con riferimento a persona in preda all'ira, all'odio. e. cecchi
più con valore iperbolico: acceso d'ira, di furore. tarchetti, 6-i-511
. non aspettò tanto che la loro ira non fosse alquanto raffredata, anzi nel
si vendica, in modo che la sua ira si converte in rabbia, e gittatosi
, tanto più cresceva in loro l'ira e l'odio verso quelli della fortezza,
/ stampa [il cane rabbioso] dell'ira e la fatai dell'acqua / nimistà
chi sia per cedere a un impeto d'ira. quasi pareva che la denunzia innocua
gli onori; e la mansuetudine fra l'ira soverchia e la vanità de l'ira
ira soverchia e la vanità de l'ira. p. verri, 3-i-106: non
estasi e pianto / e profumo, ira ed arte, a'miei dì soli /
. pascoli, 1441: non mai nell'ira ad uomo la molesta / povertà ch'
e materiali, sovente ti moveranno ad ira, la quale tu paziente sosterrai, e
inordinati e materiali sovente ti moveranno ad ira. machiavelli, 1-ii-448: la gente
, innorridì, accorossi, e fremè d'ira in un punto. f. f
-anche: imporporarsi, avvampare (per ira, sdegno, ecc.).
satira... viene ad aiutare l'ira di quell'anima sdegnosa con sali
un piatto di sdegno, una pignata d'ira, un canestro di furia, una
trae. salvini, 16-406: a noi ira fia insanabile. leopardi, 19-58:
. loredano, 3-171: guardatevi dall'ira, ch'è un'affetto strabocchevole che
croce, ii-12-230: per seneca, l'ira è puramente e semplicemente un male;
. iacopone, 13-25: l'ira n'ha cacciata fore e mansueto ha
follia; essere colto da furore, da ira, da un sentimento sconvolgente; comportarsi
. iacopone, 14-14: l'ira sì lo fa ensanire / corno cane
gonzaga, ii-55: tu insanisci per ira, e io ti ammonisco a cacciamela
imperversare. arrighetto, 222: l'ira ismania, e con innumerabili saette mi
.. e talvolta feroce ed insano per ira. betteioni, i-214: lo spirto
/ proteo nimico, e attizzar l'ira insana, / da farli porre il
... / e cagion d'ira ingiusta e di vendetta, / che
non è quella che è intorno all'ira. guazzo, 1-142: io credo
ant. e letter. gonfiarsi d'ira, infuriarsi; stizzirsi, fare il broncio
ant. e letter. gonfio d'ira, d'ostilità; imbronciato, corrucciato
elio diventava più intrattabile, ardendo l'ira e la crudel- tade, gonfiando la
quali era consueto sopportare per impazienzia, ira, invidia, e per le intricazioni
virtù, 38 (109): l'ira intriga l'animo e non lascia conoscere
superbo e inumanissimo barbaro, e da l'ira e dal vino furiosamente commosso e agitato
m. adriani, iii-54: per ira e per ambizione intempestiva di dominare e
. montale, 5-86: il dì dell'ira che più volte il gallo / annunciò
roco di mario che gli parve significare un'ira inumana. d'annunzio, iii-1-400:
ojetti, i-680: l'invasa un'ira d'inquisitore domenicano e dogmatico che offre
). cavalca, 21-31: l'ira che dura ed invecchia è detta odio
24-16: odio non è altro se no ira invecchiata. zanobi da strata [s
. mazzini, 1-14: arde d'ira contro la patria, e contro d'essa
inveleniménto, sm. ant. ira, risentimento, profondo.
invelenite. -sconvolto, agitato dall'ira, dallo sdegno, dal rancore (
dalla stizza. -che muove da ira, da sdegno. e. cecchi
piuttosto parli inventivamente, e non per ira riprendendo, che per carità ammonendo.
casa di maganza e carlo mano / grand'ira ed onte inverso me riserba. b
. maffei, 7-12: eguali / d'ira e di forza ad investir si vanno
. salvini, 16-249: investì l'ira melagro, quella / che d'altri
d'annunzio, iii-2-290: della sua ira investe anche l'aedo. pirandello,
atto immondo. marini, i-211: d'ira e amore inviava altissime al cielo le
, sì ch'ai mio volo l'ira addoppi i vanni, / ch'io porto
, donna, allegrare, / per ira e ispiacimento / d'invidioso parlare.
più tosto degno di misericordia che d'ira. giovanetti, 701: l'invido,
-per estens. fremere per l'ira. oddi, 2-141: quando io
pargoletto / scaccia dal petto / l'ira e il dolor. mazzini, 38-184:
col braccio eterno / vibra fulmini d'ira. 4. che non viene
grande poeta! come simili nella loro aspra ira d'amore! come simili nel cercare
de'meriti gua- statrice, invocatrice d'ira e suscitatrice di briga. 3
.. era inesprimibile il sentimento d'ira, di tenerezza di devozione, di agitazione
/ del mio germano ad involarmi all'ira. baretti, ii-165: mi convenne
. francesco da barberino, iii-295: ira cessi da te, ch'ella ti tolle
voglia che ciò che si fa per ira sia spontaneo, platone nondimeno pare che
/ ciò è superbia, invidia, ira e menzogna, / senza dramma d'onor
imminente rovina, e sfoga la sua ira contro i propri nemici e contro i letterati
e rrxepóv * ala '. ira, sf. emozione violenta, e talvolta
patecchio, xxxv-1-565: qi tien soperbia et ira, l'amor de deu non avrà
, xxix-178: ven selvatichezza e talor ira. iacopone, 14-14: l'ira sì
talor ira. iacopone, 14-14: l'ira sì lo fa ensanire corno cane arrabiato
, / parole di dolore, accenti d'ira / voci alte e fioche, e
. cecco d'ascoli, 1867: ira non altro è che acceso sangue /
il peccato universale della superbia e dell'ira, in nullo caso può prendere buono
andrea da grosseto, i-141: l'ira turba sì l'animo che non può descernere
albertano volgar., ii-38: l'ira è uno bollor dell'animo, che
volgar., xxi- 850: ira è vizio del quale nasce capiglie e isdegno
petrarca, 232-1: vincitore alessandro l'ira vinse, / e fe''l minore
filippo. /... / l'ira tideo a tal rabbia sospinse, /
, si rose menalippo: / l'ira cieco del tutto, non pur lippo,
, ch'a simil pena / ira conduce, e sa 'l quel che ne
e poi in se stesso forte: / ira è breve furore, e chi no 'l
4-3 (409): l'ira... quale niuna altra cosa è
sospinto. buti, 1-216: ira è appetito di dolore al suo contrario per
contrario. libro di sentenze, 1-43: ira è una corta pazzia. ottimo
pazzia. ottimo. i-104: ira è appetito di vendetta. g. mo
che ancora ricordandosene gliene venia tanta ira che, se l'avesse avuta
vincer da l'impeto e da l'ira / si lascia la ragion, né si
caro, 5-99: sarà l'ira un appetito con dispiacere di far ven
affetti del senso, come l'ira, l'avarizia, la maldicenza,
ogni tempo i sapienti esser l'ira nell'uomo un breve furore e
, del pelide achille / l'ira funesta, che infiniti addusse /
scriveva perché un'eterna tempesta d'ira, di gelosia, di vendetta, di
con una voce ch'esprimeva un'ira ben diversa, ma un'ira
esprimeva un'ira ben diversa, ma un'ira tuttavia: « voi! che
che odiamo è la passione dell'ira. frateili, 1-163: era pallida,
e il viso contratto da un'ira chiusa. sbarbaro, 2-45: nes
miserabile / giovinezza, non d'ira o di speranza, / e
/ forse è il tuo, uguale d'ira e di spavento. cassola,
cassola, 2-227: fu preso da un'ira irrefrenabile e si mise a dar
sol che contra umiltade / orgoglio et ira il bel passo ond'io vegno / non
che le cacciàr gola, avarizia et ira, / superbia, invidia, inerzia e
i. frugoni, i-3-320: l'ira a i leon si lasci, / che
giacomo da lentini, 20: gentile ira mi piace; / ond'io per
un gran misfatto. buti, 1-216: ira per zelo è quella che
popolo che questa fosse cosa degna dell'ira publica. loredano, 1-166: l'ira
ira publica. loredano, 1-166: l'ira del prencipe è come il tuono,
di spuntare in gran parte le saette dell'ira scrivana. foscolo, sep.,
. / la virtù greca e l'ira. mazzini, 39-293: le forze e
e decisiva. -ira santa, ira buona: giustificata. boccaccio, dee
: figliuol mio, cotesta è buona ira, né io per me te ne saprei
tradizioni, di presentimenti, commossi d'ira santa, di vergogna, d'orgoglio
divino (per lo più nell'espressione ira di dio). dante, inf
la vendetta vanno, come a l'ira. idem, par., 6-90:
gloria di far vendetta a la sua ira. flaminio, 11: il peccato di
fu bastante a constituirci peccatori e figliuoli d'ira senza alcuna colpa nostra attuale. tasso
attuale. tasso, 7-34: da l'ira del ciel ministra eletta / è questa
pure da questa impenitenza finale e dall'ira d'iddio in quello estremo giorno, né
ecco la regia casa di borbone in ira di dio e degli uomini, schernita,
uscire dal tempio, fu colto dall'ira di dio che 'l fece ivi medesimo cascar
, i preghi allentar ponno / l'ira di dio terribil, che il superbo /
rompe. manzoni, ii-557: l'ira del cielo, / e l'abbominio
del proprio vescovo che dio è tremendo nell'ira della sua giustizia. -giorno
sua giustizia. -giorno dell'ira: giorno del giudizio universale. tommaseo
la giustizia punitrice. 'giorno d'ira '. montale, 5-85: il dì
montale, 5-85: il dì dell'ira che più volte il gallo / annunciò agli
babilonia ha colmo il sacco / d'ira di dio, e di vizi empi e
empi e rei. -letter. ira degli dei: punizione divina. ugurgieri
, né alcuna più crudele pestilenzia né ira delli dei si levoe nell'onde di
, o cor di pietra! / l'ira di giove sopr'a te si volga.
iddii, ma anche per placar l'ira loro. salvini, 12-3-355: non v'
, e nulla / più crudel peste od ira degl'iddei / trasse sé fuor della
espiare le colpe loro e placare l'ira dei numi. niccolini, i-123: serbato
e giove / del folgor sacro alla grand'ira elegge / capo esecrato?
