del diavolo. idem, dee., io-io (502): non solamente nel
il pelo. leggi di toscana, io-io : possino fornire le loro veste con
grande. idem, dee., io-io (309): il dire che voi
raggiro. dante, purg., io-io : qui si convene usare un poco
è una pena guardarle. manzini, io-io : fu davvero insidiosamente dolce e struggente
senno, svenire. berni, io-io (i-262): strana bevanda certo,
e la colomba geme. marino, io-io : sciolser d'un lancio le colombe
figur. latini, rettor., io-io : poi li savi parladori astutare le
mogli. boccaccio, dee., io-io (512): quantunque liete novelle e
sereno. boccaccio, dee., io-io (500): estimò che con costei
terra. palladio volgar., io-io : la forza del troppo omore corromperebbe
signorile. boccaccio, dee., io-io (508): venuto il giorno delle
intender ». m. villani, io-io : mostrava di mandare lettere perché il re
tenere. boccaccio, dee., io-io (498): mansuete mie donne,
lo sozzo muschio. palladio volgar., io-io : se 'l prato vecchio è muschioso
licheni. palladio volgar., io-io : se 'l prato vecchio è muschioso,
prima labbia. boccaccio, dee., io-io (1-iv-947): le quali parole
metro. boccaccio, dee., io-io (1-iv-946): la giovane sposa
l'uomo. boccaccio, dee., io-io (1-iv-949): la donna,
materia di questa arte. giamboni, io-io : non mi giova di manicare né di
. tte lo dispoia. giamboni, io-io : penso e piango e lamentomi die
a nome. boccaccio, dee., io-io (i-fv-945): la quale come
da vaghe amate voci. tasso, io-io : -io mi son un - risponde
dolce conforto. boccaccio, dee., io-io (1-iv-945): domandolla se ella
o un vastissimo gorgo. tassoni, io-io : la distrutta falena in parte bassa
-ondicèlla. d. bartoli, io-io : se l'oceano fosse una pianura infinita
di partire. boccaccio, dee., io-io (1-iv-950): se voi giudicate
terminato comportamento. giamboni, io-io : avegna che noi mi togliesse al po
. circostanza, frangente. giamboni, io-io : essendo in qua dietro in buono
agli oratori della repubblica di firenze, io-io 1: fino a ora facciamo inibizione a
riordinare. boccaccio, dee., io-io (1-iv-951): cominciò a spazzar
pesta. palladio volgar., io-io : diligentemente si guardi [il campo
retribuzione. boccaccio, dee., io-io (1-iv-950): comandatemi che io
uno pancale. boccaccio, dee., io-io (1-iv-951): cominciò a spazzar
vili pannicelli. boccaccio, dee., io-io (1- iv-954): le donne
-soluzione. g. villani, io-io : i fiorentini si turbarono molto, imperciocché
p boccaccio, dee., io-io (1-iv-950): a'piccioli servigi
intorno. boccaccio, dee., io-io (1-iv-947): avendo con parole
. regorio magno volgar.], io-io : quella mente... considera
vita. boccaccio, dee., io-io (1-iv-953): griselda, tempo è
donna. boccaccio, dee., io-io (1-iv-954): al quale [gualtieri
lo sperga. m. villani, io-io : mostrava di mandare lettere perché il re
ridendo -e sia sagio. giamboni, io-io : penso e piango e lamentomi die e
età. boccaccio, dee., io-io (1-iv-953): colei in continue fatiche
provenire. boccaccio, dee., io-io (1-iv-954): che si potrà dir
popolo romano. boccaccio, dee., io-io (1-iv-947): primieramente la punse
esprime i sentimenti. bocchelli, io-io : per tanto [il fatto] deve
parti di troia. petrarca, i io-io : non fu prima dentro il penser giunto
scritto o stampato). giamboni, io-io : dommene gran maraviglia, perché, essendo
cibi, ecc. brignetti, io-io : ha regalato una bella torta con la
pareva un pennato di rota. brignetti, io-io : la signora moglie del medico,
compattezza per rendere comodo. viani, io-io : sbancacciò un mucchio di sabbia, si
. boccaccio, dee., io-io (1-iv-946): niun altro che egli