poca terra, in umil tomba accolto / irò, il povero greco, awien
terra, in umil tomba accolto / irò, il povero greco, awien che
82: lo quale messenzio si è uomo irò e superbo e micidiale, e tanto
e bevi e mangia e dormi, irò non-iro. deledda, iii-45: il dispensiere
si bisticcian tra lor l'ospite ed irò, / e già le man frammischiano.
salvini, 22-376: crucciato gli parlò irò il mendico; / oh dei,
anzio mastro in pittura, in virtù irò. -maestro di scalpello: scultore
in mezzo un'anfora di vino / irò il pitocco, ed arrancando intorno / lo
vi-4-67: consigliano quiete i cenci ad irò, / ma scettri medi e mitre persiane
, la piaggia e 'l monte. irò di pers, 3-209: non così bella
chiesa. duodo, lii-15-83: • irò prima, per più perfetta dichiarazione dell'argomento
monti, x-5-449: dimenticasti presto, irò novello, / il racconcio calzar,
monti, x-3-323: dimenticasti presto, irò novello, / lo sdrucito calzar, l'
si sfregò le palpebre coi pugni / irò, il pitocco. fenoglio, 5-i-919:
anzio mastro in pittura, in virtù irò. leopardi, iii-389: il cavaliere di
agricoltura, egli e qual altro irò colle sue mani medesime si è compiaciuto e
savio, e spezialmente a voi, irò che voi il valete. erizzo, 212
divertenti. noi sappiamo le cose e irò le fanno. senza di loro mi chiedo
ha molte mogli', comp. da irò /.!); 'molto'e viivf|