(spesso nella locuz. essere un'ira di dio). -anche: pandemonio,
nella locuz. fare, scatenare un'ira di dio). dante,
, ch'è guardata / da quell'ira bestiai ch'i'ora spensi. collenuccio,
, 37: chiamavasi [tamerlano] ira e flagello di dio, vendicatore de'
sopra tutto che il vetturino non sia un'ira di dio, cioè che sia onesto
martini, 1-ii-413: questo bisserat è un'ira di dio, razziatore incorreggibile, indomabile
: ora, si figuri vossignoria che ira di dio si scatenò allora, per
tedesco, ma appena è venuta l'ira di dio me la sono data a gambe
. montale, 7-25: si udì un'ira di dio di fischi e di strida
se non la manterrete ebbene, farò l'ira di dio. -quantità enorme
cioè la prosperitadi, e la grande ira della tempesta. ariosto, 160: vedo
/ di sua adorneza, e per grande ira intorno / il fiume po che murmurando
liburnio, 2-58: dopo racquetata l'ira del pelago, la speme lo fa ritornare
. né pur uno potè sfuggir l'ira della fiera tempesta. fantoni, i-43:
, su la regia prora / l'ira proterve placherò dei venti. leopardi,
e la secreta / nelle profonde selve ira de'venti. nigra, 37: mite
nigra, 37: mite sia l'ira dei nembi. papini, i-1194: un'
riva bassa a pochi passi dalle sbavature dell'ira schiumosa. -asperità (di
che l'anima trascini / per un'ira di rocce e di pruneti, / e
mente mira, / sì mi 'nsolleva d'ira, / come la tigra 10 speglio
d'ogni timore, in consolazione d'onni ira, che aveva di lui in tempestoso
dico / guerra d'affanno e d'ira. dante, xiv-2: deh, ragioniamo
, amore, / e tra'mi d'ira, che mi fa pensare. apollonio
: tarsia, vedendo che a darsene ira o malinconia della morte della balia sua no
ch'ella menasse seco / dolore e ira per sua compagnia. 7.
locuz. -accendersi, ardere, avvampare d'ira: andare in collera, adirarsi,
poi vidi genti accese in foco d'ira / con pietre un giovanetto ancider, forte
mente, e la mente arde d'ira. ariosto, 1 -77: tutta s'
tutta s'avvampa di dispetto e d'ira. p. del rosso, 91:
del rosso, 91: in tanta ira s'accese che non si potè contener di
/ contro mio grado, e d'ira ardo e di scorno. alfieri,
mi hai tu poc'anzi in fuoco d'ira acceso; / ma tira ognor me
rintuzza. -avere, prendere in ira qualcuno: odiarlo, provare profonda avversione
guittone, xxxiii-36: dio t'ha in ira forte. dante, inf.,
ei puniti, se dio li ha in ira? idem, 5-77: quel da esti
11 fé far, che m'avea in ira / assai più là che dritto non
mentre non m'ebbe la mia donna in ira. borsieri, cono., ii-132
, la moglie del conte, prende in ira il marito, concede la sua stima
... mi abbi piuttosto in ira e malevolenza maggiore che non mi avranno
: quanto poi al non aver preso in ira la clara, prima di tutto,
è sentimento da ragazzi. -avere a ira se stesso: detestarsi, disprezzarsi.
lasso, ed ho me stesso ad ira. -avere ira contro qualcuno o
stesso ad ira. -avere ira contro qualcuno o qualcosa: odiarlo,
chiericastri del tempio, che gli avevano ira addosso per gli signori loro. mazzini
il più corto possibile, perché ho ira cogli autografi, con ogni scritto, col
mio nome. -cadere nell'ira di qualcuno: incorrere nella sua collera
di dio e per non cader nell'ira sua e nell'odio di sua maestà,
perdonate al nimico. -con ira: irosamente. dante, inf.
io 'l senti'a me parlar con ira, / volsimi verso lui con tal vergogna
si gira. leopardi, v-145: con ira tu non farai cosa alcuna. borgese
flebile adagio, / lo scacciai con ira come un cane randagio. -correre
randagio. -correre, levarsi a ira: lasciarsene sopraffare, andare in collera
comandamento di tuo padre quando correrà ad ira in parole. esopo volgar.,
3-80: il suo signore si levava ad ira, e disordinatamente il batteva [il
con villane parole. -dire l'ira di dio di qualcuno: sparlarne gravemente
gravemente. -disfarsi, distruggersi d'ira: esserne profondamente travagliato. f
con rabbioso abbaio pareva che si disfacessero d'ira e di rabbia. ariosto, 1-32
. / segue rinaldo; e d'ira si distrugge. -essere in ira a
d'ira si distrugge. -essere in ira a qualcuno: esserne odiato, detestato
malvisto; essergli inviso. -essere in ira alla sorte: essere disgraziato, sfortunato.
essere disgraziato, sfortunato. -essere in ira alle muse: essere poeta mediocre.
dilette; / or sono a tutti in ira ed in non cale. ariosto,
che sia al cielo et a natura in ira, / questo ch'abitiàn noi fetido
de l'iniqua madrigna al padre in ira. tommaseo [s. v.]
s. v.]: esser in ira alla sorte (averla nemica).
alla sorte (averla nemica). -in ira ai numi, alle muse (memoria
e le muse). -fare ira a qualcuno: mandarlo in collera,
ma troppo leggiermente si turbano e fanno ira ad altrui. fiore di virtù,
virtù, 29 (86): maggiore ira non si può fare a colui che
quasi un vago ribrezzo, gli faceva ira. -masticare ira di dio:
, gli faceva ira. -masticare ira di dio: essere fortemente incollerito;
piattaforma con la faccia verde, masticando ira di dio. -montare in ira
ira di dio. -montare in ira: adirarsi profondamente, incollerirsi, infuriarsi
, 5-6 (57): in tanta ira montò, senza dire alcuna cosa,
papa, egli ne montò in grand'ira. fiacchi, 126: il toro,
minaccie ad onta, / in sì grand'ira monta. -morire in ira di
grand'ira monta. -morire in ira di dio: senza pentirsi. dante
boccaccio, viii-1-254: diconsi morire nell'ira di dio, in quanto la sua grazia
buti, 1-104: ognuno o muore nell'ira di dio, o nella grazia:
, o nella grazia: se muore nell'ira va a perdizione, se muore in
grazia va a salute. -portare ira a qualcuno: odiarlo, detestarlo.
, detestarlo. -provocare, trarre a ira o in ira qualcuno: farlo adirare
-provocare, trarre a ira o in ira qualcuno: farlo adirare, sdegnarlo.
ii-164: fuggi la cosa che in ira ti trae, / che mai non fae
simintendi, 2-235: non trarre a ira le fiere, alle quali la natura ha
di peccare e di provocare dio ad ira nello stesso diserto. fiorio, 526:
di quest'animali, sendo provocati ad ira, mandan fuori un acutissimo ed offendente
ed offendente odore. -uscire l'ira a qualcuno o da qualcuno', trarsi,
qualcuno', trarsi, essere fuori d'ira o dall'ira: calmarsi, acquietarsi,
, essere fuori d'ira o dall'ira: calmarsi, acquietarsi, rasserenarsi.
/ ma tosto gira, / traisi dell'ira / e va giocando. monte,
in viso; poi saria fuor d'ira. chiaro davanzati, 115-5: come 'l
; / vole pigliare, per trarersi d'ira, / non vai neiente a contastar
un nappo con vino. -venire in ira a qualcuno: attirarne su di sé
ingiurie di dio per non venire in ira de'sudditi, e perdere l'uffizio.
privilegi; et al sol venga in ira, / tal che si secchi ogni
266: a'scarafaggi tu verrai in ira. 8. dimin. iruzza
. = voce dotta, lat. ira. irace, sm. zool
peccaminosa) a lasciarsi trasportare facilmente dall'ira; carattere irascibile. dante
voce dotta, lat. iracùndia, da ira 4 ira '. iracóndo (
, lat. iracùndia, da ira 4 ira '. iracóndo (ant.
disposizione, a lasciarsi trasportare facilmente dall'ira; irascibile, collerico (una persona
che si è macchiato del peccato d'ira. dante, conv.,
d'avermi fatto iracondo, perché l'ira mi preserva dalla viltà. cattaneo, iii-4-327
umor dell'iracondo fiele / segna l'ira di marte aspra e crudele. giov.
voce dotta, lat. iracundus, da ira 1 ira '. iracundare, intr
, lat. iracundus, da ira 1 ira '. iracundare, intr. ant
intr. ant. sfogare la propria ira, infuriare. cavalca, 20-456
iracundiosi, è da sapere che è ira, e quale è buona, e
iracondia. iradiddìo, v. ira, n. 4. iragònico
ove mi sia. = provenzalismo da ira. irare, intr. (
guittone, i-3-490: a quelli dio s'ira forte, che peccando non li fragiella
lxxiv-134: e1 conte de montorio si ira e intosca, / ché è vero ragonese
tosto. = denom. da ira. irascènza [irascènzia), sf
), sf. letter. ant. ira, sdegno, forte risentimento.
', verbo denom. incoativo da ira 'ira '. irascévole,
verbo denom. incoativo da ira 'ira '. irascévole, agg.
si lascia facilmente trasportare da eccessi d'ira; collerico, iroso; iracondo.
. dell'appetito irascibile... ira si chiama. 0. rucellai, 8-1
-per lo più iron. irascibilità, ira. giov. cavalcanti, 129:
irascibilità, sf. propensione, facilità all'ira; iracondia. bocchelli,
o parole o atti carichi d'ira, di risentimento; irosamente. albertano
iratissimo). colmo, carico d'ira, trascinato dall'ira; incollerito,
colmo, carico d'ira, trascinato dall'ira; incollerito, adirato, infuriato;
3. per estens. che esprime ira o dispetto; che muove da ira
ira o dispetto; che muove da ira o da sdegno; iroso, stizzoso.
