diventare nero e scuro; e per quella iscu- rità diventa pensoso e malinconoso. marino
nel sentenziare. carducci, ii-2-38: per iscu- sarmi ancora dell'avere io così improntamente
noi la propria infirmità nostra, aremo per iscu- sati i peccati altrui. g.
io penso senza molta difficultà doverne essere iscu- sato. -per propria scelta
con l'autorità sua, sì ancora per iscu- sarmi seco se per necessità verrò a
l'ovo': chi troppo s'affatica per iscu- sarsi, si scuopre colpevole.
10-3 (1-iv-865): mitridanes, non iscu- sando il suo desiderio perverso ma commendando
: lo giusto e benigno dio ha per iscu- i un amico di casa, si