monti e vallate. d'annunzio, iv-1-125 : la folta lana biancastra delle pecore
lieta e serena. d'annunzio, iv-1-125 : il pensiero della orribile pena che certo
lungo il cèrato rupestre ». idem, iv-1-125 : la luna
ed aspirò il profumo. idem, iv-1-125 : aspirò l'aria, per ove salivano
de l'ago. d'annunzio, iv-1-125 : china al cristallo, guardava le pecore
...? d'annunzio, iv-1-125 : i nervi, troppo tesi in quella
interrompere il cammino. d'annunzio, iv-1-125 : una smania l'invadeva, di sapere
spuma di lana. d'annunzio, iv-1-125 : la folta lana biancastra delle pecore
a quelle facce. d'annunzio, iv-1-125 : mentre egli non giungeva a formar
il pensiero di ricuperarla. d'annunzio, iv-1-125 : l'i- magine di elena gli
). l. pascoli, iv-1-125 : è difficile a certi intelletti, che
il sol riveda. d'annunzio, iv-1-125 : « altri ora la possiede » pensava
di un sogno. d'annunzio, iv-1-125 : « altri ora la possiede » pensava
riferimento ad animali. d'annunzio, iv-1-125 : la folta lana biancastra delle pecore
e glielo porse. d'annunzio, iv-1-125 : egli teneva il suo viso accosto
dai canti dei villici. d'annunzio, iv-1-125 : aspirò l'aria, anche allora
re, di prìncipi. petrarca, iv-1-125 : bella successione infino a marco. collenuccio