. prov. giamboni, 123: ira e consiglio non possono essere insieme;
. ebro d'orgoglio, / d'ira e di sangue, a mensa infame assiso
. iróre, sm. ant. ira sdegnosa. 5. bernardino da
, discrezione. = deriv. da ira. irosaménte, avv. con
o gesti irosi; con scatti d'ira; con animo irato. buti
iróso, agg. colmo, carico d'ira; violentemente agitato dall'ira. -anche
carico d'ira; violentemente agitato dall'ira. -anche: incline, pronto all'ira
ira. -anche: incline, pronto all'ira; iracondo. latini,
con le imprecazioni sul labbro e l'ira nel cuore, si riversò da stenico
la interruppe. papini, 27-338: l'ira mi dominò, non fui soltanto irascibile
anime di coloro 'cui vinse l'ira ', cioè di quegli che si lasciaron
, conto alcuno, nelle infiammazioni dell'ira, de'consigli e delle ammonizioni della
2. per estens. che esprime ira (un gesto, un atteggiamento,
atteggiamento, un discorso); alterato dall'ira (la voce, il volto)
o è accompagnato o è dominato dall'ira (un sentimento, una passione);
spume. = deriv. da ira. irpino, agg. e
, / e sgorga fuor l'irrefrenabil ira. ranieri, 113: v'era margàris
si può diffinire, come accade nell'ira, nello spavento e nei trasporti d'amore
provocare a sdegno, a risentimento, a ira; far
a vicenda irritò l'orgoglio e l'ira. ciro di pers, 181: sia
violento sdegno, da risentimento, da ira, da rancore; indispettito, impermalito
può significarci la fortezza irritata da l'ira, e mi piacerebbe l'inscrizione «
eccidio, a cui la danna / l'ira irritata del roman monarca. manzoni,
che irrita; che provoca sdegno, ira, risentimento; che infastidisce, importuna
e dello spirito causato da sdegno, ira, risentimento, dispetto; stato di
instanzia richiesto ch'io scrivessi come l'ira si potesse mitigare. marini, i-48
si potesse mai ispegnere la fiamma dell'ira sua, la quale tutto dì accendiamo e
capo / di ribellanti moti; all'ira mia / tu pur vendetta un dì sarai
dice che per natura siamo figliuoli d'ira, non s'intende della natura in prima
propruose bene imperare a sé stessi: la ira e la cupidità. machiavelli, 1-iii-1239
, né anche in loro vinto da ira. da questa domestica esser- citazione,
11-85: teodosio imperadore ebbe il vizio dell'ira, ma colla iusta ira mischiò grande
vizio dell'ira, ma colla iusta ira mischiò grande crudeltà. statuto dell'università
maestro alberto, io: percosso dall'ira divina, ivi medesimo di morte subitanea
, sf. ant. e letter. ira, collera, stizza.
., 30-1-2: l'izza e l'ira menomano i dì. m. villani
di sua fortuna. = incrocio tra ira e stizza. izza2 (izza izza
fé'far, che m'avea in ira / assai più là che dritto non volea
da l'accesa labbia / spirasse l'ira e vendetta. leopardi, 354: aveva
come manifestazione esteriore di tensione, d'ira, di dispetto. -anche: tacere
non solamente per la severità ma per l'ira soverchia. carducci, iii-13-157: v'
f. casini, i-263: l'ira di dio, provocata dalle bestemmie de'
segno di dolore inconsolabile, di incontenibile ira, di estrema disperazione, di ribellione
grembo il proprio figlio lacerato dalla bestiale ira degli uomini. montale, 2-54:
tuo, lacero ancora, / e dell'ira barbarica ancor tocco, / surse il
: la sua vertute, ch'ancide sanz'ira, / pregatel che mi laghi venir
seme ovato-bislungo coro grande dell'ira di dio. nato dal calice
si sforzano di tirarsi addosso l'ira di dio cantando mille laidezze,
s. c. „ 30-1-1: l'ira molto laidisce il corpo. ugurgieri,
cosa è a vedere uno alterato dall'ira, con gli occhi come fuoco, con
erasmo da valvasone, 1-11-150: l'ira da le visiere essala et esce /
(o anche inquietudine, tormento, ira). onufrio, 106: si
o d'amore, o anche d'ira, di minaccia intensa e fugace;
, quando si vede afflitta dalle tribulazioni dell'ira di dio. cicerchia, 1-150:
dovrebbero invece lanciare i dardi della sacra ira contro di quei novelli ero- strati,
tormenta. arrighetto, 222: l'ira ismania e con innumerabili saette mi lancia
due cose contrarie al conseglio, l'ira e la prestezza, per rimediare l'
e la prestezza, per rimediare l'ira deve il prencipe operare la tardanza acciocché
: / fremiti di furor, mormori d'ira, / gemiti di chi langue e
uccidere a sassate (come manifestazione di ira collettiva durante un linciaggio, una sommossa
sangue piove / più largamente, ch'altr'ira vi sferza. boccaccio, dee.
di crudeltà, ne'barbari, lasciò l'ira e la vittoria. patrizi, 1-i-379
allora lo 'mpera- dore, mosso ad ira contra di loro, incominciògli a riprendere
: lasciava trasportarsi per lo più all'ira e all'ostinazione. -ant.
ove è carità viva e morta ogni ira, / lascivia spenta e sol vita pudica
. idem, 340-8: lassù non alberga ira né sdegno, / onde qua giuso
è una droga, e accende un'ira che non si sfoga se non nel sangue
: un bàmbolo latterino, con l'ira nelle gengive, fà traballare la ricchissima
la peste, per esser quella l'ira di dio, a cui non è riparo
/ parole di dolore, accenti d'ira, / voci alte e fioche e suon
, 188: con uom, che all'ira agevolmente inchina, / non ti legar
mentre legge, s'incolora / per ira in viso, e par che fuoco getti
, a te cedo, / deposta l'ira, io stesso. unqua non fosti
: assai è veloce e leggieri all'ira quegli che, punto e provocato ad
di leggiere. boccaccio, iii-374: l'ira e il furore s'accende più fieramente
. poliziano, st., 1-46: ira dal volto suo trista s'arretra,
e secondo la ricchezza sua alzerae l'ira sua. pulci, 26-141: e'si
, al grave odio, all'ardente ira, / cade sul prato e verso il
. viani, 19-43: presa lena dall'ira riurlò: -in questa casa il genio
alcuna commosso, o concitato a mala ira e inutile sdegno. d'annunzio, ii-47
c'è ancora un altro contorcimento d'ira, un altro lenocinio di tenerezza. lucini
senza lena. -lento all'ira: che non cede all'impulso dell'ira
ira: che non cede all'impulso dell'ira; paziente delle offese. libro
di sentenze, 1-63: sia lento a ira e ratto a misericordia. cesari,
1-1-61: vedete dio lento e tardo all'ira: non pur non viene al castigo
non rapirmi / mentre sei lento all'ira. sai che sòffero / vituperio per te
, / il qual, senza temer l'ira di dio, / m'ha sbandito
nel seno. loredano, 5-214: l'ira de gli dei sempre letale, /
stormo, quel letargo strano / scotean nell'ira, d'uomini e di cose.
giacere, o veramente per placare l'ira delli dei, si celebravano da loro insieme
conducono al sommo male, cioè all'ira di dio? b. croce, i-4-149
ne la contesa i soffi e l'ira, / ma con fiato più placido e
. agostino volgar., 1-5-228: l'ira non è altro se non libidine di
antica libidine di regno aggiunge la nuova ira delle offese ricevute. bandi, 366:
di razza. bocchelli, 13-511: l'ira tumefatta s'infonde nella severità correttiva,
piango, / né sulla libra dell'ira di dio / dei miei delitti pongo il
/ udisti le mie note, / d'ira e di sdegno vòte, / colme b
inf., 23-18: se l'ira sovra 'l mal voler s'aggueffa, /
quando dare in quegli striduli sbuffi d'ira o timore, che sembrano piccoli nitriti
: come di lor labbia uscia con l'ira saliva, mi parver limacchie che di
, per superbia o per invidia o per ira. niccolò del rosso, vii-510 (
. guarini, 223: così l'ira sia spenta... / come spegne
scenda di masso in masso / ruggendo d'ira il liquefatto verno. guglielmini, 48
: oh, risvegliar che vai l'ira de i forti, / di dante padre
i forti, / di dante padre l'ira? / solingo vate, in su
qui richesta. / né ti faccia mai ira / disgradar da la lira.
barba,... lo commosse ad ira. d. bartoli, 4-3-165:
un lividore, era un segno dell'ira contenuta. comisso, v-81: le
o molto pallido (per malattia o ira o invidia); lividezza. dante
precetto, / al giusto sdegno, all'ira tua destina / tutta la massa ne'
misericordia vincono e tolgono la perturbazione dell'ira. amabile di continentia, 49:
. monti, 23-509: lagrime d'ira e di dolor le gote / inondar dell'
intorno la romulea prole / di nova ira sfavilla. ecco di polve / lorda il
un disperato d'animo, ebbro d'ira, ineducato, vendicativo. alfieri, 9-
si raccoglie nelle unghie, la bava dell'ira e dello sforzo. e. cecchi
vani sistemi! -obnubilato da un'ira troppo violenta. b. corsini,
, 3-33: della regina in cor l'ira combatte / colla possente lubrica passione.
