mercato della propria abbiezióne. d'annunzio, iv-1-151 : quel suo sentimento poetico,.
fama di molta abilità. d'annunzio, iv-1-151 : non aveva fatto versi da gran
poesia di guittone. d'annunzio, iv-1-151 : quel che la terzina ha di
di stranissime figure. d'annunzio, iv-1-151 : egli elesse il sonetto; la
e agli assiuoli? d'annunzio, iv-1-151 : gli pareva che le rime,
leggerezza della materia. d'annunzio, iv-1-151 : la forma del sonetto...
lim- niache'. b. croce, iv-1-151 : in verità, non so un predicatore
sue rare attrattive. d'annunzio, iv-1-151 : la forma del sonetto, pur essendo
intero piano di romanzo. d'annunzio, iv-1-151 : la forma del sonetto, pur
tutt'altro che comuni. d'annunzio, iv-1-151 : le due terzine [del sonetto
forza ed incisività. d'annunzio, iv-1-151 : egli elesse il sonetto, la cui
anima d'un individuo. d'annunzio, iv-1-151 : quel suo sentimento poetico..
la miaman vi serberà. d'annunzio, iv-1-151 : quegli è migliore artefice, il
come la seconda. d'annunzio, iv-1-151 : serbando alle terzine la imagine più precisa
svolazzi aerei delle mussole. d'annunzio, iv-1-151 : i dipintori del rinascimento sapevano equilibrare
della mente umana. d'annunzio, iv-1-151 : egli elesse il sonetto; la cui
metafisici ma il volgo. d'annunzio, iv-1-151 : egli vide distintamente tutto ciò ch'
tragici per lo più. d'annunzio, iv-1-151 : egli vide distintamente tutto ciò ch'