 : ma egli medesimo si corregge incontanente:
ad una giusta lontananza. soffici, iv-248 : erano usciti dalla festa tutt'e tre
da parte di sua maestà. tasso, iv-248 : io, oltre le dimostrazioni esteriori
. sm. stivale. panzini, iv-248 : * fangoso ', lo stivale,
lasciar a posto le pareti. panzini, iv-248 : tutto può essere fantastico. *
non m'avrebbero ammesso. panzini, iv-248 : * fante 'per * fantaccino,
: voce registr. dal panzini (iv-248 ); cfr. fr. faradisation (
si atteggia a filosofo. soffici, iv-248 : aveva da tempo conosciuto in un
sieno apparecchiati al cadere. settembrini, iv-248 : qui si mangiano fichi di india
muro a noi ritegno? brignole sede, iv-248 : solo in una oscura notte,
arrosto non vuol primo. buommattei, iv-248 : il primo servito con tutti i
galea che l'attende. colletta, iv-248 : il giudizio... terminò colla
per spalliera una pala. buommattei, iv-248 : le dette gerle colle spalliere non
-dopoché, posciaché. settembrini, iv-248 : qui si mangiano fichi di india;
un'imbarcazione). brignole sale, iv-248 : solo in una oscura notte,.
fe'cloto troppo corte. sannazaro, iv-248 : fatto avea amor doi amanti un
s'incantano cogli occhi. passeroni, iv-248 : londra anch'essa / incanta il forestier
costui. s. bernardino da siena, iv-248 : quando tu fai uno comandamento a
lungaggine, senza pentirmene. papini, iv-248 : benché sia stimato il maestro della
amiche la povera tosa. moravia, iv-248 : michele non staccava gli occhi da sua
, totalmente, completamente. cino, iv-248 (129-22): or dunque, di
cieco trasporto di sdegno. colletta, iv-248 : tanti supplizi si tolleravano animosamente da
parole erano una menzogna. moravia, iv-248 : avrebbe voluto convincersi della ignobilità di
di un bovino. soderini, iv-248 : sopravvenendogli [al bue] male chiamato
modo espressivo ed esauriente. papini, iv-248 : benché [boccaccio] sia stimato il
dio. fausto da longiano, iv-248 : d'una cosa io rimango stupido
costruito con magnificenza. passeroni, iv-248 : londra anch'essa / incanta il fore-
perfetta arte del canto. milizia, iv-248 : per la rappresentanza d'una commedia
numerose proposizioni sufcordinate. rapini, iv-248 : quando... s'è fatta
vita di un santo. lanzi, iv-248 : per ritoccare a bell'agio, mentre
è erostrato. fausto da longiano, iv-248 : tutti gl'isolani sono cattivi, ma
non mi smarrirei. della casa, iv-248 : se per caso io mi ingannassi in
noi a spalle dei gonzi. verga, iv-248 : se vuoi vivere alle spalle di
alla già spirante libertà sopravvivere? denina, iv-248 : milano... trovavasi in
sughi e formarne soavissimi favi. boine, iv-248 : tutte le cose lo innamorano così
le loro mogli sotto timore. vasari, iv-248 : vostra eccellenza si ritiri a suo
teneva diligente memoria dai cancellieri. vasari, iv-248 : gli innumerabili benefizi fatti a me