verga, / a cui le guance ira e vergogna infiamma, / luccicavano appena
fiorentina, / di quella trista età d'ira feconda / cui dié nome la rabbia
, spero d'esser figliuolo non d'ira o di maledizione, ma di luce
, anche, malizia, seduzione, ira); lucido di pianto, gonfio
sì da farlo apparire animato più dall'ira che dall'amore. = deriv
naturale, a tal vista impallidì tanto d'ira che fece lume. -far lume
da una passione furiosa (per lo più ira, collera, rabbia) o da
]: sorpresi dalla immensa caligine dell'ira, non vedevano lume. cantari cavallereschi,
un'intensa passione (per lo più ira, rabbia, collera). boccaccio
attribuito a petrarca, xlvii-162: con ira / spenser di questa vita la
di tanti incendi che di foco e d'ira / parean lungi avventar raggi e scintille
la luna a qualcuno: provocarlo all'ira, incollerirlo, irritarlo. grazzini,
/ a passione emorroical, resiste / all'ira, alla tristezza e frenesia. fazio
entro. libro di sentenze, 1-8: ira sia di lunga da noi, che
pianto; e la paura e l'ira. boccaccio, dee., 1 -intr
viltate altrui del core, / né ira contra te fa lunga prova. idem,
... produciamo e nutrichiamo l'ira in lungo. boiardo, canz.,
perdesse voi, andai a dar luogo all'ira sopra colui che faceva i dadi,
vita poco. arici, i-294: l'ira de'torrenti alpestri / che si fan
fusse caldo / di sdegno e d'ira, non stima un lupino. gelli,
: i cantanti, o la grand'ira forse, / oppur fosse la nebbia
diva, del pelide achilie / l'ira funesta, che infiniti addusse / lutti
. ha prodotto più lutti che l'ira d'achille. e. cecchi, 8-82
mano avevo un bacchio; / questo per ira arricciava i suoi crini; / di
inganno, / la nequizia, venen, ira e furore / di chi va machinando
osteria, tutto si vegga, e l'ira e il fuoco / tutta la scorra.
. e con le orazioni placate l'ira del grande iddio. roberti, i-224
, tormentoso; straziante, struggente. ira de'venti, / primo i civili tetti
ii-593: cesare... sparse l'ira contro a quegli, che erano deputati
l'alma maculata di misfatti, / l'ira del ciel temer de'sempre.
che giova combat termi 'n ira? / credimi tu forsar, si non
a rafforzare un'affermazione o a esprimere ira, protesta, impazienza. — anche:
da minoranza in maggioranza non può non eccitare ira ed avversione nel corpo elettorale.
lo serpent venenoso èl cor porta grand ira: / maior la porta femena qe'l
l'arme di mano, e l'ira morta. ariosto, 24-39: amore ha
a consti tuirci peccatori e figliuoli d'ira senza alcuna colpa nostra attuale, molto
, ovvero di schifare il peccato dell'ira, si è che, volendo noi considerare
maggiormente contra, incrudelendosi in lui l'ira e 'l dolore con la memoria de'
non faccia e a'miei cader l'ira e la spada? c. i.
,... fa plauso alla magnanima ira, che ti ha fatto dare l'
. prati, ii-76: macro per ira indarno / de'cittadin tuoi lassi, /
naldo, tratto fuori di sé dall'ira soverchiante, mormorò tra i denti: ahi
... gli fecer giammai sconvenevolmente per ira volto cambiare o alterar suon di voce
, e pagano il tributo con sì grand'ira i ber- rebres delle montagne, e
il ventre sbracato che gli ballava dalla grande ira, fece un gesto come per scagliarsi
mondò, e non anzi provocarlo ad ira coi nove malconoscenti. = comp.
prudenza non potè impedirgli d'aggiungere un ira malcoperta. = comp. da
1-1-61: vedete dio lento e tardo all'ira: non pur non viene al castigo
cuor fiero che tanto era pieno d'ira verso il popolo minuto. s. giovanni
dal suo prononiemento, tutta a9cesa d'ira e di sdegno, dielli la maledizione
, gridò quasi. fu preso da un'ira irrefrenabile e si mise a dar pugni
abbia commesso un malestro e fugge l'ira e i rimbrotti della madre.
malvolgliènza. iacopone, cxxxiii-507: l'ira e la mala volgenza /
: l'odio è malvagia malivogliènza e ira invecchiata, ch'è sempre in pensiero
, 13-6: ecce acceso fuoco d'ira, che a mal far la voglia
discese delle mura e ben vide l'ira degl'iddii essere contro sé per il
grandi onori e fama, se fanno per ira alcuno malfatto, pochi lo sanno,
cittade in qualunque luogo, o per ira o per preda, fare li voliano.
cantari cavallereschi, 223: sappiate l'ira, carlo, temperare; / lassate
pellico, 2-470: s'accresce la mia ira, stolti chiamo tutti i riti dell'
accendono altrui con gran vee- menzia nell'ira. c. bini, 1-157: cesserà
albertano volgar., ii-155: scaccia l'ira e abbandona il furore, e non
: da te descende [o quaresima] ira, divisione, mellenconia, infirmità,
ch'ella menasse seco / dolore e ira per sua compagnia. berni, 310
passione, da un'emozione violenta; ira, rabbia, furore, risentimento.
aquila. monte, xxxv-1-450: maninconia, ira con tutti guai, / tempesta,
e co'detti a ogni iscandolo, ira o maninconia ch'avesse veduta in alcuno
dissi non solamente non lasciar mai l'ira presa,... e ciò procedere
, allegra l'anima, scacia via la ira, conforta la testa e li sentimenti
fa gli uomini malinconici e pieni d'ira e di malvagi pensieri e paurosi,
, i-23-69: malinconici verni, impeto ed ira / borrascosa di venti, la nevosa
e nulla move / l'invecchiata malizia ira di giove. -fontana di malizia
centro precipizia / del baratro internai d'ira e di sdegno; / discordia,
8. che esprime malvagità, odio, ira o disappunto, malevolenza, astio,
parole. ariosto, 34-35: l'ira multiplicò sì che li spinse / da le
beati / pacifici 'che son sanz'ira mala! panigarola, 1-101: mala rissoluzione
di tensione, di insoddisfazione, d'ira; angoscia, tormento, sofferenza interiore
/ dal dì che un'ineffabile / ira promessa all'imo / d'ogni malor gravollo
essere arrogante, /... / ira el fa pien d'odio e malparlante,
moltitudine, scorata e perseguitata da tanta ira di dio. = comp.
nettuno che, senza verun timore dell'ira sua, le sue mal sicure campagne si
b. davanzali, i-264: accesolo d'ira e di maltalento, il mena in
don'deu e 'l mondo s'ira / è l'om qe trata mal d'
/ vomita per invidia un fiume d'ira. deledda, i-n: -ti ho atteso
eternai morte; ché dio t'ha in ira forte. -non essere malvagio:
, inf., 23-16: se l'ira sovra 'l mal voler s'aggueffa,
brusco respinsi la siringa e simulai un'ira morbosa contro la donna affermando che l'
di quello. ariosto, 27-43: d'ira e di furore è così matto,
esausto. sacchetti, 45: una ira accesa, amor, ver te mi sprona
biblioteca * puttana, la quale con ira di tutto il pubblico ha dato fuori la
celeste nume / e fui mancipio sol d'ira e di morte. n. villani
gran pianeta eterno / e dove l'ira del nevoso verno / i verdi crini alle
savonarola, 5-i-329: manda giù la tua ira, tu iracundo. -far balenare,
per le nostre inique opere da giusta ira di dio a nostra correzione mandata sopra
mandragola: / or guarda ben che l'ira non trabocchi. aretino, 10-34:
, il tutto mischiando ed esaltando nell'ira e negli stenti e nello smarrimento della sconfitta
valore iperbolico): in segno di ira, rabbia, sconforto profondo.
. verranno allora li cattivi in tanta ira, vedendosi prossimi alla loro summersione,
imperò che per questo si mitiga la ira e la pazia. dalla croce,
: fue divelta [la vigna] nell'ira... e lo fuoco se
, sai che cato dice: * ira impedit animum '. -tenere maniera
, tu multiplichi contr'a te l'ira, nel dì dell'ira e del manifestamento
te l'ira, nel dì dell'ira e del manifestamento del giusto giudicio di
anno, si scoperse e manifestò l'ira e la discordia lungamente nutritasi intra li
, che 'l sai, perché l'ira accesa è manifesto furore. caro,
cerimonie, lo costringe ad imprecarsi l'ira degli dei, qualvolta egli sia colpevole
, n. 16. -per esprimere ira o per accompagnare un'imprecazione. francesco
di san giorgio compresi un lampo d'ira e come un atto di metter mano
fatto bene... accecato dall'ira sarei stato capace di spaccargli il cuore
savonarola, 11-467: li cattivi provocano l'ira di dio contra la città, e
a mal partito, volle, per ira e paura, morire candido e non
si ritrovava, deliberò, concitato da ira e da timore, poiché egli s'era
foco di paglia è il foco d'ira / in nobil cor. tosto il signor
di rancore; incapace di cedere all'ira, alla violenza; che si sottopone
case de'fati- nelli, pregavano l'ira ghibellina ristesse. c. bini, 1-344
persona. iacopone, 13-24: l'ira n'ha cacciata fore e mansueto ha
, e ponendola per terza contro l'ira. borgese, 1-343: la fortezza di
animo equilibrato, alieno da eccessi d'ira, di violenza; che denota remissività,
simili, rispose amaramente e dispettosamente con ira, quanto apparteneva all'ingiuria ricevuta.
