carco non si pogna. cino, iv-228 (107-3): e venni al mondo
diletto figliuolo così maltrattato. cino, iv-228 (107-13): e di pianto,
al parentado di pirro. varchi, iv-228 : in loro potestà era annullare i
quale era nesciente appo lui. cino, iv-228 (106-46): o canzonetta mia
folta e prolissa. vasari, iv-228 : quest'altro di pel rosso con quel
con cenni o con scritture. goldoni, iv-228 : -che signor delicato! bisogna
con forza, sbattere. soderini, iv-228 : gittala in una catinella pulita d'
-per simil. brignole sale, iv-228 : vogliamo creder vivo sangue il cinabro
fuoco distemperate bene insieme. soderini, iv-228 : fatto ciò, ponendovi il caglio
s. bernardino da siena, iv-228 : epulare è mangiare in festa.
prezzemolo '. cfr. panzini, iv-228 : « 'erborinato', voce dialettale lombarda,
. dell'eritrea. panzini, iv-228 : la colonia eritrea fu il primo pos
'; voce registr. dal panzini (iv-228 ). eritrocitomètrico, agg.
frivolo e impotente ermafrodismo. panzini, iv-228 : 4 ermafrodismo ', presenza di entrambi
; voce cit. dal panzini (iv-228 ); cfr. ermeneutico.
, un poeta). panzini, iv-228 : * ermetico ', detto di speciale
monumenti antichi. bùgnole sale, iv-228 : quel poeta o quel filosofo, perciò
, ecc.). soderini, iv-228 : della quale [panna] di vacca
atroce con irreparabile assedio. goldoni, iv-228 : -chi vi aveva accecato? -non
la compagnia fedel. de marchi, iv-228 : chinai la fronte anch'io colla
un'opera d'arte. vasari, iv-228 : stefano veltroni dal monte s savino,
l'ali e la coda. soderini, iv-228 : gittala [la panna] in
buona gente. berni, 51-54 (iv-228 ): veniva innanzi agli altri draghinazza,
'n ghiaccio mi rinovo. cino, iv-228 (107-12): tu solo,
non ha scilla. brignole sale, iv-228 : con palpar di spalle o soavità di
. f. f. frugoni, iv-228 : il pitocco... facea l'
se ne potria consigliare. vasari, iv-228 : è maestro bernardo di mona mattea
ebbero formatamente a mangiare. goldoni, iv-228 : -ah marchesa, pietà. -che pietà
ero mogio, avvilito. tozzi, iv-228 : -parla bene? era disinvolto [
usasse mai con lei. tozzi, iv-228 : io, invece di prendere moglie,
. s. caterina da siena, iv-228 : padre mio, non mi dinegate
sua la vita si guadagnava. vasari, iv-228 : maestro bernardo di mona mattea,
l'oracolo. m. adriani, iv-228 : non vedendosi i capi di questi legami
tórre il nostro? fausto da longiano, iv-228 : vuoi a'sediziosi et inquieti dare
puina in tegole soffritta. soderini, iv-228 : per far l'agra, che ordinariamente
pra vi. guicciardini, iv-228 : l'armata di cesare...
e la serenissima arciduchessa. massaia, iv-228 : la mattina seguente si celebrò la
numi e del mare. spallanzani, iv-228 : queste cristallizzazioni quarzose sono posteriori alla
reggio ne li cammori soi. sannazaro, iv-228 : antiqui patri, cavalieri armati,
principe su un regno. guicciardini, iv-228 : recusò di riconoscere il re di inghilterra
voi sua ventura. fausto da longiano, iv-228 : vuoi a'sediziosi et inquieti dare
più che il primo. arici, iv-228 : non men tosto / colle trombe guerriere
cruna rivolta? m. adriani, iv-228 : dicesi che per li piu che non
scalpiccio, calpestio. de marchi, iv-228 : le mie scarpe tornarono a scricchiolare
dalla sua chioma sconvolta. comisso, iv-228 : vide la guancia rossa di celeste tra
a conoscere. fausto da longiano, iv-228 : i tuoi capegli ti sentenziano per
i modi, per difenderci. colletta, iv-228 : le milizie soldate si facevano i
un rapporto giuridico. della casa, iv-228 : vi prego che non si lasci andar
spoglie e gli arnesi. sannazaro, iv-228 : u'son le vostre glorie? ù'
di una sigaretta. vittorini, iv-228 : stava succhiando fumo dal mozzicone. arpino
vulto di nobilissimo fanciullo. sannazaro, iv-228 : consul, tribuni, reggi o