meno soave). d'annunzio, iv-1-255 : hai mangiato mai... certe
sdolcinato delle confetture. d'annunzio, iv-1-255 : hai mangiato mai...
indraco e di velen. d'annunzio, iv-1-255 : quel vino chiaro e brillante,
di lettere si grida. salvini, iv-1-255 : questo sfavillare del cuore, è una
gidiano di ferina prole. d'annunzio, iv-1-255 : quel vino chiaro e brillante,
perché l'uccidesse. d'annunzio, iv-1-255 : maria fortuna schiacciava i 'fondants'col
disonore degl'isolani. d'annunzio, iv-1-255 : quel vino chiaro e brillante, che
darmi per soddisfatto. prose fiorentine, iv-1-255 : prenda il casa, il quale