agli impulsi istintivi e irrazionali, all'ira, alla violenza, di non reagire
è mansuetudine, la quale modera la nostra ira e la nostra troppa pazienza contra li
mansuetudine... ci modera nell'ira, sì che l'appetito del vendicarsi o
cotale accidente, ma per forte affetto d'ira. foscolo, xvii-249: molto più
troppo soffian forte e fanno foco ardente d'ira, per leggier mesfatto e quazi nullo
: oh! se il soffio dell'ira onnipotente / voi dalla superficie della terra
: ella -o, per farmi più ira, manzonianamente, 4 lei ', -che
prevede una sfuriata o un'esplosione d'ira. c. e. gadda,
n-ii-68: più tosto io temerei de l'ira di madama marchesa e de l'altre
dovrebbero invece lanciare i dardi della sacra ira contro di quei novelli erostrati, marchiar
ben lo sai tu che tal volte con ira / mi vedi porre a lavorare,
vasto, profondo, senza suon, senz'ira. pavese, 2-133: accadeva di
pigliar porto. segneri, iii-2-64: l'ira dell'uomo è una passione torbida e
rapidamente per lo più con rabbia e ira. g. m. cecchi,
, / a certi pezzi ancor d'ira di dio, / non è un'opera
mi son tirato in un canto senza ira né studio, ma solamente perché mi
a un tarchiato marrano / ieri l'ira m'accese. verga, i-114: era
. marini, iii-52: fremea quegli d'ira conoscendo martellare in vano sull'armi nemiche
a la vendetta vanno come a l'ira. idem, purg., 17-132:
, 5-9: io non posso rimirar senz'ira / quei che dicon che noi naschiam
poi vidi genti accese in foco d'ira / con pietre un giovinetto ancider, forte
: così scornato, di vergogna e d'ira / nel viso avampa, e par
182: quinci nel reo furor divenne l'ira, / che invecchiando martira / e
. pulci, 9-91: erminion per ira fe'venire / tutti i baron legati,
strazio. né verga né fuoco né ira de'martorianti del non sapere sgarare una
quieti e immortali, esso martoriato dall'ira e dal pianto. svevo, 6-241
xi uscente marzo, libre vii, soldi ira, denari v, che ne demo
, per lo più in segno d'ira, d'insoddisfazione, di sbalordimento, o
affetto dell'avarizia col più generoso dell'ira, misero a sacco più che militarmente
nel quanto. pascoli, ii-529: l'ira bestiale non raffigura certo un minimo,
è ima droga, e accende un'ira che non si sfoga se non nel sangue
raccoglie nelle unghie, la bava dell'ira e dello sforzo. deledda, iii-271
la prima pare occupata nel moderar l'ira, la quale è passione interna degli animi
che per la vergogna e con coperta ira eglino l'uccidessero per la bellezza di
e matti. ariosto, 27-43: d'ira e di furore è così matto,
batacchi, i-76: giuno or l'ira trattiene in petto ascosa, / ché
. c., 30-2-3: essendo l'ira ne'nostri cuori, non potremo acquistare
con una mazza di avorio mosso da ira, che colui gli aveva tocca la
. boccaccio, viii-2-272: da questa ira dobbiam credere essere stato commosso cristo,
: figliuol mio, cotesta è buona ira; né io per me te ne saprei
, più odiosa della prigione, dell'ira dei parenti, del fallo stesso. pellico
la vendetta o il soddisfacimento della loro ira; ma per raggiungere questi fini, bramarono
il popolo e mediatore a placare l'ira sua. gelli, 17-141: se noi
via la più salda difesa dalla soprastante ira di dio e il più possente avvocato e
caro, 5-115: quella [l'ira] si medica col tempo, e questo
è medicabile. salvini, 39-i-120: l'ira si può placare. l'amore
cavalca, 9-32: uomo contra uomo tiene ira: come a dio adunque dimanda medicina
sia sì pronto all'orgoglio, all'ira e all'odio, e questi alla
. chiabrera, 1-20-2: mugghio d'ira fé'volar lontano / megera e seco
dentro il petto di quella donna l'ira. pellico, 4-321: immenso amor
quello pantano, che morirono nel peccato dell'ira, cioè che in questa melma e
, / le preste vittorie / d'un'ira comune, / a lieti si accolgono
7-19: urta fremendo di disdegno e d'ira / tra i ferraresi anch'ei col
vi mira, / perché raggiate in ira. g. villani, 11-135: per
, vi fece, per memoria della sua ira e della loro rebellione, seminare il
spurcizie e mene, / e come l'ira sua può mitigarsi, / ch'e'
di fornicazione, d'avarizia, d'ira, di tristizia, o vero di
disdegnò pietanza, / mi mena con tant'ira in disperanza, / che 'l cor
destare la malignità, e fatto cieco dall'ira meniate a traverso non pure ad aristotile
beffe, dopo molti giorni, pieno d'ira e di giusto sdegno, osò dire
il tuo animo, ch'a troppo grand'ira si lascia traportare tal volta. marino
guittone, i-3-492: a quelli dio s'ira forte, che peccando non li fragiella
ragion doe, / e vizio in ira e bonità in piacere / dea, via
., 30-1-2: l'izza e l'ira menomano i dì. cavalca, 21-17
i dì. cavalca, 21-17: l'ira menoma là vita, perocché esercita le
alzate le mense, tutto pien d'ira e di dispetto, schizzando velen dagli
soperbia, cupidezza, invidia e ira / tanto no volle e gira,
, / ch'i'non sia d'ira e di dolor compunto, / pien di
rossor, tarda l'audacia e l'ira / del cor in tutto spenta. /
questa tresca non volontariamente, né mosso da ira o da impeto inconsiderato; ma
è grandissima ingiuria e che muove a ira. carducci, iii-10-404: credo che a
di tante orribili malattie sempre incalzando nell'ira, dando puntate con la testa come
: nell'amor è sempre menzognera l'ira. c. i. frugoni, i-2-73
più, però che erano stati vinti dall'ira. -concetto, nozione.
iv-162: m'abbian pur le donne in ira, / che, per lor mercé
batacchi, ii-39: a tal romor d'ira bestiai si accende, / né,
, da poventa a poventa, sotto l'ira del sole o gl'insulti di borea
fierissimo, con il fuoco negli occhi dell'ira di sentirsi in cattura.
. caterina da siena, i-148: l'ira e impazienzia è il mirollo della superbia
donzella, / nel lago stigio da giust'ira accenso. carrer, 2-24: meschinella
degli idoli] beverà del vino dell'ira di dio, il quale è messedato nel
il quale è messedato nel calice dell'ira di dio. 3. introdotto
mescolati secoli, soppressa / è ogn'ira de la vita. -appesantito da
donna esser messaggio, / estinse ogn'ira e serenò la fronte / e si
/ ch'odio conciliarsi, invidia ed ira, / che d'ordinario è di
campanella, 4-485: si veggono per troppa ira o per troppa mestezza gli uomini impallidire
anima molto prosterneno la vertù, come è ira, timore e mesticia, sì che
onde aveste / mai cagion contra me d'ira e di sdegno, / ch'a
, / chi è che meta a giust'ira prescriva? alfieri, 1-1139: antonio
, x-57: metterò voi iudei in ira e in odio a quella gente che
vi lasciate tanto vincere dall'odio, ira, invidia, che voi anteponiate queste
eccitare. cavalca, 21-9: l'ira mette fuoco e arde il cuore, il
. ovidio volgar., 5-34: l'ira si conviene ai poeti che portano
con l'occasione lo sdegno e l'ira di coloro che tentano d'insidiargli
'l pianto scaturio di mezzo a l'ira. nievo, 3: non mi vennero
a riguardare ai figli in mezzo l'ira. cesari [imitazione di cristo]
astuto; perciò rebecca, temendo che l'ira sua non procedesse inverso il suo minore
diva, del pelide achille f l'ira funesta. leopardi, 21-32: quando sovviemmi
. bocalosi, ii-190: la feroce ira colla quale combattono quegli animali, il
un miasma stimolatore attivissimo a suscitargli quell'ira tanto necessaria a combattere con l'inimico
alfieri, iii-1-227: è questa quell'ira che in ogni midollo d'alessandro scorrea
milizia, ancora mi lascio vincere dalla ira sotto pretesto di bene. pattavicino, 1-601
'». malpigli, xxxviii-27: in ira al cielo, al mondo et a
storie paurose o feroci, come d'ira, o di sangue, o di agguato
sia suo viso a cruccio e a ira, lo sembiante terribile e la voce minaccevole
minaccia venga da cuore comunemente pieno d'ira e d'odio, certa cosa è che
ti conosce, isquarci con vituperi la mia ira e con nuove minacce. l.
del sèguito scoppiarono in un grido d'ira e di minaccia, sicché la folla retrocesse
gettò il nome in uno strillo d'ira e di minaccia. -fare minacce:
(1-33): quivi fu vinto d'ira l'argalìa, / vedendo quel parlar
a vicenda irritò l'orgoglio e l'ira, / l'un come l'altro rapido
riferimento a dio, allo sdegno e all'ira divina nei confronti dei peccatori (per
-ant. che è oggetto dell'ira divina. giamboni, 10-43: questa
minacci e le parole / piene d'ira e furor non metton dramma / nel
volte la luna nel più fervente dell'ira mia comparve nel cielo tutta lucente,
. tasso, 7-34: da l'ira del ciel ministra eletta / è questa
. tasso, 6-48: vinta da l'ira è la ragione e l'arte,
petrarca, 232-2: vincitore alessandro l'ira vinse, / e fe''l minore in
cavalca, 21-16: lo furore e l'ira minuiscono la vita. bibbia volgar.
