fanno queste carezze. d'annunzio, iv-2-35 : amava i fiori: e che cure
chelidonia, di lino. d'annunzio, iv-2-35 : ai vecchi tempi in quel pezzo
sua verde pianura. d'annunzio, iv-2-35 : il convento s'intravedeva dietro
ricordavano sua madre. d'annunzio, iv-2-35 : lungo, magro, rigido,
ariette e i duettini. d'annunzio, iv-2-35 : le rondini empivano le tettoie di
sua finestrella], d'annunzio, iv-2-35 : sui muri ledere vittoriose portavano i
avevano cristalline sonorità. d'annunzio, iv-2-35 : le rondini empivano le tettoie di
pontica: mercurio filosofico. annunzio, iv-2-35 : pareva meditasse su inacqua pontica'o
contarvele io ». d'annunzio, iv-2-35 : quando li sbarrava, quegli occhi!
guadagnano per ubbidirmi. d'annunzio, iv-2-35 : ai vecchi tempi in quel pezzodi terra
quindi a voi rapide. d'annunzio, iv-2-35 : il campanile traforato slanciavasi alto mettendo
fulgore escon scintille. d'annunzio, iv-2-35 : rimaneva lì estatico ad ascoltare, con
tonalità di colore. d'annunzio, iv-2-35 : macchie, striscie di gerani, di
la sua benefica mano. d'annunzio, iv-2-35 : sotto la mano amorosa di fra'
in un giardino. d'annunzio, iv-2-35 : era venuto su un intero popolo di
vivaci e brillanti. d'annunzio, iv-2-35 : striscie di geranii, di poenie,
la sua trasumana bellezza. d'annunzio, iv-2-35 : s'ei fosse vissuto al tempo