-cinque minuti: sfogo improvviso d'ira; momento d'eccitazione, d'esaltazione
20-31: poscia l'arco tese con grand'ira, / facendo de'due amanti una
non mi riprenda il mio signor con ira. patrizi, i-366: più crebbe il
guian il lor padron falso e pien d'ira, / domizian era intorno a tor
imperò che in esse fu consumata l'ira di dio. savonarola, i-112:
la fama], fortificata per l'ira delli dii, veloce con alie e piè
[la fama] fortificata per l'ira delli dèi, veloce con ali e piè
/ disse: -rinaldo mio è mosso ad ira. ariosto, 4-27: disegnando levargli
ve mira / già mai de la vostr'ira -non se parte. chiaro davanzati,
disturba, / mettendo in doglia e in ira / quell'allegreza che prima ti mira
alcuni altri, solamente per movimento d'ira o mala volontà, e chiamasi volgarmente
: teodosio imperadore ebbe il vizio dell'ira, ma colla iusta ira mischiò grande
vizio dell'ira, ma colla iusta ira mischiò grande crudeltà. lorenzo de'medici,
a qualcuno: sentirsi sopraffare da un'ira violenta; perdere il lume della ragione
terra: / pensiero, afanno e ira, in van labore / mischiato, a
sono sette: superbia, invidia, ira, lussuria, voluttà, miscredenza, avarizia
a combattere,... dall'ira, dalla pazzia e dalli soldati che avevano
parola per significare il disprezzo, o l'ira, o altro sentimento, che sia
la miserabile / giovinezza, non d'ira e di speranza, / e neppure di
l. a dimari, 25: dall'ira a un tempo alla pietà trapasso,
boccaccio, iv-209: fuggendo da poi l'ira del detto suo padre, per miserazióne
che miseria! -, per esprimere ira e preoccupazione, disappunto, impossibilità di
ogni maniera di crudeli supplici per l'ira dell'impedita e rotta pace. tasso,
che da lui procede così tosto l'ira e la vendetta come la misericordia.
purgatorio. cavalca, 21-17: l'ira non ha misericordia. boccaccio, dee.
antico / dal dì che l'ineffabile / ira di tal nemico / a tanto imo
giacomo da lentini, 20: gentile ira mi piace; / ond'io per
vendetta dell'amico traditore, posta giù l'ira, ripensando a quel fatto misleale,
marini, i-211: in un misto d'ira e amore inviava altissime al cielo le
, in silenzio, fiammeggiava sdegno e ira il bel volto misturato. 6
e di rancore; alieno dell'abbandonarsi all'ira, alla violenza; incline alla benevolenza
la superbia e l'invidia e l'ira accecano e indurano. ciò è detto miticamente
che, per esser il mitigamento dell'ira contrario all'incendimento di quella, saputo
di quella, saputo le proprietà dell'ira, si possano parimente saper quelle del
ammansino. -con riferimento all'ira divina nei confronti del peccatore.
21-76: [la pazienza] mitiga l'ira di dio contro di noi. savonarola
ma tu mitigasti e levasti via la tua ira e la tua indignazione. chiabrera,
sommo ed eterno, / ornai mitiga l'ira, / e dal colmo del cielo
vestimento alzato e portato in aria l'ira di dio si mitigava, e mandava l'
spurcizie e mene, / e come l'ira sua può mitigarsi, / eh'e'
o signore, io ti priego che l'ira tua si mitichi e sia placabile sopra
, in alto assiso, / l'ira e gl'impeti lor [dei venti]
: il vescovo... mitigò l'ira sua e la pena preparata al malfattore
ragionare della mitigazione e del quietamento dell'ira. tortora, i-ii: niuno più
compiacimento, perplessità, impazienza frenata o ira. c. e. gadda
/ degli agi morbidi, / tant'ira prèseti / contro le fervide / speranze
bensì avventarsene scambievolmente, come detta l'ira non moderata. -sostant. n
: la mansuetudine è moderatrice de l'ira. gualdo priorato, 3-ii-83: diedero motivo
: soggiunse lo discreto moderatore (ove ira noi vincea) che [écc.]
di costumi. fiamma, 1-514: l'ira si vince con la modestia, il
: a un tempo / dolce nell'ira e nel dolor modesta / e nel soffrir
ariosto, 30-7: la rabbia e l'ira passò tutti i modi / del conte
ii-6-323: nei momenti buoni quando l'ira non rugge in me senza modo, son
cessarono di peccare e di provocare dio ad ira nello stesso diserto. g. gozzi
congiunse, per tuo figlio, all'ira / snaturata pon modo. carducci,
freno... / farà che l'ira servi ordine e modo, / che
a chiamarsi. -dare un pizzicotto ira due moine: alternare lodi a biasimi
/ pentito forse e senza tosco et ira, / gli lambisce la lira. testi
: vedi colà del fier pelide all'ira, / qual fa de'saggi detti aurea
-anche: reprimere, raffrenare (l'ira, lo sdegno). folengo
. folengo, ii-9: tu l'ira del tuo padre alleggi e moki.
alto assiso [eolo], / l'ira e gl'impeti lor [dei venti
arici, iii-389: così l'ardente ira di lei, che torva / e disdegnosa
istoria e bella, / da mulcir l'ira al satiro che rese / per sempre
quasi un vago ribrezzo, gli faceva ira. moretti, ii-369: poi ci fu
luogo gli effetti palesi dell'ambizione e dell'ira,... vi giuocano insomma
-che ha un carattere suscettibile, facile all'ira, al risentimento; che deve essere
la risposta molle e dolce rompe l'ira, e la dura e aspra suscita furore
padrone innasprir la voce e uscire per ira del buon tuono, soffiava con tuono
o l'oro non rende molle l'ira. -farsi molle: immergersi in
, 21-57: lo primo rimedio contra l'ira altrui contra noi si è rispondere mollemente
tua molezza, / ti prego, ad ira: s'io ridico il vero, /
, / arrabbiato sdegnato e furioso, / ira sopra dolor multiplicando, / piglia a
multiplica sì senza ritegno / eh'in ira alfine e in cru- del odio monta
in maniera che antonio, sopraffatto dall'ira, non solamente non si astenne da molte
molti. pascoli, 1339: l'ira, o dea, tu canta del peleiade
, / prima co'rami sfoga l'ira molta. bembo, 9-1-11: noi abbiamo
ho veduto quel libro. so che dice ira di dio de'gesuiti.
. idem, iii-24-388: « qa ira » non è per me...
ii-6-323: nei momenti buoni quando l'ira non rugge in me senza modo, sono
, scusatemi, a momenti / l'ira la metterei tra'sacramenti. carducci, ii-7-177
loco la colpa si monda / dell'ira, e intorno denso fumo e tardo /
del volto (per passione, per ira); sguardo fiammeggiante. folengo,
eccellenza, proverà il rigore e l'ira sua,... essendo risoluta e
accorgersi del ridicolo che c'era nella sua ira. bartolini, 4-36: si metteva
. la pietà,... l'ira,... il rancore contro
: qual orso montanier, che tema l'ira / de l'ata cacciatrice in sé
ardente / e l'odio e l'ira e la superbia monta. d. bartoli
voglio a casa. -montare in ira: v. ira, n. 7
-montare in ira: v. ira, n. 7. -montare in
30: vedendo ciò, montato in ira, uccise il ragazzo. firenzuola, 361
, pe '1 figlio / in grande ira montato. montatóio, sm. predella
carducci nella sua prosa polemica 'qa ira '. soffici, iv-469: vi sono
insino a tanto che passi via la mia ira. -fare un monumento a qualcuno:
: meglio è morbidamente riprendere che con ira. seneca volgar., 3-57: con
odio / degli agi morbidi, / tant'ira preseti / contro le fervide / speranze
di quelli. fagiuoli, iv-7: l'ira e lo sdegno, eh'è il
e annaffio tutte e spengo l'ira, / come si fa con due
, / sì come quei cui l'ira dentro fiacca. idem, inf.,
iacopone, 1-59-n: ècce acceso foco d'ira, / a ffar mal la voglia
in partic. per manifestare o sfogare ira, furore). b. de'
una tentazione oppure per dare sfogo all'ira, alla disperazione. -anche: mordicchiare
furò le spoglie, sì che l'ira / di iosuè qui par eh'ancor lo
chetti, 45: d'ira tutto mi mordo / e fine ancor non
li cantava cotai note, / o ira o coscienza che t mordesse, /
lingua or la vendetta, or l'ira, / or l'orgoglio mordeva. cesari
mordicante che lo destò dal letargo dell'ira impostagli. 3. aspro, pungente
-morditura di dita: in segno di ira, risentimento, ecc. aretino
metonimia. dossi, ii-61: l'ira gli si pingèa morella nel volto e
,... per placare l'ira divina, pretese da me il sacrifizio
l'arme di mano, e l'ira morta. pagliaresi, xliii-53: chiusa
1-294: una silente siepe, in ira a dio, fissava / coi mille occhi
e che iddio ha riserbato la indegnazione dell'ira sua infino ad ora. fiore di
quanta dovesse essere contro di esso l'ira e la mormorazione del pubblico, «
/ fremiti di furor, mormori d'ira, / gemiti di chi langue e di
gli altri allor subito foco / d'ira nel cor e di desir intenso / di
le vipere e degli aspi / placava l'ira, raddolciva il tosco f e risanava
, / eppur provasti il morso / dell'ira e del rimorso. fogazzaro, 13-414
tasso, u-iii-1005: il soverchio de l'ira è men vizioso ch'il difetto,
, lussuria, invidia, gola, ira, accidia). s. francesco
per le nostre inique opere da giusta ira di dio a nostra correzione mandata sopra i
: niuna cosa più giova contra l'ira che 'l pensiere della mortalitade. trattato
, 5-24: non però sfoga l'ira o si raffrena / quel cieco impeto in
volete ». a tal parola cadutagli l'ira ne la caldaia, tutto contento,
, il quale è la sede dell'ira e della collera, onde 'pigliare
cavalier della morte, già provocato ad ira ed ora appunto credutosi il provocato alla
vedi, figlio, che, mosso dall'ira, / tu poi non faccia qualche
naso la mostarda / e, pien d'ira, la ignoranza / del geometra castiga
nazionale. impresa vitale, e l'ira dei giornali reazionari francesi basta a mostrarlo.
credi che 'n ciel di sdegno e d'ira / il magnanimo ot- ton si mostri
: ei sol non vede / l'ira del cielo a tanti segni mostri? /
sono da noi e dal nemico sono con ira e perturbazione e scandolo. detti del
: posto... che l'ira sia eccitatrice e motrice della fortezza eroica
/ e multiplichi erinni al re dell'ira. 7. per estens.
.. ebro d'orgoglio, / d'ira e di sangue, a mensa infame
, com'è vero, che l'ira sia eccitatrice e motrice della fortezza e
eccessiva fortezza essere eccitata e mossa da ira mediocre e da non proporzionato movente?
la pietà per le vittime, l'ira contro i barbari vincitori, il rancore
? - e1 fiele è movimento dell'ira. -processo di ideazione e di creazione
. moravia, 12-305: ora un'ira fredda e pugnace faceva battere in furia il
, 3-iii-30: donna olimpia, fremendo d'ira, passò in una retrocamera ove si
2. sdegno, irritazione, stizza, ira. baldovini, 2-73: la muffa
maledetto. caro, 16-24: or d'ira e di martoro / sol dentro abbondo
riferimento all'espressione di sdegno o d'ira di una folla, ai un gruppo
suono inarticolato pronunciato per esternare dolore, ira, disappunto; urlo bestiale (di
. tr. proferire con voce stravolta dall'ira. faldella, 3-14: il rosso
persona lo proferisce, manifesta dolore, ira, sdegno, spavento, fatica,
.]: 'mugugno ': brontolio senza ira. 2. suono inarticolato; mugolio
cervello. linati, 10-173: un'ira sorda m'affogava il cuore: un che
scompiglio né strepito, né multiloquio né ira. 2. facilità e spontaneità
esasperato. carducci, iii-6-58: l'ira contro firenze... sa forse di
inordinati e materiali sovente ti moveranno ad ira. paolo da certaldo, 126
beati / pacifici, che son sanz'ira mala! -per estens. succedersi
collerico, e tosto si movea a ira. petrarca, 332-58: però mi
non è d'arcesio la rogenie in ira, / che un germe viver non ne
la fantasia riprenda, / e l'ira e la pietà mi sian la musa /
], donna olimpia, fremendo d'ira, passò in una retrocamera ove si
i mustacchi'. come manifestazione esteriore d'ira, di dispetto o, anche,
. g. gozzi, i-19-22: l'ira d'erode, / sì mutabile un
maffei, 95: brizio, pieno d'ira o piuttosto di smania, con ardenti
: / non può parlar per l'ira che l'affolta. -fare scena
: anco la scrittura coloro che dall'ira son presi suol chiamargli coi nomi delle fiere
saltatore dalla mótria affumata aveva grugnito con ira. bacchetti, 1-ii-557: se ne
sostenersi mutuamente gli uomini si detestano, l'ira divampa fra i compagni della sventura e
non dal rigido della vendetta e dell'ira, è un procedere santissimo e ottimo.
che... alessandro, mosso ad ira, andasse coll'oste sua a furore
: paura ed ardimento sono nanzi all'ira e alla debonarietà. guiniforto, 19:
nanzi alla mia donna / pien d'ira, di vergogna, e di disdegno.
come malinconico e crucciato e pieno d'ira e abbia le nare ben gialle. fazio
nostro nascimento, quando noi savamo figliuoli d'ira naturalmente, secondo il vecchio uomo altresì
né molti nascondimenti, ma così l'ira come l'amore... mi si
, nascosa, / fa dolce l'ira tua nel tuo segreto? boccaccio, 1-ii-21
che persa / o tolta avessi giù l'ira dal naso, / po'che si
per il loro naso e fremendo d'ira in mirare tutti i loro ufici rintuzzati
la greca, in un impeto d'ira, afferrata pel nasone la maschera del cavaliere
ostenti / fra la natia pietà l'ira severa; / ma l'ira è finta
pietà l'ira severa; / ma l'ira è finta e la pietade è vera.
e lo preferiscono con una specie d'ira a quelli dove si trovano. tornati
tornati al luogo nativo, colla stessa ira lo pospongono a tutti gli altri dove
, / o nata di dolor giustissim'ira. brusoni, 1-70: lucinda, se
comandamenti di nuovo sprezzati posono a grand'ira enrico, mentre la città per
pessima natura, / a tener l'ira una giornata intiera. baretti, 6-25:
naturale, a tal vista impallidì tanto d'ira che fece lume. -con valore
a soffrire pacificamente 1'altrui odio, l'ira, l'invidia, la vanagloria e
concordia che la coabitazione ingenera nausea, ira, odio, e si separano le
la tenebrosa onda ineguale, / sotto l'ira del ciel la stanca nave / della
cagion sovr'esso / eserciti sì grave ira celeste / nel dirà forse un sacerdote,
, / per cui lei veggio di giust'ira accesa, / cadesse sopra alcun,
t rissino, 2-2-78: la vostr'ira ha ben passato il segno, / e
/ cela nube e vapore / d'ira e di sdegno il vostro almo splendore.
8. che esprime turbamento, ira, risentimento, ostilità; rannuvolato,
roppero leghe necessariis- sime per isfogare l'ira fra loro. sarpi, vili-120: in
e de'digiuni tentaremo di placare l'ira del signor dio e pregarenlo che, avendo
ciò ch'accenna la lussuria e l'ira. giuseppe di santa maria, i-60
boccaccio, iii-10-68: questa è vecchia ira incontro a me nutrita / ne'petti lor
negativi, a quei ch'operano per ira o per intolleranza io non commetterei un
neghittosi mostri / né gloria move né giust'ira accende. desideri, lxii-2-vii-44: onta
tanta con noi d'apollo è l'ira: / se di preci o di vittime
negletta / esser credendo, e d'ira arsa e compunta, / scocca l'arco
, le trasgressioni della legge, l'ira di dio contro di lei, l'audacia
mansueta, la liberalità non inutile, l'ira placabile, il modesto amore, l'
ma segno di pestilenza e marchio dell'ira divina. moretti, i-567: nemmeno
il cor di negro fele e d'ira, / né sa ben dir di cui
porto. -che rivela malumore, ira, dispetto (l'espressione del viso
mia rettitudine, purgata non solo dall'ira, ma ancora da quella giusta indegnazione
. corsini, 2-613: rende [l'ira] gli uomini peggio che irrazionali,
, rettor., 185-8: tu nell'ira, la quale è molto nemica di
precipitose. mascardi, 2-65: l'ira ne'cuori umani è violentissimo asserto:
4-i-207: per depore la menanconia e l'ira e farsi perdonare di grazia le ofese
4. ant. rabbia, ira; furia, violenza, veemenza.
3. disus. colmo d'ira, di furore, di veemente ostilità
avarizia. -che rivela o manifesta ira, collera; improntato a rabbia,
10-iii-43: il signore anton maria, d'ira e d'onta ripieno, perciocché a
6. ant. rabbia, furore; ira, sdegno; accesa avversione, ostilità
core in nerborute membra, / dell'ira sventolar fean lo stendardo. vittorelli,
passione violenta, in partic. dall'ira. pascoli, 1288: elena tacque
dissi non solamente non lasciar mai l'ira presa, ma quella convertita in odio
l'anima nera: dominato spesso dall'ira, e sempre quasi dalla malinconia,
più giovin che felice, / dalla tua ira ma non dal tuo nervo / percosso
primo verso trovate odio, meraviglia, ira: siete gettati in una situazione nervosa,
si levò netto, / fin che l'ira e il furor gli uscì del petto
ebbe... un fremito d'ira contro il governo italiano. bocchelli,
tepid'aura spiri, / così l'ira che 'n lei parea sì salda / solvesi
nidi / lungo la strada stimolate all'ira / da procaci fanciulli. tarchetti, 6-1-
in considerazione. patecchio, xxxv-1-566: ira sì fai montar le tenzon de niente
si rappresenta nel suo niffolo; l'ira sbuffa per le sue froge. bersezio,
stampa [il cane rabbioso] dell'ira e la fatai dell'acqua / nimistà.
tuo nepote / troppo trascorre, ov'ira il cor gli sprone. baldi, 125
faccia d'adolescente su cui stonava l'ira energica che gli si manifestava e che
l'anima nera: dominato spesso dall'ira e sempre quasi dalla malinconia, io
nodo': cioè vannosi purgando del peccato dell'ira. v. colonna, 1-234:
primo tumulto e nel primo scoppio dell'ira, senza quasi la coscienza di quanto
, i-23-69: malinconici verni, impeto ed ira / borrascosa di venti, la nevosa
pesanza / lo grande noio, l'ira e lo dannaggio. = var.
pericoli infingardi e quando sono accesi d'ira bestiali e crudeli. -per simil
: intanto un bambolo latterino, con l'ira nelle gengive, fa traballare la ricchissima
mia nonna', per esprimere disappunto, ira, disdetta, sfortuna, disgrazia.
mio nonno: per esprimere rabbia, ira, furore, sdegno. lalli,
, xii-7-109: a noi sembra che l'ira della donna a cui il compare frate
cotai note, / o ira o coscienza che 'l mordesse, / forte
, / guerra d'affanno e d'ira; / assai forte sospira / quegli che
dritto fischiava; / però che la divina ira di palla / al cacciator col cenno
sdegno sale, / sì nel foco dell'ira ardon le posse, / che l'
notturni e fantasie polacche e ungheresi: ira di dio, per stefano giogli, ira
ira di dio, per stefano giogli, ira di dio e vero peccato. cicognani
xxx-123: già non s'induce a ira per parole, / ma quelle sole /
o vili / un che con l'ira in cor canta e novella.
. boccalini, iii-60: placate l'ira del grande iddio e con il cuor
/ agita i venti e i fulmini dell'ira, / a più largo orizzonte,
amore intanto tra le cenerognole nubi dell'ira alfieriana metteva il dolce suo raggio.
, rattristato; che nutre risentimento, ira, ostilità. ariosto, 45-39:
mestizia, malinconia o, anche, ira, ostilità, ri- sentimento (una
giovanetto / bolle nel cor di giove ira profonda: / il ciglio aggrotta,
minacce, e tosto accesi / d'ira steser le braccia e disarmati / a nuda
da quel nugoloso petto scoppierebbe la sobbollita ira. = deriv. da nugola1 (
il farmaco contro il dolore e l'ira? si direbbe che fosse proprio elena argiva
però che per questo era venuta l'ira sopra israel; e però il numero di
paventosi segni, / nunzi de l'ira sacra. campanella, 4-374: ogni
co'nostri fratelli, anzi nutrichiamo l'ira, cerchiamo cagione di rimanere in discordia
/ ma l'antiche cagioni a l'ira nova / materia insieme e nutrimento dànno
imperiali, 4-78: care paci generò quell'ira: / ch'arido nutrimento, insidioso
prodi, / la virtù greca e l'ira. tommaseo, 1-180: che ho
immortale a te non dava / scampar dall'ira de'celesti sotto / le grand'ale
quel piglio vigoroso, che ridestarono l'ira di mazzacorati. -sostant. bacchelli
, di presenti- menti, commossi d'ira santa, di vergogna, d'orgoglio
, iii-10-68: questa è / vecchia ira incontra a me nutrita / ne'petti
anche: discordia, dissapore, ostilità, ira. s. caterina da siena
. 3. figur. manifestazione di ira, di sdegno, di una passione
diva, del pelide achille / l'ira funesta. foscolo, sep., 152
gli opprobri suoi, / ma l'ira sì gli tolse tutto il senno / che
nomi, 32: oggi, deposta l'ira, / cerco in dolci mutar l'
antipapa e i suoi cardinali, l'ira popolare insorse con grande strepito sì che la
(un sentimento di rancore, d'ira, d'odio). -anche: non
ch'in oblio / tu ponga l'ira e al mal tu tronchi i vanni.
seguendo aristotile, che 'tutti i motivi d'ira si riducono a disprezzo ('parvipensio
nacque, / sì l'odio e l'ira va in oblivione, / che '1
, 367: queste cose ingrava drances d'ira pieno, e dice lui solo essere
: espressione di origine eufemistica che indica ira o disappunto. migliorini [s
loro mala morte / conseguirò, dall'ira struggitrice / dell'occhiazzurra di gravoso padre.
arrossati per il turbamento, per l'ira. baruffaldi, i-144: un vecchio
code di pagone, scelti, per lire ira, soldi vm el cento. baldinucci
manifesta / si vedea degli dei l'ira davanti / in tanta che de'suoi negli
non ne ha chiusi alla morte 'l'ira funesta del pelide achille ', ti
se si combatte da ciascuna parte, ira v'occorre. 11. succedere
dalle celle, 5-58: sarai tardo all'ira,... umile occultatore delle
quella [pecora] al certo segreta ira consuma / d'occulto morbo.
chi tanto t'ama, / rifrena l'ira tua e quel furore / che occupa
animo? che è più faticoso che l'ira? quale cosa è più posata che
: odio non è altro se. nno ira invecchiata. guittone, i-14-238: consanguinei
cavalca, 21-16: il fuoco dell'ira rompe e arde il vincolo dell'amore
quanto è reo e detestabile lo vizio dell'ira e della impazienza, accioché ci venga
, subito s'accenda / la formidabil ira d'ambidui, / la qual me solo
/ chi è che meta a giust'ira prescriva? / chi conta i colpi o
offesa. ibidem, 166: l'ira placata non rifà l'offesa. =
tórsi / proteo nimico e attizzar l'ira insana, /... / e
-per estens. che manifesta sdegno, ira, cruccio, irritazione, risentimento,
in parte alcuna commosso o concitato a mala ira e inutile sdegno. offisiare
livio volgar. [crusca]: l'ira... smosse e infiammò il
, si accordassero a dispreg- giare l'ira de'prìncipi. tocci, 1-38: ecc'
filosofiche [crusca]: è pericolosa l'ira per l'offuscamento della verità, ché
verità, ché quando l'uomo è in ira, non discerne il vero dal falso
4-3 (1-iv-378): la quale [ira] niuna altra cosa è che un
. proverbia pseudoiacoponici, in: dall'ira del popolo guardate quanto poy: /
la cagione, dio contra me suscitò l'ira sua. neri de'visdomini, 246
suscitare una ribellione, un moto d'ira, una reazione violenta. cavalca,
, tutto il mio sangue / levossi in ira,... /...
/ chi è che meta a giust'ira prescriva? oliva, i-1-745: mutazione sì
non lasciò già mai tanto dall'ira trasportarsi che facesse o pensasse di farvi
ripigliandole ad oltraggio, s'accesero in ira. -venire in oltraggio: essere
x-1-112: oltra il rogo non vive ira nemica. [sostituito da] manzoni,
menzini, ii-63: ei pur deve all'ira / cedere a tempo, ma non
sì dolce, sì benigno che questa ira non lo trasporti troppo oltra- modo?
arator, né mai soverchio / dell'ira il turba la fumante face, / di
ovunque. tasso, 5-77: d'ira, di gelosia, d'invidia ardenti,
impaccia, che procede alcuna volta da ira, alcuna volta da tristizia d'animo
rovinose conseguenze (lo sdegno, l'ira). de sanctis, 1-81:
l'illegittima relazione sessuale e nello stato d'ira causato dall'offesa che ne deriva all'
illegittima relazione carnale e nello stato d'ira determinato dall'offesa recata all'onor suo
e d'improperio e ad ogni impeto d'ira e alla mancanza di carità verso il
individuo figlio di destinata immanitate, la ira del quale me spaventa, conciosia cosa
masaniello si vendea, saltando in un'ira inesplicabile, si armarono subitamente tutti gli
caddero / sovente i fuochi e l'ira. d'annunzio, ii-491: tu
giacomo da lentini, 20: gentile ira mi piace; / ond'io per
eccellenza, proverà il rigore e l'ira sua. cattaneo, v-2-21: tutta la
23-31: oh! se il soffio dell'ira onnipotente / voi dalla superficie della terra
agostini, 47: cessa oggimai l'ira tua e il furor tuo, né
italiani, torniamo al passato; poiché ira di fati, onnipotenza di sorti ed ignavia
l'onorata fronde che prescrive / l'ira del ciel quando 'l gran giove tona,
più vivo dell'onore, / d'ira s'infiamman più che di vergogna.
illegittima relazione carnale e nello stato d'ira determinata dall'offesa recata all'onor suo
sola - ripigliò colui / -caderà l'ira mia vendicatrice. - / diss'ella
forteguerri, 30-8: essa si morrà d'ira e di dolore / in veder che
estremo / caduta, o da sì lunga ira contrita, / non è costei,
(1-iv-383): accecata dalla sua ira, s'avisò con la morte di resta-
2-9 (1-iv-216): vinto dall'ira della perdita de'miei denari e dall'onta
casa di maganza e carlo mano / grand'ira ed onta inverso me riserba. pulci
e par piena di rabbia, d'ira e d'onta. simeoni, 1-88:
: il divo achille / della sua trasmodata ira feroce / trovò la pena, e
, isquarci ontosamente con vituperi la mia ira e con nuove minacce. giov.
farien negli ontosi tempi sperta / l'ira d'apollo e 'l fulminar di giove.
gran forza in terra, / d'ira e di rabbia onusti, / vogliono a
e tetro come una parola mozza dall'ira. 9. offuscamento, obnubilazione
compir l'opera, si rovesciò come un'ira di dio, su la piazzetta,
operare la pazienza del vangelo col vizio dell'ira. s. bernardino da siena,
e non potevano fare che non avessero in ira i cupi e segreti consigli e le
o per le nostre inique opere da giusta ira di dio a nostra correzione mandata sopra
di febbre o d'avere riscaldamento per ira o per affanno di soperchio. macinghi
costringe [l'indiziato] ad imprecarsi l'ira de gli dei.
e morti. serdonati, 14-1: l'ira... è inabile al distinguere
oppressione che dovrà fare di essi l'ira divina. 9. patol. oppressione
e di tante altre non movano la ira di dio. firenzuola, 829: qual
mia tristezza non è più scintilla d'ira, e questa vita non mi par
almeno il lor contado, quasi l'ira di dio... solamente a coloro
altri luoghi, non con minor odio e ira che crudelissimi e immanissimi inimici, la
manco, subito s'accenda / la formidabil ira d'ambidui, / la qual me
. metastasio, 1-ii-38: [ira qual serie d'infelici eventi / pendono sul
col labbro pendulo che tremava per l'ira, si alzò dalla scrivania.
è impaziente, spinge e stimola ad ira. varchi, 23-149: si rompa
a placare con opere di penitenza l'ira divina. giannone, 2-i-234: i
guardavi, etna nevoso, l'acre j ira de'figli, con lieve pennacchio /
subito e non deliberato nascimento [l'ira] non sia vizio,...
fare una cosa pensatamente al farla mosso da ira. panigarola, 2-76: a questi
: l'odio è malvagia malivoglienza et ira invecchiata, eh'è sempre in pensiero
pensiere di volere sapere che era questa ira di dio e come la potesse trovare.
, donna, allegrare, / per ira e ispiacimento / d'invidioso parlare.
lei, più eh'amor, potuto l'ira. tasso, 13-29: non s'
1-15: le cose che si fanno con ira si pensano con pentimento, signora mia
. borgese, 6-109: ero pentito dell'ira e dello stolto sgomento.
. monosini, 270: significare volentes ira percitum non esse provocandum...
gote. monti, 5-175: fremer d'ira a quel dir giorgio fu visto,
giorgio fu visto, / e l'ira raddoppiò forza alla mano, / rosso
per indicare stupore, sgomento o anche ira, protesta, impazienza, disappunto.
venne in dibassamento, / se per un'ira cento / ver'me, bella,
-, / dicea il vecchio pien d'ira e di dispetto. pigafetta, 223
pere: essere fuori di sé dall'ira. viani, 19-667: ti sei
di qualsivoglia materia, per cagione dell'ira e dell'odio che in questionando e
furibonde / questi guerrier, che non ira o rancore, / ma tratto all'arme
più volte esso padre, tratto ad ira per le male opere dii figliuolo
/ se tronca e si percuote l'ira nostra. -in partic.: colpire
una mazza di avorio, mosso da ira che colui gli aveva tocca la barba.
: che far dèe nel gran caso? ira e pietade / a varie parti in
berchet, 142: dà in grand'ira marlotese; / dà in grand'ira,
grand'ira marlotese; / dà in grand'ira, e furibondo! fa pigliarlo [
/ e i versi mi aguzzàr l'ira e l'impegno. tarchetti, 6-ii-519
tanto bene parlato, ebbe sì grande ira che quasi perdeva lo senno. s.
sfogo del dispetto, della stizza, dell'ira (talora con uso irriverente e blasfemo
invar.). espressione violenta d'ira o d'impazienza; imprecazione, bestemmia.